ITFI20130013A1 - Dispositivo ecologico per la cattura di animali - Google Patents

Dispositivo ecologico per la cattura di animali

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ITFI20130013A1
ITFI20130013A1 IT000013A ITFI20130013A ITFI20130013A1 IT FI20130013 A1 ITFI20130013 A1 IT FI20130013A1 IT 000013 A IT000013 A IT 000013A IT FI20130013 A ITFI20130013 A IT FI20130013A IT FI20130013 A1 ITFI20130013 A1 IT FI20130013A1
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Description

DESCRIZIONE
“Dispositivo ecologico per la cattura di animaliâ€
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo ecologico per la cattura di animali.
In particolare, la presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nel settore della disinfestazione di ambienti urbani o agricoli di topi, ratti e altri animali nocivi di piccole-medie dimensioni.
Sono note trappole di vario tipo, ad esempio a tagliola o a labirinto, che attraggono l’animale con esche avvelenate. Tali soluzioni permettono però la cattura di un singolo animale alla volta oltre a comportare un problema di sicurezza per l’uomo visto l’utilizzo di veleno.
Inoltre, l’animale catturato emette segnali di pericolo olfattivi, come secrezioni biologiche, che se annusati da altri animali, impedirebbero la cattura di ulteriori esemplari.
Per ovviare a tali inconvenienti, sono state pensate soluzioni che prevedono l’utilizzo di dispositivi in grado di catturare più animali in sequenza, impedendo qualsiasi possibilità di diffondere tali sostanze odorose di pericolo emesse dall’animale catturato nell’aria e senza l’utilizzo di esche velenose.
Tali dispositivi comprendono una struttura composta da una parte superiore che prevede un ingresso ed un gruppo di richiamo e cattura, ed una parte inferiore di raccolta degli animali catturati.
Le due parti sono separabili l’una dall’altra e collegate tramite una giunzione del tipo a tenuta in maniera da comunicare tramite uno sportello di scarico che si apre verso il basso nella parte inferiore.
Il meccanismo di cattura à ̈ costituito da quattro piani botola rotanti, a funzionamento continuo, disposti tra loro a 90°. Questi piani vengono fatti ruotare su un asse portante in comune da un dispositivo elettromeccanico attivato da appositi sensori.
L’asse portante, intorno al quale i piani botola ruotano, à ̈ disposto longitudinalmente lungo il corridoio di cattura all’interno del quale entra l’animale. La rotazione dei piani avviene quindi trasversalmente alla direzione di ingresso dell’animale. Il movimento dello sportello di scarico à ̈ sincronizzato con la rotazione dei piani botola.
Gli animali entrano nella porzione superiore, attratti da esche odorose poste in uno scomparto realizzato appositamente in tale parte superiore, e una volta nel corridoio di cattura, attivano i sensori che azionano la rotazione dei piani botola.
Il meccanismo provoca la rotazione di un quarto di giro verso il basso del piano botola sul quale appoggia l’animale che così cade al di sotto, nel vano di caduta immediatamente sottostante il meccanismo di cattura.
Tale dispositivo presenta l’inconveniente di essere poco affidabile dal momento che la rotazione del meccanismo di cattura spinge l’animale lateralmente con il rischio che l’animale rimanga incastrato tra il piano botola successivo a quello sul quale appoggia l’animale e la parete del corridoio di cattura o la mangiatoia.
Inoltre l’apertura di ingresso rimane costantemente aperta anche durante la fase vera e propria di cattura con la rotazione dei piani botola, con il rischio di cesoiamento dell’animale e di inceppamento del meccanismo. Inoltre, le esche odorose sono confinate in uno scomparto che non permette una diffusione ottimale dell’odore e pertanto non garantisce un buon adescamento degli animali.
Infine, il dispositivo risulta fragile e delicato oltre a presentare un ingombro notevole che impedisce la facilità nei trasporti dal momento che la struttura non à ̈ né compattabile né impilabile.
