ITAN20120057A1

ITAN20120057A1 - Reggipiano con molla di montaggio automatico e relativo dispositivo di apertura rapida manuale

Info

Publication number: ITAN20120057A1
Application number: IT000057A
Authority: IT
Inventors: Flaviano Fioretti; Michele Marcantoni; Fabio Orlandoni; Rosalino Usci
Original assignee: Euro Orvel Srl
Priority date: 2012-05-14
Filing date: 2012-05-14
Publication date: 2013-11-15

Description

“REGGIPIANO CON MOLLA DI MONTAGGIO AUTOMATICO E RELATIVO DISPOSITIVO DI APERTURA RAPIDA MANUALE”,

DESCRIZIONE

I dispositivi reggi piano attualmente noti dalla tecnica non sono in grado di garantire contemporaneamente tutte le prestazioni richieste: il produttore del dispositivo esige bassissimi costi di produzione ed un elevato grado di automazione del processo di pre-assemblaggio; il produttore di mobili esige invece: bassissimi costi di acquisto del dispositivo, un elevato grado di automazione del processo montaggio del dispositivo al fianco del piano (comprese le lavorazioni sul piano stesso), l'impilabilità dei piani su se stessi dopo il montaggio precedente e tempi minimi per il fissaggio del piano all'inte del mobile; inoltre il mobiliere pretende che non si rechino danni al mobile (in termini di graffiatura delle pareti interne durante il posizionamento del piano o di sgancio improvviso di quest'ultimo durante il trasporto del mobile completo); infine, l'utente finale vorrebbe poter ri-posizionare velocemente il piano su diversi livelli all'interno del mobile senza dover ricorrere ad utensili e tanto meno al mobiliere.

Il concetto fondamentale di reggi piano a montaggio automatico ed a sgancio manuale è acquisito da molto tempo, basta consultare ad esempio i brevetti US2252570, FR2040601 per rendersi conto che l'idea di un perno rigido spinto da un mezzo elastico all'interno di un foro e la possibilità di ritrarlo manualmente per smontare il piano è vecchia di decenni. Recentemente le evoluzioni di queste soluzioni hanno raggiunto un notevole livello di affinamento industriale soprattutto rivolto alla riduzione dei costi: i documenti EP1454565A1, EP1228721A1 discutono entrambi di un dispositivo reggipiano ad innesto automatico costituito da almeno 3 pezzi tra cui una molla di compressione, un telaio plastico ed un perno metallico inserito frontalmente al telaio. Entrambe le soluzioni proposte presentano elevati costi di realizzazione e solo il EP1454565A1 non richiede un utensile per il riposizionamento del piano (disinnesto del perno e successivo "riarmo" manuale per una nuova installazione). I brevetti DE20213924U1 ed EP2177129 prevedono invece il posizionamento manuale preventivo dei gruppi-perno (perno e linguetta di movimentazione ricavati in un unico componente) sulle pareti del mobile, quindi il piano è fatto scendere verticalmente fino ad agganciare i gruppi-perno già inseriti sulle pareti. Il piano deve recare già montati i telai cilindrici. Dunque il montaggio al mobile non è automatico. Sebbene lo smontaggio del piano avvenga senza utensili azionando manualmente uno "slider", solo la soluzione EP2177129 prevede anche la possibilità di alloggiare una molla rendendo completamente automatico (e costoso) il sistema.

La presente invenzione risponde in modo completamente nuovo a tutte le esigenze di cui sopra: in Fig.i ed in Fig.2 è rappresentato un esempio realizzativo dove il reggi piano viene inserito e compresso all'intemo foro di alloggiamento (45) praticato sul fianco della mensola (40) ed è costituito da una molla elicoidale di compressione (10) a sezione e passo multipli (rappresentata in Fig.3) che da sola realizza sia la funzione di perno rigido ad una estremità (innestandosi nel foro (55)), sia la funzione di molla di ritorno per la restante parte del corpo (Fig.4), consentendo l'impegno ed il disimpegno del perno (12) sul foro (55). Oltre alla molla (10), il reggi mensola è costituito da un terminale di azionamento (20) a forma di "OMEGA" (aH'intemo del quale la molla (10) è parzialmente calettata Fig.4) azionando manualmente il quale, si ottiene lo scorrimento prismatico del terminale (20) all'interno del foro di alloggiamento (45). Grazie al montaggio con interferenza l'attrito tra la superficie esterna del terminale (20) e le pareti interne del foro (45), pur permettendo la relativa traslazione prismatica, garantisce che il terminale (20) (ed il perno (12)) rimangano stabilmente in posizione retratta anche quando cessa l'azione manuale e rimane solo la spinta contraria della molla (10). In Fig.4 è rappresentata una sezione trasversale del reggi piano con perno in posizione estesa ed il piano (40) completamente montato al mobile (50); da notare che il terminale (20) rimane sempre nella medesima posizione ed è solo il perno-molla che arretra durante tutta la fase di montaggio del piano al mobile. In Fig.5 la stessa sezione riguarda il perno-molla in posizione retratta a seguito di un'azione mani linguetta di movimentazione (25), trascinando la quale, si ottiene lo scorrimento prismatico del terminale (20) all'interno del foro di alloggiamento (45) (Si veda Fig.2).

