ITBG20090018A1 - Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici. - Google Patents

Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici. Download PDF

Info

Publication number
ITBG20090018A1
ITBG20090018A1 IT000018A ITBG20090018A ITBG20090018A1 IT BG20090018 A1 ITBG20090018 A1 IT BG20090018A1 IT 000018 A IT000018 A IT 000018A IT BG20090018 A ITBG20090018 A IT BG20090018A IT BG20090018 A1 ITBG20090018 A1 IT BG20090018A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
saucepan
composite
funnel
lid
shaped cavity
Prior art date
Application number
IT000018A
Other languages
English (en)
Inventor
Eros Poeta
Odino Poeta
Original Assignee
Eros Poeta
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Eros Poeta filed Critical Eros Poeta
Priority to ITBG2009A000018A priority Critical patent/IT1393606B1/it
Publication of ITBG20090018A1 publication Critical patent/ITBG20090018A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1393606B1 publication Critical patent/IT1393606B1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/24Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
    • A47J31/30Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under steam pressure
    • A47J31/303Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under steam pressure classical type of espresso apparatus, e.g. to put on a stove, i.e. in which the water is heated in a lower, sealed boiling vessel, raised by the steam pressure through a rising pipe and an extraction chamber and subsequently is collected in a beverage container on top of the water boiling vessel

Description

DESCRIZIONE
Invenzione avente per titolo:
“Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni moltepliciâ€
Questa invenzione si riferisce ad un pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici.
Come à ̈ noto, la preparazione di bevande calde comporta la soluzione di sostanze chimiche in acqua. La solubilità delle sostanze in genere (zucchero, sale...) à ̈ proporzionale alla temperatura dell'acqua impiegata.
Oltre a tale fatto, si ha che molte sostanze aromatiche hanno una base oleosa (le cosiddette essenze oleose) che richiede la loro estrazione dal supporto naturale con acqua calda; si ha, infatti, che gli oli diventano fluidi e perdono la loro capacità adesiva quanto più essi si trovano a temperature adeguatamente elevate.
Un esempio di questa proprietà à ̈ offerto dalla bevanda di caffà ̈, che trae il suo aroma dal caffeone, un olio essenziale presente nei grani di caffà ̈ tostato.
Da questi fatti consegue che, per preparare la generalità delle bevande calde (caffà ̈, tà ̈, camomilla, orzo, cioccolata, brodo, “vin brulé†, eccetera) à ̈ necessario che il liquido sia più caldo possibile. Benché tale liquido operativo possa essere costituito da acqua, alcool, vino, latte, olio, eccetera, per semplicità esso verrà di seguito identificato con “acqua†.
Alla pressione atmosferica, il riscaldamento dell'acqua può avvenire solo fino alla temperatura di 100°C, giacché a tale temperatura l'acqua bolle, ed impiega tutto il calore in eccesso che gli venisse somministrato per trasformarsi in vapore. Ciò significa che, per poter disporre di un'acqua che abbia una temperatura, per esempio, di 103°C, tale acqua deve trovarsi ad una pressione maggiore di quella atmosferica. Notoriamente, ciò viene ottenuto con il vapore generato dal riscaldamento. Ciò à ̈ quanto avviene, per esempio, nelle macchine di produzione dei caffà ̈ nei bar, oppure in ambito domestico dalle tipiche caffettiere moka.
In questo modo viene prodotto il tipico “caffà ̈ espresso†; un caffà ̈ molto apprezzato dal palato, proprio perché contenente sostanze aromatiche, in quantità o qualità derivanti da un'estrazione che à ̈ stata possibile impiegando un'acqua avente una temperatura superiore a 100° C.
Alla base di tale risultato, c'à ̈ il fatto tecnico che una pressione superiore a quella atmosferica grava sull'alloggiamento del caffà ̈ macinato, quando transita l'acqua caldissima richiesta.
Poiché tale alloggiamento à ̈ soggetto a smontaggio dopo ogni erogazione di bevanda, per consentire la collocazione di nuova polvere di caffà ̈, esso adotta giunzioni equipaggiate da una tipica guarnizione di gomma.
Tale guarnizione si trova, pertanto, a contatto della bevanda in formazione e trasmette ad essa sgradevoli sapori ed odori estranei.
Tale guarnizione, inoltre, essendo collocata sul bordo perimetrale dell'alloggiamento circolare del caffà ̈ macinato, à ̈ superficialmente molto estesa: consegue da tale fatto che lo schiacciamento, richiesto per attuare la tenuta al vapore in pressione, comporta sforzi ragguardevoli (espressi dalla faticosa manovra di chiusura ed apertura delle tradizionali caffettiere Moka).
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di definire un pentolino che consenta la creazione al suo interno di pressioni idonee a fornire acqua, o altri liquidi, ad una temperatura maggiore di quella da essi attuabile alla pressione atmosferica.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che non richieda guarnizioni di gomma operanti a contatto del liquido in riscaldamento.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che sia utilizzabile per la produzione di infusi (caffà ̈, tà ̈, camomilla, orzo, cioccolata, brodo, vin brulé, oli aromatizzati, eccetera) senza richiedere alcuna guarnizione di gomma, onde poter operare senza problemi anche alle temperature incompatibili con la presenza di parti in gomma.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che comprenda mezzi di filtrazione idonei a qualsiasi infuso.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che non comporti pericolo di scoppio.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che non richieda sforzi di manovra per la sua chiusura o per la sua apertura.
