ITFI990136A1 - Procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materialicompositi non metallici e kit per una pratica attuazione dello stesso - Google Patents

Procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materialicompositi non metallici e kit per una pratica attuazione dello stesso Download PDF

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Description

Descrizione 'Invenzione Industriale dal titolo:
"PROCEDIMENTO DI MODELLAZIONE DI OTTURAZIONI DENTALI IN MATERIALI COMPOSITI NON METALLICI E KIT PER UNA PRATICA ATTUAZIONE DELLO STESSO"
La presente invenzione riguarda il settore dell'odontoiatria ed in particolare ha per oggetto un procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materiali compositi non metallici. Esso riguarda inoltre un kit per l'attuazione di tale procedimento.
Nella pratica odontoiatrica, e più specificamente nell'esecuzione di otturazioni dentali, uno dei principali problemi che l'operatore medico si trova a dover affrontare è quello di eseguire una corretta modellazione superficiale dell'otturazione. Il riuscire a restituire al dente la sua morfologia originale significa infatti ripristinarne in pieno tutte le caratteristiche estetiche.
La modellazione superficiale dell'otturazione viene attualmente eseguita dall'operatore agendo a mano libera, con l'ausilio di appositi strumenti, sul materiale allo stato plasmabile. Il risultato è quindi affidato unicamente all'abilità manuale dell'operatore e si comprenderà facilmente come solo un alto grado di specializzazione da parte dello stesso consenta il conseguimento di un perfetto recupero morfologico dell'elemento dentario. Peraltro, qualora la zona interessata dalla carie da trattare sia in posizione prossimale (mesiale o distale) le difficoltà della modellazione aumentano, essendo difficile ottenere un corretto punto di contatto con il dente contiguo, per cui raramente il risultato finale può dirsi del tutto soddisfacente. L'operazione risulta in ogni caso relativamente lunga e laboriosa, con i disagi che ne derivano per il paziente.
È molto sentita quindi l'esigenza di affidare la modellazione dell'otturazione a tecniche che siano influenzate in misura meno rilevante dal grado di abilità manuale del singolo operatore che esegue l'intervento e che quindi possano limitare 1'aleatorietà a cui di fatto può essere attualmente soggetto il risultato. Tali tecniche dovrebbero inoltre consentire di ridurre i tempi di esecuzione dell'intervento.
Secondo la presente invenzione, tale esigenza viene soddisfatta con un prcoced:imen\to di modellazione di un'otturazione di una carie clinicamente poco estesa, con un materiale composito indurente non metallico, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi:
- far indurire sulla superficie del dente interessata dalla carie uno strato di materiale indurente in modo da formare una matrice individuale che ricalca detta superficie ;
- rimuovere la matrice individuale;
eseguire la preparazione cavitaria e realizzarne 1 'otturazione;
quando lo strato superficiale dell'otturazione è ancora allo stato plasmabile, riposizionare la matrice individuale facendola riscontrare sulla superficie del dente ;
far indurire !lo strato superficiale dell'otturazione a contatto con la matrice individuale in modo che esso venga modellato da quest'ultima;
- rimuovere la matrice e rifinire l'otturazione.
Qualora se ne manifesti l'esigenza, per evitare la coesione tra il materiale di otturazione ed il materiale della matrice durante la fase di indurimento dello strato superficiale dell'otturazione, un film isolante viene apposto sulla superficie conformata della matrice preliminarmente al riposizionamento di questa sul dente.
Vantaggiosamente, per facilitare la rimozione ed il riposizionamento della matrice individuale, un perno viene inserito nello strato di materiale, ancora allo stato plasmabile, destinato a formare detta matrice.
Secondo l'invenzione, viene inoltre fornito un kit per l'attuazione del procedimento comprendente, all'interno della medesima confezione, il materiale indurente per la realizzazione di almeno una matrice individuale ed almeno un perno per facilitare la rimozione ed il riposizionamento della matrice stessa.
Caratteristiche e vantaggi del procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materiali compositi non metallici e del kit per l'attuazione dello stesso secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una loro forma realizzativa , fatta a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
le figure da 1 a 11 mostrano schematicamente successive fasi del procedimento di modellazione di otturazioni dentali secondo l'invenzione.
Viene qui di seguito descritta una pratica attuazione del procedimento che fa uso di materiali da otturazione fotopolimerizzabili , materiali che in tempi recenti hanno conosciuto una sempre maggiore diffusione per lo specifico impiego. Si fa inoltre specificamente riferimento a carie di I e II classe di Black, secondo una terminologia comprensibile agli esperti del ramo.