La molla (10), ricavata da un unico tratto di filo ed opportunamente conformata e modellata come in Fig.3, da sola, arreca a se la funzione di perno e di molla di ritorno in un unico corpo. Essa infatti presenta ad un'estremità una serie di spire compatte (spire neutre, generalmente ottenute con un passo P2identico allo spessore "f" del filo ed un forte precarico) di diametro esterno D2e lunghezza utile L2tali da realizzare un perno rigido (12) che si adatta perfettamente al foro (55). Poiché l'ultima spira del perno (12) reca la tranciatura finale del filo, questa viene vantaggiosamente doppiamente ripiegata sia verso l'asse del perno che verso l'altra estremità (11) della molla (10), in modo da prevenire qualsiasi rischio di graffiatura durante lo strisciamento del perno (12) sulle pareti del mobile (50) durante il montaggio automatico del piano (40). La parte della molla costituente il perno (12) è poi raccordata con un opportuno salto di sezione (da D2a Di) al corpo vero e proprio, di lunghezza utile L2opportunamente commisurata sia al diametro esterno Di cha allo spessore "s" del piano (40) (Fig.2). Il corpo della molla (di diametro utile Di) è vantaggiosamente conformato in modo da somministrare la corretta spinta assiale al perno (12) garantendo al contempo una discreta rigidità trasversale atta a resistere al caricamento di oggetti sul piano (40). Notevole è la scelta del passo Pi in relazione alla dimensione caratteristica "f" del filo (Pi<2f) tale da impedire che aggancino l'un l'altra quando ammassate per il trasporto o per il montaggio automatico. Infine, anche la forma della parte terminale (il) del corpo della molla è studiata per massimizzare l'automazione del processo di montaggio: questa estremità è avvolta con spirali di diametro decrescente in direzione del fondo (47) del foro (45) (Fig.2) in modo da favorire l'inserimento della molla (10) nel foro (45) evitando ad esempio l'impuntamento dell'estremità (11) con il salto di sezione del foro (45). Così conformata, la molla (10) è in grado di assolvere alle funzioni di montaggio automatico del piano con costi minimi di produzione, acquisto ed installazione; pur garantendo l'assenza di danneggiamenti al mobile (graffiatura e trasporto). Per garantire anche la funzionalità di sgancio rapido manuale è previsto il terminale di azionamento (20).

Il terminale di azionamento (20) in Fig.i ed in Fig.2 è dotato di una superficie interna (24) di forma pressoché cilindrica atta a guidare una molla elicoidale di compressione (10) e a permetterne il movimento assiale relativo; detta superficie interna (24) presenta inoltre una brusca riduzione di sezione (22) (generalmente di forma tronco-conica) che permette il passaggio della sezione minore D2 della molla (10) verso il foro (55) costituendo un vincolo unilaterale (Fig.4) all'estensione della molla stessa: comprimendo dall'esterno il perno (12) della molla, questa si comprime strisciando sulla superficie (24) che rimane immobile (fase di montaggio automatico); mentre traslando manualmente il terminale (20) verso il centro del piano si induce una compressione alla molla (10) ed il relativo del perno (12) che abbandona il foro (55) (fase di sgancio manuale, Fig.5). In questo modo, il reggi piano garantisce tutte le prestazioni richieste con soli due componenti meccanici.

