ITBO20080731A1 - Apparato per regolare lo spessore della parete di un parison nelle macchine termoformatrici per soffiaggio. - Google Patents

Apparato per regolare lo spessore della parete di un parison nelle macchine termoformatrici per soffiaggio. Download PDF

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ITBO20080731A1
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linear
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IT000731A
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Pozzo Davide Dal
Gabriele Pinardi
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Techne Technipack Engineering Itali A S P A
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Description

DESCRIZIONE dell' invenzione industriale dal titolo:
"Apparato per regolare lo spessore della parete di un parison nelle macchine termoformatrici per soffiaggioâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il Trovato là riferimento alle macchine per la produzione di contenitori in materia plastica con la tecnica della termo formai una per soffiaggio, ed in particolare fa riferimento .dio stadio iniziale di queste macchine, che comprende un estrusore per la produzione di tubi caldi di materia termoplastica, i cosiddettiparison, che ciclicamente vengono racchiusi nella cavità di un gruppo stampo e controstampo, quindi vengono separati dai parison successivi con una operazione di taglio e poi. mentre con un adeguato movimento relativo di allontanamento tra il gruppo stampo-controstampo e la cosiddetta testa d’estrusione o di plastificazione, viene assicurata a quest' ultima continuità di funzionamento, lo stesso gruppo stampo-controstampo viene trasferito in una stazione successiva dove in un’estremità parzialmente chiusa dei parison racchiusi in "ale gruppo, si inseriscono dei corrispondent i aghi che soffiano del gas in pressione per gonfiare gli stessi parison e portarli ad aderire intimamente alle cavità del gruppo stampo-controstampo, per tonnare in tali cavità i contenitori con le volute caratteristiche dimensionali c di forma. In successione, lo stampo ed il controstampo si aprono mentre i contenitori termoformati ed appesi agli aghi della stazione di soffiaggio, vengono da adatti mezzi distaccati da tali agiti e poi trasferiti ad altre stazioni di lavoro, mentre Io stampo ed il controstampo s’aprono e ritornano nella posizione utile per ia ripetizione di li:; nuovo ciclo.
Per [a produzione di contenitori che ne! senso dell<’>altezza hanno tratti con sezione e con forma differente, à ̈ necessario che la parete de: parison dai quali vengono ricavati tali contenitori, presenti distribuite nei senso delia lunghezza dei parison stessi, delie variazioni di spessore correlate alle dette variazioni di sezione c/o di forma dei contenitori, l.a testa d’estrusione à ̈ per questo scopo dotata di mezzi per determinare uno spostamento assiale relativo tra la spina o maschio interno, usualmente di forma conica e la boccola esterna che lo circoscrive e che forma la filiera, per variare la sezione delia bocca anulare di scarico della testa che à ̈ attraversata dalla materia plastica in pressione e per variare conseguentemente lo spessore della parete dei parison in fase d<'>estrusione dalla testa stessa. Questi mezzi d: regolazione sono governati da un servocomando pilotato da un programmatore elettronico che opera secondo un programma prestabilito. I servocomandi attualmente impiegati per armare la regolazione di anzi detta, prevedono in genere l'uso di uno o più motori elettrici rotanti, che sono meno problematici degli anuatori idraulici delle vecchie soluzioni, che potevano essere soggetti a perdite c: liquido e che per la loro collocazione al di sopra della testa d’estrusione, potevano causare inquinamenti delle filiere, dei parison e delle parti sottostanti della macchina termoformatricc per soffiaggio. Poiché le pressioni e le forze in gioco sono di notevole entità, sono previsti dei riduttori di velocità e dei mezzi meccanici vantaggiosi per trasformare la rotazione del detto motore elettrico nel movimento rettilineo alternato dei mezzi di regolazione della sezione della bocca di scarico della filiera d’estrusione. Ur. sistema di regolazione per l’applicazione dianzi detta, à ̈ ad esempio descritto nella domanda dì brevetto italiana n. BO2Q06A-269. a nome della stessa richiedente, nel quale à ̈ previsto che la piastra mobile collegata ai mezzi di regolazione della filiera c che à ̈ collegata a mezzi rettilinei e verticali di guida, venga sollevata ed abbassata mesistemi meccanici che comprendono delle bielle e delle manovelle azionate tramite un riduttore di velocità a giochi ridotti e ad alto rendimento, da un motore eltrico rotante di alte prestazioni, ad esempio di tipo .
