ITFI20010172A1 - Apparecchiatura con lampada a spettro nell'ultravioletto,per il trattamento della psoriasi - Google Patents

Description

"APPARECCHIATURA CON LAMPADA SPETTRO NELL'ULTRAVIOLETTO, PER IL TRATTAMENTO DELLA PSORIASI"

DESCRIZIONE

La psoriasi è una malattia cutanea cronica non contagiosa ad eziologia ancora sconosciuta, tipicamente caratterizzata da zone di pelle arrossata, ispessita, ricoperta da squame argentee o biancastre. L'estensione della malattia può variare da aree localizzate di modeste dimensioni, fino al coinvolgimento di tutta la superficie corporea. Possono essere colpite anche le articolazioni, le unghie e le mucose.

Terapie topiche vengono utilizzate solitamente per le forme di psoriasi più modeste, in genere ben localizzate e nelle sedi classiche. Vengono impiegate creme, pomate ed unguenti forniti di attività farmacologica (cheratolitici, catrame, ditranolo, cortisonici, calcipotriolo, tacalcitolo, tazarotene) o più semplicemente emollienti.

Terapie sistemiche sono utilizzate per le forme più gravi o nelle forme di psoriasi volgare che non reagiscono ai trattamenti topici. Sono terapie più complete ed efficaci, in quanto vengono utilizzate sull'Intero organismo. Proprio per questo motivo possono però essere causa di effetti collaterali anche importanti: è essenziale quindi che vengano sempre effettuate sotto stretto controllo medico specialistico.

Le terapie sistemiche più frequenti impiegano: il metotrexate; la ciclosporina A; ed i retinoidi. Tutte queste terapie provocano effetti collaterali e controindicazioni di rilevante entità, ben note in letteratura ed agli operatori del settore.

E' diffusamente adottata anche la fototerapia.

L'esposizione al sole viene sfruttata da sempre per il trattamento della psoriasi; è quindi logico cercare di imitarla con sorgenti artificiali, per poterne usufruire in qualsiasi momento. La fototerapia si basa sull'applicazione di radiazioni ultraviolette (UV). Come le luce visibile, che si lascia suddividere nei colori spettrali dal viola al rosso, così si usa suddividere le radiazioni ultraviolette in singole bande di diversa lunghezza d'onda. Questa divisione avviene in base all'effetto biologico provocato e così si ottengono le seguenti tre bande:

UV-C 100 - 280 nm. Sterilizzazione;

UV-B 280 - 315 nm. Eritema cutaneo;

UV-A 315 - 380 nm. Pigmentazione cutanea;

lo strato corneo assorbe gran parte degli UV-B, che vengono poi totalmente assorbiti dallo strato malpighiano e dal derma. La melanina assorbe, oltre al calore, essenzialmente la radiazione visibile; solo una parte di UV-A e di radiazione visibile raggiunge il derma, mentre il rosso e l'infrarosso attraversano l'epidermide, il derma e giungono all'ipoderma.

L'impiego delle sorgenti luminose nel trattamento della psoriasi ebbe una notevole ripresa con la comparsa della fotochemioterapia (PUVA), che risvegliò l'interesse anche per altri metodi fototerapeutici. Dopo pochi anni però, aH'ottimismo iniziale per la terapia PUVA subentrò un certo scetticismo; si manifestarono gli effetti indesiderati dei farmaci fotosensibilizzanti e non si era sicuri circa l'evenienza di effetti collaterali a lungo termine dovuti a farmaci impiegati.

Nel corso degli anni è stato dimostrato che tutte le sorgenti radianti terapeuticamente efficaci, inclusa la luce solare (radiazione globale), sfruttano la banda tra 297 e 315 nm. Parrish nel 1980 ha dimostrato - effettuando esperimenti sugli uomini - che l'optimum dell'efficacia nel trattamento della psoriasi si trova tra 308 e 315 nm. Questo è il punto di partenza del principio della fototerapia selettiva e cioè l'impiego di una sorgente luminosa la cui distribuzione spettrale dell'energia contiene ben selezionata quella frazione di UV-B (308-315 nm) necessaria per ottenere il migliore effetto terapeutico nella cura della psoriasi.

