ITBS20130116A1 - Assieme di infusione - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un assieme di infusione per la produzione e l’erogazione di una bevanda infusa, ed una macchina comprendente tale assieme di infusione. In commercio esistono numerose macchine per la produzione di bevande calde, ad esempio the, caffè, cappuccino, cioccolata o simili.

Per la produzione di bevande relativamente complesse, che necessitano ad esempio di miscelare un primo precursore di bevanda al gusto di caffè ed un secondo precursore al gusto di latte, la sostanziale totalità delle macchine esistenti prevede una miscelazione di tali precursori in tazza, in quanto ciascuna sostanza aromatica è accolta in una rispettiva cialda. Pertanto, nel suddetto esempio, si rende necessario infondere i precursori di bevanda, ad esempio caffè e latte, da cialde ed in tempi diversi.

Oltre a ciò, un infusore precedentemente impiegato per la produzione di una prima tipologia di bevanda necessariamente contaminerà una bevanda successiva di diverso tipo, aspetto particolarmente sgradito ad utenti che soffrono di specifiche intolleranze, ad esempio indotte da carenza di lattasi.

La presente invenzione si colloca in tale contesto, proponendosi di fornire un assieme di infusione ed una macchina idonei alla produzione in parallelo di bevande impieganti più di una tipologia di sostanza aromatica, e che permettano ulteriormente di evitare qualsiasi contaminazione incrociata dei precursori di bevanda. Tale obiettivo è raggiunto tramite un assieme di infusione secondo la rivendicazione 1, e tramite una macchina per la produzione e l’erogazione di una bevanda infusa secondo la rivendicazione 9. Le rivendicazioni da queste dipendenti mostrano forme di realizzazione vantaggiose o preferite.

L’oggetto della presente invenzione verrà ora descritto nel dettaglio, con l’ausilio delle tavole allegate, in cui:

- la figura 1 mostra una schematizzazione prospettica, parzialmente in sezione, di una macchina oggetto della presente invenzione in accordo ad una possibile forma di realizzazione;

- le figure 2a, 2b e 3a, 3b rappresentano a coppie una vista prospettica ed una vista da sopra di un assieme di infusione, in accordo ad una prima forma di realizzazione, impiegabile nella macchina di cui alla figura 1, dove gli infusori maschio e femmina sono disposti in una configurazione di apertura nelle figure 2, ed in una configurazione di chiusura delle camere di infusione nella figura 3;

- la figura 4 illustra una seconda forma di realizzazione di un assieme di infusione implementabile nella macchina di figura 1;

- le figure 5a, 5b mostrano rispettivamente una vista prospettica ed una vista laterale di un assieme di infusione in accordo ad una terza forma di realizzazione.

Con riferimento alle tavole suddette, con il numero di riferimento 1 si è contraddistinta, nella sua totalità, una macchina per la produzione di una bevanda infusa comprendente un assieme di infusione 10, 12, 14 come descritto a seguire.

A puro titolo esemplificativo, la bevanda infusa è selezionata dal gruppo consistente in caffè, the, latte, cappuccino, latte macchiato, cioccolata e loro miscele. Preferibilmente, il suddetto assieme è impiegabile per la produzione di bevande con una pluralità dei suddetti componenti laddove, in ogni caso, le sostanze aromatiche della bevanda infusa vengono infuse tramite almeno un fluido riscaldato, ad esempio latte, vantaggiosamente acqua.

Tale assieme 10, 12, 14 comprende un telaio di infusore 2, 4 che individua una coppia di sedi di accoglimento 6, 6’.

Nella forma di realizzazione mostrata in figura 1, tale telaio di infusore è collegato in una posizione sovrastante una base di appoggio 48, in modo che la bevanda prodotta dall’assieme, oppure i due precursori di bevanda generati separatamente, possa opportunamente giungere per gravità in una tazza oppure un altro idoneo contenitore.

Nelle forme di realizzazione mostrate, tale telaio comprende una coppia di sponde laterale 30, 30’, tra loro parallele, delimitanti le sedi di accoglimento 6, 6’. Ad esempio, le sponde laterali sono ciascuna in forma di piastra.

