ITAN20110032A1 - Attrezzatura e sistema per la realizzazione di una struttura di supporto per tettoie a falda inclinata. - Google Patents

Attrezzatura e sistema per la realizzazione di una struttura di supporto per tettoie a falda inclinata. Download PDF

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ITAN20110032A1
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IT000032A
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Stefano Ambrogini
Massimo Marzocchini
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G S R L As
Gama S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H6/00Buildings for parking cars, rolling-stock, aircraft, vessels or like vehicles, e.g. garages
    • E04H6/02Small garages, e.g. for one or two cars
    • E04H6/025Small garages, e.g. for one or two cars in the form of an overhead canopy, e.g. carports

Description

“ATTREZZATURA E SISTEMA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA DI SUPPORTO PER TETTOIE A FALDA INCLINATA†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un’attrezzatura e un sistema per la realizzazione di strutture di supporto per tettoie a falda inclinata.
In effetti da molto tempo vengono utilizzate tettoie a falda inclinata che si avvalgono di rispettive strutture metalliche di supporto formate da una pluralità di elementi verticali portanti.
Normalmente queste tettoie vengono installate all’aperto per fornire sommaria copertura ad automezzi, utensili o macchine operatrici di vario genere, partite di merci in attesa di utilizzo o di spedizione e simili.
In tempi più recenti à ̈ invalso l’uso di realizzare simili tettoie utilizzando, come elementi di copertura, i moderni pannelli fotovoltaici, i quali, grazie ad una simile diretta esposizione ai raggi solari, possono generare energia a vantaggio del rispettivo proprietario.
Va detto in ogni caso che qualsiasi tettoia a falda inclinata richiede un’accurata progettazione in relazione alle sollecitazioni cui essa va incontro in presenza di venti di particolare intensità.
L’assetto inclinato dei suoi anzidetti elementi di copertura, infatti, pone questi ultimi nella condizione di “prendere†molto vento e di rischiare di essere addirittura strappati via.
Per evitare una simile evenienza occorre prevedere che la struttura metallica preposta al sostegno di qualsiasi tettoia sia sufficientemente robusta, anche nella specifica prospettiva di limitare al minimo le anzidette possibili sollecitazioni che il vento scarica sui rispettivi elementi di copertura.
L’importanza di queste strutture di supporto risulta peraltro aumentata nel caso in cui le anzidette tettoie siano realizzate con pannelli fotovoltaici, in considerazione del consistente peso che detti pannelli scaricano su di esse.
In effetti per dare sufficiente rigidità alle tettoie a falde inclinate attualmente sono utilizzate due principali tipologie di elementi verticali portanti.
La prima tipologia prevede l’adozione di una pluralità di identici elementi a portale, ciascuno dei quali formato da due aste verticali parallele collegate in sommità da una traversa inclinata, effettivamente destinata a sostenere il peso, previo opportuno reciproco fissaggio, del pannello fotovoltaico che dovrà formare la falda della rispettiva tettoia.
Ebbene se à ̈ vero che simili elementi a portale possono essere considerati sufficientemente robusti ed efficienti, occorre anche sottolineare come gli stessi adottino una struttura piuttosto pesante e notevolmente ingombrante, che impedisce peraltro di poter sfruttare la spazio in corrispondenza del quale ciascuno di essi viene fissato al terreno.
Una seconda tipologia di queste strutture portanti per tettoie a falda inclinata utilizza come elemento modulare un’asta metallica verticale, la cui estremità superiore risulta fissata al centro di una sovrastante traversa di assetto inclinato, controventata sui due lati dell’asta medesima per il tramite di rispettivi puntoni-tiranti.
Non appena questa asta verticale sia conficcata stabilmente nel terreno, si potrà dunque provvedere a fissare un pannello fotovoltaico (o un eventuale differente elemento di copertura) in corrispondenza della sua anzidetta traversa superiore inclinata, tramite opportune intelaiature intermedie di supporto.
Il vantaggio di un simile elemento verticale portante à ̈ certamente quello di rivelarsi piuttosto snello e ben poco ingombrante al suolo; permangono tuttavia alcune riserve in ordine alle sue reali capacità funzionali.
Sulla base delle precedenti considerazioni si comprende infatti come l’asta verticale di un simile elemento portante si disponga sostanzialmente a metà della lunghezza dell’elemento di copertura fissato in corrispondenza della sua anzidetta traversa inclinata di sommità.
