ITBO940475A1 - Macchina per la coltura del riso e pianti similari - Google Patents

Macchina per la coltura del riso e pianti similari Download PDF

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Abstract

Il presente trovato è relative ad una macchina agricola per la coltura del riso e piante similari, trainabile da una trattrice (M) ed in grado di eseguire le operazioni di preparazione del letto di semina e la successiva semina per mezzo di una prima unita operativa (2), costituito di una macchina per la preparazione del letto di semina, e da una seconda unità operativa (3), costituita di una seminatrice, collegate tra loro in treno e provviste di mezzi di movimentazione (4) atti a posizionare la seminatrice (3) sostanzialmente il di sopra della prima unità operativa (2) durante le operazioni un attive della macchina (1), avvero durante il trasferimento della alunno.(FIG.2).

Description

MACCHINA PER LA COLTURA DEL RISO E PIANTE SIMILARI.
Il presente trovato concerne una macchina per la coltura del riso e di piante con similari caratteristiche; in particolare la macchina in oggetto è destinata alle operazioni relative all'avvio della coltivazione.
La coltura del riso può essere avviata mediante semina diretta o mediante trapianto.
Per la semina mediante trapianto sono previste operazioni esclusivamente manuali oppure vengono utilizzate delle macchine dette trapiantatrici. Le trapiantatrici sono macchine relativamente lente e notevolmente costose; per questi motivi viene generalmente preferita la semina diretta, eseguita con macchine seminatrici.
Per il riso vengono generalmente utilizzate seminatrici a righe che possono essere di tipo a distribuzione meccanica, centrifuga oppure pneumatica.
Nella presente descrizione faremo riferimento ad una seminatrice del tipo a distribuzione meccanica, cioè ad una seminatrice ch presenta solo dispositivi meccanici che raggruppano e sistemano nel terreno ad una determinata profondità e ad una determinata distanza gli uni dagli altri i vari semi dando origine al campo seminato.
Le seminatrici a distribuzione meccanica sono essenzialmente costituite da un telaio dotato di ruote, sul quale sono montati una o più tramogge per il seme, una serie di distributori fissati alle tramogge ed una serie di altrettanti assolcatori o vomeri, collegati ai corrispondenti distributori tramite canali adduttori sui quali agiscono opportuni dispositivi di selezione del numero di semi.
Come è noto, il riso è un cereale coltivato in terreno sommerso e presenta una pianta formata da culmi eretti disposti a cespo. Per questi motivi la coltivazione avviene nelle cosiddette risaie, vale a dire campi che in alcune fasi della crescita della pianta vengono allagati; inoltre, per la semina, vengono preferibilmente utilizzate le seminatrici del tipo a cespo o postarella, vale a dire seminatrici in grado di distribuire sul terreno il seme raccolto in gruppi in modo da costituire, successivamente, i vari cespi delle piante.
L'operazione della semina viene sempre preceduta da quella della preparazione del letto di semina; tale operazione, tradizionalmente eseguita con aratro ed erpice, consiste nel rivoltare lo strato superficiale del terreno e sminuzzarlo in modo da essere pronto al1<1>accog1imento del seme.
Attualmente, per la preparazione del letto di semina vengono utilizzate macchine dette fresatrici. Queste sono macchine trainate da una trattrice e presentano un aspo fresante o rotore, collegato alla presa di potenza della trattrice e mosso in rotazione attorno ad un asse orizzontale, in modo da fare interagire col terreno una serie di utensili o coltelli disposti perpendicolari all'asse di rotazione del rotore e dallo stesso supportati tramite flange.
Per un'ottimale avvio della coltivazione del riso, viene ritenuto estremamente vantaggioso eseguire la semina immediatamente dopo 11approntamento del letto di semina.
Occorre, perciò, utilizzare due trattrici delle quali la prima traina una fresatrice o macchina similare per preparare il letto di semina, e la seconda porta la seminatrice sul letto appena preparato.
Con questa soluzione si ha però un innalzamento dei costi a causa della necessità dell'impiego contemporaneo di due trattrici.
Un'altra soluzione è rappresentata dal collegamento in treno delle due macchine, interponendo la fresatrice tra la trattrice e la seminatrice,
Un collegamento di questo tipo presenta notevoli inconvenienti relativamente alla stabilità di tutto il complesso di macchine. Infatti, la stabilità e la sicurezza di marcia possono essere compromesse da fenomeni di impennamento o di rovesciamento della trattrice, a causa della lunghezza del treno e del conseguente posizionamento arretrato del baricentro.
