ITAL970016U1 - Dispositivo di protezione e antiscasso, particolarmente per casseforti , porte blindate e simili. - Google Patents

Dispositivo di protezione e antiscasso, particolarmente per casseforti , porte blindate e simili. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE del Modello Industriale di Utilità' dal titolo: "Dispositivo di protezione e antiscasso, particolarmente per casseforti, porte blindate e simili"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il presente. trovato si riferisce alle casseforti, porte blindate, portoncini blindali o simili.
Attualmente tali casseforti ed anche porte blindate o simili, malgrado i sistemi di sicurezza, risultano ancora piuttosto vulnerabili ad azioni di scasso, in quanto le zone critiche rappresentate dalle toppe delle chiavi di apertura e chiusura, potrebbero essere soggette ad introduzione di attrezzi di scasso, ad esempio di grimaldelli, oppure esplosivo o liquidi infiammabili con conseguente possibilità di scasso.
Scopo del trovato è quello di ovviare a tale inconveniente prevedendo di proteggere da azioni esterne tali zone critiche delle toppe, intervenendo pertanto sulla parte frontale esterna di dette casseforti, porte blindate · o simili, al fine di aumentare la protezione contro lo scasso e comunque di aumentare il tempo di scasso stesso necessario per portare a termine l’eventuale rapina.
Il Richiedente, tramite il brevetto depositato il 24/4/1997 con domanda n. AT97U000006 aveva già proposto un dispositivo di protezione e antiscasso, particolarmente .però per cassette di sicurezza, e tale dispositivo era particolarmente predisposto per sfruttare vantaggiosamente, al fine dell'applicazione del dispositivo alla cassetta, i fori già esistenti ai lati delle toppe destinati a ricevere viti di fissaggio, prevedendo poi il completo occultamento di tali mezzi di fissaggio allorché il trovato si trova nella configurazione di protezione delle dette toppe.
Scopo del trovato è quello di costituire una soluzione pratica, semplice, funzionale, affidabile e vantaggiosa, sia come realizzazione e come impiego, anche riferita alle casseforti, alle porte blindate e simili.
Questi scopi vengono ottenuti dal trovato prevedendo un dispositivo di protezione e antiscasso, i>articolarmente per casseforti, porte blindate o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere due piastre quadrilatere di cui una destinata ad essere fissata, in adatto modo, sulla superficie esterna dello sportello o porta della cassaforte o porta blindata o simili e l’altra piastra mobile scorrevole sulla detta piastra fissa e in grado di assumere una posizione di chiusura e cioè di protezione andando a sovrapporsi e quindi occultare le toppe per le chiavi di apertura e chiusura di detta cassaforte o porta blindata o simili, per assumere poi un'altra posizione di apertura, previa manovra e consenso dell’operatore, destinata a mettere a vista dette toppe per consentire l’introduzione e l'estrazione delle chiavi dello sportello o porta, prevedendo mezzi che consentano di mantenere la piastra mobile nella posizione di apertura per il normale svolgimento delle operazioni di introduzione ed estrazione delle chiavi dalle toppe, nonché mezzi per ripristinare la posizione di chiusura ad operazioni terminate ed altresì mezzi atti ad assicurare il bloccaggio della piastra mobile alla piastra fissa nella posizione di chiusura, assumendo il dispositivo, nella posizione di chiusura, una conformazione antiscasso e cioè consentendo di occultare le zone favorevoli allo scasso rappresentate soprattutto dalle toppe delle chiavi di apertura e chiusura, che potrebbero essere soggette ad introduzione di attrezzi di scasso, quali grimaldelli, oppure esplosivo o liquidi infiammabili o ad altre azioni esterne, con conseguenti possibilità di scasso, a tutto ciò ovviato proprio grazie --alla piastra mobile phe va invece a sovrapporsi a dette zone, occultandole completamente nella posizione di chiusura.
