ITBS990089A1 - Struttura di radiatori e/o scaldasalviette ad elementi modulari. - Google Patents

Struttura di radiatori e/o scaldasalviette ad elementi modulari. Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
del BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
"STRUTTURA DI RADIATORI E/o SCALDASALVIETTE AD ELE-MENTI MODULARI"
La presente invenzione riguarda il settore dei radiatori per impianti di riscaldamento o scaldasalviette a circolazione di fluido, ed in particolare la fabbricazione di tali apparecchi partendo da elementi modulari.
Già sono note varie forme di realizzazione radiatori o scaldasalviette, da quelli con testate ed elementi o corpi estrusi in alluminio a quelli composti da elementi tubolari in acciaio, per esempio.
E' omunque scopo del trovato di proporre una nuova modalità di fabbricazione di radiatori e/o scaldasalviette in grado di apportare sensibili miglioramenti e semplificazioni nella tecnica di realizzazione, assemblaggio e composizione di tali apparecchi, peraltro senza la necessità di disporre di macchinari complessi e costosi e che comportano dunque un rilevante investimento di partenza.
Un altro scopo dell’invenzione è di fornire un radiatore o scaldasalviette di pratica ed agevole composizione partendo da elementi modulari che possono essere in metallo o anche in materiale plastico, almeno parzialmente, e tali da consentire la formazione, secondo necessità, di apparecchi a 2, 3, 4 o più tubi o colonne ususfruendo sempre degli stessi componenti per le testate.
Detti scopi vengono raggiunti con una struttura di radiatori e./o scaldasalviette secondo la rivendicazione 1.
I vantaggi apportati dalla presente invenzione si possono così riassumere:
- componibilità modulare degli apparecchi di riscaldamento senza attrezzi speciali;
- impiego di componenti preformati ovvero stampati ottenibili con macchinari non complessi e relatimente economici;
- meno disponibilità di parti a magazzino in quanto, con pochi componenti modulari utilizzati selettivamente si possono comporre apparecchi di diverse misure e capacità termiche anche basse. temperature;
facilità di assemblaggio e manutenzione dei componenti e possibilità di una loro sostituzione anche parziale, senza cioè dover disassemblare tutto l'apparecchio,
versatilità nella combinazione dei componenti, sia in orizzontale, sia in verticale, per formare apparecchi di riscaldamento con un numero di tubi differenti
- tenuta idraulica e meccanica sicura nelle di verse modalità di accoppiamento,
Maggiori dettagli del trovato risulteranno più evidenti dal seguito della descrizione fatta con riferimento agli allegati disegni indicativi e non limitativi, nei quali:
la Fig.l mostra un primo modulo di testata di radiatore per due tubi;
la Fio,2 mostra un altro modulo di testata di radiatore per tre tubi;
la Fig.3 mostra un ulteriore modulo di testata di radiatore per quattro tubi;
le Figg.4 5, 6, 7, 8 e 9 mostrano altrettante viste di apparecchi di riscaldamento componibili con l'uso selettivo dei moduli di testata delle Figg.1-3;
la Fig.10 mostra la vista di un modulo di testata predisposto per il raccordo con moduli di testata adiacenti mediante nipplatura interna;
la Fig.11 mostra un’analoga vista di un modulo di testata per il collegamento con moduli di testata adiacenti mediante nipplatura esterna;
le Figg,12, 13 e 14 mostrano altrettante modalità di collegamento di un tubo ad una testata;
la Fig.15 mostra un apparecchio di riscaldamento nella forma di scaldasalviette e con collettori formati da tubi;
la Fig.16 mostra la vista di un tubo collettore per l’apparecchio della Fig.15;
la Fig.17 mostra una guarnizione da usare nell’assieme dalla Fig.15; e
la Fig.18 mostra una diversa configurazione di apparecchio di riscaldamento ottenibile.
Un apparecchio di riscaldamento secondo il trovato è composto da una pluralità di corpi di radiatore 11, disposti parallelamente a lato a lato e ciascuno con testate di estremità 12.
Ogni corpo di radiatore 11 comprende due, tre, quattro o più colonne o tubi 13, paralleli e complanari, che possono essere in alluminio, acciaio o altro materiale composito ed avere una sezione tonda ellittica o similare.
Ogni testata 12 è composta da moduli di testata 14 collegabili tra loro in linea, direttamente o per mezzo di un tubo 15, come evidenziato di seguito.
Le testate possono essere orizzontali ed i tubi o colonne verticali nella formazione di radiatori per impianti di riscaldamento, o al contrario le testate possono essere verticali ed i tubi o colonne orizzontali per installazioni o esigenze particolari, come per esempio in scaldasalviette.
In ogni caso, i moduli di testata 14 sono composti ciascuno da due elementi A e B complementari, opposti, accoppiati longitudinalmente e vincolati tra loro per definire insieme un foro collettore 16 e tanti rami di giunzione 17 quanti sono 1 tubi o colonne 13 di ogni corpo di radiatore. Ogni ramo 17 è forato e in comunicazione con il foro collettore 16 ed avrà una forma tonda, ellittica o altra, compatibile con la forma dei tubi o colonne da collegarvi.
