ITFI20000019A1 - Attrezzatura odontotecnica per correzioni gnatologiche, ortodontiche ed altre - Google Patents

Attrezzatura odontotecnica per correzioni gnatologiche, ortodontiche ed altre Download PDF

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Daniele Francioli
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Francioli Ortodonzia Di Daniel
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Description

"ATTREZZATURA ODONTOTECNICA PER CORREZIONI GNATOLOGI-CHE, ORTODONTICHE ED ALTRE"
DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda una attrezzatura odontotecnica ed un procedimento per agevolare le operazioni e preparazioni inerenti ad alcune patologie, in specie nel campo delle correzioni gnatologiche ed ortodontiche; con 1'invenzione si raggiungono molti scopi e vantaggi, che risulteranno evidenti agli operatori del settore dalla lettura del testo che segue. Con il procedimento e con il complesso della attrezzatura in oggetto possono essere preparate placche di svincolo (bites) per la correzione di disfunzioni delle articolazioni tempore-mandibolari (gnatologia) e si possono ottenere correzioni ortodontiche, richieste per la correzione reciproca delle arcate dentali nei bambini, onde ottenere un "morso" corretto. Oltre-ad ottenere una maggiore precisione e speditezza nelle preparazioni, si ottiene anche la possibilità di poter utilizzare rapidamente la stessa attrezzatura per più modelli.
Un primo oggetto dell'invenzione è una attrezzatura odontotecnica (per correzioni gnatologiche, ortodontiche ed altre), la quale sostanzialmente comprende: due telai articolati fra loro ad un livello poco superiore a quello del piano occlusale dei due modelli delle arcate dentali - ricavati dal paziente - che sono impegnabili a detti due telai; ed un elemento a piastra con gambe di appoggio definente con la propria superficie inferiore il piano occlusale dei modelli, e che è atto al posizionamento del modello dell'arcata inferiore con l'ausilio di impasto plastico rapidamente induribile .
Vantaggiosamente - per l'impegno dei modelli - i detti due telai sono corredati di componenti ferromagnetici cioè a calamita, che sono atti a cooperare con consonanti analoghi da incorporare nell'impasto che viene interposto fra ciascun telaio e la base di ciascuno dei due modelli.
Un secondo oggetto dell'invenzione è un procedimento per l'utilizzazione della attrezzatura di cui sopra. Questo procedimento sostanzialmente prevede:
- che sul telaio inferiore della attrezzatura divaricata venga sistemato uno strato di impasto;
- che il modello inferiore venga piazzato su detto impasto e premuto con il suddetto elemento a piastra fino all'appoggio delle gambe di esso su di un piano di riferimento, la superficie inferiore di detto elemento a piastra premendo sull'arcata del detto modello per identificare il piano occlusale;
- che - previa rimozione di detto elemento a piastra - il modello superiore venga appoggiato sul modello inferiore;
- che sulla base di detto modello superiore venga disteso uno strato di impasto, e che su detto strato venga abbassato e premuto il telaio superiore.
Un'asta di appoggio, cosiddetta asta incisale, è utilizzata per rialzare la dimensione verticale ed allontanare le superfici occlusali dei due modelli, e per definire l'altezza necessaria per realizzare il dispositivo odontotecnico su misura.
11 complesso dei due modelli è rimovibile e piazzabile anche ripetutamente sull'attrezzatura, con l'impiego di caiamite e di pioli di riferimento.
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra una vista laterale e parziale sezione verticale di una attrezzatura in una prima fase operativa; la
Fig.2 mostra una vista dalla linea II-II della Fig.1; la
Fig.3 mostra in pianta il modello da applicare per primo nell'attrezzatura; le
Figg.4, 5 e € mostrano ulteriori fasi operative nella vista e sezione sostanzialmente corrispondente a quella della Fig.l; la
Fig.7 mostra il complesso dei due modelli come ottenibile con le operazioni di cui alle figure precedenti; la
Fig.8 mostra un modo di utilizzare l'attrezzatura in questione per una operazione di tipo ortodontico.
Secondo quanto è illustrato nel disegno annesso, con 1 è indicato un telaio di base con una superficie 1A per la modellatura del componente ottenibile con il modello di arcata dentaria inferiore; con 3 è indicato un montante od una coppia di montanti che serve per articolare tramite assi 5 al telaio di base 1, 3 un secondo telaio 7 superiore, la cui appendice 9 è articolata all'asse 5. I due telai 1 e 7 possono essere aperti come mostrato in Fig.l o abbattuti l'uno sull'altro come mostrato in Fig.6, come appresso indicato.
