IT9020954A1 - Procedimento per la concia delle pelli - Google Patents

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Loris Guidi
Paolo Vallini
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Loris Guidi
Tecnopart Srl
Paolo Vallini
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per 1a concia delle pelli.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce ad un procedimento per la concia delle pelli per tomaia e pelletteria, impiegando il solfato di ammonio e titanile come agente conci ante.
Dai brevetti US-A- 3.938.951, GB-A- 2.062.596, EP-A-128.702 e EP-A- 187.473 è noto che il solfato di ammonio e titanile è un adatto agente conciante delle pelli in sostituzione dei sali di cromo.
I vari procedimenti di concia proposti, però, presentano diversi inconvenienti principalmente dovuti alla precipitazione del titanio durante il trattamento di neutralizzazione.
EP-A- 128.702 descrive un procedimento per la concia di pelli comprendenti :
- trattare le pelli con solfato di ammonio;
- aggiungere gradualmente al bagno solfato di ammonio e titanile e acido citrico o un citrato alcalino, mantenendo la temperatura del bagno ad un valore non superiore a 37°C e il suo pH a valori compresi fra 1,7 e 2,5;
- dopo ogni aggiunta, trattare le pelli fino a quando hanno assorbito almeno il 90% del Ti (IV) solubile;
- effettuare poi un'aggiunta graduale di solfito di sodio e urotropina, così da portare il pH finale del bagno a 3,8-4,5 e da esaurire il bagno in Ti (IV) solubile;
- aggiungere poi NaHCO fino a raggiungere un pH del bagno compreso fra 4,0 e 5,0 e mantenere tale il pH per almeno 2 ore; - effettuare almeno un trattamento di concia con un tannino, o prima del trattamento con solfato di ammonio e titanile (preconcia) o dopo 11 trattamento con NaHCO3 (concia supplementare), detta concia essendo effettuata con un tannino sintetico o vegetale nel primo caso e con un tannino sintetico nel secondo caso.
Questo metodo dà luogo a diversi inconvenienti dovuti principalmente al fatto che, durante l'alcalinizzazione del bagno, il solfato di ammonio e titanile tende a precipitare sotto forma di idrossido di titanio, il che si ripercuote negativamente sulla costanza qualitativa del manufatto e dà luogo a perdite dell'agente conciante.
Per superare questo inconveniente, EP-A- 187.473 propone di impiegare un agente complessante del titanio tetravaiente.
Il procedimento descritto in questo brevetto comprende le seguenti fasi eseguite in successione:
- trattare le pelli decalcinate, in presenza di acqua, con solfato di ammonio e acido naftalensolfonico;
- aggiungere al bagno il solfato di ammonio e titanile, mantenendo la temperatura a valori non superiori a 40°C;
- aggiungere eventualmente un complessante dello ione titanio tetravalente , mantenendo la temperatura a valori non superiori a 40°C;
- aggiungere gradualmente al bagno solfito di sodio e urotropina fino ad arrivare ad un pH nella pelle compreso fra 4,0 e 5,0, mentre si mantiene la temperatura a valori non superiori a 40°C;
- rimuovere le pelli dal bagno e lasciarle riposare;
- sottoporre le pelli a pressatura, rasatura e lavaggio con acqua;
- sottoporre le pelli ad un trattamento di disacida con una sostanza alcalina, in presenza di acqua ed eventualmente in presenza di un complessante dello ione titanio tetravaiente, tale trattamento essendo proseguito fino a raggiungere un pH nella pelle compreso fra 5,0 e 6,5;
- lavare le pelli con acqua;
- completare poi la concia, in presenza di acqua, con uno o più tannini sintetici e/o un materiale polimerico per completare 1a concia.
Il complessante dello ione titanio tetravalente è un citrato o un tartrato alcalino e viene aggiunto o nello stadio di concia con il solfato di ammonio e titanile o nello stadio di disacida o in ambedue gli stadi.
Anche questo procedimento, però, non è privo di inconvenienti in quanto durante la basificazione graduale del bagno, effettuata con solfito di sodio e urotropina, si può verificare una precipitazione del titanio. Pertanto, anche questo procedimento è inaffidabile e di difficile controllo.
