ITBO20110690A1

ITBO20110690A1 - Impianto per la realizzazione di contenitori in materiale termoplastico.

Info

Publication number: ITBO20110690A1
Application number: IT000690A
Authority: IT
Inventors: Daniele Marastoni
Original assignee: Sacmi
Priority date: 2011-12-02
Filing date: 2011-12-02
Publication date: 2013-06-03
Also published as: TR201809024T4; WO2013080171A1; US20140327189A1; CN104053534A; ES2674931T3; EP2785509A1; CN104053534B; US9636862B2; EP2785509B1

Description

DESCRIZIONE

IMPIANTO PER LA REALIZZAZIONE DI CONTENITORI IN MATERIALE TERMOPLASTICO.

La presente invenzione ha per oggetto un impianto e un metodo per la realizzazione a ciclo continuo di contenitori in materiale termoplastico.

In generale, il trovato riguarda il settore della realizzazione di contenitori in plastica per bevande. In tale settore, Ã ̈ noto lâ€™utilizzo di macchine per la formazione di preforme in materiale termoplastico e macchine per la formazione di contenitori a partire dalle preforme, mediante soffiatura delle preforme stesse in stampi.

La macchina formatrice delle preforme puÃ² essere realizzata secondo diverse tipologie costruttive; per esempio, puÃ² operare secondo un principio di iniezione, di inietto-compressione o di compressione della materia plastica.

Si osservi che, nellâ€™ambito della macchina formatrice delle preforme, viene anche utilizzata la denominazione PAM (Preform Advanced Moulding), per indicare un sistema per la produzione di preforme in PET con tecnologia a compressione.

In ogni caso, tale macchina formatrice Ã ̈ generalmente una macchina rotativa, che rende disponibili in uscita preforme a ciclo continuo.

In generale, le preforme in uscita dalla macchina formatrice sono tiepide, per effetto del processo di formazione appena concluso.

Per quanto riguarda la macchina soffiatrice, ossia la macchina per la formazione di contenitori a partire dalle preforme, va osservato che anche tale soffiatrice Ã ̈ ti tipo rotativo.

Nella soffiatrice, le preforme vengono disposte allâ€™interno di stampi di soffiatura, singolarmente o a gruppi, dopodichÃ© un fluido in pressione viene insufflato allâ€™interno della preforma, in modo tale da espanderla fino a farle assumere la forma della cavitÃ di definita dallo stampo in cui Ã ̈ inserita.

Per realizzare tale soffiaggio delle preforme, Ã ̈ necessario che le preforme stesse, allâ€™ingresso nella soffiatrice, siano ad una temperatura tale che la porzione delle preforme destinata ad essere espansa abbia un grado di viscositÃ sufficiente a garantire unâ€™espansione senza danneggiamenti.

A tale scopo, si utilizza una forno, collegato a unâ€™uscita della macchina formatrice e allâ€™ingresso della macchina soffiatrice.

Il forno ha la funzione di ricevere preforme (che non hanno una temperatura adeguata al soffiaggio) e riscaldarle, in modo da alimentarle alla macchina soffiatrice nelle condizioni di temperatura ottimali per il soffiaggio.

In questa luce, si osservi che le preforme hanno un corpo a fondo chiuso e un collo definente un'apertura. Durante il soffiaggio, il corpo della preforma Ã ̈ interessato dallâ€™espansione, mentre il collo resta in deformato.

Pertanto, si ha interesse che, allâ€™atto del soffiaggio, il corpo della preforma sia caldo e il collo della preforma sia freddo (ossia alla temperatura ambiente). In questa luce, Ã ̈ noto (per esempio dal documento brevettuale WO03024693A1) che il forno comprende mezzi riscaldatori operativamente attivi sul corpo delle preforme, in particolare.

Dunque, Ã ̈ noto (per esempio dal documento brevettuale WO2009/127962 della stessa richiedente) un impianto per la realizzazione di contenitori in materiale termoplastico a ciclo continuo, comprendente: una macchina formatrice rotativa per generare le preforme, un forno di riscaldamento delle preforme connesso alla macchina formatrice e provvisto di mezzi riscaldatori operativamente attivi sul corpo delle preforme, e una macchina soffiatrice rotativa configurata per ricevere le preforme riscaldate nel forno e per soffiarle in stampi, per realizzare i contenitori.

In un siffatto impianto, che comprende una combinazione di una macchina formatrice di preforme e di una macchina soffiatrice operanti in ciclo continuo, si pone il problema di gestire le situazioni in cui una delle due macchine Ã ̈ soggetta a un periodo di fermo macchina, mentre lâ€™altra macchina sarebbe potenzialmente in grado di continuare a funzionare.

In questa ottica, ci si prefigge di garantire la massima produttivitÃ ed efficienza dellâ€™impianto, in ogni situazione.

In particolare, ci si pone il problema di gestire al meglio la situazione in cui la macchina soffiatrice si ferma (per esempio per un guasto o per qualsiasi altro motivo), mentre la macchina formatrice Ã ̈ atta a funzionare correttamente.

In questa luce, il documento brevettuale WO2009/127962 affronta tale problematica.

Infatti, lâ€™impianto descritto nel documento brevettuale WO2009/127962 comprende una stella di trasferimento, interposta tra la macchina soffiatrice e il forno, configurata per definire tempi di permanenza delle preforme allâ€™interno della stella di trasferimento stressa variabili.