Un secondo componente dell'attrezzatura, destinato a cooperare con la coppia di telai 1, 7 è una piastra 10 con gambe di appoggio 12, la quale presenta una superficie inferiore 10A destinata ad individuare il piano occlusale del modello inferiore indicato con MI.
Alla superficie 1A del telaio 1 ed alla superficie 7A inferiore del telaio 7 sono applicati due rispettivi componenti ferromagnetici o caiamite indicate con 14 e 16, le quali costituiscono un mezzo per il collegamento del modello MI ed MS rispettivamente all'attrezzatura cioè ai due telai 1 e 7, cooperando questi mezzi a calamita 14 e 16 con corrispondenti organi ferromagnetici 18 e 20 che vengono incorporati nei modelli delle arcate inferiore MI e superiore MS rispettivamente, come appresso descritto.
La prima operazione consiste nell' appoggiare il contenente ferromagnetico 18 sul componente 14 ed il componente 20 contro il componente 16. Si distribuisce quindi l'impasto plastico PI sulla superficie 1A, coprendo anche pioli di riferimento come quelli 22 previsti intorno al gruppo delle caiamite 14, 18. Si appoggia quindi il modello inferiore MI sulla massa PI e vi si appoggia sopra il componente 10, 12 in modo tale per cui la superficie 10A prenda contatto sulla cresta dell'arcata inferiore del modello MI, identificando con ciò il piano occlusale rispetto a detta arcata inferiore. Si preme quindi l'elemento a piastra 10, 12 secondo la freccia f1 delle Figg.l e 4 fino a fare appoggiare le gambe 12 sul piano di riferimento R su cui viene appoggiato il telaio 1A; con ciò la massa di plastica Pi viene appiattita e deformata dall'assetto esemplificato in Fig.l all'assetto della Fig.4, in modo tale per cui questa massa di impasto plastico PI va ad aderire alla base del modello MI ed a coprire i due componenti ferromagnetici 18, 14 ed a modellarsi intorno ai pioli di riferimento 22. Si raggiunge con ciò l'assetto della Fig.4, e l'impasto Pi può indurire al punto da costituire un unico componente con il modello inferiore MI.
Si noti che la superficie 10A dell'elemento a piastra 10, 12 - nell'assetto raggiunto in Fig.4 con l'appoggio delle estremità delle gambe 12 sul piano di riferimento R - viene a trovarsi ad un livello L dell'ordine di pochi millimetri al di sotto dell'asse 5 di articolazione fra i due telai 1 e 7.
Dopo aver allontanato l'elemento a piastra 10, 12 dal telaio 1A inferiore, si appoggia il modello superiore MS con la propria arcata dentale sull'arcata dentale del modello inferiore MI, per cui le due arcate vengono ad accoppiarsi in corrispondenza del piano occlusale 0-0 che è stato stabilizzato dalla posizione della superficie 10A nell'assetto di appoggio delle gambe 12 sul piano di riferimento R, al di sotto dell'articolazione 5 fra i due telai 1 e 7. In questo assetto (che è mostrato nella Fig.5) sul piano tergale del modello MS, che è rivolto verso l'alto viene distribuito uno strato di impasto plastico P2 in condizioni modellabili per plasticità. Si ruota quindi attorno all'asse 5 il telaio superiore 7 abbassandolo dall'assetto delle Figg.l, 4 ed attraverso l'assetto della Fig.5 fino all'assetto della Fig.6, in cui la superficie 7Ά inferiore del telaio 7 va a premere sulla massa plastica P2, incorporando il componente ferromagnetico 20 nella massa plastica P2 come è chiaramente mostrato nella Fig.6. Con questa operazione vengono anche incorporati nell'issaste plastico P2 (modellato come mostrato nella Fig.6) i pioli di riferimento 28 che sono sporgenti dalla superficie 7Ά.
Dopo l'indurimento delle due masse di impasto plastico P1 e P2, il complesso dei due modelli MI ed MS con le masse P1 e P2 deformate nel modo di anzidetto fino all'assetto mostrato in Fig.6, può essere tolto e rifinito con squadratura perimetrale delle parti eccedenti degli impasti PI e P2 ed eventualmente anche con rifinitura perimetrale delle basi dei modelli MI e MS; si raggiunge cosi un assetto come mostrato in Fig.7, comodamente immagazzinabile per la conservazione e per gli usi successivi. Si noti che il complesso mostrato in Fig.7, presenta nei due impasti P1 e P2 irrigiditi, sedi di riferimento 34 e 36, corrispondenti ai pioli 22 e 28, e presenta i componenti ferromagnetici 18 e 20 incorporati stabilmente negli impasti P1 e P2.
