ITFI960169A1 - Apparecchiatura per la misurazione della velocita' di eritrosedimentazione (ves) di campioni di sangue - Google Patents

Apparecchiatura per la misurazione della velocita' di eritrosedimentazione (ves) di campioni di sangue Download PDF

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Description

lo : "APPARECCHIATURA PER LA MISURAZIONE DELLA VELOCITA’ DI ERITROSEDIMENTAZIONE (VE.S) DI CAMPIONI DI SANGUE";.,
1. Campo dell'invenzione -La presente invenzione si riferisce ad un'apparecchiatura per la misurazione della velocità di sedimentazione dei globuli rossi di campioni.di sangue. La suddetta misurazione viene effettuata con volumi di sangue e tempi di apprezzamento nettamente inferiori a quelli che caratterizzano le apparecchiature attualmente in commercio. Il vantaggio che deriva dall'impiego di quantità di sangue ridotte e da una metodica di rilevamento estremamente rapida risulta di particolàre interesse nelle applicazioni cliniche di urgenza..-2. Arte Anteriore
Nel campo,delle analisi mediche è noto già da molto tempo che gli eritrociti presenti nel sangue di persone affette da malattie di diverso- genere, in pàrticol quelle di carattere infiammatorio (per esempio: malattie reumatiche) hanno una velocità di sedimentazione elevata. Inoltre la VES (in inglése: ESR test) viene normalmente utilizzata per controllare la terapia a base di cortisone per la malattie reumatiche. L'aumento della velocità di sedimentazione. (VES)-·.viene fatta risalire fondamentalmente a delle alterazioni del plasma e degli eritrociti che favoriscono là formazione di ammassi éritrocitari, detti anche "rouleaux"-.
Nella pratica si utilizza normalmente il metodo tradizionale di A. Westergreen del T921 in cui viene mescolato il sangue venoso con dell'anticoagulante (per esempio del citrato trisodico, normalmente in un range di 0,1-0/110 mòli/l, oppure dell'ETDTA). Mediante aspirazione viene riempita una pipetta (lunga 30 cm e calibrata in millimetri da 0 a 200) fino al segno 0 che viene montata subito dopo su un apposito portapipette in posizione verticale. Dopo averla lasciata.a temperatura ambiente per 60 minuti si esegue la prima lettura del livello di eritrosedimentazione: là distanza in millimetri tra il menisco piasmatico ed il livello di sedimentazione eritrócitaria, cioè il livello dèlia parte più densa.ed opaca, rappresenta il valore della VES. Si può anche procedere ad una seconda lettura dopo un'altra ora.
Un altro metodo piuttòsto conosciuto è quello di Wintrobe, il quale utilizza un-tubicino di ematocrito. Anche in questo secondo metodo i risultati sono espressi in millimetri per ora.
Si ricorda inoltre che inclinando la pipetta di 45°'si ha una notevole accelerazione della VES ed una conseguente diminuzione dei tempi di lettura.
Nel brevetto statunitense US-.4'801428 (HOMOLKO ET AL.) della "Becton, Dickinson and Company11 si prevede la fornitura di un kit per misurare là velocità di sedimentazione degli eritrociti in più provette contemporaneamente.
Esso consiste essenzialmente in un corpo principale trasparente in cui è prevista una pluralità di cavità. In ognuna di dette.cavità è possibile alloggiare una-provetta per la quale si deve effettuare una misurazione di VES. Prima però dell'introduzione della provetta si deve inserire nella stessa cavità un manicotto cilindrico graduato presentante sulla sua -superficie laterale almeno una parte appiattita; evidentemente questo manicotto, deve avere dimensioni trasversali intermedie tra quelle della provetta e quelle della cavità. Mediante un piccolo perno rivestito di materiale gommoso, trasversale rispetto alla cavità, che può impegnarsi per mezzo di un contatto di strisciamento còri la .parte appiattita della superficie laterale del mariicotto graduato l'operatore (grazie alla trasparenza del .corpo principale nel quale si trovano le cavità) può tràsiàre.verticalmente detto manicotto graduato per portare lo "zero" della scala graduata a livello del menisco superiore del sangue all'istante iniziale. Dopo un'ora·.l'operatore può rilevare, sempre sulla scala"1graduata del manicotto, di quanto' si è abbassato il menisco ·eritrocitario (parte più densa ed opaca dal sangue)..