Altro scopo à ̈ quello di definire un pentolino, come sopra, che riduca le dispersioni in aria degli aromi del caffà ̈ o di altre sostanze da infusione, prima della loro soluzione in acqua calda, mediante loro collocazione in zone poco calde e/o mediante loro introduzione direttamente nell'acqua calda in risalita.
Questi ed altri scopi appariranno come raggiunti dalla lettura della descrizione dettagliata seguente, illustrante un pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici, avente la particolarità di comprendere una caldaia, contenente il liquido da riscaldare, che à ̈ superiormente dotata di un foro filettato; ciò, per accogliere un tubo verticale coniugato, presente alla base di una cavità imbutiforme ed integrato nel corpo di una caraffa, attraverso cui un liquido caldissimo viene fatto risalire. Tale liquido à ̈ sospinto dalla pressione esercitata all'interno della caldaia da vapore generato dal riscaldamento del liquido caldissimo. Tale liquido può così riempire la cavità imbutiforme in cui sono alloggiati granulati di sostanze solide da cui estrarre le essenze creatrici della bevanda. Tale liquido trafila poi oltre una sua corona circolare piana di sommità, svolgente azione filtrante in cooperazione con mezzi di tappamento, e precipita infine in una cavità anulare di raccolta, esterna alla cavità imbutiforme ed integrata nel corpo della caraffa.
L'invenzione à ̈ illustrata, a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo, nelle allegate tavole di disegno in cui :
• la Fig. 1 mostra, con una vista laterale in sezione diametrale, un primo tipo di pentolino composito con coperchio girevole su un asse verticale, in una configurazione operativa;
• la Fig. 2 mostra il pentolino, di cui alla figura precedente, con una vista dall'alto in una configurazione con coperchio in disposizione aperta per mostrare un piano di filtrazione della sommità di un imbuto;
• la Fig. 3 mostra in vista dall'alto un tratto di una sommità ci rconferenziale piana di un imbuto, in cui sono presenti solchi di filtraggio incrociati fra essi con angolo di 60°;
• la Fig. 4 mostra, in vista laterale, un tipo di solchi di filtraggio dotati di sezione triangolare; • la Fig. 5 mostra, in vista laterale, un tipo di solchi di filtraggio dotati di sezione rettangolare ;
• la Fig. 6 mostra, con una vista laterale in sezione diametrale, un secondo tipo di pentolino composito, equipaggiato da coperchio incernierato con asse orizzontale;
• la Fig. 7 mostra il tipo di pentolino composito di cui alla Fig. 6 mediante una vista dall'alto. Con riferimento alla Fig. 1 , si può comprendere il funzionamento del pentolino composito di cui all'invenzione.
Esso comprende sostanzialmente due parti: una caldaia 1 ed una caraffa 2; la caraffa 2 coopera con la caldaia 1 tramite mezzi che la mantengono solidale a questa.
Nella figura tali mezzi sono espressi da una versione preferita costituita da un accoppiamento a vite.
Tali mezzi devono fondamentalmente svolgere la funzione di impedire che la pressione di vapore, che si genera nella caldaia, sollevi e distacchi la caraffa 2 al punto di determinare la sfiato all'esterno del vapore. La pressione di un vapore acqueo 3 deve infatti sussistere all'interno della caldaia 1 , per sospingere in basso il livello di una quantità di acqua 4 onde costringerla a risalire in un tubo verticale 5. Detto tubo verticale 5 à ̈ immerso in essa ed à ̈ sfiorante l'interno di un fondo 6 della citata caldaia.
La risalita dell'acqua 4 avviene quando essa à ̈ caldissima (tipicamente circa 100°C), allo scopo di estrarre per soluzione sostanze frammentate aromatiche o curative da foglie, erbe, o granulati 7, contenute in una cavità imbutiforme 8. Un esempio di tali sostanze solide frammentate à ̈ costituito da caffà ̈, tà ̈, camomilla, orzo, erbe officinali, droghe da cucina, eccetera; tutte quelle sostanze solide o granulari, cioà ̈, che richiedano soluzioni con liquidi che possano essere rapidamente disponibili a temperature perfino maggiori di quelle di ebollizione alla pressione atmosferica.
Il pentolino composito di cui all'invenzione consente infatti con la sua caldaia 1 di realizzare pressioni maggiori di quella atmosferica, dipendentemente dalla quantità di vapore prodotta e dal volume in cui esso può espandersi a seguito della risalita nel tubo 5 dell'acqua contenuta nella caldaia. Ciò significa pure che, per esempio, si può conferire a tale acqua in risalita temperature maggiori di 100°C, e così estrarre più facilmente anche le sostanze aromatiche tipicamente presenti negli oli essenziali: il caffeone, da cui deriva l'apprezzato aroma del caffà ̈, à ̈ uno di tali oli .
Il pentolino di cui all'invenzione consente pertanto, all'acqua calda, di estrarre sostanze dai granulati 7 contenuti nella cavità imbutiforme 8, e creare con esse soluzioni idonee a costituire bevande, quali appunto caffà ̈, orzo, tà ̈, camomilla, ed altre.
Riempiendo la caldaia 1 di olio, invece, il pentolino composito di cui all'invenzione à ̈ utilizzabile per la preparazione di oli contenenti i principi attivi e/o aromatici di fiori, foglie o bulbi o bulbilli: per esempio, rosmarino, origano, cipolle, aglio, eccetera. È infatti sufficiente collocare tali sostanze vegetali nella cavità imbutiforme 8.
