IT9007083U1 - Apparecchiatura a tenuta stagna per impianti elettrici - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

del BREVETTO PER MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ' avente per titolo:

"APPARECCHIATURA A TENUTA STAGNA PER IMPIANTI

ELETTRICI"

Il presente modello di utilità si riferisce, in I generale, agli impianti elettrici per edifici e, più in particolare, ad una placca a tenuta stagna utilizzabile in detti impianti per la protezione di dispositivi di un 'apparecchiatura elettrica contro l'ingresso di acqua e polvere.

Nella realizzazione di un impianto elettrico possano verificarsi due condizioni di installazione ben distinte e definite in funzione delle esigenze del fabbricato nel quale si opera:

- impianti cosiddetti "a vista" oppure “a giorno" in cui i cavi elettrici passano attraverso canalizzazioni esterne (tubi o canali) e distribuiscono

energia attraverso dispositivi contenuti in involucri normalmente esterni alle opere murarie e fissati su queste ultime per mezzo di viti con tassello.

- Impianti cosiddetti “incassati " oppure "sottotraccia" in cui i cavi elettrici passano attraverso tubi corrugati in materiale plastico posti sotto l'intonaco delle pareti e/o soffitti e/o anche sotto il rivestimento dei pavimenti e distribuiscono energia attraverso dispositivi fissati su telai o supporti, normalmente esterni alle opere murarie, ma in cui le cassette, costituenti il fondo di tali dispositivi, vengono posizionate sotto intonaco, all'interno dei mattoni forati opportunamente fratturati, cosi come i tubi nei quali si estendono i cavi.

Negli impianti elettrici del tipo a vista (o a giorno) per i quali sono richieste particolari prescrizioni per garantire la protezione delle parti interne dell'apparecchiatura contro la penetrazione di acqua e di polveri si utilizzano specifici raccordi e guarnizioni di tenuta che, inserite tra i vari elementi costituenti l'impianto, assolvono alla funzione di protezione sopra descritta.

Negli impianti elettrici del tipo incassati o satto traccia, anche se non sono necessari accorgimenti per la tenuta delle canalizzazioni per i cavi in quanto si estendono sotto l'intonaco o un rivestimento, può essere ancora richiesta una particolare tenuta all'acqua e alle polveri per gli altri componenti. Allora, i vari elementi come telai, placche o altro costituenti la terminazione dell'impianto in cui sono inseriti interruttori, prese, segnalazioni, ecc., devono garantire la tenuta con apposite guarnizioni poste tra la loro superficie d'appoggio e la superficie dell'opera muraria.

Allo stato attuale della tecnica l'installazione di impianti elettrici dispone, nel caso in cui l'elemento terminale dell'impianto sia costituito da apparecchi di comando quali interrruttori, pulsanti, spie di segnalazione, di alcune apparecchiature definite come "placche stagne" che mediante un sistema di guarnizioni, garantiscono la 'protezione delle parti interne (meccanismi, contatti, morsetti) dalla penetrazione di acqua e poivere.Tuttavia, queste placche stagne sono generalmente solo di tipo autoportante: in altre parale tutto il sistema è solidale con gli apparecchi che si fissano a scatto sulle placche stesse. L'installatore che prevede l'utilizzo di tali placche è cosi costretto a montare tali placche (per evitare di avere interruttori a altri apparecchi penzolanti dai cavi) prima della definitiva finitura delle pareti murarie. Ciò provoca nella fase finale di stabilitura dell'opera muraria imbrattamenti e danneggiamenti delle placche stesse.

E' invece scopo del presente trovata quello di ovviare a tali inconvenienti attraversa una nuova, originale configurazione e disposizione degli elementi di tenuta per le placche stagne. Questa nuova disposizione, da un lato consente di svincolare la placca e relativi mezzi di tenuta dai dispositivi elettrici da proteggere e, d'altro lato, permette un montaggio della placca e dei mezzi di tenuta indipendentemente da tali dispositivi, dunque anche all'ultima momento, dopo la stabilitura e finitura dell'opera muraria.