Il brevetto italiano IT-1 .192-490 (DIESSE DIAGNOSTICA SENESE S.r.1-).rivendica uri apparecchio per la determinazione della velocità .di sedimentazione del sangue (VES) su una pluralità di .campioni comprendente nelle sue linee generali un equipaggiò:portaprovette suscettibile di essere posto in movimento intorno ad un asse orizzontale, dei mezzi per comandare a tempo la movimentazione e per arrestare l'equipaggio con le provette in verticale ed una struttura suscettibile di spostamenti verticali relativi rispetto alle provette, detta struttura essendo provvista di singoli mezzi di rilevamento fotometrico e di dati pertinenti a ciascuna provetta. L'apparecchio rivendicato dal brevetto italiano, consente di utilizzare provette di dimensioni molto ridotte, correlando successivamente i dati ottenuti con i -dati di misure standard ottenibili -con le provette tradizionali del metodo Westergréen, lunghe 30 cm. Questa soluzione, pur rappresentando uh-indùbbio.passo in avanti rispetto a quelli descritti in altri documenti, presenta dei problemi che possono essere'.sintetizzati nel fatto che per la lettura del livellò.di eritrosedimentazione è prevista una struttura in movimento portante i mezzi.di rilevamento fotometrico; ciò .ha .come conseguenza che a parte una notevole complessità del dispositivo di movimentazione, il quale impedisce.1'-'ottenimento di risoluzioni elevate nella lettura del livello di sedimentazione, il rilevamento dei dati richiede un tempo piuttosto cospicuo a svantaggio del trattamento di campioni di sangue in situazioni di urgenza. Inoltre, a causa del particolare sistema di lettura adottato, mediante mezzi di rilevamento fotometrico, si deve,per così dire "inseguire" la variazione nel tempo e nello spazio del live!-10 di eritrosedimentazione. A questo proposito, è utile sottolineare che la qualità e la-precisione della risoluzione ottenibile sono fondamentali per poter correlare in modo adeguato a-i valori standard di riferimento le misure effettuate su provette di'dimensioni più piccole possibile. Da un altro punto di vista, è quindi evidente che per poter limitare le. dimensioni delle provette e dei campioni di sangue è necessario raggiungere risoluzioni di-lettura sempre più.elevate.
Anche il brevetto statunitense US-4848 900 (KUO et al.) descrive un.sistema in cui un raggio di luce "insegue11 11 livello eritrocitario, ' 'ini combinazione con ;un rilevatore fotometrico che consente di misurare le variazioni del livello di- sedimentazione in una provetta sostanzialmente del tipo impiegato nel metodo We'stergren. Nello stesso brevetto .è anche descritto l'uso di un microcomputer e di un motore passo-passo di movimentazione del-rilevatore lungo la;provetta e per la gestione retroazionata del sistema.
Anche in questo caso, si ha l'inconveniente dei costi relativamente elevati e dell'imprecisione nella lettura dovuti -alla presenza di parti in movimento.
3. Sommario dell'invenzione
Mediante l'apparecchiatura oggetto della presente,invenzione si vuole ovviare ai suddetti problemi.