Tali fenomeni sono particolarmente evidenti nell'utilizzazione di trattrici a ruote, in particolare durante i tratti scoscesi presenti tra una risaia e l'altra, in corrispondenza degli argini che delimitano i vari settori di coltivazione, dove, annullandosi relativamente facilmente il carico che grava sulle ruote anteriori, la trattrice tende a ruotare intorno all'asse posteriore sollevandosi anteriormente da terra. Per questo motivo, è ritenuta inopportuna l'utilizzazione di due macchine in treno.
Un ulteriore inconveniente presentato dal collegamento in treno delle macchine fresatrice e seminatrice di tipo noto ad una trattrice è rappresentato dalla instabilità secondo una direzione trasversale al senso di marcia. Infatti, per il collegamento della seminatrice alla fresatrice, vengono utilizzati dei sistemi di connessione sostanzialmente uguali a quelli usati per il collegamento diretto ad una trattrice, vale a dire due bracci inferiori ed un terzo braccio disposto superiormente e centralmente rispetto ai primi due, in modo da definire il cosiddetto castello per l'attacco detto a tre punti.
A differenza di una trattrice, però, una fresatrice presenta attacchi posteriori di limitata robustezza, per cui una luce troppo limitata tra i due bracci di collegamento può dare facilmente luogo a oscillazioni.
Tale inconveniente è di notevole importanza tenuto conto delle asperità che il terreno può presentare rapportate alle masse in movimento (a titolo di esempio, una seminatrice larga 3 metri a pieno carico pesa circa 8÷9 quintali).
Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati con una macchina agricola, trainabile da una trattrice, in grado di eseguire le operazioni di preparazione del letto di semina e la successiva semina per mezzo di una sola macchina comprendente una prima unità operativa costituita da una macchina per la preparazione del letto di semina e da una seconda unità operativa costituita da una seminatrice, stabilmente collegate tra loro in treno e provviste di mezzi di movimentazione atti a posizionare la seminatrice sostanzialmente al di sopra della prima unità operativa durante le operazioni non attive della macchina, ovvero durante il trasferimento della stessa,
Vantaggiosamente con il presente trovato è possibile eseguire le operazioni di preparazione del letto di semina e la successiva semina con una sola trattrice e, inoltre, nella configurazione nella quale la seminatrice risulta sovrapposta alla prima unità operativa, la macchina presenta ottimali caratteristiche di stabilità che la rendono particolarmente idonea al trasferimento da un posto all'altro ed all'impiego nelle risaie o comunque in terreni che presentano delle disuniformità, quali ad esempio gli argini. tra le varie zone di lavoro.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabi1i dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di reaiizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra, in una vista schematica laterale, un esempio di realizzazione del presente trovato, in una configurazione di lavoro;
- la figura 2 illustra, in una vista schematica laterale, l’esempio di realizzazione del trovato di cui in figura 1, in una configurazione di trasporto, nella quale una seminatrice risulta sostanzialmente sovrapposta ad una unità operativa per la preparazione del letto di semina;
- la figura 3 illustra, in una vista schematica in pianta, un esempio di co1legamento della macchina in oggetto ad una trattrice.
Conformemente alle figure allegate, nelle quali è rappresentato uno dei possibili esempi di reaiizzazione del presente trovato, una macchina 1 per la coltura del riso e piante similari è del tipo trainabile da una trattrice ed è essenzialmente costituita da una prima unità operativa 2, direttamente collegata alla trattrice M e destinata alla preparazione del letto di semina, e da una seconda Lenità operativa 3 costituita da una seminatrice.
La prima unità operativa può essere costituita, come nei disegni schematici delle figure, da una fresatrice, mentre la seminatrice 3 può essere del tipo a postareila come nelle figure.
La seminatrice risulta associata in treno alla prima unità operativa tramite mezzi di collegamento 4-a posizionamento variabile, atti a disporre detta seminatrice 3 in almeno due configurazioni, rispettivamente una prima configurazione o configurazione attiva nella quale la seminatrice 3 è in posizione di lavoro ed una seconda configurazione nella quale la seminatrice 3 risulta sollevata dal terreno e sostanzialmente sovrapposta alla prima unità operativa E. In pratica, la macchina può passare dalla configurazione di lavoro, rappresentata in figura 1, a quella di trasporto, rappresentata in figura E.