In Fig.6 e Fig.7 è rappresentato un ulteriore esempio realizzativo del presente trovato, realizzato con la medesima molla (10) ed un terminale di azionamento in due pezzi: la molla elicoidale di compressione a sezione e passo multipli (io) è parzialmente alloggiata all'interno di un cilindro di azionamento (120) che reca ad un'estremità un'apertura a tronco di cono (122) e che reca lateralmente una linguetta di movimentazione (125) capace, quest'ultima, di traslare come guida prismatica aH'intemo di un telaio (130) a forma di "OMEGA". Il suddetto telaio (130) a forma di OMEGA" (Fig.8) è atto ad essere innestato sul foro di alloggiamento (45) sul fianco del piano (40) e reca un'apertura laterale (121) lungo la generatrice inferiore della superfìcie esterna (126). In questa versione, la prima estremità (12) della molla (10) attraversa sia l'apertura tronco-conica (122) che il telaio (130) Fig.9, mentre la seconda estremità (11) della molla (10) preme sul fondo (47) del foro di alloggiamento (45). La superfìcie esterna cilindrica (126) del telaio (130) è montata con forte interferenza aH'intemo del foro (45) e la relativa apertura laterale (121) presenta una ampiezza che decresce debolmente allontanandosi dalla parete (50) verso il centro del piano (convergenza) grazie alla leggera deformazione elastica del telaio (130) incastrato nel foro (45). In questo modo, partendo dalla configurazione con il perno arretrando manualmente la linguetta movimenta

si ottiene l'estrazione del perno (12) dal foro (55) (Fig.10) vincendo una forza d'attrito crescente tra (120) e (130) che mantiene arretrato il cilindro di azionamento (120) anche dopo l'apertura manuale. Caratterizzante è il fatto che la conformazione della apertura (121) può essere vantaggiosamente sostituita o combinata con una opportuna convergenza presente anche quando il telaio (130) è a riposo Fig.8.

