IT9021234A1 - Dispositivo di chiusura a portafoglio snodato con chiavistello di estremita' per bracciali metallici di orologi, braccialetti, gioielli e simili - Google Patents
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Description
Descrizione di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
"DISPOSITIVO DI CHIUSURA A PORTAFOGLIO SNODATO CON CHIAVISTELLO D'ESTREMITÀ’ PER BRACCIALI METALLICI DI OROLOGI, BRACCIALETTI, GIOIELLI E SIMILI"
DESCRIZIONE
Il presente trovato di riferisce ad un dispositivo di chiusura a portafoglio snodato con chiavistello d'estremità per bracciali metallici di orologi, braccialetti gioielli e simili.
Ai comuni orologi da polso sono tradizionalmente applicati svariati tipi di cinturini; essi possono essere ottenuti in pelle, cuoio, ovvero in metallo, sotto forma di bracciali costituiti, in genere, da maglie tra loro snodate. La preferenza per l'uno o l'altro sistema è sovente dettata, oltre che da esigenze soggettive ed estetiche, anche da motivi funzionali; l'impiego di bracciali metallici, infatti, è talora preferito in funzione della maggiore sicurezza che tale soluzione offre, dato che i dispositivi di chiusura che essi recano, quand'anche aperti, non comportano la separazione dei rami del bracciale, evitando quindi il pericolo di accidentali cadute dell'orologio.
Sono noti svariati tipi di dispositivi di chiusura per i bracciali metallici in questione, costituiti solitamente da lamine ricurve, tra loro imperniate, collegate alle opposte estremità ai rami dei bracciali stessi per realizzare una chiusura del tipo "a portafoglio". Dette lamine, in tale fase di chiusura, si vengono a sovrapporre e comportano l'accostamento delle estremità del bracciale, il quale viene a richiudersi sul polso con vincolo a pressione elastica ottenuto tramite opportuni ganci che riscontrano corrispondenti sedi.
In ulteriori forme realizzative si prevede l’impiego di un telaietto intermedio, ricompreso tra le lamine, recante in posizione solitamente centrale, un chiavistello, per l'aggancio indipendente di ciascun ramo del bracciale.
In tutti i casi, l'esigenza fondamentale rimane quella di creare un dispositivo di chiusura anzitutto affidabile, tale inoltre da essere agevolmente e rapidamente attivabile.
E1 stato rilevato che questi dispositivi non soddisfano appieno queste fondamentali esigenze. Da un lato,infatti, si verificano talvolta aperture accidentali del bracciale; in altri casi, non è tanto l'aspetto della sicurezza ad essere in discussione, ma piuttosto quello della praticità, posto che non sempre risulta effettuabile con immediatezza lo sganciamento che conduce all'apertura del bracciale.
Scopo del presente trovato è pertanto quello di ovviare ai menzionati inconvenienti, realizzando un dispositivo di chiusura per bracciali metallici di orologi, braccialetti, gioielli e simili che offra contemporanee garanzie sicurezza e praticità d'uso.
Ulteriore scopo del trovato è quello di ottenere un dispositivo come più sopra definito tale da consentire la chiusura o l'apertura del bracciale con un unico e rapido intervento.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di facile ed economica costruzione e di rapido assemblaggio.
Questi ed altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo secondo il trovato il quale comprende due lamine ricurvate per l’adattamento al polso, tra loro incernierate, e che si caratterizza fondamentalmente per il fatto che la lamina principale presenta, in prossimità della estremità contrapposta a quella che la collega alla lamina secondaria un vano, inizialmente aperto su quattro fronti, costituito da contrapposte piastrine, per l'alloggiamento del fermaglio e di una o più molle, le aperture laterali di detto vano essendo costituite da fresature trasversali ottenute sui bracci della lamina principale.
Queste, nonché ulteriori specifiche caratteristiche del trovato, risulteranno meglio evidenziate nel corso della descrizione che segue di una forma preferita e non limitativa del dispositivo di chiusura secondo l'invenzione, fatta con riferimento alle allegate tavole di disegno in cui:
a fig. 1 si rappresenta, in vista laterale parzialmente sezionata, il dispositivo quale esso risulta a chiusura realizzata;
a fig. 2 si rappresenta, lo stesso dispositivo, aperto, in vista laterale;
a fig. 3 si rappresenta, lo stesso dispositivo, aperto, visto in pianta.
Con riferimento alle citate figure il dispositivo di chiusura in questione, indicato nel complesso con 10, risulta fondamentalmente costituito da una coppia di lamine arcuate 12, 14 che, in fase di chiusura del dispositivo stesso, vengono ad integrarsi.
Dette lamine, la cui conformazione è tale da adattarsi anatomicamente al polso, risultano tra loro imperniate in 16 e si
presentano lievemente differenziate quanto a spessore. In particolare la lamina 14, che per semplicità sarà definita "principale" evidenzia costantemente nel proprio sviluppo uno spessore superiore rispetto alla complementare lamina 12, definita "secondaria" e si presenta in forma di telaietto.