Un altro sistema di regolazione e ad esempio descritto nel brevetto US 5.338.173 dd 1994. dove e previsto che il motore elettrico rotante sia collegato attraverso un riduttore di velocità, ad uno dei componenti di un gruppo vite e madrevite, mentre l’altro componente di questo gruppo à ̈ collegato alia piastra guidata verticalmente e che c connessa alla parte mobile della bocca di scarico della filiera, per realizzare le necessarie variazioni di spessore della parete del panson in fase d' estrusione.
hi entrambe queste soluzioni, la notevole terza che il sistema di regolazione deve vincere. si scarica nel pomo caso sai componenti del riduttore di velocità e nel secondo caso sui gruppo vite-madrevite, i quali vengono sottoposti a stress elevatissimi che 1: pongono a notevoli usure, anche se sovradimensionati e se sottoposti a trattamenti che :ie migliorano la resistenza meccanica. Queste soluzioni presentano entrambe delie masse e delle resistenze interne che conferiscono alle stesse una dinamicità insufficiente al raggiungimento degli scopi di cui trattasi, tenuto presente die la ripartizione delie variazioni di spessore del parison deve poter avvenire con frequenze fin sul l<'>ordine dì circa -ΰ-ϊΟΗζ, ossia Fino a 40-50 spostamenti in un tempo di riferimento di un secondo del ciclo di formazione di un parison.
Va poi tenuto presente che gli spostamenti assiali dianzi detti di registrazione della filiera, sono spesso di pìccola entità, sull’ordine di pochi millimetri o di frazioni dì millimetro, per cui le masse inerziali e gli attriti di primo distacco presenti nella catena cinematica che collega il motore elettrico rotante alla slitta con la parte mobile della filiera d’estrusione, assumono una valenza fondamentale essendo inversamente proporzionali alla dinamicità dell'intera catena cinematica.
Nei tentativo di ovviare a questi inconvenienti, la domanda di brevetto francese pubblicata al n. FR 2.781.409, propone un di regolazione dove il motore elettrico rotante agisce attraverso un sistema a vite c madrevite, su una slitta a piano inclinato o cuneo che per mezzo di guide coopera con la piastra guidata e di supporto della parte mobile della filiera d’estrusione. In una prima versione, la detta slitta cuneiforme si muove su un piano fisso c perpendicolare all’asse della filiera, mentre in un’altra versione la stessa slitta a cuneo si muove anche con una componente parallela quella della mobile di regolazione della filiera d'estrusione. La slitta cuneiforme ha la funzione di ridurre sensibilmente lo sforzo che à ̈ diretto verso il motore elettrico d 'azionamento, in quanto tale sforzo à ̈ proporzionale alla funzione trigonometrica dd seno dell' angolo d'inclinazione eli tale slitta. Con un angolo d inclinazione di circa 3<L>\ la slitta cuneiforme assume una capacità riduttrice pari a circa 1/19 nel senso che per spostare un carico d: 190.000. N à ̈ necessario applicare al cuneo una forza di traslazione di soli 10.000 N. ovvero anche che per spostare di Imm la componente mobile della bocca d’estrusione à ̈ necessario traslare il cuneo di 19 rum.