Queste ed altre caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano appariranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di un preferito esempio esecutivo, non limitativo, con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la fig. 1 è una vista anteriore frontale della piastra destinata ad essere fissata allo sportello di una cassaforte o simili, secondo il trovato;
la fig. 2 è una sezione trasversale della detta piastra fissa, ricavata secondo la linea II-II della fig. l i la fig. 3 è una vista posteriore frontale della suddetta piastra fissa di cui alla fig. 1;
la fig. 4 è una sezione trasversale, in stralcio, ricavata secondo la linea IV-IU della fig.3;
le figg. 5 e 6 sono rispettivamente una vista frontale anteriore e posteriore della piastra mobile;
la fig. 7 è una vista di testata della piastra mobile di cui alla fig.-.5;
le figg. 8 e 9 illustrano il dispositivo con la piastra mobile rispettivamente in posizione di apertura (accessibilità alla toppa) e di chiusura (occultamento della toppa);
la fig. 10 è una vista di testata del dispositivo, onde meglio comprendere gli accoppiamenti a coda di rondine tra le due piastre;
le figg. 11 e 12 sono due sezioni longitudinali schematiche illustranti il dispositivo con la piastra mobile, rispettivamente in posizione di apertura e di. chiusura;
la fig. 13 è una vista frontale del dispositivo con illustrato il cilindro antimanipolazione in posizione di bloccaggio, in vista dalla faccia posteriore della piastra fissa;
la fig. 14 è una sezione trasversale, in stralcio, ricavata secondo la linea XIV-XIV della fig. 13.
Con riferimento alle figure il dispositivo secondo il trovato comprende una piastra fissa 10 ed una piastra mobile 11.
La piastra fissa 10 è destinata ad essere applicata, per saldatura, alla superficie esterna dello sportello (non illustrato) di cassaforte o simili per l’esempio esecutivo illustrato.
In detta .piastra fissa 10 è previamente ricavata una sfinestratura 12, circolare per l'esempio esecutivo illustrato, opportunamente disposta e conformata, in maniera che a sovrapposizione avvenuta delia piastra fissa 10 sulla superficie esterna dello sportello della cassaforte, renda accessibile la toppa T .(fig. 8), cosi da consentire l’introduzione delle chiavi per le normali manovre di apertura e chiusura.
La piastra mobile 11 è destinata a traslare sulla piastra fissa da una posizione di chiusura (fig. 9) (occultamento ed inaccessibilità alla toppa) sino ad una posizione di apertura (fig. 8) (accessibilità alla toppa) e viceversa.
La piastra mobile 11 è traslabile sulla piastra fissa 10, grazie a guide a coda di rondine, con accoppiamenti maschio- femmina, sui lati o fianchi delle due piastre 11 e IO, paralleli alla direzione della traslazione, prevedendo le parti a maschio 13 nella piastra mobile 11, mentre le parti complementari a femmina 14 ricavate sulla piastra fissa 10.
La piastra mobile 11, in posizione di chiusura (fig.
9), va a far riscontro contro un bordo aggettante 110 previsto sulla faccia esterna della piastra fissa 10, su un lato ortogonale alle guide a coda di rondine.
Nella faccia interna della piastra mobile 11 (cioè rivolta verso.·, la piastra fissa 10) è ricavata una scanalatura 15 (figg. 5, 6, 7 e 8), chiusa alle due testate, parallela alle guide a coda di rondine, entro la quale va ad impegnarsi, in modo scorrevole, l’estremità di un perno 16 (fig. 8), inserito nella piastra fissa 10 tramite apposito foro passante 17 (figg. 1 e 3), fuoriuscente dalla piastra fissa 10, in maniera da limitare la traslazione durante la fase di apertura (fig. 8), cosi da impedire lo sfilamento della piastra mobile 11 dalla piastra fissa 10.
