ITCH990010A1 - "sistema di schermatura metallica anti radiazioni a riflettore (ssmarr)" per apparecchi cellulari, apparati radio rice-trasmittenti, ecc., f - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE

dal titolo: - “Sistema di Schermatura Metallica Anti Radiazioni a Riflettore (SSMARR)” per apparecchi cellulari, - apparati radio rice-trasmittenti, ecc., funzionanti con onde elettromagnetiche

RIASSUNTO:

Viene presentato un Sistema di Schermatura Metallica Anti Radiazioni a Riflettore ( in sigla: SSMARR) da applicare su qualsiasi tipo di apparato radio rice-trasmittente funzionante con onde elettromagnetiche, come ad esempio i telefoni cellulari, le radio rice-trasmittenti, i telefoni cordless, ecc., disposto esternamente all’apparato emittente tra l’antenna e l’utente, in modo rimovibile oppure fisso a distanza ottimale.

Il SSMARR consiste in un elemento conduttore-riflettore costituito da un schermo metallico flessibile o rigido, ritagliato o foggiato a striscia e applicato in modo tale da coprire tutta l’altezza di un apparecchio emittente, avvolgendo e coprendo, in particolare, la superficie dell’antenna per circa metà della circonferenza in modo da concentrare e riflettere le radiazioni in un unico senso direzionale opposto all’utente, trasformando il diagramma di radiazione di un’antenna da omnidirezionale a monodirezionale sfruttando il noto principio delle “immagini elettriche”.

TESTO DELLA.DESCRIZIQNE;

Lo stato della tecnica riguardo questo argomento è per nostra comodità riassunto dall’articolo di Elena Rosa pubblicato alle pagine 66 e 67 della rivista “Telefoni Cellulari Magazine” n. 19 - autunno 1999, edito dal Gruppo Editoriale Futura. L’articolo citato nelle sue parti essenziali è il seguente: «Custodia in pelle Closer è un guscio protettivo per telefoni cellulari che “distrugge le onde elettromagnetiche” e le microonde pericolose emesse da tali dispositivi, inoltre, impedisce ogni contatto diretto tra telefono e pelle, contribuendo ad attenuare gli effetti termici. La custodia Closer è un prodotto distribuito da Stefano Uno.

