ITGE20120078A1 - Dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale - Google Patents

Dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale Download PDF

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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: "Dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale comprendente almeno un corpo centrale che presenta almeno due terminali, di cui un primo terminale ed un secondo terminale, il quale primo terminale è collegato in prossimità dell'arcata dentale superiore, mentre il secondo terminale è collegato in prossimità dell'arcata dentale inferiore.
Sono noti e comunemente utilizzati numerosi dispositivi per il trattamento di malocclusioni atti a modificare la conformazione dello scheletro di un paziente, in particolare atti a modificare il posizionamento delle ossa e che possano stimolare o controllare o ridurre la crescita del mascellare superiore o della mandibola nei pazienti in crescita.
Tali dispositivi infatti agiscono sulla mandibola e sulla mascella in modo da riposizionare le strutture scheletriche e di conseguenza cambiare anche la posizione delle arcate dentarie in modo che assumano una reciproca relazione corretta che comunemente è definita di I classe scheletrica e/o dentaria, indicando in tal modo un rapporto sagittale cioè orizzontale postero-anteriore, consentendo una corretta chiusura delle stesse.
Si riscontrano infatti diverse tipologie di malocclusione che vengono distinte per gravità, ma indipendentemente dalla tipologia, la malocclusione è sempre legata ad una scorretta chiusura delle arcate dentali se si tratta di malocclusione solo dentale, delle arcate scheletriche, mascellare e mandibolare, se si tratta di malocclusione scheletrica, e di entrambe se si tratta di malocclusione dentoscheletrica .
Il trattamento possibile nelle malocclusioni scheletriche e dentoscheletriche è agire sul posizionamento scheletrico, in particolare dell'osso mascellare e dell'osso mandibolare. Questa terapia si esegue con l'ausilio della chirurgia ortognatica per i pazienti adulti, e quindi a fine crescita scheletrica, o con apparecchiature che sono definite funzionali o ortopediche per i pazienti in crescita in cui sia ancora possibile quindi intervenire sullo sviluppo osseo.
Per questa seconda opzione tuttavia i dispositivi noti allo stato dell'arte vanno appunto ad agire su queste ossa, ma in maniera indiretta.
Tali dispositivi risultano infatti principalmente costituiti da apparecchiature che in forma di monoblocco o di doppia placca, una superiore ed una inferiore, vengono comunque ad agire sulle ossa mediante la dentatura con cui contattano in maniera stabile con l'ausilio di ganci che vincolano l'apparecchio ai denti o con un sistema a "caduta" se l'apparecchio, in genere monoblocco, non possiede ganci per cui è il paziente che, con movimenti di apertura e chiusura della bocca, lo ricolloca di continuo tra le arcate. Altri dispositivi, invece, prevedono un riposizionamento forzato della mandibola rispetto al mascellare, essendo non rimovibili, ma fissati con mezzi di fissazione e cementazione alle arcate dentarie.
Ciò provoca, oltre al desiderato movimento delle ossa mascellare e/o mandibolare, anche effetti collaterali indesiderati, come ad esempio la movimentazione dei denti che talvolta può limitare i margini di correzione scheletrica introducendo una correzione inadeguata della discrepanza che a quel punto si può definire come compenso o "camouflage" dentario di una malocclusione scheletrica.
In uno dei più diffusi apparecchi di correzione scheletrica delle malocclusioni di classe II applicato ai denti, il cosiddetto dispositivo di Herbst, i terminali sono infatti generalmente fissati attraverso bande metalliche che rivestono i denti, che solitamente sono i molari e i premolari.
L'azione di stimolo a posizionarsi in avanti per la mandibola e di inibizione a venire in avanti (ventralmente) per il mascellare esercitata dal corpo centrale telescopico dell'apparecchio di Herbst, attraverso i denti, provoca effetti di inclinazione e rotazione indesiderata degli stessi elementi dentari causando anche affollamento secondario degli incisivi inferiori .
