ITFI960116A1 - Montatura per occhiali in filo metallico - Google Patents

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Paolo Fortini
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Description

"MONTATURA PER OCCHIALI IN FILO METALLICO"
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda una montatura per occhiali, del tipo con o senza cerchiatura delle lenti, realizzata almeno in parte in filo metallico.
Stato della tecnica
Nella realizzazione di montature per occhiali vengono sempre più frequentemente utilizzati fili metallici, ad esempio in acciaio al titanio, che consentono di ottenere montature estremamente leggere e resistenti. Un esempio di montature di questo tipo è descritto in WO-A-9602014 , a nome della stessa titolare. Ivi sono descritti diversi sistemi di articolazione tra le aste ed i mezzi di montaggio delle lenti. In alcune di queste articolazioni viene previsto un elemento intermedio in forma di vite o di sfera che forma l'asse di cerniera. In altre soluzioni l'articolazione è ottenuta per compenetrazione di due porzioni a molla elicoidale realizzate in filo metallico.
Un altro tipo di montatura per occhiali in filo metallico è descritto in EP-B-0256098. In questo tipo di montatura è prevista una cerniera tra ciascuna asta ed il corpo della montatura (cioè la parte su cui sono montate le lenti) realizzata con una prima porzione di filo metallico avvolto per formare una molla elicoidale, ed una seconda porzione di filo metallico formante un perno di articolazione che si inserisce assialmente nella molla elicoidale stessa. Secondo quanto descritto in questo brevetto anteriore, il perno di articolazione è realizzato su una porzione di filo che si impegna alla lente, mentre la molla elicoidale è realizzata dall'estremità terminale dell'asta dell'occhiale. Per vincolare assialmente la molla elicoidale ed il perno, quest'ultimo ha una lunghezza tale da sporgere dalla molla elicoidale e viene piegato per ottenere un vincolo irreversibile tra i due elementi: la molla elicoidale è trattenuta fra due tratti ripiegati del filo formante il perno assiale che attraversa la molla.
Questo sistema di articolazione è particolarmente semplice, ma presenta notevoli inconvenienti da un punto di vista funzionale e costruttivo. Funzionalmente l'estremità ripiegata del perno di articolazione costituisce una sporgenza non solo sgradevole da un punto di vista estetico, ma anche potenzialmente pericolosa. Costruttivamente la necessità di piegare il perno una volta inserito nella molla elicoidale comporta una complicazione e la necessità di impiegare utensili particolari per il montaggio. Lo smontaggio è praticamente impossibile senza danneggiare la montatura. La cerniera così realizzata lascia un gioco tra le due parti che la compongono. Ciò lascia una certa incertezza nella determinazione dell'angolo pantoscopico, cioè dell'angolo formato tra il piano delle lenti e l'asta. Ciò comporta problemi di visione in particolare a chi indossa lenti per la correzione dell'astigmatismo.
Sommario dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di una montatura del tipo sopra menzionato, che sia più semplice, esteticamente più gradevole, più facile da montare e più resistente ed affidabile.
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti con una montatura in cui l'articolazione tra ciascuna asta ed i mezzi di montaggio delle lenti è ottenuta tramite una porzione di filo piegato a molla elicoidale ed un perno che si inserisce in detta molla elicoidale, e caratterizzata dal fatto che la porzione di filo metallico che forma il perno di articolazione presenta un'ansa ed un tratto di filo inclinato rispetto al perno ed a distanza da esso, che si avvita sulla superficie esterna delle spire che formano la molla elicoidale quando il perno si inserisce assialmente nella molla elicoidale. In questo modo il montaggio avviene senza l'ausilio di alcun utensile ed è reversibile, cioè la cerniera può essere smontata facilmente senza attrezzi, pur garantendo allo stesso tempo una assoluta affidabilità.