Attualmente sono due i tipi di lampade in uso: le lampade fluorescenti e le lampade alogeno metalliche. Le prime emettono un ampio spettro d'azione e devono essere usate con filtri che ne limitano lo spettro eliminando UVC e UVB con lunghezza d'onda più corta; i tubi fluorescenti hanno anch'essi una emissione ad ampio spettro, e vengono limitati a certe bande da rivestimenti specifici.

E' stato anche previsto un trattamento della psoriasi con il laser. Questa soluzione offre una emissione molto concentrata e quindi richiede una scansione lungo la superficie da trattare. L'adozione del laser e le implicazioni dovute alla emissione concentrata rendono questa soluzione molto costosa e che richiede anche particolare attenzione per l'operatore.

Le soluzioni finora adottate richiedono anche il contemporaneo impiego di farmaci che possono provocare effetti indesiderati.

D'altra parte l'uso della luce coerente, la ampiezza della gamma di radiazioni emesse, l'uso di farmaci correttori, sono fattori negativi riguardo al trattamento specifico della affezione cutanea in questione.

Partendo da queste conoscenze, l'invenzione. è stata studiata per ottimizzare la terapia di cui si tratta e per semplificare le operazioni che ne sono coinvolte. Così è stata sviluppata una apparecchiatura che permette il trattamento per radiazione della pelle del paziente nelle zone da trattare mediante una lampada che emette luce con uno spettro che presenta un forte picco sulla lunghezza d'onda di 308 nm e che non presenta effetti indesiderati.

Pertanto è oggetto dell'invenzione una apparecchiatura di fototerapia dedicata al trattamento della psoriasi, la quale comprende una lampada ad eccimeri a scarica dielettrica che emette luce incoerente con spettro che presenta un forte picco nella gamma delle lunghezze d'onda nell'intorno di 308 nm.

La lampada ad eccimeri a scarica dielettrica è preferibilmente corredata di riflettore e di sistema ottico per rendere sostanzialmente uniforme la densità di energia, nella gamma suddetta, ad una distanza debordine di 10-30 cm sulla pelle del paziente da trattare.

Nel suo complesso l'apparecchiatura comprende uno stativo, ed un braccio snodato o deformabile o qualsiasi altro supporto aggettante per la lampada suscettibile di mantenere l'assetto voluto, che è sviluppato dallo stativo per presentare la lampada in posizione idonea rispetto alla superficie della pelle del paziente da trattare.

L'apparecchiatura viene vantaggiosamente dotata di un sensore selettivo per stabilizzare nel tempo - cioè istante per istante - l'intensità di emissione nella gamma di spettro concentrata nell'intorno di 308 nm.

La lampada ad eccimeri emette luce incoerente, offre una emissione di energia radiante non concentrata suscettibile di consentire l'adozione di mezzi ottici di riflessione e di rifrazione tradizionali; a condizione di un controllo della temperatura di esercizio - di facile attuazione - questa lampada concentra l'emissione nell'intorno del valore desiderato di 308 nm; inoltre essa non richiede la contemporanea somministrazione di farmaci, quindi con esclusione di effetti indesiderati. La morfologia stessa della lampada ad eccimeri - di sviluppo allungato - si presta ad un agevole trattamento di zone superficiali anche estese con movimenti relativi fra lampada e pazienti facilmente ottenibili senza disagi per il paziente. A ciò si aggiunge un costo molto inferiore a quello delle apparecchiature finora suggerite in letteratura e adottate.

Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la

Fig. 1 mostra schematicamente una possibile struttura dell'apparecchio per il trattamento della psoriasi; e la

Fig. 2 mostra uno schema a blocchi di detta apparecchiatura. Nello schema a blocchi di Fig. 2, con 1 è indicato il gruppo della lampada ad eccimeri a scarica dielettrica e relativi accessori, in particolare un riflettore ed un sistema ottico per ottenere l'uniformità della energia irradiata sulla pelle del paziente; con 3 è indicato uno scambiatore aria-liquido con un deionizzatore, cui sono associati un sensore di temperatura 5 ed un sensore 7 del flusso del liquido refrigerante, per evitare oscillazioni di temperatura. Con 9 è indicato il circuito del liquido di raffreddamento per la lampada; con 10 è simbolizzato un sensore ottico selettivo. I sensori 5, 7 e 10 sono connessi ad un microcontrollore 12 connesso ad un pannello di comando 14, ad un display 16 e ad una stampante 18. Con 20 è simbolizzato un controllo elettronico, e con 22 un alimentatore a radiofrequenza per la lampada 1.

