ITBO20120038U1 - Medicazione antimicrobica - Google Patents

Medicazione antimicrobica

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ITBO20120038U1
ITBO20120038U1 ITBO20120038U ITBO20120038U1 IT BO20120038 U1 ITBO20120038 U1 IT BO20120038U1 IT BO20120038 U ITBO20120038 U IT BO20120038U IT BO20120038 U1 ITBO20120038 U1 IT BO20120038U1
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chlorhexidine
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Gianni Pecorari
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Emodial S R L
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Description

MEDICAZIONE ANTIMICROBICA
DESCRIZIONE DELL’INNOVAZIONE
L’innovazione s’inserisce nell’ambito dei dispositivi medici, in particolare delle medicazioni antimicrobiche, preferibilmente per cateterismo.
La cute di un paziente può presentare delle zone che necessitano di essere medicate, infatti esse possono presentare tagli, bruciature, escoriazioni o piaghe. In tali casi si utilizzano delle medicazioni sterili, preferibilmente antimicrobiche per evitare la proliferazione di batteri. Tale esigenza è particolarmente sentita nel caso in cui al paziente sia stato impiantato un catetere.
I cateteri vascolari vengono impiantati ad un paziente quando è necessario avere una via di accesso vascolare per l'infusione di liquidi e/o la somministrazione per via endovenosa di farmaci. Ciò può accadere sia per ottenere un’immediata via accesso in situazioni di emergenza, sia per ottenere una via di accesso vascolare permanente nel caso di patologie che richiedono ripetute terapie endovenose sul paziente (ad esempio in oncologia ed in dialisi peritoneale). Detta via di accesso vascolare permanente è solitamente costituita da un catetere venoso centrale (CVC), e deve essere necessariamente mantenuta per lunghi periodi, a volte può permanere addirittura vita natural durante.
L’impianto di un catetere (generico o CVC) in un paziente viene effettuato inserendo parte del catetere nel corpo del paziente attraverso un idoneo punto d’innesto (altresì definito “EXIT SITE”) posto sulla relativa cute. Pertanto dopo il relativo impianto, il catetere presenta un tratto interno al corpo del paziente ed un tratto esterno a tale corpo che può comprendere uno o più raccordi per i dispositivi d’infusione.
Per scongiurare successivi reimpianti di catetere, è necessario che il punto d’innesto si rimargini nel più breve tempo possibile senza infettarsi e che venga periodicamente medicato con disinfettanti e coperto con medicazioni antisettiche per prevenire le contaminazioni extraluminali del catetere. In particolare è necessario che il punto d’innesto rimanga asciutto poiché la presenza di liquidi (sangue o essudati corporei) possono favorire la proliferazione microbica e aumentare i rischi di infezione del punto d’innesto.
Ciò è particolarmente importante nel caso di accesso vascolare permanente, in special modo nel caso di pazienti sottoposti a chemioterapia o a terapia dialitica ad esempio a dialisi peritoneale.
Attualmente, sono presenti sul mercato delle apposite medicazioni antimicrobiche, commercializzate dalla Johnson & Johnson con il nome commerciale di Biopatch, che sono conformate come una corona circolare da apporre sulla cute in corrispondenza del punto d’innesto del catetere per circondare una sezione del catetere che fuoriesce dal corpo del paziente. Tali medicazioni comprendono come agente antimicrobico un derivato della clorexidina (clorexidina digluconato) liofilizzato in una quantità pari a 10,2 g/m<2>, calcolata come peso di tale sostanza fratto la superficie di medicazione apponibile sulla cute e corrispondente ad una percentuale in peso/peso del 2% calcolata come peso di clorexidina digluconato sul peso totale della medicazione. Secondo le relative istruzioni, tali medicazioni devono essere sostituite ogni sette giorni.
Pur avendo una buona azione antimicrobica, la clorexidina ed i suoi sali farmaceuticamente accettabili (fra cui il digluconato), presentano una serie di potenziali effetti collaterali. Infatti, studi sperimentali hanno dimostrato che sono citotossici per i fibroblasti, in caso di riassorbimento possono comportare nevriti, e possono determinare l’insorgenza di effetti di sensibilizzazione o ipersensibilizzazione ed irritazione cutanea. In particolar modo i fenomeni di sensibilizzazione cutanea sono particolarmente indesiderati nel caso di vie di accesso vascolari di tipo permanente, come il CVC in cui, a lungo andare, tali fenomeni potrebbero dare luogo a infezioni. Ciò rappresenta uno svantaggio poiché, per sottoporsi a lunghi e/o periodici trattamenti terapeutici endovenosi via catetere, il paziente deve sempre mantenere una medicazione antimicrobica a contatto con la cute provvedendo a sostituirla periodicamente.
