ITFI20100207A1 - Impianto dentale sterile - Google Patents

Description

Descrizione

"IMPIANTO DENTALE STERILE";

Settore tecnico deH’invenzione

II trovato riguarda un impianto dentale del tipo ad osteointegrazione provvisto di una cavità interna con filetto alla quale può essere fissato un elemento di chiusura come, ad esempio, un tappo di chiusura de impianto, una vite di guarigione, o una prolunga, o “abutment†, destinata ad essere bloccata nell’impianto endosseo per ricostituire un moncone fuori dalla gengiva, con la funzione di rendere parallela la linea di inserzione della parte coronale del dente, oppure per rendere parallela la linea o direzione di inserzione di corone saldate tra loro, nel caso di impianti collegati per cementazione od avvitati ad una protesi a ponte.

Stato dell’arte anteriore

Allo stato attuale, gli impianti presentano alcuni inconvenienti dovuti alla insorgenza di infezioni all’interno dell’impianto endosseo causati dalla sostanziale impossibilità di far combaciare in modo perfetto il piatto dell’impianto a osteointegrazione con l’elemento di chiusura nonostante l’impiego di tale elemento fornito già fusi o tornito dalle aziende costruttrici. A causa dello spazio che si crea nell’interfaccia tra elemento di chiusura e impianto endosseo oltre a complicanze di tipo meccanico, come lo svitamento o la frattura della vite, si ha la formazione di uno spazio interno nel quale le colonie batteriche possono facilmente migrare, anche quando la mucosa perimplantare risulta apparentemente sana.

I batteri possono così penetrare all'interno di sistemi implantari con connessione a vite, rimanere a lungo a interno delle cavità filettate e scatenare processi infiammatori ed infettivi che possono compromettere l’osteointegrazione de impianto e la sua sopravvivenza nel lungo periodo.

Un sistema adottato per evitare la insorgenza delle infezioni à ̈ stato quello di inserire nella cavità dell’impianto del cemento, il che però impedisce la successive rimozione deH’abutment.

E’ anche noto che le infezioni risultano ancora maggiori, quando si utilizzano, abutment provvisori, nei casi di carico immediato del dente, oppure nel caso di protesi del tipo “Toronto bridge†, ove il disparallelismo della inserzione degli impianti à ̈ macroscopica dovuto all’utilizzo di abutment senza prolunghe di ritenzione interne od esterne, e quindi alla presenza di discrepanze con la superficie esterna de impianto d impianto.

II problema della nascita delle infezioni à ̈ particolarmente sentito perché avviene in fase post chirurgica e può essere causa di gravi infezioni secondarie e di perimplantiti.

Sono anche note le proprietà riepitelizzanti e antidolorifiche delle sostanze iperossidate, ad esempio di oli.

Tali sostanze sono tuttavia applicate esternamente all’impianto dopo l’intervento chirurgico, e sono in grado di esercitare la loro azione solo per un breve periodo, insufficiente a proteggere da infezioni l’intera fase della guarigione.

SCOPO dell’invenzione

Con il presente trovato si intende superare gli inconvenienti delle soluzioni già

note e proporre un accorgimento di facile realizzazione, comodo nell'uso e che

al tempo stesso risolve il problema dell’insorgere di infezioni in fase di

guarigione a seguito di interventi chirurgici per la applicazione di impianti dentali

endossei.

Sommario dell’invenzione

A questi scopi si à ̈ pervenuti con un impianto secondo una o più delle rivendicazioni allegate.

Un primo vantaggio dell’invenzione, consiste nel fatto che l'impianto così trattato à ̈ in grado di rilasciare sostanze sterilizzanti per molto tempo, settimane o mesi, successivamente all’intervento chirurgico, e consente quindi di mantenere sterile la cavità di interfaccia tra elemento di chiusura e impianto endosseo prevenendo infezioni secondarie sia in caso di monconi provvisori, nei quali la connessione à ̈ poco precisa, che di monconi definitivi.

Un ulteriore vantaggio consiste nel beneficio dato dalle proprietà riepitelizzanti ed antidolorifiche degli oli naturali iperossidati od ozonizzati.

Lista dei disegni

Questi ed ulteriori vantaggi saranno meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dagli annessi disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali:

- la fig.1 mostrano schematicamente la porzione endossea di un impianto dentale secondo l’invenzione;

- la fig.2 mostra schematicamente un impianto secondo l’invenzione con un moncone esterno montato;

- le fig.3-5 mostrano rispettivamente un moncone esterno, un tappo di chiusura ed una vite di guarigione utilizzabili come elemento di chiusura deirimpianto endosseo.

Descrizione dettagliata

Con riferimento ai disegni, un impianto dentale secondo il trovato comprende una porzione endossea 1 destinata ad essere fissata nell’osso 12 dell’arcata dentaria, ed un elemento esterno di chiusura esterno.

In forme preferite di attuazione l’elemento esterno potrà essere un semplice coperchio di chiusura 15 dell’impianto endosseo 1 o una vite guarigione 16 del tipo utilizzato per fare emergere l'impianto dalla gengiva 13 e fare formare un cercine gengivale sano e ben cicatrizzato, o ancora un moncone 2 destinato a supportare una corona dentaria 14.

