ITCB20130006U1 - Pannello- diaframma escludiregina telescopico - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Il presente modello di utilità si riferisce ad un dispositivo applicabile nel campo dell’apicoltura.

Più in particolare si riferisce ad un pannello-diaframma escludiregina telescopico, adattabile per forma e dimensioni alle pareti di un’arnia, qualunque sia la larghezza o l’altezza del modello utilizzato, in modo da formare all’interno di essa una zona limitata per la separazione ed il confinamento dell’ape regina impedendole così di spostarsi liberamente sugli altri favi contenuti nell’arnia e posti al di fuori della zona confinata.

L'arnia è il ricovero artificiale dove vive una colonia di api domestiche, principalmente Apis mellifera, e dove, come nella struttura naturale dell'alveare, costruisce il favo.

Un’arnia è solitamente costituita da una cassetta, tipicamente di legno, e costruita dall'apicoltore affinché le api organizzino la loro colonia.

Nel campo dell’apicoltura odierna è presente un problema legato all’aggressione biologica delle colonie di api da parte di un parassita denominato Varroa, proveniente dal Sud Est asiatico e contro il quale le api occidentali non presentano alcuna forma di difesa.

Allo stato attuale le conoscenze tecniche per combattere tale forma parassitaria sono limitate al contenimento della sua presenza nelle arnie ma non ancora al suo completo debellamento. Questo parassita, nella maggior parte dei casi (80-85%), vive e si riproduce nelle cellette dove si trovano le larve delle api; cresce nutrendosi del cibo a loro destinato, con la conseguenza che le stesse possono nascere malnutrite, con deformazioni o addirittura morire prima del loro completo sviluppo.

Per combattere questo parassita, si usa confinare un favo con un telaino, detto “telaino trappola”, nel quale l’ape regina continua a deporre le uova in una zona confinata all’interno dell’arnia separata dagli altri favi per mezzo di un isolatore, o di un isolatore semplificato anti-Varroa, oppure di un diaframma con telaio fisso, costituito, nella maggior parte dei casi, da una griglia metallica a filo zincato che ha interspazi tali da permettere il passaggio delle api operaie destinate alla cura del favo e delle larve, ma non quello dell’ape regina (notoriamente più grande) verso gli altri favi; tale griglia è normalmente reperibile sul mercato e detta, per questo specifico motivo, “griglia escludiregina” o più semplicemente “escludiregina”.

Con l’applicazione di detti isolatori o diaframmi, le uniche cellette con la covata infestate dal parassita sono quelle del favo presenti nella zona delimitata dal telaino trappola.

Dopo ventiquattro giorni, al momento della schiusa della covata dagli altri favi non più a disposizione della regina perché rimasti fuori dallo spazio delimitato dall’escludiregina, il telaino trappola viene asportato e distrutto, annullando così anche la nascita di nuovi parassiti. Il resto delle Varroe presenti nell’arnia al di fuori delle cellette viene trattato con il disinfestante adottato dall’apicoltore che in tal modo raggiunge la sua massima efficacia. Il diaframma separatore viene rimosso contemporaneamente dal telaino trappola al fine di consentire all’ape regina di muoversi liberamente sugli altri favi, pronti ad accogliere nuove covate, con la minima presenza di parassiti.

Il telaio diaframma escludiregina presente sul mercato ha però alcune limitazioni: ha un perimetro con dimensioni fisse e una volta posizionato all’interno dell’arnia non aderisce mai perfettamente alle pareti ed al fondo della stessa, sia per una eventuale poco corretta esecuzione dei componenti dell’arnia, sia per le diverse altezze che possono avere i fondi dei vari modelli presenti in commercio, sia perché, essendo l’arnia realizzata in legno, in corso d’utilizzo è soggetta a movimenti e deformazioni del legno stesso, per dilatazione o ritiro dovuti all’umidità, che ne alterano la conformazione geometrica della sezione interna.

La mancata aderenza alle pareti interne favorisce la presenza di punti di passaggio, sul perimetro del diaframma separatore, abbastanza larghi da permettere all’ape regina di uscire dalla zona confinata per deporre le uova sugli altri favi, invalidando così la successiva opera di disinfestazione dalla Varroa nell’arnia da parte dell’apicoltore.

Scopo del ritrovato oggetto del presente modello è di risolvere i suddetti inconvenienti mediante un pannello-diaframma escludiregina telescopico le cui dimensioni possano adattarsi a qualunque tipo di arnia in commercio.