Esiste dunque una necessità non soddisfatta di realizzare un dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica che permetta, attraverso procedimenti relativamente semplici e poco costosi, di risolvere gli svantaggi tipici dei dispositivi noti allo stato dell'arte.
La presente invenzione consegue gli scopi di cui sopra realizzando un dispositivo così come illustrato in precedenza, in cui il secondo terminale e il primo terminale sono fissati rispettivamente all'osso mandibolare e all'osso mascellare del paziente.
In questo modo si ottiene una applicazione puramente scheletrica del dispositivo, ossia la forza di riposizionamento dell'osso mascellare e mandibolare agisce direttamente sulle ossa stesse senza causare l'indesiderato movimento dei denti.
Inoltre non è richiesta l'applicazione di bande cementate ai denti, che risultano particolarmente fastidiose per i pazienti e che possono produrre decalcificazioni secondarie dello smalto del dente stesso.
Secondo un perfezionamento della presente invenzione, il primo terminale e il secondo terminale sono fissati rispettivamente all'osso mascellare e all'osso mandibolare attraverso un elemento di fissaggio che comprende una prima parte fissata all'osso ed una seconda parte fissata ai terminali del corpo centrale.
A differenza di quanto avviene nei dispositivi noti allo stato dell'arte, viene previsto un elemento di fissaggio ancorato direttamente all'osso mascellare e all'osso mandibolare che permette una più agevole sostituzione del corpo centrale in caso di malfunzionamenti o rotture.
Secondo una variante attuativa la prima parte dell'elemento di fissaggio è costituita da una piastra, che viene fissata all'osso mascellare e/o all'osso mandibolare, mentre la seconda parte dell'elemento di fissaggio è collegata in maniera amovibile tramite opportuni mezzi ai terminali inferiore e superiore del corpo centrale.
La realizzazione della prima parte sotto forma di piastra permette una più efficiente distribuzione della forza che agisce sulle ossa mascellari e mandibolari .
Infatti gli elementi a piastra, placca o simili, aderiscono con l'interezza della loro superficie alla superficie dell'osso scaricando in maniera omogenea la forza di correzione della malocclusione su tutta la superficie di contatto.
Inoltre poiché generalmente si prevedono delle viti che si impegnano all'interno delle ossa per ancorare la prima parte di detto elemento di fissaggio, una più omogenea distribuzione di forze diminuisce le tensioni che agiscono sulle sedi di impegno delle viti, garantendo una maggiore resistenza del tessuto osseo.
Come risulterà più chiaramente dall'illustrazione successiva di alcuni esempi esecutivi, secondo una possibile forma realizzativa gli elementi terminali del corpo centrale sono costituiti da occhielli di alloggiamento della testa di almeno una vite o simili, che si impegna con la sua parte filettata in un corrispondente foro filettato previsto sulla seconda parte dell'elemento di fissaggio.
Uno dei principali vantaggi del dispositivo oggetto della presente invenzione risiede nella possibilità di adattarsi all'utilizzo di qualsivoglia dispositivo noto allo stato dell'arte, semplicemente fissando, con un mezzo di accoppiamento reciproco, i terminali di detto dispositivo noto alla seconda parte dell'elemento di fissaggio oggetto dell'invenzione .
È ad esempio possibile fissare tutti i dispositivi noti allo stato dell'arte e in particolare quelli descritti all'interno dell'articolo "Fixed Functional Appliances - A Classification" di A Korrodi Ritto D.D.S., Ph.D. disponibile in rete alla pagina http://orthocj .com/2001/06/fixed-functionalappliances-a-classification-updated/ , di cui il contenuto è da considerarsi parte integrante della presente domanda di brevetto e con particolare riferimento ai dispositivi noti come ad esempio "The Bite Fixer, The Mandibular Protraction Appliance, The Universal Bite Jumper, The Mandibular Anterior Repositioning Appliance, THE TWIN FORCE BITE CORRECTOR™, e FORSUS™ - FATIGUE RESISTANT DEVICE (3M) ".