In una esecuzione, ogni modulo di testata 14 è composto da due elementi simmetrici A, B, ciascuno con un singolo ramo 17 per collegarvi un tubo 13, cosi, da formare corpi di radiatore 11 ognuna con due tubi 13 -Figg.1 e 4.
In un’altra esecuzione, ogni modulo di testata 14 è composto da un primo elemento A avente un singolo ramo 17 per collegarvi un tubo 13 e da un secondo elemento B' opposto al primo ed avente due rami 17 per collegarvi altri due tubi 13, così da formare corpi di radiatore 11 ognuno con tre tubi -Figg.2,5.
In un’ulteriore esecuzione, ogni modulo di testata 14 è composto ancora da un primo elemento avente un singolo ramo 17 e da un altro elemento opposto al primo ed avente tre rami 17 per collegarvi tre tubi 13, così da formare corpi di radiatore 11 ognuno con quattro tubi -Figg.3 e 7.
Gli elementi di partenza per la composizione delle testate sono dunque essenzialmente tre: a un ramo, a due rami e a tre rami per collegarvi altrettanti tubi e formare così corpi di radiatore con un diverso numero di tubi o colonne come descritto sopra.
Evidentemente poi, anche accoppiando due elementi B’ entrambi con due rami 17 si possono comporre corpi di radiatore con quattro tubi o colonne Fig.6; accoppiando due elementi 8', B" a due e tre rami, rispettivamente, si possono comporre corpi di radiatore con cinque tubi o colonne -Fig.8; accoppiando due elementi B" entrambi con tre rami si possono comporre corpi di radiatore con sei tubi o colonne Fig.9. Peraltro, sarà anche possibile, se necessario, predisporre elementi di testata anche con quattro o più rami per altre combinazioni nella formazione di corpi di radiatore anche se apparecchi di riscaldamento con oltre sei tubi o colonne non sono richiesti spesso.
Comunque, i due elementi (A, B; A, B’; A, B", ecc.) di ogni modulo di testata 14 sono uniti tra loro mediante piastrine di graffature 18 correnti lungo le parti affacciate degli elementi stessi oppure con elementi anulari -non rappresentati-. Questa giunzione assicura la tenuta, sia meccanica, sia idraulica, dell’accoppiamento. Per migliorare ulteriormente la giunzione, le parti affacciate degli elementi di ogni modulo possono anche essere munite di mezzi di reciproca maschiatura.
Ogni tubo 13 è accoppiato per infilamento con un rispettivo ramo 17 di un modulo di testata 14 ed è bloccato al ramo stesso mediante incollaggio, o meccanicamente mediante cianfrinatura o rullatura con l’interposizione di una o più guarnìzioni di tenuta idraulica 19. Le Figg.12-14 illustrano degli esempi di fissaggio meccanico, dove ogni ramo 17 ha una gola periferica 17’ ed ogni tubo 13 ha una sua parte 13’ deformata meccanicamente per impegnare in una tale gola 17’ e dove per la tenuta idraulica sono previste una guarnizione o due guarnizioni 19 da un lato o da lati opposti di detta gola.
I corpi di radiatore 11, una volta composti fissando le estremità dei tubi o colonne 13 agli elementi modulari di testata e questi tra loro, sono assemblati per comporre l’apparecchio di riscaldamento desiderato.
In una forma di realizzazione, l'assemblaggio è effettuato fissando in linea, direttamente tra loro, i moduli di testata 14 mediante nipplatura e con l ’interposizione di una guarnizione. Questo fissaggio può essere ottenuto con una nipplatura interna con l’uso di raccordi filettati (nipples 20 avvitati nel foro collettore 16 dei moduli di testata adiacenti, preventivamente filettati -Fig.10. In alter— nativa, un tale fissaggio può essere ottenuto con una nipplatura esterna con l’uso di raccordi filettati (nipples) 21 avvitati su parti esternamente filettate dei moduli di testata adiacenti -Fìg.11.
La estremità di ogni testata, possono essere chiuse da un tappo 22 con una relativa guarnizione di tenuta 22’.
In un'altra forma di realizzazione, l’assemblaggio di più corpi di radiatore li può essere ottenuto mediante i tubi 15 fungenti da collettori a livello delle testate.
Ogni tubo-collettore 15 è dotato di forature radiali 15’ -Fig.16, ed i moduli di testata 14 dei corpi di radiatore 11 a due, tre o più tubi o colonne 13, sono infilati su detto tubo 15 ed assestati ciascuno in corrispondenza ad una foratura 15’ con l’interposizione di una guarnizione 23 fungente allo stesso tempo da mezzo di tenuta idraulica e da giunto di vincolo del rispettivo modulo con il tubo Come si può apprezzarne dalla Fig.17, la guarnizione 23 ha una parte con un bordo toroidale 24 destinato ad assestarsi in una sede all’interno del modulo di testata ed un gambo 25 destinato ad entrare nella foratura 15’ del tubo vincolandovisì. Perciò, distanziando variamente le forature 15’ del tubo 15 si possono distanziare corrispondentemente i corpi di radiatore 11, potendo allora realizzare strutture di scaldasalviette di varia configurazione, un cui esempio è rappresentato nella Fig.15.