Questa soluzione presenta però ancora i seguenti inconvenienti:
a) la catena cinematica richiede ancora la presenza di un sistema a vite e madrevite per trasformare la rotazione del motore elettrico in uno spostamento lineare. Questo sistema presenta già da solo degli attriti di primo distacco e delle masse inerziali che rallentano la dinamicità dell'intera catena cinematica. Anche se la forza che il sistema a vite e madrevite dove realizzare sulla slitta a cuneo, à ̈ molto ridotta rispetto alla forza presente sulla bocca di scarico della filiera, per conferire al sistema una grande precisione di regolazione, à ̈ necessario che il motore elettrico possa ruotare con una coppia e con una velocità sufficientemente alta e superiore alla velocità di rotazione della vite senza fine, per cui tra motore elettrico e la vite à ̈ in genere necessario interporre un riduttore di velocità. La presenza di questo componente meccanico penalizza e riduce ulteriormente la dinamicità dell'intera catena cinematica;
b> u sistema eli regolazione presenta problemi realizzativi quando la slitta cuneiforme assume delle componenti di spostamento sia orizzontale che verticale, per cut deve essere collegata con dei mezzi a snodo alla madrevite del sistema a vite e madrevite: et la slitta cuneiforme presenta sia pareti laterali che pareti inferiori c superiori e con la propria corposità introduce anch'essa nella catena cinematica deile masse inerziali che riducono sensibilmente la dinamicità del sistema:
di si sistema presenta un notevole ingombro in pianta, per la presenza del gruppo vitemadrevite e dei motore elettrico rotante che aziona la vite di tale gruppo.
Il trovato intende ovviare a quest: limiti delia tecnica nota, con una soluzione come dalla rivendicazione I) e dalla successive rivendicazioni dipendenti, basata essenzialmente sulla seguente idea di soluzione. Fi mo% intento di traslazione del cuneo realizzato direttamente con un motore elettrico di tipo lineare, la cui parte magnetica e mobile forma una parete della slitta a cuneo, sulla quale sono fissate delie coppie di pattini o slitte a ricircolo di sfere che definiscono due piani di scorrimento. l’uno perpendicolare all’asse delle filiera e l’altro inclinato di pochi gradi. Uno di questi due piar.: scorre su guide fisse ad un piano fisso che porta lo statore alimentato elettricamente del motore lineare, mentre l’altro piano di scorrimento coopera con slitte late alia struttura guidata da colonne parallele ali' asse della filiera, permettendo la sola componente di spostamento assiale del meccanismo di regolazione delia filiera stessa. li motore elettrico lineare à ̈ quindi integrato nel cuneo di regolazione il quale presenta masse inerziali molto limitate ed attriti di primo distacco di piccolissima entità, sia per l'uso di un ridono numero di gruppi guida c slitta a ricircolo di sfere sui quali vengono ripartiti gli sforzi, sia perché il motore elettrico, ora di tipo lineare, agisco direttamente si cuneo, senza parti meccaniche interposte come per contro avviene nella tecnica nota, per cui la nuova soluzione presenta dei valori estremamente ridotti d’ inerzia che le consentono di lavorare alle frequenze dette in precedenza, con grande dinamicità e con la massima affidabilità tecnologica.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi clic ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegni, in cui:
- la fig. 1 e una vista schematica, laterale e con pani in sezione dell’ apparato di regolazione;
- fa fii. 2 illustra dei dell’apparato di figura 1 sezionato secondo la linea 11-11; - le figg. 3 e 4 illustrano dei diagrammi che evidenziano delle caratteristiche dell 'apparato secondo il trovato, a confronto con le stesse di apparati noti del tipo a biella e manovella ed a vite e madrevite.