Con riferimento alle summenzionate figure ed in particolare alla figura 1, prima di procedere all'otturazione un dente 1 interessato da una carie 2 viene convenzionalmente isolato con una diga di gomma o con rulli di cotone, non illustrati. Nel caso si tratti di una carie prossimale (mesiale o distale) viene posizionata una matrice a nastro (in metallo nei settori posteriori, c trasparente nei settori anteriori), anch’essa non mostrata ed in ogni caso in accordo con quanto previsto dalla tecnica nota. A questo punto, con riferimento in particolare alla figura 2, viene posizionato sulla superficie superiore la del dente 1 uno strato 3 di composito fotopolimerizzabile, che viene distribuito sulla superficie la, in modo da ricalcare la conformazione del dente estendendosi, oltre che in corrispondenza della carie 2, anche esternamente alla zona che verrà successivamente interessata dalla preparazione cavitaria preliminare all'esecuzione dell'otturazione.
Secondo quanto risulterà chiaro più oltre, lo strato 3, per assicurare una volta indurito una sufficiente resistenza meccanica, deve avere uno spessore di circa un millimetro. Il materiale usato deve inoltre necessariamente avere almeno Un certo grado di trasparenza alla radiazione impiegata per la fotopolimerizzazione. Un materiale particolarmente idoneo è lo Z100 incisal della ditta 3M, un materiale da restauro avente come base organica resine BISGMA (bisfenologlicidilmetacrilato) e TEGDMA (trietilenglicoldimetacrilato).
Viene poi inserito nello strato 3 (figura 3), allo stato plasmabile, un perno 4 in plastica trasparente e si procede quindi alla fotopolimerizzazione dello strato 3 stesso, usando un dispositivo radiante 5 di tipo noto. La trasparenza del materiale favorisce la penetrazione della radiazione nello strato 3 e permette quindi la polimerizzazione, e quindi l'indurimento, anche della zona a contatto con il dente 1. Lo strato 3, indurito, diviene in questo modo una matrice individuale 6 che riproduce fedelmente in negativo lo sviluppo della parte della superficie la interessata.
Il perno 4, ricavato ad esempio ritagliando una matrice cervicale Hawe-Neos, può vantaggiosamente presentare una base leggermente allargata, cosicché viene favorita la saldatura con lo strato 3. Agendo sul perno 4 si può quindi facilmente rimuovere la matrice individuale 6, ed eventualmente la matrice a nastro, con una semplice pinzetta. Il sufficiente spessore conferito allo strato 1 assicura un'idonea resistenza meccanica della matrice individuale 6, che pertanto si manterrà perfettamente integra sia durante la rimozione che nelle fasi successive. Per facilitare il distacco della matrice individuale 6 dal dente 1, una vernice isolante, del tipo noto nel settore con i termini "cavity liner" o "primer", potrà essere stesa sulla superficie la, ad esempio con un pallet di cotone, preliminarmente alla disposizione dello strato 3.
Si procede quindi alla convenzionale preparazione cavitaria secondo le tecniche note agli esperti del ramo. La carie 2 viene pertanto rimossa ricavando nel dente 1 una cavità 9 più larga e più profonda (fig. 4) e, una volta riposizionata la matrice metallica o trasparente se necessario, si effettua la mordenzatura e si applica l'adesivo. Secondo quanto mostrato nelle figure 5 e 6, si procede poi con l'otturazione della cavità 9 per stratificazione, secondo la tecnica cosiddetta incrementale .
Nell'esempio di attuazione a cui si fa riferimento strati 7a, 7b del medesimo materiale impiegato per la realizzazione della matrice individuale 6 vengono depositati entro la cavità 9 ed induriti in successione per fotopolimerizzazione. Particolare attenzione deve essere posta a non creare depositi di materiale oltre i bordi cavitari, i quali creerebbero problemi di interferenza nel successivo riposizionamento della matrice 6.
Prima di completare il riempimento della cavità 9, con riferimento alla figura 7, sulla superficie conformata 6a della matrice individuale 6 viene apposto, tipicamente con un pennellino 8, un film di lubrificante, ad esempio olio di vaselina o altro isolante liquido equivalente, la superficie potendo anche essere semplicemente inumidita. Detta superficie viene quindi sottoposta ad una nuova polimerizzazione per eliminare tutti gli eventuali radicali liberi che potrebbero favorire l'instaurarsi di un legame chimico con il materiale dell'otturazione.