La piastra mobile 11 è mantenuta nella posizione di apertura (figg. 8 e 11), grazie a mezzi a scatto, consistenti preferibilmente in un perno 18 e molla antagonista 19, con detto perno 18, alloggiato in un corrispondente foro 20 passante della piastra fissa 10 a due diametri differenziati, di cui quello a diametro maggiore ricavato sulla faccia interna della piastra fissa 10 (fig. 11), andando, detto perno 18, con la sua testa 118 a far battuta in corrispondenza al diametro minore di detto foro 20, mentre la molla antagonista 19 è montata a compressione tra la testa 118 del perno 18 e la superficie esterna dello sportello o porta (non illustrati), in maniera che detto perno 18 possa automaticamente introdursi in un corrispondente foro passante 21 ricavato nella piastra mobile 11, detto foro 21 della .piastra mobile 11 pure previsto a diametri differenziati ed è ricavato col diametro maggiore sulla faccia interna della piastra mobile 11 (figg. 11 e 12), restando così vincolata e mantenuta, in tale posizione, la piastra mobile 11 alla piastra fissa 10, mettendo in vista ed accessibile la toppa T (figg. 8 e 11) per l’introduzione della chiave.
E’ poi possibile 'disattivare i mezzi a scatto che mantengono la piastra mobile 11 nella posizione di apertura, grazie ad un perno 22 con funzione di pulsantino, in . maniera che il suo gambo possa fuoriuscire dalla faccia esterna della piastra mobile 11, azionabile pertanto sulla faccia esterna della piastra mobile 11 stessa, in grado di far arretrare il perno di vincolamento 18, (fig. 12), avendo previsto l’estremità -interna di detto perno 22 provvista di una testa 220 destinata, nella posizione di svincolamento, a far riscontro contro la superficie esterna della piastra fissa 10, essendo assicurato in tal modo lo svincolamento del perno di vincolamento 18 dalla piastra mobile 11, tale piastra mobile lì che resta così svincolata e libera di poter traslare, andando a ripristinare la posizione di chiusura (figg. 9 e 12), fino a poter far battuta contro il bordo aggettante 110 di riscontro della piastra fissa 10, mentre in posizione di vincolamento entro la piastra mobile 11 (fig. 11), per effetto dèlia traslazione del perno di vincolamento 18 entro la piastra mobile 11, viene impedito lo sfilamento del perno a pulsantino 22 dalla piastra mobile 11 poiché la testa 220 va a far riscontro in corrispondenza al diametro minore di tale foro 21 passante della piastra mobile 11.
Sia la piastra mobile 11 che quella fissa 10 presentano coincidenti sfinestrature, rispettivamente 23 e 24, di opportuna forma complementare alla sezione trasversale di un cilindro antimanipolazione 25 e ad elevata cifratura, cosi da poter accogliere con accoppiamento mobile assiale, tale cilindro 25 azionabile da chiave esterna 26 (figg. 11, 12 e 14) da parte dell’operatore, destinato a consentire ed assicurare l’operazione di bloccaggio della piastra mobile 11 nella posizione di chiusura, nonché lo sbloccaggio di detta piastra mobile 11 da tale posizione di chiusura. Il detto cilindro antimanipolazione 25 è traslabile assialmente, previa corrispondente manovra di relativa chiave d’azionamento 26, entro le relative sfinestrature 23 e 24, coincidenti, previste rispettivamente nella piastra mobile 11 e nella piastra fissa 10, in maniera da poter assumere una posizione di bloccaggio andando a traslare fino a raggiungere la sfinestratura 24 della piastra fissa 10 (figg. 12 e 14) e a penetrare in essa sino a far riscontro contro la faccia dello sportello o porta, rispettivamente della cassaforte e porta blindata o simili, determinando la .posizione di bloccaggio nella posizione di chiusura, mentre è in grado di traslare in direzione· opposta, cosi da svincolare la piastra mobile 11 da quella fissa 10 per la traslazione di apertura (figli)-Nella posizione di bloccaggio (figg. 13 e 14), l’elemento a nasello 27 solidale alla rotazione della chiave 26 del cilindro antimanipolazione 25 è previsto che vada a potersi inserire in un’apposita sede 210 incavata ricavata nella piastra fissa 10 ed adiacente alla sfinestratura 24 di inserimento del cilindro antimanipolazione 25, in maniera che tale sede 210 possa accogliere l’elemento a nasello 27, consentendo nel contempo' che il cilindro antimanipolazione 25 possa traslare nella sfinestratura 24 della piastra fissa 10 ed assicurare l’ancoraggio antisfilamento del cilindro 25 dalla piastra mobile 11 per il fatto che l’elemento a nasello 27 è poi trattenuto dalla restante paretina 310 che definisce la sede 210, verso la faccia contro la piastra mobile 11, assicurando cosi il bloccaggio della piastra mobile 11 alla-piastra fissa 10 nella posizione di chiusura ed assicurando l’antisfilamento del cilindro 25 dalla piastra mobile 11 (fig. 14).
