ITBG20070041A1 - Filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica e relativo metodo di filtraggio - Google Patents

Filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica e relativo metodo di filtraggio Download PDF

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ITBG20070041A1
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IT
Italy
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optical
stokes
optical signals
filtering
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Stefano Avanzi
Riccardo Belli
Pierpaolo Boffi
Mario Martinelli
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Milano Politecnico
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    • G01K11/32Measuring temperature based upon physical or chemical changes not covered by groups G01K3/00, G01K5/00, G01K7/00 or G01K9/00 using changes in transmittance, scattering or luminescence in optical fibres

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Description

Descrizione di un brevetto d'invenzione avente per titolo: “Filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica e relativo metodo di filtraggio"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica ed relativo metodo di filtraggio.
In generale si riferisce ad un sensore di temperatura a fibra ottica di tipo Raman per il monitoraggio distribuito della temperatura lungo cavi elettrici di media/alta tensione. Il sensore è però adattabile ad altre applicazioni quali il monitoraggio antincendio di trafori/gallerie, monitoraggio di gas/oleodotti e per tutte quelle applicazioni industriali che richiedano un controllo costante e continuo della temperatura su distanze di interesse medio/lunghe.
NeH’ambito dei sensori in fibra ottica per la misura distribuita di temperatura sono presenti numerosi brevetti che discutono del filtraggio/separazione delle differenti componenti spettrali utili alla misura di temperatura.
Per fornire una misura attendibile della distribuzione di temperatura (ungo la fibra sensore è necessario operare un’opportuna normalizzazione della traccia di temperatura, ovvero è necessario normalizzare la misura rispetto alle possibili perdite meccaniche della fibra sensore.
Tipicamente le tecniche di compensazione adottate prevedono l'analisi delle componenti spettrali Stokes-anti Stokes; o l'analisi delle componenti spettrali Rayleigh-anti Stokes.
Ad esempio, la componente spettrale di scattering Rayleigh è analizzata ed utilizzata come riferimento per la compensazione della distribuzione di temperatura. L'analisi della componente di segnale Rayleigh permette infatti di determinare la distribuzione di attenuazione lungo la fibra sensore. Noto questo andamento è possibile, analizzando simultaneamente la distribuzione di temperatura e la distribuzione di attenuazione, discriminare gli effetti della temperatura da quelli legati a possibili stress meccanici o a fenomeni di micro-bending indotti dalla fibra sensore. In questo modo la valutazione della temperatura lungo la fibra sensore risulta più accurata ed immune da errori di misura.
Nel caso si voglia migliorare l'accuratezza della misura è possibile utilizzare più sorgenti con differenti lunghezze d'onda di sonda. In questo modo, utilizzando un sistema di filtraggio opportuno, è possibile ricavare l'andamento della distribuzione di attenuazione lungo la fibra per ciascuna delle sorgenti utilizzate.
Questo permette una ù precisa ricostruzione della distribuzione di attenuazione in funzione della lunghezza d’onda di sonda e quindi una più efficace compensazione delle perdite dovute a stress meccanici o fenomeni di micro-bending.
La componente spettrale di Rayleigh può altresì essere filtrata nel caso si voglia utilizzare una tecnica di compensazione che valuti il rapporto, in termini di potenza, tra le componenti spettrali di Raman anti-Stokes e Raman Stokes. Questa tecnica tipicamente permette una chiara e precisa valutazione della distribuzione di temperatura ma normalmente non permette di discriminare con efficacia gli effetti legati alla temperatura da quelli dovuti a perdite di natura meccanica o a fenomeni causate da riflessioni (splice o connettori).
In entrambi i casi le componenti non utilizzate a scopo di normalizzazione vengono filtrate mediante opportuni dispositivi e non utilizzate per altri scopi.
Scopo della presente invenzione è quello di provvedere ad un filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica che sia di semplice costruzione e di basso costo.
In accordo con la presente invenzione, tali scopi ed altri ancora vengono raggiunti da un filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica comprendente almeno un primo ed un secondo filtro ottico per filtrare un impulso ottico riflesso da detta fibra ottica, caratterizzato dal fatto che detti almeno un primo ed un secondo filtro ottico comprendono filtri commerciali standard che rispettano le specifiche ITU, e che detto impulso ottico è compreso nell'intervallo tra 1570 nm e 1580 nm.
