ITCL20010021A1 - Dispositivo regolabile atto a sopperire la diminuzione di efficienza di organi di sospensione meccanica - Google Patents

Dispositivo regolabile atto a sopperire la diminuzione di efficienza di organi di sospensione meccanica Download PDF

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ITCL20010021A1
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Antonio Guarnaccia
Salvina Belluomo
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Antonio Guarnaccia
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Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
PREMESSA: L’invenzione deriva da anni di esperienze lavorative nonché agonistiche dell’inventore, infatti egli nel tempo libero partecipa dal 1994 ai Campionati Nazionali di Motociclismo Velocità classificandosi 3° assoluto in Italia come pilota Suzuki nell’anno 2000 classe 250cc. Ed ecco qui di seguito riportate le sue deduzioni, frutto dei suoi personali studi.
APPLICAZIONE: Il campo di utilizzo dell’invenzione è enorme, infatti l’invenzione può essere applicata esternamente (disegni n° 3-4) ed in alcuni casi anche internamente (dis. n° 9-10-11-12) ad un sistema ammortizzante di tipo ammortizzatore e/o balestra oramai usurato, guasto o 3⁄4 d’insoddisfacente rendimento. E’ quindi utilizzabile in tutti i veicoli (esempio: auto, camion, moto, bici, etc.) sia essi destinati ad un uso normale che sportivo di recente o di antica fabbricazione ed anche in altri oggetti dotati di ammortizzatori e/o balestre (esempio: portelloni, portoni etc.).
A COSA SERVE: Quasi tutti viaggiamo ormai su veicoli muniti di ammortizzatori e/o balestre i quali, come sappiamo, servono ad assorbire le asperità, prodotte dal terreno, dalla ruota al telaio, Quando questi però sono usurati, difettosi, od anche se nuovi con insufficiente funzionamento provocano dei saltellamenti alle ruote innescando dei fattori negativi sia per la sicurezza che per il comfort di marcia, quali:
- l’allungamento degli spazi di frenata (con evidenti pericolose conseguenze);
- lo scarso comfort per i passeggeri che vengono ad essere continuamente sobbalzati (in curva, in frenata o sugli avvallamenti stradali);
- la prematura usura dei pneumatici (dovuta al continuo saltellare della ruota);
- l’insufficiente tenuta di strada (soprattutto in curva).
Tutti questi fattori sono provocati in realtà da un solo motivo: l’eccessiva velocità di ritorno della molla. E’ qui che l’invenzione fa la sua funzione ed entra in aiuto una volta montata nel sistema ammortizzante del veicolo, sia esso composto da ammortizzatore e/o balestra (dis. n° 3-4), ripristinando questa velocità riportandola ai valori normali di tenuta, sicurezza e confort del veico ripristinando ed anche migliorando tutti il fattori sopraelencati. Ovviamente anche nel caso applicazioni su oggetti diversi dai veicoli, quali i portelloni o portoni, etc. si otterranno comunque effetti positivi.
COME E’ COSTITUITA: L’invenzione è costituita da :
un involucro contenente una o più molle (dis. n° 5-8) oppure una sistema di molla/e-olio (dis. n° 6) o solo olio (dis. n° 7);
dov’è prevista la molla/e essa sarà unita saldamente da un lato ad un pistone scorrevole dali’ altro all’involucro interno;
il pistone scorrevole ha poi alla sua sommità un anello di fissaggio (dis. n° 1);
infine alla estremità opposta un altro anello di fissaggio, questa volta montato su un bullone filettato che funge sia da regolatore di lunghezza che da pretensionatore, bloccabile attraverso un dado con relativa rondella (dis. n° 1-5).
In pratica l’invenzione una volta applicata sfrutta per la maggior parte la capacità che ha la sua molla/e interna od olio di trattenere e contrastare la molla e/o la balestra di un sistema ammortizzante guasto o malfunzionante. Inoltre essa può essere fabbricata in diverse misure e grandezze viste le sue particolari caratteristiche progettuali.
COME FUNZIONA: Da molto tempo le molle e/o le balestre componevano ed ancora oggi compongono gli attuali sistemi ammortizzanti, utilizzati per sopperire ai fattori precedentemente descritti. In pratica essi “lavorano” solo in compressione, cioè nella loro naturale capacità di assorbire i colpi, come per esempio accade nelle molle dei veicoli montate tra le ruote ed il telaio. Questa invenzione sconvolge il classico modo di utilizzare le molle nella loro capacità assorbitiva che invece qui viene utilizzata non più per essere compressa ma per essere tirata, trattenendo in tal modo l’energia dell’originale molla e/o balestra nella sua fase tipica di ritorno alla posizione iniziale che di solito assume prima di ricevere la sollecitazione da parte di uno dei fattori sopradescritti.
Questa capacità di trattenere l’energia di ritorno può essere anche rallentata da un sistema ad olio (come accade nelle forcelle dei motocicli) od eventualmente accoppiandola con sistemi ad una o più molle. Sarà l’oggetto d’applicazione che deciderà quale dei sistemi sarà più consono e quale dimensione utilizzare. Inoltre, l’invenzione, una volta applicata nel sistema originale da ripristinare potrà anche dare la possibilità di regolarne la velocità di ritorno, come avviene nei sistemi da competizione attraverso il regolatore di pretenzionamento dell’ invenzione (dis. n°l-5).
VANTAGGI: L’invenzione è particolarmente efficace perché possiede le seguenti capacità:
1) Può essere creata in diverse misure e grandezze;
2) Vista la possibilità di crearne di diverse misure può essere applicata al sistema ammortizzante da ripristinare sia esternamente (dis. n° 3-4) che, in alcuni casi, anche internamente (dis. n° 9-10-11-12) oppure si può applicarne più di una;
3) Essendo progettualmente composta da materiali che non subiscono usura od invecchiamento, una volta montata nel sistema, non necessiterà più di alcuna manutenzione, sostituzione, od acquisto di una nuova;
4) Una volta applicata renderà efficiente nel tempo anche il sistema ammortizzante usurato o malfìinzionante, senza più richiederne, come finora si è fatto, difficoltose manutenzioni, sostituzioni o acquisti di nuovi;
5) Costi decisamente inferiori rispetto ai classici metodi visto che come sopra non necessiteranno più spese manutentive né spese di acquisto per l’invenzione o per il sistema ammortizzante da ripristinare;
6) Facile montaggio dell’ invenzione che non necessiterà più dello smontaggio né della sostituzione del sistema ammortizzante originale che potrà (anche se usurato o malfunzionante) restare montato regolarmente in sede;
7) Poiché è dotata di un regolatore di lunghezza che funge anche da pretensionatore avrà quindi anche la capacità di poter regolare la velocità di ritorno (dis. n° 1 -5), così come avviene per gli ammortizzatori da competizione, a seconda dell’utilizzo che si fa del veicolo o dell’oggetto su cui sarà applicato.
DOVE SI MONTA: Viste le sue caratteristiche progettuali essa potrà essere costruita in diverse misure e quindi si potrà applicare nei seguenti modi:
1) all’interno (dis. n°9-l 0-11-12) di un ammortizzatore, ad esempio nella fase di assemblaggio già dalla fabbrica, o nel caso di ammortizzatori rigenerabili;
2) all’esterno (dis. n° 3-4) di un sistema ammortizzante come per esempio nel caso di veicoli, unendola tra il telaio ed il braccio oscillante della ruota a fianco deH’ammortizzatore o balestra originale;