Secondo una forma di realizzazione, tra le sponde laterali 30, 30’ e/o tra le piastre si estende un albero di movimentazione 50, 52 dell’assieme 10, 12, 14, contraddistinto tramite il rispettivo asse di rotazione, la cui funzione sarà chiarita a seguire. A tale albero può essere ruotabilmente collegata una leva manuale 32, 34.

L’assieme di infusione 10, 12, 14 comprende inoltre un primo 8 ed secondo 8’ gruppo di infusione, almeno parzialmente alloggiati nelle sedi di accoglimento 6, 6’, ciascuno comprendente un infusore maschio 16, 16’ ed un infusore femmina 18, 18’ che congiuntamente delimitano una camera di infusione 20, 20’; le camere di infusione 20, 20’ sono indipendentemente idonee ad accogliere capsule 22, 22’ e/o cialde contenenti le sostanze aromatiche, e sono chiudibili reversibilmente tramite il movimento di almeno uno tra l’infusore maschio 16, 16’ e l’infusore femmina 18, 18’ rispetto all’altro infusore, femmina o maschio.

Perciò, gli infusori mobili sono commutabili tra una configurazione di apertura della camera (figura 2a), nella quale è ad esempio consentita l’introduzione di una capsula/cialda all’interno di tale vano oppure l’estrazione di una capsula/cialda esausta da quest’ultimo, ed una configurazione di chiusura (figura 3a), nella quale avviene l’infusione della sostanza aromatica contenuta nella capsula tramite il fluido riscaldato.

In accordo a diverse varianti, le camere di infusione 20, 20’ sono entrambe idonee ad accogliere capsule 22, 22’, oppure entrambe configurate per accogliere cialde, o ancora una 20 di esse potrebbe essere progettata per ricevere una capsula, mentre l’altra 20’ per accogliere una cialda.

Secondo una variante vantaggiosa, i gruppi di infusione giacciono tra loro affiancati e, secondo un altro aspetto vantaggioso, possono essere azionati in modo indipendente.

Secondo una variante non illustrata, i gruppi di infusione potrebbero giacere sovrapposti l’uno sull’altro.

Preferibilmente, lo spostamento degli infusori mobili avviene in modo sincrono. Ancora più preferibilmente, le direzioni di spostamento L, M degli infusori mobili 16, 16’, 18, 18’ sono tra loro sostanzialmente parallele.

A puro titolo di esempio, gli infusori mobili 16, 16’, 18, 18’ sono gli infusori maschio 16, 16’.

Per quanto riguarda la conformazione degli infusori femmina 18, 18’, da questi si estendono vantaggiosamente distinti condotti per l’erogazione 38, 38’ di precursori della bevanda infusa in collegamento fluidico con le camere di infusione 20, 20’.

Pertanto, il cammino di ciascun precursore di bevanda, prodotto in una distinta camera di infusione, si sviluppa attraverso un separato condotto per l’erogazione 38, 38’, che termina vantaggiosamente in una posizione idonea a far giungere i precursori di bevanda in una tazza, come discusso in precedenza.

In accordo ad una distinta variante (non illustrata), i condotti per l’erogazione 38, 38’ confluiscono in un unico condotto a monte dell’unico ugello di erogazione della bevanda infusa; ne consegue che, in accordo a tale variante, la miscelazione dei precursori avviene precedentemente all’erogazione in tazza.

Secondo una variante ulteriore, le camere di infusione 20, 20’ sono tra loro diverse per forma, volume interno e/o sezione trasversale. Ciò è ad esempio schematizzato nelle tavole, dove la capsula contraddistinta dal numero 22 è dimensionalmente più piccola dell’altra capsula 22’. Preferibilmente, al fine di non dover dimensionare le due camere di infusione in modo reciprocamente diverso, un adattatore oppure un riduttore 54 può essere parzialmente accolto nella camera per corrispondere internamente al profilo esterno di una determinata capsula. Ad esempio, l’adattatore/riduttore 54 è in forma genericamente tronco-conica.

