ITFI20110155A1 - "attrezzo di pulizia con setole divise in gruppi" - Google Patents

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ITFI20110155A1
ITFI20110155A1 IT000155A ITFI20110155A ITFI20110155A1 IT FI20110155 A1 ITFI20110155 A1 IT FI20110155A1 IT 000155 A IT000155 A IT 000155A IT FI20110155 A ITFI20110155 A IT FI20110155A IT FI20110155 A1 ITFI20110155 A1 IT FI20110155A1
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IT
Italy
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IT000155A
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Inventor
Giuseppe Mincolelli
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Bama Spa
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A46BRUSHWARE
    • A46BBRUSHES
    • A46B9/00Arrangements of the bristles in the brush body
    • A46B9/02Position or arrangement of bristles in relation to surface of the brush body, e.g. inclined, in rows, in groups
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A46BRUSHWARE
    • A46BBRUSHES
    • A46B2200/00Brushes characterized by their functions, uses or applications
    • A46B2200/30Brushes for cleaning or polishing
    • A46B2200/302Broom

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  • Cleaning Implements For Floors, Carpets, Furniture, Walls, And The Like (AREA)
  • Brushes (AREA)

Description

“ATTREZZO DI PULIZIA CON SETOLE DIVISE IN GRUPPIâ€
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda il settore degli attrezzi e utensili per la casa e per la pulizia in generale. Più in particolare l’invenzione riguarda un nuovo tipo di scopa o spazzola.
Stato della tecnica
Esistono in commercio una pluralità di scope di diverse fogge e configurazioni, che sono state studiate per migliorarne il funzionamento e l’efficienza e renderne più agevole l’utilizzo.
Le scope attualmente in commercio non sono interamente soddisfacenti soprattutto per quanto riguarda la pulizia di zone difficilmente raggiungibili, ad esempio le aree circostanti le gambe di mobili quali tavoli, cassettoni e simili.
Sommario dell’invenzione
Secondo un aspetto l’invenzione si prefigge lo scopo di realizzare una scopa od una spazzola che presenti una migliore efficienza soprattutto nella pulizia di zone circondanti le gambe o zampe di elementi di arredo.
Sostanzialmente in una forma di realizzazione viene prevista una scopa, una spazzola od altro attrezzo di pulizia comprendente un telaio con un eventuale organo di collegamento ad un manico ed una pluralità di setole ancorate a detto telaio, caratterizzato dal fatto che le setole sono suddivise in due gruppi di setole, tra i quali à ̈ disposta una porzione di telaio priva di setole. In alcune forme di realizzazione i due gruppi di setole sono tra loro convergenti e formano un volume vuoto, cioà ̈ privo di setole. Questo volume può essere chiuso da un lato dal telaio della scopa e dall'altro dalle setole stesse che, divise in due gruppi, convergono le une verso le altre. In alcune forme di realizzazione i due gruppi di setole possono convergere fino ad interferire l'uno con l'altro. In altri termini le setole possono essere disposte in modo da definire una zona di interferenza tra setole dei due gruppi. In questa zona, se presente, le estremità di alcune setole di uno dei due gruppi di setole si inseriscono tra le estremità di alcune setole dell'altro dei due gruppi di setole. In altre forme di realizzazione le setole possono essere disposte in modo da non avere interferenza reciproca tra i due gruppi di setole, cioà ̈ in modo che i due gruppi siano tra loro distanziati anche se preferibilmente convergenti. In alcuni casi l'interferenza tra le setole dei due gruppi può aversi solo durante l'uso, per effetto della deformazione delle setole, mentre a riposo le setole dei due gruppi possono risultare tra loro distanziate.
L'attrezzo può essere corredato di un manico o di un'impugnatura. Il manico o l'impugnatura possono essere realizzati di pezzo con il telaio oppure possono essere formati da un componente separato, vincolabile (in modo reversibile od irreversibile) al telaio.
In alcune forme di realizzazione i due gruppi di setole si dispongono sostanzialmente a ventaglio, con una variazione dell'angolo delle setole rispetto al piano mediano dell'attrezzo.