Con riferimento alla figura 2, il moncone 2 e l'impianto 1 sono uniti tramite una vite di serraggio 3 inserita attraverso un foro passante 11 del moncone 2 e che si impegna in una filettatura 8 di una cavità interna 4 della porzione endossea in modo tale da serrare reciprocamente le superici di battuta 5 e 6 rispettivamente del moncone e dell’impianto endosseo.

Secondo l’invenzione, all’interno della cavità 4 à ̈ presente una quantità 9 di oli iperossidati, preferibilmente oli naturali ozonizzati, ad esempio in forma di gel. Preferibilmente, gli oli 9 sono distribuiti sulla filettatura interna 8 e/o in una porzione 10 della cavità 4 lasciata libera, ovvero eccedente la lunghezza dalla vite 3 anche una volta completamente serrata.

Grazie all’invenzione, la quantità degli oli iperossidati rimane attiva all’interno della cavità 4, e/o della porzione libera 10, che agisce come serbatoio di tali sostanze sterilizzanti e permette di prolungarne l’effetto anche per lunghi periodi, ad esempio settimane o mesi.

Vantaggiosamente, l’azione prolungata nel tempo consente di evitare l’insorgere di infezioni della cavità o del tessuto gengivale 13 dovute alla presenza di colonie batteriche penetrate nella cavità 4 dell’impianto endosseo 3 attraverso l’interfaccia tra le superfici 5 e 6.

Con riferimento alle figure 4 e 5, la vite 3 à ̈ invece solidale a un tappo di chiusura 15 o ad un moncone di guarigione 16, e ruota unitamente ad esso per impegnare la vite 3 nella filettatura 8 della cavità interna 4, come sopra descritto.

Vantaggiosamente, in questo caso la vite 17 del tappo di chiusura 15 e del moncone di guarigione 16 mostrati rispettivamente nelle figura 4 e 5 à ̈ di lunghezza minore rispetto alla vite 3 del moncone 2 mostrato in figura 2 a parità di profondità della cavità 4, e pertanto la quantità di oli 9 contenuta all’interno della porzione 10 può essere maggiore allo scopo di incrementare in fase di guarigione gli effetti riepitelizzante e sterilizzante degli oli.

L’invenzione riguarda pertanto anche un metodo che permette di mantenere sterili impianti dentali del tipo sopra descritto e di favorire un lento rilascio di oli iperossidati ad esempio oli naturali ozonizzati, che non hanno alcuna controindicazione.

Il metodo comprende quindi in sostanza una applicazione, in fase chirurgica o in fase protesica, di una quantità di sostanze iperossidate 9 atte a riempire la cavità 4.

Preferibilmente le sostanze 9 sono applicate sulla filettatura interna 8 e/o nella porzione libera 10 della stessa cavità 4.

La presente invenzione à ̈ stata descritta secondo forme preferite di realizzazione ma varianti equivalenti possono essere concepite senza uscire daH'ambito di protezione dell'invenzione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto dentale comprendente una porzione endossea (1) ed un elemento esterno di chiusura (2, 15, 16) uniti tramite una vite di serraggio (3, 17) impegnata con una filettatura (8) di una cavità interna (4) di detta porzione endossea per serrare una prima superficie (5) dell’elemento di chiusura contro una seconda superficie (6) della porzione endossea (1), caratterizzato dal fatto di comprendere una quantità di oli iperossidati (9) disposta interno della cavità (4) della porzione endossea.
2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1 , in cui detta quantità (9) à ̈ applicata su detta filettatura (8).
3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detta quantità (9) à ̈ contenuta in una porzione libera (10) della cavità (4) eccedente la zona di impegno della vite (3).
4. 4. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di chiusura à ̈ un coperchio di chiusura (15), una vite di guarigione (16) o un moncone esterno (2) per il supporto di una corona dentaria (14).
5. 5. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti oli iperossidati (9) sono in forma di gel di olio naturale ozonizzato.
6. 6. Metodo di sterilizzazione di cavità di impianti dentali comprendenti una porzione endossea (1) ed un elemento di chiusura esterno (2, 15, 16) uniti tramite una vite di serraggio (3, 17) impegnata con una filettatura (8) di una cavità interna (4) di detta porzione endossea per serrare una prima superficie (5) del moncone contro una seconda superficie (6) della porzione endossea, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di applicazione di una quantità di oli iperossidati (9) all'interno della cavità (4) della porzione endossea.
7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detta quantità (9) à ̈ applicata su detta filettatura (8).
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 6 o 7 in cui detta quantità (9) à ̈ contenuta in una porzione (10) della cavità (4) eccedente la zona di impegno della vite (3).
9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 6 a 8 in cui detta quantità (9) à ̈ applicata contestualmente al posizionamento della vite (3) nella cavità (4).
10. 10. Uso di oli iperossidati (9) come agente riepitelizzante e sterilizzante residente nella cavità interna (4) di impianti dentali endossei (1).