ITBO20120196A1 - Macchina per la lavorazione ed il mantenimento di gelato, sorbetti e prodotti simili - Google Patents
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Description
“MACCHINA PER LA LAVORAZIONE ED IL MANTENIMENTO DI GELATO, SORBETTI E PRODOTTI SIMILI.â€
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per la lavorazione ed il mantenimento di gelato, sorbetti e prodotti simili.
In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa a macchine destinate alla lavorazione del cosiddetto gelato mantecato prodotto e somministrato al consumatore in gelaterie artigianali.
Tali macchine comprendono un bancone di esposizione e vendita che presenta, in vista, una pluralità di cilindri mantecatori di lavorazione e di mantenimento del gelato, in modo tale che il consumatore possa visionare la produzione del gelato dalla fase di mantecazione fino alla fase di conservazione.
Un circuito frigorifero consente di servire i cilindri mantecatori del bancone di esposizione in modo da regolare e mantenere la temperatura di lavorazione e di mantenimento rispettivamente dei prodotti di base e del gelato.
Tuttavia, i circuiti frigoriferi noti sono di notevole complessità sia strutturale che funzionale, risultando oggi giorno impianti obsoleti.
Scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare una macchina per la lavorazione ed il mantenimento di gelato, sorbetti e prodotti simili dotata di un circuito frigorifero avente un impianto strutturalmente e funzionalmente semplice e che sia oltretutto economico. Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una macchina comprendente le caratteristiche tecniche esposte nella rivendicazione indipendente 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina come illustrata negli uniti disegni in cui: - la figura 1 illustra in vista prospettica schematica una macchina secondo la presente invenzione;
- la figura 2 illustra in vista schematica un circuito frigorifero della macchina secondo la presente invenzione;
- la figura 3 illustra in vista schematica il circuito frigorifero di figura 2 ed un’unità di controllo e comando atta a governare il circuito frigorifero stesso. Secondo quanto illustrato in figura 1, con 1 à ̈ stata complessivamente indicata una macchina per la lavorazione ed il mantenimento di gelato, sorbetti e prodotti simili comprendente un bancone 2 di esposizione e vendita che presenta, in vista, una pluralità di cilindri mantecatori 3 di lavorazione e di mantenimento rispettivamente di prodotti di base e di gelato.
Preferibilmente, un bancone 2 di esposizione e vendita comprende quattro cilindri mantecatori 3.
I banconi 2 possono altresì essere affiancati l’uno con l’altro per definire un unico bancone di esposizione e vendita avente tanti cilindri mantecatori 3 quanti sono i banconi 2 affiancati.
A titolo di esempio, in figura 1 sono mostrati due banconi 2 affiancati, ciascuno dei quali comprende quattro cilindri mantecatori 3, definenti un unico bancone avente otto cilindri mantecatori 3.
Ciascun cilindro mantecatore 3 Ã ̈ dotato di una bocca di accesso 4, di una parete di fondo 5 e di pareti laterali 6.
Il bancone 2 presenta i cilindri mantecatori 3 disposti con il loro asse di sviluppo longitudinale in posizione sostanzialmente verticale. In questo modo, la bocca di accesso 4 dei cilindri mantecatori 3 à ̈ disposta in corrispondenza della porzione superiore del bancone 2 consentendo ad un operatore di immettere i prodotti di base ed estrarre il gelato con facilità .
Preferibilmente, ciascuna bocca di accesso 4 Ã ̈ dotata di un coperchio, non illustrato, in particolare trasparente.
La macchina 1 comprende un circuito frigorifero 7 disposto all’interno del bancone 2.
Il circuito frigorifero 7 à ̈ atto a regolare la temperatura dei prodotti contenuti all’interno dei rispettivi cilindri mantecatori 3 sia essi siano prodotti di base da lavorare che gelato da conservare. Il circuito frigorifero 7 comprende un primo circuito di refrigerazione 8 ed un secondo circuito di riscaldamento 9, come mostrato in figura 2.
In particolare, il circuito frigorifero 7 così definito può lavorare anche come pompa di calore.
Vantaggiosamente, nel circuito frigorifero 7 circola un unico fluido frigorigeno, utilizzato sia per il primo circuito di refrigerazione 8 che per il secondo circuito di riscaldamento 9.