Defender Energy, distribuito da Eltron, è una placchetta di ceramica realizzata con materiali accuratamente selezionati e fusi a ima temperatura di 1600 gradi. Una procedura che serve a ottenere la struttura molecolare necessaria a difendere dalle onde elettromagnetiche generate dall’antenna del cellulare. Disponibile in colori e disegni diversi, ideale per personalizzare il cellulare. Eatwawe, distribuita da MMT, è un assorbitore di radiazioni, adatto per qualsiasi fonte di onde elettromagnetiche, quali telefoni cellulari, computer, rasoi elettrici, forni a microonde. Il funzionamento di Eatwawe è dovuto alla particolare struttura molecolare del materiale base che lo costituisce, il quale, quando è investito da campi elettromagnetici, assorbe l’energia indotta modificando l’orbita dei propri elettroni. Eatwawe funziona come un serbatoio che, quando è pieno deve essere svuotato (per ogni ora di funzionamento sono necessari 20 minuti di scarica). [...] Fonersafe, distribuito da TEC-Planet, elimina fino al 90% delle radiazioni dell’antenna e delle emissioni EMF. Il prodotto è un piccolo cappuccio “spugnoso” da ■applicare sull’antenna del telefonino: è sufficiente quindi trovare la giusta misura per il proprio cellulare e ... il gioco è fatto. Gardion, distribuito da Onceas, è una piccola piastra adesiva, prodotta con Tormalina, un materiale naturale che si trova in Brasile e in alcune zone dell’Asia, in grado di rilasciare ioni negativi che hanno la proprietà di neutralizzare quelli positivi prodotti dalle onde elettromagnetiche e che vengono assorbiti dal nostro corpo. Per cellulari ed altri oggetti. Norad è un prodotto di ricerca a base di sali di Lantanidi (terre rare) contenuti in due sfere Norad 1 e Norad 2. Le sfere Norad entrano istantaneamente in azione sotto stimolazione di radiazioni elettromagnetiche di videoterminali accesi. Sopprimono totalmente gli effetti biologici nocivi, creando una barriera di risonanza elettromagnetica grazie alle soluzioni di terre rare. [...] Ci sono anche delle simpatiche farfalle colorate di silicio e carbonio vetrificato, Safety Butterfly di Zuccari, distribuite da Rida, da applicare sul cellulare per assorbire una parte del campo elettromagnetico. Sikura di Tecno Telephone, distribuita da DAI, è una custodia studiata per smorzare le onde elettromagnetiche irradiate e ridurre l’effetto termico. E’ distribuito da L.H.I.S. Soricap, un piccolo cuscinetto protettivo che, applicato al cellulare in corrispondenza deH’auricolare riduce l’effetto termico provocato dalle onde elettromagnetiche. Wawe Guard riduce il campo elettromagnetico generato da telefoni portatili attenuando separatamente i due tipi di onde che lo compongono (quella elettrica e quella magnetica). L’onda elettrica viene attenuata per mezzo di una lamina di alluminio; mentre quella magnetica attraverso una bobina che produce un’onda che fa da contrappeso a quella generata dal telefono. Wawe Guard è come un disco che va posto al lato del ricevitore e ha una struttura a tre strati: la prima è formata da due piccoli fori che fanno passare la voce ma non le onde elettromagnetiche; la seconda è la lamina di alluminio e infine vi è la bobina. Wawe Guard è un prodotto Mozart. Zeropa, distribuito dairazienda omonima, è un bottoncino a forma di coccinella che si applica al telefono per proteggere dai campi elettromagnetici. E’ composto da cinque diversi tipi di ceramica che formano una struttura molecolare cristallina stabile fino a una temperatura superiore a 1600° come confermano gli studi effettuati presso l’università coreana di Pohong, Zeropa è in grado di assorbire il 70% delle onde a bassa frequenza, di convertirle in raggi infrarossi di lunghezza minore e poi di irradiarle alPestemo.»

Fin qui l’articolo citato ma è in commercio anche il telefono cellulare Telital GM 410 fornito di un’antenna direzionale che però non lisa il nostro principio.

Un altro espediente adatto a ridurre i rischi è costituito dalle prolunghe per microfono ed auricolari che allontanano la fonte di emissione dalla testa dell’utente ma non schermano le radiazioni che comunque possono causare problemi ad altre parti delicate del corpo umano.

Se si considera la lunga esposizione alle onde elettromagnetiche a cui l’uso giornaliero, costante e prolungato dei “telefonini” ci sottopone, tali sistemi appaiono comunque insufficienti.

Sono già in commercio telefoni cellulari con una scocca metallica o metallizzata (plastica cromata, dorata ecc.) che ha esclusivamente fini estetici, tanto è vero che essa non riveste la parte più pericolosa dell’apparato che è l’antenna. Infatti, le onde elettromagnetiche vengono irradiate dall’antenna secondo i caratteristici diagrammi di radiazione a lobi (vedi fig. n. 1 a) e sono dannose per la salute, specialmente se irradiate a frequenze elevate, se provengono da una fonte che viene posta direttamente a contatto con la testa senza altre valide precauzioni e se ci si espone ad esse per tempi molto lunghi. Da queste considerazioni nasce l’esigenza di proteggere l’utente con i sistemi di schermo che vengono di seguito illustrati.

La nostra idea nasce dalla considerazione che l' irradiazione dalla parte opposta di un’antenna (nel caso specifico dalla parte dell’utente) viene facilmente eliminata disponendo parallelamente all’antenna e dalla parte in cui si vuole eliminare la radiazione, uno schermo riflettente costituito da un elemento metallico, quale può essere ad esempio una striscia d’alluminio, posta ad un’adeguata distanza, su un lato dell’antenna stessa che sia di lunghezza poco superiore ad essa. Le onde così riflesse si trasmettono esclusivamente verso l’altro lato dell’antenna dove non c’è la striscia metallica, questa infatti agisce come elemento conduttore-riflettore dando così l' effetto di una disposizione di “un’antenna immagine” alimentata per induzione con una corrente in opposizione all’ antenna vera.