Benché in linea di principio sia possibile realizzare la molla elicoidale sull'asta ed il perno sui mezzi di montaggio delle lenti, secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione la porzione di filo che forma la molla elicoidale è solidale ai mezzi di montaggio delle lenti e la porzione di filo che costituisce il perno di articolazione è rappresentata dall'estremità terminale dell'asta.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, l'ansa sul filo formante il perno di articolazione costituisce anche una battuta che limita la massima apertura dell'asta.
Per evitare fenomeni di grippaggio è preferibile realizzare la molla elicoidale ed il perno di articolazione con fili metallici in leghe di durezza diversa.
Il sistema di articolazione oggetto della presente invenzione può essere agevolmente impiegato con particolare vantaggio in montature per occhiali senza cerchiature. Tuttavia lo stesso sistema di articolazione può essere impiegato anche in occhiali con cerchiatura. Oggetto dell'invenzione è anche un occhiale comprendente un paio di lenti ed una montatura come sopra descritta .
Breve descrizione dei disegni
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig. 1 mostra una vista frontale di un occhiale corredato di una montatura secondo l'invenzione; la Fig. 2 mostra un ingrandimento di una porzione della Fig. 1, in cui è visibile l'articolazione tra asta e mezzi di impegno della lente; la
Fig. 3 mostra una vista laterale ingrandita secondo III-III di Fig. 2; la
Fig. 4 mostra una vista locale in pianta secondo IV-IV di Fig. 1; la
Fig. 5 mostra una sezione locale secondo V-V di Fig. 2; le
Figg. 6, 7 ed 8 mostrano tre fasi di montaggio dell'asta; la
Fig. 9 mostra un ponticello intermedio tra le due lenti in una prima forma di attuazione; la
Fig. 10 mostra il ponticello intermedio tra le due lenti, in una seconda forma di realizzazione; la
Fig. 11 mostra una sezione secondo XI-XI di Fig. 10; la
Fig. 12 mostra una vista del ponticello in una terza forma di realizzazione; la
Fig. 13 mostra una vista secondo XIII-XIII di Fig. 12; la
Fig. 14 mostra una sezione locale secondo XIV-XIV di Fig. 13; la
Fig. 15 mostra un'ulteriore forma di realizzazione del ponticello; e la
Fig. 16 mostra una sezione locale secondo XVI-XVI di Fig. 15.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
Nel seguito l'invenzione verrà descritta con riferimento ad una montatura senza cerchiatura, ma è inteso che gli stessi concetti inventivi possono essere applicati anche ad una montatura con una cerchiatura od una mezza cerchiatura attorno alle lenti.
La montatura presenta una coppia di aste 1, 3 incernierate tramite cerniere 5 e 7 ad elementi intermedi 9 ed 11 di vincolo delle lenti L dell'occhiale. Le lenti L sono tra loro collegate da un ponticello intermedio 13 a cui sono associate alette 15 di appoggio al naso.
Gli elementi intermedi 9, 11 e le aste 1, 3 sono realizzati in filo metallico e preferibilmente il filo che forma gli elementi 9, 11 ha una durezza diversa rispetto al filo che forma le aste 1, 3 per evitare fenomeni di grippaggio.
I due elementi intermedi 9 ed 11 sono sostanzialmente simmetrici e nel seguito verrà descritto in dettaglio l'elemento 11. Esso presenta (vedasi in particolare Figg. 4 e 5) una estremità sostanzialmente rettilinea H A che serve al montaggio della rispettiva lente L nel modo che verrà descritto nel seguito. All'estremità 11A si raccorda una porzione mediana 11B rettilinea sostanzialmente ortogonale alla porzione H A ed un'ulteriore porzione 11C terminante con una estremità formante una molla elicoidale 11D (Figg. 2 e 3). La molla elicoidale 11D, le cui spire sono accostate l'una all'altra, costituisce il primo elemento della cerniera 7. In essa si inserisce assialmente un perno 3A formato dal filo costituente la relativa asta 3. Come visibile in particolare nelle Figg. 2 e 3, nella zona terminale il filo formante l'asta 3 è sagomato in modo tale che la sua sezione terminale ad andamento sostanzialmente rettilineo forma il perno 3A; questo è raccordato ad una sezione intermedia circa rettilinea 3B orientata circa a 80-90° rispetto al perno. La sezione intermedia 3B è a sua volta raccordata con un'ansa 3C di circa 360° ad un tratto di filo 3D inclinato rispetto alla sezione terminale formante il perno di articolazione 3A e disposta ad una distanza dal perno 3A leggermente inferiore al diametro del filo formante la molla elicoidale 11D.