In un simile contesto à ̈ facile comprendere come ciascuna di tali aste verticali, e sostanzialmente l’intera tettoia che esse sostengono, sia soggetta a subire forti ed incontrollate oscillazioni in conseguenza di eventuali sollecitazioni laterali che si scarichino sui sovrastanti elementi di copertura, magari a causa del forte vento.
Inutile dire che questo deprecabile fenomeno si verifica per il fatto che l’estremità inferiore dell’asta di ciascuno degli anzidetti elementi verticali di supporto risulta conficcata al suolo soltanto per un breve tratto e che – per tale ragione – si rivela certamente incapace di contrastare efficacemente le anzidette sollecitazioni laterali che si manifestino a carico dei sovrastanti elementi di copertura inclinati.
In realtà vi à ̈ chi ha già trovato il modo di ovviare ad una simile incontrollata tendenza all’oscillazione delle strutture portanti appena descritte, grazie ad un aumento del diametro (e dunque della rigidità) della loro anzidetta asta verticale “singola†e grazie ad una maggiore sezione dei rispettivi plinti di ancoraggio al suolo.
Si dà il caso tuttavia che questo accorgimento provochi di conseguenza anche un considerevole aumento del peso di ciascuno degli anzidetti elementi verticali portanti, così come del relativo costo di produzione.
Partendo da queste valutazioni critiche, lo scopo specifico della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura portante per tettoie a falda inclinata, anche se formate da pannelli fotovoltaici, che sia in grado di limitare al minimo le oscillazioni delle tettoie medesime pur adottando elementi verticali di supporto dotati di una configurazione estremamente snella ed economica.
Come sarà meglio chiarito nel prosieguo, la vera peculiarità della presente invenzione à ̈ quella di aver realizzato elementi modulari di supporto per tettoie a falda inclinata dotati di una struttura talmente sottile e leggera che potrebbe addirittura essere considerata inidonea all’uso, se non fosse che, nell’ambito della medesima invenzione, à ̈ stato anche studiato un particolare sistema di montaggio dei diversi esemplari di questi stessi elemento modulari di supporto.
Si tratta in effetti di un sistema di montaggio che assicura che tra i vari esemplari degli anzidetti elementi modulari si generi una sinergia tale per cui gli stessi si pongano di fatto nella condizione di sostentarsi rigidamente a vicenda.
Più precisamente à ̈ previsto che i vari esemplari di tali elementi verticali di supporto siano disposti su due file parallele ed alternate, ciascuna delle quali fissata al suolo sostanzialmente in corrispondenza di uno dei bordi longitudinali della rispettiva tettoia a falde inclinate.
In un simile contesto à ̈ infatti previsto che gli elementi di supporto montati in corrispondenza di uno dei bordi longitudinali della tettoia sia chiamato a contrastare le eventuali sollecitazioni che il forte vento vada a scaricare, dopo aver investito la tettoia medesima, sugli elementi di supporto montati in corrispondenza dell’altro bordo longitudinale di quest’ultima.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una rappresentazione assonometrica di un tratto di una tettoia a falda inclinata realizzata secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista frontale della tettoia di figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista laterale della tettoia di figura 1;
- la figura 4 à ̈ l’ingrandimento del particolare A di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate l’attrezzatura secondo il trovato si avvale di tre elementi modulari metallici (1, 2, 3), utilizzabili di volta in volta nel numero desiderato.
Il primo di tali elementi modulari consiste in un primo palo (1) raccordato in sommità con un braccio inclinato rivolto verso il basso (1a); essendo prevista la presenza, in posizione intermedia, tra il tratto superiore del palo anzidetto (1) ed il rispettivo braccio inclinato (1a), di un puntone-tirante (1b).
Il secondo degli anzidetti elementi modulari consiste in un secondo palo (2) dotato di un’altezza pari a quella dell’anzidetto primo palo (1) ed altresì raccordato in sommità con un braccio inclinato rivolto verso l’alto (2a).
Anche in questo caso à ̈ prevista l’adozione di un puntone-tirante (2b) interposto tra il tratto superiore di questo secondo palo (2) ed il rispettivo braccio inclinato (2a).
Le figura 3 permette di verificare un’altra importante condizione, legata al fatto che gli anzidetti bracci (1a, 2a) dei due anzidetti pali (1, 2) presentano esattamente la medesima inclinazione.
Nella versione mostrata nelle figure allegate questi bracci inclinati (1a, 2a) degli anzidetti primo (1) e secondo (2) pali rappresentano i tratti di sommità, opportunamente piegati, di questi ultimi; tuttavia nulla vieta di realizzare i bracci medesimi con una soluzione costruttiva alternativa.