Nelle figure 1 e 2, con 1 à ̈ indicata una piastra orizzontale fissa al basamento R dell †̃estrusore, sotto la quale sono fissate quattro colonne verticali di guida 2. uguali, poste sugli angoli di un rettangolo e che con la loro estremità inferiore sono fissale ad una piastra 3 parallela a quella 1 e quindi aneti’ essa fissa. Sotto la piastra 3 e fissato il corno della testa d'estrusione 4 dalla cui bocca inferiore e conica di scarico 104 esce il parsoti, non illustrato, formato dalla materia plastica iniettata ad alta pressione attraverso una o piu bocche d’alimentazione 404 della stessa testa 4. La bocca di scarico 104 delia testa 4 à ̈ defluita da uria spina interna o maschio 204 che nel l’esempio di cui trattasi à ̈ fissa e da una boccola o filiera esterna 3C- che à ̈ invoco mobile assialmente por realizzare le variazioni di sezione della stessa bocca 104 e con queste le volute regolazioni di spessore della parete del parison. Resta inteso che i perfezionamenti di cui trattasi sono applicabili anche ai sistemi noti in cui la filiera 304 à ̈ fissa alla testa 4. mentre si muove assialmente il maschio interno 204 per realizzare le variazioni d: sezione cella bocca anulare 104. La mobile della bocca di scarico della d'estrusione, in questo caso la filiera 304. c solidale ad una base 304' fissata all' estremità inferiore di quattro aste verticali ec uguali 5 che attraversano delle boccole di guida 6 dalla piastra fìssa 3 e che con Γ estremità superiore sono fissate ad una piastra<“>collegata mediante un vincolo centrale S ad una soprastante piastra parallela 9 che con proprie boccole 109 scorre sulle colonne verticali di guida fisse 2. Quando la filiera 3<1>-e nella posizione limite inferiore, con la bocca di scarico 104 nella condizione prescelta di massima strozzatura, à ̈ previsto che un pattino di finecorsa 10 solidale ad un<’>estensione registrabile 108 del delio collegamento centrale 8, appoggi sulla piastra inferiore c fissa 3 come illustrato nelle figure 1 e 2. impedendo ogni movimento indesiderato verso il basso, per effetto della gravità, a ruto l’equipaggio mobile collegato afa filiera 304. così da garantire l’assenza di uni tra maschio 204 e filiera 304 e per consentire la procedura di resettamento del motore lineare 20.
Per poter effetuare le volute regolazioni dì spessore della parete del parison estruso dalla bocca 104 deila testa d'estrusione, occorre sollevare od abbassare la piastra mobile 9 rispetto alle piastre 1 c 3 fisse. Per questo scopo, sulla piastra 9 vengono fissate ut costa delle fiancate parallele ed uguali 1 1. 1 Γ il cui lato superiore I l i, 1 11 ’ à ̈ inclinato di pochi gradi rispetto aU'orizzontale, ad esempio in modo tale da formare un angolo A d<’>ampiezza inferiore ai lOh preferibilmente compresa tra 3°-5<s>. Su questi lati inclinati sono fissate longitudinalmente delle guide 12. 12<?>su ognuna delle quali scorrono delie coppie di pattini o slitte 13, 13’ a ricircolo di sfere, che per mezzo di coppie di di differente altezza 14 e ÃŒ 5 sono fissate a soprastanti coppie dì slitte 16, 16<'>anch’esse a ricircolo di sfere, che scorrono su guide retilinee ed orizzontali 17, ÃŒT fissate con finterposizione di longheroni 18, 18' alla faccia inferiore della piastra superiore e fissa I . Sui fianchi interni dei supponi 14 e 15 sono fissate delle fiancate 19. 