Per tale scopo il pannello escludiregina oggetto della presente trattazione è munito perimetralmente, sui bordi laterali e su quello inferiore, di listelli mobili di tipo telescopico, regolabili sia orizzontalmente che verticalmente, che ne premettono una più efficace aderenza alle pareti dell’arnia, qualunque sia la larghezza o l’altezza del modello utilizzato.

Alcune esecuzioni preferite del pannello-diaframma escludiregina oggetto del presente modello sono illustrate nel seguito con riferimento alle figure delle tavole di disegni allegate che illustrano rispettivamente:

figura 1 - una vista frontale, con le relative quattro viste perimetrali, di una prima esecuzione del pannello, provvisto di vuoto centrale, in abete;

figura 2 - una vista frontale, con le relative quattro viste perimetrali, di una seconda esecuzione del pannello, pieno, in multistrato;

figura 3 - una vista frontale, in esploso, del pannello di figura 1;

figura 4 - una vista assonometrica in esploso del particolare A di figura 3;

figura 5 - una vista assonometrica con parti parzialmente asportate del pannello di figura 1 applicato all’interno di un’arnia.

Il pannello è di materiale ligneo, abete o multistrato, di dimensioni variabili in relazione alle altre tipologie di arnie utilizzate, ad esempio cm 43,5 X 30 se utilizzato su un’arnia del tipo Dadant-Blatt, cm 44,5 X 23 per il tipo Langstroth, e spessore adeguato cm 2,5 o 3 per il legno d’abete, cm 1,2 / 1,5 / 1,8 / 2,5 o 3 per il multistrato.

In figura 1, è illustrato un pannello 1 in legno d’abete, provvisto di vuoto centrale, chiuso con una griglia escludiregina 2, mentre in figura 2 è illustrato un pannello 3 pieno, in multistrato.

Il pannello 1 è realizzato con quattro elementi, uno superiore 1.1, uno inferiore 1.2, e due laterali 1.3, montati ad incastro, ad esempio di punta a doppio tenone-mortasa, ed incollati tra loro; la griglia escludiregina 2 che chiude il vuoto centrale è fissa ed è posizionata in idonee scanalature 4.4 assiali ricavate nello spessore di detti quattro elementi che compongono il pannello, così come illustrato nel particolare in figura 4.

In figura 2 sono illustrate una vista frontale, con le relative quattro viste perimetrali, di una seconda esecuzione di un pannello 3, pieno, in multistrato.

Sia esso provvisto di vuoto centrale o pieno, in abete o multistrato, il pannello-diaframma secondo il presente modello, presenta sul bordo superiore una scanalatura 4.1 in cui sono incassate due lamine in metallo zincato, di cui una fissa, 5.1, ed una scorrevole orizzontalmente, 5.2, per la regolazione della larghezza degli appoggi 6 del pannellodiaframma sulle apposite battute distanziatrici portatelai 7 predisposte nell’arnia 8.

Sui restanti bordi perimetrali del pannello sono presenti altre scanalature rispettivamente laterali 4.3, e inferiore 4.2, entro le quali scorrono dei listelli mobili, laterali 9 e inferiore 10, realizzati in grigliato escludiregina a filo zincato e posizionati in verticale nelle scanalature laterali ed in orizzontale in quella inferiore.

In alternativa al listello grigliato escludiregina possono essere utilizzati listelli in lamiera (forata o piena) oppure lamine in PVC (forate o piene); oppure ancora listelli in altro materiale (ad es. legno opportunamente traforato).

L’utilizzo di listelli pieni è consigliato con il solo pannello in legno d’abete avente il grigliato in posizione centrale.

Come illustrato in figura 5, dopo aver posizionato il pannello all’interno dell’arnia 8, poggiandolo sulle apposite battute distanziatrici portatelai 7, si fanno aderire i listelli mobili laterali 9 alle pareti 8.1 dell’arnia ed il listello inferiore 10 al fondo 8.2, utilizzando ad esempio un’apposita leva in dotazione all’apicoltore, così da eliminare qualsiasi punto di passaggio perimetrale troppo ampio, che permetterebbe all’ape regina di uscire dalla zona confinata.

Inoltre le due lamine superiori 5.1, 5.2, descritte in precedenza, fuoriescono dalle loro scanalature di un’altezza tale da chiudere completamente il passaggio superiore tra il pannello-diaframma ed il coprifavo.

Due ulteriori criticità da risolvere sono rappresentate dalla presenza dell’asola continua d’entrata nella parte inferiore dell’arnia e dal melario, posto al di sopra del nido, in quella superiore.