CiÃ² consente di dare modo alle preforme in uscita dalla macchina formatrice di raffreddarsi, per poi essere eventualmente stoccate in un magazzino.

Tuttavia, tale soluzione ha alcuni inconvenienti.

Un inconveniente Ã ̈ dato dalla complessitÃ costruttiva e quindi anche dal costo dellâ€™impianto, dovuta alla presenza di una siffatta stella di trasferimento.

Un altro inconveniente Ã ̈ dato dallâ€™ingombro dellâ€™impianto, dovuto alla presenza di tale stella di trasferimento.

Scopo del presente trovato Ã ̈ rendere disponibile un impianto e un metodo che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, Ã ̈ scopo del presente trovato mettere a disposizione un impianto e un metodo per la realizzazione a ciclo continuo di contenitori in materiale termoplastico in grado di garantire una gestione particolarmente efficiente della macchina soffiatrice e della macchina formatrice tra loro combinate, in modo particolarmente semplice ed economico.

Ulteriore scopo della presente invenzione Ã ̈ proporre un impianto e un metodo per la realizzazione a ciclo continuo di contenitori in materiale termoplastico, in grado di garantire una gestione particolarmente efficiente della macchina soffiatrice e della macchina formatrice tra loro combinate, mantenendo contenuto lâ€™ingombro dellâ€™impianto.

Detti scopi sono pienamente raggiunti dallâ€™impianto e dal metodo oggetto del presente trovato, che si caratterizzano per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.

In particolare, lâ€™impianto secondo il trovato comprende una unitÃ di gestione configurata per disattivare i mezzi riscaldatori del forno (o quantomeno per ridurne in modo consistente il potere riscaldante) durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice, senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice, per consentire alle preforme contenute nel forno di raffreddarsi durante un transito delle stesse allâ€™interno del forno. Si osservi che con lâ€™espressione â€œriduzione consistente del potere riscaldante dei mezzi riscaldatoriâ€ si intende una riduzione del potere riscaldante nominale (durante un funzionamento ordinario del forno in una configurazione operativa di riscaldamento) di almeno un 60%.

In tal modo, le preforme lâ€™impianto Ã ̈ in grado di raffreddare le preforme direttamente nel forno, senza necessitÃ di interporre tra macchina formatrice e forno alcun mezzo di trasferimento definente tempi variabili di trasferimento, ovvero alcun mezzi di raffreddamento. CiÃ² consente, vantaggiosamente, di mantenere la macchina formatrice in funzione anche durante il fermo macchina della soffiatrice, con un impianto particolarmente semplice, economico e compatto (per quanto riguarda le dimensioni, ovvero gli ingombri).

Preferibilmente, lâ€™unitÃ di gestione Ã ̈ configurata per disattivare i mezzi riscaldatori del forno in risposta ad un segnale di fermo macchina di detta soffiatrice, in modo automatico.

In particolare, lâ€™unitÃ di gestione comprende una scheda elettronica di controllo, collegata alla macchina soffiatrice e al forno e programmata per ricevere un segnale rappresentativo del funzionamento della macchina soffiatrice, per disattivare i mezzi riscaldatori del forno in modo automatico, in risposta a un segnale di fermo macchina soffiatrice.

CiÃ² consente, vantaggiosamente, di ridurre lâ€™intervento umano nella gestione dellâ€™impianto e di rendere la gestione stessa particolarmente efficiente.

Preferibilmente, il forno comprende mezzi raffreddatori dedicati al raffreddamento delle preforme.

Inoltre, lâ€™unitÃ di gestione comprende un selettore configurato per commutare il forno da una configurazione di riscaldamento, in cui i mezzi riscaldatori sono attivi e i mezzi raffreddatori sono inattivi, a una configurazione di raffreddamento, in cui i mezzi riscaldatori sono inattivi e i mezzi raffreddatori sono attivi.

CiÃ² consente, vantaggiosamente, di raffreddare in modo particolarmente rapido ed efficiente le preforme in transito nel forno, evitando sprechi di energia.

Si osservi che il forno comprende un trasportatore (ovvero un convogliatore) configurato per trasportare le preforme lungo un percorso prestabilito.

Preferibilmente, tale convogliatore Ã ̈ conformato secondo una linea chiusa, sostanzialmente ad anello.

Preferibilmente, il convogliatore il forno Ã ̈ conformato in modo che le preforme, mentre vengono trasportate dal convogliatore lungo detto percorso prestabilito, vengono anche messe in rotazione attorno a propri assi, definiti dallâ€™estensione della cavitÃ interna alle preforme stesse.

Inoltre, si osservi che i mezzi raffreddatori del forno possono essere realizzati secondo varie forme costruttive.

Per esempio, i mezzi raffreddatori del forno possono prevedere camere raffreddate mediante circolazione di fluidi refrigeranti, disposte lungo il percorso di movimentazione delle preforme.

Preferibilmente, i mezzi raffreddatori del forno comprendono una pluralitÃ di ugelli alimentati con un fluido refrigerante (ovvero raffreddante) e configurati per generare un flusso di detto fluido refrigerante diretto in modo da lambire almeno una porzione delle preforme, durante almeno un tratto di detto percorso prestabilito di transito delle preforme nel forno.