Tale capacità estrattiva a caldo offerta dal pentolino composito di cui all'invenzione, à ̈ utilizzabile anche per la preparazione di liquori o “vin brulé†, avendo l'avvertenza di provvedere al riscaldamento con fornelli elettrici e non a fiamma.
È infatti sufficiente riempire la caldaia 1 di vino, oppure di alcool etilico (eventualmente diluito con acqua a seconda del prodotto voluto), e riempire la cavità imbutiforme 8 con le sostanze aromatizzanti: pezzetti di buccia di limone, di arancia, di mandarino, di chiodi di garofano, di bacche di vaniglia, eccetera, trattenuti sul fondo di tale cavità 8. Tale trattenimento può essere affidato ad usuali griglie (non disegnate per maggiore chiarezza esplicativa); oppure essere semplicemente affidato al galleggiamento su un livello 62 del liquido all'interno del tubo verticale 5; oppure essere affidato all'intasamento spontaneo creato dalla conicità della cavità imbutiforme.
Osservando la Fig. 1 , si può comprendere che il liquido caldissimo (acqua, olio, vino, alcool, latte, eccetera), dopo essere risalito su per il tubo verticale 5 e dopo aver riempito la cavità imbutiforme 8, ha necessità di fuoriuscire da essa per poter essere fruito.
Tale fuoriuscita dalla cavità imbutiforme, peraltro, deve avvenire in forma filtrata, in modo da separare il liquido dai corpuscoli solidi da esso bagnati. Ciò à ̈ particolarmente chiaro se si pensa alla creazione della bevanda-caffà ̈: à ̈ necessario che la polvere (macinato di caffà ̈) venga trattenuta da appositi mezzi filtranti.
Il pentolino composito di cui all'invenzione può realizzare tale filtrazione in modi diversi; la scelta di uno di essi dipende da svariati motivi di soggettive comodità di impiego, nonché dalla tipologia delle bevande o delle soluzioni che esso deve preparare.
Riferendoci al tipo di pentolino composito di cui alla Fig. 1 , possiamo esporre le seguenti proprietà della sua capacità filtrante.
La cavità imbutiforme 8 à ̈ superiormente delimitata da una corona circolare 9, piana, orizzontale. Su tale corona circolare 9 opera un piano di appoggio 10, altrettanto orizzontale, di un coperchio 11 : tale appoggio avviene in un modo sostanzialmente perfetto, al punto da realizzare una chiusura sostanzialmente ermetica della cavità imbutiforme 8.
Tuttavia, per svolgere una funzione filtrante, tra la superficie del piano di appoggio 10 e la superficie della corona circolare 9, devono necessariamente essere presenti delle piccole aperture 12 (Fig. 2) che siano idonee a far transitare in esse la componente liquida o fluida dell'infuso, ma nel contempo ad impedire il transito di particelle solide (per esempio caffà ̈ macinato) presenti in tale infuso. Attraverso tali piccole aperture 12 di filtrazione si deve attuare un flusso 13, di transito del liquido dall'interno della cavità imbutiforme 8 ad un fondo di una cavità anulare 14 della caraffa 2; in questo fondo della cavità anulare 14 si raccoglie infatti, a seguito di stramazzo dal superiore livello della corona circolare 9, un infuso 15. Da notare che (Fig. 1) le frecce indicanti il flusso di transito 13 sono bianche quando riguardano l'acqua 4 mentre sono scure quando riguardano la soluzione creata da tale acqua.
Le citate piccole aperture di filtrazione 12 potrebbero concettualmente essere realizzate anche da un gioco circonferenziale, che sia presente tra il piano della corona circolare 9 ed il piano di appoggio 10 del coperchio 11.
In Fig. 2, tali aperture di filtrazione 12 sono espresse da solchi che si incrociano perpendicolarmente, per creare un tipo di percorso di transito del liquido che sia labirintico. Ciò allo scopo di creare deviazioni, similmente a quanto illustrato nella Fig. 3, delle linee di flusso 13 del liquido, che determinino il trattenimento in tali solchi di granuli solidi, asportati dalla loro cavità imbutiforme 8 di alloggiamento. In Fig. 3 à ̈ infatti illustrato un altro esempio di percorsi labirintici creati da solchi espressivi delle piccole aperture realizzate sul piano della corona circolare 9. In tali percorsi labirintici si possono notare solchi 16, specificati da 16A, 16B, 16C orientati tra essi a 60°, anziché 90° come raffigurato in Fig. 2.
La sezione di tali solchi 16 potrebbe essere quadrata, con lato corrispondente alla grossezza della particella solida da trattenere: per esempio, quattro decimi di millimetro.
Tuttavia, tali solchi 16 potrebbero essere preferibilmente triangolari, come i solchi 16D illustrati in Fig. 4.
Con la sezione triangolare infatti, il trattenimento di una particella solida 17 (espressiva dei generici granulati 7) consentirebbe luci residue di efflusso 18A, 18B, 18C, che sono maggiori di quelle che, a parità di dimensioni, potrebbero essere offerte da solchi a sezione quadrata.
È interessante rilevare che tali luci residue 18 di efflusso (considerando una sezione sostanzialmente rotonda delle particelle solide 17) non sarebbero offerte da aperture di transito circolari, quali sono quelle offerte dai fori presenti sui dischi forati di filtrazione delle comuni caffettiere moka.
Ovvero, che la luce di transito dell'infuso in tali comuni dischi forati, Ã ̈ molto inferiore a quella offerta dai solchi 16 a sezione quadrata o triangolare.