19<*>al di sopra delle quali à ̈ fissata la parte 120 a magnetizzazione permanente, piana od orizzontale, di un motore lineare 20 la cui componente statorica 220, piana ed alimentata elettricamente, é fissata sulla faccia inferiore della piastra fissa 1, col necessario breve distanziamento dalla detta parte mobile 120. Con 21 à ̈ indicato il traferro tra le due parti telativamente mobili del motore elettrico lineare 20. ;Quando l'apparato à ̈ nella posizione di riposo come dalle figure 1 e 2, almeno uno dei supporti 14 o 15 appoggia contro un finecorsa registrabile 22 fisso ad una staffa d<'>estremità 25 deila piastra Fissa 1 (fìg. 1 che sull'opposta estremità porta un corrispondente finecorsa registrabile 22’ con relativa staffa GÃŒ supporto 232 per arrestare l<'>equipaggio mobile del motore lineare e del cuneo a questo associato nella massima traslazione verso la sinistra di chi guarda la figura L ;E<'>ev idente dalle figure 1 e 2 come l'equipaggio mobile della struttura a cuneo C del sistema di regolazione, sia formata dalla parte mobile 120 del motore elettrico lineare 20. dalle fiancate 19, 19’ che possono essere realizzate in lega a basso peso specifico e che possono essere dotate di fori di alleggerimento, dai supporti 14 e 15 che possono esser realizzati aneh'cssi con materiali a basso peso specifico e dalle slitte a ricircolo di sfere 13. 13<:>, 16, 162 Questo insieme, anche in presenza di eventuali traverse di irrigidimento, non illustrate, che potrebbero collegare le dette fiancato 19, 19<'>tra loro ed eventualmente anche alla parte 120 del motore, presenta un peso molto limitato e si muove con attrito volvente sulle guide 12, 122 17, 17’, per cui presenta Inerzie limitate ed attriti di primo distacco pressoché nulli, anche grazie al supporto distribuito assicurato dalla pluralità di slitte a ricircolo ri<>dette in precedenza. ;fi motore elettrico lineare 20 e posto ?Ua più alta dell'apparato, sotto alla piastra fissa 1. per cui risulta ampiamente protetto e può essere efficacemente raffreddato, anche perche notevolmente distante dalla testa di estrusione 4. Occorrendo, degli appositi schermi di materiale termicamente isolante (non illustrati), potranno essere previsti i alla piastra 3 per isolare ii motore elettrico lineare 20 dal calore prodotto dalla testa di estrusione 4 e por questo stesso scopo potranno essere previsti anche degli idonei mezzi di ventilazione, anchi’ essi non illustrati. ;li funzionamento dell'apparato come descritto à ̈ semplice ed evidente. Se il motore lineare 20 viene eccitato in modo che la sua parte mobile 120 si sposti verso la sinistra di chi guarda la figura 1 , l'intera struttura a cuneo C che comprende tale Γ20 dei motore, trasla verso sinistra e determina un proporzionale sollevamento della piastra 9 di tutto l<'>equipaggio di regolazione 7, 5, 304 a questa collegato, con corrispondente allargamento della sezione della bocca d'estrusione 104 ed aumento dolio spessore della parete del parison estruso da tale bocca. Viceversa, se la struttura a cuneo C viene traslata verso la destra di chi guarda la figura 1. supposto che tale struttura non sia nella posizione di fine corsa illustrata, il dono equipaggio mobile di regolazione che à ̈ attestato alla filiera 304 si abbassa e determina un corrispondente restringimento della sezione della bocca 104 c dello spessore della parete dei parison da questa estruso. ;Nella nvura 1 , con 24 à ̈ indicata l’interfaccia di governo del motore lineare 20, col levata al processore generale 25 che governa l' estrusore in ragione delie esigenze della macchina termo formatrice per soffiaggio ciré questo alimenta. Per controllare il corretto funzionamento deil’apparato, sono stati previsti due trasduttori clic rilevano i 'entità dello spostamento tra le due parti che compongono il motore elettrico lineare e le spostamento assiale impartito alia parte mobile delia bocca d'estrusione. Nelle figure 1 e 2. con 26 e indicata una staffa, fissa lateralmente alla piastra i, che si estende verso ii basso e che sostiene lateralmente alla struttura a cuneo C e con disposizione orizzontale, la statorica di un trasduttore di spostamento lineare 27, collegata ;all<">interfaccia 24. La patte mobile ΙΞ7 dd trasduttore 27 c collegata per mezzo di un tirante 2S ad uno dei supporti del cuneo C che portano le slitte a ricircolo di sfere, ad esempio ad uno dei supporti 14, Sempre dalla figura 1 si rileva che una staffa 29 à ̈ fissata alla piastra inferiore c fissa 3 e su tate staffa Î montata con disposizione verticale la statorica di un trasduttore lineare 30 collegata elettricamente al processore 27. l.a parte mobile 130 del trasduttore 30 à ̈ collegata per mezzo di un tirante 31 alla piastra 9 che '.