Inoltre la clorexidina e/ o i citati relativi sali, in soluzioni superiori al 2% in peso/peso possono causare congiuntivite o danneggiare gravemente la cornea. Ne consegue che sia necessario intraprendere particolari precauzioni nella manipolazione di tali soluzioni durante il processo di produzione delle citate medicazioni di tipo noto.
Emerge quindi l’esigenza di una medicazione antimicrobica che superi gli inconvenienti delle medicazioni note ed in particolare che consenta di evitare o ridurre le sostituzioni di catetere che richiedono fastidiosi interventi sul paziente. L’obiettivo della presente innovazione è di superare gli inconvenienti dell’arte nota, in particolare lo scopo principale della presente innovazione è di favorire la rimarginazione e di ridurre la probabilità che la zona da medicare di un catetere s’infetti e nel contempo di ridurre la probabilità di fenomeni d’infiammazione e/o sensibilizzazione e/o irritazione della cute in corrispondenza della zona da medicare. Ciò, nel caso di punti di innesto di cateteri è necessario sia nel postoperatorio sia durante la permanenza del catetere per limitare il numero di procedure d’impianto a cui un paziente deve sottoporsi.
Un ulteriore scopo della presente innovazione è di fornire una medicazione antimicrobica, in particolare per medicare il punto d’innesto di un catetere in un corpo, avente un’alta efficacia antibatterica e che riduca sostanzialmente la probabilità di fenomeni d’infiammazione e/o sensibilizzazione e/o irritazione della cute in corrispondenza della zona da medicare, in particolar modo quando si tratta di un punto d’innesto di un catetere.
Inoltre rappresenta uno scopo dell’innovazione fornire una medicazione utilizzabile nel caso di escoriazioni e bruciature non eccessivamente estese, e per prevenire e curare le piaghe da decubito
Gli scopi suindicati vengono ottenuti da una medicazione antimicrobica per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente comprendente una relativa porzione di medicazione con proprietà antimicrobiche avente una relativa superficie di medicazione, la porzione di medicazione comprendente:
- clorexidina e\o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/ superficie di medicazione, compresa fra 0,013 e 7,5 g/m<2>; e
- argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, maggiore o uguale di 0,01 mg/m<2>.
La citata superficie di medicazione è destinata ad essere apposta su di una zona da medicare sulla cute del paziente, preferibilmente in corrispondenza del citato punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente.
La medicazione secondo l’innovazione esplica un’elevata attività antimicrobica ad ampio raggio. Inoltre si è sorprendentemente trovato che tale medicazione mostra anche un’elevata attività antiinfiammatoria. Ciò contribuisce ad aumentarne l’efficacia antimicrobica poiché il punto d’innesto di un catetere è particolarmente soggetto ad infiammarsi. I fenomeni d’infiammazione in corrispondenza del punto d’innesto possono in seguito degenerare dando luogo a successive infezioni, in particolar modo nel decorso operatorio post-impianto del catetere.
Inoltre in uno studio commissionato dal richiedente su 128 pazienti si è riscontrato che una medicazione che comprende una quantità di argento metallico per unità di superficie di medicazione pari a 0,01 mg/m<2>esplica un elevato effetto antiflogosi riducendo sensibilmente le infiammazioni in corrispondenza dei fori da ago praticati a pazienti dializzati sottoposti periodicamente a venipuntura tramite l’emergente tecnica del “buttonhole”. Detta tecnica prevede una prima venipuntura con ago tagliente e una serie di venipunture successive con ago smussato. Considerando che la presenza di argento e/o suoi sali farmaceuticamente accettabili consente di diminuire drasticamente la quantità di clorexidina e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile presente nella medicazione secondo l’innovazione, l’uso di quest’ultima riduce i rischi di sensibilizzazione o ipersensibilizzazione del punto d’innesto e le ulteriori controindicazioni relative alla presenza di clorexidina o di detto relativo sale.
Ai fini della presente innovazione, nella seguente descrizione nelle rivendicazioni con il termine “medicazione” s’intendono detti dispositivi medici per la medicazione in forma di tamponi, cerotti, compresse, bende ecc.