Ciò à ̈ importante perché, nonostante il fronte filtrante assiale espresso dalla superficie dei comuni dischi sia maggiore del fronte centrifugo espresso dalla circonferenza di contatto tra la corona circolare 9 ed il piano di appoggio 10, in realtà, la sezione in cui può fluire la soluzione (a parità di capacità di trattenimento delle particelle solide 17) à ̈ maggiore sul citato fronte della circonferenza dove siano presenti le imboccature dei solchi quadrati o triangolari. Tale fatto significa che la filtrazione offerta dal pentolino composito, di cui all'invenzione, à ̈ più accurata della filtrazione offerta dai forellini presenti sui comuni dischi delle caffettiere moka.
Tale concetto, della filtrazione a flusso centrifugo mediante “fronte circonferenziale†, à ̈ ancor più evidente osservando la Fig. 5. In tale figura, sulla corona circolare 9 (posta sulla sommità della cavità imbutiforme 8) sono presenti solchi radiali 16E aventi sezione rettangolare.
La larghezza di tale sezione rettangolare à ̈ quella che trattiene il diametro di particelle solide 17A, 17B, 17C, 17D sostanzialmente sferoidali.
Tale larghezza à ̈ quella tratta dallo sviluppo circonferenziale del fronte filtrante (o circonferenza interna della corona circolare 9) e coinvolge progettualmente la grandezza dell'imboccatura della cavità imbutiforme 8. Tale larghezza non influisce sulla capacità di un filtro di far transitare liberamente una prestabilita portata di liquido filtrato, per attuare la pressione voluta in funzione della resistenza opposta al transito (una pressione creata primariamente dalla quantità di calore fornita alla caldaia 1). Infatti, la sezione in cui transita detta portata à ̈ quella derivante dalla somma delle sezioni 18D, 1 8 E , 18 F, 1 8 G, 18H, 18L, 18M, 18N, 18P, 18Q.
Una sezione che à ̈ liberamente sviluppata in funzione delle portate di transito richieste e dalla accuratezza della filtrazione.
Con riferimento alla Fig. 1, il coperchio 11 ruota attorno ad una asse di imperniamento 19, perpendicolare al piano di appoggio 10 ed al piano in cui giace la corona circolare 9.
Questa rotazione può essere libera e realizzatrice dello sfioramento a “gioco zero†tra il piano di appoggio 10 e la corona circolare 9. Questa rotazione dovrebbe, tuttavia, essere assistita da mezzi che gli consentano un vincolo assiale al citato livello di sfioramento. Ovvero, mezzi che nella fase operativa si oppongano alle spinte verso l'alto, esercitate dall'infuso in risalita presente all'interno della cavità imbutiforme 8, e mantengano a contatto tra essi il piano di appoggio 10 e la corona circolare 9.
Un mezzo preferito à ̈ quello di integrare il coperchio 11 con un maschio di vite 20, impegnato in un foro filettato 21 coniugato ad esso e presente nella caraffa 2.
In questo modo, la rotazione angolare del coperchio 11 creerebbe contemporaneamente anche un suo movimento di salita o di discesa, rispetto al piano della corona circolare 9.
Tale rotazione angolare à ̈ di circa mezzo giro ed à ̈ delimitata dalla battuta di una linguetta 22, sporgente verso il basso e presente sul coperchio 11. Tale linguetta 22 va infatti a sbattere con un suo lato interno 22A su una zona esterna 2A della caraffa, e con un suo lato esterno 22B su un'altra zona esterna 2B della caraffa (Fig. 2).
Poiché l'escursione angolare del coperchio 11 avviene mediante rotazione di un perno costituito dal maschio di vite 20, tale escursione crea ovviamente anche uno spostamento assiale del coperchio. Tale coperchio, mantenendosi nel suo piano orizzontale, si allontana o si avvicina al piano della corona circolare 9 in un modo che dipende ovviamente dal passo della filettatura, sia come entità sia come verso “destrorso o sinistrorso†. La Fig. 2 fa implicitamente presupporre una filettatura sinistrorsa, ovvero che determina un abbassamento del coperchio quando esso si sposta in un verso anti-orario 23. Da tale situazione deriva che, mentre il lato 22B della linguetta può battere liberamente sulla zona esterna 2B della caraffa, perché il coperchio si trova in posizione allontanata dalla corona circolare 9, il lato 22A della linguetta può giungere a contatto della zona 2A della caraffa solo mediante un leggero sforzo.
Tale sforzo à ̈ quello necessario per realizzare un sicuro contatto di chiusura, tra il piano di appoggio 10 e la corona circolare 9, affidato alla reazione di mezzi elastici: per esempio il cedimento elastico della struttura “coperchio 11 maschio di vite 20 - foro filettato 21†che deriva dalla ulteriore corsa angolare nel verso 23; detta corsa deve essere imposta al coperchio 11 dopo l'iniziale contatto tra il piano di appoggio 10 e la corona circolare 9.
Per realizzare tale precisione di posizionamento, sono necessari appositi accorgimenti di tecnici. Innanzi tutto si introduce il maschio di vite 20 nel suo foro filettato 21 fino a farlo adeguatamente sporgere oltre il livello della corona circolare 9: preferibilmente dal basso verso l'alto agendo su un intaglio di vite 24. Su tale sporgenza del maschio filettato 20 si avvita un manicotto 63 esternamente cilindrico per ricevere un foro liscio 28 del coperchio 11 fino a far appoggiare detto coperchio su appositi bordi anulari 25 del manicotto 63.