In particolare, nel primo circuito di refrigerazione 8 circola il fluido frigorigeno raffreddato in grado di estrarre calore dai cilindri mantecatori 3, e, di conseguenza, dai rispettivi prodotti presenti al loro interno.
Nel secondo circuito di riscaldamento 9 circola il fluido frigorigeno riscaldato in grado di apportare calore ai cilindri mantecatori 3, e, di conseguenza, ai rispettivi prodotti presenti al loro interno.
Il primo circuito di refrigerazione 8 ed il secondo circuito di riscaldamento 9 comprendono ciascuno rispettivi rami di derivazione 10 e 11. I rami di derivazioni 10 e 11 sono rami di servizio associati ad ogni cilindro mantecatore 3.
In particolare, ogni cilindro mantecatore 3 Ã ̈ servito da un rispettivo ramo di derivazione 10 del primo circuito di refrigerazione 8 e da un rispettivo ramo di derivazione 11 del secondo circuito di riscaldamento 9. Per ogni cilindro mantecatore 3, i rami di derivazione 10 e 11 si incontrano in un punto di intersezione 25 dal quale si sviluppa un tratto di immissione 26 comune.
Il circuito frigorifero 7 comprende un ramo principale 13 dal quale si sviluppa sia il primo circuito di refrigerazione 8 che il secondo circuito di riscaldamento 9.
In particolare, il ramo principale 13 comprende rispettivi punti di prelievo 14 e 15 del primo circuito di refrigerazione 8 e del secondo circuito di riscaldamento 9. In altre parole, il primo circuito di refrigerazione 8 ed il secondo circuito di riscaldamento 9 vengono alimentati mediante il ramo principale 13.
Il circuito frigorifero 7 comprende altresì un compressore 12.
Il ramo principale 13 si sviluppa dal compressore 12 in modo tale che il primo circuito di refrigerazione 8 ed il secondo circuito di riscaldamento 9 possano prelevare il fluido frigorigeno compresso e riscaldato in uscita dal compressore 12 stesso.
In questo modo, nel secondo circuito di riscaldamento 9 può circolare il fluido frigorigeno compresso e riscaldato prelevato dal punto di prelievo 15, mentre nel primo circuito di refrigerazione 8 il fluido frigorigeno compresso e riscaldato prelevato dal punto di prelievo 14 viene successivamente raffreddato e laminato per ottenere fluido frigorigeno raffreddato. Per raffreddare il fluido frigorigeno compresso e riscaldato in uscita dal compressore 12, il primo circuito di refrigerazione 8 comprende uno scambiatore 16 di calore disposto a valle del punto di prelievo 14. Preferibilmente, a valle dello scambiatore 16 sono disposti un filtro 17 ed una spia di controllo 18.
Inoltre, il primo circuito di refrigerazione 8 comprende un serbatoio di accumulo 19 del fluido frigorigeno raffreddato in uscita dallo scambiatore 16. Il serbatoio di accumulo 19 à ̈ disposto a valle dello scambiatore 16 e più precisamente, a valle sia del filtro 17 che della spia di controllo 18.
Il serbatoio di accumulo 19 Ã ̈ disposto a monte di ciascun ramo di derivazione 10 del primo circuito di refrigerazione 8.
In particolare, ciascun ramo di derivazione 10 comprende un rispettivo organo di laminazione 23. Gli organi di laminazione 23 risultano quindi disposti a valle del serbatoio di accumulo 19.
Preferibilmente, l’organo di laminazione 23 à ̈ una valvola elettronica. Alternativamente, l’organo di laminazione 23 può essere un capillare o una valvola di espansione automatica.
A valle di ciascun organo di laminazione 23 Ã ̈ presente una serpentina 20 avente una propria bocca di ingresso 21 ed una propria bocca di uscita 22. Ogni serpentina 20 Ã ̈ associato ad un rispettivo cilindro mantecatore 3.
Ciascun cilindro mantecatore 3 risulta avvolto da una serpentina 20. In particolare, la serpentina 20 si avvolge attorno alle pareti laterali 6 del cilindro mantecatore 3, lungo l’asse di sviluppo longitudinale del cilindro mantecatore 3 stesso.
Durante il funzionamento del circuito frigorifero 7, dal punto di prelievo 14 del primo circuito di refrigerazione 8, il fluido frigorigeno compresso e riscaldato attraversa lo scambiatore 16, cedendo calore ad un fluido esterno, quale ad esempio acqua od aria, e, contestualmente, condensa.