E' stato ora trovato dalla Richiedente che gli inconvenienti sopra riportati possono essere completamente risolti impiegando come agente complessante del titanio tetravalente una miscela di un derivato della ossazolidina e di un polialchilacrilato.
Forma, pertanto, oggetto della presente invenzione un procedimento per la concia delle pelli comprendente le seguenti fasi effettuate in successione:
a) trattare le pelli decalcinate con una soluzione acquosa salina avente una densità compresa fra 8 e 15 Bé; b) aggiungere almeno un acido fino a portare il pH a 3; c) aggiungere acido ftalico fino a portare il pH della soluzione a 2,5-2,8;
d) aggiungere il solfato di ammonio e di titanile; e) basificare gradualmente la soluzione fino a portare il pH ad un valore di 2,5-3, mediante aggiunta di carbonato di sodio; f) aggiungere gradualmente l'agente complessante dello ione titanio tetravalente costituito da una miscela di un derivato della ossazolidina e di un polialchilacrilato;
g) togliere le pelli dal bagno e sottoporle a pressatura, rasatura, lavaggio con acqua, eventualmente tintura ed ingrassaggio, secondo tecniche note.
Secondo la presente invenzione, l'impiego dell'agente complessante costituito da un derivato della ossazolidina e da un polialchilacrilato non solo impedisce la precipitazione del titanio, rendendo così il processo più affidabile e di più facile controllo, ma migliora sensibilmente la qualità delle pelli, rendendole più morbide e di aspetto più gradevole.
Durante la fase di basificazione graduale effettuata con carbonato di sodio, il solfato di ammonio e di titanile penetra e viene assorbito dalle pelli, per cui il tenore di titanio tetravalente nel bagno diminuisce gradualmente. La presenza del complessante, secondo la presente invenzione, non solo impedisce la precipitazione del titanio tetravalente come Ti{0H)4, man mano che il pH del bagno aumenta, ma esaurisce completamente il titanio nel bagno, per cui non si verificano praticamente perdite di agente conciante e lo scarico del bagno non pone praticamente problemi ecologici.
L'agente complessante impiegato nel procedimento della presente invenzione è, come sopra detto, una miscela di un derivato ossazolidinico e di un poiialchi1acri1ato. Anche se qualsiasi derivato del1'ossazolidina e qualsiasi polialchilacrilato può essere impiegato; i migliori risultati sono stati ottenuti impiegando una miscela di polimetilacrilato e 5-a1-chil- 3,7-oxa-1-aza-biciclo[ 3.3.0] -ottano di formula:
in cui R è un radicale alchile contenente da 1 a 6 atomi di carbonio.
Il rapporto in peso fra polialchilacrilato e derivato ossazolidinico può variare entro un ampio intervallo e generalmente è compreso fra 20:80 e 80:20, preferibilmente fra 40:60 e 60:40.
La miscela polimetilacrilato e 5-metil-3,7-oxa-1-aza-biciclο- [3.3.0 ]-ottano con un rapporto in peso di circa 1:1, è nota sul mercato con il marchio INTAN<® >232, prodotta e venduta dalla Soc. ALPA.
Il solfato di ammonio e titanile (NH4)2Ti0(S04)2 .H2O è un prodotto ben noto e disponibile sul mercato e il suo modo di preparazione è descritto nel brevetto francese 2.042.206 e nel brevetto italiano N. 1.164.172, il cui contenuto fa parte integrante della presente descrizione.
La soluzione acquosa salina, avente una densità compresa fra 8 e 15 Bé, con la quale vengono trattate le pelli decalcinate, viene ottenuta mediante aggiunta di un sale solubile in acqua, preferibilmente solfato di sodio o cloruro di sodio.
L'acidificazione della soluzione, fino ad ottenere un pH di 3, può essere effettuata mediante qualsiasi acido forte e/o debole o loro miscele. In pratica, si preferisce impiegare una miscela di acidi naftalen solfonici, in adatti rapporti e concentrazioni, acido formico e/o acido solforico. Miscele di acidi naftalen solfonici sono disponibili sul mercato con il marchio SINTERAC PL6<®>prodotte e vendute dalla Soc. ALPA, oppure con il marchio DECALTAL<®>N prodotte e vendute dalla Soc. BASF.