A tale risultato si è pervenuti.;mediante un'apparecchiatura capace di effettuare il riconoscimento della quota degli eritrociti sedimentati mediante una pluralità di sensori fissi di rilevazione fotometrica allineati tra loro e costituenti nel loro insieme un unico gruppo ricevitore di rilevazione per la provetta analizzata. Il sistema di rilevazione è integralmente realizzato allo stato solido e non necessità diìffieccanismi e sistemi mobili di trasduzione (sorgenti luminose e fotocellule di traguardo mobili) tipici dei'metodi attualmente utilizzati. I sensori di rilevazione utilizzati 'dall'apparecchiatura consentono una risoluzione di 125 micron e permettono di effettuare una scansione elettronica continua della quota di sedimentazione eritrocitaria. L’apprezzamento della quota avviene per mezzo dei segnali raccolti dai sensori ottici del gruppo di rilevazione, disposti parallelamente all'asse di simmetria della provetta, ed effettuando successivamente un 1elaborazione numerica della rilevazione di ogni singolo,sensore. La posizione della quota di sedimentazione viene osservata in un intervallo definito da 128 o più punti allineati, a seconda del tipo e del numero di sensori impiegati. Per ogni punto di osservazione la -luminiosità viene valutata discriminando con continuità e precisione tra 256 livelli di grigio (nel caso di impiego di.convertitori A/D a 8 bit) nella zona di sedimentazione degli eritrociti e ricavando il valore della quota di sedimentazione raggiunta. Secondo un'ulteriore caratteristica dell'invenzione, tale elaborazione prevede anche un riconoscimento adattativo del livello di grigio, effettuato indipendentemente per ogni cella di lettura .e.grazie al quale si possono utilizzare provette più o meno trasparenti e analizzare con la stessa precisione campioni di sangue più o meno opachi. La particolare soluzione adottata consente di misurare la velocità ;alia quale si sposta'il livello èritrocitario all'interno,della provetta in due possibili modi:
(i) rilevare la distanza percorsa dal livello eritrocitario in un tempo predeterminato (per esempio 8 min.); (ii) rilevare il tempo necessario a percorrere da parte del livello eritrocitario uno spazio predeterminato (per esempio 10 mm.).
Si comprende come in questo secondo ;caso il tempo di apprezzamento del fenomeno si riduca proporzionalmente alla velocità del processo di eritrosedimentazione.
Il valore così ottenuto viene correlato al valore clinico della VES mediante un'opportuna tabella di correlazione.
L'apparecchiatura di misurazione comprende in generale una sorgente luminosa, compoéta-per.esempio da una pluralità di diodi fotoemettitori nell'infrarosso, che illumina il campione di sangue .contenuto all'interno di un'apposita provetta. La luce trasmessa viene raccòlta da un insieme di fotoricevitori disposti lungo una linea parallela all'asse di simmetria'longitudinale della provetta. I segnali raccolti dai .fotoricevitori vengono continuamente elaborati nel modo'descritto da un microprocessore per determinare il livello di sedimentazione. La velocità di spostamento di questo livello viene misurata secondo.! due possibili-metodi (i), (ii) descritti precedentemente e viene correlata al valore standard della VES mediante opportunà tabèlla -di correlazione, che viene costruita anche tenendo conto dell'influenza che ha la temperatura ambiente/ misurata da opportuni sensori presenti nell'apparecchiatura.
Invece di un sistema presentante una schiera di fotodiodi è possibile utilizzare anche.un sensore lineare a CCD (Charge Couple Device)
4. Lista delle figure
L'invenzione sarà meglio comprésa riferendosi adesso alle seguenti figure che hanno soltanto un carattere illustrativo ma non limitativo,di -una particolare forma di realizzazione, dove :
- la figura 1 rappresenta lo .schema di una cella di lettura di un'apparecchiatura secondo la presente invenzione;
- la fig.la mostra uno schema di più sensori del tipo-di fig.l, inseriti in una forma'preferita di realizzazione dell'apparecchiatura;
- le figure 2, 3, 4 e 5 rappresentano dei diagrammi relativi alla VES misurata; in particolare le figure 4 e 5 illustrano il caso in cui si impiega una cella di lettura basata su un sensore lineare'a CCD (Charge Couple Device );
- le figg.6a,6b mostrano rispettivamente una vista dall'alto e una laterale di una-forma preferita di realizzazione del trovato, con indicazione dell'angolo a di appoggio rispetto all'orizzontale;
- la fig.7 mostra la sezione-A-A.di-fig.6b;
- la fig.8 mostra uno schema della dotazione elettronica dell'apparecchiatura.
5.Descrizione dettagliata dell1invenzione
In figura 1 è mostrato uno .schema di principio,di una cella di.lettura dell'apparecchiatura oggetto della presente invenzione. Secondo-lo schema, un'unità a microprocessore 11 guida tutte le operazioni effettuate. In particolare essa controlla una c.ella di lettura 21, indicata a tratteggio, atta a rilevare il livello di grigio relativo alle varie quote del-campione e, conseguentemente, a permettere la misura del livello di sedimentazione del sàngue. La cella 21 a sua volta prevede mezzi di pilotaggio 12 di diodi fotoemettitori 13 e mezzi 14 di amplificazione, conversione in digitale e trasmissione dei segnali analogici provenienti da sensori ottici 15 di rilevamento di quota, posizionati dalla parte opposta della provetta rispetto ai fotoemettitori 13.
