ITBZ20070026A1 - Dispositivo per afferrare saldamente un'asta, una barra, una fune o simile. - Google Patents

Dispositivo per afferrare saldamente un'asta, una barra, una fune o simile. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: “Dispositivo per afferrare saldamente un'asta, una barra, una fune o simile”
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un dispositivo per afferrare saldamente un’asta, una barra, una fune o simile, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Tali dispositivi trovano applicazione ogniqualvolta si deve inserire in un dispositivo oggetto molto lungo, contrastando contemporaneamente una forza che si oppone a manovra.
Ciò può accadere ad esempio in campo industriale, quando, per i motivi più vari, occorre inserire un oggetto molto lungo in un dispositivo per portarlo in una posizione in cui si attivano mezzi di bloccaggio interni al dispositivo.
Un altro campo di applicazione tipico e importante è rappresentato dal caricamento dei fucili subacquei, in particolare quelli ad aria compressa. All'atto di questa operazione si infila l’estremità di un'asta dotata di arpione nella bocca del fucile, e poi, dopo avere fatto appoggiare l’estremità dell'asta al pistone del fucile subacqueo, si spinge con forza con una mano l’asta verso l’interno del fucile subacqueo. In tal modo l’estremità dell’asta, che è appoggiata al pistone, spingerà il pistone lungo l’asse longitudinale della canna del fucile facendolo scorrere nella canna ed allontanandolo dalla bocca fino a bloccarlo in appositi mezzi di bloccaggio. Così facendo viene compresso un fluido sottopressione, che poi all’atto dello sparo del fucile si espanderà riportando il pistone in prossimità della bocca sospingendo in tal modo l’asta fuori dal fucile subacqueo. D fluido sottopressione reagisce alla crescente compressione con una forza antagonista crescente.
Attualmente questo tipo di operazioni avvengono afferrando l’oggetto con le mani, nel caso del caricamento dei fucili subacquei, oppure, nel caso dei procedimenti industriali, afferrando l’oggetto con dispositivi di bloccaggio, che serrano l’oggetto in maniera da impedire in maniera assoluta uno scorrimento dell’oggetto rispetto al dispositivo di bloccaggio, cioè impediscono uno scorrimento reciproco tra oggetto e dispositivo di bloccaggio in entrambi i versi della direzione di azione della forza antagonista.
In genere, soprattutto in presenza di oggetti molto lunghi, lo spostamento dell’oggetto avviene a più riprese, spostando ripetutamente il punto di presa sull’oggetto. Più precisamente si afferra l’oggetto e si effettua un primo movimento, poi si lascia la presa, mentre l’oggetto viene tenuto in posizione da qualcuno o qualcosa, si riafferra l’oggetto più indietro, per avere di nuovo corsa, e si effettua un secondo movimento e così via fino al compimento dell’intero movimento.
Nel caso del caricamento dei fucili subacquei, lo svolgimento delle sopraccitate operazioni non è un problema, in quanto si adoperano le mani. L'uso delle mani rappresenta invece un inconveniente sotto altri punti di vista, in quanto l'uso delle mani influisce sulla saldezza della presa, in particolare in acqua ove le mani sono bagnate e per il fatto che nel caso dei fucili subacquei la forza antagonista è molto elevata.
Nel caso dei procedimenti industriali invece, l'inconveniente principale consiste nella difficoltà di attuare velocemente le sopraccitate operazioni. Infatti il fatto che il dispositivo di bloccaggio agisca in entrambi i versi della direzione lungo la quale avviene il movimento dell'oggetto, obbliga l'utilizzatore del dispositivo di bloccaggio a sbloccare completamente il dispositivo, a riposizionarlo sull'oggetto ed a ribloccarlo nuovamente ad ogni spostamento del punto di presa sull'oggetto.
H compito della presente invenzione è quindi sviluppare un dispositivo per afferrare saldamente un'asta, una barra, una fune o simile, che da un lato permetta una presa ben salda e dall'altro permetta di spostare facilmente il suo punto di presa lungo l'oggetto. Questo compito viene risolto da un dispositivo per la presa, per afferrare saldamente un'asta, una barra, una fune o simile, presentante le caratteristiche indicate nella parte caratteristica della rivendicazione 1.
H dispositivo di bloccaggio unidirezionale, previsto perii dispositivo secondo l'invenzione, elimina brillantemente tutti i sopraccitati inconvenienti.