Conseguentemente secondo una variante attuativa del dispositivo oggetto della presente invenzione il corpo centrale è costituito, almeno in parte, da un elemento elasticamente deformabile, del tipo molla o del tipo telescopico o elementi che, scivolando l'uno sull'altro lungo un piano inclinato, producano un cambiamento della relazione interscheletrica.
La detta molla preferibilmente presenta una guaina esterna di rivestimento in modo da proteggere la molla da eventuali residui di cibo che andrebbero a causare malfunzionamenti della molla stessa.
In alternativa il corpo centrale può essere costituito da un elemento rigido, preferibilmente costituito da un corpo tubolare telescopico a simmetria cilindrica.
L'elemento rigido può dunque essere previsto in alternativa o in combinazione all'elemento elasticamente deformabile, per cui secondo una ulteriore variante esecutiva il corpo centrale è costituito da un corpo rigido al quale corpo rigido è fissato parallelamente al proprio asse longitudinale almeno un elemento elasticamente deformabile.
Un vantaggio della presente invenzione, rispetto ai dispositivi noti, è che consente di correggere sia le malocclusioni di II classe che le malocclusioni di III classe.
In particolare la forma esecutiva che prevede che il corpo centrale sia costituito da una molla di lunghezza tale da rimanere passiva quando la bocca è chiusa, la quale molla si deforma elasticamente estendendosi esercitando una trazione attiva quando la bocca si apre, e l'osso mandibolare e mascellare cambiano la loro relazione reciproca, consente una correzione progressiva nel tempo, delle malocclusioni di III classe.
Un ulteriore importante vantaggio della presente invenzione consiste nel fatto che una volta che il dispositivo è stato inserito e fissato nella bocca del paziente, non sono necessarie ulteriori operazioni da parte del paziente stesso ossia il paziente non deve operare sul dispositivo perché esso funzioni nella correzione della malocclusione , ad esempio sostituendo parti quali elastici o simili, come può avvenire nei dispositivi noti.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
la fig. 1 illustra il dispositivo per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale oggetto della presente invenzione secondo una vista in prospettiva;
la fig. 2 illustra una vista esplosa della figura 1, con corpo centrale costituito da un elemento telescopico;
le fig. 3a e 3b illustrano due particolari del dispositivo oggetto della presente invenzione;
la fig. 4 illustra il dispositivo oggetto della presente invenzione nella corretta posizione di montaggio sulle ossa di un paziente.
Si specifica che all'interno delle figure è illustrata una forma esecutiva preferita del dispositivo, ma tale forma esecutiva è da intendersi a puro scopo illustrativo e non limita affatto il concetto inventivo del dispositivo oggetto della presente invenzione, ossia quello di andare ad esercitare la forza di riposizionamento delle arcate dentali direttamente sulle ossa mascellare e mandibolare, senza agire in alcun modo sui denti.
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 4, il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione è illustrato secondo una forma esecutiva preferita che comprende un corpo centrale 11 che presenta almeno due terminali 111 e 112, di cui un primo terminale 111 ed un secondo terminale 112, il quale primo terminale 111 è collegato in prossimità dell'arcata dentale superiore, mentre il secondo terminale 112 è collegato in prossimità dell'arcata dentale inferiore.
Il secondo terminale 112 e il primo terminale 111 sono fissati rispettivamente all'osso mandibolare 3 e all'osso mascellare 4 del paziente.
Con particolare riferimento alle figure, il primo terminale 111 e il secondo terminale 112 sono fissati rispettivamente all'osso mascellare 4 e all'osso mandibolare 3 attraverso un elemento di fissaggio 2 che comprende una prima parte 21 fissata all'osso ed una seconda parte 22 fissata ai terminali 111 e 112 del corpo centrale 11.
