ITFI20000018A1 - Fermaglio elastico per gioielli, monili ed articoli simili - Google Patents

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Fortunato Scatragli
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Uno A Erre Italia Spa
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Description

"FERMAGLIO ELASTICO PER GIOIELLI, MONILI ED ARTICOLI SI-MILI"
DESCRIZIONE
Il presente trovato concerne un fermaglio per gioielli, monili od articoli simili.
Nel settore della fabbricazione dei gioielli o degli articoli di ornamento in genere vengono, come noto, impiegati fermagli di varia forma e funzionamento per chiudere gli articoli stessi, unendo tra loro le rispettive parti terminali, come ad esempio nel caso di braccialetti, collane e simili.
Tra i diversi tipi di fermagli, una particolare categoria è rappresentata dai dispositivi il cui funzionamento si basa sulla caratteristica della deformabilità elastica che essi presentano, specie in virtù della particolare conformazione, al fine di assicurare un aggancio automatico e stabile delle due estremità da unire tra loro .
Tali dispositivi dispongono di un elemento elastico avente una caratteristica conformazione ad U, ottenuta, molto semplicemente, curvando su se stessa una lamina di dimensione trasversale sufficientemente elevata rispetto allo spessore. L'elasticità che acquisisce la lamina, così conformata in conseguenza della suddetta semplice operazione di curvatura, è sufficiente, in questo settore applicativo, ad assicurare gli scopi desiderati, ma non sempre in modo sicuro. Vi è comunque da considerare che la resistenza alla deformabilità elastica dei suddetti fermagli può essere acquisita, con la particolare confornazione sopra detta, solo impiegando lamine dì sufficiente larghezza in relazione allo spessore, e quindi di ingombro notevole. In altri termini, la sezione trasversale di dette lamine deve presentare dimensioni tali che il momento d'inerzia riferito all'asse baricentrale parallelo ad una di dette dimensioni sia molto superiore al momento d'inerzia riferito all'asse parallelo all'altra dimensione. Infatti, solo tramite l'impiego di tali strutture laminari è possibile ottenere un certo grado di resistenza alla curvatura e, di conseguenza, un certo grado di elasticità al momento della relativa deformazione; inoltre, tramite l'impiego di lamine ricurve su se stesse si ottiene, in modo semplice ed immediato, una direzione preferenziale della deformazione elastica del fermaglio al momento in cui si agisce sulle estremità libere dello stesso per provocare lo sblocco del fermaglio medesimo e la conseguente apertura del gioiello, monile o articolo simile.
Da quanto sopra detto si evidenzia quindi che questi fermagli elastici devono necessariamente presentare dimensioni trasversali di una certa entità in relazione alla lunghezza, e ciò comporta, ovviamente, un aggravio nei pesi e negli ingombri complessivi, che, nel particolare settore applicativo, costituiscono indubbiamente un onere dal punto di vista economico, considerando il materiale impiegato, ed, inoltre, un vincolo dal punto di vista tecnico-realizzativo e dal punto di vista estetico.
Uno scopo del presente trovato è proporre un fermaglio per gioielli od articoli simili, del tipo a deformazione elastica, che presenti dimensione e peso contenuti, pur assicurando la funzionalità e l'affidabilità richieste nel particolare settore applicativo.
Ulteriore scopo è quello di proporre un fermaglio elastico di chiusura per gioielli o simili, di forma e dimensioni sufficientemente contenute da poter essere compreso stabilmente all'interno di una delle parti da unire tra loro, in modo da realizzare una soluzione di chiusura e aggancio automatico con elevati canoni di sicurezza ed estetici.
Gli scopi suddetti vengono raggiunti mediante un fermaglio per chiudere gioielli, monili o articoli simili unendo tramite aggancio a molla due parti terminali di detti articoli, comprendente un elemento elastico, formato sostanzialmente ad U, il quale presenta sezioni rettangolari secondo la rivendicazione l o 2, uno dei rami paralleli di detto elemento elastico essendo vincolato ad una di dette parti terminali mediante il lato esterno di detta forma ad U, l'altro ramo di detto elemento elastico terminando con un gancio atto ad impegnarsi in una cavità ricavata nell'altra di dette parti terminali. Un'appendice è prevista su questo secondo ramo dell'elemento elastico per applicare una forza atta a provocare la deformazione elastica del fermaglio, detta appendice essendo opportunamente guidata a scorrere in una apertura ricavata in una di dette parti terminali dell'articolo, complanarmente al piano principale di giacenza dell'elemento ad U.
La particolare conformazione dell'elemento elastico di cui sopra e la particolare modalità di collocazione e connessione al gioiello, monile o articolo simile, consentono di ottenere un grado di elasticità sufficientemente elevato, pur contenendo notevolmente le dimensioni globali del fermaglio.
