ITBA970010A1

ITBA970010A1 - Attrezzo per causare la caduta di olive,mandorle e altri frutti simi- lari dalla chioma di un albero, mediante spazzole oscillanti.

Info

Publication number: ITBA970010A1
Authority: IT
Inventors: Nicola Buonora
Original assignee: Nicola Buonora; Pistoia Elinda
Priority date: 1997-02-26
Filing date: 1997-02-26
Publication date: 1998-08-26
Also published as: ES2152145B1; ES2152145A1; IT1295122B1

Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale a nome di

Il ritrovato è un attrezzo per causare la caduta di olive, mandorle, nocciole, caffè ed altri frutti similari, mediante un'azione bacchiante e rastrellante.

Gli attrezzi più perfezionati per effettuare la bacchiatura e la rastrellatura della chioma di un albero di olive sono costituiti da pettini oscillanti formati da un supporto sul quale sono montati parallelamente dei rebbi distanziati diversamente a seconda che debbano fornire un effetto bacchiante o rastrellante.

L'effetto bacchiante precede comunque l'effetto rastrellante ed è preponderante poiché i rastrelli, prima di causare la penetrazione dei rami tra i rebbi, causano comunque un'azione bacchiahte.

D'altra parte, poiché la bacchiatura causa delle oscillazioni e vibrazioni di rami e rametti, la \ penetrazione della rastrelliera nella chioma dell'albero, viene ostacolata e non se ne può sfruttare adeguatamente la sua funzione per causare, in particolare, la caduta delle olive più piccole e non ancora mature, ovvero più tenacemente attaccate ai propri peduncoli.

Scopo principale della presente invenzione è quello di eliminare il suddetto inconveniente con un attrezzo munito di rebbi oscillanti che possano effettuare, con pari intensità e contemporaneamente, un'azione rastrellante ed un'azione bacchiante, in modo da incrementare la quantità oraria di olive, in particolare di quelle più tenaci al distacco, che possono essere raccolte insieme a quelle più mature.

Per tale scopo l'invenzione risolve il problema della penetrazione dei rebbi nella chioma della pianta in modo da causare contemporaneamente e più efficacemente l'effetto bacchiante sulle olive mature e quello rastrellante sulle olive più tenaci al distacco.

L'invenzione risolve altresì il problema di ridurre l'attrito cui i rebbi rastrellanti sono soqgetti quando penetrano tra i rami e rametti strisciando su di essi. Una esecuzione preferita del ritrovato è descritta in dettaglio nel seguito con riferimento alle figure delle tavole di disegni allegate che illustrano rispettivamente :

fig. 1, le spazzole oscillanti viste dall'alto;

fig. 2, un rebbio compatto intubato in boccole rotanti; fig. 3, un rebbio cavo con base tronco-conica infilabile attraverso la base delle spazzole;

fig. 4, una vista delle spazzole parallelamente al piano di oscillazione;

fig. 5, una vista delle spazzole, normalmente al piano di oscillazione;

. fig. 6, lo schema di un dispositivo di oscillazione tradizionale;

fig. 7, lo schema del dispositivo di oscillazione secondo l'invenzione.

Le spazzole oscillanti sono formate da una base 1 . perpendicolarmente alla guale sono applicati dei rebbi 3 piani ciascuno infilato con la sua estremità in un bossolo cilindrico 5 solidale alla base e ad essa bloccati tramite un bullone 6: nella posizione di riposo, le basi sono complanari.

. I rebbi possono essere anche cavi, vedi 3.1 di fig.3; in tal caso hanno una estremità tronco-conica che si infila in una boccola tronco-conica 16, attraverso un foro nella base 1 e si blocca con una vite 17.

Nella esecuzione preferita illustrata dalle figure, i . rebbi 3, 3.1 sono incamiciati in boccole 4 sovrapposte, e sono, in tal caso, genericamente identificati dal numero di riferimento 2.