In uscita dallo scambiatore 16, il fluido frigorigeno presenta una temperatura inferiore rispetto alla temperatura in ingresso dello scambiatore 16.
Il fluido frigorigeno raffreddato, in uscita dallo scambiatore 16, si immette nel serbatoio di accumulo 19. Il fluido frigorigeno raffreddato accumulato nel serbatoio di accumulo 19 si immette successivamente in ciascuno dei rami di derivazione 10 e nei rispettivi organi di laminazione 23.
Il fluido frigorigeno raffreddato attraversando l’organo di laminazione 23 si espande, presentando, in uscita dell’organo di laminazione 23, una pressione inferiore rispetto alla sua pressione in ingresso.
Dall’organo di laminazione 23, il fluido frigorigeno raffreddato e laminato percorre il tratto di immissione 26 comune, per poi immettersi, mediante la bocca di ingresso 21, nella serpentina 20 associata ad un cilindro mantecatore 3.
Percorrendo la serpentina 20, il fluido frigorigeno raffreddato e laminato assorbe il calore del prodotto contenuto nel rispettivo cilindro mantecatore 3, evaporando. Percorsa l’intera serpentina 20, il fluido frigorigeno evaporato esce da quest’ultima mediante la bocca di uscita 22.
Per quanto concerne il secondo circuito di riscaldamento 9, ciascun ramo di derivazione 11 di ogni cilindro mantecatore 3 comprende un rispettivo organo di regolazione 24 della portata.
A valle di ciascun organo di regolazione 24 della portata à ̈ presente la serpentina 20 che avvolge il proprio cilindro mantecatore 3.
Durante il funzionamento del circuito frigorifero 7, dal punto di prelievo 15 del secondo circuito di riscaldamento 9, il fluido frigorigeno compresso e riscaldato si immette direttamente nei rami di derivazione 11 e, successivamente, nei rispettivi organi di regolazione 24 della portata.
Dal rispettivo organo di regolazione 24 della portata, il fluido frigorigeno compresso e riscaldato percorre il tratto di immissione 26 comune, per poi immettersi, mediante la bocca di ingresso 21, nella serpentina 20 associata ad un cilindro mantecatore 3.
Percorrendo la serpentina 20, il fluido frigorigeno compresso e riscaldato apporta calore al prodotto contenuto nel rispettivo cilindro mantecatore 3, raffreddandosi.
Percorsa l’intera serpentina 20, il fluido frigorigeno esce da quest’ultima mediante la bocca di uscita 22.
Da quanto sopra descritto, si deduce come l’organo di laminazione 23 e l’organo di regolazione 24 della portata, essendo posti a monte di ogni serpentina 20, definiscono dei mezzi di isolamento dei rispettivi rami di derivazioni 10 e 11.
Infatti, mediante la chiusura dell’organo di laminazione 23, à ̈ possibile isolare ogni cilindro mantecatore 3 dal primo circuito di refrigerazione 8, e, mediante la chiusura dell’organo di regolazione 24 della portata, à ̈ possibile isolare ogni cilindro mantecatore 3 dal secondo circuito di riscaldamento 9.
Il circuito frigorifero 7 comprende altresì un serbatoio di raccolta 27. IL serbatoio di raccolta 27 à ̈ disposto a valle di tutte le serpentine 20.
In particolare, da ogni serpentina 20 si sviluppa un rispettivo ramo di scarico 28 che collega quest’ultima al serbatoio di raccolta 27.
Vantaggiosamente, per uniformare il valore della pressione del fluido frigorigeno in uscita da ciascuna serpentina 20, ogni ramo di scarico 28 comprende un organo regolatore di pressione 29. L’organo regolatore di pressione 29 à ̈ interposto tra la bocca di uscita 22 di ciascuna serpentina 20 ed il serbatoio di raccolta 27 comune.
Vantaggiosamente, il circuito frigorifero 7 descritto à ̈ in grado di funzionare utilizzando un unico compressore 12. In particolare, il compressore 12 comprime il fluido frigorigeno proveniente dal serbatoio di raccolta 27 per immetterlo ad elevata pressione e temperatura nel ramo principale 13.
Come illustrato in figura 3, la macchina 1 comprende inoltre una unità di controllo e comando 30.