Il complesso mostrato in Fig.7 può essere agevolmente piazzato di nuovo sull'attrezzatura descritta e nella posizione perfettamente corrispondente a quella sulla base della quale sono stati modellati gli impasti P1 e P2, in virtù dei pioli 22 e 28 e delle sedi di riferimento 34 e 36, e con un accoppiamento del modello inferiore MI al telaio 1, 1A attraverso i componenti ferromagnetici 18 e 14 e del modello superiore MS al telaio 7, 7A attraverso i componenti ferromagnetici 20 e 16. Possono così dagli operatori essere utilizzati con semplicità complessi come quello mostrato in Fig.7.
Fra le varie operazioni che possono essere effettuate usufruendo dei due modelli MI ed MS, si possono attuare correzioni ortodontiche generalmente richieste per i bambini, in modo da correggere la posizione reciproca delle due arcate per ottenere un cosiddetto "morso" corretto con i cosiddetti attivatori o placche con rialzi occlusali. Si possono anche effettuare correzioni gnatologiche, specialmente per adulti nei casi di disfunzioni delle articolazioni temporo-mandibolari, cioè per preparare le cosiddette placche di svincolo o "bites", che vengono utilizzate almeno durante i periodi notturni od anche talvolta di giorno per le dette correzioni gnatologiche. Per queste operazioni si utilizza l'asta incisale 30 regolata in posizione e bloccata rispetto al telaio 7, con una vite di pressione 32 od altro equivalente, ed anche eventualmente con spessori da appoggiare sulla superficie 1A per farvi appoggiare quindi la estremità dell'asta incisale, in modo da sollevare di un'entità desiderata l'arcata superiore dall'arcata inferiore dei due modelli MI ed MS.
La stessa morfologia dell'attrezzatura descritta può essere adottata per creare la cerniera dei due componenti dei dispositivi di archiviazione cosiddetti zoccolatori . Si ottiene in questo caso la possibilità di un appoggio in verticale della coppia di modelli, in quanto la cerniera non sporge, come invece risulta negli zoccolatori attuali.
E' inteso che il disegno non mostra che una semplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una attrezzatura odontotecnica per correzioni gnatologiche, ortodontiche ed altre, caratterizzata dal fatto di comprendere: due telai (1, 7) articolati (in 5) ad un livello poco superiore a quello del piano occlusale (0-0)-dei due modelli (MI-MS) delle arcate dentali rilevati sul paziente ed impegnabili a detti due telai; ed un elemento a piastra (10, 12) con gambe di appoggio (12) definente con la propria superficie inferiore (10A) il piano occlusale da imporre ai due modelli, ed atto al posizionamento del modello (MI) dell'arcata inferiore con l'ausilio di un impasto plastico (P1) rapidamente induritile.
  2. 2. Attrezzatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti due telai (1; 7) sono corredati di componenti ferromagnetici (14; 16), atti a cooperare con componenti analoghi (18; 20) da incorporare nell'impasto (P1; P2), che viene interposto fra ciascun telaio (1, 7) e la base di ciascuno dei due modelli (MI, MS).
  3. 3. Procedimento di utilizzazione della attrezzatura secondo almeno la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzato dal fatto: che sul telaio inferiore (1) della attrezzatura divaricata vengono sistemati una calamita (18) contro la calamita (14) fissa ad esso, nonché uno strato (P1) di impasto; che il modello inferiore (MI) viene piazzato su detto impasto (P1) e premuto con l'elemento a piastra (10, 12) fino all'appoggio delle gambe (12) di esso su di un piano di riferimento R, la superficie inferiore (10A) di detto elemento a piastra (10, 12) premendo sull'arcata del detto modello (MI) per identificare il piano occlusale (0-0); che il modello superiore (MS) - previa rimozione di detto elemento a piastra (10, 12) - viene appoggiato sul modello inferiore (MI); che sulla base di detto modello superiore (MS) viene disteso uno strato di impasto (P2); e che su detto strato (P2) viene abbassato il telaio superiore (7) che lo preme e lo espande, incorporandogli una calamita (20).
  4. 4. Procedimento come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che un'asta di appoggio (30), cosiddetta asta incisale, è utilizzata per rialzare la dimensione verticale e permettere di realizzare un dispositivo destinato alla correzione ortodontica gnatologica.
  5. 5. Procedimento come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il complesso dei due modelli (MI, MS) è rimovibile e piazzabile anche ripetutamente, con l'impiego delle due caiamite (18, 20) e di sedi (34, 36) e di pioli di riferimento (22, 28).
  6. 6. Attrezzatura come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che essa è utilizzabile anche sui cosiddetti zoccolatori atti alla migliore archiviazione.
  7. 7. Attrezzatura odontotecnica per correzioni gnatologiche, ortodontiche ed altre; il tutto come sopra descritto e rappresentato per esemplificazione nell'annesso disegno.
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