ITBO20120069A1 - Dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete. - Google Patents

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ITBO20120069A1
ITBO20120069A1 IT000069A ITBO20120069A ITBO20120069A1 IT BO20120069 A1 ITBO20120069 A1 IT BO20120069A1 IT 000069 A IT000069 A IT 000069A IT BO20120069 A ITBO20120069 A IT BO20120069A IT BO20120069 A1 ITBO20120069 A1 IT BO20120069A1
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Marco Evangelista
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66CCRANES; LOAD-ENGAGING ELEMENTS OR DEVICES FOR CRANES, CAPSTANS, WINCHES, OR TACKLES
    • B66C23/00Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes
    • B66C23/18Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes
    • B66C23/20Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes with supporting couples provided by walls of buildings or like structures
    • B66C23/208Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes with supporting couples provided by walls of buildings or like structures with supporting couples provided from the side, e.g. by walls of buildings

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
DISPOSITIVO PER IL POSIZIONAMENTO DI APPARECCHIATURE FISSABILI A PARETE.
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete. In particolare la presente invenzione à ̈ indirizzata come ausilio per il posizionamento e montaggio di apparecchiature di considerevole peso, quali caldaie o motori per gruppi di climatizzazione/condizionamento, destinate al fissaggio su pareti (interne od esterne agli ambienti).
Attualmente il montaggio delle suddette apparecchiature viene effettuato da personale qualificato che, inizialmente, determina il punto di fissaggio sulla parere e, successivamente, posiziona (se presente) il telaio di supporto od i punti di ancoraggio in quota. Successivamente, l'apparecchiatura viene sollevata manualmente da almeno due persone fino a raggiungere il telaio o i punti di ancoraggio per poter definitivamente fissare l'apparecchiatura alla parete.
Questa operazione, quindi, risulta estremamente difficoltosa, necessita di almeno due persone per poter effettuare l'operazione che, comunque, rimane estremamente pericolosa, faticosa per gli addetti e, conseguente, anche molto lunga.
A ciò si aggiunga che il montaggio di componenti così ingombranti viene reso ancora più difficile quando gli stessi componenti devono essere posizionati all'esterno di piccoli terrazzi o all'interno di piccoli vani interrati.
Queste situazioni logistiche rendono gli spazi di manovra per due persone estremamente ridotti con aumento del tempo e dei rischi delle operazioni di montaggio. Scopo del presente trovato à ̈ rendere disponibile un dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo del presente trovato mettere a disposizione un dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete in grado di rendere il montaggio dell'apparecchiatura anche ad un singolo addetto ed in qualsiasi situazione logistica ed ambientale.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete in grado di ridurre i tempi ed i rischi del montaggio e con maggiore precisione nel posizionamento.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dal dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete ed in quota facente oggetto del presente trovato, e che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
In particolare, il dispositivo in oggetto, per il posizionamento di una apparecchiatura fissabile, in quota, ad una parete, comprende: un telaio collegato e sporgente alla/dalla parete, in un punto più alto rispetto ad una zona di fissaggio della apparecchiatura, e configurato per ruotare attorno ad un asse parallelo alla parete stessa; un carrello disposto sul telaio e configurato per scorrere lungo guide presenti sul telaio stesso in modo da muoversi lungo un piano trasversale rispetto all'asse di rotazione del telaio, per avvicinarsi od allontanarsi dalla parete; organi per la movimentazione della apparecchiatura, associati al carrello e configurati per trattenere e muovere in quota la stessa apparecchiatura.
Grazie a questa struttura, fissabile in modo rapido alla parete à ̈ possibile sollevare e posizionare l'apparecchiatura in modo rapido, semplice, sicuro e senza l'ausilio di ulteriori elementi.
Inoltre, grazie alla combinazione di elementi costituenti il dispositivo, l'apparecchiatura può essere montata da un singolo addetto in tutta sicurezza.
Preferibilmente, gli organi per la movimentazione dell'apparecchiatura sono vincolati ad un albero del carrello e configurati per basculare, nei due sensi, attorno allo stesso albero.
Preferibilmente, tra il telaio ed il carrello sono interposti dei mezzi per la stabilizzazione della posizione assunta dal carrello lungo il piano trasversale.
In questa luce, si noti che i mezzi per la stabilizzazione del carrello sono disposti lungo una parete del telaio parallela al piano trasversale ed attivi su una sporgenza presentata dagli organi di movimentazione. Questa sporgenza à ̈ configurata per risultare operativamente a contatto con i mezzi di stabilizzazione a seguito di una rotazione degli organi di movimentazione attorno all'albero di supporto.