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Quest’invenzione sconvolge i sistemi ammortizzanti attuali conosciuti finora perché invece di utilizzare le classiche soluzioni idropneumatiche o ad attrito radente, per moderare la velocità di restituzione dell’energia accumulata nella fase di compressione si serve di una o più molle; 2) Per la sua particolare caratteristica progettuale può essere creata in diverse misure e grandezze a seconda della sua applicazione; 3) Essendo possibile crearne di diverse misure essa può essere applicata al sistema ammortizzante sia esternamente che in alcuni casi anche internamente agli organi di sospensione preesistenti nel meccanismo interessato; 4) Siccome l’invenzione è progettualmente composta da materiali che non subiscono usura od invecchiamento, una volta montata nel sistema essa non necessiterà più di alcuna manutenzione, sostituzione, od acquisto di una nuova; 5) L’invenzione una volta applicata renderà per sempre efficiente nel tempo il sistema ammortizzante usurato o malfimzionante, senza mai più richiedere, come si è fatto finora, manutenzioni, sostituzioni o acquisti di nuovi. 6) L’invenzione poiché è dotata di un regolatore di lunghezza che funge anche da pretensionatore avrà quindi anche la capacità di poter regolare la velocità di ritorno come avviene per gli ammortizzatori da competizione, dando così la possibilità di regolarlo a piacimento a seconda dell’utilizzo che si farà del veicolo o dell’oggetto su cui sarà applicato. 7) Infine rende unica al mondo l’invenzione il fatto stesso che queste sopraccitate doti coesistono tutte insieme in un unico oggetto.
ITCL20010021 2001-11-20 2001-11-20 Dispositivo regolabile atto a sopperire la diminuzione di efficienza di organi di sospensione meccanica ITCL20010021A1 (it)

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