ITFI20130172A1 - Lampada di emergenza, circuito di controllo e sistema associato - Google Patents

Lampada di emergenza, circuito di controllo e sistema associato

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ITFI20130172A1
ITFI20130172A1 IT000172A ITFI20130172A ITFI20130172A1 IT FI20130172 A1 ITFI20130172 A1 IT FI20130172A1 IT 000172 A IT000172 A IT 000172A IT FI20130172 A ITFI20130172 A IT FI20130172A IT FI20130172 A1 ITFI20130172 A1 IT FI20130172A1
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IT
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electrical
voltage
power supply
remote control
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IT000172A
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Paolo Gianni
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Ged S A S Di Gianni Paolo & C
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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02JCIRCUIT ARRANGEMENTS OR SYSTEMS FOR SUPPLYING OR DISTRIBUTING ELECTRIC POWER; SYSTEMS FOR STORING ELECTRIC ENERGY
    • H02J9/00Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting
    • H02J9/04Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting in which the distribution system is disconnected from the normal source and connected to a standby source
    • H02J9/06Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting in which the distribution system is disconnected from the normal source and connected to a standby source with automatic change-over, e.g. UPS systems
    • H02J9/062Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting in which the distribution system is disconnected from the normal source and connected to a standby source with automatic change-over, e.g. UPS systems for AC powered loads
    • H02J9/065Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting in which the distribution system is disconnected from the normal source and connected to a standby source with automatic change-over, e.g. UPS systems for AC powered loads for lighting purposes
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B45/00Circuit arrangements for operating light-emitting diodes [LED]

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Lampada di emergenza, circuito di controllo e sistema associato”
La presente invenzione ha per oggetto una lampada, ed in dettaglio si riferisce ad una lampada di emergenza. La presente invenzione è inoltre volta a descrivere un circuito specifico di controllo per la suddetta lampada.
La presente invenzione fa generalmente riferimento ai sistemi di illuminazione di sicurezza, utilizzati per intervenire nella illuminazione degli ambienti in caso di interruzione nell’alimentazione della tensione di rete.
Sono note lampade cosiddette “di sicurezza” o “di emergenza” il cui metodo di funzionamento dipende dalla presenza o meno di tensione elettrica di rete, che nella maggior parte dei Paesi oscilla tra i 220V ed i 240V, o 110-140V in corrente alternata, con una frequenza tipica di 50 o 60Hz.
Tali lampade sono tipicamente dotate di una batteria (interna o esterna), che viene ricaricata durante la presenza dell’alimentazione di rete, e di un circuito di controllo configurato per rilevare la mancanza della tensione di rete e, nel caso, attivare l’alimentazione della lampada stessa attraverso la suddetta batteria.
Molte delle lampade di sicurezza di tipo noto sono progettate per essere introdotte direttamente all’interno della presa di corrente elettrica domestica.
Tuttavia le lampade di sicurezza di tipo noto sono dei dispositivi cosiddetti “stand alone”, e non sono parte integrante dell’impianto di illuminazione domestico tradizionale. Pertanto, non sono comandabili in alcun modo se non, indirettamente, attraverso l’interruzione della corrente elettrica di rete.
Un’ulteriore alternativa è quella di installare un gruppo elettrogeno, dotato di un circuito elettronico sensibile alla presenza o mancanza di corrente, con il quale in caso di ammanco di tensione di rete alimentare l’impianto elettrico domestico. La soluzione del gruppo elettrogeno è di sicura efficacia, ma è estremamente costosa e necessita in ogni caso di uno specifico spazio per la sua installazione.
Nondimeno è possibile installare dei gruppi di continuità che comunque necessitano di almeno un inverter che converta la tensione da bassa (ad esempio i 12V forniti dalla batteria) a 220V; in ogni caso il gruppo di continuità deve essere di potenza elevata anche se la tecnologia della lampada fosse tutta a basso consumo.
Infine, i sistemi di illuminazione di tipo noto all’atto dell’ammanco di energia elettrica in alta tensione in corrente alternata, provvedono all’accensione di tutte le lampade di emergenza, causando un picco istantaneo di potenza assorbita e causando l’attivazione di lampade di sicurezza anche laddove non necessario
Pertanto, lo scopo della presente invenzione è quello di descrivere una lampada di emergenza la quale permetta di ovviare agli inconvenienti sopra descritti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di descrivere un circuito elettrico di controllo per la lampada di cui sopra, anch’esso configurato per ovviare agli inconvenienti descritti sopra.