Dopo di ciò si agisce su tali bordi anulari 25 per avvitare ulteriormente il manicotto 63 sul maschio di vite 20, facendo così discendere il piano 10 del coperchio 11 , fino a porlo a contatto della corona circolare piana 9 e poi a disporlo (con movimento nel verso 23) “quasi†a ricoprire la cavità anulare 14 della caraffa 2.
Mantenendo il coperchio 11 in tale posizione di chiusura quasi completa, si avvita su un tratto di sommità 26 del maschio di vite 20 un dado 27 preposto ad agire sul bordo del foro liscio 28 del coperchio 11 per serrarlo contro i bordi anulari 25 del manicotto 63.
Con tale serraggio, forte, si rende solidale il coperchio 11 al maschio di vite 20 in una posizione che consente un ulteriore breve movimento forzato nel verso 23 del coperchio 11 che lo fa premere sul bordo della corona circolare piana 9. Nel contempo si fornisce alla linguetta 22 la possibilità di delimitare a circa mezzo giro l'escursione angolare di apertura del coperchio 11 , girevole con il suo maschio di vite 20 nel foro 21 .
In questo modo, agendo su un rilievo di manovra 29, si può svitare il maschio di vite 20 rispetto al suo foro filettato 21 , e così sollevare e spostare angolarmente il coperchio 11 , fino a scoprire la cavità imbutiforme 8 e la cavità anulare 14: si può così provvedere alle operazioni di riempimento e svuotamento della citata cavità imbutiforme 8 alloggiente i granulati 7 voluti, oppure al lavaggio della caraffa 2.
Precedentemente, si à ̈ detto della capacità del pentolino composito di preparare bevande di molti tipi, o di preparare oli aromatizzati a temperature anche molto più elevate dei 100°C a cui avviene l'ebollizione dell'acqua.
Questa proprietà esclusiva di usare temperature elevate per preparare in sicurezza bevande ed oli aromatici per usi di cucina, deriva dal fatto che il pentolino composito, di cui all'invenzione, à ̈ strutturato per poter creare pressioni all'interno della sua caldaia 1 senza l'ausilio di guarnizioni di gomma.
Le guarnizioni di gomma sono finora risultate indispensabili dalla tecnica notoria delle caffettiere per far fronte alla conciliazione di due necessità: la prima à ̈ quella di disporre di fori, per l'introduzione dell'acqua di consumo delle caldaie, che siano abbastanza grandi da consentire lo sfiato deM'aria mentre si introduce l'acqua; la seconda necessità à ̈ quella che, più tali fori sono grandi, più risulta difficile creare una precisione meccanica che consenta una tenuta ermetica con il solo contatto metallo su metallo.
L'invenzione qui presentata risolve questo problema nel seguente modo.
Innanzi tutto prevede un collegamento, tra la caldaia 1 e la caraffa 2, con un foro 30 che sia di una grandezza appena sufficiente per determinare il riempimento e lo svuotamento della caldaia 1 senza specifici mezzi ausiliari.
Su tale foro, di “grandezza sufficiente†per offrire una apprezzabile funzionalità, va poi eseguita una filettatura conica 31 di tipo notoriamente standardizzato, per accoppiarla con una filettatura maschio 32 (cilindrica oppure conica) al fine di realizzare la usuale tenuta creata da tale specifico accoppiamento filettato standard. Tale tenuta deve ovviamente essere realizzata con un normale serraggio effettuabile in ambito domestico dalle casalinghe, per cui à ̈ implicito che il citato accoppiamento filettato conico deve essere dotato di adeguata precisione e di diametri grandi, “quanto basta†per consentire la richiesta funzionalità.
Ciò premesso va in ogni caso considerato che le difficoltà di riempimento della caldaia 1 , inerenti un'eventuale piccolezza del foro 30 che fosse richiesta in pentolini compositi molto piccoli, potrebbero essere superate con l'ausilio della caraffa 2, usandola come un comune imbuto per versare il liquido nella sua cavità imbutiforme 8. Allo scopo, il suo tubo verticale 5 dovrebbe in tal caso essere implementato da usuali scanalature di sfiato 33.
Per quanto riguarda il collegamento mediante filettatura tra la caldaia 1 e la caraffa 2, vanno considerati i seguenti aspetti.
Un eventuale sfiato, che derivasse da una insufficiente ermeticità della tenuta fra le filettature maschio e femmina coinvolte, avverrebbe esclusivamente verso l'esterno, senza coinvolgere cioà ̈ il percorso del flusso 13, formativo dell'infuso finale.
Questo aspetto à ̈ importante, perché si potrebbe eliminare tale sfiato con usuali guarnizioni gommose senza che esse entrino in contatto con i fluidi coinvolti nella produzione dell'infuso finale. Tali guarnizioni, cioà ̈, non potrebbero trasmettere alle bevande, o simile, nessun elemento chimico derivante dalla presenza di elementi gommosi esposti alle usuali elevate temperature di esercizio della caffettiera o simili.
Un esempio di collocazione di tali guarnizioni ausiliarie à ̈ illustrato in Fig. 1 da un usuale anello gommoso (O - Ring) 34.
La presenza di tale anello gommoso potrebbe, ovviamente, rendere superflua l'adozione delle citate filettature ermetiche ad accoppiamento conico, e far adottare normali filettature cilindriche.
Nel pentolino composito del tipo illustrato nella Fig. 1 , la fuoriuscita della bevanda avviene in direzione centrifuga, nel piano orizzontale in cui si stabilisce il contatto tra coperchio 11 e corona circolare 9.