Preferibilmente la prima parte 21 è costituita da una piastra, o da un elemento a "placca" o simili, fissabile all'osso mascellare 4 e/o all'osso mandibolare 3, mentre la seconda parte 22 è collegata in maniera amovibile al secondo terminale 112, da posizionarsi, durante il montaggio del dispositivo nella bocca del paziente, in corrispondenza dell'arcata inferiore ed al primo terminale 111 da posizionarsi, durante il montaggio del dispositivo nella bocca del paziente, in corrispondenza dell'arcata superiore tramite mezzi complementari di accoppiamento .
Con particolare riferimento alle figure illustrate, la seconda parte 22 risulta costituita e/o rivestita da un materiale qualsivoglia e presenta forme arrotondate in modo da limitare il fastidio del paziente sul quale viene posizionato il dispositivo oggetto della presente invenzione.
Similmente anche la prima parte 21 può essere realizzata secondo diverse forme, in particolare i fori di alloggiamento delle viti possono essere disposti allineati, così come illustrato nella variante esecutiva illustrata, o in qualsivoglia modo senza limitare il concetto inventivo della presente invenzione .
In maniera del tutto analoga anche il numero di fori può variare.
In particolare la figura 4 mostra una possibile metodologia per fissare all'osso mandibolare e mascellare il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione .
Si prevedono elementi di ancoraggio del tipo viti o simili che si impegnano nell'osso mandibolare 3 e nell'osso mascellare 4 bloccando le piastre 21 attraverso opportune sedi di alloggiamento delle viti previste sulle piastre stesse, come ad esempio i fori ricavati sulle piastre 21 e mostrati nelle figure da 1 a 4.
Si specifica che in figura 4 è illustrato un solo lato, ma generalmente il dispositivo della presente invenzione viene posizionato su entrambi i lati del volto.
Come sopra descritto l'elemento di fissaggio 2 presenta una seconda parte 22 collegata in maniera amovibile a detti primo e secondo terminale 111 e 112 del dispositivo 1.
Detto collegamento può essere realizzato tramite un qualsivoglia mezzo complementare di accoppiamento tra detta seconda parte 22 e detti terminali 112 e 111.
Secondo una forma esecutiva illustrata nelle figure 1 e 2, detti mezzi complementari di accoppiamento sono costituiti da almeno una vite 5 o simili e da almeno un foro filettato previsto sulla seconda parte 22, avendo detto foro dimensioni atte ad accogliere la filettatura di detta vite 5, ed essendo detti primo e secondo terminale 111 e 112 costituiti da occhielli di alloggiamento della testa di detta almeno una vite 5.
Le figure 3a e 3b illustrano una possibile forma esecutiva della vite 5, in particolare la figura 3a mostra la vite 5, costituita da una testa 51 e da una filettatura 52.
La filettatura 52 si impegna con la corrispondente filettatura, non illustrata nelle figure, del detto almeno un foro previsto sulla seconda parte 22 degli elementi di fissaggio 2.
La testa 51 presenta un restringimento radiale che permette l'alloggiamento degli occhielli che costituiscono i terminali 111 e 112 del corpo centrale 11.
La particolare forma della testa 52, così come illustrato in figura 3b, consente una movimentazione relativa tra il corpo centrale 11 e gli elementi di fissaggio 2 che a sua volta permette di effettuare regolazioni sul corpo centrale 11 in maniera più agevole e rende adattabile il dispositivo 1 a qualsivoglia tipologia di corpo centrale 11.
Inoltre il raccordo così realizzato tra corpo centrale 11 ed elemento di fissaggio 2 è tale da non ridurre la resistenza che le piastre esercitano sulle ossa.
In alternativa e/o in combinazione alla vite 5 sopra descritta è possibile utilizzare un qualsivoglia mezzo complementare di accoppiamento amovibile tra detta seconda parte dell'elemento di fissaggio 2 e detti primo e secondo terminale 111, 112 del corpo centrale 11.
Ad esempio è possibile utilizzare un perno che si impegna a scatto negli occhielli che costituiscono i terminali 111 e 112 del corpo centrale 11 e nel foro previsto sulla seconda parte 22. Oppure in sostituzione del perno è possibile utilizzare la combinazione di un bullone e di un dado per impegnare reciprocamente gli occhielli che costituiscono i terminali 111 e 112 del corpo centrale 11 e il foro previsto sulla seconda parte 22.