Il collegamento tra l'asta 3 e l'elemento intermedio 11 avviene con la seguente sequenza di operazioni, chiaramente illustrata nelle Figg. 6, 7 ed 8: l'asta 3 viene accostata con un orientamento tale per cui la porzione tergale 3X (che nell'uso si impegna dietro l'orecchio) venga a trovarsi nella zona frontale, cioè davanti alle lenti L (Fig. 6). In questo assetto il perno 3A viene inserito (secondo la freccia F in Fig. 6) nel foro assiale della molla elicoidale 11D. Il perno 3A viene forzato all'interno della molla 11D fino a che la porzione 3D del filo formante l'asta 3 scavalca la prima spira della molla 11D andando ad impegnarsi nella gola tra la prima e la seconda spira (vedasi Fig. 7). Ciò si ottiene con un leggero forzamento in quanto la distanza tra il perno 3A e la porzione 3D del filo formante l'asta 3 è (come sopra accennato) leggermente inferiore al diametro del filo formante la molla 11D. L'elasticità del filo formante l'asta 3 consente una leggera divaricazione elastica tra la porzione 3D ed il perno 3A e quindi lo scavalcamento della prima spira della molla 11D.
Raggiunto l'assetto di Fig. 7 l'asta 3 viene ruotata in verso orario attorno all'asse del perno 3A e della molla 11D secondo la freccia FI (Fig. 7) di 180° circa per raggiungere la posizione di Fig. 8.
La rotazione secondo la freccia FI comporta l'avvitamento della porzione di filo 3B sulla superficie esterna della molla elicoidale 11D, la gola tra le spire tra loro accostate della molla 11D formando la scanalatura elicoidale di avvitamento entro cui cammina la porzione 3D del filo formante l'asta 3.
La posizione di Fig. 8 corrisponde alla posizione di massima apertura dell'asta 3. Essa è definita dalla battuta dell'ansa 3C contro la porzione 11C dell'elemento intermedio 11. La chiusura dell'asta 3 si ottiene con una rotazione in senso inverso di 90° che porta l'asta 3 verso le lenti L.
Il montaggio dell'asta 1 avviene in modo equivalente con rotazioni simmetriche.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il montaggio delle aste 3 avviene in modo semplice e rapido senza l'ausilio di alcun utensile e senza la necessità di perni o viti di articolazione ausiliari. Il ritegno assiale del perno di articolazione 3A nella molla elicoidale 11D si ottiene per effetto dell'elasticità del filo formante l'asta 3, in quanto la porzione 3D del filo stesso rimane impegnata nella scanalatura elicoidale definita dalle spire accostate della molla 11D. La stessa elasticità fornisce anche un effetto di frizione nel movimento di apertura e chiusura delle aste 1 , 3.
Una rotazione in senso inverso rispetto alla freccia FI con un passaggio dell'asta 3 al di sotto della rispettiva lente L consente anche un facile smontaggio dell'asta per eventuali riparazioni o sostituzioni. Anche questa operazione avviene senza l'ausilio di alcun tipo di utensile.