Da notare anche che usando uno degli elementi modulari A, B’ o B" ed una flangia complementare 26 con esso accoppiata in luogo di un altro elemento modulare opposto si può anche ottenere una struttura di apparecchio di riscaldamento asimmetrico, dove i tubi o colonne sono spostati tutti da una parte dei collettori delle rispettive testate.
Gli elementi A, B, B’, B" che compongono i moduli di testata possono essere ottenuti in alluminio, acciaio o anche in materiale plastico. Addirittura potrebbero essere formati ciascuno da un guscio interno in metallo e da un guscio esterno in materiale plastico con la forma ed il colore scelti secondo necessità.
Infine se richiesto gli elementi che compongono i moduli di testata 14 possono essere saldati se così è richiesto agli effetti della stabilità dell’assemblaggio finale mediante nipplatura, specie se interna.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura di apparecchi di riscaldamento a circolazione di fluido, quali radiatori e/o scaldasalviette, comprendente una pluralità di corpi di radiatore composti da tubi o colonne (13) collegati a testate di estremità (12), caratterizzata dal fatto che ogni testata (12) è composta da moduli di testata (14) congiunti in linea ed aventi due o più rami di collegamento (17) per fissarvi detti tubi a colonne (13) e dove ogni modulo di testata (14) è costituito da due elementi complementari ed opposti (A, B, B’, B") che sono fissati tra loro longitudinalmente lungo parti affacciate, definiscono insieme un foro collettore (16) e hanno ciascuno almeno un ramo forato (17) comunicante con detto foro-collettore e con il tubo fissato al ramo stesso.
  2. 2. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, in cui un modulo di testata (14) è composto da due elementi simmetrici (A, B) fissati tra loro longitudinalmente ed aventi ognuno un singolo ramo di collegamento.
  3. 3. Struttura di apparecchi di riscaldamento secando la rivendicazione 1, in cui un modulo di testata (14) è composto da un primo elemento (A) averite un singolo ramo di collegamento (17) e da un secondo elemento (B’) avente due rami di collegamento, il primo ed il secondo elemento (A e B’) essendo fissati tra loro longitudinalmente.
  4. 4. Struttura di apparecchi di riscaldamento secando la rivendicazione 1, in cui un modulo di testata (14) è composto da un elemento (A) avente un singolo ramo di collegamento (17) e da un altro elemento (B") avente tre rami di collegamento (17) i due elementi modulari (A e B") essendo fissati tra loro longitudinalmente.
  5. 5. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, in cui un modulo di. testata (14) è composto da due elementi modulari simmetrici (8’, B’) aventi ciascuno due rami di collegamento e fissati tra loro longitudinalmente.
  6. 6. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, in cui un modulo di testata (14) è composto da due elementi modulari simmetrici (B", B") aventi ciscuno tre rami di.collegamento (17) e fissati tra loro longitudinalmente.
  7. 7. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, in cui un modulo di testata (14) è composto da un elemento modulare (B’) avente due rami di collegamento (17) e da un altro elemento modulare (B") avente tre rami di collegamento (17), detti elementi (6’, B") essendo fissati tra loro longitudinalmente.
  8. 8. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7 in cui i due elementi complementari di ogni modulo di testata sono fissati tra loro longitudinalmente mediante piastrine di graffatura poste a cavallo delle parti affacciate dei due elementi o mediante elementi anulari.
  9. 9. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, in cui i due elementi complementari di ogni modulo di testata sono fissati tra loro longitudinalmente mediante saldatura o collante.
  10. 10. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1 ed una qualsiasi del rivendicazioni da 2 a 9, in cui i moduli di testata (14) sono collegati in linea direttamente mediante nipplatura, con raccordi filettati di giunzione interni od esterni.
  11. 11. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo la rivendicazione 1 ed una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, in cui i moduli di testata (14) sono infilati e allineati su un tubo-collettore (15) avente delle forature radiali (15’), dove ogni modulo dì testata è posto in corrispondenza ad una foratura di detto tubo e vincolato,a questa attraverso una guarnizione (23) fungente da mezzo di tenuta idraulica e da vincolo meccanico, e dove i corpi di radiatore possono essere variamente inter— vallati in dipendenza della posizione di dette forature del tubo.
  12. 12. Struttura di apparecchi di riscaldamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni tubo o colonna (13) è fissato al rispettivo ramo (17) di un modulo di testata mediante incollaggio o meccanicamente, attraverso una cianfrinatura o una rullatura e con l’interposizione dì almeno una guarnizione di tenuta idraulica.
  13. 13. Struttura di radiatori e/o scaldasalviette ad elementi modulari, come sostanzialmente sopra descritto, illustrato e rivendicato per gli scopi specificati .
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