Infine, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di descrivere il sistema comprendente il circuito elettrico di controllo e la lampada di emergenza.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una lampada di emergenza, comprendente una coppia di terminali di alimentazione elettrica e caratterizzata dal fatto di comprendere un primo elemento di illuminazione ed un secondo elemento di illuminazione suscettibili di essere selettivamente elettricamente connessi a detti terminali di alimentazione elettrica in accordo alla presenza o assenza di una tensione di rete.
Vantaggiosamente, la lampada comprende inoltre uno stadio di controllo configurato per rivelare la presenza e/o assenza di tensione di rete e, conseguentemente, connette elettricamente il detto primo o secondo elemento di illuminazione ai detti terminali di alimentazione elettrica.
Vantaggiosamente, almeno uno dei detti primo, secondo elemento di illuminazione comprendono almeno un diodo ad emissione luminosa suscettibile di essere alimentato a bassa tensione in corrente continua. Vantaggiosamente, il primo e secondo elemento di illuminazione sono attivabili insieme o parzialmente.
Secondo la presente invenzione viene inoltre realizzato un circuito elettrico di controllo remoto, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di ingressi elettricamente connessi ad una sorgente di tensione di rete in corrente alternata ed almeno una coppia di uscite suscettibile di essere connessa con un impianto elettrico di un edificio; il detto circuito elettrico comprende almeno una sorgente elettrica ausiliaria a bassa tensione e uno stadio di commutazione configurato per commutare l’alimentazione del detto impianto elettrico a partire detta sorgente elettrica ausiliaria a bassa tensione in corrente continua al momento di una mancanza di tensione di rete in corrente alternata.
Vantaggiosamente, la detta sorgente elettrica ausiliaria comprende almeno una batteria.
Vantaggiosamente tale circuito è configurato per causare la commutazione remota di uno stadio di controllo di una o più lampade secondo la presente invenzione.
Vantaggiosamente il circuito elettrico di controllo comprende uno stadio raddrizzatore di tensione elettricamente connesso con detta sorgente elettrica ausiliaria, e dal fatto che la detta sorgente elettrica ausiliaria è sempre elettricamente connessa con detta coppia di ingressi.
Vantaggiosamente, lo stadio di commutazione possiede una prima coppia di ingressi direttamente elettricamente connessa alla sorgente di alimentazione della tensione di rete in corrente alternata ed una seconda coppia di ingressi direttamente connessa a detta sorgente elettrica ausiliaria.
Vantaggiosamente, il circuito elettrico di controllo remoto comprende inoltre dei mezzi di riduzione di tensione elettricamente interposti tra la sorgente di alimentazione di rete e la detta sorgente elettrica ausiliaria. Secondo la presente invenzione viene inoltre descritto un sistema di alimentazione ibrido di impianti elettrici, comprendente almeno:
- un circuito elettrico di controllo remoto come sopra descritto; e
- una lampada di emergenza come sopra descritto;
in particolare, il circuito elettrico di controllo realizza un sistema intermedio ibrido di alimentazione della detta almeno una lampada ad alta tensione in corrente alternata e a bassa tensione in corrente continua alimentando un unico impianto elettrico di un edificio preventivamente installato.
Vantaggiosamente, il detto sistema comprende inoltre mezzi di disconnessione automatica di carichi elettrici, configurati per essere frapposti tra il detto impianto elettrico ed uno o più carichi elettrici, i detti mezzi essendo automaticamente commutanti all’atto dell’ammanco di energia elettrica in alta tensione sul detto impianto elettrico.
Vantaggiosamente, i detti mezzi di disconnessione automatica di carichi elettrici comprendono una coppia di ingressi connessa al detto impianto elettrico ed un circuito di identificazione di presenza di alta tensione in corrente alternata configurato per lasciare connesso il detto carico elettrico connesso in uscita ai detti mezzi di disconnessione automatica fintanto che la detta alimentazione ad alta tensione è presente sul detto impianto, e configurato inoltre per disconnettere detto carico elettrico allorché la detta alimentazione in alta tensione viene a mancare.