Il presente travato mira quindi alla risoluzione di due problemi che la tecnica nota manca di soddisfare.

Il primo legato alle condizioni di posa in opera per le quali è preferibile che sulle scatole vengano montate delle "armature portafrutto" e che solo successivamente, a pareti ultimate, si possano montare le parti "porta-guarnizione", a garanzia di una miglior tenuta

Il secondo e molta vantaggiosamente, quello di consentire all'installatore di posizionare tali placche anche su armature esistenti qualora mutate condizioni d'impianto lo richiedano ed oltretutto senza rimuovere gli apparecchi dalla loro armatura.

A tal fine il presente trovato propone una placca stagna secondo la rivendicazione 1.

Maggiori dettagli risulteranno comunque più evidenti dal seguito della descizione fatta con riferimento all'allegata disegna in cui:

la Fig.l mostra una vista prospettica esplosa degli elementi di un esempio di apparecchiatura stagna di incasso secondo il travato; e

la Fig.2 mostra una vista prospettica di fronte del-1 'apparecchiatura incassata in opera.

In detto disegno, con 11 è indicato un'armatura o telaio destinato a portare dei dispositivi elettrici come interruttori, prese, segnalazioni, ecc-, non rappresentati- e ad essere fissate ad un contenitore o scatola 12 prefissata ad incassa in un'opera muraria, quale una parete 13. Il contenitore o scatola 12 da un alto e l'armatura 11 dall'altro hanno strutture tradizionali ed i dispositivi elettrici applicano a detta armatura in maniera nota,comunque non degna qui di particolare attenzione Al contenitore o scatola 12, di fronte all'armatura 11, può essere successivamente applicata, in qualsiasi momento ritenuto più opportuno, una placca 14 previa interposizione tra questa e la scatola di una guarnizione di tenuta a cornice 15. Vantaggiosamente la placca 14 e 1'armatura o telaio 11 si fissano alla scatola 11 mediante le stesse viti 16 -v.Fig.l- e la guarnizione si blocca tra la placca e la scatola e contro la superficie dell'opera muraria o parete 13, assicurando cosi la tenuta stagna per la protezione dei dispositivi elettrici interni contro l'acqua e la polvere.

La placca 14 è peraltro munita di mezzi 14a per un’applicazione a scatta di una cornice copri-interruttori 17 avente una membrana elastica centrale 18 essendo i particolari 14,15,17,18 montati in fabbrica da costruttore.

L'assiemaggio in opera di un ‘apparecchiatura elettrica si presenta allora come in Fig.2, la placca con guarnizione potendo essere montata indipendemente dal e successivamente al montaggio dei dispositivi elettrici per una tenuta stagna del sistema.

Claims (3)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1 ) Apparecchiatura a tenuta stagna per impianti elettrici da incasso comprendente un contenitore o scatola da incassare in opera,un telaio o armatura destinata a portare i dispositivi elettrici da custodire in detto contenitore o scatola, una placca applicabile di fronte a detto telaio a armatura e -fissabile con questa al contenitore o scatola, ed un coprinterruttore applicabile a scatto a detta placca, caratterizzata dal -fatto che tra la placca e il contenitore o scatola è montata una guarnizione di tenuta a cornice (15) che si blocca tra detti due componenti e contro la superficie dell'opera muraria a seguita del fissaggio in opera della placca.
2. 2 ) Apparecchiatura elettrica secondo la rivendicazione 1), in cui detta placca con guarnizione (15) si applica al contenitore o scatola indipendentemente dal montaggio dei dispositivi elettrici sul telaio o armatura e dall'applicazione di questa al contenitore o scatola.
3. 3 ) Apparecchiatura a tenuta stagna per impianti elettrici, come sostanzialmente sopra descritta, illustrata e rivendicata per gli scopi specificati.