Si completa a questo punto il riempimento della cavità 9 (vedi figura 8) con uno strato superficiale 7c di materiale da otturazione, depositato leggermente in abbondanza. Si riposiziona quindi la matrice 6 spingendola gradualmente finché, come mostrato in figura 9, la sua superficie conformata 6a non riscontra sulla superficie superiore la del dente 1.
Si elimina il materiale in eccesso dello strato 7c e si procede ad una nuova irradiazione del dente 1 (Fig. 10), al fine di fotopolimerizzare lo strato superficiale dell'otturazione. In questa fase la matrice individuale 6 viene lasciata a contatto con il dente 1, in modo che detto strato superficiale si possa indurire assumendo la conformazione imposta dalla matrice 6 stessa. La radiazione deve quindi attraversare quest'ultima e si comprenderà come la trasparenza alla radiazione stessa del materiale con cui essa è realizzata sia in grado di favorire un corretto svolgersi anche di questa fase.
Una volta che la superficie dello strato 7c si è sufficientemente indurita la matrice individuale 6 viene estratta, con una pinzetta o con l'aiuto di uno scaler. La rimozione avviene con relativa facilità e senza che parti dello strato 7c si distacchino con la matrice 6, grazie all'azione di lubrificazione ed isolamento chimico fornita dal film di olio di vaselina. Un'ultima fotopolimerizzazione (fig. 11) completa l'indurimento dello strato 7c e vengono infine eseguite le operazioni di rifinitura dell'otturazione le quali, visto che la superficie della stessa già riproduce sostanzialmente la conformazione originaria del dente, possono essere di ridotta entità e di rapida esecuzione.
Si comprenderà facilmente come con il procedimento sopra descritto venga perfettamente recuperata la conformazione originaria del dente 1, con un procedimento di relativamente facile e rapida esecuzione e che soprattutto prescinde in maniera sostanziale dall'abilità manuale dell'operatore. Si ottiene inoltre, nel caso di carie prossimali (mesiali o distali), un ottimo punto di contatto con il dente contiguo. Il procedimento è indicato in tutti i tipi di otturazione diretta sia nei settori anteriori che posteriori, nonché per l'esecuzione di intarsi in composito. Unica condizione essenziale per l'applicazione del procedimento secondo l'invenzione è che i denti cariati presentino superfici esterne pressoché integre, ovvero con carie clinicamente poco estese, le quali comunque sono molto frequenti da trattare nella pratica odontoiatrica.
Se il materiale fotopolimerizzante con cui è realizzata la matrice 6, oltre che relativamente trasparente, presenta anche una colorazione contrastante rispetto a quella del dente (ad esempio verde o azzurro), nonché una scarsa resistenza all'abrasione da parte degli utensili rotanti, le operazioni di finitura risultano ancor più facilitate in quanto si possono agevolmente individuare e rimuovere eventuali residui rimasti sulla superficie del dente.
Benché si sia fatto riferimento, a titolo , esemplificativo, ad una pratica attuazione che fa uso di materiali fotopolimerizzabili, sia per il confezionamento della matrice individuale 6, che per la realizzazione dell'otturazione, il procedimento secondo l’invenzione potrà essere attuato anche con materiali diversi, il cui uso richiederà adattamenti e modifiche ad una o più delle fasi sopra descritte, secondo quanto ovvio per un esperto del ramo.
L'otturazione potrà in .particolare essere eseguita anche con altri materiali compositi, in particolare quelli autopolimerizzanti . La matrice potrà essere a sua volta formata ad esempio con un materiale autopolimerizzante, con un materiale termoplastico, con un composito avente come base un policarbonato o una resina uretanica, che presentano scarsa adesione con i materiali da otturazione a base di BISGMA e TEGDMA, o con altro materiale indurente che presenti requisiti idonei allo specifico impiego, in termini di qualità, precisione e rapidità dell'indurimento superficiale e di resistenza meccanica. Al riguardo, si deve far rilevare come, qualora per il confezionamento della matrice e per la realizzazione dell'otturazione si utilizzino materiali reciprocamente chimicamente inerti, l'apposizione di un film isolante tra le parti possa risultare superflua. Infine, il film isolante potrà essere realizzato con tecniche e materiali equivalenti rispetto a quanto sopra descritto.