Il montaggio degli elementi intermedi 9 ed 11 alle rispettive lenti L si ottiene con un sistema particolarmente efficace ed affidabile che verrà descritto in quanto segue con riferimento all'elemento 11, essendo inteso che l'elemento 9 è sostanzialmente simmetrico e si monta in modo equivalente.
L'estremità sostanzialmente rettilinea HA dell'elemento intermedio 11 è inserito in un foro trasversale 21F (Fig. 5) di un tirante genericamente indicato con 21. Il tirante è formato in due parti e più esattamente da un manicotto 23 internamente filettato e corredato di una testa 23A esagonale (od equivalente) impegnabile con un utensile di avvitamento. Nel foro filettato del manicotto 23 si impegna un organo a vite 25 nella cui testa 25A è realizzato il foro 21F trasversale. L'avvitamento dell'organo filettato 25 al manicotto 23 consente il serraggio dell'elemento intermedio 11 alla lente L. Una rondella 27 (eventualmente elastica) interposta tra la porzione HA dell'elemento 11 e la superficie tergale della lente L evita il contatto diretto del filo metallico sulla lente e quindi eventuali danneggiamenti della lente. Un'ulteriore rondella (non mostrata) può essere interposta tra la testa esagonale 23A e la superficie frontale della lente L. Entrambe le rondelle possono essere in materiale metallico .
Questo sistema di montaggio è particolarmente efficace in quanto consente di registrare la posizione relativa dell'elemento intermedio 11 rispetto alla lente L e quindi compensare eventuali errori nella realizzazione del foro nella lente L entro il quale viene fatto passare il tirante 21. Prima del serraggio reciproco degli elementi 23 e 25, dopo aver inserito la porzione rettilinea 11A dell'elemento 11 nel foro trasversale 21F, l'elemento intermedio 11 viene accostato alla lente per inserire la porzione 11B in una tacca laterale T (Fig. 2) realizzata sul bordo della lente L, in modo da evitare, una volta serrato il tirante 21, qualunque movimento relativo (anche angolare) dell'elemento intermedio 11 rispetto alla lente stessa.
Un sistema analogo di serraggio è utilizzato per vincolare il ponticello intermedio 13 alle due lenti L.
Le Figg. 10 e il mostrano una forma di realizzazione, in cui il ponticello 13 presenta due estremità simmetriche 13B, ciascuna delle quali si inserisce in un foro trasversale di una testa 31 di un organo filettato 30 che si impegna in un manicotto filettato 33 passante in un foro realizzato nella rispettiva lente L. I due elementi 31 e 33 compongono così un tirante, globalmente indicato con 32, che è sostanzialmente equivalente al tirante 21. All'organo filettato 30 sono solidali due staffe 35 che portano le alette 15 di appoggio al naso. Queste ultime risultano quindi non regolabili rispetto alle lenti, mentre 1'interdistanza delle lenti e la posizione del ponticello rispetto alle lenti è registrabile facendo scorrere le estremità 13B del ponticello 13 nel foro trasversale in ciascuno degli organi filettati 30 prima del serraggio reciproco degli elementi 30 e 33 di ciascun tirante 32.
La Fig. 9 mostra una soluzione in cui un unico filo forma il ponticello 13 e due staffe a cui sono applicate le alette 15. Il montaggio avviene con due tiranti 30 analoghi a quelli descritti con riferimento alle Figg. 10 e 11.
