ITBS20000062A1 - Tutore modulare universale - Google Patents

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ITBS20000062A1
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Pier Paolo Borelli
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Pier Paolo Borelli
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Description

D E S C R I Z I O N E
del BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“TUTORE MODULARE UNIVERSALE”
Campo deH’invenzione
Il presente trovato riguarda i tutori per il trattamento di fratture di falangi, metacarpali e polso e per il trattamento riabilitativo di rigidità articolari.
Stato dell’ Arte
Attualmente, per il trattamento delle fratture delle falangi e dei metacarpali, delle ossa del carpo e del polso vengono solitamente utilizzati apparecchi gessati circolari oppure stecche gessate. Per alcuni tipi di fratture delle dita della mano, ad esempio, è necessario fabbricare e applicare al paziente un apparecchio gessato circolare su avambraccio e polso come sostegno di stecche metalliche rigide o statiche che hanno lo scopo di immobilizzare il segmento digitale sede della frattura. Tale apparecchio gessato deve rimanere in sede per circa trenta giorni, con relativi problemi di igiene e pulizia, dopodiché viene rimosso con una sega oscillante e ha inizio la fase riabilitativa.
Per il trattamento riabilitativo delle rigidità articolari si utilizzano invece degli apparecchi chiamati ortesi staticodinamiche, caratterizzati da un modulo di base statico, solitamente realizzato in un materiale termoplastico, a cui vengono collegati elementi dinamici che possono essere costituiti da stecche di acciaio a memoria di forma, tipo Levarne. In fase di realizzazione, le singole stecche metalliche vengono inserite nel modulo di base in materiale termoplastico, trattenendole tra due strati di tale materiale modellati sui profili anatomici della mano e del polso del paziente attraverso un processo di termoformatura. Le stecche dinamiche, per poter permettere la flessoestensione digitale completa, devono anche potersi muovere avanti e indietro nella sede di impianto nel materiale termoplastico, dove si crea una sorta di rotaia di guida e di direzione sull’asse del dito.
Il prodotto finale, detto appunto ortesi statico-dinamica, richiede tempo per la fabbricazione, un’apposita strumentazione, quale una vasca per la termoformatura del materiale termoplastico, un asciugatore ad aria per il modellamento fine del materiale, tessuti di velcro per l’adattamento del modulo base alla mano e delle stecche alle dita, e personale qualificato.
Scopi e rivelazione dellinvenzione
Uno scopo del presente trovato è di fornire tutori di contenzione per il trattamento in generale dei traumi alla mano e al polso (fratture e distorsioni) e tutori per il trattamento riabilitativo che sfruttino i vantaggi derivanti dall’impiego delle stecche rigide, o statiche, e dinamiche, che siano però più semplici, rapidi da realizzare e più confortevoli per il paziente rispetto agli apparecchi gessati e alle ortesi statico-dinamiche sopraccitati.
Un altro scopo del trovato è di proporre tutori di contenzione e riabilitativi per il trattamento di traumi alla mano con caratteristiche modulari, componibili secondo necessità, con diverse stecche, statiche e/o dinamiche.
Un ulteriore scopo del trovato è di fornire un tutore per il trattamento riabilitativo del polso che favorisca il recupero dell’escursione articolare nei vari piani di movimento.
Detti scopi sono conseguiti con un tutore che comprende, nel caso di trattamento di traumi alla mano, un modulo di base, nella forma di un guanto senza le dita, infilabile sull’avambraccio e provvisto all’esterno di uno strato di materiale di appiglio, almeno una stecca rigida direzionale applicabile amovibilmente al modulo di base per mezzo di un corrispettivo strato d’unione, e/o almeno una stecca dinamica inseribile parzialmente e scorrevole in una guida applicabile amovibilmente al modulo di base anch’essa attraverso uno strato di materiale di appiglio che ricopre tale guida.
Nel caso di trattamento di traumi al polso, quali fratture e distorsioni, il tutore è costituito da un modulo di base provvisto di una tasca volare o dorsale all’interno della quale è inseribile una stecca metallica statica o dinamica. Per il recupero dell’escursione articolare del polso nei vari piani di movimento, il modulo di base può anche essere completamente rivestito di uno strato di materiale di appiglio e una stecca dinamica può essere applicata inserendola in una guida provvista di un rispettivo strato di unione ed accoppiabile al modulo di base nella posizione desiderata.
Il materiale di appiglio può essere vantaggiosamente costituito dal materiale noto commercialmente con la denominazione di velcro.