Scopo della presente invenzione à ̈, quindi, quello di realizzare un dispositivo ecologico per la cattura di animali che superi gli inconvenienti riscontrati nella tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ proporre un dispositivo ecologico per la cattura di animali che garantisca l’intrappolamento dell’animale evitando rischi di inceppamento del meccanismo, così da permettere un utilizzo continuativo del dispositivo stesso.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un dispositivo ecologico per la cattura di animali che sia strutturalmente semplice, robusto, che abbia dimensioni contenute e che sia soprattutto compattabile ed impilabile per permetterne un trasporto agevole.
Infine, scopo della presente invenzione à ̈ presentare un dispositivo ecologico per la cattura di animali che assicuri una migliore diffusione dell’odore delle esche odorose.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo ecologico per la cattura di animali, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni seguenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di preferite ma non esclusive forme di realizzazione di un dispositivo ecologico per la cattura di animali, come illustrate negli uniti disegni in cui: - la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di un dispositivo ecologico per la cattura di animali in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista in esploso del dispositivo illustrato in figura 1.
Con il riferimento numerico 1 Ã ̈ stato genericamente indicato un dispositivo ecologico per la cattura di animali.
Il dispositivo 1, nel suo insieme, à ̈ costituito da un involucro, preferibilmente in plastica, suddiviso in due metà, una superiore 2 ed una inferiore 3. La metà inferiore 3 à ̈ un contenitore di raccolta, presentante un’apertura 3a superiore, dove vengono accumulati gli animali catturati. La parte superiore comprende più elementi, in particolare comprende un telaio di supporto 4 intermedio ed un carter 5 di chiusura, sovrapponibile al telaio di supporto 4.
Il carter 5 presenta un ingresso 6 ad un vano definente il corridoio di cattura 7.
Il telaio 4, invece, presenta un condotto di caduta 8 ed à ̈ collocabile sopra il contenitore di raccolta 3 e ne chiude, almeno parzialmente, l’apertura 3a superiore.
Sul telaio di supporto 4 Ã ̈ montato un meccanismo di cattura 9, disposto in corrispondenza del condotto di caduta 8, comprendente un piano rotante 10, avente una direzione principale di sviluppo X estendentesi lungo un asse longitudinale 10a coincidente con la direzione di ingresso X del corridoio di cattura 7.
Il piano rotante 10 chiude superiormente il condotto di caduta 8 in modo da definire il piano di calpestio del corridoio di cattura 7.
Vantaggiosamente il piano rotante 10 compie, ad ogni singolo azionamento del meccanismo di cattura 9, una rotazione di 180° intorno ad un asse 9a di simmetria trasversale all’asse longitudinale 10a del piano stesso.
Il meccanismo di cattura 9 comprende, inoltre, una molla 12 avvolta a spirale, che provoca la rotazione del piano rotante 10.
In particolare, la rotazione del piano rotante 10 avviene nello stesso verso di avanzamento X dell’animale stesso all’interno del dispositivo 1, in modo che già durante la rotazione del piano 10, preferibilmente entro i primi 30° di rotazione, questo sia in grado di chiudere la via di ingresso del corridoio di cattura 7, intrappolando così l’animale all’interno del corridoio 7 stesso. Il piano rotante 10 viene mantenuto in posizione orizzontale di riposo da un sistema di blocco 11 e viene attivato da un sistema di azionamento 13, sensibile alla presenza di un animale nel corridoio di cattura 7.
Tale sistema di azionamento 13 attiva il meccanismo di cattura 9 tramite un attuatore 13a che sgancia il sistema di blocco 11 e fa scattare la molla 12, provocando il ribaltamento del piano rotante 10 nello stesso verso di avanzamento dell’animale stesso.
Il sistema di azionamento 13 può essere un grilletto meccanico, un sensore di prossimità un sensore volumetrico, un sensore ottico, un pulsante con leva, ecc…
La molla 12 che attiva la macchina à ̈ dotata di un mozzo 29 equipaggiato con un meccanismo di anti-ritorno 30 comprendente una semplice ruota dentata 27 con un dente di ritegno o arpione 32 e di una parte rotante 31 a forma di guscio esterno calettata sull’albero 15 del meccanismo di cattura 9. Dall’esterno, semplicemente ruotando il mozzo 29 della molla nella direzione consentita, si carica il dispositivo, avvolgendo la molla 12 intorno al mozzo 29.