Da un lato, nel caso dei fucili subacquei, esso permette di non dovere più afferrare direttamente con la mano l'asta di un fucile subacqueo durante il caricamento di quest'ultimo. Ciò migliora la sicurezza, in quanto si riducono i rischi di perdere la presa ed inoltre, proprio per il fatto di permettere una presa più salda ed efficace, l'utilizzatore è in grado di trasmettere all'atto del caricamento una spinta sull'asta maggiore di quanto era possibile fare a mani nude, faticando meno. È quindi ora possibile caricare il fucile subacqueo con uno sforzo ed una fatica minori di quelli necessari finora.
Dall'altro lato, nel caso dei procedimenti industriali, grazie alla unidirezionalità del dispositivo di bloccaggio previsto secondo l'invenzione, si potrà riposizionare senza difficoltà la presa sull'oggetto del dispositivo secondo l'invenzione, in quanto il movimento che si effettua all'atto del riposizionamento è proprio nel verso in cui il dispositivo di bloccaggio unidirezionale non agisce.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 2 rivendica una forma di realizzazione particolarmente affidabile del dispositivo secondo l’invenzione. La coppia di elementi di serraggio prevista, permette infatti di attuare quel serraggio selettivo unidirezionale che è alla base dell'idea inventiva della presente invenzione.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 3 rivendica un esempio di realizzazione della coppia di elementi di serraggio rivendicati nella rivendicazione 2.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 4 rivendica una possibile conformazione degli elementi a superficie curva rivendicati nella rivendicazione 3.
Un miglioramento delle condizioni di serraggio dell'oggetto è ottenibile per mezzo delle caratteristiche delle rivendicazioni 5 e 6, riguardanti due diversi esempi di conformazione delle superfici degli elementi a superficie curva, volti ad aumentare l'attrito tra la superficie di questi e la superficie dell'oggetto.
Se il dispositivo di bloccaggio unidirezionale previsto perii dispositivo secondo la presente invenzione presenta la caratteristica rivendicata nella rivendicazione 7, può essere ottenuto un cosiddetto effetto autobloccante, intendendo con ciò che la coppia di elementi di serraggio tende a portarsi sempre automaticamente nella sua posizione operativa. Ciò avviene anche in assenza dell'oggetto.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 8 permette di perfezionare il funzionamento del dispositivo secondo l'invenzione, mettendolo nelle condizioni ottimali per accogliere l'oggetto. I mezzi di battuta previsti con questa rivendicazione, impediscono infatti che gli elementi a superficie curva possano, in assenza dell'oggetto, oltrepassare la loro posizione operativa sotto l'azione della forza elastica delle molle di trazione.
Anche la caratteristica rivendicata nella rivendicazione 9 permette di perfezionare il funzionamento del dispositivo secondo l'invenzione. Gli ingranaggi previsti con questa rivendicazione permettono infatti di sincronizzare reciprocamente le rotazioni dei due elementi a superficie curva, creando condizioni di serraggio simmetriche e perfettamente equilibrate dal punto di vista dinamico e geometrico.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 10 permette di aumentare i punti di contatto tra superficie degli elementi a superficie curva ed oggetto. Infatti grazie alla gola anulare il diametro dell'oggetto appoggia in almeno due punti e non più su un solo punto, come avviene in assenza della gola anulare
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 11 facilita l'inserimento dell'oggetto tra gli elementi a superficie curva, quando è presente la gola anulare. Diversamente l'escursione massima degli elementi a superficie curva per portarsi dalla posizione operativa a quella inattiva e viceversa sarebbe notevole ed occorrerebbe anche una notevole rotazione per effettuarla.
Le caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni 12 e 13 permettono una particolare comodità di utilizzo del dispositivo secondo l'invenzione.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 14 permette di ottenere una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. Il dispositivo presentante questa caratteristica può essere considerato la versione base o standard di esso.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 15 permette di ottenere una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. La possibilità di rotazione introdotta con questa caratteristica rende il dispositivo più versatile ed adattabile alle varie dimensioni dei vari oggetti da afferrare.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 16 permette di ottenere una terza forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione perfezionando ulteriormente il funzionamento. Ή fatto di collegare, come previsto nella rivendicazione, il secondo telaio agli elementi a superficie curva e non più al primo telaio, permette all'utilizzatore di esercitare sempre una spinta ottimale sull'oggetto. Infatti questa caratteristica permette di intervenire direttamente sulla forza di serraggio applicata dagli elementi a superficie curva sull'oggetto quando questi si trovano nella loro posizione operativa. Infatti in seguito alla trazione manuale che viene applicata sugli elementi a superficie curva, si ottiene per effetto della deformazione del telaio un supplementare effetto di leva, per cui la forza trasmessa dagli elementi a superficie curva è maggiore di quella che verrebbe trasmessa con un telaio rigido. La forza applicata dall'utilizzatore al dispositivo viene trasmessa quasi tutta, fatte salve le perdite per attrito e per i cinematismi, agli elementi a superficie curva, sia per ruotarli in posizione operativa sia e soprattutto per tenerli ruotati in detta posizione operativa, il che aumenta la sicurezza perché riduce ancora di più le possibilità di perdere la presa sull'oggetto.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 17 rivendica un esempio di realizzazione del dispositivo di bloccaggio unidirezionale rivendicato nella rivendicazione 16.