Le boccole 4 dei rebbi 2 sono folli intorno all'asse dei rebbi medesimi in modo che, ruotando, venga facilitata la . penetrazione dei rami tra di essi e la rastrellatura delle olive; in altri termini, in modo che l'effetto rastrellante sia più efficace e meglio cooperi con l'effetto bacchiante.

Ciascuna base è imperniata, tramite una forcella a . tridente 13, a una forcella 7.1 di un supporto 7 il quale è collegato all'asta di sostegno dell'attrezzo mediante una boccola 11 fissata al supporto 7 medesimo con un bullone 15; l'asta di sostegno può essere cava per trasmettere pneumaticamente la spinta al pistone 10.1 . scorrevole nel cilindro 10, il quale causa le oscillazioni delle basi 1 delle spazzole.

La trasmissione del moto del pistone 10.1 è effettuata tramite la piastra 9 applicata all'estremità del pistone con un bullone 16 formante due leve 9.1 all'estremità di . ciascuna delle quali sono imperniate due maglie di catena 12 che a loro volta sono imperniate, all'estremità opposta, ad una barretta metallica 8 solidale alle basi 1 della spazzola posizionata nella parte opposta rispetto all'asse di simmetria XX.

. Tramite le due barrette metalliche 8, le maglie di catena 12 trasmettono la spinta del pistone 10.1 alle basi 1 delle due spazzole imperniate tramite la forcella 13 a tridente ed il perno 14 alle forcelle 7.1 del supporto 7.

. I rebbi montati sulle basi 1 sono reciprocamente distanziati in modo da causare un'azione bacchiante, ma sono posizionati simmetricamente e parallelamente a quattro direzioni fondamentali, ovvero all'asse di oscillazione Y-Y, all'asse di simmetria X-X ed alle diagonali W-W e Z-Z passanti per l'asse del pistone 10.1. Tale posizionamento dei rebbi, mentre da una parte facilita la loro penetrazione tra i rami, li curva senza causarne la rottura e/o scortecciarli, di modo che nella oscillazione di ritorno delle spazzole causa uno strisciamento dei rebbi medesimi contro i peduncoli delle olive che sono ancora attaccate ai rametti, recidendoli o strappandoli .

I rebbi montati sulle basi 1 di ciascuna delle spazzole sono di lunghezze diverse e, nell'insieme, le loro punte sono tangenti ad una superficie concava C la cui convessità è rivolta verso la parte centrale di ciascuna base.

Infatti, i rebbi 2.1, più distanti, giacenti in uno dei piani normali al punto di vista A, sono i più lunghi, mentre i rebbi 2.2 e 2.3, giacenti in piani normali al punto di vista A ma diversi dal primo, formano coppie di rebbi di minore lunghezza, ovvero le coppie di rebbi 2.2 e 2.3 toccano la superficie concava C in punti più bassi. Il rebbio centrale 2.5 di minore lunghezza non è tangente alla superficie C ed è affiancato da due coppie di rebbi 2.4 di maggiore lunghezza, in piani diversi ma paralleli ai precedenti.

I rebbi 3, quando sono incamiciati nelle boccole folli 4, sono muniti di un anello 3.2 di ritenuta che blocca le boccole medesime.

L'azione delle boccole 4 facilita ulteriormente l'azione rastrellante e l'asportazione dei frutti pendenti trasformando gli attriti radenti in attriti volventi dei rebbi sui rami.

Si ribadisce,che le barrette 8 fungenti da leve sono munite all'estremità libera di una boccola 8.1 collegata con una maglia di catena 12 al braccio di leva 9.1 della piastra 9 sistemato al di là del piano passante per l'asse di simmetria XX: in tal modo le barrette 8 formano dei bracci di leva più lunghi e causano ampiezze di oscillazione minori a parità di corsa del pistone, in modo che, con pari spinta del pistone, i rebbi causino una spinta maggiore sui rami.

Tutto ciò è illustrato negli schemi illustrati nelle figure 6 e 7.

