ITBG960018U1 - Processo di separazione selettivo ad aria di materiali pulverolenti particolarmente efficace in presenza di agglomerati - Google Patents

Description

BREVETTO PER MODELLO DI UTILITÀ’

TITOLO

Dispositivo di separazione selettivo ad aria per polveri.

RIASSUNTO

I processi attuali di separazione ad aria dividono un materiale polverulento in due parti. Fine e grosso, utilizzando l’azione congiunta del peso, della forza centrifuga e di quella di trascinamento, che agiscono sulle singole particelle.

Quando il materiale è asciutto e senza grumi di materiale fino, tutti i processi oggi conosciuti funzionano bene, pur con diversi gradi di efficienza.

Se il materiale in alimentazione è umido (e questo avviene con materiali quali la calce idrata, i carboni, e altri), l’efficienza di separazione con i sistemi classici cala sensibilmente.

La causa è da imputarsi agli agglomerati di particelle fini che vengono sentiti e trattati come particelle grosse, e come tali scartati dall'impianto.

II dispositivo oggetto del presente brevetto di utilità, conferisce grande efficienza alla separazione ad aria, soprattutto quando vengono trattati materiali umidi, e che presentano in alimentazione quantitativi importanti di agglomerati di materiale fino.

La novità del dispositivo consiste nella presenza nel gruppo di separazione di due o più classificatori ad aria disposti in serie.

DESCRIZIONE

il dispositivo oggetto del presente Brevetto per Modello di Utilità è costituito da una "torre di separazione" in cui trovano posto classificatori ad aria disposti in serie.

I corpi di classificazione delia torre sono due, oppure tre, per separare in maniera selettiva il prodotto di alimentazione in due, o tre, "frazioni granulometriche".

Ci riferiamo allo schema nr. 1 per descrivere il processo di separazione all'interno della torre con due classificatori.

il materiale da separare "A" è introdotto nel gruppo attraverso un condotto che lo porta alla base del cono esterno del classificatore superiore.

Qui il materiale viene investito da una corrente d'aria ascendente, generata dal ventilatore di riciclo “ V ", che lo porta in alto, dove una serie di palette delettrici " D” gli imprimono un movimento circolare nel passare verso il cono interno. La forza centrifuga, impressa alle particelle medio/grosse, porta le stesse a precipitare verso il basso del cono interno, mentre le particelle fini “F" vengono trasportate dall'aria nel ciclone “C", e da qui, separate e scaricate attraverso una rotocella, vengono trasportate al deposito del prodotto finito.

Le particelle medio/grosse, immesse nuovamente nel circuito attraverso un tubo e una rotocella che le scarica nel condotto di mandata del ventilatore “V", sono prese dalla forte corrente d’aria ascensionale che le centrifuga nel corpo inferiore di separazione.

Le particelle che anche dopo questo riciclo rimangono grosse sono scaricate attraverso un dispositivo a doppio flap e vengono successivamente trattate in un circuito separato di macinazione.

Le particelle ridotte a dimensioni medio/fini risalgono invece nel corpo superiore di separazione dove subiscono il trattamento già descritto.

All’interno del gruppo si stabilisce quindi un riciclo di materiale di finezza media che, con l’aria e I successivi passaggi, tende a ridurre quelle particelle alla finezza “F".

Dobbiamo osservare che le palette deflettrici "D” del corpo superiore, vengono regolate manualmente per ottenere la finezza F desiderata del prodotto finito: più sono chiuse e più fine risulterà il prodotto.

Le palette "D" del corpo inferiore devono invece favorire il passaggio dell’aria verso l’alto, al gruppo superiore, in modo da separare quanto più possibile le particelle fini dal prodotto ‘‘G".

il riciclo sopra descrito, che avviene al'interno del gruppo di separazione, è possibile solo grazie atta presenza nella "torre" di almeno due classificatori posti in serie.

E’ questa la novità del dispositivo, la caratteristica peculiare del gruppo di separazione, ciò' che lo differenzia dai gruppi di separazione oaoi in commercio.

Vogliamo far notare da ultimo che una entrata di aria esterna e’ prevista sul condotto di alimentazione “A” per favorire l’ingresso del materiale nel circuito. Questa viene successivamente prelevata e mandata ad un filtro a maniche, attraverso un tubo posto sulla mandata del ventilatore “V"; in questo modo l'intero circuito viene mantenuto in depressione.

Il funzionamento del gruppo con tre classificatori (vedi scherno nr.2 ) e' concettualmente analogo a quanto descritto qui sopra: la regolazione differenziata delle palette deflettrici dei due corpi superiori consente la separazione selettiva di due prodotti finiti di finezza desiderata.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di separazione ad aria per polveri caratterizzato dalla novità di avere in una singola "torre” due o più classificatori disposti in serie, in cui si realizza un riciclo del materiale di "scarto", che da uno di essi ritorna direttamente a quello precedente, senza che esso venga estratto e successivamente rimesso nel circuito con sistemi di trasporto (meccanici o pneumatici), esterni al gruppo stesso.
2. 2. Dispositivo di separazione ad aria, secondo la rivendicazione 1. ,in cui i corpi di separazione sono costituiti da separatori di tipo statico, con palette deflettrici fisse o orientabili.
3. 3. Dispositivo di separazione ad aria, secondo la rivendicazione 1. ,in cui i corpi di separazione sono costituiti da separatori di tipo dinamico, con selettore a gabbia rotante.