La caratteristica rivendicata nella rivendicazione 18 riguarda l'uso, particolare ed innovativo, del dispositivo secondo l'invenzione all'atto del caricamento di un fucile subacqueo, in quanto in tale ambito l'uso del dispositivo secondo l'invenzione permette di ottenere i sopracitati significativi vantaggi.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue di forme di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, illustrate sulla base degli allegati disegni a puro titolo esemplificativo e indicativo, ma non certo limitativo. Nei disegni mostrano:
la figura 1 la vista frontale di una prima forma di realizzazione di un dispositivo secondo l'invenzione, presentante un dispositivo di bloccaggio unidirezionale, nella posizione operativa,
la figura 2 la vista posteriore del dispositivo di figura 1,
la figura 3 la vista laterale del dispositivo di figura 1,
la figura 4 la vista frontale del dispositivo di figura 1, in una posizione inattiva, la figura 5 la vista frontale di una seconda forma di realizzazione di un dispositivo secondo l'invenzione, presentante un dispositivo di bloccaggio unidirezionale, nella posizione operativa,
la figura 6 la vista posteriore del dispositivo di figura 5,
la figura 7 la vista laterale del dispositivo di figura 5,
la figura 8 la vista frontale del dispositivo di figura 5, in una posizione inattiva, la figura 9 la vista frontale di una terza forma di realizzazione di un dispositivo secondo l'invenzione, presentante un dispositivo di bloccaggio unidirezionale, nella posizione operativa,
la figura 10 la vista posteriore del dispositivo di figura 9,
la figura 11 la vista laterale del dispositivo di figura 9,
la figura 12 la vista frontale del dispositivo di figura 9, in una posizione inattiva, la figura 13 la vista dal basso del dispositivo di figura 9,
le figure 14 e 15 due viste frontali della prima forma di realizzazione del dispositivo di figura 1 , in presenza di due rispettive distinte preferite forme di realizzazione degli elementi a superficie curva,
le figure 16 e 17 due viste frontali della seconda forma di realizzazione del dispositivo di figura 5, in presenza di due rispettive distinte preferite forme di realizzazione degli elementi a superficie curva,
le figure 18 e 19 due viste frontali della terza forma di realizzazione del dispositivo di figura 9, in presenza di due rispettive distinte preferite forme di realizzazione degli elementi a superficie curva,
la figura 19a una vista frontale della terza forma di realizzazione del dispositivo di figura 10, in presenza della forma di realizzazione degli elementi a superficie curva rappresentata in figura 19 e nella posizione operativa degli elementi a superficie curva,
le figure 20, 20a-20d esempi di realizzazione degli elementi a superficie curva secondo la loro forma di realizzazione rappresentata nelle figure 14,16 e 18,
le figure 21, 21a-21d esempi di realizzazione degli elementi a superficie curva secondo la loro forma di realizzazione rappresentata nelle figure 15,17,19 e 19a,
la figura 22 una vista assonometrica della parte superiore di un fucile subacqueo di tipo noto dalla tecnica nota,
la figura 23 una rappresentazione, parzialmente in sezione, del fucile subacqueo di figura 22, con asta inserita in esso e con un dispositivo secondo l'invenzione, la seconda forma di realizzazione di esso, applicato all'asta,
la figura 24 una rappresentazione, parzialmente in sezione, del fucile subacqueo di figura 22, con asta inserita in esso e con un dispositivo secondo l'invenzione, la terza forma di realizzazione di esso, applicato all'asta.
Come detto le figure mostrano schematicamente tre diverse forme di realizzazione di un dispositivo per afferrare saldamente un oggetto 1 a forma di asta, barra, fune o simile, che 10 attraversa, e per spostarlo lungo una direzione lungo la quale agisce una forza antagonista che si oppone allo spostamento dell'oggetto 1.
11 dispositivo comprende un dispositivo di bloccaggio 2, che serra al suo interno l'oggetto 1 da afferrare e con il quale è possibile afferrare l'oggetto 1.