Benché tale fuoriuscita disponga di un'energia cinetica ridotta dal passaggio nei solchi 16 di filtrazione, essa può essere completamente privata di qualsiasi possibilità di proiettare spruzzi all'esterno del pentolino composito di cui all'invenzione.
Il piano di appoggio 10 del coperchio 11 , infatti, può essere usato per aderire non solo sulla corona circolare 9, ma anche per sfiorare con precisione un bordo circonferenziale 35, costruito sullo stesso livello della corona circolare 9, o ad un livello appena inferiore. In questo modo il coperchio 11 potrebbe tappare completamente anche l'intera caraffa 2, lasciando libera soltanto un'apertura di servizio per un usuale becco 36 di mescita.
In riferimento al pentolino composito di cui alla Fig. 1, Ã ̈ stata illustrata una filtrazione centrifuga realizzata mediante la corona circolare 9.
Tale tipo di filtrazione comporta la presenza di una larghezza della corona circolare che, in certe scelte progettuali, potrebbe essere ostativa alla creazione di una cavità imbutiforme 8 con imboccatura più grande e comoda per l'introduzione dei granulati 7.
Nel pentolino composito di cui alla Fig. 1, il coperchio 11 opera “a sbalzo†, cosicché subisce le flessioni create dalla pressione che si realizza all'interno della cavità imbutiforme 8; questo fatto realizza luci di sfiato, tra i piani della corona circolare 9 ed il piano di appoggio 10 del coperchio 11, che garantiscono al pentolino composito un 'impossibilità di scoppio.
In questo primo tipo di pentolino composito di cui alla Fig. 1, tuttavia, il cedimento fissionale offerto dal coperchio à ̈ fisso e stabilito dall'insieme della struttura.
Per ovviare a questo inconveniente e per non rinunciare ad eventuali vantaggi che, in particolari impieghi del pentolino composito, potrebbero essere offerti da una filtrazione usuale ad attraversamento assiale, Ã ̈ stata concepita la variante illustrata nelle figure 6 e 7.
In questo secondo tipo di pentolino composito rileviamo, infatti, una corona circolare 9A estremamente stretta, quasi costitutiva di uno spigolo che, a parità di grandezza del pentolino, consente un'imboccatura di una cavità imbutiforme 8A più ampia ed agevole.
Tale corona circolare 9A infatti, serve solo per l'appoggio di una struttura di filtrazione 37, discoidale, rigida, attraversata dall'infuso in risalita secondo un verso assiale 38.
Tale struttura può pertanto avvalersi di tutti i mezzi filtranti convenzionali ed adeguarsi a qualsiasi tipologia di bevanda, o infuso, o soluzione.
Detta struttura di filtrazione 37 à ̈ alloggiata in una cavità di un coperchio 40 ed à ̈ trattenuta da spallamenti 41 , contro i quali à ̈ sospinta da una molla centrale 42.
In questo modo si crea una camera cieca 43 posteriormente alla struttura di filtrazione 37, dove si riversa il liquido (infuso) filtrato.
Da tale camera cieca 43, il liquido filtrato si sposta in direzione centrifuga, per cadere sul fondo della cavità anulare 14 di una caraffa 2 bis passando attraverso fori di caduta 44, disposti circolarmente all'esterno della corona circolare 9 A.
Tale percorso à ̈ quello indicato da frecce 45.
Il coperchio 40 Ã ̈ liberamente incernierato su orecchiette 46 della caraffa 2 bis mediante un perno 47.
Tale coperchio 40 comprende, tuttavia, un ancoraggio al corpo della caraffa 2 bis, per mantenere la struttura di filtrazione 37 a contatto della corona circolare 9A.
Un esempio di tale ancoraggio à ̈ espresso nella Fig. 6 da un gancio 48, impegnato in una nicchia 49 ubicata anteriormente ad un suo asse 50, con cui il gancio à ̈ imperniato su alette 51 presenti sulla sommità del coperchio 40. Ciò consente ad un perno 52 di trasmettere spinte verso l'alto, ricevute dagli sforzi di filtrazione esercitati sulla struttura 37, che sono eccentriche rispetto alle reazioni che il gancio 48 riceve dal suo impegno nella nicchia 49. Con tale eccentricità il gancio 48 stabilizza il suo impegno. Una propaggine di manovra 53 consente il disimpegno del gancio ed il sollevamento del coperchio su cui esso à ̈ posto; ciò avviene con una manovra di apertura, eseguita con presa tra pollice e indice della mano.
Con riferimento alla struttura di filtrazione 37, la molla centrale 42 reagisce con una sua estremità appoggiando sul fondo di un suo alloggiamento ricavato all'interno di una grossa vite cava 54, avvitata centralmente sul coperchio 40.
Con l'altra sua estremità, invece, tale molla centrale 42 agisce con una spinta di precarico sulla struttura di filtrazione 37 che, appoggiando sulla corona circolare 9A, acquisisce una stabilità di posizionamento da tale molla centrale 42.
Per tali ragioni, manovrando la grossa vite cava 54, si può variare il precarico con cui la molla centrale 42 mantiene la struttura di filtrazione 37 a contatto della corona circolare 9A.
In questo modo, si può contrastare la spinta esercitata dalla soluzione, in risalita nel verso assiale 38, per realizzare nella cavità imbutiforme 8A e nella caldaia 1 la pressione necessaria a determinare la temperatura di infusione voluta. La manovra di regolazione effettuata dalla grossa vite cava 54 à ̈ delimitata ad un valore angolare minore di un giro, spaziando da una “posizione di minimo†55 ad una “posizione di massimo†56.