Mentre con i termini “stato solido” s’intende comprendere anche lo stato solido in formula polverulenta, in particolare in nanoparticelle.
Come precedentemente riportato, le quantità degli agenti antimicrobici della medicazione secondo l’innovazione sono calcolate ed espresse rispettivamente come peso equivalente di clorexidina digluconato e di argento metallico diviso l’area della superficie della porzione di medicazione. Pertanto, quando la medicazione comprende clorexidina od un altro suo sale farmaceuticamente accettabile diverso da clorexidina digluconato, è possibile ottenere la relativa quantità calcolata ed espressa come peso di clorexidina digluconato rispettivamente diviso la superficie della porzione di medicazione utilizzando un fattore di conversione dato dal rapporto fra peso molecolare della clorexidina digluconato ed il peso molecolare del derivato di clorexidina effettivamente compreso nella medicazione. Analogamente, quando la medicazione comprende un sale farmaceuticamente accettabile di argento è possibile ottenere la relativa quantità espressa come peso di argento metallico fratto detta superficie (nel caso della medicazione) utilizzando un fattore di conversione dato dal rapporto fra il peso atomico dell’argento ed il molecolare del sale di argento effettivamente compreso nella medicazione.
Ciò significa che, se la medicazione comprende un altro sale farmaceuticamente accettabile di clorexidina, ad esempio clorexidina diacetato, per il calcolo delle quantità indicata nella rivendicazione indipendente, il peso della clorexidina diacetato presente nella medicazione deve essere diviso per il peso molecolare della clorexidina diacetato e moltiplicato per il peso molecolare della clorexidina digluconato prima di rapportarlo alla superficie della porzione di medicazione. Similmente, se la medicazione comprende un sale farmaceuticamente accettabile di argento, ad esempio argento alginato, per il calcolo della quantità indicata nella rivendicazione indipendente, il peso dell’ argento alginato deve essere diviso per il peso molecolare dell’argento alginato e moltiplicato per il peso atomico dell’argento prima di rapportarlo alla superficie della porzione di medicazione.
I due agenti antimicrobici sono in forma solida e pertanto, una volta apposta la porzione di medicazione sulla cute del punto d’innesto (o “exit-site”), non si apportano liquidi in corrispondenza del citato punto d’innesto che quindi risulta meno soggetto alla crescita microbica. Quindi, la medicazione secondo l’innovazione risulta particolarmente indicata per la protezione di un punto d’innesto (exit-site) di un catetere impiantato ad un paziente. Per tale motivo è particolarmente preferibile utilizzare la medicazione per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente.
Risultano particolarmente preferite le medicazioni secondo l’innovazione che comprendono almeno uno dei seguenti sali farmaceuticamente accettabili di argento; argento nitrato, argento proteinico (cas number 9008-42-8); argento vitellinico cas (cas number 9015-51-4), argento alginato, sulfadiazina argentica, argento acetato, argento benzoato, argento carbonato, argento iodato, argento ioduro, argento lattato, argento laurato, argento ossido, argento palmitato e argento proteinico argento catadinico altresì noto come argento metallico colloidale micronizzato. Risultano particolarmente preferite le medicazioni secondo l’innovazione che comprendono argento metallico in particelle, preferibilmente sotto forma di nanoparticelle.
Sono particolarmente preferite le medicazioni secondo l’innovazione che comprendono almeno uno dei seguenti sali farmaceuticamente accettabili di clorexidina: clorexidina diacetato, clorexidina dicloridrato, clorexidina digluconato. Sono maggiormente preferite le medicazioni comprendenti clorexidina digluconato.
È preferibile che la medicazione secondo l’innovazione contenga argento o un suo sale farmaceuticamente accettabile (vantaggiosamente uno dei sali succitati), preferibilmente in una relativa quantità maggiore o uguale a 0,2 mg/m<2>, più preferibilmente 0,5 mg/m<2>. Considerando che aumentando tale quantità comporta una diminuzione della quantità di derivati “clorexidinici”, è preferita una medicazione secondo l’innovazione che contenga argento o un suo sale farmaceuticamente accettabile in una relativa quantità maggiore o uguale, nel seguente ordine, a 1 mg/m<2>, 5 mg/m<2>, 10 mg/m<2>, 25 mg/m<2>, 50 mg/m<2>, 75 mg/m<2>, mg/m<2>, 100 mg/m<2>, 125 mg/m<2>, 150 mg/m<2>, 175 mg/m<2>, 200 mg/m<2>, 225 mg/m<2>, 250 mg/m<2>, 275 mg/m<2>, 300 mg/m<2>.