Secondo l’invenzione il dispositivo di bloccaggio 2 è unidirezionale. Con il termine unidirezionale è da intendersi che è permesso uno scorrimento del dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 rispetto all'oggetto 1 nel verso concorde a quello di azione della forza antagonista, mentre uno scorrimento nel verso contrario a quello di azione della forza antagonista è impedito.
Come risulta particolarmente evidente dalle figure il dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 comprende una coppia di elementi di serraggio 3, supportati lateralmente affiancati, ma non a reciproco contatto. Questi elementi di serraggio 3 sono spostabili da una posizione operativa, nella quale essi 3 serrano tra loro l'oggetto da afferrare 1 e che è stata rappresentata ad esempio nelle figure 1,2, 5, 6, 9 e 10 ad una pluralità di posizioni inattive, nelle quali essi 3 non toccano l'oggetto da afferrare 1 e delle quali una è stata rappresentata nelle figure 4,8,12, e viceversa.
Il serraggio dell'oggetto 1 nella posizione operativa degli elementi di serraggio 3, avviene per il fatto che in tale posizione la loro distanza reciproca assume un valore h2, rappresentato ad esempio nelle figure 1,2, 5, 6, 9 e 10 che è minore del valore hi, rappresentato ad esempio nelle figure 4,8,12, che tale distanza reciproca assume in una qualsiasi posizione inattiva del dispositivo.
Per ottenere ciò gli elementi di serraggio 3 possono opportunamente essere costituiti ad esempio da una coppia di elementi a superficie curva 3, supportati in modo ruotabile attorno a rispettivi assi di rotazione A, da detta posizione operativa a detta pluralità di posizioni inattive, e viceversa. Nel passaggio da una posizione all'altra gli elementi a superfìcie curva 3 ruotano sempre contemporaneamente, ciascuno attorno al proprio asse di rotazione A, ma ciascuno in senso inverso all'altro.
Per realizzare tali elementi a superficie curva 3 possono essere previsti dei dischi a forma di cerchio, aventi ciascuno asse di rotazione A disposto disassato rispetto al proprio centro geometrico, come è stato rappresentato nelle figure in cui sono stati indicati con a e b rispettivamente il raggio minimo ed il raggio massimo disposti su uno stesso diametro. In alternativa è anche pensabile che gli elementi a superficie curva 3 siano dei dischi di forma ellittica o di un'altra superficie curva a raggio variabile.
Inoltre per aumentare l'attrito tra la superficie degli elementi a superficie curva 3 e l'oggetto 1, la superficie degli elementi a superficie curva 3 può opportunamente essere zigrinata. In alternativa o in aggiunta è anche pensabile disporre sulla superficie degli elementi a superficie curva 3 un riporto di materiale ad alto coefficiente di attrito.
Si noti infine che per effetto dell’attrito un eventuale scorrimento del dispositivo secondo l'invenzione, e quindi del dispositivo di bloccaggio 2, lungo l'oggetto 1 nel verso concorde a quello di azione della forza antagonista, sollecita gli elementi di serraggio 3 ad assumere una posizione inattiva, come quelle rappresentate ad esempio nelle figure 4,8 e 12.
Con 4 sono state indicate delle molle di trazione. La forza elastica di queste molle di trazione 4 tende a ruotare gli elementi a superficie curva 3 nella loro posizione operativa. La presenza di queste molle di trazione 4 permette di avere un azione automatica autobloccante del dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2.
Il dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 comprende anche mezzi di battuta 5, visibili ad esempio nelle figure 2,4 e 6. In tal modo si impedisce, che all'atto della loro rotazione da una posizione inattiva alla posizione operativa gli elementi a superficie curva 3 possano ruotare oltre la posizione operativa.
Nelle figure sono stati indicati con 6 degli ingranaggi rispettivamente associati a ciascun elemento a superficie curva 3. Essi servono per sincronizzare reciprocamente le rotazioni dei due elementi a superficie curva 3 e ciascuno di essi ruota assieme al proprio associato elemento a superficie curva 3, dato che all'atto di una qualsiasi rotazione degli elementi a superficie curva 3 essi 6 ingranano uno nell'altro.
Nelle figure 20, 20a-20d e 21,21a-21d sono state rappresentate due distinte ulteriori forme di realizzazione degli elementi a superficie curva 3. Entrambe le due forme di realizzazione prevedono la presenza di una gola anulare 3a, di varia forma secondo i vari esempi di realizzazione rappresentati. Nel caso della seconda forma di realizzazione, rappresentata nella figure 21, 21a-21d, è prevista in aggiunta l'asportazione di una porzione di materiale su un bordo della gola anulare 3a. La presenza della gola anulare 3a permette di aumentare i punti di contatto tra l'oggetto 1 e gli elementi a superficie curva 3, mentre l'asportazione di materiale, facilitando l'inserimento dell'oggetto 1 tra gli elementi a superficie curva 3, permette di mantenere vicini gli elementi a superficie curva 3 e di ridurre l'entità delle correlate rotazioni necessarie per passare dalla posizione inattiva a quella operativa, come verrà illustrato in seguito.