Come rilevabile in particolare dalla figura 1, ai citati paricolari sono superiormente collegati gli elementi 18 e 20 che costituiscono lo zoccolo di collegamento a ciascuno dei rami del bracciale (non rappresentato).
La lamina principale 14, in prossimità dell'estremità contrapposta a quella che la collega alla secondaria 12, nella posizione che sostanzialmente perviene a contatto con il polso, presenta una vano 22, predisposto per accogliere l'organo mobile di aggancio atto ad impegnarsi nella sede creata sulla citata lamina secondaria.
Nel dettaglio, detto vano 22 è ottenuto collegando trasversalmente i bracci 24 e 24' della lamina 14 a telaietto per mezzo di piastrine 26 e 28 di cui si dirà in seguito. Lo stesso vano, che risulta aperto frontalmente, è chiuso posteriormente dall'elemento a tubetto 38, che crea la parete di fondo ed è vincolato con perno 30 ai bracci del telaietto 14, mentre lateralmente è parimenti aperto, per effetto di fresature opportunamente dimensionate e create nello spessore dei rami 24 e 24' della lamina a telaietto 14.
Secondo una vantaggiosa forma realizzativa, la piastrina 26 è disposta in modo da sporgere inferiormente per l'intero proprio spessore, peraltro esiguo, rispetto al profilo complessivo della lamina 14. La citata piastrina 26 è pertanto vincolata per saldatura ai bracci 24 e 24' della lamina a telaietto 14, in corrispondenza delle fresature su di essi create ed è fronteggiata superiormente da una seconda piastrina 28, avente sostanzialmente la medesima conformazione. Detta ultima può parimenti essere vincolata per saldatura ai bracci 24 e 24' delia lamina a telaietto 14, ovvero essere ricavata da pezzo pieno per tranciatura e/o fresatura ed essere condotta allo spessore desiderato.
Questa strutturazione, in particolare riferita alla disposizione 'della piastrina 26, conduce ad ottenere una conformazione del nominato vano 22 tale da mantenere, come luce al proprio interno, una altezza corrispondente a quella delle fresature create sui bracci 24 e 24'. L'esigenza è particolarmente avvertita in considerazione del fatto che, all'interno del vano 22, deve anzitutto trovare alloggiamento, e scorrere lungo superfici prive di asperità, il particolare 32, che costituisce il fermaglio del dispositivo nel suo complesso, essendo atto ad impegnarsi nella sede d'estremità 40 ottenuta sulla lamina secondaria 12, come più avanti precisato.
Si è quindi creato, sulla lamina a telaietto 14, il vano 22, che risulta inizialmente aperto su quattro fronti, attraverso i quali gli organi mobili di bloccaggio del dispositivo possono essere alloggiati e sporgere per la movimentazione, conducendo quindi a costituire, nel complesso, un chiavistello.
Il nominato fermaglio 32, in forma di placchetta avente sezione trapezoidale con smusso anteriore 34, rappresentato esemplificativamente in tratteggio a fig. 3, è dimensionato in modo tale da essere precisamente inserito nel vano 22 attraverso l'una o l'altra delle fresature ottenute sui bracci della lamina a telaietto 14 e da sporgere opportunamente dalle stesse per essere movimentato. Detto fermaglio presenta, sul fronte anteriore, due fresature (non rappresentate), ottenute in corrispondenza dei bracci 24 e 24' che ne costituiscono la guida durante l'escursione e l'arresto in battuta in posizione di avanzamento totale. Analogamente, in posizione contrapposta, sul fermaglio sorto ottenute due fresature, indicate con 44 a fig. 3, che costituiscono la sede per corrispondenti molle di spinta 36 che vengono,inserite nel vano 22 attraverso il fronte posteriore; detto ultimo viene successivamente richiuso dal ricordato tubetto 38, reso solidale con perno 30 ai bracci 24 e 24'.
Ottenuto il vano 22, come sopra definito per la presenza delle piastrine 26 e 28, le fasi di assemblaggio del dispositivo prevedono quindi :
a) inserimento nella sede 22, attraverso una delle fresature create sui bracci 24 e 24', del fermaglio 32;
b) inserimento nella sede 22, attraverso il fronte posteriore della molla /e 36, che riscontra/no le sedi costituite dalle fresature 44 ottenute posteriormente sul fermaglio 32;
c) posizionamento del tubetto 38, a chiusura del fronte posteriore del vano 22 e vincolo del medesimo con perno 30 ai bracci 24 e 24'. Il fermaglio,ad assemblaggio realizzato, sporgerà sia lateralmente dalle fresature ottenute sui bracci 24, 24', che frontalmente, per effetto della molla/e 36, come illustrato in dattaglio a fig. 1. Per realizzare la chiusura del bracciale attraverso il bloccaggio del dispositivo, sarà sufficiente agire sulla lamina secondaria 12, facendola ruotare; 1'estremità a gancio 40 su di essa ottenuta perverrà a contatto della porzione sporgente del fermaglio 32, in particolare della porzione 34 smussata ad invito per l'aggancio. La limitata pressione esercitata sulla lamina 12 , costringerà il fermaglio 32 ad arretrare momentaneamente , vincendo la resistenza offerta dalla molla 36; quest'ultima ad aggancio effettuato, risospingerà verso l'esterno il fermaglio stesso realizzando il bloccaggio del complesso.