Nella posizione di sbloccaggio il cilindro 25 è munito di mezzi antisfilamento dalla piastra mobile 11 di limitazione della propria traslazione assiale, ad esempio costituiti· da un perno di arresto (non illustrato) inserito in foro 28 (figg. 5, 6, 7 ) di alloggiamento ricavato nella piastra mobile 11, sull’asse della sfinestratura 23 del cilindro 25, in grado di far riscontro in una incavatura 29 (fig. 11) ricavata longitudinalmente e parzialmente su un lato esterno del corpo del cilindro 25.
Nell’esempio esecutivo illustrato la piastra fissa 10 e mobile- 11 sono orientate, in maniera che la traslazione del movimento di apertura e chiusura, avviene in direzione verticale, ad esempio preferibilmente per Le casseforti o simili, però è inteso che l’orientamento delle due piastre 10 e 11 potrà avvenire in modo tale che la detta traslazione avvenga anche in direzione orizzontale, ad esempio preferibilmente per porte blindate o portoncini blindati o simili.
Secondo un’ulteriore forma esecutiva il dispositivo secondo il trovato può essere già previsto in fase di fabbricazione della cassaforte, porta blindata o simili. Il trovato non·è pertanto limitato all’esempio esecutivo testé descritto ed illustrato, ma comprende anche i modelli che conseguono pari utilità, utilizzando lo stesso concetto innovativo.
Da quanto precedentemente esposto, appare evidente perciò che il trovato potrà essere variato e modificato, nel suo complesso e nei singoli particolari, a seconda delle specifiche esigenze e convenienze di fabbricazione e d’impiego, nell’ambito degli equivalenti tecnici e funzionali, senza per questo abbandonare il concetto innovativo sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)- Dispositivo di .protezione e antiscasso, particolarmente per casseforti, porte blindate e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere due piastre quadrilatere, di cui una destinata ad essere fissata, in adatto modo, sulla superficie esterna dello sportello o porta della cassaforte o porta blindata o simili e l’altra piastra mobile scorrevole sulla detta piastra fissa e in grado di assumere una posizione di chiusura e cioè di protezione andando a sovrapporsi e quindi occultare le toppe per le chiavi di apertura e chiusura di detta cassaforte o porta blindata o simili, per assumere poi un’altra posizione dì apertura, previa manovra e consenso dell’operatore, destinata a mettere a vista dette toppe per consentire l’introduzione e l’estrazione delle chiavi dello sportello o porta, prevedendo mezzi che consentano di mantenere la piastra mobile nella posizione di apertura per il normale svolgimento delle operazioni di introduzione ed estrazione delle chiavi dalle toppe, nonché mezzi per ripristinare la posizione di chiusura ad operazioni terminate ed altresì mezzi atti ad assicurare il bloccaggio della piastra mobile alla piastra fissa nella posizione di chiusura, assumendo il dispositivo, nella posizione di chiusura, una conformazione antiscasso e cioè consentendo di occultare le zone favorevoli allo scasso rappresentate soprattutto dalle toppe delle chiavi di apertura e chiusura, che potrebbero essere soggette ad introduzione di attrezzi di scasso,'quali grimaldelli, oppure esplosivo o liquidi infiammabili o ad altre azioni esterne, con conseguenti possibilità di scasso, a tutto ciò ovviato proprio grazie alla piastra mobile che va invece a sovrapporsi a dette zone, occultandole completamente nella posizione di chiusura. 2)- Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la piastra fissa può essere applicata alla superficie esterna dello sportello della cassaforte, preferibilmente tramite saldatura, oppure tramite mezzi di fissaggio per avvitamento, quali viti o simili, impegnanlisi dal retro della porta, nel caso di porte blindate o simili. 