Si osservi che gli ugelli (almeno una parte degli ugelli) sono disposti in modo che il flusso di fluido refrigerante interessi anche il corpo delle preforme. Preferibilmente, uno o piÃ¹ ugelli sono disposti in posizione fissa rispetto al convogliatore, per intercettare le preforme con il flusso di fluido raffreddante durante detto tratto di percorso prestabilito.

In aggiunta o in alternativa, uno o piÃ¹ ugelli sono associati al convogliatore, per spostarsi insieme alle preforme. CiÃ² consente, vantaggiosamente, di utilizzare il fluido refrigerante in modo particolarmente efficiente.

In particolare, Ã ̈ previsto che uno o piÃ¹ ugelli siano disposti nel forno in modo da risultare operativamente affacciati al collo (ovvero allâ€™imboccatura) delle preforme, per convogliare il fluido raffreddante allâ€™interno delle preforme.

Inoltre, preferibilmente almeno uno degli ugelli Ã ̈ disposto parallelamente a un asse delle preforme, per convogliare il fluido raffreddante assialmente sulle preforme; in tale configurazione, il flusso di fluido refrigerante investe la preforma assialmente, lambendola dallâ€™esterno e/o dallâ€™interno, a seconda del posizionamento dellâ€™ugello rispetto alla preforma stessa.

Preferibilmente, lâ€™impianto comprende anche un magazzino, connesso al forno mediante un trasportatore configurato per trasferire al magazzino le preforme raffreddate dal forno, quando i mezzi riscaldatori sono disattivati e il forno Ã ̈ nella configurazione operativa di raffreddamento.

CiÃ² consente di sfruttare la capacitÃ produttiva della macchina generatrice anche durante i periodi di formo della macchina soffiatrice, costituendo una riserva di preforme, che eventualmente possono anche essere trasportate altrove per alimentare altre macchine soffiatrici di altri impianti (in questa luce, si osservi che non tutti gli impianti comprendono una macchina formatrice combinata alla macchina soffiatrice).

Preferibilmente, lâ€™impianto comprende anche un trasportatore configurato per trasferire le preforme dal magazzino al forno, quando i mezzi riscaldatori sono attivi, durante un periodo di fermo macchina della macchina generatrice.

Tale trasportatore di preforme dal magazzino al forno puÃ² essere un trasportatore aggiuntivo, rispetto al trasportatore di preforme dal forno al magazzino (in tal caso entrambi i trasportatori possono essere di tipo unidirezionale).

In alternativa, Ã ̈ previsto di utilizzare un unico trasportatore bidirezionale di preforme dal forno al magazzino e viceversa.

CiÃ² consente di evitare di interrompere la produzione della macchina soffiatrice, in seguito a un periodo di fermo della macchina formatrice.

In questa luce, lâ€™unitÃ di gestione Ã ̈ collegata al magazzino e al trasportatore ed Ã ̈ programmata per attivare in modo automatico lâ€™alimentazione dl forno con preforme prelevate dal magazzino, in risposta ad un segnale di fermo macchina della macchina generatrice. CiÃ² consente un grado di garantire la continuitÃ di servizio in modo automatico, sia in presenza di un fermo della macchina soffiatrice che di un fermo della macchina formatrice.

Si osservi che preferibilmente il magazzino Ã ̈ configurato per trasferire in uscita preforme e riceverne in ingresso, mediante un sistema di trasferimento di preforme ulteriore rispetto a detto trasportatore; ciÃ² al fine di trasferire altrove eventuali preforme prodotte in eccesso o per rifornire il magazzino di preforme prodotte altrove.

Il presente trovato mette a disposizione anche un metodo per la realizzazione a ciclo continuo di contenitori in materiale termoplastico, comprendente le seguenti fasi: - formazione di preforme in materiale termoplastico aventi un corpo a fondo chiuso e un collo definente un'apertura;

- riscaldamento in un forno delle preforme in uscita dalla macchina formatrice;

- soffiatura in stampi delle preforme riscaldate nel forno.

Secondo lâ€™invenzione, tale metodo comprende una fase di commutazione tra la fase di riscaldamento delle preforme nel forno e una fase di raffreddamento delle preforme nello stesso forno (o quantomeno di riduzione consistente del riscaldamento delle preforme nel forno), in risposta a un arresto della macchina della soffiatrice, senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice.

Preferibilmente, la fase di raffreddamento delle preforme nel forno comprende la generazione di un flusso di fluido raffreddante (ovvero refrigerante) diretto allâ€™interno e/o allâ€™esterno del corpo delle preforme, lungo una direzione parallela allâ€™asse delle preforme e/o lungo direzioni trasversali a detto asse (si osservi che lâ€™asse delle preforme Ã ̈ anche un asse di rotazione delle preforme, durante almeno un tratto del percorso delle preforme allâ€™interno del forno).

Preferibilmente, Ã ̈ prevista una fase di trasferimento in un magazzino delle preforme raffreddate nel forno durante il periodo di fermo macchina di della soffiatrice.

Inoltre, preferibilmente, Ã ̈ prevista una fase di alimentazione del forno con preforme prelevate dal magazzino, durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice.

CiÃ² consente di gestire la generazione (formazione) di contenitori di plastica per bevande a partire da materia plastica grezza, con un processo continuo, in modo da massimizzare la continuitÃ di servizio e la produttivitÃ , limitando al minimo gli effetti indesiderati dei periodi di fermo macchina della macchina formatrice e/o soffiatrice.

Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:

- la figura 1 illustra un impianto per la realizzazione di contenitori in materiale termoplastico, conformemente alla presente invenzione, in una vista in pianta schematica;

- la figura 2 illustra una variante realizzativa dell'impianto di cui alla figura 1, in una vista in pianta schematica;

- la figura 3 illustra un dettaglio di un forno dell'impianto di cui alla figura 1, in particolare dei mezzi raffreddatori di preforme fissi e monolaterali, in una vista frontale schematica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 4 illustra un dettaglio del forno dell'impianto di cui alla figura 1, in particolare dei mezzi raffreddatori di preforme fissi e bilaterali, in una vista frontale schematica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 5 illustra un dettaglio del forno dell'impianto di cui alla figura 1, in particolare dei mezzi raffreddatori di preforme mobili, in una vista frontale schematica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.

Conformemente ai disegni allegati e con particolare riferimento alla figura 1, l'impianto in oggetto Ã ̈ stato indicato con 10; tale impianto 10 Ã ̈ diretto alla realizzazione di contenitori di liquidi (qui non illustrati in quanto di tipo noto) partendo dalla generazione (ad esempio per compressione o per iniezione) di preforme 2 realizzate in materiale termoplastico e destinate, appunto, ad ottenere i contenitori per liquidi, in una successiva fase di lavorazione per soffiaggio delle preforme stesse in stampi.

L'impianto 10 Ã ̈ predisposto a realizzare i contenitori a ciclo continuo, partendo dalla generazione delle preforme 2.

Le preforme 2 generate comprendono un corpo 3 a fondo chiuso e un collo 4 definente un'apertura.

Sotto questa luce, l'impianto 10 comprende una macchina formatrice 1 rotativa configurata per generare le preforme 2 in materiale termoplastico.

Tale macchina formatrice 1 non Ã ̈ illustrata nel dettaglio in quanto di tipo per se stesso noto.

Per quanto riguarda un esempio di realizzazione della macchina formatrice 1, si fa riferimento al documento brevettuale WO2009127962 della stessa Richiedente, qui richiamato per riferimento.

Inoltre, l'impianto 10 comprende un forno di riscaldamento 5 delle preforme 2 configurato per ricevere le preforme 2 in uscita dalla macchina formatrice 1.

Il forno 5 Ã ̈ provvisto di mezzi riscaldatori 6 operativamente attivi sul corpo 3 delle preforme 2.

I mezzi riscaldatori 6 sono costituiti, per esempio, da lampade ad incandescenza (o altri elementi riscaldatori, quali ad esempio emettitori di fasci laser) disposte allâ€™interno del forno 5.

Preferibilmente, i mezzi riscaldatori 6 sono disposti in uno o piÃ¹ tunnel T1, T2 di riscaldamento del forno 5. In particolare, i mezzi riscaldatori 6 sono disposti su almeno un lato di detti tunnel.

In particolare, Ã ̈ previsto di disporre una pluralitÃ di lampade o altri riscaldatori, spaziate verticalmente per coprire una estensione assiale del corpo 3 delle preforme 2.

Il forno 5 Ã ̈ accoppiato alla macchina formatrice 1 tramite una stella 16 di trasferimento delle preforme 2 dalla macchina formatrice 1 al forno 5.

Preferibilmente, tale stella 16 di trasferimento Ã ̈ di costruzione particolarmente semplice, in quanto realizza un trasferimento delle preforme 2 dalla macchina formatrice 1 al forno 5 in un tempo prestabilito costante.

Nell'impianto 10 Ã ̈ presente anche una macchina soffiatrice 7 rotativa configurata per ricevere le preforme 2 dal forno 5 (e ivi riscaldate) e per soffiarle in stampi 8 per realizzare detti contenitori. Anche la macchina soffiatrice 7 non Ã ̈ descritta nel dettaglio, in quanto di tipo di per se stesso noto nel settore del soffiaggio di contenitori in stampi a partire da preforme in materiale termoplastico.

La macchina soffiatrice 7 Ã ̈ connessa al forno 5 tramite una seconda stella 17 di trasferimento, di tipo di per se stesso noto.

Si osservi che il forno 5 comprende un convogliatore 13 configurato per trasportare le preforme 2 lungo un percorso P prestabilito allâ€™interno del forno 5 stesso. Tale percorso P si sviluppa preferibilmente ad anello. Lungo il percorso P sono preferibilmente disposti i due tunnel T1 e T2 di riscaldamento.

Preferibilmente, le preforme 2 sono movimentate lungo il percorso P attraverso una combinazione di due movimenti: uno spostamento attuato dal convogliatore 13 lungo il percorso P e una rotazione di ciascuna preforma attorno al proprio asse di sviluppo Z. Il convogliatore 13 Ã ̈ descritto ed illustrato in modo schematico, in quanto di per se stesso noto dal documento brevettuale PCT/IB2010/052937 della stessa Richiedente, la cui descrizione Ã ̈ qui richiamata per riferimento (con particolare riferimento al convogliatore ovvero ai mezzi di movimentazione delle preforme nel forno).

Secondo l'invenzione, l'impianto 10 comprende una unitÃ di gestione 9 dellâ€™impianto 10, configurata per disattivare i mezzi riscaldatori 6 del forno 5 (o quantomeno per ridurre il potere riscaldante dei mezzi riscaldatori 6 del forno 5) durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice 7, senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice 1.