All’aumentare delle citate quantità o percentuali di argento e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile (calcolate come precedentemente indicato) potranno calare le citate quantità o percentuale di clorexidina e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile comprese nella medicazione e anch’esse calcolate come precedentemente indicato. Di conseguenza diminuiranno gli svantaggi correlati a tali composti chimici “clorexidinici”. È quindi maggiormente preferibile che la medicazione secondo l’innovazione contenga clorexidina o suo sale farmaceuticamente accettabile in una quantità ,calcolata come summenzionato ed indicato nelle rivendicazioni inferiore, od uguale, nel seguente ordine rispettivamente a 2,125 g/m<2>, 2.0 g/m<2>, 1,875 g/m<2>, 1,75 g/m<2>, 1,625 g/m<2>, 1,5 g/m<2>, 1,375 g/m<2>, 1,25 g/m<2>, 1,125 g/m<2>, 1.0 g/m<2>, 0,875 g/m<2>, 0,75 g/m<2>e 0.625 g/m<2>. Più preferibilmente tale quantità è maggiore o uguale, nel seguente ordine, rispettivamente a 0,012 g/m<2>, 0,025 g/m<2>, 0,037 g/m<2>, 0,050 g/m<2>, 0,063 g/m<2>, 0,075 g/m<2>, 0,088 g/m<2>, 0,100 g/m<2>, 0,113 g/m<2>, 0,125 g/m<2>, 0,150 g/m<2>, 0,175 g/m<2>, 0,200 g/m<2>, 0,225 g/m<2>, 0,250 g/m<2>, 0,275 g/m<2>, 0,300 g/m<2>, 0,325 g/m<2>, 0,350 g/m<2>, 0,375 g/m<2>, 0,400 g/m<2>, 0,425 g/m<2>, 0,450 g/m<2>, 0,475 g/m<2>, 0,500 g/m<2>, 0,525 g/m<2>, 0,550 g/m<2>, 0,575 g/m<2>, 0,600 g/m<2>.
Vantaggiosamente tale quantità è compresa fra 0,40 e 1,125 g/m<2>, ancor più vantaggiosamente compresa fra 0,6 e di 0,875 g/m<2>.
Si ritiene ivi divulgata e rientrante nell’ambito dell’innovazione anche ogni singola combinazione delle succitate quantità delle due tipologie di sostanze antibatteriche (ossia quelle relative alla clorexidina o ai suoi sali e quella relativa all’argento e ai suoi sali/derivati come indicati in precedenza), calcolate ed espresse come precedentemente indicato e riportato nelle rivendicazioni.
Inoltre, si ritiene ivi divulgata e rientrante nell’ambito dell’innovazione anche ogni singola combinazione di sostanze a base di clorexidina (clorexidina od un suo sale farmaceuticamente accettabile) e di sostanze a base di argento (argento metallico o un suo sale farmaceuticamente accettabile), in particolare comprendente una o più delle sostanze specificatamente succitate.
Si considera infine ivi descritta e rientrante nell’ambito dell’innovazione anche ogni singola combinazione delle citate combinazioni di quantità e delle citate combinazioni di sostanze.
Sono vantaggiose le medicazioni in cui la quantità di detta clorexidina e\o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/superficie di medicazione, è maggiore di 0,1 g/m<2>.
Risulta inoltre preferita una medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in cui la quantità di detto argento e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, è maggiore di 0,2 mg/m<2>.
Risultano particolarmente preferite le medicazioni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione di medicazione ha un rapporto fra il relativo peso e la relativa superficie di medicazione compreso fra 100 e 150 g/m<2>, preferibilmente fra 120 - 130 g/m<2>, e comprende:
- detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/superficie di medicazione, è compresa fra 0,500 e 0,875 g/m<2>e corrispondente ad una relativa percentuale, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/peso della porzione di medicazione in percentuale, compresa fra 0,40 e 0,70 %;
- e detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, è fra 50 e 300 mg/m<2>(preferibilmente fra 50 e 250 mg/m<2>, più preferibilmente fra 50 e 200 mg/m<2>) e corrispondente ad una relativa percentuale calcolata come peso equivalente di argento metallico/peso della porzione di medicazione in percentuale compresa fra 0,04 % e 0,24 % (preferibilmente fra 0,04 % e 0,16%, più preferibilmente fra 0.20 %).