Quindi, grazie alla ulteriore combinazione del movimento di basculamento degli organi per la movimentazione e la presenza dei mezzi di stabilizzazione si ha una ulteriore migliore flessibilità del dispositivo, in quanto si permette all'addetto di operare il rapido bloccaggio del carrello durante le fasi di montaggio senza dover agire su ulteriori meccanismi aggiuntivi. Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra un dispositivo per il posizionamento di apparecchiature fissabili a parete, oggetto del presente trovato, in una vista laterale schematica;
- la figura 2 illustra il dispositivo di cui a figura 1 in una vista frontale schematica;
- le figure 3 e 4 illustrano una parte del dispositivo di cui alle figure precedenti con un carrello posizioni in corrispondenti due diverse posizioni operative, entrambe le figure sono viste in pianta dal basso schematiche;
- la figura 5 illustra il dispositivo di cui alle figure 3 e 4 in una vista frontale - prospettica in scala ingrandita.
Con riferimento ai disegni allegati, ed in particolare alle figure 1 e 2, il dispositivo in oggetto, indicato nel suo complesso con 100, Ã ̈ utilizzato per il posizionamento di apparecchiature 1 fissabili, in quota, a pareti 2.
In particolare, si fa riferimento ad apparecchiature 1 collegabili ad impianti di riscaldamento o raffreddamento.
Più precisamente, queste apparecchiature utilizzate in ambito casalingo od industriale, come caldaie o motorizzazioni per "split" di sistemi di climatizzazione interna.
Si noti, quindi, che queste apparecchiature 1 (di cui una visibile, a titolo di esempio, nelle figure 1 e 2) sono di peso ed ingombro elevato.
Secondo l'invenzione, il dispositivo 100 per il posizionamento di una apparecchiatura 1 fissabile, in quota, a parete 2, comprende un telaio 4 collegato e sporgente alla/dalla parete 2, in un punto P4 più alto rispetto alla zona Z1 di fissaggio dell'apparecchiatura 1, e configurato per ruotare attorno ad un asse Z4 parallelo alla parete stessa 2.
Sempre secondo l'invenzione, il dispositivo 100 comprende anche un carrello 5 disposto sul telaio 4 e configurato per scorrere lungo guide 6 presenti sul telaio 4 stesso in modo da muoversi (nei due sensi) lungo un piano P5 trasversale rispetto all'asse Z4 di rotazione del telaio 4, per avvicinarsi od allontanarsi dalla parete 2.
Ancora secondo l'invenzione, il dispositivo 100 comprende degli organi 7 per la movimentazione dell'apparecchiatura 1, associati al carrello 5 e configurati per trattenere e muovere in quota la stessa apparecchiatura 1.
In altre parole, il dispositivo viene disposto e applicato sulla parete 2 al disopra della zona di fissaggio dell'apparecchiatura 1 in modo da risultare sospeso.
La struttura telaio - carrello permette una combinazione di assi e piani di regolazione in quota con cui à ̈ possibile, anche ad una singola persona, sollevare e posizionare l'apparecchiatura 1 in prossimità della zona della parete 2 dove la stessa deve essere fissata. Si noti che, usualmente, l'apparecchiatura 1 viene poi fissata alla parete con l'ausilio di punti di ancoraggio PA già predisposti (se presenti) precedentemente sulla parete 2.
Preferibilmente, gli organi 7 per la movimentazione dell'apparecchiatura 1 sono vincolati ad un albero 8 del carrello 5 e configurati per basculare, nei due sensi, attorno allo stesso albero 8.
In questa luce, il carrello 5 comprende, quindi, una coppia di ruote 3 scorrevoli sulle guide 6 e liberamente girevoli attorno all'albero 8 di supporto.
Preferibilmente, tra il telaio 4 ed il carrello 5 sono interposti dei mezzi 9 per la stabilizzazione della posizione assunta dal carrello 5 lungo il piano trasversale P5 (vedi anche figure da 3 a 5).
In questa luce, i mezzi 9 per la stabilizzazione del carrello 5 sono disposti lungo una parete 10 del telaio 4 parallela al piano trasversale P5 (nel caso illustrato la parete superiore orizzontale del telaio 4). I mezzi 9 sono attivi su una sporgenza 11 presentata dagli organi 7 di movimentazione.
La sporgenza 11 Ã ̈ configurata per risultare operativamente a contatto con i mezzi 9 di stabilizzazione a seguito di una rotazione degli organi 7 di movimentazione attorno all'albero 8 di supporto (vedi figura 1).
Osservando le figure 1 e 3 si può notare che i mezzi 9 di stabilizzazione sono costituiti, come esempio non limitativo della soluzione, da una vite senza fine o da una barra con superfici dentate sporgenti.