Facendo ora riferimento alle'figure,6a,6b,7, è illustrata una forma preferita di realizzazione dell'apparecchiatura 10, operante su una pluralità di campioni, capace di misurare in modo "indipendente la VES dei vari campioni contenuti nelle provette e che possono-essere analizzati contemporaneamente ò meno, L'apparecchiatura prevede infatti più pozzetti 23 di lettura, ognuno dei quali è dotato di una cella di lettura autonoma del tipo descritto e aventi in comune il dispositivo di pilotaggio 12 ed i mezzi 14 di amplificazione, conversione e trasmissione -delle letture. In particolare, nelle figure sono illustrate una pluralità -di provette 16 (nel caso illustrato, sedici), collocate in altrettanti pozzetti 23 praticati in un banco 24. Preferibilmente, il banco 24 poggia sul piano orizzontale Z, in modo che i pozzetti, e quindi le.provette inserite risultino inclinati rispetto alla verticale di un angolo a, ad esempio 25°, al fine.di ridurre il tempo di sedimentazione.
Come si vede dalla figura 7, e in accordo a quanto illustrato nello schema di fig.l, ogni provetta 16 è posta tra i diodi fotoemettitori 13,'operanti preferibilmente nell'infrarosso, ed i sensori·;fotoricevitori 15. ed è realizzata in materiale trasparente o traslucido presentando però due lati satinati, utili come zone che consentono la manipolazione del campione, e come regione dove si possono riportare eventuali diciture (per esempio, numero e nome del paziente) con scritture in chiaro, ad esempio mediante un pennarello, oppure dove si possono apporre etichette di-codisi-a barre da leggersi ad esempio con la penna ottica 22 .schematizzata in fig.8 e particolarmente utile per.1'.esatta identificazione del paziente. Una finestra 26 indica i margini superiore ed inferiore di riempimento della provetta, limiti oltre i quali lo strumento non effettua "la misura.
Dei filtri a tendina orizzontale 27 sono impiegati per diminuire l’influsso dei raggi luminosi obliqui sul sensore di rilevazione e aumentare di conseguenza il potere risolutivo del ricevitore. L'apparecchiatura comprende inoltre una tastiera 28, un:visualizzatore digitale 29 e una sezione di stampa.su biglietti 30, di tipo di per sé noto . .
Nell'uso, le provette 16 contenenti i campioni di sangue, vengono agitate per spezzare i rouleaux eventualmente presenti; l'operazione è .effettuata manualmente o automaticamente con apposito .agitatore esterno qualora l'analisi non venga eseguita.immédiàtamente dopo il prelievo di sangue. Dopo 1'operazione di agitazione ogni provetta utilizzata 16 viene disposta nel vano di lettura, in modo che i rispettivi sensori di lettura ne rilevino la presenza comunicandola 'all!unità a microprocessore che avvia la lettura, dopo aver verificato che il livello del sangue presente all'interno della provetta sia contenuto nella finestra definita in precedenza. Altrimenti viene segnalata:. la impossibilità di effettuare la misurazione....I limiti spaziali dell'intervallo di lettura possono variare preferibilmente tra 16 mi e 70 mm a seconda del numero e.del tipo di sensori impiegati, mentre la -risoluzione di quota è preferibilmente di 125 micron,- dipendendo -esclusivamente dalla tecnologia dei sensori di lettura.