Tali scopi vengono anche raggiunti da un metodo di filtraggio per un sensore di temperatura in fibra ottica comprendente le fasi di: filtrare un impulso ottico riflesso da detta fibra ottica, caratterizzato dal fatto che la fase di filtrare è realizzata mediante filtri commerciali standard che rispettano le specifiche ITU, e che detto impulso ottico è compreso nell’intervallo tra 1570 nm e 1580 nm.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
La Richiedente ha notato sorprendentemente come il rapporto tra due finestre spettrali attigue appartenenti allo spettro Raman rimanga costante anche a fronte di una perturbazione meccanica indotta sulla fibra sensore. Preferibilmente, il rapporto tra le componenti di due finestre spettrali attigue del segnale Raman anti-Stokes.
Il sensore utilizza una fibra standard singolo modo e preferibilmente componenti ottici standard per telecomunicazioni e permette di ottenere misure di temperatura su lunghe distanze con ottime prestazioni, ottima affidabilità e bassi costi.
Preferibilmente, vengono utilizzati filtri commerciali standard che rispettano le specifiche ITU (International Telecommunication Union), in particolare le raccomandazioni G.671 e G.694.1. In questo modo si ha una maggiore affidabilità dei componenti necessari all’implementazione del sensore, e quindi del sensore stesso. Infatti tali dispositivi standard sono sottoposti a severi test (Telcordia GR-1221).
Lo schema proposto permette, preferibilmente, la valutazione oltre che della distribuzione di temperatura anche della distribuzione di attenuazione lungo la fibra sensore. Le due misure vengono effettuate contemporaneamente ma in modo del tutto indipendente. Lo schema ottico proposto permette inoltre di applicare una tecnica di compensazione, notata sorprendentemente dalla Richiedente, che permette di normalizzare la misura di temperatura rispetto alle possibili perdite meccaniche della fibra sensore. In questo modo risulta possibile compensare tutti gli effetti di natura meccanica introdotti dalla fibra aumentando così la precisione e l'accuratezza delle misure effettuate.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali:
la figura 1 mostra schematicamente uno schema a blocchi di un esempio di realizzazione di un sensore in accordo alla presente invenzione;
la figura 2 mostra schematicamente lo spettro ottico completo riflesso da una fibra sensore, in accordo alla presente invenzione;
la figura 3 mostra schematicamente io spettro ottico riflesso da una fibra sensore relativo al solo segnale di Rayleigh, in accordo alla presente invenzione;
la figura 4 mostra schematicamente lo spettro ottico riflesso da una fibra sensore relativo ai segnali Raman anti-Stokes e Stokes, in accordo alla presente invenzione;
la figura 5 mostra schematicamente uno schema a blocchi di un esempio di realizzazione di un filtro in accordo alla presente invenzione;
la figura 6 mostra schematicamente le curve di attenuazione del circuito ottico di filtraggio, in accordo alla presente invenzione.
Riferendosi alla figura 1, un sensore di temperatura a fibra ottica, in accordo alla presente invenzione, comprende un generatore 10 di impulsi ottici, costituito da un diodo laser, ad esempio, DFB (Distibuted Feed Back), operante in terza finestra. L'impulso ottico è eventualmente amplificato ad un opportuno livello di potenza mediante l’utilizzo di un amplificatore 11 ottico, ad esempio, EDFA (Erbium Doped Fibre Amplifier). L'impulso ottico amplificato è accoppiato ad un capo della fibra sensore 13 attraverso un cireolatore 12 ottico a 3 porte. Altri dispositivi per l’accoppiamento impulso-fibra possono essere utilizzati.
La fibra sensore 13 è una fibra ottica standard per le telecomunicazioni, ad esempio, una fibra a singolo modo SMF (Single Mode Fibre ).
Il segnale retrodiffuso dalla fibra sensore 13 è indirizzato mediante il cireolatore 12 ad un multiplatore 14 OADM (Optical Add Drop Multiplexer), tipicamente utilizzato in sistemi di telecomunicazioni DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexer).
Questo componente 14, preferibilmente realizzato con tecnologia a film sottile o ottica integrata, presenta due canali di uscita 15 e 16, rispettivamente con funzione passabanda ed arrestabanda.
Il segnale retrodiffuso è del tipo di quello mostrato in figura 2, dove si nota il picco della componente di scattering Rayleigh, la componente di Raman Stokes lateralmente a destra e la componente Raman anti-Stokes lateralmente a sinistra.