Questa vite o barra à ̈ associata alla parete 10 del telaio 4 e permette alla sporgenza 11 di accoppiarsi tra i profili dentati o filettati presenti quando gli organi 7 per la movimentazione ruotano (in questo caso in un senso indicato dalla freccia F7) attorno all'albero 8. Preferibilmente, il dispositivo 100 comprende un perno 12 per il supporto reversibile e girevole di una estremità del telaio 4; l'estremità del telaio 4 à ̈ provvista di una corrispondente sede 13 (aperta) per l'accoppiamento con il telaio 4 stesso.
Si osservi che il perno 12 à ̈ ricavato su un telaio di supporto 12t fissato alla parete 2, ad esempio tramite un apposito tassello T, a definire il citato punto P4: ciò la fine di rendere maggiormente robusto il punto di sospensione del telaio 4.
Preferibilmente, il telaio 4 Ã ̈ composto da un corpo 14 con sezione ad "U" rovesciata e provvisto, lungo le sue pareti verticali (delimitanti la sopra citata parete 10), della coppia di guide 6 di scorrimento per il carrello 5.
Come visibile nelle figure da 3 a 5, le guide 6 sono direttamente ricavate sul telaio 4 tramite apposite ripiegature d'estremità su cui sono posizionate e scorrono, in sospensione, le ruote 3.
Si noti che il telaio 4 comprende la zona d'estremità su cui à ̈ ricavata la sede 13 di accoppiamento con il perno 12 rastremata e con vertice coincidente con la sede 13. Il profilo rastremato dell'estremità del telaio 4 permette un ampio angolo di rotazione attorno all'asse Z4 così da rendere possibili elevati adeguamenti durante il posizionamento dell'apparecchiatura 1.
Preferibilmente, gli organi 7 per la movimentazione dell'apparecchiatura 1 comprendono un unità 15 per la motorizzazione di un tamburo 16 rotante, girevolmente accoppiato all'albero 8 del carrello 5 e provvisto di una fune 17 per il collegamento con l'apparecchiatura 1. Si noti che la fune 17 avvolta al tamburo 16 à ̈ provvista di una estremità di collegamento con un apposita imbracatura 21 applicata all'apparecchiatura 1 per poter muovere in quota la stessa in tutta sicurezza.
Preferibilmente, gli organi 7 per la movimentazione comprendono l'unità per la motorizzazione composta da un gruppo cinematico 18 o riduttore accoppiato all'albero 8 e calettato al tamburo 16.
Si osservi che, nel caso illustrato, il gruppo cinematico 18 Ã ̈ provvisto di un albero ad attacco rapido 19 per un gruppo motorizzato 20 indipendente per la movimentazione del tamburo 16.
Nel caso visibile nelle figure, il riduttore 18 può essere provvisto di un albero di supporto 18a a cui può essere agganciato il gruppo motorizzato 20 (in questo caso un trapano avvitatore a batteria) quando lo stesso viene accoppiato all'attacco rapido 19.
Si osservi nella figura 3 che il telaio 4 può essere strutturato in modo da risultare di larghezza superiore (vedi in linea discontinua) per determinare un posizionamento centrale del tamburo 16 rispetto all'asse longitudinale centrale del telaio 4 stesso, coincidente col la sede 13 di accoppiamento del perno 12 di vincolo: con tale architettura à ̈ possibile ottimizzare il bilanciamento della struttura anche in funzione dei pesi da sollevare.
Quindi con un dispositivo così strutturato si può operare un posizionamento ed un montaggio in quota di apparecchiatura 1 su parete in modo estremamente rapido, sicuro ed ottenuto anche da un singolo operatore.
Infatti, dopo aver determinato la zona Z1 di montaggio sulla parete 2 per l'apparecchiatura 1, l'addetto monta i punti di ancoraggio PA della stessa apparecchiatura 1 a parete (se presenti).
A questo punto l'addetto può fissare il perno 12 di vincolo del telaio 4 sulla parete 2 attraverso l'innesto del tassello T in parete 2.
Effettuata questa operazione, l'addetto monta il telaio 4 sul perno 12 già provvisto del carrello 8 e degli organi 7 di movimentazione. Successivamente può collegare il gruppo motorizzato 20 al riduttore 18 e far scendere la fune 17.
La stessa fune 17 viene poi collegata ad una imbracatura 21 che, precedentemente, Ã ̈ stata applicata all'apparecchiatura 1 in appoggio a terra.
Dopo il collegamento dell'apparecchiatura 1 alla fune 17, l'addetto può attivare il gruppo motorizzato 20 ed iniziare il sollevamento dell'apparecchiatura 1.