Si osservi che con lâ€™espressione â€œriduzione consistente del potere riscaldante dei mezzi riscaldatoriâ€ si intende una riduzione del potere riscaldante nominale (durante un funzionamento ordinario del forno in una configurazione operativa di riscaldamento) di almeno un 60%.

Nel seguito, per semplicitÃ di esposizione, si farÃ riferimento ad una â€œdisattivazioneâ€ dei mezzi riscaldatori 6 del forno 5; resti inteso, tuttavia, che tale disattivazione Ã ̈ preferibilmente totale, ma, in alternativa, puÃ² essere parziale.

Per esempio, lâ€™unitÃ di gestione 9 comprende una scheda elettronica, eventualmente collegata ad un quadro elettrico di alimentazione dellâ€™impianto 10.

Si osservi che lâ€™unitÃ di gestione 9 dellâ€™impianto 10 Ã ̈ configurata per spegnere i mezzi riscaldatori 6 del forno 5, in risposta ad un arresto della macchina soffiatrice 7, e per mantenere disattivati tali mezzi riscaldatori 6 durante il periodo di fermo macchina della macchina soffiatrice 7.

Si osservi che lâ€™unitÃ di gestione 9 dellâ€™impianto 10 Ã ̈ configurata per disattivare i mezzi riscaldatori 6 del forno 5 durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice 7, senza disattivazione del convogliatore 13 delle preforme 2, che continua a funzionare durante il periodo di fermo macchina della soffiatrice 7.

In tal modo, si consente alle preforme 2 disposte nel forno 5 di raffreddarsi durante un transito delle stesse allâ€™interno del forno 5.

In altre parole, l'unitÃ di gestione 9 pilota lo spegnimento dei mezzi riscaldatori 8, per generare una zona di transito e raffreddamento delle preforme 2 direttamente nel forno 5.

Preferibilmente, l'unitÃ di gestione 9 Ã ̈ configurata per disattivare i mezzi riscaldatori 5 del forno 2 in risposta ad un segnale di fermo macchina della soffiatrice 7.

Si osservi anche che, in caso di fermo macchina della soffiatrice 7, il passaggio delle preforme 2 dal forno 5 alla soffiatrice 7 viene interdetto.

Preferibilmente, detta interdizione del trasferimento delle preforme 2 dal forno 5 alla soffiatrice 7 Ã ̈ controllato dall'unitÃ di gestione 9.

Preferibilmente, il forno 5 comprende mezzi raffreddatori 11 operativamente attivi sulle preforme 2. Sotto questa luce, lâ€™unitÃ di gestione 9 comprende un selettore 12 (costituito per esempio da un interruttore elettrico comandato da un relÃ ̈, o da altri mezzi di commutazione di tipo elettronico configurato per commutare il forno 5 da una configurazione di riscaldamento, in cui i mezzi riscaldatori 6 sono attivi e i mezzi raffreddatori 11 sono inattivi, a una configurazione di raffreddamento, in cui i mezzi riscaldatori 6 sono inattivi e i mezzi raffreddatori 11 sono attivi.

Preferibilmente, i mezzi raffreddatori 11 comprendono una pluralitÃ di ugelli 11a configurati per generare un flusso F di fluido raffreddante orientato in modo da intercettare le preforme 2, durante almeno un tratto del percorso P prestabilito delle preforme 2.

Preferibilmente, almeno uno degli ugelli 11a Ã ̈ disposto in posizione fissa rispetto al convogliatore 13, per intercettare le preforme 2 con il flusso F di fluido raffreddante durante un tratto di detto percorso P prestabilito.

Preferibilmente Ã ̈ previsto di disporre, su almeno un lato di uno dei tunnel T1 o T2, una pluralitÃ di ugelli 11a.

In particolare, gli ugelli 11a sono disposti spaziati verticalmente per coprire lo sviluppo assiale delle preforme 2; ciÃ² rende maggiormente omogenea e rapida la fase di raffreddamento delle preforme 2.

In questa luce, Ã ̈ previsto che gli ugelli 11a su un solo lato o su entrambi i lati dei tunnel T1 o T2, in modo tale che i getti di fluido refrigerante da essi prodotti intercettino le preforme 2 in passaggio da un solo lato o bilateralmente, rispettivamente, e secondo assi trasversali rispetto all'asse Z di rotazione delle preforme 2 stesse.

Preferibilmente, gli ugelli 11a sono disposti in entrambi i tunnel T1 e T2 del forno 5.

In alternativa od in aggiunta, almeno uno di detti ugelli 11b Ã ̈ associato al convogliatore 13.

In questo caso, l'ugello 11b Ã ̈ mobile in sincronia di fase con l'avanzamento delle preforme 2.

In questa luce, l'ugello 11b Ã ̈ preferibilmente disposto parallelamente all'asse Z delle preforme 2 ed Ã ̈ orientato verso il collo 4 delle preforme 2, per convogliare il fluido raffreddante allâ€™interno delle preforme 2.

In questo modo, il raffreddamento delle preforme 2 avviene in tempi estremamente ridotti senza aumentare gli ingombri del forno 5.

Si osservi che l'unitÃ di gestione 9 Ã ̈ collegata alla macchina soffiatrice 7 ed al forno 5.