Come detto il dispositivo secondo la presente invenzione permette, grazie al dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 previsto, di non dovere più afferrare l'oggetto 1 a mani nude. A tale scopo esso comprende inoltre un'impugnatura 7. Inoltre sul suo lato opposto agli elementi a superficie curva 3 l'impugnatura 7 presenta un foro cieco 13.
Nelle figure 1-4 è stata rappresentata una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. Essa è strutturata più semplicemente della altre due forme di realizzazione che verranno spiegate più avanti.
In questa prima forma di realizzazione il dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 presenta un telaio 2c, sul quale sono supportati gli elementi a superficie curva 3, gli ingranaggi 6 e l'impugnatura 7. Questo telaio 2c presenta nella zona dell'impugnatura 7 un andamento curvato in maniera tale in allontanamento dal piano di rotazione degli elementi a superficie curva 3, che l'impugnatura 7 non interferisce con l'oggetto 1. Per ruotare gli elementi a superficie curva 3 dalla loro posizione operativa in una delle loro posizioni inattive, essi 3 dovranno essere ruotati contro la forza elastica delle molle di trazione 4. A tale scopo l'utilizzatore agirà con la mano sulle levette di apertura 11, collegate agli elementi a superficie curva 3, portandole dalla posizione rappresentata nella figura 1 nella posizione rappresentata nella figura 4. Ciò comporta una corrispondente rotazione degli elementi a superficie curva 3, in maniera che la distanza reciproca degli elementi a superficie curva assuma un valore hi maggiore di h2. Ovviamente il valore hi sarà maggiore del diametro dell'oggetto 1. Non appena cessa l'azione esterna dell'utilizzatore sulle levette di apertura 11, il dispositivo riassume, sotto l'azione delle molle di trazione 4, la sua configurazione rappresentata nella figura 1, in cui gli elementi a superficie curva 3 si trovano nella loro posizione operativa.
Nelle figure 5-8 è stata rappresentata una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. Essa è in gran parte strutturata come la sopra descritta prima forma di realizzazione.
La differenza tra le due forme di realizzazione consiste nel fatto che nel caso di questa seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, il telaio del dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 è in due parti. Esso presenta un primo telaio 2d, sul quale sono supportati gli elementi a superficie curva 3 e gli ingranaggi 6, ed un secondo telaio 2e sul quale è disposta l'impugnatura 7. H secondo telaio 2e è collegato al primo telaio 2d in maniera ruotabile attorno ad un asse di rotazione B parallelo al piano di rotazione degli elementi a superficie curva 3.
Infine, nelle figure 9-13 è stata rappresentata una terza forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, più complessa delle prime due forme di realizzazione già descritte.
In questa terza forma di realizzazione il dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2 presenta un primo telaio 2a ed un secondo telaio 2b. Sul primo telaio 2a, indeformabile, sono supportati gli elementi a superficie curva 3 e gli ingranaggi 6, mentre sul secondo telaio 2b è disposta l'impugnatura 7.
H secondo telaio 2b è parzialmente deformabile in adattamento all'entità delle rotazioni effettuate dagli elementi a superficie curva 3. Esso 2b è inoltre collegato agli elementi a superficie curva 3 ed è supportato in maniera ruotabile attorno ad un asse di rotazione C parallelo al piano di rotazione degli elementi a superficie curva 3.
Più in particolare, per ciascun elemento a superficie curva 3 il secondo telaio 2b presenta un mezzo di collegamento 8 all'elemento a superficie curva 3, ad esempio una vite come è stato rappresentato nelle sopra citate figure 9-13, e un primo 9 ed un secondo braccio 10. Il primo braccio 9 è supportato sul mezzo di collegamento 8 in maniera ruotabile attorno all'asse di rotazione C, mentre il secondo braccio 10 è supportato, ad una sua prima estremità a detto primo braccio 9 ed all'altra sua estremità alla rimanente parte del secondo telaio 2b, in maniera ruotabile attorno a due rispettivi assi di rotazione D,E perpendicolari all'asse di rotazione C.