L'apertura del dispositivo, all'inverso, si otterrà facilmente e rapidamente agendo sul fermaglio 32 attraverso le porzioni 42 sporgenti lateralmente dai bracci 24 e 24' della lamina 14.
Come si può rilevare da quanto precede sono evidenti i molteplici vantaggi che il ritrovato consegue.
Il dispositivo si presenta particolarmente funzionale, atto ad essere chiuso o aperto con un unico semplice e rapido movimento; il fermaglio di cui è provvisto garantisce un efficace bloccaggio, al riparo da indesiderate aperture, dato che anche un accidentale spostamento del fermaglio stesso su uno dei fronti sporgenti, non conduce allo sganciamento. Il complesso, inoltre, presenta una strutturazione di semplice costruzione e rapido assemblaggio, non richiedendo sotto questi aspetti, particolari accorgimenti.
Il dispositivo di chiusura, benché proposto con riferimento a bracciali di orologi, potrà ovviamente essere diversamente impiegato e trovare applicazione su braccialetti, collane, gioielli in genere e simili.
E' chiaro infine che il trovato, come sopra descritto e più avanti rivendicato, è stato proposto a puro titolo esemplificativo, intendendosi che lo stesso potrà essere suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Ad esempio, il dispositivo potrà presentare diversa conformazione delle lamine che lo costituiscono, del fermaglio e dell'estremità a gancio; altrettanto dicasi in relazione alle fresature ottente sul fermaglio stesso, che potranno presentare diversa estensione e/o dislocazione. Il fermaglio potrà inoltre essere trattenuto, nel vano creato dalle contrapposte piastrine, con qualsiasi mezzo, non necessariamente costituito da un tubetto con perno di vincolo alla lamina.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di chiusura a portafoglio snodato con chiavistello ad estremità per bracciali metallici d'orologi, braccialetti gioielli e simili, comprendente una coppia dì lamine arcuate e tra loro imperniate, caratterizzato dal fatto che la lamina principale 14 presenta, in prossimità dell'estremità contrapposta a quella che la collega alla lamina secondaria 12, un vano 22, inizialmente aperto su quattro fronti, costituito dalle contrapposte piastrine 26 e 28, per l'alloggiamento del fermaglio 32 e di una o più molle 36, le aperture laterali di detto vano essendo costituite da fresature trasversalmente ottenute su bracci 24, 24' della lamina 14.
- 2) Dispositivo di chiusura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la piastrina 26 è vincolata tramite saldatura ai bracci 24, 24' della lamina 14, da essi sporge inferiormente per il proprio spessore e delimita anteriormente e posteriormente le fresature su di essi ottenute.
- 3) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piastrina 28 è ricavata nella lamina 14 sottoposta a tranciatura e/o fresatura ed è condotta alla dimensione e spessore desiderati.
- 4) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la piastrina 28 è vincolata superiormente per saldatura ai bracci 24, 24' della lamina 14 conformata a telaietto in posizione contrapposta rispetto alla piastrina 26.
- 5) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il fronte posteriore del vano 22 è chiuso dal tubetto 38, vincolato ai rami 24, 24'della lamina 14 con perno 30, successivamente all'inserimento nel vano medesimo del fermaglio 32 e della molla/e 36.
- 6) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il fermaglio 32 presenta fresature frontali entro le quali si dispongono le porzioni dei bracci 24, 24' avanzate rispetto alle fresature ottenute sugli stessi, sotto l'effetto di spinte creata dalla molla/e 36.
- 7) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il fermaglio 32 presenta fresature 44, ottenute sul fronte posteriore, costituenti le sedi per almeno una molla 36.
- 8) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il fermaglio 32 sporge lateralmente dalla lamina 14 attraverso le fresature ottenute sui bracci della stessa, in esse è condotto a scorrere a seguito di azionamento manuale, con escursione limitata posteriormente dalle molle 36 ed anteriormente dal riscontro in battuta,dalle fresature su di esso realizzate ed i bracci 24 e 24'.
- 9) Dispositivo di chiusura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la lamina secondaria 12 presenta, all'estremità anteriore, una sede a gancio 40 entro la quale si impegna la porzione di estremità del fermaglio 32 provvista di smusso 34 ad invito per l'aggancio.
- 10) Dispositivo di chiusura a portafoglio snodato con chiavistello d'estremità per bracciali metallici di orologi, braccialetti, gioielli e simili così come descritto, esemplificativamente illustrato e per gli scopi specificati.
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