ITBA990017A1

ITBA990017A1 - Assorbente esterno particolarmente atto ad impedire al flusso mestruale di penetrare tra i glutei.

Info

Publication number: ITBA990017A1
Authority: IT
Inventors: Iolanda Calia
Original assignee: Iolanda Calia
Priority date: 1999-04-30
Filing date: 1999-04-30
Publication date: 2000-10-30
Also published as: IT1307895B1; EP1048277A2; EP1048277A3

Description

Domanda di brevetto per Invenzione Industriale

Il ritrovato si riferisce ad un assorbente esterno atto ad impedire al flusso mestruale di penetrare fra i glutei e, più in particolare, atto ad impedire la formazione di fastidiose macchie di sangue sulle mutande a livello dei glutei, specie se si è in posizione supina, e di conseguenza sulle lenzuola la notte durante il periodo del ciclo femminile.

Com’è noto, uno dei maggiori problemi che una donna riscontra durante i giorni del ciclo mestruale è quello di preservare, grazie agli assorbenti, i suoi indumenti intimi e le sue lenzuola da indesiderate e fastidiose macchie di sangue.

Queste macchie antiestetiche costituiscono un serio problema in posizione sdraiata, poiché il sangue non viene drenato verso Γ interno dell’assorbente, ma tende a penetrare fra i glutei e quindi a macchiare indumenti intimi al livello posteriore e le lenzuola durante, specie per le donne aventi un flusso molto abbondante (dopo parto...) oppure per quelle costrette a lunghe degenze in ospedale.

Lo stato dell’ arte include vari prodotti che tentano di risolvere questo problema, tra i quali: a) assorbenti esterni speciali notte con strato assorbente molto più spesso della media, ma che presentano l’inconveniente di essere poco confort evoli e che comunque non risolvono specificamente il problema delle macchie posteriori;

b) assorbenti esterni speciali notte con “ali vive”: si tratta di assorbenti più lunghi circa del 30% rispetto alla media e un po’ più larghi nella parte posteriore, muniti di ali elasticizzate laterali che ne permettono una migliore aderenza alle mutande durante i movimenti notturni; detti assorbenti risolvono il problema delle macchie laterali e posteriori in caso di flussi leggeri, ma hanno il difetto di non essere adatti a flussi molto abbondanti e obbligano a portare delle mutande molto alte dietro;

c) assorbenti esterni muniti di due canalini longitudinali laterali per il drenaggio del sangue verso il loro interno , che presentano il difetto di non risolvere il problema delle macchie posteriori;

d) assorbenti interni che risolvono qualsiasi problema di macchie laterali o posteriori ma presentano tre inconvenienti:

1) necessità di cambiarli ogni quattro ore, quindi poco comodi di notte;

2) impossibilità di usarli dopo certe operazioni chirurgiche oppure dopo il parto;

3) forte reticenza psicologica da parte di certe donne a utilizzare questo tipo di assorbente. Scopo del presente ritrovato è quello di fornire a tutte le donne un assorbente esterno atto ad impedire al flusso mestruale di penetrare fra i glutei specialmente durante la notte e comunque ogni volta che la donna deve assumere la posizione supina, permettendo, in modo confortevole ed efficace, di drenare il sangue verso l’interno dell’assorbente, impedendogli di provocare macchie posteriori sulle mutande e/o lenzuola.

L’assorbente è descritto in dettaglio nel seguito ed è illustrato dalle figure delle tavole di disegni allegate in alcune esecuzioni preferite.

In particolare:

Fig. 1, illustra una prima esecuzione dell’assorbente secondo l’invenzione;

Fig. 2, la sezione longitudinale A- A;

Fig. 3, le sezioni trasversali B-B e C-C;

Fig. 4, una seconda esecuzione dell’assorbente secondo l’invenzione;

Fig. 5, la sezione longitudinale D-D della fig. 4;

Fig. 6, le sezioni trasversali E-E e F-F;

Fig. 7, una terza esecuzione dell’assorbente secondo l’invenzione;

Fig. 8, la sezione longitudinale G-G della fig. 7;

Fig. 9, le sezioni trasversali H-H e I-I.

Come si nota nella fìg. 1 l’assorbente è formato da due parti fondamentali; lo strato inferiore è costituito da un comune assorbente 1, lo strato superiore da un assorbente più sottile 2, con interno materiale superassorbente.

Dall’assorbente superiore 2 che ha un’area uguale a circa la metà dell’ assorbente inferiore 1, si prolunga una linguetta 3 di larghezza d di alcuni centimetri e lunghezza 1 tale da portarsi in prossimità del bordo dell’assorbente inferiore 1.

L’assorbente superiore 2 è saldato all’assorbente inferiore 1 lungo i bordi 2.1; la superficie sottostante 1.2 dell’assorbente inferiore 1 è ricoperto, come nei comuni assorbenti, da un film in plastica impermeabilizzante 7 con adesivo 4.

La superficie sottostante l’assorbente 2 e la linguetta 3 ad esso incorporata non è ricoperta dal film impermeabilizzante e adesivo; lo strato assorbente della linguetta 3 è invece totalmente ricoperto o meglio ancora inguainato per tutta la sua lunghezza nel tessuto filtrante 5 - vedi sezione C-C.