Grazie infatti alla particolare conformazione e disposizione dell'elemento elastico rispetto al gioiello, l'azione che viene applicata dall'esterno per indurre la necessaria deformazione elastica, viene ad agire ortogonalmente al lato rispetto al quale il momento d'inerzia baricentrale della sezione è maggiore, contrariamente a quanto avviene nei fermagli della tecnica nota, nei quali la sollecitazione utile a provocare la deformazione elastica è applicata nella direzione in cui la rigidezza flessionale dell'elemento elastico è più bassa.
Per meglio comprendere, comunque, le caratteristiche funzionali e strutturali del trovato, ed i vantaggi ad esso connessi, ne verrà ora data una sua descrizione più dettagliata, con riferimento alle tavole di disegno allegate, nelle quali :
- la figura 1 rappresenta una vista in parziale sezione di un gioiello comprendente un fermaglio secondo il trovato ;
- la figura 2 rappresenta una vista ingrandita in sezione di due particolari porzioni del gioiello di fig.l in configurazione di chiusura»
- la figura 3 rappresenta una vista in sezione delle stesse porzioni del gioiello illustrate in fig.2, ma in configurazione di apertura;
- la figura 4 rappresenta una vista laterale dalla linea IV-IV della fig.3;
- la figura 5 rappresenta una vista in sezione trasversale, ottenuta secondo il piano di sezione V-V di fig.3.
Un fermaglio elastico secondo il trovato è indicato complessivamente con 10 in fig.2. Esso tiene unite tra loro le due parti terminali, 11, 12 del braccialetto 1 di fig.l. Il collegamento è assicurato mediante agganciamento delle due parti, ottenuto per mezzo di un elemento elastico 13 composto da una lamina a sezione rettangolare 15 curvata su se stessa a forma di U. Il detto elemento è ricavabile per tranciatura da una lamina metallica.
Un ramo 16 dei due rami sostanzialmente paralleli 16, 17 componenti detto elemento 13, è vincolato ad una 11 di dette parti terminali 11, 12 del braccialetto 1. Detto ramo 16 può essere parzialmente incastrato in detta parte terminale, 11, internamente ad essa, come illustrato chiaramente in fig.5, e preferibilmente ivi saldato.
L'altro ramo 17 di detto elemento elastico 13 termina con un gancio 18 di conformazione atta ad impegnarsi esattamente in una fessura 19 presente nell'altra parte terminale 12 del braccialetto, 1.
Detto ramo 17 è inoltre provvisto di un'appendice laterale 20 estendentesi all'esterno della porzione terminale Il che in questa realizzazione ha forma tubolare cilindrica. Su detta appendice 20 si esplica l'azione necessarla a provocare la deformazione elastica dell'elemento 13 ad U. L'appendice 20 è guidata a muoversi complanarmente al piano principale di giacenza dell'elemento 13 essendo inserita in una apposita fessura 21 ben visibile in fig.4, ricavata nella porzione terminale 11 del braccialetto 1.
Grazie al fatto che l'appendice 20 è guidata a scorrere in detta apertura laterale 21 e grazie alla posizione in cui è vincolata la lamina 14 rispetto alla porzione terminale 11 del braccialetto 1, la suddetta azione si esplica nella direzione rispetto alla quale il momento d'inerzia baricentrale della sezione 15 è maggiore. Da ciò deriva la maggior rigidezza alle deformazioni elastiche che il fermaglio secondo il trovato presenta rispetto ai fermagli tradizionali.
II funzionamento del fermaglio elastico sopra descritto è facilmente desumibile da quanto fin qui esposto.
La chiusura del braccialetto 1 avviene, molto semplicemente, inserendo l'estremo H A della porzione terminaie 11 in un incavo 12A dell'altra porzione terminale 12, mentre il ramo 17 dell'elemento ad U 13 viene inclinato verso l'altro ramo, 16, vincendo la resistenza flessionale dell'elemento stesso tramite una azione di pressione sull'appendice 20 secondo la freccia f o per effetto dell'accostamento dei due terminali 11, 12 e del profilo a scatto del dorso del gancio 18. Allorché le due porzioni terminali, 11, 12, si trovano nella posizione relativa di fig.2, cessando l’azione di pressione sul ramo 17, il gancio 18 elasticamente torna nella posizione di fig.2 impegnandosi nella fessura 19 ed assicurando, quindi, il collegamento tra le due porzioni terminali 11, 12 del braccialetto 1.
L'operazione di apertura del braccialetto 1, ha, ovviamente, modalità opposte a quelle sopra dette, e solo per conseguenza di una pressione sull'appendice 20 si può in conseguenza svincolare il gancio 18 dalla fessura 19.