Per fare in modo che la radiazione dell’antenna immagine si sommi in fase con quella dell’antenna vera, la distanza fra le due deve essere uguale a lambda mezzi (dove lambda indica la lunghezza d’onda ricavata dalla formula c/f) e quindi lo schermo riflettente deve essere posto ad una distanza uguale a lambda quarti dal piano dell’antenna, secondo quanto teorizzato in Radiotecnica, (vedi il testo: Radiotecnica e Televisione di A:. Montanari e A. Cupido, Edizioni Cupido, Città di Castello 1982, a pag. 623.)

Nel caso specifico il SSMARR consiste in un elemento condutore-riflettore metallico sia esso in barretta, lamina, filo, treccia, scocca (vedi fig. n. 4), rete, polvere metallica coesa, ecc., di dimensioni adatte, che viene applicato o predisposto, a distanza ottimale dall’antenna, tra l'utente e l’apparecchio.

Si può applicare su apparati già in commercio, funzionanti con sistemi E-TACS, GSM (vedi fig. n.2 e n. 3) a (900, 1800 e 1900MHz per gli U.S.A.), e su walkie-talkie, cordless ed altri apparati funzionanti a varie frequenze, direttamente su di essi e/o sulle loro custodie (vedi fig. n. 6), oppure si può prevedere la sua installazione su apparati da progettare e produrre in futuro anche se funzionanti con frequenze diverse da quelle in uso oggi.

L’originalità della trovata {quid inventivo) consiste nell’aver applicato sugli apparecchi radio rice-trasmittenti, telefoni cellulari, cordless , ecc., quanto teorizzato e conosciuto nella tecnica per la costruzione delle antenne direttive. Secondo tali teorie, fondate sui principi su esposti, il metodo fondamentale per concentrare la radiazione è quello di disporre un piano conduttore-riflettore dietro l’antenna, di conseguenza il diagramma di radiazione si trasforma da omnidirezionale a monodirezionale, come da figura n. 1 .

Abbiamo realizzato e testato tre prototipi.

Nel primo caso, presentato alla figura n. 2, il prototipo di schermo consiste in una lamina flessibile d’alluminio dello spessore di mm. 0,05 ritagliata a striscia ed applicata, mediante nastro biadesivo, ad un telefono cellulare in modo tale da superarne l’altezza, avvolgendo e coprendo, in particolare, la superficie dell’antenna per circa metà della circonferenza. -, Il prototipo che è stato così realizzato, posto a diretto contatto con l’antenna, ha bloccato oltre il 60% delle radiazioni verso l’utente, dimostrando la validità e l’efficacia del sistema.

Nel secondo caso, il prototipo di schermo costituito da un comune filo rìgido di ferro zincato è stato montato, parallelamente e discosto, sull’antenna di un normale walkie-talkie, e si è riscontrata un’attenuazione delle radiazioni emesse verso l’utente superiore al 90%.

Il terzo prototipo si riferisce al montaggio dello schermo, su un telefono cordless, costituito da una barretta di ferro zincato dello spessore di 2 mm., largo 2 cm. e di altezza tale da superare quella dell’antenna, (vedi fig. n. 5) si è riscontrato un abbattimento delle radiazioni, dalla parte dell’utente, di circa Γ 80%.

Per quanto riguarda l’efficienza è da notare che, nonostante l’applicazione dello schermo, le apparecchiature “testate” non hanno mostrato variazioni di portata radio.

Per ottimizzare il rendimento dello schermo abbiamo calcolato la lunghezza d’onda (o lambda ) delle radiazioni dell’emittente secondo la formula c/f (dove c è uguale alla velocità della luce ed / è uguale alla frequenza) ed abbiamo trovato che per la frequenza di 1800 MHz., essa è pari a 0,1666 metri; da questo dato tenendo conto che la distanza deve essere superiore di poco a 0,1 lambda (come da tabella riportata a pag. 18 del testo: Radioelettronica di Grasso, Liberatore e Ricci), siamo arrivati a determinare la distanza ottimale antenna-riflettore che è di 0,025 metri.

Quindi la distanza ottimale è determinata in cm. 2,5 per posizionare il nostro schermo da un’antenna funzionante a 1800 MHz, oppure è di cm. 5 se lo schermo va montato su un’antenna funzionante a 900 MHz.