Per ruotare gli elementi a superficie curva 3 dalla loro posizione operativa in una delle loro posizioni inattive, l'utilizzatore non deve agire su levette di apertura 11, non previste in questa forma di realizzazione, ma su un appiglio 12. Questo appiglio 12 è mostrato nelle figure 9-12. Esso è fissato al primo telaio 2a, per cui tirandolo verso l'impugnatura 7 si sposta rispetto al secondo telaio 2b anche il primo telaio 2a. In tal modo gli elementi a superficie curva 3, che sono supportati sul telaio 2a e che però sono anche collegati al secondo telaio 2b, sono forzati a ruotare e il dispositivo passa dalla configurazione rappresentata nella figura 9 alla configurazione rappresentata nella figura 12, in cui gli elementi a superficie curva 3 si trovano in una posizione non attiva. Ciò comporta una corrispondente rotazione degli elementi a superficie curva 3, in maniera che la distanza reciproca degli elementi a superficie curva 3 assuma un valore hi maggiore di h2. Ovviamente il valore hi sarà maggiore del diametro dell'oggetto 1. Non appena cessa l'azione esterna dell'utilizzatore sull'appiglio 12, il dispositivo riassume, sotto l'azione delle molle di trazione 4, la sua configurazione rappresentata nella figura 9, in cui gli elementi a superficie curva 3 si trovano nella loro posizione operativa.
Nel seguito verrà illustrato il funzionamento del dispositivo secondo l'invenzione, sulla base del suo uso per caricare un fucile subacqueo.
Un tale fucile subacqueo è rappresentato nella figura 22 e presenta ad un'estremità un'apertura 21 formante la bocca del fucile subacqueo. H fucile subacqueo comprende un serbatoio 22 ed una canna 23. fi serbatoio 22 contiene un fluido sottopressione, in genere aria compressa, mentre la canna 23 è disposta almeno parzialmente nel serbatoio 22, in maniera che si trovi in collegamento di flusso con questo. In tal modo il fluido sottopressione può fluire dal serbatoio 22 nella canna 23. La canna 23 conduce alla bocca 21. La bocca 21 è disposta in genere su un pezzo di estremità 21a fissabile, ad esempio avvitabile, ai rimanenti componenti del fucile subacqueo.
Nella figura 22 si riconosce poi un pistone 24, il quale è disposto nella canna 23 in modo scorrevole lungo l'asse longitudinale di questa. Più in particolare all'atto dello sparo del fucile subacqueo, il pistone 24 è scorrevole da una posizione di partenza (non rappresentata nella figura 22) e nella quale esso 24 è tenuto fermo da mezzi di bloccaggio 27, ad una posizione di fine corsa (non rappresentata nella figura 22), prossima alla bocca 21. Infine con 25 è stata contraddistinta un'asta, la quale ad una sua estremità è dotata di un arpione 26 e con l'altra sua estremità è infìlabile nella bocca 21 all'atto del caricamento del fucile subacqueo, come verrà spiegato nel seguito.
Il pistone 24 è sottoposto ad un'azione di spinta verso la bocca 21, esercitata dal fluido sottopressione fluente dal serbatoio 22 nella canna 23. Frapponendosi tra il fluido sottopressione e la bocca 21 il pistone 24 delimita all'intemo della canna 23 una sorta di camera di espansione del fluido sottopressione, camera costituita dalla parte di canna 23 sottostante il pistone 24.
Il pistone 24 raggiunge repentinamente la posizione di fine corsa a seguito dell'azione di spinta che gli imprime il fluido sottopressione non appena, per lo sparo, si attua lo sbloccaggio dei mezzi di bloccaggio 27. AH'atto del caricamento il movimento che compie il pistone 24 è il contrario del movimento che esso compie all'atto dello sparo. Durante il caricamento quindi il pistone viene fatto scorrere dalla sua posizione di fine corsa alla sua posizione di partenza.
H pistone 24 viene portato nella posizione di partenza a seguito dell'azione di spinta esercitata dall'estemo su di esso dall'utilizzatore tramite l'asta 25. Ciò avviene per il fatto che l'utilizzatore, dopo avere infilato l'asta 25 con la sua estremità senza arpione 26 nella bocca 21, la spinge contro il pistone 24, allontanandolo sempre più dalla bocca 21. Continuando nell'operazione il pistone 24 raggiungerà la sua posizione di partenza, nella quale si attivano i mezzi di bloccaggio che tengono fermo il pistone 24. H fucile subacqueo è carico e pronto per sparare e per proiettare con forza l'asta 25 fuori dalla bocca 21. In questa posizione la camera di espansione nella canna 23 non esiste praticamente più e quindi il fluido sottopressione è sottoposto alla sua massima compressione ed eserciterà sul pistone 24 la sua massima forza, forza che viene assorbita dai mezzi di bloccaggio del fucile subacqueo.