L’unità di controllo e comando 30 governa l’attivazione dei rami di derivazione 10 e 11 rispettivamente del primo circuito di refrigerazione 8 e del secondo circuito di riscaldamento 9, in modo da regolare la temperatura dei prodotti contenuti nei rispettivi cilindri mantecatori 3.
L’attivazione dei rami di derivazione 10 e 11 di ciascun cilindro mantecatore 3 consente di mantenere la temperatura di lavorazione del prodotto di base uguale alla temperatura di mantenimento del gelato.
Si noti che, la temperatura del prodotto di base durante la fase di lavorazione cioà ̈ di trasformazione in prodotto finito da vendere e distribuire al consumatore, varia fino a raggiunge una temperatura determinata di mantecazione. E’ importante specificare che tale temperatura di mantecazione, cioà ̈ di fine lavorazione del prodotto di base, risulta uguale alla temperatura di conservazione/mantenimento del prodotto finito. In altre parole una volta che il procedimento di lavorazione termina con la fase di mantecazione e il prodotto alimentare di base à ̈ pronto per essere venduto, si riesce a conservarlo e a mantenerlo alla stessa temperatura di mantecazione ed il prodotto non subisce ulteriori trasformazioni dovute a cambiamento della sua temperatura fra mantecazione e conservazione.
Ciò à ̈ possibile in quanto l’unità di controllo e comando 30 governa l’attivazione alternata dei rami di derivazione 10 e 11.
Vantaggiosamente, mantenere la temperatura di lavorazione finale (temperatura di mantecazione) del prodotto di base uguale alla temperatura di mantenimento del gelato consente di ottenere un gelato di ottima consistenza, rispetto al gelato mantecato prodotto con le macchine di tipo noto. Inoltre, rispetto alle macchina di tipo noto si elimina la cosiddetta fase di abbattimento della carica batterica che avviene a temperature decisamente inferiori rispetto alla temperatura di lavorazione, comportando un notevole risparmio energetico.
Per regolare e mantenere le temperature di lavorazione e di mantenimento dei prodotti contenuti in ciascun dei cilindri mantecatori 3, l’unità di controllo e comando 30 agisce sui mezzi di isolamento di ciascun cilindro mantecatore 3, ovvero l’unità di controllo e comando 30 agisce sia sugli organi di laminazione 23 che sugli organi di regolazione della portata 24.
In questo modo, ogni cilindro mantecatore 3 risulta termicamente indipendente rispetto all’altro, in quanto l’unità di controllo e comando 30 regola la temperatura di lavorazione dei prodotti di base e di mantenimento del gelato di ciascun cilindro mantecatore 3, comandando l’apertura e la chiusura sia del rispettivo organo di laminazione 23 che del rispettivo organo di regolazione 24 della portata.
Tale configurazione, consente potenzialmente di poter lavorare i prodotti di base nei cilindri mantecatori 3 che hanno esaurito il gelato, ed, al contempo, di conservare il gelato ancora presente nei restanti cilindri mantecatori 3.
L’unità di controllo e comando 30 à ̈ logicamente collegata al compressore 12, in modo da comandarne l’attivazione.
In particolare, durante la fase di mantenimento del gelato, l’unità di controllo e comando 30 comanda l’attivazione del compressore 12 in modo intermittente. Per potere controllare la regolazione della temperatura dei prodotti contenuti in ogni cilindro mantecatore 3, la macchina 1 comprende un sensore di temperatura 31 associato a ciascun cilindro mantecatore 3.
Preferibilmente, il sensore di temperatura 31 à ̈ in contatto con il prodotto contenuto del rispettivo cilindro mantecatore 3, ossia prodotto di base o gelato. Alternativamente, il sensore di temperatura 31 può essere disposto a contatto con la parete laterale 6 o con la parte di fondo 5 del rispettivo cilindro mantacatore 3.
L’unità di controllo e comando 30 à ̈ logicamente collegata ai sensori di temperatura 31 di ciascun cilindro mantecatore 3, in modo tale da regolarne la temperatura in funzione della temperatura rilevata dai rispettivi sensori 31.
Vantaggiosamente la macchina 1 comprende un circuito frigorifero 7 di semplice realizzazione e di costi contenuti.
Ulteriore vantaggio à ̈ dato dal fatto che ciascun cilindro mantecatore 3 à ̈ termicamente indipendente rispetto ai restanti cilindri mantecatori 3 presenti nello stesso bancone 2.