3)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella piastra fissa è previamente ricavata almeno una sfinestratura, opportunamente disposta e conformata, in maniera tale che a sovrapposizione avvenuta della piastra fissa sulla superficie esterna dello sportello o porta o simili, renda accessibile la toppa, cosi da consentire l’introduzione della chiave per le normali manovre di apertura e chiusura . 4)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piasira mobile è destinata a traslare sulla piastra fissa, da una posizione di chiusura (occultamento ed inaccessibilità alla toppa) sino ad una posizione di apertura (accessibilità alla toppa) e viceversa. 5)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piastra mobile è traslabile sulla piastra fissa, grazie a guide a coda di rondine, con accoppiamenti mobili maschio-femmina, sui lati o fianchi delle due piastre, paralleli alla direzione della traslazione, prevedendo le parti a maschio nella piastra mobile, mentre le parti complementari a femmina ricavate sulla piastra fissa. 6) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piastra mobile, in posizione di chiusura, va a far riscontro contro un bordo aggettante previsto sulla faccia esterna della piastra fissa, su un lato ortogonale alle guide a coda di rondine.· 7)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella faccia interna della piastra mobile (cioè rivolta verso la piastra fissa) è ricavata una scanalatura, chiusa alle due testate, parallela alle guide a coda di rondine, entro la- quale va ad impegnarsi, in modo scorrevole, l'estremità di un perno, inserito nella piastra fissa in apposito foro passante, fuoriuscente dalla piastra fissa, in maniera da limitare la traslazione durante la fase di apertura, cosi da impedire lo sfilamento della piastra mobile dalla piastra fissa. 8)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piastra mobile è mantenuta nella posizione di apertura, grazie a mezzi a scatto consistenti preferibilmente in un perno e molla antagonista, con detto perno alloggiato in un corrispondente foro passante della piastra fissa a due diametri differenziati di cui quello a diametro maggiore ricavato sulla faccia interna della piastra fissa, andando, detto perno, con la sua testa a far battuta in corrispondenza al diametro minore di detto foro, mentre la molla antagonista è montata a compressione tra la testa del perno e la superficie esterna dello sportello o porta, .in maniera che detto perno possa automaticamente -introdursi in un corrispondente foro passante ricavato nella piastra mobile, detto foro della piastra mobile pure previsto a diametri differenziati ed è ricavalo col diametro maggiore sulla faccia interna della piastra mobile, restando cosi vincolata e mantenuta, in tale posizione, la piastra mobile alla piastra fissa, mettendo in vista ed accessibile la toppa per l’introduzione della chiave. 9)- Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che è possibile disattivare i mezzi a scatto che mantengono la piastra mobile nella posizione di apertura, grazie ad un perno con funzione di pulsantino posizionato in maniera che il suo gambo possa fuoriuscire dalla faccia esterna della piastra mobile, detto perno disposto nel foro passante della piastra mobile, azionabile pertanto sulla faccia esterna della piastra mobile stessa, in grado di far arretrare il perno di vincolamento, avendo previsto l’estremità interna di detto perno provvista di una testa destinata, nella posizione di svincolamento, a far riscontro contro la superficie esterna della piastra fissa, essendo assicurato in tal modo lo svincolamento del perno di vincolamento dalla piastra mobile, tale piastra mobile che resta cosi svincolata e libera di poter traslare, andando a ripristinare la posizione di chiusura, fino a poter far battuta contro il bordo aggettante di riscontro della piastra fissa, mentre in posizione di vincolamento, per effetto della traslazione del perno di vincolamento entro la piastra mobile, viene impedito lo sfilamento del perno a pulsantino dalla piastra mobile poiché la relativa testa va a far riscontro in corrispondenza al diametro minore interno di tale foro passante della piastra mobile. 