Si noti ancora che gli anzidetti pali (1, 2) terminano inferiormente con una medesima punta (1c, 2c) che presenta esternamente un profilo elicoidale atto a favorire la penetrazione nel terreno (TR) del rispettivo palo.
Il terzo elemento modulare dell’attrezzatura secondo il trovato consiste invece in una semplice asta rettilinea (3).
La figura 1 illustra il sistema di montaggio dei tre anzidetti elementi tubolari (1, 2, 3), ai fini della realizzazione di una struttura di supporto per una tettoia a falda inclinata (T) realizzata, nel caso specifico, con una pluralità di pannelli fotovoltaici (P), posti fianco a fianco.
Ebbene il sistema secondo il trovato prevede che vengano piantate al suolo una fila di primi pali (1) e, di fronte a questa, una fila di secondi pali (2); essendo altresì previsto che i pali (1) che compongono la prima fila siano sfalsati rispetto ai pali (2) che compongono la seconda fila.
L’ulteriore condizione à ̈ che gli anzidetti pali (1, 2) si rivolgano reciprocamente i rispettivi bracci inclinati (1a, 2a); quest’ultima condizione fa sì che detti bracci (1a, 2a), essendo dotati di un identico angolo di inclinazione, definiscano un unico piano virtuale inclinato, secondo quanto suggerisce in particolare la figura 3.
Per completare la posa in opera della struttura destinata a sostenere una tettoia a falda inclinata occorre infine fissare orizzontalmente due o più esemplari dell’anzidetta asta rettilinea (3) al di sopra dei bracci inclinati (1a, 2a) degli anzidetti primi e secondi pali (1, 2).
La figura 4 mostra una possibile forma costruttiva del giunto (4) utilizzato per realizzare il fissaggio “a croce†di una delle anzidette aste rettilinee (3) con il braccio (1a) di uno degli anzidetti primi pali (1).
In particolare questo giunto (4) à ̈ stato progettato pensando ad una versione dell’attrezzatura secondo il trovato in cui sia gli anzidetti pali (1, 2), che le anzidette aste rettilinee (3) adottino una sezione circolare.
Ebbene un simile giunto (4) consiste in pratica in un cavallotto realizzato con un tondino metallico e sostanzialmente formato da due bracci paralleli (4a, 4b), piegati ad “U†capovolta, che risultano raccordati, in corrispondenza di un’estremità, da un tratto trasversale avente profilo sostanzialmente a culla (4c).
Ebbene un simile cavallotto (4) va infilato lungo il braccio inclinato (1a) del primo palo (1), in maniera che detto braccio (1a) si insedi esattamente nella culla (4c) che ne raccorda gli anzidetti bracci paralleli (4a, 4b).
A questo punto si può infilare entro il cavallotto medesimo (4) un’esemplare dell’anzidetta asta (3), in maniera tale che la stessa si insedi esattamente entro il tratto di sommità della concavità ad “U†capovolta formata dai due anzidetti bracci paralleli (4a, 4b).
Il definitivo fissaggio dell’asta (3) al di sopra del braccio (1a) che la sostiene si genera grazie alla posa in opera di un piastrino (5) che reca verso le estremità due fori atti ad essere penetrati dalle estremità libere degli anzidetti bracci (4a, 4b) del cavallotto (4), nel momento in cui questo stesso piastrino (5) si porti a contatto con il profilo inferiore del braccio anzidetto (1a).
Si consideri peraltro che le due anzidette estremità libere dei bracci (4a, 4b) del cavallotto (4) terminano con rispettivi tratti filettati atti a debordare inferiormente dall’anzidetto piastrino (5), sì da potersi accoppiare con rispettivi dadi che consentono lo stabile serraggio del piastrino medesimo contro il profilo inferiore del braccio (1a) e in definitiva lo stabile accoppiamento tra l’asta rettilinea (3) ed il sottostante medesimo braccio (1a).
In ogni caso, una volta terminato il montaggio delle anzidette aste rettilinee (3), non resta che fissare al di sopra di esse i vari pannelli fotovoltaici (P) o gli eventuali differenti elementi di copertura della costruenda tettoia (T).
Dopo aver terminato la descrizione delle modalità di posa in opera dell’anzidetta struttura di supporto per tettoie a falda inclinata, si ritiene opportuno ribadire – con specifico riferimento alla figura 1 – la logica con cui detta struttura riesce effettivamente a limitare al minimo le possibili oscillazioni della tettoia medesima (T) pur in presenza di vento forte.