Verranno adesso descritti i mezzi di collegamento 4 e le parti interessate al collegamento della prima unità operativa E e della seminatrice 3, come rappresentati nel possibile esempio di realizzazione delle figure.
La prima unità operativa E presenta un primo telaio SO, provvisto anteriormente di una incastellatura E3 definente, in pratica il collegamento con la trattrice M, rappresentata schematicamente con un blocco in linea discontinua nelle figure 1 e E.
Sul primo telaio EO è prevista una prima serie di sedi destinate, come descritto in seguito, al collegamento con la seminatrice 3.
La prima serie di sedi è disposta su detto telaio almeno in corrispondenza di assi orizzontali.
Un primo asse orizzontale X è disposto ad una prima quota HX, nella zona della prima unità operativa E rivolta alla seminatrice 3.
Un secondo asse orizzontale K è disposto, in corrispondenza di una incastellatura supplementare E5 (descritta in seguito), ad una seconda quota HK superiore alla prima.
Un quarto asse orizzontale W si trova su detto telaio SO in corrispondenza di una porzione superiore E1 (tale asse è detto quat— to per motivi di numerazione crescente nelle rivendicazioni).
Tali assi orizzontali definiscono, in pratica i punti in cui risultano fulcrati i mezzi di collegamento 4 e possono essere costituiti da perni inseriti in opportune sedi, cuscinetti a sfere, e si milari organi di vincolo girevole.
Sul secondo telaio 30, analogamente a quanto previsto per i primo telaio 20, è prevista una seconda serie di sedi anch'esse di sposte in corrispondenza di assi orizzontali.
Una prima coppia di sedi è presentata dal secondo telaio 30 i corrispondenza di una porzione anteriore 31 della seminatrice 3, de finente un terzo asse orizzontale Z.
Il secondo telaio 30 presenta un elemento tubolare a sezion quadrilatera 34 estendentesi lungo la larghezza della seminatrice e la porzione anteriore 31 è costituita, in pratica, da una flangi rigida 31 provvista di mezzi di ammorsamento 31a, 31b dell'element tubolare a sezione quadrilatera 34.
I mezzi di ammorsamento 31a, 31b sono di tipo noto, e posson essere costituiti, ad esempio, da due semiflange collegate tra lor con bulloni e dadi, permettendo così di sostituire in tipo di colle gamento alla prima unità operativa oppure consentendo l'associazion diretta ad una trattrice.
Sul secondo telaio 30 è previsto, anteriormente, un bracci fisso 32 presentante nella propria estremità libera 33 una terza se de (appartenente alla seconda serie di sedi di cui sopra), dispost ad una quota HJ superiore a quella HZ del terzo asse orizzontale Z Tale terza sede della seconda serie di sedi definisce un quinto ass orizzontale J di fulcro.
I mezzi di collegamento 4 sono costituiti, in pratica, da due aste rigide 40, parallele tra loro e fulcrate alle proprie estremità attorno al primo X ed al terzo asse orizzontale Z, e da una coppia di elementi a lunghezza variabile 42 a comando fulcrati alle estremità rispettivamente attorno al secondo asse orizzontale K ed a una porzione mediana 41 delle aste 40.
I mezzi di collegamento 4 comprendono altresì un tirante 43 fulcrato alle estremità rispettivamente attorno al quarto asse orizzontale U in corrispondenza della porzione superiore 21 del primo telaio 20 ed al quinto asse orizzontale J presentato dall'estremità libera del braccio fisso 32.
In questo modo, la macchina 1 viene posizionata nella prima configurazione nella seconda configurazione in corrispondenza rispettivamente di un aumento o di una diminuzione della lunghezza degli elementi a lunghezza variabile 42.
Gli elementi a lunghezza variabile a comando 42 possono essere costituiti da martinetti idraulici o da organi tecnicamente equivalenti.
Tali elementi presentano, in corrispondenza dell'estremità fulcrata alla porzione mediana 41 della coppia di aste 40, una testa 44 provvista di un asola 45, mentre la porzione mediana 41 presenta un perno 4ώ, disposto in corrispondenza di un sesto asse orizzontale Y ed atto a scorrere in detta asola 45.
La coppia di elementi a lunghezza variabile 42 a comando sono disposti nella configurazione dì massima lunghezza, ovvero a fine corsa, quando la macchina 1 si trova nella prima configurazione c la seminatrice 3 in posizione di lavoro, in modo da consentire rota zioni della coppia di aste 40 in corrispondenza di asperità del tei— reno incontrate dalla macchina.