Le curve di attenuazione dei due canali sono complementari e permettono la separazione della componente di scattering Rayleigh dalle rimanenti componenti spettrali retrodiffuse, in particolare della componente di Raman Stokes e Raman anti-Stokes.
In particolare, il filtro che fornisce il segnale al canale 15, ha funzione passa-banda, permette di separare la sola componente di Rayleigh dalla totalità dello spettro ottico del segnale retrodiffuso, come in figura 3. Tale filtro è caratterizzato da una banda-passante stretta, preferibilmente poche centinaia di GHz. La scelta della larghezza della banda passante deve garantire che sempre e solo la componente di Rayleigh venga filtrata. Deve quindi essere valutata in modo che possibili variazioni della lunghezza d’onda λο di emissione del generatore 10 (causate da derive termiche del componente, invecchiamento del componente, sensibilità alla corrente di alimentazione) non rendano inefficace questo filtraggio. Sperimentalmente è stato valutato come utilizzando impulsi di sonda lunghi tipicamente decine di nanosecondi e tenendo in considerazione tutte le cause di variazione di lunghezza d’onda sopra citate sia necessario, per un adeguato filtraggio, utilizzare un filtro con canale di drop caratterizzato preferibilmente da una banda passante pari a 200 GHz.
Il segnale di Rayleigh è quindi rivelato mediante l’utilizzo di un opportuno sistema di fotorivelazione 17, preferibilmente un fotodiodo con stadio di preamplificazione a transimpedenza TIA (Trans Impedance Ampfifier).
Il segnale elettrico fornito dal sistema di fotorivelazione 17 è applicato ad un elaboratore 18.
L'elaboratore 18, dal segnale ricevuto, può valutare, in modo noto, la distribuzione di attenuazione lungo la fibra sensore 13.
Il filtro che fornisce il segnale al canale 16 è utilizzato per attenuare la sola componente spettrale di Rayleigh lasciando pressoché inalterate le rimanenti componenti spettrali che indirizzate ad un circuito ottico di filtraggio 20 sono opportunamente selezionate, per la determinazione della distribuzione di temperatura lungo la fibra sensore.
Il filtro 20 comprende due filtri passabanda centrati su due porzioni contigue (finestre spettrali) appartenenti allo spettro Raman dei segnali ottici denominati anti-Stokes e produce due segnali ottici 21 e 22, visibili in figura 4.
Le due porzioni contigue sono bande larghe circa 50 nm. ciascuna, e sono distanti tra loro di circa 15 nm. In particolare, la banda del segnale 21 è di circa 60 nm. e la banda del segnale 22 è di circa 40 nm.
In alternativa è possibile utilizzare due porzioni contigue dei segnali ottici denominati Stokes, benché caratterizzati da minore sensibilità alla temperatura.
I segnali ottici 21 e 22 sono inviati a corrispondenti sistemi di fotorivelazione 23 e 24, preferibilmente fotodiodi a valanga APD (Avalanche Photo Diode).
I segnali elettrici forniti dai sistemi di fotorivelazione 23 e 24 sono applicati all'elaboratore 18.
L’elaboratore 18 determina la temperatura della fibra sensore 13 utilizzando una tecnica di compensazione ossia un metodo che permette di normalizzare la misura di temperatura rispetto alle possibili perdite di natura meccanica della fibra sensore (stress meccanici quali fenomeni di micro/macro bending, pressione, splice).
L’elaboratore 18 esegue il rapporto tra i segnali elettrici forniti dai sistemi di fotorivelazione 23 e 24.
I due segnali se riportati in un opportuno grafico rappresentano il così detto tracciato OTDR; tale grafico, attraverso la seguente così detta equazione OTDR, mette in relazione la potenza del segnale retrodiffuso con la distanza alla quale il segnale stesso è stato generato.
dove
P è la potenza dell’impulso lanciato in fibra,
α(λ0) è il coefficiente di attenuazione della fibra alla lunghezza d'onda del segnale di eccitazione,
O(AAS) è il coefficiente di attenuazione della fibra alla lunghezza d’onda del segnale Raman Anti_Stokes retrodiffuso,
τ è la durata dell'impulso di eccitazione e Γ(Τ,λ) è l'efficienza di scattering Raman spontaneo (SRS) funzione della lunghezza d’onda e della temperatura T.
