ITGE20000083A1 - Mandrino porta lama, in particolare per eseguire lamature in tiro. - Google Patents

Mandrino porta lama, in particolare per eseguire lamature in tiro. Download PDF

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Lorenzo Dagnino
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Dagnino Raffaella
Temporini Fabio
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Description

DESCRIZIONE
dell’invenzione industriale dal titolo:
“MANDRINO PORTA LAMA,
IN PARTICOLARE PER ESEGUIRE LAMATURE IN TIRO”
La presente invenzione si riferisce ad un mandrino porta lama particolarmente opportuno per eseguire fresature cosiddette in trazione come, ad esempio, quelle necessarie per lavorare in pezzi forati le sedi piane d’appoggio per dadi e teste di viti.
Una tale lavorazione è comunemente chiamata lamatura in tiro.
Come è ben noto agli esperti in questo particolare ramo della tecnica, l’esecuzione delle suddette sedi in spinta, vale a dire in corrispondenza dei fori accessibili frontalmente, non comporta alcun particolare problema.
Le cose cambiano invece, quando la sede (lamatura) deve essere realizzata ad una estremità del foro non accessibile frontalmente.
Per fare ciò è di uso comune introdurre il mandrino porta fresa ad una estremità del foro sino a farlo fuoriuscire daH’estremità opposta e montare, manualmente su di esso la fresa mediante, ad esempio, un accoppiamento a baionetta.
E’ evidente che utilizzando detto mandrino, l’operaio che interviene manualmente deve lavorare in condizioni piuttosto gravose soprattutto in termini di sicurezza personale, sia per quanto riguarda il rischio di incidenti sia per ciò che concerne le caratteristiche dell’ambiente stesso di lavoro (per esempio, rumore eccessivo e vibrazioni meccaniche piuttosto elevate).
E’ anche noto di impiegare mandrini sui quali la fresa sia già montata entro un apposito recesso in modo tale che essa non sporga dal mantello del mandrino, per far sì che il mandrino stesso possa passare liberamente attraverso il foro da accecare.
La fresa è articolata entro il recesso cosicché una rotazione del mandrino in senso opposto a quello di lavoro ne provoca, per gravità, la fuoriuscita radiale nella condizione operativa. Terminata l’operazione di fresatura, il mandrino viene nuovamente ruotato in senso opposto a quello di lavoro, per cui la fresa, per reazione contro la parete lavorata, viene spinta a rientrare nel recesso in modo che il mandrino possa essere estratto dal foro.
Un tale sistema presenta innanzitutto il grave inconveniente che per ogni diametro di accecatura da realizzare occorre prevedere e opportunamente dimensionare il relativo mandrino completo di fresa.
Un altro inconveniente è rappresentato dal fatto che lo spostamento della fresa nelle condizioni operativa e non operativa non è effettuato attraverso un comando positivo; ciò talvolta causa delle incertezze di funzionamento.
Lo scopo della presente invenzione è quello di, non solo ovviare agli inconvenienti sopra menzionati ma anche di apportare migliorie alla pratica conosciuta mediante una tecnica innovativa.
Nel seguito viene descritto un mandrino porta lama, in particolare per realizzare lamature di fori mediante una operazione di fresatura cosiddetta in trazione.
Detto mandrino, essendo del tipo presentante ad una estremità un utensile spostabile fra una prima posizione non operativa, in cui esso è contenuto nell’ingombro del mandrino ed una seconda posizione operativa, in cui l’utensile si estende radialmente dal corpo del mandrino stesso, è caratterizzato dal fatto che detto utensile è imperniato entro una sede del corpo del mandrino in modo girevole fra le suddette due posizioni ed è collegato, attraverso mezzi di azionamento positivi, ad un organo di manovra a distanza situato all’estremità del mandrino porta utensile.
Le caratteristiche strutturali e funzionali dell’invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica conosciuta appariranno ancora più evidenti da un esame della seguente descrizione esemplificativa. Per maggior chiarezza si farà riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- le figure 1 e 2 sono due sezioni longitudinali illustranti la struttura e il modo d’uso di un mandrino porta lama realizzato secondo l’invenzione;
- la figura 3 è una sezione secondo la traccia B - B di figura 2;
- la figura 4 è una sezione secondo la traccia A - A di figura 2.
Con riferimento ai disegni, il mandrino porta lama in oggetto è strutturalmente formato da un corpo cilindrico allungato (10) il quale presenta, ad una estremità, un codolo (11) di fissaggio all’uscita di potenza (non mostrata) della macchina operatrice, ed all’estremità opposta una sede (12), nella forma di una fresatura passante sagomata a gradino. In essa è alloggiato un porta lama (13).
Come illustrato in figura 3, il porta lama (13) è nella forma di una squadretta imperniata nel suo centro al corpo (10) mediante un perno (14) su cui il porta lama (13) ruota.
Il porta lama (13) ad una estremità porta fissato un inserto tagliente (16) mentre all’ estremità opposta è imperniato (17) ad una estremità di un’asta di manovra (18) traslabile entro un alloggiamento longitudinale (19) del corpo (10).