L’ape regina potrebbe utilizzare queste due vie di fuga per aggirare il pannello-diaframma. Per risolvere definitivamente tali criticità all’interno dell’arnia 8, sull’asola di entrata, è possibile apporre un ulteriore listello escludiregina 11 o lamina forata, in corrispondenza dello spazio delimitato dal pannello-diaframma.

Superiormente, invece, l’utilizzo di una lamina metallica forata, posta orizzontalmente a separare i due corpi dell’arnia (nido e melario), appoggiata sulle lamine superiori del pannello-diaframma e sui bordi delle pareti della zona destinata al confinamento del telaino trappola, impedisce la fuga dell’ape regina attraverso la parte superiore del nido.

Il presente modello di utilità è stato illustrato con riferimento ad alcune esecuzioni preferite di pannelli diaframma telescopici escludiregina.

Tutti i dettagli geometrici dei pannelli, nonché le dimensioni, sono sostituibili da altri elementi geometrici tecnicamente equivalenti, purché applicabili a tipologie di arnie attualmente utilizzate, e rientranti nell’ambito del concetto inventivo che caratterizza il presente modello.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) “Pannello-diaframma escludiregina telescopico”, caratterizzato dal fatto che è provvisto di bordi mobili estensibili e registrabili, sia orizzontalmente che verticalmente, in modo da aderire alle pareti di qualunque tipo di arnia e formare all’interno di essa una zona limitata per la separazione ed il confinamento dell’ape regina.
2. 2) Pannello-diaframma di cui a rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che presenta: a. sul bordo superiore, una scanalatura longitudinale (4.1) in cui sono incassate due lamine in metallo zincato, di cui una fissa (5.1) ed una scorrevole orizzontalmente (5.2), per la regolazione della larghezza degli appoggi (6) del pannello-diaframma sulle apposite battute distanziatrici portatelai (7) predisposte nell’arnia (8), b. su ciascuno dei due bordi laterali, una scanalatura longitudinale (4.3) entro la quale scorre un idoneo listello mobile (9) realizzato con grigliato escludiregina a filo zincato, posizionato in verticale, e, c. sul bordo inferiore, una scanalatura longitudinale (4.2) entro la quale scorre un idoneo listello mobile (10) realizzato con grigliato escludiregina a filo zincato, posizionato in orizzontale.
3. 3) Pannello-diaframma di cui a rivendicazione 2a caratterizzato dal fatto che le due lamine (5.1, 5.2) fuoriescono dalle scanalatura longitudinale (4.1) di un’altezza tale da chiudere completamente il passaggio superiore tra il pannello-diaframma ed il coprifavo.
4. 4) Pannello-diaframma di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è pieno o presenta un vuoto centrale.
5. 5) Pannello-diaframma di cui a rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto, nel caso in cui presenta un vuoto centrale, è realizzato con quattro elementi, uno superiore (1.1), uno inferiore (1.2), e due laterali (1.3), montati ad incastro, la griglia escludiregina (2) che chiude il vuoto centrale essendo fissa e posizionata in idonee scanalature (4.4) assiali ricavate, perimetralmente al vuoto centrale, nello spessore di detti quattro elementi che compongono il pannello.
6. 6) Pannello-diaframma di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è provvisto di listelli escludiregina e lamine metalliche forate, rispettivamente poste orizzontalmente, a separare i due corpi dell’arnia, nido e melario, e appoggiate sulle lamine superiori e sui bordi delle pareti della zona destinata al confinamento del telaio, e inferiormente, all’entrata dell’arnia in corrispondenza dello spazio delimitato dal pannello-diaframma.
7. 7) Pannello-diaframma di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è di materiale ligneo, abete o multistrato, e ha dimensioni variabili in relazione alle tipologie di arnie utilizzate.
8. 8) Pannello-diaframma di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i listelli mobili e la griglia centrale, nel caso in cui il pannello presenta un vuoto centrale, in alternativa al grigliato escludiregina a filo zincato, sono realizzati in lamiera forata o piena, oppure sono lamine in PVC, forate o piene, oppure sono in altro materiale, ad esempio legno opportunamente traforato.
9. 9) Pannello-diaframma di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che ha uno spessore di cm 2,5 o 3 per il legno d’abete, e di cm 1,2 / 1,5 / 1,8 / 2,5 o 3 per il multistrato e dimensioni di cm 43,5x30 se utilizzato su un’arnia del tipo Dadant-Blatt e di cm 44,5x23 se utilizzato su un’arnia del tipo Langstroth.