In forme di realizzazione particolarmente vantaggiose i due gruppi di setole dell'attrezzo di pulizia sono tra loro simmetrici. Tuttavia, non si esclude la possibilità di realizzare attrezzi di pulizia, quali scope o spazzole, con una disposizione diversa, asimmetrica, dei gruppi di setole, ad esempio con un gruppo più grande ed un gruppo più piccolo di setole.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione della scopa secondo l'invenzione sono descritte nel seguito con riferimento agli allegati disegni, e nelle rivendicazioni accluse, il cui contenuto forma parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: la
Fig.1 una vista assonometrica di una scopa secondo l’invenzione, in una forma di realizzazione; la
Fig.2 una vista frontale della scopa della Fig.1; la
Fig.3 una sezione secondo III-III di Fig.2; la
Fig.4 una vista secondo IV-IV di Fig.2; la
Fig.5 una vista laterale secondo V-V di Fig.2; e le
Figg.6 e 7 viste schematiche illustranti l’utilizzo della scopa.
Descrizione dettagliata di una forma di attuazione dell’invenzione
Nel seguito l'invenzione viene descritta con riferimento in particolare ad una scopa. Si deve tuttavia comprendere che l'invenzione può essere attuata anche in altri articoli di pulizia, quali ad esempio una spazzola. Importante à ̈ solo che l'attrezzo sia corredato di un telaio o di una stecca, oppure di un'asticella, a cui sono ancorate setole formanti il vero e proprio organo di pulizia.
Nel disegno à ̈ mostrato un esempio di realizzazione particolarmente vantaggioso dell’invenzione. La scopa à ̈ generalmente indicata con 1 e viene normalmente corredata di un manico 3, visibile soltanto nelle Figg.6 e 7 ed omesso nelle restanti Figg.1 a 5.
In alcune forme di realizzazione la scopa 1 comprende un telaio, asticella o stecca 5 corredato, in una posizione preferibilmente centrale, di un manicotto 7 che forma un organo di collegamento della scopa al manico. Il manicotto 7 può essere internamente filettato o diversamente conformato per realizzare un sistema di vincolo preferibilmente reversibile, al manico 3. In altre forme di realizzazione l'organo di collegamento al manico può essere posizionato decentrato ed il telaio può essere realizzato asimmetrico.
In alcune forme di realizzazione il telaio o stecca 5 della scopa 1 Ã ̈ realizzato di pezzo con il manicotto 7, ad esempio in materiale plastico stampato.
Nella zona inferiore del telaio o stecca 5 sono applicate setole genericamente indicate con 9, che costituiscono l’elemento pulente cioà ̈ di raccolta della sporcizia, di cui à ̈ corredata la scopa 1. Le setole possono essere di qualunque materiale idoneo e di adeguata lunghezza. Caratteristicamente, secondo l’invenzione, le setole 9 sono divise in due gruppi di setole, indicati con 9A e 9B rispettivamente. Nella zona intermedia tra i due gruppi di setole 9A, 9B il telaio 5 presenta una zona 5A priva di setole. Preferibilmente, ma non necessariamente, i gruppi 9A e 9B di setole sono sostanzialmente simmetrici rispetto ad un piano mediano della scopa corrispondente alla traccia della linea di sezione indicata con III-III in Fig.2. In questo modo la zona 5A del telaio 5 priva di setole si trova in corrispondenza del manicotto 7 formante l’organo di collegamento del manico 3. In altre forme di realizzazione la disposizione delle setole può essere asimmetrica, ad esempio con un gruppo di setole di maggiore estensione rispetto all'altro.
Nella forma di realizzazione illustrata le setole dei due gruppi si dispongono sostanzialmente a ventaglio. I due ventagli di setole si intersecano nella zona centrale. Questa disposizione à ̈ attualmente preferita ma non indispensabile, potendosi ad esempio prevedere disposizioni in cui le setole dei due gruppi si toccano nella zona di massima vicinanza, senza intersecarsi, oppure anche disposizioni in cui le setole dei due gruppi non si toccano affatto, oppure si toccano od interferiscono le une con le altre solo quando la scopa à ̈ sollecitata, con le setole flesse contro la superficie da pulire, con conseguente allargamento dei due ventagli da esse formati. In generale, à ̈ preferibile che comunque nella zona centrale le setole dei due gruppi siano convergenti le une verso le altre.