In merito al movimento degli infusori, essi 16, 16’ 18, 18’ sono preferibilmente traslabili lungo le direzioni di spostamento L, M. Ad esempio, al fine di promuovere tale spostamento, può essere impiegato un unico organo di movimentazione, preferibilmente un’unica leva manuale 32, 34 oppure un unico attuatore motorizzato. Le varianti mostrate nelle figure 4 e 5 differiscono, tra le altre, proprio nella conformazione della leva manuale: entrambe le leve 32, 34 sono fissate ad un capo all’albero di movimentazione 50, 52 mentre all’altro capo presentano un’estremità libera configurata per essere azionata da un utente. La variante di figura 5 si contraddistingue tuttavia per una leva 32 configurata in modo da realizzare un coperchio per le sedi di accoglimento 6, 6’ in almeno una configurazione di funzionamento dei gruppi di infusione ed, in particolare, nella configurazione di chiusura.

In tal modo, ad una rotazione della leva manuale in un verso oppure nell’altro, corrisponde un avanzamento oppure un arretramento dell’infusore mobile, ed opzionalmente una chiusura oppure un’apertura delle sedi di accoglimento 6, 6’ (ad esempio superiormente) tramite la suddetta leva 32.

Preferibilmente, l’organo di movimentazione, manuale 32, 34 oppure motorizzato, agisce almeno in spinta su un organo intermedio 36 (ad esempio una staffa), al quale sono vincolati entrambi gli infusori mobili 16, 16’, 18, 18’. Facendo ad esempio riferimento alla variante di figura 2b, l’organo intermedio 36 è interposto distalmente tra gli infusori maschio 16, 16’, e interagisce prossimalmente con l’organo di movimentazione. Preferibilmente, la leva manuale 32, 34 è una leva a ginocchio che agisce in spinta sull’organo intermedio 36, oppure sulla suddetta staffa.

Secondo una forma di realizzazione di particolare vantaggio, l’assieme di infusione 10, 12, 14 comprende un selettore di disaccoppiamento degli infusori mobili 16, 16’, 18, 18’, commutabile per l’avanzamento di uno solo di tali infusori.

In altre parole, il selettore di disaccoppiamento è manovrabile per disgiungere gli infusori mobili tra loro, ad esempio sotto il profilo meccanico, in modo da utilizzare anche una sola camera di infusione per volta.

Vantaggiosamente, il selettore di disaccoppiamento è azionabile reversibilmente, vale a dire per accoppiare e/o disaccoppiare (ad esempio meccanicamente), i suddetti infusori.

Secondo una forma di realizzazione preferita, il selettore di disaccoppiamento agisce sull’organo di movimentazione e/o sull’organo intermedio 36.

Vantaggiosamente, per il ritorno dell’infusore mobile verso la configurazione di apertura, possono essere previsti mezzi elastici di richiamo 56 (ad esempio una molla) agenti tra detto infusore ed il telaio di infusore 2, 4.

Secondo una forma di realizzazione di particolare vantaggio, il telaio di infusore 2, 4 delimita almeno una guida di traslazione 24, 26 per l’infusore mobile 16, 16’, 18, 18’, tale guida 26 avendo almeno un tratto divergente 28 da un’estensione prevalente della guida medesima (ad esempio un’estensione prevalente X rettilinea), in modo che l’infusore mobile 16, 16’, 18, 18’ venga disallineato e/o disassato rispetto all’infusore fisso 18, 18’, 16, 16’ in corrispondenza del tratto divergente 28.

In altre parole, l’infusore mobile 16, 16’, 18, 18’ viene guidato in modo disallineato/disassato durante l’apertura della camera di infusione; in questo modo, un’eventuale capsula (o cialda) rimasta adesa ad uno dei due infusori viene automaticamente distaccata.

Ad esempio, con riferimento alla variante di figura 5b, l’infusore mobile comprende un primo 58 ed un secondo 60 perno impegnati con guida di traslazione 26 (che nello specifico è un’asola di traslazione), distanziati lungo l’estensione prevalente X. Preferibilmente, il tratto divergente 28 è un’ansa di tale guida 26, ad esempio genericamente conformata ad “U” oppure a “V”. Come si può ad esempio notare da tale schematizzazione, quando il secondo perno 58 giace nell’incavo dell’ansa, il primo perno 60 ha già superato tale incavo ed è collocato nel tratto rettilineo. Ne consegue che l’infusore mobile giace in una posizione inclinata ad esempio verso il basso in virtù dello sfasamento dei perni, e che un’eventuale capsula rimasta incollata ad uno dei due infusori non può che staccarsi a causa del summenzionato sfasamento.