L’invenzione verrà qui di seguito descritta con riferimento alle figure allegate, secondo le quali:
- la figura 1 illustra una vista schematica di un circuito elettrico comprendente una pluralità di lampade ed un circuito elettrico di controllo remoto secondo la presente invenzione, nella quale le lampade ed il circuito elettrico di controllo remoto sono connessi ad un impianto di alimentazione elettrica di rete; e
- la figura 2 illustra un dettaglio di una tra le tante possibili varianti di collegamento di una lampada oggetto della presente invenzione all’impianto di alimentazione elettrica di rete.
Con riferimento alle figure allegate, ed in dettaglio alla figura 1, con il numero di riferimento 1 è indicata nel suo complesso una lampada di emergenza. La lampada di emergenza 1 è configurata per essere alimentata dalla rete elettrica domestica tradizionale, preferibilmente e non limitatamente a 230V con una frequenza di rete pari a 50Hz o, per quei Paesi ove sia presente, con tensione di 110-140V con frequenza di rete 50Hz o 60Hz. Ai fini della presente descrizione, tale tensione verrà riferita come alta tensione in corrente alternata.
Lampada di emergenza 1 comprende al suo interno un primo elemento illuminante 10 suscettibile di funzionare allorché alimentato dalla tensione di rete, ed un secondo elemento illuminante 11 suscettibile di funzionare allorché non è presente la tensione di rete, ma che al contrario viene alimentato da una sorgente esterna in corrente continua ad una tensione significativamente più bassa di quella di rete. Il primo e secondo elemento illuminante sono connessi in parallelo l’uno rispetto all’altro.
La lampada 1 oggetto della presente invenzione è preferibilmente dotata di una filettatura standard come le comuni lampadine, in modo tale da essere vantaggiosamente adattabile ai portalampade domestici senza alcuna necessità di modifica. Alternativamente, la lampada 1 oggetto della presente invenzione può inoltre essere dotata di un innesto a baionetta, o di un qualsiasi altro mezzo di connessione meccanica/elettrica al portalampada di tipo noto.
All’interno di ogni lampada 1 è presente inoltre un circuito elettronico di controllo 10, configurato per discriminare la presenza o l’assenza della tensione di rete, portando l’alimentazione elettrica presente ai due terminali della lampada 1 alternativamente (selettivamente) o al primo elemento illuminante 11 o al secondo elemento illuminante 12. Il circuito elettronico di controllo è connesso in serie al parallelo formato dal primo e secondo elemento illuminante 11, 12. Il circuito elettronico di controllo presenta a sua volta una coppia di ingressi elettricamente direttamente connessi all’impianto elettrico attraverso la connessione elettrica realizzata dal portalampada. Il circuito elettronico di controllo 10 di ognuna delle lampade 1 è alimentato alternativamente dall’alta tensione a corrente alternata presente tipicamente sull’impianto elettrico o, laddove essa manchi, dalla bassa tensione in corrente continua fornita dalla batteria.
La figura 1 illustra, per maggiore completezza di raffigurazione, anche parte di un impianto elettrico (ad esempio domestico) in cui schematicamente, e non limitatamente, ad ogni lampada 1 è associato un interruttore 20 (ad esempio, l’interruttore a muro) .
Questo non significa tuttavia, che per forza di cose ogni lampada 1 debba essere associata ad un proprio interruttore, giacché essa è equivalentemente adattabile a situazioni laddove un interruttore 20 controlli più lampade 1 poste tra loro in parallelo, come nel caso della figura 2. Tale configurazione rappresenta ad esempio una stanza con tre punti di illuminazione collocati in posizione distinta e controllati da un unico interruttore posizionato ad esempio tradizionalmente a muro.
In particolare, il primo elemento illuminante 11 è preferibilmente una lampada a incandescenza o alogena, suscettibile pertanto di essere alimentata ad alta tensione in corrente alternata, mentre il secondo elemento illuminante 12 comprende uno o più LED; i LED offrono il vantaggio di poter essere alimentati con sorgenti di energia elettrica a bassa tensione in corrente continua. Sono pertanto idonei ad essere impiegati come elementi di illuminazione di emergenza, in quanto il loro assorbimento di corrente è modesto se comparato alle tradizionali lampadine e, peraltro, la loro luminosità rimane sostanzialmente invariata per un grande intervallo di tensioni di alimentazione.
La lampada 1 oggetto della presente invenzione funziona grazie ad un circuito di controllo remoto 30, installato sulla rete domestica.