Durante il funzionamento invece à ̈ la parte rotante o guscio esterno 31 che scatta agendo sul rotore fino al completo scaricamento della molla 12.
Entrando nel dettaglio, il meccanismo di cattura 9 comprende due piattelli ellittici 14a e 14b, accoppiati tra loro dal citato piano rotante 10, disposto ortogonalmente ad ognuno di essi, lungo il diametro maggiore.
Tali piattelli 14a e 14b presentano diametro maggiore identico e diametro minore leggermente differenziato.
Esternamente il gruppo composto dal piano rotante 10 e piattelli ellittici 14a e 14b à ̈ dotato di due alberini 15, disposti al centro di ciascuna parete ovale dei piattelli, che consentono di sospendere tale gruppo del meccanismo di cattura 9 sugli appositi mozzi presenti sul telaio di supporto 4.
Gli alberini 15 hanno una sezione diversificata, cilindrica 15a in prossimità delle pareti dei piattelli e prismatica 15b verso le zone periferiche (sezione esagonale o con altro poligono).
Sulla parte prismatica 15b di uno degli alberini 15 esterni à ̈ accoppiata la citata molla 12 in acciaio avvolta a spirale, che fornisce la spinta di rotazione al piano rotante 10 e ai piattelli 14a e 14b.
Sull’altro alberino possono essere installati degli accessori, che sfruttando l’energia prodotta dalla molla 12 e che possono consentire alcune funzionalità avanzate (indicatore delle catture, riarmo automatico del grilletto....).
Il meccanismo di cattura 9, in particolare il piano rotante 10 ed i due piattelli 14a e 14b,à ̈ vincolato all’interno del condotto di caduta 8 che si sviluppa verticalmente attraverso il telaio di supporto 4 fino all’apertura 3a del contenitore di raccolta 3. Come si à ̈ detto in precedenza, il piano rotante 9 chiude tale condotto 8 e definisce il piano di calpestio del corridoio di cattura 7.
Durante il funzionamento, che prevede una rotazione del piano rotante 10 di 180° intorno all’asse trasversale 9a, rispetto alla posizione di riposo nella quale il piano rotante 10 stesso à ̈ orizzontale, il piano rotante 10 ribalta su se stesso, capovolgendosi, e riversando il suo contenuto all’interno della parte inferiore 3 del dispositivo.
Il meccanismo di cattura 9, che à ̈ in grado di ruotare tante volte quante la carica della molla 12 ne consente, completata una rotazione di 180°, si ritrova nuovamente in posizione orizzontale di chiusura del condotto di caduta 8, pronto per lo scatto successivo.
Il meccanismo di cattura 9 à ̈ mantenuto in posizione dal citato sistema di blocco 11 che, preferibilmente, intercetta una parete di un piattello 14a. Tale meccanismo di blocco 11 comprende un gancio di ritegno che grava direttamente su una feritoia 16 presente su una delle pareti del piattello ellittico 14a. Il sistema di blocco 11 lavora sostenendo sia il peso del meccanismo di cattura 9 (e dell’animale che vi si dovesse trovare all’interno) che la forza motrice della molla 12.
Con particolare riferimento a quanto illustrato in figura 2, si osserva che l’attuatore 13a interagisce con il sistema di blocco 11, che nello specifico à ̈ rappresentato da una leva 11a dotata di tale gancio di ritegno impegnabile in una delle feritoie 16 del piattello 14a, in particolare nella feritoia 16 aperta verso il basso.
Il piano rotante 10, lungo ciascun lato libero 17, à ̈ dotato di una rispettiva aletta 18 flessibile o ribaltabile, che garantisce la libertà di rotazione del meccanismo di cattura 9 stesso all’interno del suo alloggiamento anche qualora una parte dell’animale catturato (la coda ad esempio) dovesse fuoriuscire dal piano rotante 10 stesso. Senza questo accorgimento la rotazione potrebbe interrompersi inceppando il dispositivo.