In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell’invenzione le setole 9 sono raggruppate in fascetti 9F che vengono fissati in apposite sedi realizzate sulla superficie inferiore della stecca o telaio 5.
Preferibilmente l’inclinazione delle setole, ed in particolare dei fascetti 9F di setole, à ̈ variabile lungo lo sviluppo trasversale del telaio o stecca 5. La variabilità dell’angolo di inclinazione dei fascetti 9F di setole à ̈ visibile in particolare in Fig.2. In questa figura si osserva come, partendo ad esempio dalla mezzeria della scopa 1 e muovendosi verso sinistra, i fascetti 9F di setole presentano una inclinazione rispetto alla verticale che varia gradualmente passando da un angolo α1fino ad un angolo α2di segno opposto. Con una configurazione di questo genere nella zona centrale della scopa 1 le setole del gruppo 9A convergono verso le setole del gruppo 9B. Preferibilmente in corrispondenza dell’estremità terminale dei fascetti di setole 9F nella zona centrale si ha una intersezione o interferenza fra fascetti contigui dei due gruppi 9A e 9B. Si definisce in questo modo un volume vuoto centrale di forma circa triangolare indicato con V in corrispondenza della zona centrale della scopa 1, a lato del quale volume V si dispongono le setole del gruppo 9A e 9B. Il volume di sezione sostanzialmente triangolare V presenta il vertice in corrispondenza nella zona di intersezione di fascetti 9F centrali.
Preferibilmente, la superficie inferiore, indicata con 5S, della stecca o telaio 5 della scopa 1 ha un andamento curvilineo. In vantaggiose forme di realizzazione della scopa, la curvatura della superficie inferiore 5S del telaio o stecca 5 à ̈ realizzata in modo tale che i fascetti 9F di setole siano sempre circa ortogonali alla superficie 5S nel punto di innesto delle setole sulla stecca o telaio 5 della scopa. In realtà i fascetti 9F possono avere una forma conica, a causa della divergenza delle singole setole formanti ciascun fascetto 9F, come rappresentato schematicamente nel disegno. La condizione di ortogonalità sopra definita à ̈ riferita, in questo caso, all'asse del cono formato dalle setole di ciascun fascetto 9F.
Questo orientamento reciproco tra setole e stecca o telaio 5 semplifica le operazioni di produzione e rende più affidabile l’ancoraggio delle setole 9 al telaio 5 della scopa 1. Non si esclude la possibilità di realizzare la superficie inferiore 5S del telaio 5 di forma diversa ad esempio costituita da tratti piani con una inclinazione variabile rispetto all’orizzontale, a formare una superficie sfaccettata che approssima una superficie curva.
In vantaggiose forme di realizzazione il telaio o stecca 5 della scopa forma due zone arcuate, preferibilmente sostanzialmente simmetriche rispetto al piano di mezzeria corrispondente al piano di sezione III-III di Fig.2 . Le due porzioni arcuate di telaio 5 definiscono la superficie arcuata inferiore complessivamente indicata con 5S su cui si ancorano i fascetti 9F di setole. Le due porzioni arcuate si estendono da un nucleo centrale del telaio 5, in corrispondenza del quale à ̈ realizzato il manicotto 7, verso le estremità distali contrapposte del telaio 5.
Per fornire maggiore rigidità al telaio della scopa, in alcune forme di realizzazione questo può essere corredato di controventature 5V. Le controventature 5V (vedasi in particolare le Figg.1 e 2) sono preferibilmente arcuate. In vantaggiose forme di realizzazione ciascuna controventatura 5V si sviluppa dal manicotto centrale 7 verso la corrispondente estremità distale del telaio o stecca 5. Preferibilmente ciascuna controventatura 5V presenta un andamento curvilineo con un estradosso rivolto verso il manico della scopa ed un intradosso rivolto verso le setole 9, cioà ̈ le controventature 5V sono configurate con una curvatura opposta a quella delle porzioni del telaio 5 definenti le superfici curve 5S di innesto ed ancoraggio dei fascetti di setole 9.