Tale circuito di controllo remoto 30 comprende una coppia di ingressi 30i alimentati dalla tensione di rete, ed una coppia di uscite 30o che alimentano l’impianto di rete domestico. Nell’esempio indicato in figura 1, che non deve essere inteso in modo limitativo, gli ingressi 30i sono collegati in serie a valle di un interruttore magnetotermico differenziale 100 di un’abitazione o di un sottoquadro di zona come ad esempio è prevedibile sia presente negli uffici o sui vari piani di un edificio.
All’interno del circuito di controllo remoto è presente uno stadio raddrizzatore 31, configurato per trasformare la tensione alternata presente ai suoi ingressi in tensione continua sulle sue uscite. Il raddrizzatore 31 è realizzato ad esempio e non limitatamente con un ponte di diodi. In dettaglio, il raddrizzatore è alimentato ai suoi ingressi direttamente dagli ingressi del circuito di controllo remoto 30 e alimenta in uscita una batteria 32 attraverso un riduttore di tensione 34 posto in serie ad esso. La batteria 32 realizza una sorgente di alimentazione elettrica ausiliaria. Lo scopo del riduttore di tensione è quello di portare la tensione elettrica da un valore di rete (con riferimento a quanto sopra descritto, ad esempio 230V) ad una tensione più bassa (tipicamente 12/24V delle comuni batterie). Ai fini della presente descrizione, tale tensione fornita dalla batteria verrà riferita come bassa tensione in corrente continua. Il posizionamento del riduttore di tensione 34 in serie ed a valle del raddrizzatore 31 non deve essere inteso in modo limitativo, giacché è equivalente provvedere ad una sua installazione in serie ed a monte del raddrizzatore 31. La batteria 32 è elettricamente connessa inoltre con una prima coppia di ingressi di un circuito di commutazione 33, avente inoltre una seconda coppia di ingressi alimentati direttamente dagli ingressi 30i del circuito di controllo remoto 30. Il circuito di commutazione 33 possiede infine una coppia di uscite alimentanti direttamente le uscite 30o del circuito di controllo remoto 30. La commutazione del circuito di commutazione 33 e l’eventuale suo scambio di segnali con il raddrizzatore 31 possono essere effettuati per mezzo di una unità di elaborazione dati, quale ad esempio un piccolo microprocessore, configurato per sovrintendere almeno alla commutazione del circuito di commutazione 33 tra i suoi primi e secondi ingressi e per rilevare l’assenza o presenza dell’alimentazione di rete ad alta tensione in corrente alternata.
Pertanto il circuito di controllo remoto 30, visto a valle delle sue uscite 30o, realizza un sistema di alimentazione di impianti elettrici preesistenti che opera in maniera ibrida, alimentando gli stessi alternativamente o ad alta tensione in corrente alternata o a bassa tensione in corrente continua. Il funzionamento del sistema formato dal circuito di controllo remoto 30 e da almeno una lampada 1 secondo la presente invenzione è permesso in quanto un impianto in grado di sopportare tradizionalmente un’alta tensione in corrente alternata è in grado di operare anche a bassa tensione in corrente continua.
In uso, allorché è presente la tensione di rete, il circuito di commutazione connette le uscite 30o del circuito di controllo remoto direttamente con i suoi ingressi 30i, in modo tale da alimentare direttamente l’impianto di rete domestico attraverso la tensione di rete. La tensione di rete, opportunamente raddrizzata dal raddrizzatore 31, alimenta e mantiene costantemente carica la batteria 32.
Allorché la tensione di rete manca, o in ogni caso cala al di sotto di una soglia di tensione predeterminata, il circuito di commutazione 33 commuta automaticamente al fine di connettere elettricamente la prima coppia di suoi ingressi con le uscite e, allo stesso modo, disconnettere la connessione della seconda coppia di ingressi con l’impianto elettrico di domestico in maniera idonea da esaurire transitori elettrici provenienti da un regime ad un altro che potrebbero interagire con i circuiti in bassa ed alta tensione. Questo significa, ad esempio, che circuito 33 opera in maniera da attendere qualche istante prima di eseguire le commutazioni all’ammanco di corrente in alta tensione o al suo ritorno. In questo modo l’impianto elettrico di casa viene alimentato dalla tensione continua fornita dalla batteria 32. Pertanto l’illuminazione domestica subisce un ammanco minimo e temporaneo, sostanzialmente corrispondente ai pochi istanti di tempo necessari alla commutazione.