A completare la parte superiore del dispositivo, con il duplice scopo di proteggerne il contenuto e completare l’alloggiamento del meccanismo di cattura 9 stesso, à ̈ presente il cosiddetto carter di chiusura 5 che di fatto costituisce il controtelaio del dispositivo accoppiandosi perfettamente col il telaio di supporto 4.
Internamente al carter 5 sono presenti alcune pareti verticali che si accoppiano alle rispettive strutture del telaio di supporto 4, e che rappresentano le pareti laterali del corridoio di cattura 7.
Il corridoio di cattura 7 ha una geometria a sezione variabile che si sviluppa verso l’alto, con una geometria tale da assecondare la rotazione del piano rotante 10.
Superiormente il condotto di cattura 7 à ̈ chiuso da un coperchio 19 presentante una pluralità di fori (o feritoie) 19a, che costituisce il soffitto del corridoio di cattura 7.
Al di sopra di tale coperchio 19, il carter 5 comprende un cupolino 20, removibile, che realizza, con il coperchio 19, un’intercapedine 21 in comunicazione con il corridoio di cattura 7 soltanto attraverso la foratura 19a presente.
L’intercapedine 21 à ̈ studiata al fine di contenere delle esche odorose che possono agevolare il richiamo degli animali da catturare. E' previsto che le esche odorose, in forma di granulati a basso costo, siano confezionate preferibilmente in cialde sottili, da poter disporre facilmente all’interno dell’intercapedine stessa. Per la caratteristica di grande superficie di scambio in rapporto alla massa della cialda stessa, l’esca odorosa così composta à ̈ in grado di massimizzare l’effetto attirante anche utilizzando limitate quantitàdi prodotti esca macinati.
Per consentire la migliore diffusione degli odori, nella parte superiore delle pareti verticali del condotto di cattura sono presenti delle aperture 22 di dimensione variabile.
Anteriormente il corridoio di cattura 7 à ̈ aperto, consentendo agevolmente l’ingresso dell’animale da catturare. L’animale introdottosi all’interno del corridoio di cattura 7 si trova a camminare direttamente sul piano rotante 10.
Come già spiegato, appena si attiva il sistema di azionamento 13, la rotazione del piano rotante 10, entro i primi 30° di rotazione, provoca la chiusura dell’ingresso 6 del corridoio di cattura 7, intrappolando l’animale all’interno.
Al di sotto del telaio di supporto 4, in particolare al di sotto del piano rotante 10 del meccanismo di cattura 9, Ã ̈ presente un secondo sistema di cattura comprendente due botole 23, incernierate lateralmente lungo un rispettivo lato 23a parallelo alla direzione X di sviluppo del corridoio di cattura 7.
Tali botole 23 in posizione di riposo sono orizzontali e disposte in corrispondenza del punto di massima vicinanza, ma senza contatto, al punto di tangenza di raggio minimo con i piattelli 14a e 14b. In tale posizione esse chiudono completamente contenitore di raccolta 3 dall'alto e il condotto di caduta 8 dal basso.
In posizione operativa, invece, esse sono apribili solo verso il basso.
Lo scopo delle due botole 23 à ̈ pertanto quello di isolare il contenitore inferiore dalla parte superiore del dispositivo 1. Le botole 23 sono dotate sulla parte esterna laterale di alcune alette 23b, sulla quale à ̈ installato inoltre un meccanismo di ritorno 25 nella posizione orizzontale di riposo. In particolare tale meccanismo di ritorno 25 può essere, preferibilmente, un sistema contrappesi o di molle.
In posizione di riposo, le due botole 23 sono mantenute in posizione orizzontale di chiusura dall’azione del meccanismo di ritorno 25 stesso. Il bilanciamento effettuato da tale meccanismo di ritorno 25 à ̈ tale da garantire la giusta forza di chiusura delle botole 23 contro una battuta in gomma.