Tali posizioni sono indicate all'esterno del coperchio 40 mediante stampigliatura di appositi simboli: per esempio le diciture MIN e MAX illustrate nella Fig. 7. Per evitare manovre inopportune da parte dell'utente, le escursioni angolari della grossa vite cava 54 sono delimitate da una spina radiale sporgente 57, che stabilisce le posizioni di fine corsa della citata escursione angolare con battute contro alette 51A e 51 B di supporto del gancio 48. Il pentolino composito, di cui all'invenzione, dispone di un manico 58 solidale alla caraffa 2, 2 bis. Tale manico ha una sua estremità inferiore 59 (Fig. 1) di forma rettangolare allungata e posta sullo stesso piano orizzontale terminale inferiore del tubo verticale 5, in modo da offrire alla caraffa 2 (oppure 2 bis) un perimetro di appoggio definito lateralmente in Fig. 7 da due linee 61 , tangenti alla circolarità del tubo verticale 5 ed ai due bordi laterali verticali del manico 58. Tale perimetro di appoggio deve essere trasversalmente sufficiente a rendere stabile la caraffa nel suo tipico assetto verticale anche quando essa non à ̈ unita alla caldaia 1 : per esempio durante usuali operazioni di lavaggio del pentolino composito. Tale manico 58 à ̈ ovviamente implementabile con rivestimenti 60 costituiti da materiali termicamente isolanti. In Fig. 6 il manico 58 à ̈ indicato integrale alla struttura della caraffa 2A.
In Fig. 5, invece, à ̈ illustrato un manico 58A che à ̈ distinto dalla caraffa 2 e che à ̈ ancorato ad essa mediante passaggio del maschio di vite 20 in un suo foro non filettato e mediante fissaggio effettuato dal serraggio di una vite 64 impegnata su apposito foro filettato presente sulla caraffa.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici, caratterizzato da una caldaia (1) dotata superiormente di un foro centrale (30) filettato per coniugarsi con la filettatura di un maschio, presente su un inferiore tubo verticale (5) di una sovrastante caraffa (2, 2 bis), mediante mezzi (31 -32, 34) attuativi di tenuta alla pressione di vapore (3), al fine di evitare ad un liquido operativo (4), o acqua, presente nella caldaia (1) e risalente nella caraffa (2, 2 bis) di lambire detti mezzi, detto liquido operativo (4) risalendo in una cavità imbutiforme (8, 8A) contenente granulati (7, 17), o equivalenti, da cui estrarre per soluzione essenze aromatiche o simili, e fuoriuscendo poi da essa (8, 8A) per raccogliersi sul fondo di una cavità anulare (14) della caraffa (2, 2 bis) dopo aver subito idonea filtrazione attuata da giochi (9-10) e/o da mezzi (16, 37) cooperanti con un coperchio (11 , 40).
  2. 2) Pentolino composito, come alla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuativi della tenuta ermetica alla pressione di vapore (3) consistono in un accoppiamento filettato conico (31 , 32) secondo tecnologia notoria.
  3. 3) Pentolino composito, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuativi della tenuta ermetica alla pressione di vapore consistono in un anello gommoso (34) preposto ad uno schiacciamento assiale attuato daM'avvitamento tra una generica filettatura maschio del tubo verticale (5) della caraffa (2, 2 bis) ed una generica filettatura femmina del foro (30) presente superiormente nella caldaia ( 1 ) .
  4. 4) Pentolino, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di affidare la filtrazione della soluzione dell'infuso a solchi (16) presenti sulla planarità di una corona circolare (9) costituita dalla sommità della cavità imbutiforme (8), detti solchi creando sezioni di transito ad un flusso (13) con andamento centrifugo, dalla centrale cavità imbutiforme (8) al fondo della cavità anulare (14) concentrica ad essa (8), in cooperazione con un piano di appoggio (10) di un coperchio (11 , 40) per creare residue piccole luci di efflusso (18A, 18B, 18C, 18D, 1 8 E , 18 F, 18 G, 18H, 18L, 18M, 18N, 18P, 18Q) attorno a particelle solide (17, 17A, 1 7 B , 17C, 1 7 D ) trattenute dalle pareti di tali luci.
  5. 5) Pentolino, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di affidare la filtrazione della soluzione o dell'infuso ad una struttura di filtrazione (37) che à ̈ integrata sul coperchio (40) ed opera mediante un attraversamento usuale in un verso assiale (38) di un disco traforato premuto elasticamente (42) contro una stretta corona circolare (9A) costitutiva del bordo superiore della cavità imbutiforme (8A), detto attraversamento comportando l'accesso ad una sovrastante camera cieca (43) da cui il liquido filtrato discende poi nel fondo della cavità anulare (14) di raccolta passando attraverso più periferici fori di caduta (44).
  6. 6) Pentolino composito, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un coperchio (11) inferiormente piano (10) che ruota con escursione angolare attorno ad un asse di imperniamento (19) verticale, con azione di svitamento e avvitamento di un suo maschio di vite (20) in un foro filettato coniugato (21) presente all'esterno dalla caraffa (2), detta rotazione realizzando un preciso posizionamento sostanzialmente rigido di appoggio sulla corona circolare (9) di sommità della cavità imbutiforme (8) contemporaneamente ad una chiusura para-spruzzi della cavità anulare (14).