In questa luce, l'unitÃ di gestione 9 Ã ̈ programmata per ricevere un segnale rappresentativo del funzionamento della macchina soffiatrice 7, per disattivare i mezzi riscaldatori 6 del forno 5 in modo automatico, in risposta a un segnale di fermo macchina della soffiatrice 7.

In altre parole, l'unitÃ di gestione 9, al rilevamento di un segnale di blocco della soffiatrice 7, pilota automaticamente il selettore 12 in modo che il forno 5 sia nella configurazione operativa di raffreddamento. Si osservi, inoltre, che l'impianto 10 comprende un magazzino 14 atto a contenere una pluralitÃ di preforme 2.

Il magazzino 14 Ã ̈ accoppiato al forno 5 mediante un primo trasportatore 15 configurato per trasferire al magazzino 14 le preforme 2 raffreddate dal forno 5, quando i mezzi riscaldatori 6 sono disattivati e pertanto il forno 5 Ã ̈ in una configurazione operativa di raffreddamento.

Preferibilmente, lâ€™impianto comprende un secondo trasportatore 15a, indipendente dal primo trasportatore 15 e configurato per trasferire le preforme 2 dal magazzino 14 al forno 5.

In questa luce l'impianto comprende un dispositivo 18 di orientamento delle preforme 2, operativamente attivo sulle preforme 2 in ingresso nel forno 5.

Tale dispositivo 18 di orientamento delle preforme 2 Ã ̈ disposto preferibilmente tra il magazzino 14 e il forno 5, per disporre le preforme 2 prelevate dal magazzino 14 sul secondo trasportatore 15a con unâ€™orientazione prestabilita.

In questa luce, il magazzino 14 definisce una zona di scarico e stoccaggio delle preforme 2 raffreddate nel forno 5; ciÃ² permette alla macchina formatrice 1 di continuare a produrre preforme 2 anche a soffiatrice 7 ferma.

Un esempio di configurazione di carico/scarico delle preforme 2 Ã ̈ illustrata in figura 2.

In tale esempio, l'impianto 10 presenta un forno 5 a medio - bassa produttivitÃ e di piccolo ingombro, in quanto ha uno sviluppo ridotto dei rami del percorso P e quindi dei tunnel T1 e T2.

In questa luce, le zone di entrata e uscita delle preforme 2 dal forno 5 sono disposte da bande opposte di una stessa estremitÃ del percorso P del forno 5.

In altre parole, la prima stella 16 di trasferimento delle preforme 2 dalla macchina formatrice 1 al forno 5 e la seconda stella 17 di trasferimento delle preforme 2 calde dal forno 5 alla macchina soffiatrice 7 sono disposte in corrispondenza di una estremitÃ del forno 5. In questa configurazione le preforme 2 passano attraverso i due tunnel T1 e T2 di ridotto sviluppo per poter rendere le preforme 2 idonee alla fase successiva di soffiaggio, laddove le preforme 2 sono ricevute dal forno giÃ parzialmente calde in quanto provengono direttamente dalla macchina formatrice.

Analogamente, in caso di fermo della macchina soffiatrice 7 e con il forno 5 in una configurazione di raffreddamento delle preforme 3, il tratto di percorso coincidente con lo sviluppo dei due tunnel T1 e T2 permette di raffreddare le preforme 2 in modo idoneo e di trasferirle al primo trasportatore 15. Quest'ultimo Ã ̈ disposto con la sua zona di entrata delle preforme 2 tra la fine del tunnel T2 e la zona di uscita delle preforme 2 alla seconda giostra 17 secondo il verso di avanzamento P delle preforme 2.

Il primo trasportatore 15, a sua volta, trasferisce le preforme 2 raffreddate al magazzino 14 (come indicato dalla freccia FU di figura 2).

Sempre in questa variante, il secondo trasportatore 15a collegato al magazzino 14 (a cui Ã ̈ connesso il dispositivo 18 di orientamento) Ã ̈ configurato per trasferire le preforme 2 dal magazzino 14 al forno 5, quando i mezzi riscaldatori 6 sono attivi, durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice 1. In altre parole, con macchina formatrice 1 ferma, il secondo trasportatore 15a ha la possibilitÃ di prelevare le preforme 2 stoccate nel magazzino 14 e di trasferirle al forno 5 operante in configurazione di riscaldamento (come indicato dalla freccia FE) per mantenere continua l'alimentazione alla soffiatrice 7 e quindi in attivitÃ l'impianto 10.

In questa luce, il secondo trasportatore 15a Ã ̈ coniugato per alimentare direttamente la prima giostra 16, cioÃ ̈ sul lato opposto rispetto alla zona di scarico FU del primo trasportatore 15.

Secondo una variante realizzativa, l'impianto 10 (come illustrato in figura 1) comprende un forno 5 ad elevata produttivitÃ e con ampio sviluppo dei tunnel T1 e T2. In questo caso, la prima giostra 16 di passaggio delle preforme 2 dalla macchina formatrice 1 al forno 5 Ã ̈ disposta ad una prima estremitÃ del forno 5, mentre la zona di scarico delle preforme 2 riscaldate dal forno 5 alla seconda giostra 17 Ã ̈ disposta sull'estremitÃ opposta del forno 5.

Il passaggio delle preforme 2 (giÃ calde) lungo un solo tunnel T2 di ampio sviluppo permette di alimentare preforme 2 giÃ idonee alla fase di successiva di soffiaggio.