Dal momento che le botole 23 sono posizionate quasi a contatto con il punto di tangenza del raggio minimo dei piattelli 14a e 14b, e considerando la geometria via via crescente del raggio degli stessi e la traiettoria percorsa durante la loro rotazione, già nei primi 90° di rotazione i bordi perimetrali dei piattelli 14a e 14b esercitano una spinta graduale sulle botole 23 causandone uno sbilanciamento che ne produce l’apertura. Nella fase finale della rotazione, negli ultimi 90°, il raggio di tangenza dei piattelli torna a diminuire, pertanto le botole 23 tornano a chiudersi. L’asimmetria degli ovali dei piattelli, che si ricorda hanno uguale diametro maggiore ma differente diametro minore, fa si che le due botole 23 aprano e chiudano con una sfasatura temporale tale da garantire una minore inerzia ed il corretto riposizionamento in fase di chiusura. La superficie di contatto delle botole 23 tra loro à ̈ infatti dotata di una guarnizione 30 che ne consente la chiusura a tenuta.
All’estremo opposto all’ingresso del corridoio di cattura 7 presente una mangiatoia 26, dove possono essere posizionate ulteriori esche. La mangiatoia 26 à ̈ accessibile direttamente attraverso il cupolino 20, consentendo una rapida manutenzione.
Dinnanzi la mangiatoia 7 à ̈presente il sistema di azionamento 13 sensibile alla presenza dell’animale. L’animale, con la sua presenza e con la sua attività aziona il sistema di azionamento 13 del meccanismo di cattura 9 che disattiva il sistema di blocco 11 sganciando il piattello 14a, che dunque ruotando di 180° a seguito dell’azione della molla, ribalta il piano rotante 10 proiettando l’animale per forza centrifuga e gravità all’interno del contenitore di raccolta 3 sottostante.
Per la particolare conformazione del dispositivo 1, l’ingresso del corridoio di cattura 7 à ̈ in quota rispetto alla base del dispositivo 1. Il superamento della quota, à ̈ ottenuto apponendo davanti al dispositivo 1 una struttura di salita 28 che realizza la selezione della specie da catturare (scivolo dolce, scaletta con velcro, interramento della parte inferiore...). Infatti, per catturare topi o ratti à ̈ necessaria una scaletta o un elemento atto a consentire all’animale di aggrapparsi dal momento questi animali si arrampicano, mentre per catturare conigli o simili à ̈ necessaria una rampa inclinata.
La parte inferiore del dispositivo 1, il contenitore di raccolta 3, oltre che essere dimensionata opportunamente per ospitare le catture ed eventualmente un liquido di conservazione e/o estinzione, consente di poter riporre al suo interno la parte superiore 2 della macchina stessa semplicemente capovolgendola, configurando una disposizione utilizzabile per ottimizzarne il trasporto, di dimensioni pari alla metà della macchina stessa in configurazione operativa.
Si ottiene così un dispositivo dalle dimensioni compatte tale da poter essere trasportato agevolmente ed eventualmente impilabile.
L’invenzione raggiunge gli scopi proposti dal momento che la particolare movimentazione del meccanismo di cattura, in particolare il ribaltamento di 180° del piano rotante intorno ad un asse trasversale alla direzione di avanzamento dell’animale, consente la cattura dell’animale stesso senza alcun rischio di inceppamento del meccanismo o di cesoiamento dell’animale che potrebbe, spaventato, tentare di scappare dall’ingresso. Infatti, appena il piano rotante inizia a ruotare chiude immediatamente l’ingresso imprigionando l’animale.
L’azionamento delle botole à ̈ comandato meccanicamente dalla rotazione del meccanismo di cattura stesso, semplificando l’intera struttura del dispositivo, a vantaggio dell’affidabilità.
La superficie ampiamente forata del coperchio e la presenza di ulteriori finestre permette una migliore ed efficace diffusione dell’odore emanato dalle esche.
Infine, la particolare geometria e conformazione strutturale del dispositivo permette di poter trasportare lo stesso in modo compatto e senza sprechi di spazio.