L'attrezzo può essere adattato alla raccolta di mandorle o altri frutti di diverse caratteristiche, variando il numero dei rebbi.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) "Attrezzo per causare la caduta di olive, mandorle e altri frutti similari dalla chioma di un albero, mediante spazzole oscillanti", caratterizzato da un'azione bacchiente contemporanea a quella rastrellante, causata da due insiemi di rebbi montati su due basi quasi complanari e contrapposte le quali oscillano normalmente ad un asse di simmetria XX giacente nel piano passante per l'asse del pistone che ne provoca le oscillazioni.
2) Attrezzo di cui a rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulle basi (1) delle spazzole sono applicati dei rebbi di lunghezze diverse reciprocamente distanziati in modo da causare un effetto bacchiante e, contemporaneamente, un effetto rastrellante non basato su una minore distanza tra i rebbi medesimi, le basi delle spazzole essendo fulcrate, mediante perni (14), alle forcelle (7.1) di un supporto (7) collegato, da una parte, all'asta di sostegno dell'attrezzo tramite una boccola (11) e, dall'altra, ad un cilindro (10) munito di un pistone (10. 1) che causa le oscillazioni delle spazzole medesime intorno ai perni (14) tramite delle maglie di catena (12) applicate da una parte alle estremità di due barrette (8) saldate con l'altra estremità ad uno dei bordi delle basi (1) contrapposte e, dall'altra, ai bracci (9.1) di una piastra (9) solidale al pistone.
3) Attrezzo di cui a rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le barrette (8) sono munite ad una estremità di una boccola (8.1) collegata ad uno dei due bracci (9.1) della piastra (9) solidale al pistone (10.1), posizionato al di là del piano di simmetria XX rispetto al punto di attacco della rispettiva barretta alla base contrapposta (1).
4) Attrezzo di cui a rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le punte dei rebbi sono in parte tangenti ad una superficie concava C nella quale la concavità sovrasta la parte centrale di ciascuna delle basi (1).
5) Attrezzo di cui a rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato da rebbi (3) incamiciati da boccole (4) folli ovvero atte a poter girare intorno all'asse dei rebbi (3) medesimi, i rebbi essendo muniti superiormente di un anello di ritenuta (3.2) che limita i movimenti . assiali delle boccole medesime.
6 ) Attrezzo di cui a rivendicazioni precedenti , caratterizzato dal fatto che i rebbi sono posizionati sulle basi ( 1 ) simmetricamente , in modo da essere paralleli a quattro direzioni diverse , ovvero parallelamente al piano di oscillazione parallelamente all'asse di simmetria X-X normale all ' asse di oscillazione Y-Y e parallelamente alle due diagonali W-W e Z-Z passanti per l'asse del pistone 10.1.
7) Attrezzo di cui a rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i rebbi formano degli interspazi di larghezza sufficiente a permettere la penetrazione tra i rami incurvandoli tangenzialmente ai rebbi medesimi, e dal fatto che, nell'oscillazione di ritorno delle spazzole, si causa uno strisciamento di più rebbi contro i peduncoli delle olive che sono ancora attaccate ai rami, recidendo o strappando i peduncoli medesimi.
8) Attrezzo di cui a rivendicazioni 6 e 7, caratterizzato da un effetto rastrellante causato dallo strisciamento dei rebbi contro i rami curvati e tesati dai rebbi.
9) Attrezzo di cui a rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le oscillazioni delle spazzole sono reciprocamente contrapposte e avvengono in un piano normale al piano di simmetria XX passante per l'asse del pistone.
10) Attrezzo di cui a rivendicazioni precedenti, caratterizzato da rebbi monocorpo in plastica, alluminio nylon, carbonio, resina o altro idoneo materiale con basso peso specifico, compatti o, in alternativa, cavi, incamiciati o non in boccole (4), con base cilindrica o tronco-conica infilabili nella base (1) con la punta e bloccabili in un supporto tronco-conico (16) con una idonea vite (17).
11 ) Attrezzo di cui a rivendicazioni precedenti , caratterizzato dal fatto che il numero dei rebbi varia in relazione al tipo di frutti da raccogliere.