-iene spostata dal cuneo C. il trasduttore 27 ha la funzione di controllo delia posizione dei sistema a cuneo C e genera un controllo in retroazione sul blocco 24 che governa il motore lineare 20. Il trasduttore 30 ha invece la funzione di controllare le variazioni di sezione delia bocca U)4 delia filiera, inviando le informazioni al blocco 25 che interagisce con. quello 24 affinché l’intero sistema effettui con precisione le \ariazioni richieste e programmate. ;Π diagramma di figura 3 illustra tra loro a confronto le caratteristiche di Massa equivalente (ME), di Forza Nominale Attuabile (EX A) e di Forza Massima Attuabile (FMAi dd sistema a Biella e Manovella (BM) e del sistema a Vite e Madrevite A’M i considerati nella introduzione del presente esposto, confrontate con le corrispondenti caratteristiche dd sistema a Motore Elettrico Lineare e Cuneo (ML:LC) secondo invenzione. Le caratteristiche meramente comparative dei vari sistemi, come dai diagramma di figura 3, sono indicate nella tabella seguente: ;li MA:.;270 (FMA2) 296 (FMA3) 380 ;;7-<'>NA : I 76 (FTLY2) SO (l<'>NA?) 100 ;ALL A 888 IME ÃŒMF 3) 100 ;* f
BM MELE:
E' evidente come la nuova soluzione a motore 1 etnico lineare ed a cuneo presenti una massa equivalente molto inferiore e forze nominali e massime di gran lunga superiori a quelle delle soluzioni note.
figura 4 ed ha sostanzialmente i seguenti valori:
Per il sistema BM Dl = 30% circa
Per il sistema VM D2= 47% circa
Per il sistema MELC D3= 100% circa
Resta inteso che nella precedente descrizione, sì à ̈ supposto che la testa di estrusione sia disposta verticalmente e sia orientata verso il basso con la bocca di scarico 104, ma resta inteso che la stessa testa potrà essere orientata in qualsiasi modo diverso per cui i termini che sono stati prima usati, quali: sopra, sotto, verticale, orizzontale, Lutti relativi alla detta disposizione della Lesta d’estrusione, potranno variare al variare di questa stessa disposizione. Resta altresì inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modi fiche costruttive che possono ad esempio riferirsi ad una collocazione del motore elettrico diversa da quella illustrata, non ultima anche ad una collocazione con componenti oblique oppure con disposizione di taglio o di costa, qualora molivi d'ingombro od altre necessità lo impongano. Queste c tutte quelle modifiche e le equivalenze che possono essere intuibili ad un tecnico del ramo, non esulano dall 'ambito del trovato come de-, illustrato e come a seguito rivendicato. Xeile rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi, sono puramente indicativi e non limitativi de II 'ambito di protezione delie stesse rivendicazioni

Claims (2)

  1. L Apparalo per regolare lo spessore della parete di un parison nella fase d<'>estrusione dalia bocca (104) di almeno una testa di plastificazione (4), essendo tale bocca definita da una spina o maschio interno (204) e da una filiera esterna (204) predisposti tra loro mobili assialmente per ottenere la variazione di sezione della delta bocca (104) e la detta conscguente variazione di spessore delia parete del parison, caratterizzato da<'>comprendere almeno un motore elettrico lineare i 20 | e dei mezzi meccanicamente vantaggiosi per ridurre lo sforzo di collegamento cinematico della parie mobile ( 120} di tale motore (20) coi detti mezzi relativamente mobili (204. 