Le scansioni vengono ripetute ogni 250 millisecondi per un tempo complessivo di misura-intorno agli 8-10 minuti. Con riferimento alla fig.la, 1 apparecchiatura 10 prevede che in corrispondenza di un segnale comune di clock 9 in ingresso, i sensori di lettura 15 delle varie celle, costituiti ciascuno da una pluralità di diodi fotoricevitori sovrapposti, raccolgano :là luce trasmessa dal campione ed emettano dei segnali analogici ognuno dei quali corrisponde al livello di grigio della quota del campione occupata dal singolo diodo. Ad ogni scansione, mediante il dispositivo comune 14, i segnali .analogici vengono amplificati, convertiti,in digitale mediante un convertitore A/D e trasmessi all'unità 11..Dopo la.;c.onversiorie, il software implementato nell'unità a microprocessore 11 effettua con continuità una precisa misura della luce rilevata dai vari diodi allineati di ogni cella di lettura. I valori letti vengono utilizzati per ricavare il valore dei livellò di 'sedimentazione nelle provette, facendolo corrispondere-, ad esempio, ad una variazione di luminosità di 'valore predeterminato della luce trasmessa da due o più-diodi adiacenti. Con questa soluzione viene vantaggiosamente evitato il ricorso ad una soglia fissa di riferimento di chiaro/scuro, con la quale venivano necessariamente introdotti elevati margini di errore. Inoltre, è prevista un'elaborazione di riconoscimento adattativo che rende la corretta lettura di ogni singola cella indipendente dalle caratteristiche ottiche della provetta stessa e .del campione di sangue utilizzati e che può consistere,'ad esempio, nel fissare un valore più o meno elevato della variazióne di luminosità alla quale far corrispondere il livello di sedimentazione della singola provetta; ··
Vantaggiosamente, la scansione continua e 1'autoadattamento della lettura permettono di impiegare per le provette materiali idrorepellenti, ad esempio polipropilene, che oltre ad essere di.costo molto basso sono particolarmente adatti al tipo di misura da effettuare-(riducono l'effetto di "attaccamento" del sangue alle pareti della provetta dopo l'agitazione iniziale, accorciando ;itempi di inizio lettura),,,ma-che fino ad oggi non si erano mai potuti usare nelle apparecchiature automatiche a causa della loro opacità che portava ad avere margini di errore troppo elevati nel riconoscimento della soglia chiaro/scuro, in presenza di lina lettura del livello di grigio non continua ma di tipo digitale 0/1.
Con riferimento alla figura 8; è .schematizzata la dotazione elettronica dell 1apparecchiatura, comprendente l'unità a microprocessore 11 connessa ai seguenti componenti: un lettore di codici a barre 22 costituito ad esempio da una penna ottica; due gruppi di otto ricevitori 15 ciascuno relativi ad altrettanti pozzetti. I pozzetti sono tutti provvisti di.led luminosi bicolore verde/rosso anch'essi gestiti dall'unità 11 e impiegati per segnalare all'operatore 1'avvenuto termine o meno"di una singola prova; un gruppo di .sedici emettitori 13 e un sensore di temperatura,ambiente 34; un gruppo stampa 30; un'interfaccia a tastiera .28; un display 29; una linea di alimentazione 32 e una linea seriale 33 per l'eventuale connessione ad uri computer esterno.
In figura è anche mostrato il collegamento ad un connettore per tessere a microchip.31. Vantaggiosamente secondo l'invenzione, sulla base di"informazioni codificate in una tessera a microchip ed elaborate dall'unità 11, 11apparecchiatura è in grado .di^svolgere ili modo flessibile svariate funzioni. Ad esèmpio, è possibile utilizzare la tessera come chiave di abilitazione dell'apparecchiatura, associare un particolare insieme di misure ad una particolare utenza, oppure controllare il numero di prove effettuate e di provette impiegate, o ancora aggiornare a seconda delle necessità i parametri di funzionamento dell1apparecchiatura.
Una ulteriore caratteristica dell'invenzione consiste nella possibilità di espandere modularmente l'apparecchiatura mediante linee esterne 36, connettendo all'elettronica di una apparecchiatura "master", una o più apparecchiature periferiche "slave" che possono essere sprovviste in tal caso del.gruppo stampa, del display e della tastiera e dalle-squali l'unità centrale riceve i dati relativi alle pròve effettuate.
