ITBS20090030U1

ITBS20090030U1 - Ampolla a due velocità di erogazione per apparecchi per aerosolterapia

Info

Publication number: ITBS20090030U1
Application number: IT000030U
Authority: IT
Original assignee: Flaem Nuova Spa
Priority date: 2009-10-15
Filing date: 2009-10-15
Publication date: 2011-04-16
Also published as: US20120227735A1; EP2488239B1; WO2011045827A1; EP2488239A1

Description

D E S C R I Z I O N E

del BREVETTO per MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITA’ avente per titolo:

“AMPOLLA A DUE VELOCITÀ DI EROGAZIONE PER

APPARECCHI PER AEROSOLTERAPIA”

Il presente trovato riguarda il settore degli apparecchi per la nebulizzazione di un medicamento per aerosolterapia, e si riferisce in particolare ad un’ampolla nebulizzatrice da usare con tali apparecchi e dotata di boccaglio, di mascherina o di un adattatore nasale per l’inalazione del nebulizzato da parte del paziente.

Già sono note varie realizzazioni e configurazioni di ampolle per sistemi di nebulizzazione di un medicinale liquido da inalare per la cura di patologie o disturbi dell’apparato respiratorio.

Un’ampolla nebulizzatrice del tipo qui considerato comprende usualmente, corrispondentemente anche al preambolo della rivendicazione 1:

un corpo che può essere formato da due o più elementi complementari e che definisce una camera destinata a contenere un medicinale liquido da nebulizzare,

un condotto risalente dal fondo in detta camera, destinato all’ingresso di un flusso d’aria compressa, terminante con un orifizio di sommità e in aggiunta un ugello nebulizzatore eventualmente sovrastato da un cilindretto frangi getto, comunemente denominato atomizzatore o pisper,

un canale passante, aperto sia verso l’esterno sia verso l’ugello nebulizzatore per l’adduzione di un flusso aggiuntivo di aria atmosferica voluto per aumentare la velocità di erogazione del medicamento, e

un condotto di erogazione che si estende da detta camera verso l’esterno per la mandata del nebulizzato verso un paziente.

Rispetto all’asse longitudinale dell’ampolla, il condotto di uscita del nebulizzato può essere verticale oppure inclinato ed emergente da un lato del corpo ampolla, e ad esso è applicabile un boccaglio, una mascherina o un adattatore nasale per agevolare l’inalazione del nebulizzato da parte del paziente.

La miscelazione e la nebulizzazione del medicinale liquido con l’aria avviene ad opera dell’ugello nebulizzatore. Qui, un flusso d’aria in pressione, proveniente da un compressore, che arriva dal basso al condotto risalente nella camera, concorre per effetto Venturi all’aspirazione del medicinale da detta camera e alla sua nebulizzazione a livello del pisper.

E’ risaputo che in tali ampolle nebulizzatrici, variando il flusso di aria atmosferica che entra dall’esterno attraverso il canale di adduzione, è possibile regolare la velocità di erogazione (se non anche la grandezza delle particelle) del medicinale nebulizzato, la velocità di erogazione essendo superiore quando, a parità dell’aria in pressione fornita dal compressore, si aggiunge un maggior flusso d’aria atmosferica in entrata.

Tuttavia, secondo lo stato della tecnica talune ampolle nebulizzatrici sono prive di qualsiasi mezzo in grado di variare l’ingresso d’aria atmosferica e con essa la velocità di nebulizzazione del medicinale. Tutt’al più, è allora possibile variare il flusso d’aria atmosferica in entrata agendo con un dito sull’imbocco del canale di adduzione con l’inconveniente, però, di una regolazione del tutto aleatoria.

Talune altre ampolle nebulizzatrici sono state dotate a livello del canale di adduzione dell’aria atmosferica di una valvola del tipo a farfalla che, però, può venire aperta in varie misure non ben definibili, con lo svantaggio che la regolazione della velocità di nebulizzazione viene ad essere casuale.

Altre ampolle nebulizzatrici ancora sono state dotate di una valvola, o meglio di un cappuccio, che si applica all’imbocco del canale di adduzione quando lo si vuole ostruire per diminuire l’apporto d’aria atmosferica e mantenere minima la velocità di nebulizzazione e che è rimovibile completamente per aprire totalmente il canale di adduzione e massimizzare la velocità di nebulizzazione del medicinale. Una tale valvola non è però agevole da utilizzarsi ed anche se e quando, come è stato fatto, essa è collegata al corpo di ampolla, non è da escludere che possa staccarsi ed andare persa.

Scopo principale del presente trovato è di ovviare agli inconvenienti e svantaggi della tecnica nota e di proporre quindi un’ampolla nebulizzatrice avente due o più ben definite velocità di erogazione del nebulizzato controllate attraverso un mezzo di regolazione agevole da comandare, in grado di assumere almeno due o più distinte posizioni corrispondenti ognuna ad una velocità di erogazione e che rimane comunque vincolato al corpo di ampolla.