L'acido ftalico viene aggiunto al bagno acido in quantità generalmente compresa fra 0,2 e 5% in peso, e preferibilmente fra 0,5 e 2% in peso; così da ottenere un pH della so-, luzione a 2,5-2,8.
Prima dell'aggiunta del solfato di ammonio e titanile è consigliabile assicurarsi che i reagenti abbiano attraversato la sezione delle pelli.
Rispetto al peso delle pelli grezze, si usa comunemente da 1 a 20% di solfato di ammonio e titanile e preferibilmente da 5 a 10% in peso. Dopo l'aggiunta del solfato di ammonio e titanile, le pelli vengono tenute a contatto con il bagno per un tempo comunemente compreso fra 2 e 7 ore e sotto continua agitazione.
La basificazione graduale del bagno viene effettuata con carbonato di sodio che viene aggiunto al bagno in quantità tale da portare il pH a 2,5-3.
Successivamente, si aggiunge l'agente complessante in quantità comprese fra 2 e 10% in peso rispetto al peso delle pelli.
Dopo un periodo di trattamento che può variare da 1 a 10 ore, le pelli vengono tolte dal bagno e fatte riposare per un tempo comunemente compreso fra 24 e 60 ore. Le pelli vengono quindi pressate, rasate e, successivamente, lavate con circa 300% di acqua a 30-35°C.
Le pelli così trattate possono essere tinte ed ingrassate secondo tecniche convenzionali.
Le pelli conciate con il processo della presente invenzione presentano una buona resistenza allo strappo, sono molto compatte, senza cedimenti nè soffiature.
Il procedimento della presente invenzione consente il recupero e riutilizzo del bagno di concia, in quanto sostanzialmente tutto il titanio viene assorbito dalle pelli e complessato dall'agente complessante.
I seguenti esempi vengono forniti allo scopo di meglio illustrare il concetto inventivo del presente trovato e non rivestono in alcun caso carattere limitativo.
Esempio 1
Le pelli decalcinate di 3 vitelli (peso in trippa: 30 Kg.) sono state poste in un recipiente di concia (botte rotante). Le pelli sono state trattate con 100% in peso di acqua a 25°C, contenente 10 Kg. di solfato di sodio e 1,5% di acido solforico concentrato .
Dopo 4 ore di rotazione e successive 12 ore di rotazione alternata a periodi di pausa di 10 secondi, il pH in tutta la sezione della pelle era di circa 3. Al bagno è stato aggiunto acido ftalico fino a portare il pH a 2,5. Dopo 1 ora di rotazione è stato aggiunto il 6% in peso di (NH4)2 TiO (SO4)2.H2, rispetto al peso delle pelli. Dopo 6 ore di rotazione le pelli risultavano completamente attraversate dal bagno che aveva un pH di 1,8-1, 9. Al termine di questo stadio, la temperatura era di circa 32°C.
E' stato aggiunto il 2% in peso di Na2CO3 rispetto alle pelli e la botte è stata ruotata per 2 ore; il pH del bagno e di tutta la sezione della pelle era di 2,5.
E‘ stato quindi aggiunto il 2% in peso rispetto alle pelli di INTAN<® >232 costituito da una miscela di 5-metil-3,7-oxa-l -aza--biciclo~[ 3 .3.0] -ottano e polimetilmetacrilato nel rapporto in peso 1:1, e la botte è stata ruotata ancora per 2 ore. Al termine di questa fase il pH del bagno e di tutta la sezione della pelle era di circa 3,2.
Le pelli scaricate dalla botte sono state messe a riposare per 48 ore. Le pelli sono state successivamente pressate, rasate e lavate con il 300% in peso di acqua a 30°C.
Le pelli sono state tinte e ingrassate, secondo tecniche note. Le pelli cosi ottenute si presentavano compatte e relativamente morbide, prive di soffiature e non erano elastiche.
Queste pelli sono adatte per suole.
Esempio 2
Le pelli decalcinate di 3 vitelli (peso in trippa: 25 Kg.) sono state caricate in una botte di concia e sono state trattate con una soluzione costituita da 100% in peso di acqua e 2,5 Kg. di solfato di sodio. Successivamente alla soluzione è stato aggiunto 1% in peso di SINTERAL <® >PL6, 0,4% in peso di acido formico e quindi 0,6% in peso di acido solforico.