Conseguentemente, fintanto che il circuito elettronico di controllo 12 “sente” la presenza al suo ingresso della tensione di rete, esso mantiene attivo il primo elemento illuminante 11; viceversa, allorché il circuito elettronico di controllo 10 “sente” l’assenza della tensione di rete, esso commuta in modo tale da alimentare il secondo elemento illuminante 12. Il secondo elemento illuminante 12, essendo comprendente uno o più LED, garantisce una lunga autonomia del sistema, anche senza ricorso a batterie di grande capacità d’accumulo d’energia.
Pertanto, il circuito elettronico di controllo 10 è automaticamente “controllato” dal circuito di controllo remoto 30, causando l’attivazione della lampada di emergenza in maniera automatica, senza l’ausilio dell’intervento di un utente.
Al momento del ritorno della tensione elettrica di rete, il circuito di commutazione 33 provvederà a connettere nuovamente le sue uscite, e pertanto le uscite 30o del circuito di controllo remoto 30, direttamente agli ingressi 30i, escludendo pertanto l’alimentazione dell’impianto elettrico dalla batteria 32 che verrà nuovamente alimentata dalla rete e, pertanto, ricaricata.
Quantunque non rappresentato in figura per semplicità di raffigurazione, sarà possibile prevedere un circuito di gestione della ricarica della batteria, configurato per interrompere la ricarica della stessa allorché sia stato raggiunto il massimo livello di ricarica.
La lampada oggetto della presente invenzione, pertanto, funziona sia in corrente alternata ad alta tensione, sia a bassa tensione in corrente continua.
Alternativamente, il primo ed il secondo elemento illuminante 11, 12 possono essere entrambi comprendenti dei LED, ed essere alimentati entrambi o parzialmente a seconda del fatto che sia presente la tensione di rete o meno.
Qualora il primo ed il secondo elemento illuminante 11, 12 siano entrambi dei LED suscettibili di essere alimentati in tensione continua, il circuito elettronico di controllo 10 di ognuna delle lampade 1 provvederà sulla base della presenza o dell’assenza di tensione di rete ad attivare tutti o solo parte dei LED. In questo caso, la differenza è che indipendentemente dalla presenza o dall’assenza della tensione di rete, la lampada oggetto della presente invenzione è sempre alimentata a bassa tensione in corrente continua.
Infine il sistema oggetto della presente invenzione comprende anche una presa di corrente intelligente 40, progettata per disconnettere carichi resistivi o comunque tali da assorbire corrente non volutamente programmata per la particolare utenza da al momento dell’ammanco dell’alimentazione ad alta tensione in corrente alternata sull’impianto elettrico. La presa di corrente intelligente 40, che presenta una coppia di ingressi connessi all’impianto elettrico e una coppia di uscite alle quali è connesso il carico, comprende al suo interno un circuito di verifica della presenza di alimentazione in alta tensione in corrente alternata, che opera – con egual principio del circuito elettronico di controllo 10 ma con logica opposta – in modo tale che all’atto dell’ammanco di alimentazione in alta tensione venga immediatamente disconnessa l’utenza elettrica 50 posta a valle della presa stessa (ad esempio e non limitatamente, un impianto di diffusione stereofonica o un frigorifero), che è rappresentato in modo semplificato nelle figure annesse attraverso un resistore. Viceversa, all’atto del ritorno dell’alimentazione in alta tensione sull’impianto elettrico, la presa di corrente intelligente 40 attraverso il suo circuito elettrico interno provvederà a riconnettere il carico generato dall’utenza elettrica 50 all’impianto domestico. Vantaggiosamente, il passo di riconnessione può essere effettuato con un ritardo di tempo per permettere di evitare un grande picco di assorbimento di corrente, diluendo pertanto i picchi di assorbimento da riconnessione all’impianto su un intervallo di tempo più lungo, al fine di concorrere a ridurre il rischio di commutazione di eventuali interruttori magnetotermici presenti sull’impianto. La presa di corrente intelligente 40 agisce pertanto da mezzo di disconnessione di carichi elettrici comandato in remoto.
