ITBO20110104A1 - Apparato per l'uso di un sensore di misura della rotazione e/o delle vibrazioni meccaniche del cuore nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici cardiaci a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitor - Google Patents

Apparato per l'uso di un sensore di misura della rotazione e/o delle vibrazioni meccaniche del cuore nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici cardiaci a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitor Download PDF

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ITBO20110104A1 IT000104A ITBO20110104A ITBO20110104A1 IT BO20110104 A1 ITBO20110104 A1 IT BO20110104A1 IT 000104 A IT000104 A IT 000104A IT BO20110104 A ITBO20110104 A IT BO20110104A IT BO20110104 A1 ITBO20110104 A1 IT BO20110104A1
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Laura Cercenelli
Lorella Gianfranchi
Emanuela Marcelli
Gianni Plicchi
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Description

“Apparato per l’uso di un sensore di misura della rotazione e/o delle vibrazioni meccaniche del cuore nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici cardiaci a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitoraggioâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
II trovato tratta un apparato che usa un sensore per la misura della rotazione del cuore e/o delle sue vibrazioni meccaniche corrispondenti al primo tono cardiaco (FHS) ed al secondo tono cardiaco (SHS), che può essere inserito nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici del cuore, a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitoraggio, ad esempio in un sistema del tipo descritto nella domanda di brevetto italiana n. B02008A-749 del 16-12-2008 a nome della stessa richiedente o per altre applicazioni per le quali lo stesso apparato possa essere utile. Il dispositivo telemetrico impiantabile secondo detta domanda di brevetto à ̈ ad esempio caratterizzato dal comprendere nell’ estremità distale di un catetere, un sensore giroscopico in grado di generare un segnale elettrico in banda larga, proporzionale alla velocità angolare di rotazione del cuore e proporzionale alle vibrazioni meccaniche che corrispondono ai toni cardiaci di sistole e diastole e, nel case del dispositivo master al quale lo stesso catetere à ̈ collegato con la propria estremità prossimale, sono previsti dei mezzi per elaborare il segnale generato da detto sensore, per processarlo e per analizzarlo allo scopo di individuare eventuali anomalie cardiache, a scopi di monitoraggio, diagnostici e/o terapeutici. Il sensore giroscopico destinato all’impianto nel cuore può essere ad esempio del tipo a vibrazione descritto nel brevetto US 6,822,375 o può essere di qualsiasi altro tipo, a condizione che possa essere realizzato con dimensioni limitate e che possa lavorare in condizioni che non prevedano, a livello del sito di impianto , l’impiego di correnti continue, come sarebbe invece se tali sensori fossero impiegati così come attualmente disponibili in commercio, destinati prevalentemente ad usi non elettromedicali, in cui il circuito di eccitazione e di rilevazione/elaborazione del segnale à ̈ incorporato aH’elemento sensore stesso. Per l’uso di cui trattasi, infatti, il sensore giroscopico da impiantare nel cuore, deve poter lavorare ad impulsi di corrente di bassa intensità, che non siano pericolosi per il paziente in caso di anomalie nell’isolamento elettrico del catetere in cui lo stesso sensore à ̈ contenuto per rinserimento nel cuore, e che possano poi essere processati e rilevati come segnale continuo in sede distale rispetto aH’impianto.
Il trovato ha per scopo la risoluzione di questi problemi legati all’ impiego “sicuro†di un sensore giroscopico in un sistema impiantabile e la massima riduzione (ad esempio ad un minimo di due) del numero dei conduttori elettrici che percorrono il catetere per collegare il detto sensore al dispositivo master. Un altro scopo che il trovato si propone>consiste nel poter usare uno dei detti due conduttori elettrici anche per il rilevamento (sensing) e per l’eventuale stimolazione (pacing) dell’ attività elettrica del cuore.