204) della bocca di scarico della lesta 141 per ottenere le dette variazioni di spessore della parete del parison, con carette -ristiche di elevata dinamicità. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1 ). caratterizzato dal fatto che i detti mezzi meccanicamente vantaggiosi comprendono un sistema a guide e slitte con almeno uno dei componenti (C) a forma di cuneo.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 2 i. del tipo che comprende una piastra < 1 > ad una struttura di basamento c di suppone <B) e collegala mediante colonne perpendcolari (2 I ad una piastra fissa e parallela (2) che sostiene perpendicolarmente la testa di estrusione (4), cd in cui sulle dette colonne (2 ) scorre una piastra mobile (9) collegata i mezzi mobili (204, 304) che consentono le variazioni di sezione della sezione della bocca di scarico (104) della testa d'estrusione, caratterizzato dal fatto che u motore elettrico lineare (20) ed i detti mezzi meccanicamente vantaggiosi a guide e con un componente (C) a forma di cuneo, sono collocati tra una delle dette piastre risse ( 1, 3) e la detta piastra mobile (9), preferibilmente la piastra fissa (1 ) che c più distante dalla testa (4) c la stessa piastra mobile (9). 4. Apparato secondo la rivendicazione 3 ). caratterizzato dal fatto che le dette piastre relativamente mobili (1, 9) sostengono ciascuna delie guide lineari (17, 12) che formano tra loro un angolo acuto (A) di pochi gradi e sulle quali scorre con Γ interposizione di a basso coefficiente d’attrito (13, I3\ 16. 16’), ad esempio slitte a ricircolo di sfere, una struttura a cuneo (C) che comprende dei supporti laterali (14, 15<">) di collegamento tra le dette slitte, fissi a piccole fiancale (19, 19’) che sostengono la mobile *220i dei motore elettrico lineare (20) il cui statore piano (220) à ̈ parallelo e complanare ad una delle dette guide, ad esempio alla guida fissa (17), in modo da poter essere fissato alla corrispondente piastra fissa ( 1) e da poter essere collegato di preferenza a mezzi fissi di alimentazione elettrica. 5. Apparato secondo la rivendicazione -fi. caratterizzato dal fatto che :ì detto angolo acuto (A) ha un’ampiezza inferiore ai 10<'>. preferibilmente compresa tra 3° e 5°. 6. Apparato secondo la rivendicazione 4), caratterizzato dal fatto che le parti che compongono la struttura a cuneo (C) sono realizzale con forme alleggerite c o con material: a basso peso specifico, in modo che tale struttura presenti una ridotta inerzia. Apparato secondo la rivendicazione A. caratterizzalo dal comprendere dei mezzi preferibilmente registrabili di fine corsa (22. 23. 227 23’) per controllare la massima escursione della parte mobile delia struttura a cuneo (C) connessa alla pane mobile i.’ 2U) del motore elettrico lineare (20) e per eventualmente consentire fasi di mento de11intero apparato. S. Apparato secondo la rivendicazione 4). caratterizzato dal comprendere dei mezzi registrabili di fine corsa (ICS, 10) che cooperano con la piastra fissa (3) di suppone della testa di estrusione (4), per limitare l<'>escursione dell’equipaggio mobile che regola la sezione della bocca di (104) della stessa testa (4), polendo garantire l<’>assenza di urti tra maschio (204) e filiera (304) e permettendo la procedura di resettamento de: motore lineare(20), 9, .Apparato secondo la rivendicatone 3), caratterizzato dal comprendere dei trasduttori di spostamento lineare (27, 30) per generare segnali elettrici proporzionali adì relativamente mobili della testa di estrusione (4) e mezzi sono previsti per inviare 1 detti segnali elettrici alle unità elettroniche (24, 25) che governano automaticamente il funzionamento dello stesso apparato in relazione alle diverse esigenze di produzione dei parison estrusi dalla filiera.
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