Si consideri intanto che le file degli anzidetti primi (1) e secondi (2) pali si vengono a trovare sostanzialmente all’altezza dei bordi longitudinali (B1, B2) della rispettiva tettoia (T); si consideri altresì che grazie all’anzidetto sfalsamento delle loro rispettive file, i primi (1) ed i secondi (2) pali sono distribuiti sul terreno (TR) in corrispondenza dei vertici di una virtuale traiettoria a zig-zag.
Questa duplice condizione permette di verificare – ove si segua lo sviluppo longitudinale della tettoia (T) – come i primi pali (1) montati all’altezza del primo bordo longitudinale (B1) della tettoia (T) siano regolarmente alternati con i secondi pali (2) montati all’altezza del secondo bordo longitudinale (B2) della stessa.
Ebbene in un simile assetto i primi pali (1) posti in corrispondenza del primo bordo longitudinale (B1) della tettoia (T) sono capaci di funzionare come altrettanti puntoni-tiranti nei confronti dei secondi pali (2) posti in corrispondenza del secondo bordo longitudinale (B2) della tettoia medesima, e viceversa.
Ciò equivale a dire che le due file di pali (1, 2) hanno la capacità di controbilanciarsi, nel senso che l’eventuale tendenza a flettersi incontrollatamente che si manifesta su una di tali file di pali (per l’azione del vento forte e per l’effettovela prodotto dalla sovrastante tettoia) viene efficacemente contrastata dall’altra fila di pali.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura modulare per la realizzazione di tettoie a falda inclinata (T) caratterizzata per il fatto di essere composta dai seguenti elementi modulari: - un primo palo (1) recante in sommità un braccio inclinato rivolto verso il basso (1a); - un secondo palo (2) reca in sommità un braccio inclinato (2a) rivolto verso l’alto, che presenta la medesima inclinazione dell’anzidetto braccio inclinato (1a) del primo palo (1); - una barra rettilinea (3); - un giunto (4) atto a realizzare il fissaggio “a croce†di una delle anzidette barre rettilinee (3) al di sopra degli anzidetti bracci (1a, 2a) degli anzidetti primi (1) e secondi (2) pali.
  2. 2) Attrezzatura modulare secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti bracci inclinati (1a, 2a) degli anzidetti primo (1) e secondo (2) pali rappresentano i tratti di sommità, opportunamente piegati, di questi ultimi.
  3. 3) Attrezzatura secondo la prima o entrambe le precedenti rivendicazioni, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti primo (1) e secondo palo (2) terminano inferiormente con una punta (1c, 2c) che reca esternamente un profilo elicoidale.
  4. 4) Attrezzatura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata per il fatto che il primo (1) e secondo (2) palo adottano un puntone-tirante (1b, 2b) montato in posizione intermedia tra il loro tratto di sommità ed il loro rispettivo braccio inclinato (1a, 2a).
  5. 5) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che l’anzidetto giunto (4) consiste in un cavallotto realizzato con un tondino metallico e sostanzialmente formato da due bracci paralleli (4a, 4b), piegati ad “U†capovolta, che risultano raccordati, in corrispondenza di un’estremità, da un tratto trasversale di raccordo avente profilo sostanzialmente a culla (4c); essendo previsto che le estremità opposte dei medesimi bracci (4a, 4b) rechino una filettatura esterna e siano atte ad attraversare esattamente i fori di un piastrino (5), prima di essere accoppiate elicoidalmente con rispettivi dadi.
  6. 6) Sistema di montaggio dell’attrezzatura di cui alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto di prevedere la posa in opera di una fila degli anzidetti primi pali (1) e di una fila, parallela alla precedente, degli anzidetti secondi pali (2), in maniera tale che, nell’ambito delle due anzidette file parallele, i primi pali (1) siano regolarmente sfalsati rispetto ai secondi pali (2) e che gli uni e gli altri si rivolgano i rispettivi bracci inclinati (1a, 2a); essendo previsto che al di sopra degli anzidetti bracci (1a, 2a) siano fissati perpendicolarmente, per il tramite dell’anzidetto giunto (4), due o più esemplari dell’anzidetta asta rettilinea (3) a loro volta destinati a sostenere gli elementi di copertura di una tettoia a falda inclinata.
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US2045840A (en) * 1935-10-29 1936-06-30 Walter F Davey Shade
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