Relativamente alla specifica modalità di funzionamento del fermaglio del trovato, vi è da osservare che la rigidezza flessionale dell'elemento elastico 13 dipende in modo molto stretto dalla forma della sezione rettangolare 15 della lamina 14 componente detto elemento; basti infatti considerare che il valore del momento d'inerzia di una tale sezione, rettangolare, rispetto ad un suo asse baricentrale parallelo ad un lato varia solo linearmente con la dimensione di detto lato ma varia molto rapidamente al variare della dimensione ortogonale a detto lato, esattamente con legge cubica. Pertanto, per avere una indicazione della elasticità offerta da un fermaglio secondo il trovato, è utile riferirsi proprio al momento d'inerzia della sezione piuttosto che alla morfologia della sezione stessa.
I vantaggi connessi alla soluzione illustrata risultano evidenti, confrontando, a parità del grado di elasticità ottenibile, le dimensioni complessive di un fermaglio secondo il trovato rispetto ad un fermaglio di tipo noto.
Grazie alle suddette ridotte dimensioni complessive è possibile, come nell'esempio illustrato, inserire l'elemento elastico 13 all'interno delle porzioni stesse del gioiello da unire tra loro, ottenendosi cosi indubbi vantaggi sia dal punto di vista estetico globale sia dal punto di vista della sicurezza ed affidabilità di funzionamento.
Risulta altresì evidente che tali vantaggi rimangono salvaguardati pur apportando alla realizzazione sopra descritta modifiche o varianti.
Potrebbe ad esempio essere variata la forma e la posizione del gancio terminale 18, il quale potrebbe essere rivolto, insieme all'appendice 20, nella direzione opposta, allungando il ramo 17 fino a che l'appendice stessa non si collochi in posizione antistante l'estremità del ramo 16, in modo da non interferire con questo durante la deformazione elastica del fermaglio.
Anche la modalità di vincolo dell'elemento elastico 13 alla porzione terminale del gioiello potrebbe differire da quelle illustrate.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1- Fermaglio per chiudere gioielli, monili o articoli simili unendo mediante aggancio a molla due parti terminali (11,12) di detti articoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento elastico (13) composto da una lamina (14), formata ad U con giacitura sostanzialmente in un piano geometrico ed avente sezione sostanzialmente rettangolare (15) in cui i momenti d'inerzia rispetto ai due assi baricentrali fra loro ortogonali assumono valori tra loro almeno sostanzialmente simili, detto elemento (13) essendo vincolato ad una (11) di dette parti terminali (11, 12) in modalità tale da poter essere elasticamente deformabile sostanzialmente nel detto piano geometrico. 2- Fermaglio per chiudere gioielli o articoli simili unendo mediante aggancio a molla due parti terminali (11,12) di detti articoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento elastico (13) costituito da una lamina (14), formata ad U con giacitura sostanzialmente in un piano geometrico ed avente sezione sostanzialmente rettangolare (15), detto elemento (13) essendo vincolato ad una di dette parti terminali (11, 12) in modalità tale da poter essere elasticamente deformabile sostanzialmente solo nel detto piano geometrico, il momento d'inerzia baricentrale della sezione nella direzione della deformazione elastica essendo superiore al momento d'inerzia rispetto all'asse baricentrale ortogonale. 3- Fermaglio secondo al rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’elemento elastico è ricavato per tranciatura di una lamina, la larghezza della parte deformabile essendo sostanzialmente maggiore dello spessore della lamina. 4- Fermaglio secondo una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che uno (16) dei due rami (16, 17) componenti detto elemento elastico (13) è vincolato ad una (11) di dette parti terminali (11, 12) di detti articoli, l'altro (17) di detti rami terminando con un gancio (18) atto ad impegnarsi in una cavità (19) ricavata nell'altra (12) di dette parti terminali ed essendo provvisto di un'appendice laterale (20) sulla quale esercitare una forza per provocare una deformazione elastica di detto elemento (13), detta deformazione essendo di entità utile a disimpegnare detto gancio (18) da detta cavità (19). 5- Fermaglio secondo almeno la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento elastico (13) è vincolato a detta parte terminale (11) lungo il lato esterno di uno (16) di detti rami (16, 17) componenti detto elemento (13), e che detta appendice laterale (20) presente sull'altro ramo (17) è guidata a scorrere - durante la deformazione elastica di detto elemento (13) -in un'apertura (21) a fessura ricavata in detta parte terminale (11) complanarmente al piano principale di giacenza di detto elemento ad U (13). 6- Fermaglio secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette parti terminali (11, 12) hanno forma tubolare, detto elemento elastico (13) essendo ubicato internamente ad una (11) di dette parti terminali (11, 12) in modo tale per cui una porzione a gancio (18) di detto elemento possa protendersi oltre detta parte terminale (11) per impegnarsi con l'altra (12) di dette parti terminali del gioiello, monile o articolo simile. 7- Fermaglio secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parte terminale (11) corredata dell'elemento elastico (13) è sagomata (in H A) per posizionarsi e centrarsi in un incavo (12A) corrispondente dell'altro terminale (12). 8- Fermaglio per chiudere gioielli o articoli simili unendo mediante aggancio a molla due parti terminali di detti articoli come descritto ed illustrato nelle tavole di disegno allegate.
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