La prima operazione compiuta sulle tracce acquisite è la conversione da scala lineare a scala logaritmica mediante l’utilizzo delle seguenti equazioni.
AS_l(dB) = 20log(as_l)
AS _ 2(dB) = 20 log(as _ 2)
Dove AS_1 e AS_2 sono le tracce in scala lineare. A questo punto si opera una semplice operazione di rapporto tra le due tracce. Naturalmente operando in scala logaritmica l'operazione che si compie è quella di sottrazione. E’ possibile ora convertire la traccia ottenuta dal rapporto tra AS_1 e AS_2 in una traccia di temperatura. Questa operazione è applicabile mediante l'utilizzo di un coefficiente di conversione detto sensibilità, calcolato sperimentalmente, che mette in relazione la potenza del segnale con la temperatura. L'ultima operazione compiuta è quella di filtraggio, attraverso un filtro a media mobile è possibile migliorare la risoluzione della misura senza per altro alterare la banda del segnale.
La tecnica di compensazione proposta è in grado di scorporare completamente gli effetti di natura meccanica indotti dalla fibra dagli effetti dovuti alfa sola temperatura.
La validità della tecnica proposta è confermata da differenti misure sperimentali che hanno mostrato alla Richiedente come il rapporto tra due finestre spettrali attigue appartenenti allo spettro Raman rimanga costante anche a fronte di una perturbazione meccanica indotta sulla fibra sensore.
In particolare, si è notato come questo valore risulti sostanzialmente costante anche a fronte di differenti variazioni meccaniche.
Analizzando invece il rapporto tra due finestre appartenenti una allo spettro Raman ed una allo spettro Rayleigh si è notato come tale valore cambi introducendo un contributo di errore nella determinazione della temperatura.
In accordo alla presente invenzione, oltre alla possibilità di effettuare una misura simultanea di temperatura ed attenuazione, è possibile ottenere una misura di temperatura più precisa a tutto vantaggio delle prestazioni complessive del sistema.
Nel caso in cui non si voglia effettuare la misura di attenuazione ma solo la misura di temperatura è possibile utilizzare lo stesso schema di figura 1, eliminando il multiplatore 14 ed il sistema di fotorivelazione 17, e collegando direttamente il canale 16 al cireolatore 12.
In una forma di realizzazione preferita i circuiti ottici di filtraggio 14 e 20 comprendono componenti standard per le telecomunicazioni, ad esempio, realizzati con tecnologia a film sottile, che permettono di ottenere misure di temperatura su lunghe distanze con ottime prestazioni, ottima affidabilità e costi bassi.
I filtri sono normalmente utilizzati per l'accoppiamento segnale-pompa negli amplificatori ottici, e filtri WDM arresta-banda tipicamente utilizzati per l’attenuazione/reiezione di segnali caratterizzati da uno spettro ottico stretto.
Riferendosi alla figura 5, il segnale proveniente dal cireolatore 12 viene indirizzato ad un filtro 30 arresta banda con banda compresa tra 1579 nm e 1580 nm, per eliminare residui della componente di Rayleigh.
Le curve di attenuazione dei due canali del filtro 30 sono complementari e sul ramo di filtro non utilizzato è presente il segnale di Rayleigh come quello presente sul canale 15. Come filtro 30 è stato utilizzato, ad esempio, un filtro commercializzato dalla società JDSU con la sigla DWS-2F-51 4-3P-2-0.
In successione al filtro 30 vi è un filtro 31 WDM.
Il filtro 31 presenta due canali di uscita, rispettivamente con funzione passabanda che fornisce il segnale 21, corrispondente ad una delle due finestre spettrali appartenente al segnale Raman anti-Stokes, al sistema di fotorivelazione 23, e con funzione arrestabanda che fornisce il segnale al successivo filtro 32.
Le curve di attenuazione dei due canali del filtro 31 sono complementari e permettono la separazione della banda C (1525 nm - 1565 nm) dall’intero spettro ottico. In particolare la funzione passa-banda permette di attenuare l'intero spettro ottico ad eccezione della sola banda C; la funzione arresta-banda permette invece di attenuare la sola banda C lasciando pressoché inalterate le rimanenti componenti spettrali, li canale del filtro 31 con funzione passa banda è utilizzato per selezionare una regione spettrale con lunghezza d’onda compresa tra 1525 nm e 1565 nm. Come filtro 31 è stato utilizzato, ad esempio, un filtro commercializzato dalla società JDSU con la sigla FWS-F00-1 0.