Questi ed altri scopi sono stati raggiunti con un apparato come dalla rivendicazione 1) e dalle successive rivendicazioni dipendenti, le cui caratteristiche ed i cui vantaggi appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegno, in cui:
La fig. 1 à ̈ una vista in prospettiva di un sistema telemetrico impiantabile, del tipo citato in premessa, che usa l’apparato secondo l’invenzione;
La fig. 2 illustra uno schema a blocchi del sistema di figura 1 ;
- Le figg. 3 e 4 illustrano schemi a blocchi progressivamente più dettagliati dell’ apparato di cui trattasi posto nel tip del catetere;
La fig. 5 illustra un possibile schema elettrico dettagliato di realizzazione pratica dell’apparato di cui alle figure 3 e 4.
Nelle figure 1 e 2, con 1 à ̈ indicato il contenitore o case del dispositivo master M da collocare sotto la cute del corpo del paziente e per questo rivestito con un materiale biocompatibile, come ad esempio il poliuretano. Dal case 1 parte a tenuta il catetere 2 che viene impiantato nel cuore del paziente e la cui estremità distale à ̈ collegata a tenuta ad un tip metallico e cavo 3, ad esempio di titanio. Per gli impieghi di cui trattasi, il tip 3 potrà avere una larghezza A (fig. 3) di circa 2-3mm ed una lunghezza B di circa 5-10mm. All’mtemo del tip 3 à ̈ collocato il sensore giroscopico 4 che rileva il segnale di velocità di rotazione a banda larga e che dallo stesso sensore viene tradotto in un segnale elettrico che poi elaborato con una operazione di integrazione fornisce un segnale relativo alla rotazione del cuore e che elaborato con ima operazione di derivazione fornisce un segnale relativo alle vibrazioni meccaniche corrispondenti ai toni cardiaci. Il sensore 4 può, ad esempio, essere costituito da un mini giroscopio piezoelettrico a struttura vibrante, con risposta compresa tra circa O.l-lOOOHz e che per gli scopi di cui trattasi potrà avere le seguenti caratteristiche:
diametro o larghezza uguale od inferiore ai 3mm, ad esempio con valore ottimale di circa Imm;
lunghezza uguale od inferiore ai 5mm, ad esempio con valore ottimale di circa 3mm; - temperatura di esercizio compresa tra 10° e 50° C;
consumo di corrente uguale od inferiore a circa 1 mA;
tensione operativa uguale od inferiore a circa 3Vdc;
sensibilità della velocità angolare di rotazione, circa /- 500 gradi/sec;
tempo di attivazione inferiore ad 1 sec;
frequenza di pilotaggio da circa 32 a 100 KHz.
Dallo schema di figura 2 si rileva che aH’intemo del tip 3 del catetere viene collocato un circuito elettronico 5 di piccole dimensioni, in grado di soddisfare le esigenze primarie di preamplificazione e di adattamento del segnale prodotto dal sensore 4 alla trasmissione “in sicurezza†verso il case 1 del dispositivo master M, dove sono collocati i mezzi di alimentazione elettrica 6 ad esempio a 3Vdc, aventi il polo positivo collegato alla massa 100 del case 1 e che attraverso il conduttore elettrico 102 dell’elettrodo 2 à ̈ pure collegato al sensore giroscopico 4 del tip 3 (vedi oltre). I segnali generati dal sensore 4 ed elaborati dal circuito essenziale 5, attraverso il secondo conduttore 202 del catetere 2 giungono all’ interno del case 1 del master M dove tale conduttore 202 à ̈ collegato ad un generatore di corrente 107 connesso al polo negativo dell’ alimentazione 6 e che viene ciclicamente aperto e chiuso da un gruppo oscillatore e drive 7 che lavora ad esempio a 32 kHz, in modo da generare una corrente pulsata I proveniente dal tip 3 e dai mezzi 4 e 5 in questo allocati e che per questo contiene il segnale generato dal sensore giroscopico 4, che viene rilevato come differenza di potenziale Vout da una unità 8 di amplificazione, elaborazione e trasmissione, provvista di un’antenna 9 in grado di ricevere energia elettrica tramite accoppiamento induttivo e trasmettere all’ esterno i dati rilevati. Nello stesso case 1 possono essere alloggiati un sensore di postura sensibile all’accelerazione gravitazionale e/od uno degli elettrodi utili per il rilevamento del segnale elettrocardiografico del cuore del paziente nel quale viene impiantato il dispositivo di cui trattasi. Questi ultimi componenti non sono stati illustrati in quanto non indispensabili alla comprensione del trovato e perché già trattati nel brevetto anteriore al quale si à ̈ fatto riferimento in premessa.