  7. 7) Pentolino composito, come alla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l'escursione angolare del coperchio (11) à ̈ delimitata in un verso dall'appoggio di un lato interno (22A) di una linguetta (22) contro una zona (2A) esterna del lato destro della caraffa e, nell'altro verso, dall'appoggio di un lato esterno (22B) della linguetta (22) contro una zona (2B) esterna del lato sinistro della caraffa (2), detta limitazione dell'escursione angolare derivando da un bloccaggio del coperchio (11) sul proprio maschio di vite (20) attuato da un dado (27) serrato su un tratto di sommità (26) di tale maschio di vite (20) che agisce sul bordo di un foro liscio (28) del coperchio (11), in detto foro liscio (28) essendo alloggiato un manicotto (63) avvitato sul maschio di vite (20) e dotato di bordi anulari (25) per l'appoggio del coperchio (11), attuandosi in tale modo un livello prestabilito realizzatore di un contatto laterale di chiusura (22A - 2A) appena dopo l'avvenuto contatto tra il piano di appoggio (10) del coperchio (11) e la corona circolare (9) .
  8. 8) Pentolino composito, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un coperchio (40) incernierato con perno (47) sorretto da orecchiette (46) della caraffa (2 bis) e bloccabile con la sua struttura di filtrazione (37) a contatto della corona circolare (9A) della cavità imbutiforme (8A) mediante un gancio (48) impegnato in una nicchia (49), profilata a tale scopo secondo tecnica notoria ed in posizione eccentrica rispetto ad un asse (50) in cui giace un perno (52) di vincolo del gancio (48) ad alette (51) del coperchio (40).
  9. 9) Pentolino composito, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la struttura di filtrazione (37) trae la sua elasticità di appoggio sulla corona circolare (9A) della cavità imbutiforme (8A) dall'azione di una molla centrale (42) alloggiata in una grossa vite cava (54) avvitata sul coperchio (40) e manovrabile con una prestabilita escursione angolare (55-57-56, MIN-MAX) agendo su una sporgenza costituita da una spina radiale (57), inserita dopo il corretto posizionamento della grossa vite cava (54) per delimitare l'escursione angolare di tale grossa vite cava.
  10. 10) Pentolino composito, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la caraffa (2, 2 bis) trae una sua stabilità verticale autonoma mediante appoggio su un comune piano orizzontale dell'estremità inferiore del suo tubo verticale (5) e di un'estremità inferiore (59) di un suo manico (58), detta estremità inferiore essendo di forma rettangolare ed allungata in un asse trasversale alla linea teorica congiungente le due parti (5-59, Fig. 2).
ITBG2009A000018A 2009-04-24 2009-04-24 Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici. IT1393606B1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBG2009A000018A IT1393606B1 (it) 2009-04-24 2009-04-24 Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBG2009A000018A IT1393606B1 (it) 2009-04-24 2009-04-24 Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici.

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITBG20090018A1 true ITBG20090018A1 (it) 2010-10-25
IT1393606B1 IT1393606B1 (it) 2012-05-08

Family

ID=41719301

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITBG2009A000018A IT1393606B1 (it) 2009-04-24 2009-04-24 Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT1393606B1 (it)

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US2570997A (en) * 1946-11-16 1951-10-09 Mcgraw Electric Co Coffee maker
FR1070278A (fr) * 1953-02-02 1954-07-21 Cafetière

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US2570997A (en) * 1946-11-16 1951-10-09 Mcgraw Electric Co Coffee maker
FR1070278A (fr) * 1953-02-02 1954-07-21 Cafetière

Also Published As

Publication number Publication date
IT1393606B1 (it) 2012-05-08

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ES2418154T3 (es) Dispositivo para la elaboración de bebidas con la ayuda de radiación electromagnética
US20110083560A1 (en) Portable Multifunctional Coffee Extracting Device and Its Application
IL225330A (en) A drinking preparation system that starts from an infusion product contained within a replaceable capsule
US5434392A (en) Microwave drip coffee maker
RU2472417C1 (ru) Устройство для непосредственного приготовления горячего напитка из растворимого порошка
US20080022859A1 (en) Device for Producing a Brew of an Aromatic Vegetable Substance and Cartridge Containing Said Aromatic Vegetable Substance
US8127665B2 (en) Apparatus for preparing a coffee beverage
AU2010271481A1 (en) Tea brewing apparatus
ITBG20090018A1 (it) Pentolino composito per la preparazione rapida a caldo di bevande, infusi e soluzioni molteplici.
CN2914951Y (zh) 蒸汽压力式咖啡壶
CN201057962Y (zh) 咖啡机
CN209915618U (zh) 一种可旋转冷热两用多功能水杯
ITBG20010002A1 (it) Bollitore polifunzionale con campana a sommita' forata tappabile, particolarmente per la produzione di unfusi o soluzioni.
WO2002056740A2 (en) Polyfunctional kettle with chamber having upper closable apperture, especially for the production of infusions or solutions
ITBG20010033A1 (it) Bollitore polifunzionale per la soluzione di usuali sostanze con cui preparare bevande.
IT201800002529A1 (it) Macchina da caffe’ per uso domestico
CN208640270U (zh) 一种饮料冲泡装置
WO2010052111A1 (en) Container assembly for preparing a beverage
ITBG20000017A1 (it) Bollitore rapido di sicurezza ad acqua in libera risalita per la preparazione integrata di caffe', te', camomilla ed altri infusi.
US745883A (en) Percolator for coffee or tea pots.
US11553816B2 (en) Device for preparing infusions
TWI627929B (zh) 咖啡濾泡器
KR101541441B1 (ko) 티 포트
CZ306335B6 (cs) Zařízení pro přípravu filtrované kávy
US218867A (en) Improvement in coffee-pots