Il tirante 43 può essere di tipo regolabile in lunghezza in mo do da consentire la variazione della distanza intercorrente tra l porzione superiore 31 del primo telaio 30 ed il braccio fisso 33 de secondo telaio 30 con conseguente differente inclinazione della se minatrice 3 rispetto alla prima unità operativa 3.
Come rappresentato schematicamente in figura 3, 1'incastellatu ra 33 si estende in larghezza per un primo valore L3 corrispondent alla distanza intercorrente tra gli attacchi presentati dalla trat trice M. Tale valore corrisponde alla luce presentata, di norma dal classico attacco a tre punti.
La seconda unità operativa 3 comprende, nel suo telaio 30, u elemento 34 a sviluppo longitudinale estendentesi lungo la larghezz della seconda unità operativa 3 stessa; tale elemento 34 può esser costituito da un tubolare quadro, come nelle figure 1 e 3, sul qual può essere fissata l'incastellatura supplementare 35 destinata a supporto di un'estremità della coppia di elementi a lunghezza varia bile a comando 43 (fulcrata attorno all'asse K).
L'incastellatura supplementare 35 è fissata all'elemento quadr con una serie di flange ad ammorsamento definendo una luce sostan zialmente maggiore della luce compresa tra le estremità lateral del1'incastellatura 33 destinata agli attacchi con la trattrice il Di conseguenza, la coppia di aste rigide 4-0 risulta distanziata di un secondo valore L3 superiore al primo valore LE; questo consente di migliorare la stabilità della seminatrice 3, aumentando la rigidità del vicolo tra prima unità operativa e seminatrice medesima. Le due aste rigide 40 possono essere ccllegate alla seminatrice 3 in prossimità delle estremità della seminatrice stessa, ovvero la luce L3 definita dalle aste 40 è di estensione prossima al11estensione in larghezza della seminatrice 3.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. I-noltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O NI 1. Macchina per la coltura del riso e piante similari, del tipo trainabile da una trattrice, caratterizzata dal fatto di essere costituita da una prima unità operativa (£), direttamente collegata a detta trattrice <M) e destinata alla preparazione del letto di semina, e da una seconda unità operativa (3) costituita da una seminatrice, associata in treno alla prima tramite mezzi di collegamento (4) a posizionamento variabile, atti a disporre detta seminatrice (3) in almeno due configurazioni, rispettivamente una prima configurazione o configurazione attiva nella quale detta seminatrice (3) è in posizione di lavoro ed una seconda configurazione non operativa nella quale la seminatrice (3) risulta sollevata dal terreno e sostanzialmente verticalmente sovrapposta a detta prima unità operati va (£). S. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima unità operativa (£) e detta seminatrice (3) sono provviste rispettivamente di un primo telaio (£0) e di un secondo telaio (30), presentanti una prima ed una seconda serie dì sedi per l'associazione a detti mezzi di collegamento (4) disposte in corrispondenza di assi orizzontali attorno ai quali risultano fulcrati i mezzi di collegamento (4) stessi, detti mezzi di collegamento (4) essendo costituiti almeno da una pluralità dì aste rigida, fulcrate alle estremità a detto primo e detto secondo telaio, e da mezzi di movimentazione e posizionamento costituiti da elementi a lunghezza variabile a comando agenti almeno tra detta pluralità di aste rigide ed uno di detti telai CEO, 30). 3. Macchina secondo la rivendicazione E, caratterizzata dal fatto che detta prima serie di sedi è disposta su detto telaio almeno in corrispondenza di un primo asse orizzontale (X) disposto ad una prima quota (HX) e di un secondo asse orizzontale <K) disposto ad una seconda quota <HK) superiore alla prima e che detta seconda serie di sedi è presentata da detto secondo telaio (30) in corrispondenza di una porzione anteriore (31) della seminatrice (3); detti mezzi di collegamento (4) essendo costituiti almeno da una coppia dì aste rigide (40), federate alle estremità rispettivamente attorno a detto primo asse (X) e, in corrispondenza di una coppia di detta seconda serie di sedi, attorno ad un terzo asse orizzontale (Z) e da una coppia di elementi a lunghezza variabile a comando (4Ξ) fulcrati, alle proprie estremità, rispettivamente attorno a detto secondo asse orizzontale (K) ed a una porzione mediana (41) di detta coppia di aste (40), in modo di posizionare la macchina (1) in detta prima configurazione attiva oppure in detta seconda configurazione non operativa in corrispondenza rispettivamente di un aumento o di una diminuzione della lunghezza di detti elementi a lunghezza variabile (4E). 