In un'altra forma esecutiva è possibile utilizzare come mezzo di accoppiamento un elemento a chiavistello o simili.
Ad esempio è possibile realizzare il collegamento tra il corpo centrale 11, in particolare i suoi terminali 111 e 112 con la seconda parte dell'elemento di fissaggio 2 realizzando detti terminali a guisa di gancio in modo che possa non impegnarsi nel foro previsto sulla seconda parte 22.
Come mezzi di accoppiamento amovibile tra detto elemento di fissaggio 2 ed il corpo centrale 11 è possibile utilizzare mezzi come quelli descritti all'interno dell'articolo "Fixed Functional Appliances - A Classification" di A Korrodi Ritto D.D.S., Ph.D. disponibile in rete alla pagina http ://orthocj.com/2001/06/fixed-functionalappliances-a-classification-updated/ .
Sono già state precedentemente descritte le diverse tipologie di dispositivi di correzione delle malocclusioni che possono essere preferibilmente montate in combinazione agli elementi di fissaggio 2 e sono tutte oggetto della presente invenzione.
Preferibilmente il corpo centrale 11 è costituito, almeno in parte, da un elemento elasticamente deformabile, del tipo molla o simili.
La molla può presentare almeno una guaina di rivestimento, che la protegge dagli agenti esterni.
In alternativa il corpo centrale 11 può essere costituito da un elemento rigido, che può essere realizzato sotto forma di un corpo tubolare telescopico a simmetria cilindrica.
Infine, secondo una ulteriore forma attuativa, il corpo centrale 11 è costituito da un corpo rigido al quale corpo rigido è fissato parallelamente al proprio asse longitudinale almeno un elemento elasticamente deformabile, del tipo molla o simili.
Le forme realizzative illustrate nelle figure prevedono un corpo entrale 11 costituito da un elemento telescopico, quale un corpo tubolare telescopico a simmetria cilindrica, che consente il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica sagittale, in particolare svolge un'azione di stimolo a posizionarsi in avanti per la mandibola principalmente quando la bocca del paziente è chiusa.
Una forma realizzativa alternativa, non illustrata nel dettaglio prevede che il corpo centrale 11 del dispositivo 1 sia costituito da una molla che rimane passiva, non esercitando nessuna o una debolissima forza sull' osso mascellare e mandibolare del paziente quando la bocca è chiusa, mentre quando il paziente apre la bocca detta molla, considerando il paziente in posizione verticale, tende a tirare indietro la mandibola ed in avanti il mascellare e consente quindi il trattamento della malocclusione di classe III da ipersviluppo mandibolare e/o iposviluppo mascellare.