Il vantaggio del sistema formato da lampada e circuito di controllo remoto oggetto della presente invenzione è innanzitutto il mantenimento di una sufficiente illuminazione dell’edificio in caso di evacuazione anche laddove la tensione di rete venga a mancare, senza necessità in installazione di un circuito elettrico parallelo a quello dell’alimentazione elettrica domestica. In particolare, il sistema oggetto della presente invenzione permette di utilizzare il medesimo circuito elettrico di illuminazione, interruttori, lampade, …, tradizionalmente presente all’interno dell’ambiente domestico, semplicemente aggiungendo i suoi componenti laddove è necessario. Il sistema oggetto della presente invenzione, inoltre, è ecologico in quanto non impiega una fonte di alimentazione elettrica ausiliaria a motore endotermico, e può essere anche installato in quegli ambienti dove l’evacuazione dei gas di scarico di un motogeneratore non sarebbe possibile.
La lampada oggetto della presente invenzione vantaggiosamente racchiude in un unico contenitore due lampade: una tradizionale ed una a LED. La gestione intelligente del funzionamento del primo e secondo elemento di illuminazione rende possibile l’installazione di entrambi gli elementi in un unico contenitore, senza porre vincolo al fatto che essi siano alimentati da fonti di energia elettrica di tipologia differente l’una dall’altra.
Un ulteriore vantaggio fornito dal circuito di controllo remoto è che la sorgente di alimentazione alternativa è centralizzata in un unico punto, e non distribuita come nel caso delle lampade di emergenza ognuna avente una sua batteria. Pertanto, il circuito di controllo remoto può essere vantaggiosamente installato in prossimità dell’interruttore generale dell’abitazione o di un sottoquadro di zona. Pertanto, la manutenzione e l’eventuale controllo dei guasti sul dispositivo avvengono in modo rapido.
Un ulteriore vantaggio fornito dal circuito di controllo remoto secondo la presente invenzione è quello di non utilizzare alcun dispositivo di conversione di forma d’onda, che tipicamente è invece impiegato nei gruppi di continuità, garantendo pertanto piena compatibilità verso quei dispositivi che, se alimentati alla tensione di rete in corrente alternata con forme d’onda ricostruite, rischierebbero di subire dei guasti.
Allorché realizzato con componenti selezionati anche in funzione del loro assorbimento in configurazione di riposo (ovvero allorché è presente la tensione di rete in corrente alternata), la potenza assorbita da parte del circuito di controllo remoto può essere ridotta al mimino, contenendo vantaggiosamente il surplus di costo di gestione derivante dall’auto assorbimento di corrente elettrica.
Il sistema oggetto della presente invenzione, vista la sua intrinseca semplicità, è idoneo ad applicazioni anche su edifici di vecchia concezione, in modo rapido e con pronto avvio post installazione.
Infine, il sistema oggetto della presente invenzione gode di un vantaggio derivante dalla modularità. Infatti, può essere esteso ad esempio da una stanza a più stanze o da un’abitazione a più abitazioni semplicemente aumentando il numero di lampade 1 ed eventualmente sostituendo la batteria centrale con una di capacità maggiore o – se necessario – con un array di batterie.
L’”intelligenza” del sistema oggetto della presente invenzione consente di mantenere accese solamente (e cioè, in modo selettivo) quelle lampade che all’atto dell’ammanco di energia elettrica in alta tensione erano accese, permettendo comunque di accendere o spegnere, in un secondo tempo tutte le lampade ad esso correlate. Pertanto il sistema oggetto della presente invenzione permette di evitare lo spreco di energia derivante dall’accensione di lampade di emergenza nelle zone non necessarie ma in particolare ad illuminare le zone dove si stanno trovando realmente le persone.
Peraltro, l’utilizzo di LED o di altre sorgenti di illuminazione di emergenza quale secondo elemento di illuminazione che siano accomunate dalla capacità di emettere un flusso luminoso poco o sostanzialmente non variante al variare della tensione di alimentazione su un ampio intervallo di tensioni, permette di rendere il dispositivo oggetto della presente invenzione atto ad illuminare efficacemente ambienti in condizioni di emergenza anche con la batteria non totalmente carica, e cioè in un intervallo di condizioni operative dove la tensione di alimentazione in corrente continua potrebbe sensibilmente spostarsi rispetto a quella fornibile in condizioni di carica piena.
L’utilizzo di lampade di emergenza con attacco standard rendono infine la presente invenzione immediatamente e facilmente adattabile ai requisiti delle varie nazioni, senza necessità di ricorso ad accorgimenti particolari o impiego di adattatori.