Comunque, dalle verìfiche effettuate, lo schermo risulta efficace anche se disposto direttamente a contatto con l’antenna, quindi a distanze minori da quelle teorizzate.

L’utilizzo dello schermo potrebbe consentire l’uso degli apparecchi telefonici cellulari anche ai portatori di stimolatori cardiaci senza provocare interferenze, in quanto allontana le radiazioni elettromagnetiche.

Il SSMARR potrebbe essere impiegato in generale per schermare qualsiasi fonte di emissione di onde elettromagnetiche, quindi anche su elettrodomestici quali ad esempio, rasoi elettrici, forni a microonde ecc. e nelle strutture fisse della rete (le stazioni radiobase) per proteggere dalle radiazioni le zone abitate adiacenti.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI DI BREVETTO; 1) Rivendichiamo uno schermo metallico anti radiazioni elettromagnetiche a riflettore da applicare sugli apparati radio rice-trasmittenti, telefoni cellulari, cordless, ecc., caratterizzato come un elemento conduttore-riflettore interposto tra l’antenna che emette le radiazioni e l’utente, in modo da trasformare le radiazioni da omnidirezionali a monodirezionali direzionali e dirigerle in direzione opposta all’utente, nonché la definizione della distanza ottimale per ottenere maggior potere schermante, da interporre in modo fisso o variabile, tra l’antenna radiante e l’elemento conduttore-riflettore a protezione dell’utente. 2) Rivendichiamo un schermo metallico anti- radiazioni elettromagnetiche a riflettore, da applicare sugli apparati radio rice-trasmittenti, di cui alla rivendicazione n.l quando l’elemento conduttore-riflettore è costituito da una o più lastre, e/o lamine, e/o scocca, e/o filo, e/o da trecce, e/o da reti flessibili oppure rigide, aggregate in vario modo, nonché da polvere metallica coesa. 3) Rivendichiamo la distanza tra l’elemento radiante e lo schermo di cui alla rivendicazione n. 1 quando possa essere determinata in modo ottimale (scientificamente calcolata per ogni distanza media aH’intemo della gamma di emissione dell’apparecchio) e ottenuta anche con sistemi incernierati, basculanti, telescopici, a pantografo, fissi o mobili attaccati immediatamente sugli apparecchi trasmittenti e/o sulle loro custodie. 4) Rivendichiamo il SSMARR quando sia associato ad altri sistemi di schermatura anti radiazioni anche se applicato su elettrodomestici. 5) Rivendichiamo il SSMARR quando applicato sulle antenne ricetrasmittenti delle strutture fìsse (stazioni radiobase) a protezione delle zone adiacenti abitate. DESCRIZIONE PELLE FIGURE FIGURA n. 1 Diagrammi di radiazione (dal libro: Radioelettronica di N. Grasso, A. Liberatore e G. Ricci, Ed. Cremonese, pag. 218). a : diagramma di radiazione bidirezionale di un dipolo b : diagramma di radiazione unidirezionale ottenuta con piano riflettore- conduttore posto ad un lato del dipolo. FIGURA n.
2. 2 Esempio applicativo del SSMARR rimovibile, a : Schermo riflettore-direttore b : Schermo applicato su telefono cellulare con nastro biadesivo FIGURA n. 3 : Esempio applicativo delSSMARR rimovibile su modello “flip” a : vista frontale dello schermo montato sopra un telefono cellulare dotato dello sportellino di protezione della tastiera, b : vista laterale dello stesso. FIGURA n. 4 : Esempio applicativo del SSMARR a scocca a : ipotetica vista laterale della scocca, rimovibile o fissa, comprendente il prolungamento del corpo schermante metallico sull’antenna, questo potrebbe eventualmente essere allungato telescopicamente, b : vista frontale dello stesso. FIGURA n. 5: Esempio applicativo del SSMARR su cordless SSMARR rimovibile costituito da ima barretta rigida posta alla distanza ottimale (4) dall’ antenna. FIGURA n. 6: Esempio applicativo del SSMARR in custodia Lo schermo metallico è incluso nella custodia.