Vantaggiosamente il necessario per l'attuazione del procedimento secondo l'invenzione potrà essere reso disponibile sotto forma di un kit, allo scopo di facilitare e velocizzare il compito dell'operatore medico. Il kit comprenderà il materiale indurente per la realizzazione di una matrice 6 ed un rispettivo perno 4, raccolti in una confezione che ne consenta una idonea conservazione ed un rapido uso. Preferibilmente il kit comprenderà inoltre una certa quantità di liquido isolante, o materiale equivalente, nonché mezzi monouso per la sua applicazione, ad esempio un pennellino 8, e per la disposizione sul dente 1 dello strato 3 di materiale indurente. Potranno essere resi disponibili anche kit multipli, ovvero kit per la realizzazione di un certo numero di modellazioni. In questo caso il materiale indurente potrà essere confezionato in un singolo contenitore multidose oppure già suddiviso in singole dosi di varie pezzature, da scegliere da parte dell'operatore in funzione della tipologia del lavoro in corso, ed in particolare delle dimensioni della carie 2.
Varianti e/o modifiche 'potranno essere apportate al procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materiali compositi non 'metallici ed al kit per l'attuazione dello stesso secondo la presente invenzione senza per questo uscire dall'ambito protettivo dell'invenzione medesima.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di modellazione di un'otturazione di una carie dentale clinicamente poco estesa, con un materiale composito indurente non metallico, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: far indurire sulla superficie di detto dente interessata da detta carie uno strato di materiale indurente in modo da formare una matrice individuale che ricalca detta superficie; - rimuovere detta matrice individuale,· - eseguire la preparazione cavitaria e realizzarne 1'otturazione ; - quando lo strato superficiale di detta otturazione è ancora allo stato plasmabile, riposizionare detta matrice individuale facendola riscontrare su detta superficie di detto dente; far indurire detto strato superficiale di detta otturazione a contatto con detta matrice individuale in modo che esso venga modellato da quest'ultima; rimuovere detta matrice e rifinire detta otturazione .
  2. 2. Procedimento di modellazione secondo la rivendicazione 1, in cui per evitare la coesione tra detto materiale di otturazione e detto materiale di detta matrice durante la fase di indurimento di detto strato superficiale dell'otturazione, un film isolante viene apposto sulla superficie conformata della matrice preliminarmente al riposizionamento di questa sul dente.
  3. 3. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui per facilitare la rimozione ed il riposizionamento di detta matrice individuale, un perno viene inserito in detto strato di materiale, ancora allo stato plasmabile, destinato a formare detta matrice.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui viene usato un perno a base allargata per favorirne la saldatura con detto strato.
  5. 5. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui per la formazione di detta matrice viene impiegato materiale fotopolimerizzabile.
  6. 6. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui per la realizzazione di detta otturazione viene impiegato materiale fotopolimerizzabile.
  7. 7. Procedimento secondo le rivendicazioni 5 o 6, in cui detto materiale indurente di detta matrice è materiale da restauro fotopolimerizzabile a base di resine BISGMA e TEGDMA.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detto perno è in materiale trasparente alla radiazione impiegata per la fotopolimerizzazione.
  9. 9. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui, per facilitare il distacco di detta matrice individuale da detto dente, una vernice isolante viene stesa su detta superficie di detto dente interessata da detta carie preliminarmente alla disposizione di detto strato di materiale indurente.
  10. 10. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto materiale indurente di detta matrice ha un colore contrastante con quello dei denti, per facilitare la rimozione di eventuali residui durante la fase di rifinitura .
  11. 11. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti in cui detto film isolante viene realizzato distribuendo un lubrificante liquido su dette superficie conformata di detta matrice.
  12. 12. Kit per 1'attuazione del procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere il materiale indurente per la realizzazione di una o più matrici individuali, ed un corrispondente numero di perni per facilitare la rimozione ed il riposizionamento di una rispettiva matrice individuale, il tutto raccolto all'interno di una medesima confezione atta a consentirne un'idonea conservazione ed un rapido uso.
  13. 13. Kit secondo la rivendicazione 12, in cui detto materiale indurente per la' realizzazione delle matrici individuali è suddiviso in dosi di varie pezzature, ciascuna per la formazione di una rispettiva matrice.
  14. 14. Kit secondo le rivendicazioni 12 o 13, comprendente il materiale per la formazione di detto film isolante, da solo od in combinazione con mezzi monouso per la sua applicazione.
  15. 15. Kit secondo una delle rivendicazioni da 12 a 14, comprendente mezzi monouso per la disposizione sul dente di detto strato di materiale indurente per la formazione di detta matrice.
  16. 16. Procedimento di modellazione di otturazioni dentali in materiali compositi non metallici e kit per l'attuazione dello stesso sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato con riferimento ai disegni annessi.
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