Claims

RIVENDICAZIONI ι) Un dispositivo reggi piano ad innesto automatico e sgancio rapido manuale da inserire sul fianco di un piano (40) che deve essere fissata alle pareti laterali (50) di un mobile dotate di fori ciechi (55) (Fig.i e 2); costituito da: una molla elicoidale di compressione (10) a sezione e passo multipli, posizionata all'intemo di un terminale di azionamento (20); un terminale di azionamento (20) a forma di "OMEGA" recante ad un'estremità un'apertura a tronco di cono (22) e che reca lateralmente una linguetta di movimentazione (25) azionando manualmente la quale, si ottiene lo scorrimento prismatico del terminale (20) all'interno del foro di alloggiamento (45) sul fianco della mensola (40); caratterizzato dal fatto che: la prima estremità (12) della molla elicoidale di compressione (10) a sezione e passo multipli attraversa l'apertura tronco-conica (22) ed il terminale (20) (Fig.2) ed è conformata in modo da realizzare un perno rigido da innestare sul foro (55) a parete del mobile (50) (Fig.4) e, contemporaneamente, la seconda estremità (11) della molla elicoidale (10) preme sul fondo (47) del foro di alloggiamento (45) realizzato sul fianco della mensola (40).
2) Una molla elicoidale di compressione (io) (Fig.3) a sezione e passo multipli appoggiata sul fondo (47) del foro di alloggiamento (45) realizzato sul fianco del piano (40) per il fissaggio automatico di quest'ultima alle pareti laterali (50) di un mobile, dotate di fori ciechi (55); caratterizzata dal fatto che: la molla (10) è ricavata da un unico tratto di filo continuo ed è dotata di almeno due sezioni principali (Di) e (D2) realizzate con passi (P1); (P2) e lunghezze (LO; (L2) diversi e valgono contemporaneamente tutte le disugualianze che seguono (Fig.2 e 3): s > 3d > Di > (d+2f) > (D2+2f) > 5f 10D1> L1 > (i.5)s > L2> (i.5)d Essendo: (s) lo spessore del piano (40) (Fig.2) (d) il diametro del foro cieco (55) (Fig.2) (D1; D2) i diametri esterni delle due sezioni principali della molla (10) (Fig.3) (L1; L2) le lunghezze a riposo delle due sezioni principali della molla (10) (Fig.3) (f) la dimensione caratteristica del filo (es.: il diametro di un filo tondo) (Fig.3) 3) Una molla elicoidale di compressione (10) (Fig.3) a sezione e passo multipli secondo la rivendicazione 2) precedente, caratterizzata dal fatto che: il passo (Pi) della sezione maggiore (D1) è strettamente inferiore al doppio della dimensione caratteristica (f) del filo ed il passo (P2) della sezione minore (D2) è inferiore od uguale alla dimensione caratteristica (f) del filo (realizzando di fatto delle spire neutre impaccate) e le spire sono fortemente pre-caricate durante l'avvolgimento. 4) Una molla elicoidale di compressione (10) (Fig.3) a sezione e passo multipli secondo le rivendicazioni 2) e 3) precedenti, caratterizzata dal terminale della sezione inferiore (D2) presenta l'estremità finale del filo ripiegata sia verso l'interno della spira che ripiegata verso la sezione maggiore (Dx) e dal fatto che la seconda estremità (il) della molla (io) è avvolta con spirali di diametro decrescente in direzione del fondo (47) del foro (45). 5) Un terminale di azionamento (20) a forma di "OMEGA", secondo la rivendicazione 1) precedente (Fig.i e 2), caratterizzato dal fatto che: la superficie esterna cilindrica (26), e la superficie interna piana (27) della linguetta di movimentazione (25) vengono accoppiate come guida prismatica alla superficie interna del foro (45) con una interferenza tale da garantire un attrito di strisciamento che trattenga il terminale (20) in qualsiasi posizione relativa del perno (12) rispetto al foro (55) (da tutto dentro a tutto fuori) e, contemporaneamente, ne permetta la movimentazione manuale attraverso la linguetta di movimentazione (25) senza l'ausilio di qualsivoglia utensile. 6) Un dispositivo reggi piano ad innesto automatico e sgancio rapido manuale da inserire sul fianco di un piano (40) che deve essere fissato alle pareti laterali (50) di un mobile dotate di fori ciechi (55) secondo le rivendicazioni 1) e 5) precedenti, caratterizzato dal fatto che l'intero sistema è costituito da due sole parti monolitiche, essendo la molla (10) ricavata da un unico tratto di filo ed essendo il terminale (20) ricavato in pezzo unico (ad esempio attraverso lo stampaggio ad iniezione) (Fig.1 7) Un dispositivo reggi piano ad innesto automatico e sgancio rapido manuale da inserire sul fianco di un piano (40) che deve essere fissato alle pareti laterali di un mobile (50) dotate di fori ciechi (55) (Fig.6 e 7); costituito da: una molla elicoidale di compressione a sezione e passo multipli (10) parzialmente alloggiata all'interno di un cilindro di azionamento (120); un cilindro di azionamento (120) che reca ad un'estremità un'apertura a tronco di cono (122) e che reca lateralmente una linguetta di movimentazione (125) capace, quest'ultima, di traslare come guida prismatica all'intemo di un telaio (130) a forma di "OMEGA"; un telaio (130) a forma di "OMEGA" (Fig.8) atto ad essere innestato sul foro di alloggiamento (45) sul fianco del piano (40) e recante un'apertura laterale (121) lungo la generatrice inferiore della superficie esterna (126); caratterizzato dal fatto che: la prima estremità (12) della molla elicoidale di compressione a sezione e passo multipli (10) attraversa sia l'apertura tronco-conica (122) che il telaio (130) ed è conformata in modo da realizzare un perno rigido da innestare sul foro (55) a parete del mobile (50), mentre la seconda estremità (11) della molla (10) preme sul fondo (47) del foro di alloggiamento (45) realizzato sul fianco del piano (40); caratterizzato contemporaneamente dal fatto che la superficie esterna cilindrica (126) del telaio (130) è montata con forte interferenza all'intemo del foro (45) e che la relativa apertura laterale (121) presenta una ampiezza che decresce debolmente allontanandosi dalla parete (50) verso il centro della mensola ( alla leggera deformazione elastica del telaio (130) incastrato nel foro (45); in questo modo, partendo dalla configurazione con il perno (12) esteso (Fig.9) ed arretrando manualmente la linguetta di movimentazione (125) si ottiene l'estrazione del perno (12) dal foro (55) (Fig.10) vincendo una forza d'attrito crescente tra (120) e (130) che mantiene arretrato il cilindro di azionamento (120) anche dopo l'apertura manuale. 8) Un dispositivo reggi piano ad innesto automatico e sgancio rapido manuale da inserire sul fianco di un piano (40) che deve essere fissato alle pareti laterali di un mobile (50) dotate di fori ciechi (55); costituito da: una molla elicoidale di compressione, un perno, un dispositivo per l'azionamento prismatico simultaneo di molla e perno; tutti alloggiati all’interno di un telaio posizionato sul foro di alloggiamento (45) sul fianco del piano (40); caratterizzato dal fatto che: molla, perno e dispositivo di azionamento vengono montati posteriormente al telaio, essendo il fronte di quest’ultimo affacciato al foro (55) del mobile (50).