Analogamente, in caso di fermo macchina soffiatrice 7 e con il forno 5 in una configurazione di raffreddamento delle preforme 3, il tratto di percorso coincidente con lo sviluppo del tunnel T2 permette di raffreddare le preforme 2 in modo idoneo e di trasferirle al primo trasportatore 15. Il primo trasportatore 15, a sua volta, trasferisce le preforme 2 raffreddate nel magazzino 14 (come indicato nella figura con la freccia FU).

In questa luce, il primo trasportatore 15 Ã ̈ disposto con la sua zona di prelievo delle preforme 2 nella zona iniziale del percorso T1.

Si osservi che il secondo trasportatore 15a Ã ̈ configurato per trasferire le preforme 2 dal magazzino 14 al forno 5, quando i mezzi riscaldatori 6 sono attivi, durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice 1.

In questa luce, il secondo trasportatore 15a Ã ̈ disposto con la sua zona di scarico delle preforme 2 nella zona libera dell'estremitÃ del forno 5 prossima alla seconda giostra 17 di trasferimento delle preforme 2 alla soffiatrice.

In altre parole, con macchina formatrice 1 ferma, il secondo trasportatore 15a ha la possibilitÃ di prelevare le preforme 2 stoccate nel magazzino 14 e di trasferirle al forno 5 operante in configurazione di riscaldamento (come indicato dalla freccia FE) per mantenere continua l'alimentazione alla soffiatrice 7 e quindi in attivitÃ l'impianto 10.

Si osservi che l'alimentazione di preforme 2 (fredde) viene effettuata in punto del percorso P tale da obbligare le preforme 2 ad attraversare entrambi i tunnel T1 e T2 (in configurazione di riscaldamento) in modo da alimentare preforme 2 idonee alla fase successiva di soffiaggio.

Si osservi che lâ€™unitÃ di gestione 9 Ã ̈ collegata al magazzino 14 e ai trasportatori 15 e 15a ed Ã ̈ programmata per attivare le operazioni di carico o scarico delle preforme 2 in funzione delle necessitÃ operative della macchina.

In particolare, l'unitÃ 9 attiva in modo automatico lo scarico delle preforme 2 dal forno 5 tramite il primo trasportatore 15, in risposta ad un segnale di fermo macchina delle soffiatrice 7.

Oppure, l'unitÃ 9 attiva in modo automatico lâ€™alimentazione del forno 5 con preforme 2 prelevate dal magazzino 14 tramite il secondo trasportatore 15a, in risposta ad un segnale di fermo macchina della macchina formatrice 1.

Si osservi che questa flessibilitÃ operativa viene ampliata con una ulteriore variante realizzativa, qui non illustrata.

PiÃ¹ precisamente, il forno 5 Ã ̈ configurato per gestire riscaldamento e raffreddamento contemporaneamente su preforme 2 diverse.

In un primo caso, un tunnel (T1 o T2) del forno 5 comprende i mezzi riscaldatori 6 e nell'altro tunnel (T2 o T1) del forno 5 sono disposti i mezzi raffreddatori 11 in modo de definire tratti consecutivi del forno 5 (prima un tratto riscaldante seguito da un tratto raffreddante o viceversa).

In un secondo caso, i mezzi riscaldanti e raffreddanti 9 e 11 possono essere disposti su due livelli (sotto riscaldamento e sopra raffreddamento, o viceversa).

Pertanto, il trovato mette anche a disposizione un metodo per realizzare a ciclo continuo contenitori in materiale termoplastico.

Il metodo comprende le fasi di:

- formazione di preforme 2 in materiale termoplastico aventi un corpo 3 a fondo chiuso e un collo 4 definente un'apertura;

- riscaldamento in un forno 5 delle preforme 2 in uscita dalla macchina formatrice 1;

- soffiatura in stampi 8 delle preforme 2 riscaldate nel forno 5.

Secondo l'invenzione, il metodo prevede una fase di commutazione tra la fase di riscaldamento delle preforme 2 nel forno 5 e una fase di raffreddamento delle preforme 2 nello stesso forno 5, durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice 7 e senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice 1.

Preferibilmente, il metodo comprende una fase di trasferimento in un magazzino 14 delle preforme 2 raffreddate nel forno 5 durante il periodo di fermo macchina della soffiatrice 7.

Inoltre, il metodo comprende una fase di alimentazione del forno 5 con preforme 2 prelevate dal magazzino 14, durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice 1.