10)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sia la piastra mobile che quella fissa presentano coincidenti sfinestrature di opportuna forma complementare alla sezione trasversale di un cilindro antimanipolazione e ad elevata cifratura, così da poterla accogliere con accoppiamento mobile assiale, tale cilindro azionabile da chiave esterna da parte dell’operatore, destinato a consentire ed assicurare l’operazione di bloccaggio della piastra mobile alla piastra fissa nella posizione di chiusura, nonché lo sbloccaggio di detta piastra mobile da tale posizione di chiusura. 11)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto cilindro antimanipolazione è traslabile assialmente, previa corrispondente manovra di relativa chiave d’azionamento, entro le relative sfinestrature coincidenti previste sulle piastre, .rispettivamente mobile e fissa, in maniera da poter assumere una posizione di bloccaggio .andando a traslare fino a raggiungere la sfinestratura della piastra fissa e a penetrare in essa sino a far riscontro contro la faccia esterna dello sportello o porta, rispettivamente della cassaforte e porta blindata o simili, determinando la posizione di bloccaggio nella posizione di chiusura, mentre è in grado di traslare in direzione opposta, cosi da svincolare la piastra mobile da quella fissa per la traslazione di apertura. 12)- Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che nella posizione di bloccaggio, l’elemento a nasello solidale alla rotazione della chiave del cilindro antimanipolazione è previsto che vada a potersi inserire in un’apposita sede incavata ricavata nella piastra fissa ed adiacente alla sfinestratura di inserimento del cilindro antimanipolazione, in maniera che tale sede possa accogliere l’elemento a nasello, consentendo nel contempo che il cilindro antimanipolazione possa traslare nella sfinestratura della piastra fissa ed assicurare l’ancoraggio antisfilamento del cilindro dalla piastra mobile per il fatto che l'elemento a nasello è poi trattenuto dalla restante paretina che definisce la sede, verso la faccia contro la piastra mobile, assicurando cosi il bloccaggio della piastra mobile alla piastra fissa nella posizione di chiusura ed assicurando 1'antisfilamento del cilindro dalla piastra mobile. 13)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella posizione di sbloccaggio il cilindro è munito di mezzi antisfilamento dalla piastra mobile, di limitazione della propria traslazione assiale, ad esempio costituiti da un perno di arresto inserito in foro di alloggiamento ricavato nella piastra mobile, sull’asse della sfinestratura del cilindro, in grado di far riscontro in una incavatura ricavala longitudinalmente e parzialmente su un lato esterno del corpo del cilindro. 14)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, a seconda delle esigenze d’impiego, le piastre, rispettivamente fissa e mobile, possono essere orientale, in maniera che la traslazione del movimento di apertura e chiusura, può avvenire in direzione verticale,ad esempio preferibilmente per le casseforti o simili, oppure in direzione orizzontale, ad esempio preferibilmente per porte blindate o simili. 15)- Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, secondo una forma esecutiva, può essere già previsto in fase di fabbricazione della cassaforte, porta blindata o simili. 16)- Dispositivo di protezione e antiscasso, particolarmente per casseforti, porte blindate o simili, come illustrato nella descrizione precedente, come pure ogni sua parte isolatamente o in combinazione,
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