Vantaggiosamente, la guida di traslazione 26 si colloca su almeno una delle sponde laterali 30, 30’ del telaio di infusore 2, 4, preferibilmente su ciascuna di tali sponde.

La macchina 1 descritta comprende inoltre mezzi di gestione e controllo 40 funzionalmente collegati all’assieme di infusione 10, 12, 14, a mezzi di riscaldamento 42 di un fluido da riscaldare e a mezzi di alimentazione 44 di tale fluido ai mezzi di riscaldamento 42.

I mezzi di gestione e controllo 40 sono vantaggiosamente configurati per regolare la temperatura e/oppure il volume del fluido riscaldato. Infatti, siccome i diversi precursori di bevanda possono necessitare di temperature e/o volumi specifici, i mezzi di gestione e controllo possono comandare i mezzi di riscaldamento 42 e di alimentazione 44 per ottenere i parametri ottimali per qualsiasi desiderata bevanda infusa.

Preferibilmente, i mezzi di riscaldamento 42 comprendono un unico scambiatore di calore per entrambe le camere di infusione 20, 20’, e/o i mezzi di alimentazione 44 comprendono un’unica pompa.

Secondo una forma di realizzazione ulteriore (non illustrata), i mezzi di riscaldamento 42 comprendono una coppia di scambiatori di calore, ciascuno agente su una sola camera di infusione (20 oppure 20’), e/o i mezzi di alimentazione comprendono una coppia di pompe indipendenti.

Secondo una variante ancora ulteriore, la macchina può prevedere mezzi di intercettazione oppure mezzi deviatori 46 collegati a monte delle camere di infusione 20, 20’ per impedire (e/o consentire) l’alimentazione di fluido ad una camera di infusione 20, 20’. I mezzi di intercettazione oppure i mezzi deviatori 46 sono di preferenza funzionalmente collegati ai mezzi di gestione e controllo 40.

Ne consegue che, siccome il flusso di fluido riscaldato o da riscaldare può essere fatto deviare in modo selettivo, la macchina descritta può funzionare in modo “tradizionale”, vale a dire con un solo gruppo di infusione, ovvero senza caricare una cialda/capsula in una delle due camere.

Secondo una variante preferita, i mezzi deviatori 46 ed in particolare una valvola deviatrice è direttamente collegata allo scambiatore di calore.

Innovativamente, l’assieme di infusione e la macchina oggetto della presente invenzione permettono di generare precursori di bevanda in modo separato, in modo da evitare che il gusto o i componenti di una capsula o cialda precedente possano contaminare una cialda successiva. Inoltre, l’erogazione di bevande complesse risulta estremamente agevole.

Vantaggiosamente, l’assieme di infusione permette di distaccare le capsule o cialde esauste in modo sostanzialmente automatico, in modo che l’introduzione di una successiva capsula non trovi ostacoli all’inserimento.

Vantaggiosamente, la macchina e l’assieme di infusione oggetto della presente invenzione sono idonei ad essere prodotti in modo estremamente agevole in quanto, come descritto in precedenza, la duplice funzionalità non comporta un raddoppio dei costi di produzione.

Vantaggiosamente, il movimento degli infusori mobili avviene senza alcuno sforzo per l’utente, ed il ripristino della posizione di caricamento viene effettuato in modo completamente automatico.

Alle forme di realizzazione dell’assieme di infusione e della macchina suddetti, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.

Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di tutela come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione è realizzabile indipendentemente dalle altre varianti descritte.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Assieme di infusione (10, 12, 14) per la produzione di una bevanda infusa, ad esempio cappuccino oppure latte macchiato, attraverso l’infusione di sostanze aromatiche con almeno un fluido riscaldato comprendente: - un telaio di infusore (2, 4) che individua una coppia di sedi di accoglimento (6, 6’); ed - un primo (8) ed secondo (8’) gruppo di infusione, almeno parzialmente alloggiati nelle sedi di accoglimento (6, 6’), ciascuno comprendente un infusore maschio (16, 16’) ed un infusore femmina (18, 18’) che congiuntamente delimitano una camera di infusione (20, 20’); laddove dette camere di infusione (20, 20’) sono indipendentemente idonee ad accogliere capsule (22, 22’) e/o cialde contenenti le sostanze aromatiche, ed in cui almeno uno tra l’infusore maschio (16, 16’) e l’infusore femmina (18, 18’) è movibile rispetto all’altro infusore, femmina o maschio, per chiudere reversibilmente detta camera (20, 20’).
2. 2. Assieme secondo la rivendicazione 1, in cui il telaio di infusore (2, 4) delimita almeno una guida di traslazione (24, 26) per l’infusore mobile (16, 16’; 18, 18’), detta guida (26) avendo almeno un tratto divergente (28) da un’estensione prevalente di detta guida, ad esempio un’estensione prevalente (X) rettilinea, in modo che detto infusore mobile (16, 16’; 18, 18’) venga disallineato e/o disassato rispetto all’infusore fisso (18, 18’; 16, 16’) in corrispondenza di detto tratto (28).
3. 3. Assieme secondo la rivendicazione 2, in cui il tratto divergente (28) è un’ansa di detta guida di traslazione (26), ad esempio genericamente conformata ad “U” oppure a “V”, collocata su almeno una sponda laterale (30, 30’) del telaio di infusore (2, 4).
4. 4. Assieme secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le direzioni di spostamento (L, M) degli infusori mobili (16, 16’; 18, 18’) sono tra loro sostanzialmente parallele, ed in cui lo spostamento di detti infusori avviene in modo sincrono.
5. 5. Assieme secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli infusori mobili (16, 16’; 18, 18’) sono traslabili tramite un unico organo di movimentazione, ad esempio un’unica leva manuale (32, 34) oppure un unico attuatore motorizzato.
6. 6. Assieme secondo la rivendicazione 5, in cui detto organo di movimentazione, manuale oppure motorizzato, agisce almeno in spinta su un organo intermedio (36) al quale sono vincolati entrambi gli infusori mobili (16, 16’; 18, 18’).
7. 7. Assieme secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5 o 6, comprendente un selettore di disaccoppiamento degli infusori mobili (16, 16’; 18, 18’), agente sull’organo di movimentazione e/o sull’organo intermedio (36), commutabile per l’avanzamento di uno solo di detti infusori.
8. 8. Assieme secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le camere di infusione (20, 20’) sono tra loro diverse per forma, volume interno e/o sezione trasversale.
9. 9. Assieme secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli infusori mobili (16, 16’; 18, 18’) sono infusori maschio (16, 16’), ed in cui dagli infusori femmina (18, 18’) si estendono distinti condotti per l’erogazione (38, 38’) di precursori della bevanda infusa in collegamento fluidico con le camere di infusione (20, 20’).
10. 10. Macchina (1) per la produzione di una bevanda infusa comprendente un assieme di infusione (10, 12, 14) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, comprendente mezzi di gestione e controllo (40) funzionalmente collegati all’assieme di infusione (10, 12, 14), a mezzi di riscaldamento (42) di un fluido da riscaldare e a mezzi di alimentazione (44) di detto fluido ai mezzi di riscaldamento (42), detti mezzi di gestione e controllo (40) essendo configurati per regolare la temperatura e/oppure il volume del fluido riscaldato.
12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, in cui i mezzi di riscaldamento (42) comprendono un unico scambiatore di calore per entrambe le camere di infusione (20, 20’), e/o in cui i mezzi di alimentazione (44) comprendono un’unica pompa.
13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 11, in cui i mezzi di riscaldamento (42) comprendono una coppia di scambiatori di calore, ciascuno agente su una sola camera (20; 20’) di infusione, e/o in cui i mezzi di alimentazione comprendono una coppia di pompe indipendenti.
14. 14. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 9 alla 13, comprendente mezzi di intercettazione oppure mezzi deviatori (46) collegati a monte delle camere di infusione (20, 20’) per impedire l’alimentazione di fluido ad una camera di infusione (20; 20’), detti mezzi di intercettazione oppure detti mezzi deviatori (46) essendo di preferenza funzionalmente collegati ai mezzi di gestione e controllo (40).