Nelle Figg. 12, 13 e 14 è mostrata una forma di realizzazione perfezionata in cui le staffe 35 di supporto delle alette 15 non sono saldate ai tiranti 32 di serraggio, bensì presentano estremità 35A che si inseriscono nello stesso foro in cui vengono inserite le estremità 13A del ponticello 13. In questo modo prima del serraggio reciproco tra l'organo filettato 30 ed il manicotto filettato 33 è possibile registrare la posizione relativa del ponticello 13, delle lenti L, e delle alette 15. Le Figg. 13 e 14 mostrano in maggiore dettaglio il tirante di serraggio di una delle estremità 13A del ponticello 13. Come visibile in queste figure, le porzioni terminali 13A del ponticello e le estremità 35A di ciascuna staffa 35 sono schiacciate in modo da ridurre la sezione trasversale del filo per alloggiare i due fili formanti il ponticello 13 e la staffa 35 nello stesso foro trasversale dell'organo filettato 30. Le porzioni terminali del ponticello e delle staffe presentano una sezione trasversale delimitata da un arco di circonferenza e da un tratto rettilineo, corrispondente ad una spianatura sul rispettivo filo. Il ponticello e le staffe 35 si trovano in contatto in corrispondenza di dette spianature.
Nelle Figg. 15 e 16 il filo che forma il ponticello 13 e le porzioni 13A che si impegnano nei tiranti 32 si estende fino a formare anche le staffe 35 a cui sono applicate le alette di appoggio al naso. In questo caso si può regolare la posizione delle lenti L e del ponticello 13, ma rimane fissa la posizione relativa tra le alette 15 ed il ponticello 13, salvo gli aggiustamenti consentiti dalla deformabilità delle staffe 35.
Poiché le lenti L presentano tacche analoghe alle tacche T anche in corrispondenza del ponticello, 13, per evitare movimenti di rotazione relativa tra ponticello e lente attorno all'asse dei tiranti 32, il sistema descritto consente di recuperare eventuali errori nel posizionamento dei fori di passaggio dei tiranti 32 rispetto al bordo delle lenti L.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una montatura per occhiali comprendente mezzi di montaggio (9, 11) per le lenti (L) ed una coppia di aste (1, 3) vincolate a detti mezzi di montaggio tramite rispettive cerniere (5, 7), in cui ciascuna di dette cerniere è formata da una prima porzione di filo metallico avvolto per formare una molla elicoidale (11D) e da una seconda porzione di filo metallico formante un perno di articolazione (3A) da inserire in detta molla elicoidale, mezzi di vincolo assiale essendo previsti per trattenere detto perno (3A) in detta molla elicoidale (11D), caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione di filo metallico presenta un'ansa (3C) ed un tratto di filo (3D) inclinato rispetto a detto perno (3C) e a distanza da esso, che si avvita sulla superficie esterna delle spire di detta molla elicoidale formando detti mezzi di vincolo assiale.
  2. 2. Montatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione formante la molla elicoidale (11D) è solidale ai rispettivi mezzi di montaggio (9, 11) e detta seconda porzione formante il perno (3A) è realizzata ad una estremità della rispettiva asta (1, 3).
  3. 3. Montatura come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta ansa (3C) costituisce anche una battuta che limita la massima apertura dell'asta (1, 3) rispetto ai relativi mezzi di montaggio (9, 11) della lente (L).
  4. 4. Montatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione presenta una sezione terminale di filo metallico circa rettilinea costituente detto perno (3A), formante una curva a circa 80-90° di raccordo ed una sezione intermedia circa rettilinea (3B), a sua volta raccordata con detta ansa (3C) di circa 340-360° a detto tratto di filo (3D) inclinato rispetto a detta sezione terminale formante il perno (3A) e disposta ad una distanza da detto perno tale da creare una forza di attrito tra il tratto di filo (3D) e la superficie esterna delle spire della molla elicoidale (11D).
  5. 5. Montatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima e detta seconda porzione sono realizzate in fili metallici di durezze diverse.
  6. 6. Montatura come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di essere una montatura senza cerchiatura ed in cui detti mezzi di montaggio comprendono una coppia di elementi di collegamento (9, 11) tra lenti (L) ed aste (1, 3), ciascun elemento presentando ad un primo estremo un mezzo (11A) di collegamento alla rispettiva lente ed all'estremo opposto formando detta molla elicoidale (11D).
  7. 7. Occhiali comprendenti una coppia di lenti ed una montatura secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 6.
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