Grazie alla possibilità di rotazione del telaio 4 e dello scorrimento del carrello 8 (frecce F4 e P5), un singolo addetto può sollevare e posizionare l'apparecchiatura 1 nel punto di fissaggio deciso sulla parete 2.
Si osservi che i movimenti possono essere effettuati in tutta sicurezza, in quanto al blocco di sollevamento della fune 17 ed al rilascio del gruppo motorizzato 20, gli organi 7 di movimentazione ruotato attorno all'albero 8 (anche per il peso dell'apparecchiatura 1) in modo da attivare, tramite la sporgenza 11, il loro blocco lungo il piano P5 così da rendere stabile la posizione di fune 17 ed apparecchiatura 1 fermi stabilmente.
A questo punto l'addetto può, in tutta tranquillità e sicurezza, effettuare tutte le operazioni di fissaggio dell'apparecchiatura 1 sulla parete 2.
Terminato il fissaggio, l'addetto smonta l'imbracatura 21 ed il dispositivo 100 dalla parete 2, potendo anche lasciare un tassello di chiusura del foro sulla parete 2 per lasciare traccia e poter rimontare velocemente il dispositivo 100 in caso di necessità.
Grazie ad un dispositivo così strutturato si raggiungono gli scopi prefissati.
La possibilità di sollevare l'apparecchiatura con un sistema a più assi di regolazione determina una velocizzazione delle operazioni di montaggio.
Il dispositivo à ̈ di ridotto ingombro e permette ad un singolo operatore di effettuare tutte le fasi di montaggio in modo più rapido. Ciò consente anche un notevole risparmio economico nei costi di montaggio totali.
Lasciando in essere il punto di vincolo superiore si può riutilizzare il dispositivo per ulteriori spostamenti dovuti anche ad eventuale manutenzione dell'apparecchiatura montata.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il posizionamento di una apparecchiatura (1) fissabile, in quota, a parete (2), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un telaio (4) collegato e sporgente alla/dalla parete (2), in un punto (P4) più alto rispetto alla zona (Z1) di fissaggio di detta apparecchiatura (1), e configurato per ruotare attorno ad un asse (Z4) parallelo alla parete stessa (2); - un carrello (5) disposto sul telaio (4) e configurato per scorrere lungo guide (6) presenti sul telaio (4) stesso in modo da muoversi lungo un piano (P5) trasversale rispetto all'asse (Z4) di rotazione del telaio (4), per avvicinarsi od allontanarsi dalla parete (2); - organi (7) per la movimentazione di detta apparecchiatura (1), associati al carrello (5) e configurati per trattenere e muovere in quota la stessa apparecchiatura (1).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui gli organi (7) per la movimentazione dell'apparecchiatura (1) sono vincolati ad un albero (8) del carrello (5) e configurati per basculare, nei due sensi, attorno allo stesso albero (8).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o la 2, in cui tra il telaio (4) ed il carrello (5) sono interposti dei mezzi (9) per la stabilizzazione della posizione assunta dal carrello (5) lungo il piano trasversale (P5).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi (9) per la stabilizzazione del carrello (5) sono disposti lungo una parete (10) del telaio (4) parallela al piano trasversale (P5) ed attivi su una sporgenza (11) presentata da detti organi (7) di movimentazione; detta sporgenza (11) essendo configurata per risultare operativamente a contatto con i mezzi (9) di stabilizzazione a seguito di una rotazione degli organi (7) di movimentazione attorno all'albero (8) di supporto.
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un perno (12) per il supporto reversibile e girevole di una estremità del telaio (4) provvista di una corrispondente sede (13); detto perno (12) essendo fissato alla parete (2) a definire detto punto (P4).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio (4) Ã ̈ composto da un corpo (14) con sezione ad "U" rovesciata e provvisto, lungo le sue pareti verticali, della coppia di guide (6) di scorrimento per il carrello (5).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli organi (7) di movimentazione comprendono un unità (15) per la motorizzazione di un tamburo (16) rotante, girevolmente accoppiato all'albero (8) del carrello (5) e provvisto di una fune (17) per il collegamento con l'apparecchiatura (1).
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il carrello (5) comprende una coppia di ruote (3) scorrevoli sulle guide (6) e liberamente girevoli attorno all'albero (8) di supporto.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli organi (7) di movimentazione comprendono una unità per la motorizzazione composta da un gruppo cinematico (18) o riduttore accoppiato all'albero (8) e calettato al tamburo (16).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui il gruppo cinematico (18) Ã ̈ provvisto di un albero ad attacco rapido (19) per un gruppo motorizzato (20) per la movimentazione del tamburo (16).
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