Il dispositivo ecologico oggetto della presente invenzione, à ̈ pensato con riferimento a roditori infestanti quali ratti, topi e simili, tuttavia lo stesso dispositivo, opportunamente modificato nelle dimensioni e nelle esche, può essere utilizzato anche per la cattura di altri animali infestanti quali, ad esempio, conigli o altri animali.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo ecologico per la cattura di animali comprendente un contenitore di raccolta (3) presentante un’apertura (3a) superiore, un telaio di supporto intermedio (4), definente un condotto di caduta (8) e tale da chiudere almeno parzialmente l’apertura (3a) di detto contenitore di raccolta (3), un carter di chiusura (5), sovrapponibile a detto telaio di supporto intermedio (4), presentante un ingresso (6) ed un vano definente un corridoio di cattura (7), un meccanismo di cattura (9) supportato da detto telaio (4) e disposto in corrispondenza di detto condotto di caduta (8), comprendente un piano rotante (10) avente una direzione principale di sviluppo (X) estendentesi lungo un asse longitudinale (10a) coincidente con la direzione di ingresso di detto corridoio di cattura (7), atto a chiudere superiormente detto condotto di caduta (8) e a definire il piano di calpestio di detto corridoio di cattura (7), caratterizzato dal fatto che detto piano rotante (10), ad ogni singolo azionamento, compie una rotazione di 180° intorno ad un asse (9a) di simmetria trasversale a detto asse longitudinale (10a).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di cattura (9) comprende una molla (12) avvolta a spirale che provoca la rotazione di detto piano rotante (10) nello stesso verso di avanzamento dell’animale stesso, in modo da chiudere l’ingresso () immediatamente dopo la prima fase di rotazione del piano (10).
  3. 3. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di cattura (9) comprende un sistema di blocco (11) che mantiene il piano rotante (10) fermo in posizione orizzontale di riposo.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di cattura (9) comprende un sistema di azionamento (13) sensibile alla presenza di un animale nel corridoio di cattura (7), che attiva il meccanismo di cattura (9) tramite un attuatore (13a) che fa scattare la molla (12) provocando il ribaltamento del piano rotante (10) nello stesso verso di avanzamento (X) dell’animale stesso.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due piattelli ellittici (14a, 14b) paralleli collegati tra loro da detto piano rotante (10) disposto ortogonalmente ad ognuno di essi e passante per il diametro maggiore di detti piattelli (14a, 14b); detti piattelli (14a, 14b) presentando uguale diametro maggiore e diverso diametro minore.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 e 5, caratterizzato dal fatto che detto sistema di blocco (11) Ã ̈ attivo su almeno uno di detti piattelli (14a, 14b), interferendo con una feritoia (16) ricavata sulla superficie di detto piattello (14a).
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di botole (23) disposte al di sotto di detto telaio di supporto (4), che isolano detto contenitore di raccolta (3) inferiore da detto condotto di caduta (8).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che dette botole (23) sono incernierate lungo un rispettivo lato (23a) parallelo alla direzione di ingresso (X) di detto corridoio di cattura (7); dette botole (23) in posizione di riposo essendo orizzontali, e in posizione operativa essendo apribili solo verso il basso.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che dette botole (23) comprendono un meccanismo di ritorno (25) in posizione orizzontale di riposo.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 e 8, caratterizzato dal fatto che dette botole (23) sono apribili in modo sfasato tra loro a seguito dell’interferenza con detti piattelli (14a, 14b) durante la rotazione degli stessi.
  11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto piano rotante (10) presenta lungo i lati liberi (17) una rispettiva aletta (18) flessibile.
  12. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto carter di chiusura (5) presenta un coperchio (19) dotato di una pluralità di fori (19a) ed un cupolino (20) sovrapponibile a detto coperchio (19); tra detto coperchio (19) e detto cupolino (20) essendo presente un’intercapedine (21) all’interno della quale sono posizionabili delle esche odorose.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che nella parte superiore di detto carter (5) sono presenti delle aperture (22) di dimensione variabile per consentire la migliore diffusione degli odori delle esche odorose.
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il contenitore di raccolta (3) ha delle dimensioni tali da poter contenere a misura al suo interno il telaio di supporto (4) e il carter di chiusura (5).
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