Per premere l'asta 25 contro il pistone 24 e contrastare e vincere la forza antagonista esercitata dal fluido sottopressione trova applicazione il dispositivo secondo l'invenzione, come è stato rappresentato ad esempio nelle figure 23 e 24, in cui il dispositivo secondo l'invenzione è stato applicato all'asta 25 del fucile subacqueo.
Nella figura 23 è stata rappresentata la seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, ma quanto verrà illustrato vale anche per la prima forma di realizzazione, assai simile alla seconda.
Per applicare il dispositivo secondo l'invenzione all'asta 25 si procede come segue. In primo luogo occorre ruotare gli elementi a superficie curva 3 dalla loro posizione operativa in una delle loro posizioni inattive. A tale scopo l'utilizzatore agirà con la mano sulle levette di apertura 11 , per portare il dispositivo nella configurazione rappresentata nelle figure 4 e 8 e poi disporrà l'asta 25 tra gli elementi a superficie curva 3. Dopo di ciò l'utilizzatore lascerà le levette di apertura Il e l'asta 25 verrà immediatamente serrata tra gli elementi a superficie curva 3, in quanto sotto l'effetto delle molle di trazione 4 questi 3 assumeranno la loro posizione operativa, rappresentata nelle figure 1 e 5.
Afferrandosi all'impugnatura 7 l'utilizzatore potrà ora premere con forza l'asta 25 contro il pistone 24. Qualora non fosse sufficiente un'unica azione di spinta per portare il pistone 24 nella sua posizione di partenza, l'utilizzatore, tenendo ferma l'asta con una mano, farà scorrere con l'altra mano e verso l'alto sull'asta 25 il dispositivo. Uno scorrimento in tal verso è permesso dal dispositivo di bloccaggio unidirezionale 2. Poi, dopo aver posizionato il dispositivo sul nuovo punto di presa, egli riprenderà a tirare l'impugnatura 7 per premere ulteriormente l'asta 25 contro il pistone 24. All'atto di ciò il dispositivo secondo l'invenzione, in particolare il dispositivo di bloccaggio 2, si riporta automaticamente nella sua posizione operativa. Qualora poi l'ultima corsa da effettuare sia più breve della distanza tra l'impugnatura 7 e gli elementi a superficie curva 3, l'utilizzatore potrà anche inserire l'estremi tà superiore dell'asta 25 nel foro cieco 13. Dopo che il pistone 24 è stato premuto nella sua posizione di partenza e bloccato dai mezzi di bloccaggio 27 del fucile subacqueo, l'utilizzatore, per togliere il dispositivo, agirà per l'ultima volta sulle levette di apertura 11, per portare gli elementi a superficie curva 3 in una posizione non attiva che permette di staccare il dispositivo dall'asta 25.
Nella figura 24 è stata invece rappresentata la terza forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, per la quale si procede in maniera identica a quanto è stato descritto con riferimento alla figura 23, relativa alle prime due forme di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. L'unica differenza consiste nel fatto che per applicare il dispositivo all'asta 25 all'inizio del caricamento e per successivamente staccarlo da essa alla fine del caricamento, e quindi per ruotare gli elementi a superficie curva 3 dalla loro posizione operativa in una delle loro posizioni inattive, l'utilizzatore non deve agire su levette di apertura 11, ma sull'appiglio 12.
Nel caso in cui gli elementi a superficie curva 3 presentino la gola anulare 3a e l'asportazione di materiale su un bordo della gola anulare 3a, l'asta 25 verrà inserita, come è rappresentato nella figura 19a, tra gli elementi a superficie curva 3 proprio in corrispondenza di queste asportazioni, dato che in corrispondenza di esse l'inserimento è facilitato e il valore hi della distanza reciproca tra i due elementi a superficie curva 3 può così essere mantenuto di grandezza paragonabile a quella del diametro dell'asta 25.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per afferrare saldamente un oggetto (1) a forma di asta, barra, fune o simile, che lo attraversa, e per spostarlo lungo una direzione lungo la quale agisce una forza antagonista che si oppone allo spostamento dell'oggetto (1), comprendente un dispositivo di bloccaggio (2) che serra al suo interno l'oggetto da afferrare (1), caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio (2) agisce in maniera unidirezionale, cioè è permesso uno scorrimento del dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) rispetto all'oggetto (1) nel verso concorde a quello di azione della forza antagonista, mentre uno scorrimento nel verso contrario a quello di azione della forza antagonista è impedito.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) comprende una coppia di elementi di serraggio (3), supportati lateralmente affiancati, ma non a reciproco contatto, e spostabili da una posizione operativa, nella quale essi (3) serrano tra loro l'oggetto (1), ad una pluralità di posizioni inattive, nelle quali essi (3) non toccano l'oggetto (2), e viceversa.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la coppia di elementi di serraggio (3) è costituita da una coppia di elementi a superficie curva (3), supportati in modo ruotabile attorno a rispettivi assi di rotazione (A), da detta posizione operativa a detta pluralità di posizioni inattive, e viceversa, nel passaggio da una posizione all'altra gli elementi a superficie curva (3) ruotando sempre contemporaneamente, ciascuno attorno al proprio asse di rotazione (A), ma ciascuno in senso inverso all'altro.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che gli elementi a superfìcie curva (3) sono dei dischi a forma di cerchio, aventi ciascuno asse di rotazione (A) disposto disassato rispetto al proprio centro geometrico.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 4, caratterizzato dal fatto che la superficie degli elementi a superficie curva (3) è zigrinata.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 4, caratterizzato dal fatto che la superficie degli elementi a superficie curva (3) presenta un riporto di materiale ad alto coefficiente di attrito.