Il filtro 32 presenta due canali di uscita, rispettivamente con funzione passa-basso e passa-alto, che non viene utilizzato.
Il filtro 32 ha l'obiettivo di selezionare l’altra delle due regioni spettrale appartenente alla banda Raman anti Stokes, ossia il segnale 22, caratterizzato dall’avere una lunghezza d’onda inferiore a 1510 nm, limite fissato dalle caratteristiche del filtro WDM C/L, e contemporaneamente attenuare le componenti spettrali non ancora attenuate dal filtro 31. Come filtro 32 è stato utilizzato, ad esempio, un filtro commercializzato dalla società JDSU con la sigla FWS-A00-2-1-0.
Il segnale ottico 21 fornito al sistema di fotorivelazione 23 è un segnale compreso nella banda tra circa 1525 nm e 1565 nm.
Il segnale ottico 22 fornito al sistema di fotorivelazione 24 è un segnale compreso nella banda tra circa 1450 nm e 1510 nm.
Il filtro deve garantire la pressoché totale attenuazione del segnale Rayleigh retrodiffuso, tipicamente 30 dB superiore alla componente Raman anti-Stokes, e la contemporanea attenuazione della componente Raman Stokes, tipicamente 3 dB superiore alla componente Raman anti-Stokes.
Eventuali residui di segnale Rayleigh introducono nella misura di temperatura indesiderati off-set che alterano l’accuratezza e la precisione della misura stessa. Risulta quindi necessario attenuare il segnale di Rayleigh fino a portarlo almeno 20 dB al di sotto delle potenze tipiche della componente Raman anti-Stokes, il filtro implementato deve quindi garantire un’attenuazione totale sulla componente Rayleigh di almeno 50 dB.
Eventuali residui di segnale Raman Stokes diminuiscono invece la risoluzione di temperatura ΔΤ della misura. Al fine di garantire una risoluzione di temperatura ΔΤ dell’ordine di 1°C è necessario che il residuo di segnale Raman Stokes abbia un livello di potenza inferiore allo 0,15% rispetto alla potenza totale della componente Raman anti-Stokes. Il filtro implementato deve quindi garantire un’attenuazione totale sulla componente Raman Stokes di almeno 30 dB (0,15% = 28 dB 28 dB 3 dB = 31 dB).
Sulla base di queste assunzioni e dall’analisi delle curve di attenuazione del circuito ottico di filtraggio implementato, visibile in figura 6, è stato possibile definire un intervallo ottimo di lunghezze d’onda per il funzionamento del sensore di temperatura di tipo Raman.
In particolare si può notare come una prima limitazione sulla lunghezza d’onda λ0sia fissata dalla lunghezza d'onda di taglio del canale con funzione passabanda del filtro 31. Tale lunghezza d’onda, in accordo con le specifiche ITU, si pone a 1565 nm (estremo superiore della banda C pari a 1525-1565 nm). Al di sotto di questa lunghezza d’onda non sarebbe possibile ottenere la necessaria attenuazione sulla componente di segnale Rayleigh.
Inoltre per le assunzioni fatte precedentemente è necessario garantire un'attenuazione di almeno 30 dB sulla componente Raman Stokes e di almeno 50 dB sulla componente Rayleigh. Se la prima condizione è facilmente ottenibile su entrambi i canali, la seconda condizione è ben più limitante, soprattutto sul segnale 21 , ed impone cosi un secondo vincolo sulla lunghezza d’onda operativa λο. In particolare si può osservare come il valore minimo di attenuazione (50 dB) si ottenga a 1570 nm.
Se si decide di spostare la lunghezza d'onda operativa λο verso la zona del lontano-infrarosso il vantaggio in termini di attenuazione delle componenti spettrali non interessanti per la misura si contrappone alla perdita in termini di attenuazione del segnale utile. Infatti a causa del fenomeno di assorbimento infrarosso l’attenuazione media della fibra sensore aumenta notevolmente con chiara penalizzazione sulle componenti di Raman anti-Stokes che vengono analizzate per la determinazione della temperatura.