E’ infine chiaro che alla lampada ed al circuito di controllo remoto oggetto della presente invenzione possono essere applicate varianti, aggiunte e modifiche, ovvi per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lampada di emergenza, comprendente una coppia di terminali di alimentazione elettrica ed essendo caratterizzata dal fatto di comprendere un primo elemento di illuminazione (11) ed un secondo elemento di illuminazione (12) suscettibili di essere selettivamente elettricamente connessi a detti terminali di alimentazione elettrica in accordo alla presenza o assenza di una tensione di rete.
  2. 2. Lampada di emergenza secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre uno stadio di controllo (10) configurato per rivelare la presenza e/o assenza di tensione di rete e, conseguentemente, connettere elettricamente il detto primo o secondo elemento di illuminazione (11, 12) ai detti terminali di alimentazione elettrica.
  3. 3. Lampada di emergenza secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui almeno uno dei detti primo, secondo elemento di illuminazione (11, 12) comprendono almeno un diodo ad emissione luminosa (LED) suscettibile di essere alimentato a bassa tensione in corrente continua.
  4. 4. Lampada di emergenza secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto primo e secondo elemento di illuminazione sono attivabili insieme o parzialmente.
  5. 5. Circuito elettrico di controllo remoto, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di ingressi (30i) elettricamente connessi ad una sorgente di tensione di rete in corrente alternata ed almeno una coppia di uscite (30o)suscettibile di essere connessa con un impianto elettrico di un edificio; il detto circuito elettrico è caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una sorgente elettrica ausiliaria a bassa tensione e uno stadio di commutazione (33) configurato per commutare l’alimentazione del detto impianto elettrico a partire detta sorgente elettrica ausiliaria a bassa tensione in corrente continua al momento di una mancanza di tensione di rete in corrente alternata.
  6. 6. Circuito elettrico di controllo remoto secondo la rivendicazione 5, in cui la detta sorgente elettrica ausiliaria comprende almeno una batteria (32).
  7. 7. Circuito elettrico di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5, 6, configurato per causare la commutazione remota di uno stadio di controllo (10) di una o più lampade secondo la rivendicazione 2.
  8. 8. Circuito elettrico di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzato dal fatto di comprendere uno stadio raddrizzatore di tensione (31) elettricamente connesso con detta sorgente elettrica ausiliaria, e dal fatto che la detta sorgente elettrica ausiliaria è sempre elettricamente connessa con detta coppia di ingressi (30i).
  9. 9. Circuito elettrico di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, in cui il detto stadio di commutazione (33) possiede una prima coppia di ingressi direttamente elettricamente connessa alla sorgente di alimentazione della tensione di rete in corrente alternata ed una seconda coppia di ingressi direttamente connessa a detta sorgente elettrica ausiliaria.
  10. 10. Circuito elettrico di controllo remoto, comprendente inoltre dei mezzi di riduzione di tensione (34) elettricamente interposti tra la sorgente di alimentazione di rete e la detta sorgente elettrica ausiliaria.
  11. 11. Sistema di alimentazione ibrido di impianti elettrici, comprendente almeno: - un circuito elettrico di controllo remoto (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-10; - una lampada (1) di emergenza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui il detto circuito elettrico di controllo remoto (30) realizza un sistema intermedio ibrido di alimentazione della detta almeno una lampada (1) ad alta tensione in corrente alternata e a bassa tensione in corrente continua alimentando un unico impianto elettrico di un edificio preventivamente installato.
  12. 12. Sistema di alimentazione ibrido secondo la rivendicazione 11, comprendente inoltre mezzi di disconnessione automatica (40) di carichi elettrici, configurati per essere frapposti tra il detto impianto elettrico ed uno o più carichi elettrici, i detti mezzi essendo automaticamente commutanti all’atto dell’ammanco di energia elettrica in alta tensione sul detto impianto elettrico.
  13. 13. Sistema di alimentazione ibrido secondo la rivendicazione 12, in cui i detti mezzi di disconnessione automatica (40) di carichi elettrici comprendono una coppia di ingressi connessa al detto impianto elettrico ed un circuito di identificazione di presenza di alta tensione in corrente alternata configurato per lasciare connesso il detto carico elettrico connesso in uscita ai detti mezzi di disconnessione automatica fintanto che la detta alimentazione ad alta tensione è presente sul detto impianto, e configurato inoltre per disconnettere detto carico elettrico allorché la detta alimentazione in alta tensione viene a mancare.
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