Non si escludono altre configurazioni delle controventature, ad esempio un andamento rettilineo inclinato rispetto al piano mediano delle scopa. In altre configurazioni si possono prevedere controventature formate da porzioni rettilinee tra loro raccordate, preferibilmente sviluppantisi dalla zona centrale, in cui si trova il manicotto 7, fino alle estremità distali del telaio 5. In altre forme di realizzazione si possono prevedere controventature più corte, che ad esempio si sviluppano soltanto fino a metà oppure a 2/3 dell'estensione del telaio dal manicotto 7 all'estremità.
La scopa così configurata consente di ottenere particolari vantaggi durante l’uso, che appaiono chiari dalle Figg.6 e 7 in cui viene mostrato l’impiego della scopa per la pulizia delle zone circostanti gambe G di un tavolo T. La particolare disposizione delle setole 9 in due gruppi 9A, 9B con una zona vuota V nel mezzo consente all’utente di inserire la scopa attorno alla gamba G cosicché le setole vanno a circondare la gamba stessa. Con movimenti rotatori attorno alla gamba e di allontanamento rispetto alla gamba secondo la direzione indicata dalla freccia f à ̈ così possibile rimuovere in modo efficace lo sporco che si accumula attorno alle gambe G.
Realizzando i gruppi di setole 9A, 9B in modo tale da ottenere un’interferenza fra i fascetti 9F più vicini al piano di mezzeria si ottiene la migliore efficacia nel funzionamento della scopa, pur non escludendo la possibilità di realizzare la zona o volume vuoto V di forma leggermente diversa ad esempio anche senza l’interferenza delle setole più interne come rappresentato nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure allegate.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (13)

  1. “ATTREZZO DI PULIZIA CON SETOLE DIVISE IN GRUPPI†Rivendicazioni 1. Un attrezzo di pulizia, quale una scopa, una spazzola o simile, comprendente un telaio (5) ed una pluralità di setole (9) ancorate a detto telaio (5), caratterizzato dal fatto che dette setole sono suddivise in due gruppi di setole (9A, 9B), tra i quali à ̈ disposta una porzione di telaio (5A) priva di setole.
  2. 2. Attrezzo come da rivendicazione 1, caratterizzato da un organo di collegamento (7) ad un manico (3) o da un'impugnatura.
  3. 3. Attrezzo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione di telaio (5A) priva di setole à ̈ sostanzialmente centrale.
  4. 4. Attrezzo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione priva di setole à ̈ decentrata.
  5. 5. Attrezzo come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i due gruppi di setole (9A, 9B) sono disposti simmetricamente rispetto ad un piano mediano sostanzialmente ortogonale al telaio (5).
  6. 6. Attrezzo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le setole di ciascun gruppo di setole sono disposte con un angolo variabile dal centro verso l’estremità del telaio, in modo che le setole più vicine al centro del telaio presentano un angolo di convergenza verso la zona centrale del telaio.
  7. 7. Attrezzo come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che le setole più lontane dal centro del telaio (5) sono divergenti rispetto alla zona centrale della attrezzo.
  8. 8. Attrezzo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio presenta superfici curve (5S) di innesto delle setole (9).
  9. 9. Attrezzo come da rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la curvatura di dette superfici à ̈ tale per cui le setole sono orientate sostanzialmente ortogonali rispetto alle superfici curve di innesto.
  10. 10. Attrezzo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio (5) comprende due porzioni di telaio arcuate sostan zialmente simmetriche estendentisi da un nucleo centrale, dette porzioni di telaio arcuate presentando due superfici curve convesse su cui sono ancorate le setole (9).
  11. 11. Attrezzo come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere controventature (5V) di collegamento di dette due porzioni di telaio arcuate al nucleo centrale del telaio, dette controventature estendendosi dal nucleo centrale fino ad un punto di connessione alle rispettive porzioni di telaio arcuate, preferibilmente in vicinanza od in corrispondenza delle estremità distali di dette porzioni di telaio arcuate.
  12. 12. Attrezzo come da rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che dette controventature sono disposte sul lato di detto telaio opposto alla superficie di ancoraggio delle setole (9).
  13. 13. Attrezzo come da rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che dette controventature sono curve con una curvatura opposta rispetto alla curvatura delle due porzioni arcuate del telaio.
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