Tale scopo è raggiunto, in accordo al trovato, con un’ampolla nebulizzatrice secondo il preambolo della rivendicazione 1 e munita inoltre, a livello dell’imbocco del canale di adduzione di aria atmosferica, di un pulsante di selezione movibile almeno tra una prima posizione estrema di ostruzione dell’imbocco di detto canale, per la scelta di una prima velocità di nebulizzazione, ed una seconda posizione di apertura completa dell’imbocco di detto canale, per la scelta di una seconda velocità di erogazione del medicinale.

Di preferenza e vantaggiosamente il pulsante di selezione può essere previsto anche per assumere eventuali posizioni intermedie tra dette due posizioni estreme, per un’apertura parziale variabile di detto canale ed una più fine regolazione della velocità di erogazione del nebulizzato.

In tal modo sarà possibile variare la velocità di erogazione del nebulizzato senza variazioni sostanziali delle dimensioni delle particelle di medicinale trasportato od anche variare le dimensioni delle particelle di medicinale e la quantità della frazione respirabile.

Ulteriori dettagli risulteranno evidenti dalla descrizione che segue fatta con riferimento agli allegati disegni, indicativi e non limitativi, nei quali:

la Fig. 1 mostra una vista esplosa dei componenti di un’ampolla secondo il trovato;

la Fig.2 mostra una vista prospettica dell’ampolla assemblata; la Fig.3 mostra una sua vista di lato;

le Fig. 4 mostra una sezione assiale dell’ampolla con il pulsante di selezione in una prima posizione;

la Fig. 5 mostra un’analoga sezione assiale, ma con il pulsante di selezione in una seconda posizione; e

la Fig. 6 mostra una sezione assiale secondo le frecce A-A in Fig. 5.

L’ampolla nebulizzatrice qui proposta ha un corpo 10 composto da un elemento inferiore 11 e da un coperchio superiore 12, fissati tra loro in forma separabile per esempio mediante un accoppiamento 13 ad avvitamento o a baionetta come mostrato nei disegni.

L’elemento inferiore 11 delimita una camera 14 per un liquido medicinale 15 da nebulizzare. Detta camera ha un fondo inclinato 16 attraversato centralmente da un condotto 17 per un’entrata di aria in pressione proveniente, secondo la freccia F –Fig. 4, da un compressore, non rappresentato. Il condotto 17 ha una parte 18 che risale nella camera 14 fin sopra il livello del medicinale 15 e che termina in forma conica (o anche cilindrica) con un orifizio di sommità 19. Sulla parte risalente 18 del condotto d’aria 17 è calzato un cappuccio 20 che delimita con detta parte 18 un’intercapedine anulare 21, la quale, inferiormente, è aperta verso la camera 14 e pesca nel medicinale 15 e, superiormente, confluisce in un ugello iniettore 22 posto in linea e a livello all’orifizio 19 del condotto 17. Dal cappuccio 21 si estendono verso l’alto due bracci 23 che sostengono un cosiddetto “pisper” consistente in un traversino 24 che un cilindretto frangigetto 25 rivolto verso l’ugello iniettore 22 ed eventualmente un’appendice 26 rivolta verso l’alto.

Nell’esempio rappresentato, l’elemento inferiore 11 del corpo di ampolla 10 ha un condotto di uscita 27 del nebulizzato dalla camera 14 verso l’utilizzo, al condotto essendo applicabile un boccaglio 28, oppure una mascherina o un adattatore nasale per agevolare l’inalazione del nebulizzato da parte di un paziente.

Il coperchio 12 associato all’elemento inferiore 11 del corpo di ampolla 10 ha un’infossatura superiore 29 con un fondo al livello del quale vi è l’imbocco di un canale di adduzione 30 che si estende in basso nella camera 14 fino in prossimità del “pisper”. Il canale 30 presenta due solchi radiali 30’ mediante i quali si coniuga univocamente con i due bracci 23 del cappuccio 20 definente l’ugello iniettore 22, così da assicurare sempre lo stesso orientamento dello stesso “pisper”.

Questo assemblaggio, inoltre, agevola le normali operazioni di utilizzo e lavaggio dell’ampolla da parte dell’utilizzatore, limitando il numero di piccoli pezzi da manipolare disgiuntamente e per di più facili da perdere. Infatti grazie ad una tale disposizione, dal punto di vista dell’utilizzatore l’ampolla risulta essere composta solo da due parti “corpo, o parte inferiore, e coperchio, o parte superiore”.

Il canale di adduzione 30 è destinato a consentire l’entrata dall’esterno di un flusso d’aria atmosferica nella camera 14 flusso che può essere variato. A tal fine, a livello dell’infossatura 29 del coperchio è previsto un pulsante di selezione 31, basculante, dotato di perni 32 mediante i quali è montato oscillante su forcelle di supporto 33, con la possibilità anche di separarlo per operazioni di lavaggio dei componenti dell’ampolla.

Il pulsante di selezione 31 è movibile per esempio da una prima posizione –Fig. 4- ad una seconda posizione -Fig. 5- definite da almeno una linguetta di arresto 34 solidale al pulsante stesso ed appoggiante, nell’esempio rappresentato, alternatamente in due o più apposite sedi di fermo e posizionamento 35 e 36.