E' stata quindi seguita la procedura dell'esempio 1 fino al completamento della fase di concia con il solfato di ammonio e titanile e lavaggio con 300% in peso di acqua a 30°C.
Dopo il lavaggio delle pelli è stata effettuata la riconcia. A tale scopo, sono stati aggiunti alle pelli 150% di acqua a 30°C, 5% di un tannino sintetico costituito da un policondensato solfonato di naftalina e formaldeide e 4% di resina acrilica. Dopo rotazione per 3 ore, il bagno è stato scaricato ed efffettuata la tintura e l'ingrassaggio delle pelli, secondo tecniche note.
Le pelli ottenute sono compatte e morbide e non danno luogo a soffiature e sono particolarmente adatte per tomaia e borsetteria morbida.

Claims (15)

  1. Rivendicazioni 1. Procedimento per la concia delle pelli impiegando solfato di ammonio e di titanile come agente conciante, caratterizzato dal fatto che esso comprende le seguenti fasi effettuate in successione: a) trattare le pelli decalcinate con una soluzione acquosa salina avente una densità compresa fra 8 e 15 Bé; b) aggiungere almeno un acido fino a portare il pH a 3-, c) aggiungere acido ftalico fino a portare il pH della soluzione a 2,5-2,8·, d) aggiungere il solfato di ammonio e di titanile; e) basificare gradualmente la soluzione fino a portare il pH ad un valore di 2,5-3, mediante aggiunta di carbonato di sodio; f) aggiungere gradualmente l’agente complessante dello ione titanio tetravalente costituito da una miscela di un polialchilacrilato e di un derivato della ossazolidina; g) togliere le pelli dal bagno e sottoporle a pressatura, rasatura, lavaggio con acqua, eventualmente tintura ed ingrassaggio, secondo tecniche note.
  2. 2. Procedimento per la concia delle pelli secondo la rivendicazione 1, in cui il rapporto in peso fra polialchilacrilato e derivato della ossazolidina è compreso fra 20:80 e 80:20, preferibilmente fra 40:60 e 60:40.
  3. 3. Procedimento per la concia delle pelli secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l'agente complessante è una miscela di polimetilacrilato e 5-alchil- 3,7-oxa-l-aza-biciclo [ 3.3.0]- ottano di formula:
    in cui R è un radicale alchile contenente da 1 a 6 atomi di carbonio.
  4. 4. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'agente complessante è la miscela poiimeti1acri1ato e 5-metil-3,7-oxa-l-aza-bicicl0-[ 3.3.0 ]-ottano nel rapporto in peso di circa 1:1.
  5. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'agente complessante è aggiunto in quantità comprese fra 2 e 10%, rispetto al peso delle pelli.
  6. 6. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la soluzione acquosa salina, avente una densità compresa fra 8 e 15 Bé, viene ottenuta mediante aggiunta di un sale solubile in acqua.
  7. 7. Procedimento per la concia delle pelli secondo la rivendicazione 6, in cui il sale solubile in acqua è solfato di sodio o cloruro di sodio.
  8. 8. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'acido aggiunto per portare il pH a 3 è una miscela di acidi naftalen solfonici, acido formico e/o acido solforico.
  9. 9. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'acido ftalico viene aggiunto in quantità compresa fra 0,2 e 5% in peso, preferibilmente fra 0,5 e 2% in peso.
  10. 10. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il solfato di ammonio e di titanile è aggiunto in quantità compresa fra 1 e 20% in peso, preferibilmente fra 5 e 10% in peso, rispetto al peso delle pelli.
  11. 11. Procedimento per la concia delle pelli secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le pelli vengono tenute a contatto con il bagno contenente il solfato di ammonio e di titanile per un tempo compreso fra 2 e 7 ore.
  12. 12. Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le pelli vengono tenute a contatto con il bagno contenente l'agente complessante per un tempo compreso fra 1 e 10 ore.
  13. 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le pelli vengono fatte riposare per un tempo compreso fra 24 e 60 ore dopo il trattamento con l'agente complessante.
  14. 14. Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le pelli vengono lavate con 300% circa di acqua.
  15. 15. Pelli conciate con solfato di ammonio e di titanile e trattate con l'agente complessante costituito da una miscela di un polialchilacrilato, e di un derivato della ossazolidina, ottenute secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
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