Nella figura 3 appare come il tip 3 possa essere formato in modo noto con un corpo scatolare, metallico 103, aU’intemo del quale viene inserito il sensore giroscopico 4 sostenuto dalla parete interna dello stesso tip per mezzo di idoneo supporto 104 e nel quale viene inserito il circuito essenziale 5, essendo poi lo stesso corpo 103 chiuso a tenuta stagna con un coperchio metallico 203 con tamponamento esterno 203’ usualmente in materiale ceramico. Il circuito essenziale 5 à ̈ dotato di un ingresso 12 che attraversa in condizioni di isolamento elettrico il coperchio 203-203’, per mezzo di un passante 13 e che va collegato elettricamente al conduttore 202 del catetere 2 attraverso il quale giunge all’apparato di cui trattasi il treno digitale degli impulsi 10 a bassa intensità di corrente ed alla frequenza generata dal gruppo oscillatore e drive 7 posto nel master M, come dalle figure 2 e 3. Gli impulsi 11 vengono rilevati come una tensione Vout in uscita dal circuito essenziale 5, caratterizzata dallo stesso treno di impulsi in ingresso, ma modulato in ampiezza in fruizione del segnale di velocità angolare registrato dal sensore giroscopico 4. Per semplificare la realizzazione del tip 3, l’uscita 14 ed il conduttore 102 possono essere collegati al corpo e/od al coperchio 103, 203 dello stesso tip. Dalla figura 4 si rileva che il circuito essenziale 5 à ̈ formato fondamentalmente da un amplificatore differenziale pulsato 105 e da un convertitore di impedenza o buffer 205 che evita di caricare la sorgente del segnale in ingresso con una impedenza troppo bassa che si comporterebbe come uno shunt, introducendo perdite. La figura 5 illustra una possibile realizzazione pratica dei circuiti 105 e 205 dianzi detti con riferimento alla figura 4. Il generatore di corrente 15 determina la corrente II di eccitazione del sensore 4, dalla quale dipende la sensibilità dello stesso sensore in quanto l’ampiezza dell’ oscillazione meccanica che genera à ̈ funzione della corrente che transita nel generatore 15. Le resistenze 16, 16’ suddividono detta corrente nelle due componenti del sensore 4 e la parte di circuito formata da queste stesse resistenze e dal detto generatore di corrente 15 à ̈ strettamente legata alla morfologia dello stesso sensore 4 e varia con questa. L’amplificatore differenziale pulsato a transconduttanza 105 à ̈ formato dalla coppia differenziale di transistor MOS a canale N 21, 2Γ e dallo specchio di corrente costituito dai transistor MOS 17, 17’ a canale P, che convertono la tensione Vd generata dal sensore 4 per effetto della forza di Coriolis, in una corrente 13 che a sua volta, tramite la resistenza 19, determina la tensione di gate del transistor MOS 18 a canale N. Questi due ultimi componenti formano il buffer 205. Il generatore 20 della corrente 12 determina l’alimentazione dell’ amplificatore differenziale 105 che comprende la coppia di transistor MOS 21, 21’ collegati col source tra loro in derivazione ed al generatore 20, in modo da rilevare lo specchio di corrente generata dai transistor 17, 17’. La corrente 12 viene suddivisa nel drain dei transistor 21, 2Γ, nelle correnti 15, 16, il cui sbilanciamento à ̈ modulato dal segnale Vd del sensore 4, che interessa il gate degli stessi transistor 21, 2 Γ. La modulazione della corrente 15 si ripercuote sulla corrente 13, grazie allo specchio di corrente realizzato coi transistor 17, 17’. D gruppo 6, 7, 107 del master M (fig. 2) che genera la corrente I di figura 5, col treno degli impulsi 10 accende e spegne il sensore 4 in funzione delle necessità di campionamento del segnale di rotazione che questo rileva dal cuore. Durante la fase di accensione del sensore 4, Γ amplificatore differenziale e pulsato 105 carica col segnale campionato un dispositivo di Sample & Hold 108 posto nell’unità di rilevamento ed elaborazione 8 del master M (fig. 2) e dopo lo spegnimento del sensore, questo stesso segnale à ̈ disponibile nella stessa unità 8 per le amplificazioni, i filtraggi e per tutte le elaborazioni necessarie. Il buffer 205 formato dal gruppo 18, 19 (fig.5), per mezzo della corrente 14 à ̈ in grado di caricare e scaricare il Sample & Hold 108 con la temporizzazione determinata dal gruppo 7, 107 che genera la corrente di alimentazione I.