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto primo telaio (EO) presenta una porzione superiore (SI) provvista di una terza sede di detta prima serie di sedi e detto secondo telaio (30) presenta anteriormente un braccio fisso (3E) presentante nella propria estremità libera (33) una terza sede di detta seconda serie di sedi, disposta ad una quota (KIJ) superiore a quella (HZ) di detto terzo asse orizzontale (Z); detti mezzi di collegamento (4) comprendendo un tirante (43) fulcrato alle estremità rispettivamente attorno un quarto asse orizzontale (W) in corrispondenza di detta porzione superiore (21) e ad un quinto asse orizzontale (J) presentato da detta estremità libera di detto braccio fisso (32), in modo da mantenere detta seminatrice (3) inclinata secondo un determinato angolo rispetto a detta prima unità operativa (2) quando la macchina (15 si trova in detta seconda configurazione non operativa. 5. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta coppia di elementi a lunghezza variabile (42) a comando presentano, in corrispondenza dell’estremità fulcrata a detta porzione mediana (41) di detta coppia dì aste (40), una testa (44) provvista di un asola (45) e che detta porzione mediana (41) presenta un perno (46), disposto in corrispondenza di un sesto asse orizzontale (Y), ed atto a scorrere in detta asola (45); detta coppia di elementi a lunghezza variabile (42) a cornando essendo disposti nella configurazione di massima lunghezza, ovvero a fine corsa, quando detta macchina si trova in detta prima configurazione con la seminatrice in posizione di lavoro, in modo da consentire rotazioni di detta coppia di aste (40) in corrispondenza di asperità del terreno incontrate dalla macchina. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto tirante (43) è regolabile in lunghezza in modo da consentire la variazione della distanza intercorrente tra detta porzione superiore (21) di detto primo telaio (20) e detto braccio fisso (32) di detto secondo telaio (30) con conseguente differente inclinazione di detta seminatrice (3) rispetto a detta prima unità operativa (2). 7. Macchina secondo la rivendicazione 3, dove detto primo telaio (20) presenta anteriormente una incastellatura (23), destinata all'associazione con detta trattrice (M) estendentesi in larghezza per un primo valore (L2) corrispondente alla distanza intercorrente tra gli attacchi presentati da detta trattrice (M), caratterizzata dal fatto che detta coppia di aste rigide (40), facenti parte di detti mezzi di collegamento (4) tra detta prima unità operativa (2) e detta seminatrice (3), sono parallele tra loro e distanti di un secondo valore (L3) superiore a detto primo valore (L2). 8. Macchina secondo la rivendicazione 3, dove detto primo telaio (20) presenta anteriormente una incastellatura (23), destinata all 'associazione con detta trattrice (M) estendentesi in larghezza per un primo valore (L2) corrispondente alla distanza intercorrente tra gli attacchi presentati da detta trattrice (M), caratterizzata dal fatto che detto primo telaio (20) presenta una incastellatura supplementare (25), di luce (L3) superiore a detto primo valore (L2), supportata da un elemento a sviluppo longitudinale (24) estendentesi lungo la larghezza della seconda unità operativa (2) stessa, e sulla quale risultano fulcrati detti elementi al lunghezza variabile a comando (42). 9. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta coppia di aste rigide (40) è collegata alla seminatrice (3) in prossimità delle estremità della seminatrice stessa (3), ovvero detta coppia di aste (40) definisce una luce <L3> di estensione prossima all'estensione in larghezza della seminatrice (3)a 10= Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto secondo telaio (30) presenta un elemento tubolare a sezione quadrilatera (34) estendentesi lungo la larghezza di detta seminatrice (3) e che detta detta porzione anteriore (31) è costituita da una flangia rigida (31) provvista di mezzi di ammorsamento (31a, 31b) di detto elemento tubolare a sezione quadrilatera (34). 11. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto dal fatto che detta prima unità operativa (Ξ) destinata alla preparazione del letto di semina è una fresatrice. 1S. Macchina per la coltura del riso e piante similari, del tipo trainatile da una trattrice secondo la rivenidcazione precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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