Inoltre spostando la lunghezza d’onda operativa AO verso la zona del lontano infrarosso è possibile notare come, a causa della particolare architettura del circuito ottico di filtraggio implementato, vengano analizzate porzioni sempre più piccole del segnale Raman antiStokes, questo a discapito della risoluzione di temperatura ΔΤ complessiva del sensore. Inoltre, diminuisce anche la potenza del segnale di eccitazione. E’ quindi necessario attenuare le componenti spettrali non necessarie alla misura e simultaneamente massimizzare le porzioni di segnale Raman anti-Stokes analizzate per garantire una risoluzione di temperatura ΔΤ dell’ordine di 1°C. Sperimentalmente si è valutato come superiormente ad una lunghezza d’onda operativa Λ0, corrispondente a 1580 nm, non sia più possibile ottenere tali valori di risoluzione di temperatura ΔΤ.
Per le motivazioni appena esposte la presente invenzione propone un intervallo di lunghezze d’onda operativo per il funzionamento di un sensore di temperatura di tipo Raman, in particolare si definisce che la lunghezza d’onda del segnale di sonda A0 debba essere compresa tra 1570 nm e 1580 nm.
La scelta di un intervallo ottimo di lunghezze d'onda Ao per il funzionamento di un sensore di temperatura a fibra ottica di tipo Ràman, permette la realizzazione di un sensore che utilizzi componenti ottici standard, che rispettano le specifiche imposte dall' ITU (International Teleccomunication Union) di qualità ed affidabilità certificata.
Il sistema così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Filtro per un sensore di temperatura in fibra ottica comprendente almeno un primo ed un secondo filtro ottico per filtrare un impulso ottico riflesso da detta fibra ottica, caratterizzato dal fatto che detti almeno un primo ed un secondo filtro ottico comprendono filtri commerciali standard che rispettano le specifiche ITU, e che detto impulso ottico è compreso nell’intervallo tra 1570 nm e 1580 nm.
  2. 2. Filtro in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto almeno primo filtro e detto secondo filtro filtrano due porzioni contigue dei segnali ottici denominati anti-Stokes o dei segnali ottici denominati Stokes.
  3. 3. Filtro in accordo alla rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che dette due porzioni contigue di segnali ottici denominati anti-Stokes o dei segnali ottici denominati Stokes sono convertiti in un primo segnale elettrico ed un secondo segnale elettrico.
  4. 4. Filtro in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto primo filtro è un filtro arresta banda centrato sul segnale ottico di Rayleigh.
  5. 5. Filtro in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto secondo filtro comprende un terzo ed un quarto filtro, detto terzo filtro è un filtro passa-banda centrato su una prima porzione dei segnali ottici denominati anti-Stokes, detto quarto filtro è un filtro arresta-banda per bloccare detta prima porzione dei segnali ottici denominati anti-Stokes.
  6. 6. Filtro in accordo alla rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che detto secondo filtro comprende un quinto filtro, accoppiato a detto quarto filtro, detto quinto filtro è un filtro passa-basso che fornisce una seconda porzione dei segnali ottici denominati anti-Stokes, contigua a detta prima porzione.
  7. 7. Filtro in accordo alla rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che dette due porzioni contigue dei segnali ottici sono comprese nell'intervallo rispettivamente di circa 1450-1510 nm, e di circa 1525-1565 nm.
  8. 8. Filtro in accordo alla rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che dette due porzioni contigue dei segnali ottici sono bande larghe circa 50 nm.
  9. 9. Sensore di temperatura a fibra ottica comprendente un filtro in accordo alla rivendicazione 1.
  10. 10. Sensore di temperatura in accordo alla rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che detta fibra ottica è accoppiata ad un cavo ad alta tensione.
  11. 11. Sensore di temperatura in accordo alla rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto di comprendere un elaboratore che esegue il rapporto tra detto primo segnale elettrico e detto secondo segnale elettrico.
  12. 12. Metodo di filtraggio per un sensore di temperatura in fibra ottica comprendente le fasi di: filtrare un impulso ottico riflesso da detta fibra ottica, caratterizzato dal fatto che la fase di filtrare è realizzata mediante filtri commerciali standard che rispettano le specifiche ITU, e che detto impulso ottico è compreso nell’intervallo tra 1570 nm e 1580 nm.
  13. 13. Metodo di filtraggio in accordo alla rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che la fase di filtrare comprende la fase di filtrare due porzioni contigue dei segnali ottici denominati anti-Stokes.
  14. 14. Metodo di filtraggio in accordo alla rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che dette due porzioni contigue dei segnali ottici sono comprese nell'intervallo rispettivamente di circa 1450-1510 nm, e di circa 1525-1565 nm.
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