Come si nota nella fig. 2, la linguetta 3, non essendo munita inferiormente di un film adesivo in plastica, non aderisce alla superficie 1.1, in modo da poter essere sollevata. Nell’esecuzione di fig. 4, manca l’assorbente sottile 2 che ricopre la parte superiore dell’assorbente 1 e l’estremità anteriore 9 della linguetta 3 è resa solidale alla faccia superiore 1.1 dell’assorbente 1 mediante idoneo adesivo o termosaldatura 8, in modo che la linguetta possa essere sollevata.

In quest’esecuzione la faccia inferiore della linguetta 3 è ricoperta da un film impermeabilizzante 7 o altro idoneo materiale non adesivo, mentre la faccia superiore è ricoperta dal tessuto filtrante 5 il quale, lungo i bordi, è reso solidale al film di plastica 7. Le sezioni E-E e F-F della fig. 4 chiariscono maggiormente la composizione della linguetta 3.

Nella sezione E-E della fig. 6 si nota infatti lo strato assorbente 6 al quale è sovrapposto lo strato filtrante 5, e sottoposto il film impermeabilizzante 7.

Lo strato 5 e il film impermeabilizzante sono resi solidali lungo i bordi mediante termosaldatura o idoneo mezzo di unione.

Nella sezione longitudinale D-D di fig. 5, si nota che la linguetta 3 si può sollevare non essendo vincolata alla superficie 1.1 dell’assorbente da adesivo.

In quest’esecuzione il film di plastica di fig. 5 forma una canalizzazione del flusso verso la parte anteriore dell’assorbente.

Nella fig. 7 varia il modo di applicazione della linguetta 3 al sottostante assorbente 1. L’estremità anteriore della linguetta 3 viene vincolata alla superficie superiore 1.1 dell’assorbente 1 mediante un’appendice 10 il cui asse è normale all’asse longitudinale della linguetta 3, in modo da formare con quest 'ultima una T.

La linguetta 3 dell’esecuzione di fig. 7 è rivestita inferiormente da un film impermeabilizzante 7 come la linguetta 3 dell’esecuzione di fig. 4. Anche in questo caso la faccia inferiore della linguetta non è munita di un adesivo ed è Ubera di adattarsi al corpo. In un’ulteriore esecuzione degli assorbenti illustrati nelle fig. 4 e 7, la faccia inferiore dell’estremità 11 della linguetta 3, è priva del film impermeabilizzante per facilitare l’assorbimento del flusso da parte dello strato sottostante 1.1 dell’assorbente ed evitare che possa essere convogliato verso il bordo posteriore.

La parte anteriore 12 della linguetta, provvista di film impermeabilizzante, per svolgere meglio la sua funzione di contenimento deve essere posizionata in corrispondenza del canale di deflusso.

La presenza della linguetta 3, grazie alla sua forma e collocazione, quando la donna è in posizione supina, rallenta il deflusso del sangue mestruale in modo che l’assorbente sottostante abbia il tempo di svolgere la sua funzione senza sovraccaricarsi.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) “Assorbente esterno particolarmente atto ad impedire al flusso mestruale di penetrare tra i glutei”, l’assorbente di forma anatomica tradizionale, essendo particolarmente funzionale quando la donna giace supina, caratterizzato da un comune assorbente (1) al quale è sovrapposto nella parte destinata ad essere indossata anteriormente un secondo assorbente più sottile di materiale superassorbente (2), saldato lungo il bordo perimetrale (2.1) al bordo perimetrale dell’assorbente (1), l’area dell’assorbente (2) essendo circa la metà di quella dell’assorbente (1), l’assorbente (2) essendo fornito di un’appendice (3) avente la forma di una linguetta di larghezza d di alcuni centimetri e di lunghezza 1 tale da raggiungere la prossimità dei bordo posteriore (1.3) dell’assorbente (1), lo strato assorbente della linguetta (3) essendo ricoperto o inguainato dallo strato filtrante (5), la faccia inferiore (1.2) dell’assorbente (1) essendo ricoperta da un film impermeabilizzante (7) con adesivo .
2) Assorbente esterno particolarmente atto ad impedire al flusso mestruale di penetrare tra i glutei”, l’assorbente di forma anatomica tradizionale essendo particolarmente funzionale quando la donna giace supina, caratterizzato da un comune assorbente sottile (1) sulla cui faccia superiore (1.1) è applicata con un adesivo o saldatura o altro mezzo analogo l’estremità di una linguetta (3) di larghezza d e lunghezza 1 come nella rivendicazione 1, formata da uno strato assorbente (6) ricoperto superiormente da uno strato filtrante (5) e inferiormente da un film impermeabilizzante non adesivo (7).
3) Assorbente di cui a rivendicazione (2), caratterizzato dal fatto che l’estremità (9) della linguetta (3) applicata con adesivo o saldatura o altro analogo mezzo sulla faccia (1.1) dell’assorbente (1) ha una forma circolare.
4) Assorbente di cui a rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che lestremità (10) della linguetta (3), applicata con adesivo o saldatura o altro mezzo idoneo sulla faccia (1.1) dell’assorbente (1), ha la forma di una striscia rettangolare formante con la linguetta medesima una T.
5) Assorbente di cui a rivendicazioni 2 ,3 e 4, caratterizzato da un film impermeabilizzante (7) che ricopre solo una parte (12) della superficie inferiore della linguetta (3), e dal fatto che l’altra metà (11) della superficie inferiore della linguetta medesima è priva del film impermeabilizzante.