In particolare, l’unità di controllo e comando 30 consente di mantenere la temperatura di lavorazione del prodotto di base uguale alla temperatura di mantenimento del gelato, migliorando la consistenza del gelato mantecato artigianale.
Alternativamente, la macchina 1 Ã ̈ in grado di lavorare e conservare oltre al gelato anche prodotti di pasticceria come creme o prodotti simili.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la lavorazione ed il mantenimento di gelato,sorbetti e prodotti simili, comprendente un bancone (2) di esposizione e vendita comprendente, in vista, una pluralità di cilindri mantecatori (3) di lavorazione di prodotti di base e di mantenimento del gelato; ciascun cilindro mantecatore (3) essendo dotato di una bocca di accesso (4) che consente di introdurre i prodotti di base, da lavorare per ottenere il gelato, e di estrarre il gelato, ultimata la sua lavorazione; ed un circuito frigorifero (7) di regolazione della temperatura dei prodotti di base e del gelato, rispettivamente durante la lavorazione dei prodotti di base ed il mantenimento del gelato nel rispettivo cilindro mantecatore (3); la macchina essendo caratterizzata dal fatto che il circuito frigorifero (7) comprende un primo circuito di refrigerazione (8) ed un secondo circuito di riscaldamento (9); il primo circuito di refrigerazione (8) comprendendo rispettivi rami di derivazione (10) per ciascun cilindro mantecatore (3) ed il secondo circuito di riscaldamento (9) comprendendo rispettivi rami di derivazione (11) per ciascun cilindro mantecatore (3); una unità di controllo e comando (30) essendo in grado di attivare alternativamente i rami di derivazione (10,11) di ciascun cilindro mantecatore (3) e di mantenere la temperatura di lavorazione del prodotto di base uguale alla temperatura di mantenimento del gelato. 2.Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il circuito frigorifero (7) comprende almeno un compressore (12) ed un ramo principale (13), disposto a valle del compressore (12), comprendente punti di prelievo (14,15) rispettivamente del primo circuito di refrigerazione (8) e del secondo circuito di riscaldamento (9). 3.Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che ciascun cilindro mantecatore (3) à ̈ avvolto da una propria serpentina (20) avente una bocca di ingresso (21) ed una bocca di uscita (22); i rami di derivazione (10,11) essendo collegati alla medesima serpentina (20) di ciascun cilindro mantecatore (3) mediante la bocca di ingresso (21). 4.Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i ramo di derivazione (10,11) di ciascun cilindro mantecatore (3) presentano un punto di intersezione (25) dal quale si sviluppa un tratto di immissione (26) comune connesso alla bocca di ingresso (21) della rispettiva serpentina (20). 5.Macchina secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che il circuito frigorifero (7) comprende un serbatoio di raccolta (27) comune disposto a valle delle serpentine (20) dei cilindri mantecatori (3); un ramo di scarico (28) collegando la bocca di uscita (22) di ciascuna serpentina (20 al serbatoio di raccolta (27). 6.Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che ciascun ramo di scarico (28) comprende un organo regolatore di pressione (29) interposto tra la bocca di uscita (22) di ciascuna serpentina (20) ed il serbatoio di raccolta (27) comune. 7.Macchina secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che ciascun ramo di derivazione (10) del primo circuito di refrigerazione (8) comprende a monte di ogni serpentina (20) un rispettivo organo di laminazione (23). 8.Macchina secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che ciascun ramo di derivazione (11) del secondo circuito di riscaldamento (9) comprende a monte di ogni serpentina (20) un rispettivo organo di regolazione (24) della portata. 9.Macchina secondo la rivendicazione 7 e 8, caratterizzata dal fatto che, l’organo di laminazione (23) e l’organo di regolazione (24) della portata definiscono dei mezzi di isolamento dei rispettivi rami di servizio (10,11); l’unità di controllo e comando (30) agendo sui mezzi di isolamento (24,25) ed ogni cilindro mantecatore (3) essendo termicamente indipendente ed avendo ciascuno una propria temperatura di lavorazione dei prodotti di base e di mantenimento del gelato. 10.Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il circuito frigorifero (7) comprende un unico compressore (12) in grado di comprimere il fluido frigorigeno proveniente dal serbatoio di raccolta (27) comune e di immettere il fluido frigorigeno ad elevata pressione e temperatura nel ramo principale (13).
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