All’estremità opposta al punto indicato con 17, l’asta presenta un foro dentro il quale una spina radiale (20) è impegnata entro una scanalatura elicoidale (21) di una ghiera di azionamento (22). La ghiera (22) è girevole sul corpo (10) fra ima battuta anulare (23) ed un anello elastico di ritegno (24). Si vedano per maggior chiarezza le figure 1 e 2.
Il corpo (10) del mandrino presenta n. 3 scanalature longitudinali nelle quali sono alloggiati n. 3 pattini in metallo duro (25) vincolati ad esso in modo inamovibile mediante una ghiera di bloccaggio (30) fissata al corpo (10) mediante una vite (29). Il particolare è rappresentato in figura 2.
Nel seguito verrà indicato il funzionamento del mandrino porta lama sopra descritto.
Si immagini di dover eseguire la lamatura in trazione di un foro (31) in un pezzo (32), ad esempio una fusione in ghisa, e si supponga che il foro (31) non sia accessibile frontalmente (si consideri come riferimento la figura 1).
Con il porta fresa (13) ritirato entro la sua sede (12) e quindi contenuto nell’ingombro del corpo (10) del mandrino, si introduce il corpo stesso del mandrino attraverso il foro (31) nella posizione di figura 1. A questo proposito è da notare che sul mandrino sono montati n. 3 pattini in metallo duro (25), il cui diametro è solo leggermente inferiore di quello del foro (31). In questo modo lo stesso foro (31) può supportare positivamente il mandrino per la rotazione.
Quando il mandrino si trova nella posizione di figura 1, mediante rotazione della ghiera (22), che causa una traslazione dell’asta (18) nel senso della freccia F grazie all’impegno fra la spina (20) e la scanalatura elicoidale (21), il porta fresa (13) viene ruotato di 90° nella direzione R ed estendendosi radialmente dal mandrino, è portato così nella posizione operativa di figura 2. A questo punto, lavorando in trazione può essere realizzata la lamatura (33) del foro (31).
Terminata l’operazione, il mandrino viene spinto in avanti di quel tanto che basta per permettere di far rientrare il porta fresa (13) nella sua sede (12) mediante rotazione inversa della ghiera di manovra (22), dopo di che il mandrino (figura 1) può essere estratto dal foro (31).
Il mandrino porta fresa secondo l’invenzione ha quindi il pregio di eliminare ogni intervento manuale per l’applicazione dell’utensile e di presentare un comando positivo che consenta una sicura e corretta manovra a distanza del porta fresa (13) fra le posizioni di riposo e operativa dell’utensile.
Inoltre, il mandrino dell’ invenzione, corredato di una serie di pattini (25) opportunamente dimensionati, può servire per lavorare fori dei più svariati diametri. Secondo la tecnica conosciuta, invece, per ogni diametro di foro è richiesto l’impiego di un relativo mandrino (completo) di diametro corrispondente.
Allo stato attuale, è evidente, quindi, la necessità di disporre di una vasta serie di mandrini completi, che implica costi di attrezzatura sensibilmente più elevati di quelli necessari per corredare di diversi pattini adattatori, un unico mandrino o un numero estremamente limitato di mandrini.
Sebbene sia stata illustrata e descritta in dettaglio una realizzazione esemplificativa dell’invenzione, si comprenderà che ad essa sono apportabili varianti e modificazioni senza peraltro uscire dall’ambito dell’invenzione medesima.
Ad esempio, il porta lama potrebbe costituire esso stesso un utensile, avendo ricavato di pezzo integrale il relativo tagliente.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mandrino porta lama, in particolare per realizzare lamature di fori mediante una operazione di fresatura cosiddetta in trazione. Detto mandrino, essendo del tipo presentante ad una estremità un utensile spostabile fra una prima posizione non operativa, in cui esso è contenuto neiringombro del mandrino, ed una seconda posizione operativa in cui l’utensile si estende radialmente dal corpo del mandrino stesso, è caratterizzato dal fatto che detto utensile è imperniato entro una sede del corpo del mandrino in modo girevole fra le suddette due posizioni ed è collegato, attraverso mezzi di azionamento positivi, ad un organo di manovra a distanza situato aH’estremità opposta all’utensile.
  2. 2. Mandrino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo di manovra comprende una ghiera girevole sul corpo del mandrino e che detti mezzi di azionamento positivo comprendono un’asta passante attraverso il corpo del mandrino e avente una estremità imperniata all’utensile e l’estremità opposta vincolata mediante una spina radiale ed una scanalatura elicoidale di detta ghiera.
  3. 3. Mandrino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere pattini adattatori montati amovibilmente mediante un dado di fissaggio sul corpo del mandrino in corrispondenza dell’utensile.
  4. 4. Mandrino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto utensile è un inserto montato su di un porta lama sagomato a squadra ed imperniato entro una sede longitudinale complementare del corpo del mandrino.
  5. 5. Mandrino secondo le rivendicazioni precedenti sostanzialmente come sopra descritto con riferimento ai disegni allegati.
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