Con riferimento ai diagrammi allegati, la figura 2 riporta in ascisse il tempo di lettura espresso in minuti ed in ordinate la posizione .del livello eritrocitario. Dall'andamento si evince che il.processo di sedimentazione ha un andamento approssimativamente lineare che inizia dopo una prima fase nella quale l'osservazione del fenomeno risulta influenzata dalla turbolenza dei globuli rossi dopo l'agitazione iniziale. Dopo un primo periodo (circa 2-3 minuti) in cui il fenomeno può avérè una dinamica inversa (innalzamento) dovuta.al contributo di eventuali globuli rossi presenti sulla parete,interna della provetta, si ha un abbassamento pressoché lineare del livello eritrocitario-. Questo fenomeno di innalzamento iniziale può essere notevolmente ridotto scegliendo opportunamente la forma della provetta ed il materiale con cui essa viene costruita. L'apparecchiatura è comunque in grado di rilevare la dinamica di questo particolare processo, poiché- effettua un'osservazione continua del fenomeno, e dà inizio alla lettura del punto. zero e alla misurazione della velocità con cui si sposta il livello di eritrosedimentazione quando cessa la risalita del campione e l'andamento del tracciato diventa monotono.
Còme è stato già accennato, il funzionamento dell'apparecchiatura, oggetto della présente invenzione, si basa sul rilevamento della velocità, di abbassamento del livello di sedimentazione eritrocitale in uno spazio o in un tempo prefissato e sulla correlazione di questo dato col valore clinico di riferimento.-Misurando ad esempio quanto tempo impiega il livello di eritrosedimentazione a percorrere uno spazio di 5 mm si può ricavare un valore di velocità .correiabile poi ai parametro clinico. Per garantire una precisione ancora maggiore, è anche previsto che 11apparecchiatura.J.0 sia collegata ad un sensore della temperatura ambiente 34 per correggere‘le misure effettuate e che vengono .influenzate dalla temperatura..dell'ambiente di misura.-inoltre, ulteriori accorgimenti per migliorare-la velocità delle misurazioni possono essere i seguenti:
(A) possibilità di inclinare le provette (angolo or di fig.6b) rispetto alla verticale, in modo da aumentare la velocità di sedimentazione quésto aumento consente di ridurre ulteriormente il tempo necessario per la determinazione del parametro clinico, essendo possibile correlare in modo univoco il valore , "a provetta .inclinata" con quello di riferimento.
(B) Possibilità di dotare il sistema di un gruppo cinematico esterno per l'agitazione·automatica dei campioni di sangue;
(C) Possibilità d'impiegare filtri a tendina trasparenti all'infrarosso sui sensori di ..rilevamento, ed eventualmente anche in corrispondenza delle sorgenti luminose, per aumentare il mascheraménto della luce ambientale.· In figura 3, che porta.sugli assi cartesiani le stesse variabili di figura 2, (la grandezza "digit" corrisponde alla risoluzione dei sensori, nel nostro caso 125 μπι) , mostra soltanto l'andamento linearizzato delle curve di fig.2, tra circa 3 e 6 min., per valori di VES differenti.
Nelle figure 4 e 5 sono illustrati fasci di curve rela-r tive a scansioni successive nel'tempo e per ciascuna delle quali è riportato in ascissa la posizione di quota, mentre in ordinata viene riportata la quantità di luce ricevuta. Nel caso rappresentato in figura 4 il livello di sedimentazione, associabile alla variazione di luminosità misurata dai diodi corrispondenti a quel livello, si sposta,dal puntò B1 al punto Al (in 6 min.) ed il valore del segmento, dopo1opportuna correlazione mediante apposita tabella, dà:una;·;VES = 15'. In figura 5. il livello di eritrosedimentazióne si sposta dal punto B2 al punto A2 (sempre in 6 minuti)'e dà una VES = 85. Senza uscire dall'ambito dell'invenzione è possibile per un tecnico del ramo apportare all'apparecchiatura per la misurazione della VES oggetto della presente descrizione tutte le modifiche ed i perfezionamenti suggeriti dalla normale esperienza e dalla evoluzione della tecnica-.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la misurazione della VES caretterizzata dal fatto di comprendere almeno una célia di lettura costituita da almeno’una -sorgente luminosa (-13) disposta in modo da illuminare il campione di sangue contenuto all'interno di un'apposita provetta (16), i segnali luminosi trasmessi essendo raccolti da almeno un gruppo fotoricevitore fisso (15) disposto parallelamente alla provetta in posizione opposta alla sorgente (13); apparecchiatura caratterizzata inoltre dal fatto che i segnali vengono rilevati mediante scansioni ripetute ad elevata risoluzione effettuate lungo la provetta da detto gruppo fotoricevitore e.sono continuamente elaborati da un'unità a microprocessore (11).
