ITBS990110U1 - Braccio motorizzato per il cooando di cancelli a battente e simili. - Google Patents

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Description

D E S C R I Z I O N E
del BREVETTO PER MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ’ avente per titolo:
“BRACCIO MOTORIZZATO PER IL COMANDO DI
CANCELLI A BATTENTE E SIMILI”
Il presente modello di utilità riguarda i bracci meccanici per i comandi dì apertura e chiusura di cancelli a battente e simili, e si riferisce in particolare ad un braccio attuatore del tipo motorizzato nel quale un motore elettrico aziona il battente da comandare attraverso una barra filettata girevole.
Già sono noti bracci meccanici del tipo succitato che comprendono, all’interno di una carcassa protettiva, un motore elettrico con una vite senza fine all’uscita, che comanda, attraverso ruote elicoidali, la rotazione reversibile di una barra filettata coniugata con una chiocciola o madrevite traslante la quale porta una staffa da fissare al battente da comandare. Così, alla rotazione del motore corrispondono una rotazione della barra filettata ed una conseguente traslazione della chiocciola o madrevite determinante i movimenti di apertura e chiusura di un battente.
Tali bracci meccanici sono comunque risultati suscettibili di innovazioni per quanto riguarda la disposizione del motore relativamente alla barra filettata, il cinematismo di trasmissione tra motore e barra filettata, i mezzi per gestire il funzionamento del braccio e l’aspetto inerente la sicurezza di questo.
Il presente trovato si riferisce a, e definisce delle, innovazioni apportate ad un braccio meccanico motorizzato al fine di renderlo più lineare, compatto e funzionale e per conseguire una serie di vantaggi quali di seguito riportati.
Gli obiettivi preconizzati sono raggiunti con un braccio meccanico per il comando di cancelli a battente secondo la rivendicazione 1. I vantaggi si trovano nelle possibilità di usufruire di:
1. motorizzazioni diverse, per consentire intensità d’uso (intensivo o intermittente) o prestazioni di potenza diverse; 2. di collocare un dispositivo encoder ottico o magnetico. L’encoder ottico o magnetico consente di aggiungere un’importante funzione di sicurezza. I progetti di norma europea (prEN 12453 : sicurezza nell’impiego delle porte motorizzate -requisiti e classificazioni; e prEN 12445 : sicurezza nell’impiego delle porte motorizzate metodi di prova), infatti, richiedono l’utilizzo di dispositivi atti a limitare le forze in gioco nel movimento delle porte automatiche fino ad un limite massimo di 1400N come forza d’impatto·, e una forza residua statica massima di 1 S0N che deve poi annullarsi entro S secondi dall’impatto. Questa funzione di sicurezza, che nella pratica si rivela in interruzione dell’alimentazione del motore e/o un’inversione di manovra, può essere gestita solo se il quadro di comando dell’attuatore riceve un segnale di rilevazione della presenza dell’ostacolo. Se non si rileva la presenza dell’ostacolo, l’ attuatore continua normalmente a spingere su questo, eventualmente limitando tale spinta grazie ad un dispositivo limitatore di coppia, fino alla fine del conteggio del normale tempo di funzionamento da parte della centrale di comando dell’ attuatore. Questo è lo stato dell’ arte negli attuatori che montano motori alimentati a corrente alternata, ma non consente di garantire l’ annullamento della forza statica dopo 5 secondi richiesto dalle nuove norme europee citate. Quando gli attuatori montano motori alimentati a corrente continua, invece, si soddisfa generalmente la norma grazie alla rilevazione dell’aumento di assorbimento di corrente da parte del motore, il sorpasso di una determinata soglia comporta la rilevazione dell’ostacolo. Un rilevamento dell’assorbimento di corrente non è altrettanto sensibile e sicuro nei motori alimentati a corrente alternata, ecco allora che collocare un encoder sul motore ci permette di ottenere comunque questa importante funzione di sicurezza anche nei motori alimentati a corrente alternata;
3. di creare lo spazio per il montaggio interno all’attuatore di un quadro elettronico di comando (normalmente inserito in un contenitore plastico separato); 4. di inserire all'interno dell’attuatore anche il condensatore.
Gli allegati disegni illustrano un esempio di realizzazione del braccio motorizzato secondo il trovato. In detti disegni:
la Fig. 1 mostra una sezione longitudinale frontale del braccio attuatore;
la Fig. 2 mostra una sezione longitudinale secondo le frecce A- A sulla Fig. l ;
le Figg.3, 4, 5 e 6 mostrano, rispettivamente, le sezioni trasversali secondo le frecce B-B; C-C; D-D; E-E sulle Figg. l e 2;
la Fig. 7 mostra una vista in sezione ingrandita a livello della chiocciola o madrevite;
la Fig. 8 mostra una sezione secondo le frecce F-F sulla Fig. 7;
la Fig. 9 mostra una vista in sezione ingrandita a livello di un'estremità del braccio; e
la Fig.10 mostra la vista di un fermo meccanico nell’ ambito del braccio.
Il braccio attuatore comprende, all’interno di una carcassa di custodia 10, un motore elettrico 1 1 connesso ad una centralina elettronica 12 ed il cui asse porta all’uscita una vite senza fine 13. Questa ingrana con una prima ruota elicoidale oziosa, folle, 14 coniugata a sua volta con una seconda ruota elicoidale 15.
Tale seconda ruota elicoidale 15 è calettata su uno stesso asse 16, o è solidale, con una prima ruota dentata conica 17 di una coppia conica. Su tale asse è usualmente montata una serratura di sblocco 16’ . La seconda ruota dentata 18 di questa coppia conica è calettata all’estremità prossimale di una barra filettata girevole 19 la cui estremità distale è supportata su un supporto 20. La barra filettata 19 è coniugata con una chiocciola o madrevite 21 che trasla lungo la barra stessa e che porta una staffa 22, sporgente da una feritoia 23 lungo un lato della carcassa 10 e collegabile al battente da comandare. La carcassa 10, peraltro, dalla parte del motore 11, è anch’ essa munita di una staffa 24 per un suo collegamento ad un montante fisso -non rappresentatoportante i cardini del battente.
Nell’insieme, l’asse X del motore e quindi della vite senza fine 13 e l’asse Y della barra filettata 19 sono paralleli -Figg. l e 2, scostati l’uno dall’altro in almeno un piano, per esempio in un piano orizzontale, considerando come orizzontale il piano passante per l’asse della seconda ruota elicoidale coassiale con la prima ruota dentata conica.
La barra filettata 19 ha preferibilmente una filettatura trapezia -Fig.7. La staffa 22 congiunta alla chiocciola o madrevite 21 che trasla lungo la barra filettata a seguito della rotazione di questa, si collega al battente da comandare mediante un perno cilindrico 25.
Secondo la norma CEI EN 60335-1/95 sez. 20.1 e 2, per evitare pericoli meccanici per l’utilizzatore, le parti mobili pericolose non devono poter essere toccate con un dito di prova cilindrico avente una determinata lunghezza ed un diametro di 12 mm. Nella presente realizzazione, la larghezza della feritoia 23 è stata limitata a meno di 12 mm, realizzando la staffa 22 che la attraversa con due piatti accoppiati 26. Questi sono collegati, da una parte, al perno cilindrico 25 e, dall’altra, alla chiocciola 21 come mostrato nella Fig.8.
Prima di quest’innovazione lo stato dell’ arte prevedeva dei perni cilindrici solidali con la chiocciola che, per necessità di resistenza meccanica, dovevano avere un diametro superiore a 12 mm. Il risultato era ovviamente quello dì avere una feritoia in cui il dito di prova poteva passare entrando in contatto con parti mobili in movimento.
Si è poi evitato un rischio di schiacciamento tra la staffa 22 ed un fermo meccanico 27 della corsa dando una forma incava allo stesso fermo -Figg.9 e 10-. Tale forma permette al dito di prova con diametro di 12 mm di non rimanere schiacciato tra fermo meccanico e chiocciola con relativa staffa. Lo stato dell’arte prevede invece dei fermi meccanici o elettrici (microinterruttori) che, non avendo particolari forme, non sono in grado di evitare rischi di schiacciamento.
Infine, e come detto più sopra, nel corpo a carcassa è montato un condensatore 28 e sull’asse del motore elettrico è montato un encoder ottico o magnetico 29 ai fini della sicurezza.