Un vantaggio di tali tutori, oltre alla rapidità di applicazione e alla confortevolezza, è che, nel caso di fratture o distorsioni, lo stesso modulo di base può essere utilizzato sia nella fase di contenzione, che nella successiva fase di riabilitazione, sostituendo semplicemente le stecche rigide di direzione con quelle dinamiche.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori dettagli del trovato risulteranno più evidenti dal seguito della descrizione fatta con riferimento agli allegati disegni, indicativi e non limitativi, nei quali:
le Figg. 1, 2 e 3 mostrano un tutore con stecca dinamica in uso per il trattamento di rigidità articolari alle dita, provvisto di una stecca dinamica, in una posizione iniziale di dito piegato, in vista laterale, e in una posizione di dito disteso, in vista laterale e dall’alto, rispettivamente;
la Fig.4 mostra un ditale per il fissaggio di una stecca dinamica ad un dito,
le Figg. S e 6 mostrano un tutore in uso per il trattamento di un trauma al polso con tasca volare e dorsale, rispettivamente;
la Fig.7 mostra un tutore in uso per il recupero dell’escursione articolare del polso nei vari piani di movimento, provvisto di una stecca dinamica inserita in una guida;
le Figg. 8 e 9 mostrano un tutore in uso per il trattamento di una frattura alla mano, secondo un’esecuzione alternativa con stecca statica, visto di fianco e dall’alto; e la Fig. 10 mostra la stecca metallica per il tutore delle figure 8 e 9.
Descrizione dettagliata del trovato
Nelle Figg.1-3 è rappresentato un tutore per il trattamento di rigidità articolari alle dita di una mano che comprende un modulo di base 10 nella forma di un guanto senza dita, infilabile sull' avambraccio e stringibile su questo per mezzo di allacciature regolabili 11, almeno un tubetto di guida 12 applicabile sul modulo di base a livello del dorso della mano e almeno una stecca metallica 13 in parte inseribile nel tubetto di guida e bloccabile ad un dito, in asse a questo.
Sia il tubetto di guida 12 che la porzione del modulo di base 10 corrispondente al dorso della mano sono muniti di uno strato di materiale di appiglio tipo velcro, in modo da poter essere accoppiati e disgiunti secondo necessità. La stecca metallica 13 è provvista anch’essa di almeno un anello di velcro 14 per il fissaggio al dito e può essere munita di uno strato 15 di materiale spugnoso sul lato a contatto col dito per un migliore comfort. Nell’esempio rappresentato, la stecca è di tipo dinamico, cioè esercita una forza che tende a raddrizzare il dito piegato a causa del trauma. Mano a mano che il dito si distende, la stecca si sposta all 'indietro potendo scorrere nel tubetto di guida. Per altri tipi di trattamento, ad esempio per le fratture, può comunque essere impiegata anche una stecca statica, applicabile al modulo di base grazie ad un rivestimento in velcro di una sua estremità,, senza alterare la struttura del tutore.
Le stecche, ed i rispettivi tubetti di guida, hanno larghezze prestabilite per consentire l’utilizzo di diverse stecche contemporaneamente, disposte una in fianco all’altra convergenti verso il polso, senza interferenze -linee a tratti in Fig.3.
Nel caso, poi, il trattamento sia rivolto al primo dito, ovvero il pollice, il modulo di base consente l’applicazione di una stecca rigida o dinamica lungo l’asse del pollice stesso. A partire dal modulo di base, il tutore risulta pertanto modulare e configurabile secondo necessità.
Secondo una forma di realizzazione alternativa - Fig.4, la stecca dinamica viene mantenuta a contatto col dito grazie ad un ditale 16 che si estende dalla base del dito fino in prossimità della punta e che presenta sul lato dorsale una tasca 17 che consente l’alloggiamento della stecca dinamica 13 di collegamento al tutore di polso. Tale ditale, armato di una stecca lunga quanto il dito, può anche essere utilizzato separatamente per la rieducazione isolata del dito stesso.
Per il trattamento di traumi al polso - Figg.5 e 6 - il modulo di base è provvisto di una tasca 18 che si estende per tutta la lunghezza del modulo stesso. La tasca può essere dorsale, cioè ricavata sul dorso dell’avambraccio e della mano, oppure volare, cioè ricavata sotto l’avambraccio e sul palmo della mano. In entrambi i casi, il lato della tasca rivolto verso il gomito è aperto per consentire l’inserimento e l’estrazione di una stecca metallica 19, statica o dinamica. In alternativa, e per un recupero dell’escursione articolare del polso nei vari piani di movimento, il modulo di base può essere completamente ricoperto di uno strato di velcro per l’applicazione in una posizione desiderata di un tubetto di guida 20, rivestito anch’esso di velcro, all’interno del quale inserire un’estremità di una stecca dinamica 19, mentre l’altra estremità della stecca viene bloccata alla mano - Fig.7. In caso di presenza di un fissatore esterno di polso, il modulo base risulta completamente aperto su di un lato così da essere adattabile alla mano e all’avambraccio pur in presenza delle fisches metalliche che fuoriescono dal secondo metacarpale e dal radio. Anche in questo caso il modulo di base deve prevedere la possibilità di applicazione di una tasca dorsale o volare per l’inserimento di una stecca statica o dinamica.