Preferibilmente, la fase di raffreddamento delle preforme 2 nel forno 5 comprende una generazione di un flusso di fluido raffreddante diretto allâ€™interno e/o allâ€™esterno delle preforme 2.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Impianto per la realizzazione di contenitori in materiale termoplastico a ciclo continuo, comprendente: - una macchina formatrice (1) rotativa configurata per generare preforme (2) in materiale termoplastico aventi un corpo (3) a fondo chiuso e un collo (4) definente un'apertura; - un forno di riscaldamento (5), configurato per ricevere le preforme (2) in uscita dalla macchina formatrice (1) e provvisto di mezzi riscaldatori (6) operativamente attivi sul corpo (3) delle preforme (2); - una macchina soffiatrice (7) rotativa configurata per ricevere le preforme (2) riscaldate nel forno (5) e per soffiarle in stampi (8) per realizzare detti contenitori, caratterizzato dal fatto di comprendere una unitÃ di gestione (9) dellâ€™impianto (10) configurata per disattivare i mezzi riscaldatori (6) del forno (5) o ridurne il potere riscaldante durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice (7), senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice (1), per consentire alle preforme (2) contenute nel forno (5) di raffreddarsi durante un transito delle stesse allâ€™interno del forno (5).
2. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui detta unitÃ di gestione (9) Ã ̈ configurata per disattivare i mezzi riscaldatori (5) del forno (2) o ridurne il potere riscaldante in risposta ad un segnale di fermo macchina di detta soffiatrice (7).
3. Impianto secondo la rivendicazione 1 o la 2, in cui il forno (5) comprende mezzi raffreddatori (11) operativamente attivi sulle preforme (2), ed in cui lâ€™unitÃ di gestione (9) comprende un selettore (12) configurato per commutare il forno (5) da una configurazione di riscaldamento, in cui i mezzi riscaldatori (6) sono attivi e i mezzi raffreddatori (11) sono inattivi, a una configurazione di raffreddamento, in cui i mezzi riscaldatori (6) sono inattivi o a funzionamento ridotto e i mezzi raffreddatori (11) sono attivi.
4. Impianto secondo la rivendicazione 3, in cui il forno (5) comprende un convogliatore (13) configurato per trasportare le preforme (2) lungo un percorso (P) prestabilito e in cui i mezzi raffreddatori (11) comprendono una pluralitÃ di ugelli (11a) configurati per intercettare dette preforme (2) con un flusso (F) di fluido raffreddante durante almeno un tratto di detto percorso (P) prestabilito delle preforme (2).
5. Impianto secondo la rivendicazione 4, in cui almeno un ugello (11b) di detti ugelli (11) Ã ̈ associato al convogliatore (13), e/o in cui almeno un ugello (11a) di detti ugelli (11) Ã ̈ disposto in posizione fissa rispetto al convogliatore (13), per intercettare le preforme (2) con il flusso (F) di fluido raffreddante durante detto tratto di percorso (P) prestabilito.
6. Impianto secondo la rivendicazione 4 o la 5, in cui almeno uno di detti ugelli (11) Ã ̈ disposto parallelamente a un asse (Z) delle preforme (2), per convogliare il fluido raffreddante assialmente sulle preforme.
7. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unitÃ di gestione (9) Ã ̈ collegata alla macchina soffiatrice (7) e al forno (5) ed Ã ̈ programmata per ricevere un segnale rappresentativo del funzionamento della macchina soffiatrice (7), per disattivare i mezzi riscaldatori (6) del forno (5) o ridurne il potere riscaldante in modo automatico, in risposta a un segnale di fermo macchina soffiatrice (7).
8. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un magazzino (14) connesso al forno (5) mediante un trasportatore (15) configurato per trasferire al magazzino (14) le preforme (2) raffreddate dal forno (5), quando il forno (5) Ã ̈ in una configurazione operativa di raffreddamento, in cui i mezzi riscaldatori (6) sono disattivati o a funzionamento ridotto.
9. Impianto secondo la rivendicazione 8, in cui detto magazzino (14) Ã ̈ connesso al forno (5) mediante un secondo trasportatore (15a), indipendente dal primo trasportatore (15),e configurato per trasferire le preforme (2) dal magazzino (14) al forno (5), quando il forno (5) Ã ̈ in una configurazione operativa di raffreddamento, durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice (1).
10. Impianto secondo la rivendicazione 9, in cui lâ€™unitÃ di gestione (9) Ã ̈ collegata al magazzino (14) e al secondo trasportatore (15a) ed Ã ̈ programmata per attivare in modo automatico lâ€™alimentazione del forno (5) con preforme (2) prelevate dal magazzino (14), in risposta ad un segnale di fermo macchina della macchina formatrice (1).
11. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 o 10, comprendente un dispositivo (18) di orientamento delle preforme, disposto tra il magazzino (14) e il forno (5), per disporre le preforme (2) prelevate dal magazzino (14) sul secondo trasportatore (15a) con unâ€™orientazione prestabilita.
12. Metodo per la realizzazione a ciclo continuo di contenitori in materiale termoplastico, comprendente le seguenti fasi: - formazione di preforme (2) in materiale termoplastico aventi un corpo (3) a fondo chiuso e un collo (4) definente un'apertura; - riscaldamento in un forno (5) delle preforme (2) in uscita dalla macchina formatrice (1); - soffiatura in stampi (8) delle preforme (2) riscaldate nel forno (5), caratterizzato dal fatto che prevede una fase di commutazione tra la fase di riscaldamento delle preforme (2) nel forno (5) e una fase di raffreddamento o riduzione consistente del riscaldamento delle preforme (2) nello stesso forno (5), durante un periodo di fermo macchina della soffiatrice (7) e senza interruzione del funzionamento della macchina formatrice (1).
13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente una fase di trasferimento in un magazzino (14) delle preforme (2) raffreddate nel forno (5) durante il periodo di fermo macchina della soffiatrice (7).
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente una fase di alimentazione del forno (5) con preforme (2) prelevate dal magazzino (14), durante un periodo di fermo macchina della macchina formatrice (1).
15. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 14, in cui la fase di raffreddamento delle preforme (2) nel forno (5) comprende una generazione di un flusso di fluido raffreddante diretto allâ€™interno e/o allâ€™esterno delle preforme (2).