Appare evidente da quanto descritto, la possibilità di realizzare con dimensioni molto contenute il sensore giroscopico 4 e la componente elettronica 5 all’ interno del tip 3 del catetere, come sia possibile alimentare il tutto con impulsi di corrente di piccola intensità e frequenza corrispondente alla frequenza tipica di oscillazione dell’elemento piezoelettrico di cui si compone il sensore giroscopico, che à ̈ la stessa con cui viene effettuato il campionamento del segnale rilevato e prodotto dallo stesso sensore giroscopico, ed appare altresì evidente come sia possibile limitare a due soli i conduttori elettrici 102, 202 all’intemo del catetere 2. Se il tip 3 del catetere dovesse essere impiegato anche per finalità di rilevamento (sensing) e di stimolazione (pacing) dell’attività elettrica del cuore, potranno essere previsti dei mezzi a seguito descritti, per effettuare le dette operazioni di sensing e di pacing in condizioni di sicurezza e senza interferenze coi componenti 4 e 5 di cui al ritrovato. Nella figura 4, con 22 e 122 sono indicati schematicamente due deviatori di tipo analogico ed a controllo digitale, alloggiati neU’unità master M, che a comando possono collegare alternativamente i conduttori elettrici 102 e 202 rispettivamente con circuiti A, A’ o B, B’. Nel funzionamento del dispositivo per il rilevamento del segnale prodotto dal sensore giroscopico 4, i deviatori 22, 122 sono nella posizione illustrata con segno continuo nella figura 4, col deviatore 22 collegato alla massa 100 del circuito e col deviatore 122 collegato al circuito di eccitazione 107 ed al S&H 108 per il campionamento del segnale relativo alla velocità angolare, campionamento che avviene nelle fasi basse 110 (-V) del segnale a treno di impulsi 10. Per eseguire il “sensing†od il “pacing†dell’attività elettrica cardiaca, il deviatore 22 viene collegato al circuito A’, mentre il deviatore 122 può essere ad esempio collegato al deviatore 22 o può essere collegato a B’, come illustrato con segno a trattini nella figura 4. hi quest’ultimo caso il circuito B’ si porta allo stesso potenziale del circuito A’, attraverso un resistore R che à ̈ sull’ordine dei MegaOhm. Attraverso un deviatore supplementare 23 il circuito A’ può dal canto suo essere collegato a circuiti C o C’ rispettivamente per il Sensing ventricolare dell’attività cardiaca che può avvenire durante la fase alta 210 (zeroV) del segnale 10 di eccitazione del sensore, o per l’attività di “pacing †per la quale il deviatore 23 attiva il circuito C’ posto nel master M e dedicato a questa funzione, che invia al cuore un impulso di elettrostimolazione attraverso il tip 3 del sensore. Durante il pacing à ̈ necessario che il sensore giroscopico sia completamente disattivato in quanto la durata della scarica di stimolazione (circa 500 microsec) à ̈ tipicamente più lunga della fase alta (zeroV) del treno 10 di eccitazione/rilevazione del detto sensore. Quando si vuole attivare l’attività di elettrostimolazione o pacing, circa lms prima della stimolazione si interrompe rinvio del treno di impulsi di eccitazione del sensore 4, si attiva la elettrostimolazione cardiaca e poi si riattiva l’invio del treno di impulsi di eccitazione/rilevazione del segnale giroscopico. L’elettrodo di riferimento può essere positivo o negativo. Nel caso di cui trattasi à ̈ stato scelto come elettrodo di riferimento quello positivo in quanto ciò à ̈ usuale nei sistemi di elettrostimolazione cardiaca.
Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’ invenzione, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per l’uso di un sensore per la misura della rotazione del cuore e/o delle vibrazioni meccaniche corrispondenti al primo tono cardiaco (FHS) ed al secondo tono cardiaco (SHS), che può essere inserito nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici del cuore, a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitoraggio, del tipo che comprende una unità master (M) impiantabile sottocute nel paziente, che comprende un catetere (2) collegato con la propria estremità prossimale a detta unità master (M) e che viene impiantato nel cuore con la propria estremità distale che comprende un tip cavo (3) con alFintemo un sensore giroscopico (4) in grado di generare un segnale elettrico in banda larga, proporzionale alla rotazione ed alle vibrazioni meccaniche del cuore, caratterizzato dal fatto che detto sensore giroscopico (4) à ̈ di piccole dimensioni e viene alloggiato nel tip (3) del catetere unitamente ad un circuito elettronico essenziale (5), anch’esso di piccole dimensioni, utile alla preamplificazione del segnale prodotto dallo stesso sensore ed a realizzare un collegamento sicuro coi circuiti elettrici ed elettronici posti nell’ unità master (M), circuiti che oltre ai mezzi di alimentazione elettrica (6) comprendono un gruppo oscillatore e drive (7) in grado di fornire, attraverso un primo conduttore elettrico (102) del catetere, una corrente (I) di piccola intensità e sotto forma di impulsi digitali ad onda quadra, di ampiezza costante (10) per mettere in oscillazione il detto sensore giroscopico (4), il quale modula l’ampiezza in tensione degli impulsi di eccitazione in funzione della rotazione cardiaca e/o delle vibrazioni meccaniche del cuore rilevate, ed attraverso il detto circuito elettronico essenziale (5) li predispone per rinvio all’unità master (M) attraverso un secondo conduttore elettrico (202) del catetere, sotto forma di impulsi digitali (11) di ampiezza variabile, essendo tali impulsi rilevati nell’unità master (M) da un circuito (8, 9) predisposto per le amplificazioni, i filtraggi e per tutte le elaborazioni necessarie.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il detto primo condut tore elettrico (102) del catetere (2) à ̈ collegato al polo positivo dei detti mezzi di alimentazione elettrica (6) ed alla massa (100) sia del case del master (M) che del corpo del tip (3) del catetere (2) e che il detto gruppo oscillatore e drive (7) pilota un generatore di con<d>ente (107) collegato al polo negativo di detti mezzi di alimentazione (6) e collegato al secondo conduttore elettrico (202) del catetere (2) in modo da generare il detto segnale di alimentazione (10) a corrente pulsata (I) che viene modulato dal sensore giroscopico (4) e che attraverso lo stesso secondo conduttore (202) del catetere giunge nel master (M) come segnale di ampiezza variabile (11) che viene rilevato sotto forma di tensione (Vout) e che viene elaborato dai detti mezzi (8, 9) dell’unità master (M) a ciò dedicati.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il sensore giroscopico (4) presenta un diametro o larghezza uguale od inferiore ai 3mm, ad esempio con valore ottimale di circa Imm ed ha una lunghezza uguale od inferiore ai 5mm, ad esempio con valore ottimale di circa 3mm.
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il sensore giroscopico (4) potrà avere le seguenti ulteriori caratteristiche di targa: temperatura d’esercizio compresa tra 10° e 50° C; consumo di corrente uguale od inferiore a circa 1 mA; tensione operativa uguale od inferiore a circa 3Vdc; sensibilità della velocità angolare di rotazione, circa /- 500 gradi/sec; tempo di attivazione inferiore ad 1 sec; frequenza di pilotaggio da circa 32 a 100 KHz.