Le caratteristiche dell’innovazione saranno evidenziate nel seguito in cui vengono descritte alcune preferite, ma non esclusive, forme di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
La Fig. 1 è una vista prospettica e schematica, non in scala, di una forma di realizzazione della medicazione secondo l’innovazione;
La Fig. 2 è una vista prospettica e schematica, non in scala, di una forma di realizzazione della medicazione secondo l’innovazione;
La Fig.3 è una vista prospettica non in scala di un’ulteriore forma di realizzazione della medicazione secondo l’innovazione;
La Fig. 3a mostra una forma di realizzazione della medicazione in una conformazione alternativa a quella mostrata nella forma di realizzazione dell'innovazione di Fig.3;
La Fig. 4 è una vista prospettica di un ulteriore forma di realizzazione della medicazione secondo l'innovazione 4.
La Fig. 5 è una vista prospettica di una ulteriore forma di realizzazione della medicazione secondo l'innovazione.
Nelle varie figure 1-5, i componenti identici sono designati dagli stessi riferimenti numerici della seguente descrizione delle varie forme di realizzazione dell’innovazione e sottintenderanno simili caratteristiche a meno che non sia altrimenti indicato.
In tali figure si è indicato con 1 una medicazione comprendente una relativa porzione di medicazione 30 con proprietà antimicrobiche avente una relativa superficie di medicazione 110, in cui la porzione di medicazione 30 comprende: - clorexidina e\o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/ superficie di medicazione, compresa fra 0,013 e 7,5 g/m<2>; e
- argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, maggiore di 0.01 mg/m<2>.
Nel caso di una medicazione 1 per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente, risulta preferibile che la porzione di medicazione 30 della medicazione 1 sia conformata in modo tale da circondare il catetere in corrispondenza di un relativo settore esterno al corpo del paziente quando detta superficie di medicazione 110 è apposta sulla relativa cute in corrispondenza del relativo punto d’innesto.
In particolare è preferita una medicazione 1 per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente in cui la relativa porzione di medicazione 30 è interessata da una fenditura 14 avente forma e dimensioni tali da consentire ad un tratto del catetere esterno al corpo di attraversare la porzione di medicazione 30 e da circondare detto settore del catetere quando la citata superficie di medicazione 30 è apposta in corrispondenza di detto punto d’innesto (Figg.3-4). In alternativa l’operatore sanitario e/o il paziente possono praticare una fessura 14 nelle medicazioni 1 che ne sono prive al momento dell’utilizzo utilizzando dei mezzi di taglio sterili. Ciò può essere effettuato ad esempio utilizzando le medicazioni 1 illustrate nelle Figg.1-2.
Preferibilmente, come illustrato nelle Figg. 3-4 la fenditura 14 è scelta nel gruppo consistente in:
- una fessura comprendente un singolo taglio 23 lineare avente un relativo primo estremo disposto su di un bordo 35 della porzione di medicazione 30; e un foro passante 20 che si origina da un secondo estremo di detto singolo taglio 23; - fessura a forma di Y rovesciata, comprendente un primo taglio lineare 20 avente un relativo primo estremo disposto su di un bordo 35 della porzione di medicazione 30; e due ulteriori tagli lineari 21 originatesi da un secondo estremo di detto primo taglio 20 e individuanti un angolo 22 minore di 180°.
Preferibilmente detto foro passante 24 è circolare e detta fessura 14 comprende ulteriormente almeno una pluralità di ulteriori tagli 28 ed in cui ognuno degli ulteriori tagli 28 si origina dal bordo del foro passante 24 ed è disposto, esternamente al foro passante 24, lungo una direzione radiale rispetto al centro di tale foro passante 24 (Fig.4).