Da notare che i moduli di base possono avere lunghezze differenti a seconda delle esigenze, mentre le stecche metalliche dinamiche si possono differenziare per il carico applicabile al dito.
Le Figg.8-10 mostrano una diversa forma di realizzazione di un tutore per l’immobilizzazione di un dito. In questo caso la stecca metallica statica 21 è provvista di uno strato di velcro 22 per il suo fissaggio al modulo di base, rivestito del corrispettivo strato di velcro a livello del palmo della mano. In alternativa, la stecca metallica statica può essere fissata sul lato dorsale del modulo di base.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Tutore per il trattamento di traumi, quali fratture e rigidità articolari, a mani e polsi comprendente un modulo di base (10) infilabile sull’avambraccio e almeno una stecca statica o dinamica associata a detto modulo di base, caratterizzato dal fatto che ogni stecca è trattenuta sul modulo di base attraverso almeno un me zzo di vincolo riportato, variamente posizionabile in corrispondenza all’asse di ogni parte da trattare.
  2. 2. Tutore secondo la rivendicazione 1 per il trattamento riabilitativo delle rigidità articolari digitali, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di vincolo è una guida applicabile amovibilmente al modulo di base, a livello del dorso della mano, destinata a ricevere una stecca dinamica (13) in forma movibile almeno nella direzione della lunghezza, detta stecca dinamica essendo bloccata al dito da trattare.
  3. 3. Tutore secondo la rivendicazione 1 per il trattamento riabilitativo di rigidità articolari del polso, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di vincolo è una guida applicabile amovibilmente al modulo di base, a livello dell’avambraccio, destinata a ricevere una stecca dinamica ( 19) in forma movibile almeno nella direzione della lunghezza.
  4. 4. Tutore secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la guida della stecca è costituita da un tubetto (12,20) accoppiabile al e disaccoppiabile dal modulo di base per mezzo di uno strato di materiale di appiglio ricoprente detto tubetto e il modulo di base.
  5. 5. Tutore secondo la rivendicazione 2, in cui la stecca dinamica è vincolata al dito per mezzo di almeno un elemento di bloccaggio ( 14) ed interponendo uno strato (15) di materiale morbido tra dito e stecca.
  6. 6. Tutore secondo la rivendicazione S, in cui detto elemento di bloccaggio è costituito da un ditale circolare ( 16) estendentesi dalla base del dito fino in prossimità della punta ed avente sul lato dorsale una tasca ( 17) di alloggiamento della stecca.
  7. 7. Tutore secondo la rivendicazione 6, in cui la stecca dinamica (13) alloggiata nel ditale circolare è tutta contenuta nel ditale stesso per una rieducazione isolata del dito.
  8. 8. Tutore secondo le rivendicazioni 2 e 4, in cui la stecca dinamica e il relativo tubetto di guida sono posizionabili in pluralità fianco a fianco sul modulo di base.
  9. 9. Tutore secondo la rivendicazione 1 per il trattamento di fratture a falangi e/o metacarpali caratterizzato dal fatto che detto mezzo di vincolo è uno strato di materiale di appiglio (22) ricoprente l’estremità di una stecca statica (21) e il modulo di base per un loro diretto accoppiamento e disaccoppiamento a livello del palmo o del dorso della mano.
  10. 10. Tutore secondo le rivendicazioni 4 e 9, in cui il materiale di appiglio è velcro.
  11. 1 1. Tutore secondo la rivendicazione 1 per il trattamento di traumi al polso, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di vincolo è una tasca (18) estendentesi per tutta la lunghezza del modulo di base, sul suo iato superiore (dorsale) o inferiore (volare), detta tasca essendo aperta dal lato rivolto verso il gomito per l’inserimento, la rimozione e lo scorrimento della stecca metallica (19).
  12. 12. Tutore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il modulo di base è aperto su di un lato per un adattamento alla mano e all’avambraccio in presenza di un fissatore esterno di polso.
  13. 13. Tutore modulare universale, come sostanzialmente sopra descritto, illustrato e rivendicato per gli scopi specificati.
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