  2. 2. Apparecchiatura secondo là rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto gruppo fotoricevitore (15) è costituito da una pluralità di fotodiodi allineati lungo la provetta, e detta sorgente (13) è costituita da una pluralità di diodi fotoemettitori.
  3. 3. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che l'ampiezza dell'intervallo di lettura,di détto gruppo (16.)'può variare tra 16 e 70 mm , con una risoluzione di -lettura pari a 125 μτα,.
  4. 4 . Apparecchiatura secondo .le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che -in-ogni scansione, ripetuta preferibilmente ogni 250 millisecondi, detta unità (11) elabora con continuità i segnali rilevati dal gruppo (16) ricavando il livello di sedimentazione eritrocitaria raggiunto dal campione di sangue in modo da stabilim e la posizione istantanea e conseguentemente la sua velocità di spostamento per determinare, mediante l'uso di opportune tabelle di correlazione, la VES del campione di sangue sottoposto all'analisi.
  5. 5. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti in cui la velocità di spostamento del livello eritrocitario viene calcolata rilevando-la distanza percorsa da detto livello eritrocitario in:un tempo predeterminato.
  6. 6. Apparecchiatura secondo,le ;rivendicazioni precedenti in cui la velocità di spostamento-del livello eritrocitario viene calcolata rilevando,il tempo necessario a percorrere da parte di detto livello eritrocitario uno spazio predeterminato.
  7. 7. Apparecchiatura secondo là rivendicazione 2 o 3 in cui.il gruppo di fotoricezione è sostituito da un sensore lineare CCD (Charge Couple Devic.e).
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione .1, in cui detta unità a microprocessore è connessa ad un dispositivo (31) per la lettura di tessere a microchip. -
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detta unità a microprocessore è ‘connessa ad un sensore (35) della temperatura ambiente.
  10. 10. Apparecchiatura secondo-le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di .presentare più pozzetti, preferibilmente .sedici, ognuno dei quali è dotato di una cella di:lettura autonoma per:misurare in modo indipendente la VES di campioni contenuti in tutte o parte delle provette.
  11. 11. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto 'che detti pozzetti sono praticati all'interno di un banco (24), disposto in modo che i pozzetti siano inclinati di un angolo (a), preferibilmente 25 °, rispetto alla "verticale (Z).
  12. 12. Apparecchiatura secondo le..rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ogni pozzetto è dotato di uh led luminoso, preferibilmente di tipo bicolore verde/rosso , che segnala la lettura in corso o meno.
  13. 13. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti in cui sono impiegati filtri trasparenti all'infrarosso sui fotoricevitori, ed eventualmente anche in corrispondenza dèlia pluralità di sorgenti luminose, al fine,di aumentare il mascheramento alla.luce ambientale.
  14. 14. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti in cui vengono impiegati filtri a tendina orizzontale per diminuire l'influsso dei;-raggi'.luminosi obliqui.’
  15. 15. Apparecchiatura secondo lé rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare linee esterne (36) per la connessione di una o-più apparecchiature periferiche, eventualmente sprovviste del gruppo stampa, del visualizzatore e della.tastiera
  16. 16. Apparecchiatura secondo le.irivendicazio]i prece.denti, caratterizzata dal fatto che detta unità (11) è ’collegata ad un lettore di codici a barre (22), preferibilmente del tipo a penna ottica
  17. 17. Apparecchiatura secondo una o =più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta -unità (11) effettua una elaborazione adattativa al livello,di chiaro scuro dei singoli campioni.
  18. 18. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette provette sono realizzate in materiale trasparente, o traslucido, e idrorepellente, ad esempio polipropilene o polietilene, presentando inoltre due lati satinati, per migliorare,la manipolazione del campione e per·apporvi eventuali etichette di codici a barre.
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