Strutturalmente, come mostrato in Fig. 1, sono indicati con 24 uno stativo, con 26 il contenitore hardware per l'elaborazione dei dati, il sistema di gestione, l'alimentatore a radiofrequenza ed il condizionatore termico. Il contenitore 26 comprende anche la stampante 18 ed il pannello di controllo 30 per la presentazione dei dati. Dallo stativo 24 si sviluppa un braccio 30, articolato o comunque deformabile, atto a mantenere le posizioni desiderate e di volta in volta imposte; all'estremità del detto braccio 30 è installata la lampada ad eccimeri 32 con riflettore ot-tico 34 e con sistema ottico 36, per ottenere il fascio di radiazioni incoerenti utilizzate per la terapia. Lungo il detto braccio corrono la tubazione 9 del circuito refrigerante per la lampada, i cavi di alimentazione della lampada e quelli dei sensori.

L'apparecchiatura utilizza la lampada 32 ad eccimeri a scarica dielettrica, provvista del riflettore 34 e dei sistema ottico 36 aventi lo scopo di indirizzare e rendere uniforme in densità l'energia emessa nella banda voluta, che deve raggiungere da una distanza di circa 10÷30 cm la pelle del paziente da trattare. La lampada è sostenuta dal braccio 30 che, in forma bilanciata, può essere posizionato e fissato per rimanere nella posizione voluta rispetto al paziente, in piedi o seduto o sdraiato sul lettino, eventualmente in posizioni successive che siano richieste per il trattamento delle varie zone della pelle da irraggiare.

Il sistema di alimentazione a RF, il controllo elettronico che stabilizza la emissione alla lunghezza d'onda voluta ed altri componenti sono pilotati mediante il microcontrollore connesso al pannello di gestione che costituisce l'interfaccia con l'operatore. Il controllo della costanza del livello di intensità alla lunghezza d'onda voluta - dell'ordine di 308 nm - avviene in retroazione sulla base del segnale raccolto dal sensore selettivo centrato sulla lunghezza d'onda voluta. L'intensità della emissione e la dose erogata vengono lette sul sistema di presentazione dell'interfaccia macchina/operatore e registrate su stampante a bordo della apparecchiatura assieme ai dati paziente e ad altre informazioni utili.

I sistemi ottici di omogeneizzazione del fascio sono intercambiabili, fra un gruppo di sistemi di diversa fattura, per adattare l'apparecchiatura alla porzione dei pazienti da trattare.

Il sistema proposto è adatto e adattabile anche al trattamento di prodotti tessili per ottenere viraggi di colore e/o altri effetti chimico fìsici sui tessuti o sui filati.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura di fototerapia dedicata al trattamento della psoriasi, caratterizzata dal fatto di comprendere una lampada ad eccimeri a scarica dielettrica, con spettro che presenta un forte picco nella gamma delle lunghezze d'onda nell'intorno della lunghezza d'onda di 308 nm.
2. 2. Apparecchiatura come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la lampada ad eccimeri a scarica dielettrica è corredata di riflettore e di sistema ottico atto a rendere sostanzialmente uniforme la densità di energia, nella banda voluta, ad una distanza dell'ordine di 10-30 cm sulla pelle del paziente da trattare.
3. 3. Apparecchiatura come almeno da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere uno stativo, un braccio per la lampada comunque deformabile e bloccabile negli assetti di volta in volta voluti, sviluppato dallo stativo per presentare la lampada in posizione idonea rispetto alla superficie della pelle del paziente da trattare.
4. 4. Apparecchiatura come almeno da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un sensore selettivo per stabilizzare istante per istante la intensità di emissione sulla gamma di spettro nell'intorno di 308 nm.
5. 5. Apparecchiatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un sensore del flusso del liquido refrigerante, per evitare oscillazioni di temperatura della lampada.
6. 6. Apparecchiatura con lampada ad eccimeri, per il trattamento della psoriasi; il tutto come sopra descritto e rappresentato per esemplificazione nell'annesso disegno.