Risultano particolarmente preferite le medicazioni 1 per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente secondo l’innovazione illustrate in Fig.4. Esse sono provviste di tale fenditura 14, e comprendono ulteriormente un elemento 10 di contenimento per contenere il citato tratto del catetere che rimane esterno al corpo del paziente una volta che gli è stato impiantato il catetere. Tale elemento di contenimento 10 comprende a sua volta: un alloggiamento (preferibilmente definito da due pareti contraffacciate 13) avente dimensioni tali da poter ricevere una parte terminale di detto tratto esterno del catetere; e un’apertura 12 per porre in comunicazione l’alloggiamento con l’esterno. L’apertura 12 è conformata e disposta in modo tale da consentire l’introduzione e il posizionamento della citata parte terminale del tratto esterno del catetere entro l’alloggiamento quando la superficie di medicazione della porzione di medicazione è apposta sulla cute del paziente in corrispondenza di un punto d’innesto e la fessura circonda il tratto esterno del catetere. Pertanto l’elemento 10 di contenimento è fissato alla porzione di medicazione in modo tale che la relativa apertura 12 sia disposta dalla parte opposta alla superficie di medicazione. Preferibilmente la citata porzione di medicazione 30 esplicante un’attività antimicrobica è disposta in prossimità dell’apertura 12, più preferibilmente contiguamente all’apertura 12.
Secondo una forma di realizzazione della medicazione 1 secondo l’innovazione, non mostrata, la relativa porzione di medicazione 30 comprende un elemento in argento metallico che può essere costituito da un strato sottile traforato di argento metallico, da una rete o da una maglia realizzata con fili di argento metallico. In tale forma di realizzazione detta clorexidina e\o detto suo sale farmaceuticamente accettabile è disposta su detto elemento in argento metallico. Tale elemento in argento metallico è permeabile al sangue e agli essudati corporei ed è preferibilmente disposto su un cerotto.
Nelle Figg. 1, 2, 3, 4 e 5 sono illustrate delle medicazioni 1 in cui la relativa porzione di medicazione 30 comprende ulteriormente:
- uno strato superficiale 110 identificante la superficie di medicazione 110 per contattare la cute di un paziente, tale strato essendo permeabile al sangue e agli essudati corporei; e
- almeno uno strato assorbente interno 120 per assorbire sangue ed essudati corporei;
in cui almeno uno fra detto strato superficiale 110 e/o detto strato assorbente interno 120 comprende detta clorexidina e\o detto suo sale farmaceuticamente accettabile e detto argento e/o detto suo sale farmaceuticamente accettabile. Vantaggiosamente, come in Fig. 1, lo strato superficiale 11 comprende argento metallico e lo strato interno comprende clorexidina o un suo sale (schematizzati ed illustrati come particelle indicate con il riferimento 2).
Risulta preferibile che detto strato assorbente interno 120 comprenda detta clorexidina e\o detto suo sale farmaceuticamente accettabile.
È preferibile che lo strato superficiale 110 sia ottenuto tramite metallizzazione con argento di un supporto (non mostrato) antiaderente e permeabile al sangue ed agli essudati corporei che può essere una maglia, un tessuto, un TNT, in polietilene, poliestere, viscosa, od altro materiale di grado medicale. La metallizzazione può avvenire sia tramite tecniche classiche sia tramite microdeposizione o nanodeposizione. Vantaggiosamente, come in Fig. 1, lo strato superficiale 11 comprende argento metallico e lo strato interno comprende clorexidina o un suo sale schematizzati ed illustrati come particelle indicate con il riferimento 2. . Nelle Figg. 1, 2, 4 e 5 lo strato superficiale 110 è costituito da un elemento in argento metallico, in particolare da una rete realizzata con fili di argento metallico.
La Fig. 2 illustra una forma di realizzazione della medicazione in cui le nanoparticelle di argento e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile sono schematizzate con il riferimento 12.
Risultano preferibili le medicazioni 1 secondo l’innovazione comprendenti anche nanoparticelle 2 di clorexidina od un suo sale farmaceuticamente accettabile (Fig. 2).
Sono quindi preferite le medicazioni secondo l’innovazione in cui detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile e/ o detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile sono in forma di nanoparticelle 2, 12, in particolare quando ogni singola nanoparticella 2, 12 comprende sia detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile sia detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile (Fig.2).
Tali nanoparticelle bi-componenti, comprendenti argento, preferibilmente metallico, e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile e clorexidina e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile, sono ottenibili tramite nanodeposizione contemporanea di tali sostanze. Nel caso della medicazione 1 secondo l’innovazione, tali nanoparticelle possono venire depositate su di un idoneo substrato tramite tecniche note, prevedendo deposizioni successive di nanoparticelle argento, preferibilmente metallico, e di nanoparticelle di clorexidina e/o di un relativo sale farmaceuticamente accettabile o viceversa.