Nella prima posizione, il pulsante di selezione 31 si trova ad ostruire l’imbocco del condotto di adduzione 30, riducendo l’apporto d’aria atmosferica alla camera 14 per una prima, minore, velocità di nebulizzazione ed erogazione di medicinale verso il paziente attraverso il condotto di uscita con boccaglio, mascherina o adattatore nasale. In tal caso, infatti, l’aria entra dall’esterno e affluisce al canale di adduzione 30, quindi alla camera 14, solo attraverso gli interstizi attorno al pulsante, tra questo e la superficie laterale dell’infossatura 29, riducendo per di più la rumorosità del sistema.

Nella seconda posizione, il pulsante di selezione 31 consente invece un libero accesso dell’aria atmosferica al condotto di adduzione 30 per un maggior afflusso di aria alla camere, creando così la condizione per una seconda, maggiore, velocità di nebulizzazione e di erogazione di medicinale verso il paziente.

In più, tra le sedi di posizionamento estreme 35, 36 potranno essere previste anche delle sedi posizionamento intermedie atte a stabilire altrettante differenti posizioni di apertura del pulsante 31 e con ciò ulteriori varie velocità di erogazione del nebulizzato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Ampolla nebulizzatrice per apparecchi per aerosolterapia, comprendente un corpo di ampolla (10) che definisce una camera (12) destinata a contenere un medicinale liquido da nebulizzare, un condotto (17) risalente dal fondo in detta camera, destinato all’ingresso di un flusso d’aria nebulizzante (F), terminante con un orifizio di sommità e recante un ugello nebulizzatore (22) eventualmente sovrastato da un cilindretto frangigetto, un canale passante (30) aperto sia verso l’esterno sia verso l’ugello nebulizzatore per un’adduzione di aria atmosferica, e un condotto (27) di erogazione che si estende da detta camera (14) per la mandata del nebulizzato verso un boccaglio o una mascherina o un adattatore nasale di l’utilizzo da parte di un paziente, caratterizzata in ciò che a livello di un imbocco di detto canale (30) di adduzione di aria atmosferica è previsto un pulsante di selezione (31) movibile tra una prima posizione di ostruzione o parziale ostruzione dell’imbocco di detto canale per la scelta di una prima minima velocità di nebulizzazione ed almeno una seconda posizione di apertura dell’imbocco di detto canale per la scelta di una seconda maggiore velocità di nebulizzazione del medicinale, dette posizioni essendo definite da mezzi di fermo (35, 36).
2. Ampolla secondo la rivendicazione 1, in cui tra detta prima posizione e detta seconda posizione di apertura del pulsante di selezione sono previste una o più posizioni di apertura intermedie stabilite da rispettivi mezzi di fermo per definire ulteriori varie velocità di erogazione del nebulizzato.
3. Ampolla secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto corpo di ampolla (10) è composto da un elemento inferiore (11) e da un coperchio superiore (12) vincolati tra loro per avvitamento o a baionetta, in cui il condotto di adduzione (30) di aria atmosferica si estende da detto coperchio in basso fino in prossimità dell’ugello di nebulizzazione, ed in cui il pulsante di selezione (31) è montato ed accessibile a livello di detto coperchio.
4. Ampolla secondo le rivendicazioni 1 o 2 e 3, in cui detto coperchio (12) ha un’infossatura superiore (29) ed il condotto di adduzione di aria atmosferica si estende dal fondo di detta infossatura, ed in cui il pulsante di selezione (31) è amovibilmente montato in detta infossatura sopra l’imbocco di detto condotto di adduzione.
5. Ampolla secondo la rivendicazione 4, in cui detto pulsante di selezione (31) presenta un mezzo di arresto (34) impegnate selettivamente con detti mezzi di fermo (35, 36) per definire le varie posizioni di apertura e corrispondenti diverse velocità di erogazione del nebulizzato.
6. Ampolla secondo le rivendicazioni precedenti, in cui, in detta prima posizione, il pulsante di selezione (31) ostruisce almeno parzialmente l’imbocco del condotto di adduzione (30), riducendo l’apporto d’aria atmosferica alla camera (14) per una prima, minore, velocità di erogazione di medicinale verso il paziente, sia la rumorosità del dispositivo ampolla, l’aria entrando di fatto dall’esterno ed affluendo al canale di adduzione (30), quindi alla camera (14), solo attraverso gli interstizi tra il pulsante e la superficie laterale dell’infossatura, ed in cui in almeno detta seconda posizione il pulsante di selezione (31) consente un libero accesso dell’aria atmosferica al condotto di adduzione (30), per un maggior afflusso di aria alla camere ed almeno una maggiore velocità di erogazione di medicinale verso il paziente.
7. Ampolla secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il canale di adduzione di aria atmosferica presenta due solchi radiali (30’) destinati a ricevere due parti opposte di un mezzo definente l’ugello di nebulizzazione per un posizionamento preciso ed univoco di quest’ultimo in detta camera.