Claims (7)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Braccio meccanico per il comando di cancelli a battente, comprendente un motore elettrico (11) con una centralina elettronica di controllo, una barra filettata girevole (19) azionata in rotazione dal motore elettrico attraverso un rotismo di trasmissione, ed una chiocciola o madrevite (21) coniugata con la barra filettata ( 19), traslante lungo questa ed avente una staffa (22) di collegamento al cancello da comandare, e dove detti componenti sono all’interno di una carcassa protettiva ( 10) avente una staffa (24) collegabile ad un montante fisso portante il battente di cancello, caratterizzato dal fatto che detto rotismo di trasmissione comprende una vite senza fine (13) sull’albero di uscita del motore elettrico (11) ed ingranante con una prima ruota elicoidale oziosa (14) coniugata con una seconda ruota elicoidale (15), dal fatto che detta seconda ruota elicoidale (15) è calettata su uno stesso asse ( 16) con una prima ruota dentata conica (17) di una coppia conica una cui seconda ruota dentata conica (18) è fissata ad un’estremità prossimale di detta barra filettata (19) per la rotazione di questa corrispondentemente alla rotazione del motore.
  2. 2. Braccio meccanico secondo la rivendicazione 1, in cui l’asse del motore (10) è posto parallelamente all’asse della barra filettata (19), scostati l’uno dall’altro almeno in un piano.
  3. 3. Braccio meccanico secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui la barra filettata e la chiocciola o madrevite hanno un filetto trapezio.
  4. 4. Braccio meccanico secondo la rivendicazione 3, in cui la staffa (22) collegata alla chiocciola o madrevite (21) è composta da due piatti accoppiati (26) attraversanti una fessura (23) prevista lungo la carcassa protettiva (10) e da un perno cilindrico (25) all’esterno di detta carcassa e collegabile al battente da comandare.
  5. 5. Braccio meccanico secondo le rivendicazioni precedenti, in cui sono previsti fermi meccanici di fine corsa (27) aventi un incavo destinato a ricevere a fine corsa la staffa della chiocciola o madrevite.
  6. 6. Braccio meccanico secondo le rivendicazioni precedenti, in cui al motore elettrico è connesso un encoder ottico o magnetico.
  7. 7. Braccio motorizzato per il comando di cancelli a\ battente e simili, come sostanzialmente sopra descritto, illustrato e rivendicato per gli scopi specificati.
IT1999BS000110 1999-12-10 1999-12-10 Braccio motorizzato per il comando di cancelli a battente e simili. IT247407Y1 (it)

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