Il substrato su cui sono depositate le nanoparticelle 2, 12 può essere vantaggiosamente costituito dal citato strato superficiale 110 e/o dal citato strato assorbente 120 qualora le medicazioni 1 che prevedano la presenza.
Risultano inoltre particolarmente vantaggiose le forme di realizzazione della medicazione comprendenti un cerotto, una benda elastica, una benda auto aderente, in quanto consentono, di fissare facilmente la relativa superficie di medicazione alla cute del paziente.
La Fig. 5 mostra una forma di realizzazione della medicazione ulteriormente comprendente un cerotto costituito da uno strato adesivo 160 sul quale è disposta la porzione di medicazione per fissare tale porzione alla zona da medicare e da almeno una pellicola protettiva 161 rimuovibile. Per maggiore chiarezza nella Fig. 5 i lembi delle due parti della pellicola protettiva 161 rimuovibile sono stati raffigurati sollevati anziché completamente contraffacciate allo strato adesivo e alla porzione di medicazione.
La porzione di medicazione, generalmente planare, può avere una qualsiasi forma, circolare (come in Fig.5), quadrata rettangolare ecc.
Ovviamente le medicazioni secondo l’innovazione dovranno essere sterilizzate prima dell’utilizzo, preferibilmente prima del relativo confezionamento.
Dati sperimentali
È stata testata l’attività antimicrobica secondo la metodica ASTM E 2180-07 di 90 campioni di una medicazione sterile secondo l’innovazione che differiva da quella di in Fig. 1 solo per il fatto di essere circolare e non rettangolare. Tale medicazione comprende clorexidina digluconato 0.625 g/m<2>; e argento metallico 200 mg/m<2>, e l’argento è metallizzato sullo strato superficiale 110 mentre la clorexidina digluconato è disposta nello strato assorbente 120. Come “controllo” sono stati utilizzati 90 campioni di una medicazione sterile che differiva dalla medicazione secondo l’innovazione solo per l’assenza di argento metallico e di clorexidina digluconato.
Sono stati testati quattro ceppi microbici previsti, ossia; Candida albicans ATCC 10231; Pseudomonas aeruginosa ATCC 15442; Staphylococcus aureus ATCC 6538 Staphylococcus aureus MRSA ATCC33591.
I risultati ottenuti sono stati riassunti nelle seguenti tabelle.
Tabella 2: conteggio dei ceppi (ufc/ml)
N.E. = analisi non effettuata.
Tabella 3: conteggio medio dei microrganismi sopravvissuti (ufc/ml) ai diversi tempi di contatto (ore )
N.E. = analisi non effettuata.
Tabella 4 : espressione logaritmica media dei microrganismi sopravvissuti ai diversi tempi di contatto
N.E. = analisi non effettuata.
Tabella 5: riduzione percentuale ai differenti tempi di contatto Conclusioni
Sulla base dei risultati ottenuti, rispettati i criteri di validità della prova, i campioni testati delle medicazioni secondo l’innovazione comprendenti clorexidina digluconato 0,625 g/m<2>; e argento metallico 200 mg/m<2>, nelle condizioni sperimentali adottate, risultano essere efficaci come antimicrobici nei confronti dei ceppi testati, fino a 168 ore (7 giorni) [192 ore – 8 giorni – per i ceppi di Stafilococchi], secondo quanto previsto dallo standard ASTM E-2180-07. Risulta pertanto dimostrato che la medicazione secondo l’innovazione può essere utilizzata per 7 giorni (168 ore), analogamente alla citata medicazione nota, nonostante comprenda una quantità di clorexidina digluconato sensibilmente inferiore, ossia 0.625 g/m<2>al posto della quantità utilizzata nella medicazione nota 10,2 g/m<2>. Ciò consente di diminuire notevolmente gli svantaggi correlati alla clorexidina digluconato.
Come si evince dalla tabella è lecito considerare che le medicazioni analizzate possano esplicare un’attività antibatterica anche per periodi di tempo superiori a 7 giorni (192 ore).
Inoltre i risultati ottenuti confermano che la medicazione secondo l’innovazione può essere vantaggiosamente utilizzata nel caso di escoriazioni e bruciature non eccessivamente estese, spesso a rischio d’infezione da parte degli stessi ceppi microbici per i quali è stata testate l’efficacia antimicrobica.
Analoghi vantaggi possono presentarsi inoltre per la prevenzione e cura delle piaghe da decubito.