  5. 5, Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tip (3) del catetere (2) à ̈ formato da un corpo scatolare, metallico (103), all’ interno del quale viene inserito e fissato con idoneo supporto (104), il sensore giroscopico (4) e nel quale viene inserito il detto circuito elettronico essenziale (5), essendo poi lo stesso corpo (103) chiuso a tenuta stagna con un coperchio metallico (203, 203’) collegato all’ingresso (14) del detto circuito essenziale ed al primo conduttore elettrico (102) del catetere (2) che à ̈ a sua volta collegato alla massa (100) delfiniera apparato, essendo lo stesso circuito essenziale (5) dotato di una uscita (12) che attraversa detto coperchio (203-203’) in condizione d’isolamento elettrico, per mezzo di un passante (13) e che va collegata elettricamente al secondo conduttore elettrico (202) del catetere (2) che nel master (M) à ̈ collegato ai detti mezzi (7, 107, 8, 9) utili per fornire sia i detti impulsi di alimentazione (10) sia a ricevere gli impulsi (11) in uscita dal sensore giroscopico sotto forma di tensione (Vout) e per elaborare tali impulsi a scopi diagnostici e/o terapeutici.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5), caratterizzato dal fatto che il detto circuito elettronico essenziale (5) à ̈ formato fondamentalmente da un amplificatore differenziale pulsato (105) e da un convertitore di impedenza o buffer (205) che evita di caricare la sorgente del segnale in ingresso con una impedenza troppo bassa che introdurrebbe perdite e che consente di impiegare il secondo conduttore elettrico (202) del catetere (2) sia come mezzo per l’eccitazione ad impulsi costanti (10) del sensore giroscopico (4), sia di ricevere gli impulsi di ampiezza variabile (11) generati da tale sensore ed elaborati dal relativo circuito essenziale (5).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6), caratterizzato dal fatto che il detto amplificatore differenziale pulsato (105) à ̈ formato con una coppia di transistor MOS (21, 21 ’) collegati ad un generatore (20) di corrente (12), nonché collegati alle uscite con rispettive resistenze (16, 16’) del sensore giroscopico (4) a sua volta alimentato con corrente (II) da un generatore di corrente (15), essendo i detti transistor (21, 21 ’) collegati ad uno specchio di corrente realizzato con una coppia di transistor MOS (17, 17’) per mezzo dei quali la detta corrente (12) viene suddivisa in due correnti (15, 16) il cui sbilanciamento à ̈ modulato dal segnale di uscita (Vd) del sensore giroscopico (4) ed in modo che una di tali correnti (15) condizioni la corrente (13) fornita ad un transistor MOS (18) che con un’apposita resistenza (19) forma il buffer (205) e che à ̈ collegato ai terminali d’ingresso (14) e di uscita (12) del detto circuito essenziale dispositivo di Sample & Hold (108) previsto nell’unità remota di ricevimento (8) del master (M).
  8. 8. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che se il tip (3) del catetere (2) deve essere impiegato anche per finalità di rilevamento (sensing) e di stimolazione (pacing) delTattività elettrica del cuore, possono essere previsti dei mezzi (22, 122, 23) per effettuare le dette operazioni di sensing nella fase alta (zero V) del segnale di eccitazione del sensore giroscopico (4) e mezzi sono previsti per far sì che l’operazione di pacing possa essere effettuata attraverso il primo conduttore (102), attraverso il tip (3) del catetere ed attraverso un circuito di elettrostimolazione dedicato, mentre tutto il circuito di eccitazione e di rilevazione legato al sensore giroscopico (4) viene automaticamente disattivato per tutto il tempo necessario alla detta fase di pacing.
  9. 9. Apparato per l’uso di un sensore per la misura della rotazione e/o delle vibrazioni meccaniche del cuore che può essere inserito nei dispositivi telemetrici impiantabili per la rilevazione di parametri elettromeccanici del cuore, a scopi diagnostici e/o terapeutici e/o di monitoraggio, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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