Il dispositivo oggetto della presente invenzione consente quindi sia il trattamento delle molocclusioni di II e III classe esercitando forze di trazione direttamente sull'osso mascellare e mandibolare del paziente grazie alla presenza del sopra descritto elemento di fissaggio 2, ed in totale assenza di collaborazione attiva da parte del paziente, dato che detto dispositivo è fissato in bocca e risulta essere completo ed in grado di funzionare senza che il paziente debba controllare e/o sostituire delle parti, in particolare le componenti elastiche che esercitano una trazione sulle ossa.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica comprendente almeno un corpo centrale (11) che presenta almeno due terminali (111, 112), di cui un primo terminale (111) ed un secondo terminale (112), il quale primo terminale (111) è collegato in prossimità dell'arcata dentale superiore, mentre il secondo terminale (112) è collegato in prossimità dell'arcata dentale inferiore, caratterizzato dal fatto che il detto secondo terminale (112) e il detto primo terminale (111) sono fissati rispettivamente all'osso mandibolare (3) e all'osso mascellare (4) del paziente. 2. Dispositivo (1) per il trattamento di pazienti affetti da malocclusione scheletrica secondo la rivendicazione 1, in cui il detto primo terminale (111) e il detto secondo terminale (112) sono fissati rispettivamente all'osso mascellare (4) e all'osso mandibolare (3) attraverso un elemento di fissaggio (2) che comprende una prima parte (21) fissata all'osso ed una seconda parte (22) fissata ai terminali (111, 112) del detto corpo centrale (11). 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui la detta prima parte (21) è costituita da una piastra, fissata all'osso mascellare (4) e/o all'osso mandibolare (3), essendo previsti mezzi complementari di accoppiamento di detta seconda parte (22) ai detti terminali primo (111) e secondo (112). 4. Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui detti mezzi complementari di accoppiamento sono costituiti da almeno una vite (5) o simili e da almeno un foro filettato previsto sulla seconda parte (22), avendo detto foro dimensioni atte ad accogliere la filettatura di detta vite (5), ed essendo detti elementi terminali (111,112) costituiti da occhielli di alloggiamento della testa di detta almeno una vite (5). 5. Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto corpo centrale (11) è costituito, almeno in parte, da un elemento elasticamente deformabile, del tipo molla o simili. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5, in cui il detto corpo centrale (11) presenta una guaina esterna di rivestimento. 7. Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni da 1 a 5, in cui il detto corpo centrale (11) è costituito da un elemento rigido. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, in cui il detto elemento rigido è costituito da un corpo tubolare telescopico a simmetria cilindrica. 9. Dispositivo (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto corpo centrale (11) è costituito da un corpo rigido al quale corpo rigido è fissato parallelamente al proprio asse longitudinale almeno un elemento elasticamente deformabile. CLAIMS 1. Device (1) for treating patients suffering from skeletal malocclusion comprising at least one central body (11) having at least two ends (111, 112), of which a first end (111) and a second end (112), which first end (111) is connected near the upper dental arch, while the second end (112) is connected near the lower dental arch, characterized in that said second end (112) and said first end (111) are fastened to the lower jaw bone (3) and to the upper jaw bone (4) of the patient respectively.
  2. 2. Device (1) for treating patients suffering from skeletal malocclusion according to claim 1, wherein said first end (111) and said second end (112) are fastened to the upper jaw bone (4) and to the lower jaw bone (3) respectively by means of a fastening element (2) comprising a first portion (21) fastened to the bone and a second portion (22) fastened to the ends (111, 112) of said central body (11).
  3. 3. Device according to claims 1 or 2, wherein said first portion (21) is composed of a plate, fastened to the upper jaw bone (4) and/or to the lower jaw bone (3), complementary means coupling said second portion (22) to said first (111) and second (112) ends being provided.
  4. 4. Device (1) according to one or more of the preceding claims wherein said complementary coupling means are composed of at least one screw (5) or the like and at least one threaded hole provided on the second portion (22), said hole having dimensions suitable for receiving the thread of said screw (5), and said end elements (111, 112) being composed of eyelets housing the head of said at least one screw (5).
  5. 5. Device (1) according to one or more of the preceding claims, wherein said central body (11) is composed, at least partially, of an elastically deformable element, such as a spring or the like.
  6. 6. Device (1) according to claim 5, wherein said central body (11) has an outer covering sheath.
  7. 7. Device (1) according to one or more of the preceding claims 1 to 5, wherein said central body (11) is composed of a rigid element.
  8. 8. Device (1) according to claim 7, wherein said rigid element is composed of a cylindrical symmetry telescopic tubular body.
  9. 9. Device (1) according to one or more of the preceding claims, wherein said central body (11) is composed of a rigid body at least one elastically deformable element is fastened to such rigid body parallel to the longitudinal axis thereof.
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Citations (2)

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US20060234180A1 (en) * 2005-04-18 2006-10-19 Specialty Appliance Works, Inc. Herbst orthodontic appliance with improved pivot
US20100139666A1 (en) * 2006-11-23 2010-06-10 Pierre Bonnaure Device intended to cause a displacement in the mandible in relation to the maxilla

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