  7. 7. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni 3 o 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) comprende inoltre molle di trazione (4) la cui forza elastica tende a ruotare gli elementi a superficie curva (3) nella loro posizione operativa.
  8. 8. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) comprende inoltre mezzi di battuta (5), i quali all'atto della rotazione degli elementi a superficie curva (3) da una posizione inattiva nella posizione operativa impediscono l'ulteriore rotazione degli stessi (3) oltre la posizione operativa.
  9. 9. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che è previsto un rispettivo ingranaggio (6) ruotante assieme al proprio associato elemento a superficie curva (3) e che all'atto di una qualsiasi rotazione degli elementi a superficie curva (3) i due ingranaggi (6) ingranano uno nell'altro.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 9, caratterizzato dal fatto che gli elementi a superficie curva (3) presentano una gola anulare (3a).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che viene asportata una porzione di materiale su un bordo della gola anulare (3a).
  12. 12. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 11, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) comprende un impugnatura (7).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che sul suo lato opposto agli elementi a superficie curva (3) l'impugnatura (7) presenta un foro cieco (13).
  14. 14. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) presenta un telaio (2c), sul quale sono supportati gli elementi a superficie curva (3), gli ingranaggi (6) e l'impugnatura (7), il quale nella zona dell'impugnatura (7) presenta un andamento curvato in maniera tale in allontanamento dal piano di rotazione degli elementi a superficie curva (3), che l'impugnatura (7) non interferisce con l'oggetto (1).
  15. 15. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) presenta un primo telaio (2d), sul quale sono supportati gli elementi a superficie curva (3) e gli ingranaggi (6), ed un secondo telaio (2e) sul quale è disposta l'impugnatura (7), detto secondo telaio (2e) essendo collegato al primo telaio (2d) in maniera ruotabile attorno ad un asse di rotazione (B) parallelo al piano di rotazione degli elementi a superficie curva (3).
  16. 16. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 3 a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio unidirezionale (2) presenta un primo telaio (2a), indeformabile, sul quale sono supportati gli elementi a superficie curva (3) e gli ingranaggi (6), ed un secondo telaio (2b), parzialmente deformabile in adattamento all'entità delle rotazioni effettuate dagli elementi a superficie curva (3) e sul quale è disposta l'impugnatura (7), detto secondo telaio (2b) essendo collegato agli elementi a superficie curva (3) e in maniera ruotabile attorno ad un asse di rotazione (C) parallelo al piano di rotazione degli elementi a superficie curva (3).
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che per ciascun elemento a superficie curva (3) il secondo telaio (2b), parzialmente deformabile, presenta un mezzo di collegamento (8) all'elemento a superficie curva (3), un primo braccio (9), supportato sul mezzo di collegamento (8) in maniera ruotabile attorno all'asse di rotazione (C), un secondo braccio (10), supportato ad una sua prima estremità a detto primo braccio (9) ed all'altra sua estremità alla rimanente parte del secondo telaio (2b) in maniera ruotatale attorno a rispettivi assi di rotazione (D,E) perpendicolari all'asse di rotazione (C).
  18. 18. Uso di un dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 17 per caricare un fucile subacqueo, caratterizzato dal fatto che l'oggetto da afferrare saldamente (1) è l'asta del fucile subacqueo, la quale ad una sua estremità è dotata di un arpione e con l'altra sua estremità è infilabile nella bocca del fucile subacqueo all'atto del caricamento. Per incarico del richiedente:
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