S’intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti di natura pratico-applicativa s’intendono rientranti nell’ambito protettivo dell’innovazione come sopra descritto e nel seguito rivendicato.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Medicazione antimicrobica comprendente una relativa porzione di medicazione (30) con proprietà antimicrobiche avente una relativa superficie di medicazione (110), la porzione di medicazione (30) comprendente: - clorexidina e\o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/ superficie di medicazione, compresa fra 0,013 e 7,5 g/m<2>; e - argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, maggiore o uguale di 0,1 mg/m<2>.
  2. 2. Medicazione secondo la rivendicazione precedente, in cui la quantità di detta clorexidina e\o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/ superficie di medicazione, è maggiore o uguale a 0,1 g/m<2>.
  3. 3. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in cui la quantità di detto argento e/o di un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, è maggiore o uguale a 0,2 mg/m<2>.
  4. 4. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione di medicazione ha un rapporto fra il relativo peso e la relativa superficie di medicazione compreso fra 100 e 150 g/m<2>, e comprende: - detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/ superficie di medicazione, è compresa fra 0,500 e 0,875 g/m<2>e corrispondente ad una relativa percentuale, calcolata come peso equivalente di clorexidina digluconato/peso della porzione di medicazione in percentuale, compresa fra 0,40 e 0,70 %; - e detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile allo stato solido in una relativa quantità, calcolata come peso equivalente di argento metallico/superficie di medicazione, è fra 50 e 300 mg/m<2>e corrispondente ad una relativa percentuale calcolata come peso equivalente di argento metallico/peso della porzione di medicazione in percentuale compresa fra 0,04% e 0,24%.
  5. 5. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile e/ o detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile sono in forma di nanoparticelle (2, 12).
  6. 6. Medicazione secondo la rivendicazione precedente, in cui ogni singola nanoparticella (2, 12) comprende sia detta clorexidina e\o un suo sale farmaceuticamente accettabile sia detto argento e/o un suo sale farmaceuticamente accettabile.
  7. 7. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in cui la relativa porzione di medicazione (30) comprende un elemento in argento metallico scelto nel gruppo costituito da; una rete od una realizzata con fili di argento metallico e un strato sottile traforato di argento metallico; ed in cui detta clorexidina e\o detto suo sale farmaceuticamente accettabile è disposta su tale elemento metallico.
  8. 8. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la relativa porzione di medicazione (30) comprende ulteriormente: - uno strato superficiale (110) identificante la superficie di medicazione per contattare la cute di un paziente, tale strato essendo permeabile al sangue e agli essudati corporei; ed - almeno uno strato assorbente interno (120) per assorbire sangue ed essudati corporei; in cui almeno uno fra detto strato superficiale (110) e/o detto strato assorbente interno (120) comprende detta clorexidina e\o detto suo sale farmaceuticamente accettabile e detto argento e/o detto suo sale farmaceuticamente accettabile.
  9. 9. Medicazione secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti per la protezione di un punto d’innesto di un catetere impiantato ad un paziente, in cui la relativa porzione di medicazione (30) è conformata in modo tale da circondare il catetere in corrispondenza di un relativo settore esterno al corpo del paziente quando detta superficie di medicazione (110) è apposta sulla relativa cute in corrispondenza del relativo punto d’innesto.
  10. 10. Medicazione secondo la rivendicazione precedente, in cui la relativa porzione di medicazione (30) è interessata da una fenditura (14) avente forma e dimensioni tali da consentire ad un tratto del catetere esterno al corpo di attraversare la porzione di medicazione (30) e da circondare detto settore del catetere quando la citata superficie di medicazione (30) è apposta in corrispondenza di detto punto d’innesto.
  11. 11. Medicazione secondo le rivendicazioni 9 o 10, ulteriormente comprendente un elemento (10) di contenimento per contenere il citato tratto del catetere esterno al corpo, tale elemento di contenimento (10) comprende a sua volta: un alloggiamento avente dimensioni tali da poter ricevere una parte terminale di detto tratto esterno del catetere; e un’apertura (12) per porre in comunicazione l’alloggiamento con l’esterno, l’apertura (12) essendo conformata e disposta in modo tale da consentire l’introduzione e il posizionamento della citata parte terminale del tratto esterno del catetere entro l’alloggiamento quando la superficie di medicazione (110) della porzione di medicazione (30) è apposta sulla cute del paziente in corrispondenza di un punto d’innesto e la fessura (14) circonda il tratto esterno del catetere.
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