IT8983519A1 - Apparecchiatura di gassificazione di combustibili solidi - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"APPARECCHIATURA DI GASSIFICAZIONE DI COMBUSTIBILI SOLIDI"

RIASSUNTO

Apparecchiatura di gassificazione di combustibili solidi, costituita da un gasogeno (10,110,210) avente un silo di precarica (11), un silo di carbonizzazione o cokerizzazione e di gassificazione (12) ed un focolaio (13), detta apparecchiatura essendo particolarmente idonea a gassificare prodotti basso costo, quali scarti di legno e di truciolati, biomasse solide in genere, pneumatici, torbe, ligniti, carbonfossili ed altri, e vantaggiosamente rifiuti solidi urbani, nel focolaio (13) del gasogeno (10,110,210) essendo presenti sia la/e fiamma/e diretta/e (26) sia la/e fiamma/e rovesciata/e (28).

CAMPO DI APPLICAZIONE

Forma oggetto del presente trovato un'apparecchiatura di gassificazione di combustibili solidi .

Pi? in particolare, ? oggetto del trovato un'apparecchiatura di gassificazione idonea a produrre gas combustibile tramite l?applicazione contemporanea sul materiale sia della fiamma diretta sia della fiamma rovesciata.

L'apparecchiatura del trovato adotta modalit? operative non inquinanti per l'ambiente esterno e pi? redditizie dal punto di vista produttivo.

L?apparecchiatura viene impiegata particolarmente, ma non limitatamente, nella gassificazione di rifiuti solidi urbani, ed in generale nella gassificazione di prodotti solidi di basso costo, quali scarti di legno e di truciolati di legno, biomasse in genere, pneumatici, torbe, ligniti e carboni fossili, ed altri.

TECNICA NOTA

E' nota nello stato della tecnica una pluralit? di apparecchiature per la produzione di gas da combustibili solidi.

Dette apparecchiature presentano conformazioni e principi di funzionamento di svariati tipi.

Particolare attenzione viene posta relativamente ai problemi di inquinamento ambientale, in quanto nel processo produttivo del gas si generano prodotti di difficoltoso smaltimento o dannosi per la loro tossicit?.

Tra i primi si possono annoverare i vari tipi di catrami, mentre tra i secondi pu? essere presente la diossina; altri tipi di prodotti possono presentare caratteristiche indesiderate, ad esempio essere maleodoranti come il creosoto o simili.

Il documento US-A-4,175,929 descrive un processo di gassificazione del carbone in cui vengono sostanzialmente eliminate tutte le sostanze inquinanti contenute nel gas prodotto.

Il gas da gasogeno viene a tale scopo fatto passare attraverso delle fasi di lavaggio e condensazione nelle quali viene depurato.

Sono previsti dispositivi per recuperi energetici e ricircolo di fluidi riutilizzabili nella gestione del gasogeno.

Il documento DE-A-3523765 si riferisce ad un procedimento e ad un dispositivo di gassificazione di materiale carbonioso, nel quale il gas distillato a bassa temperatura viene inviato in una zona di ossidazione libera da materiali solidi, dove viene bruciato pressoch? totalmente.

Il documento FR-A-7830787 si riferisce ad un procedimento e ad un dispositivo di produzione di gas di legna, utilizzante il principio combinato di produzione di gas da gasogeno e di gas d'acqua, per mezzo dell'aria, del vapore d'acqua e del vapore di catrame.

Il procedimento WO-A-8002563 descrive un procedimento di completa gassificazione di materiali carboniosi tramite pirolisi spinta, mentre il documento WO-A-8100112 descrive un processo ed un impianto per la gassificazione di combustibili solidi in cui detta gassificazione viene realizzata in tre stadi distinti.

Il documento DE-A-3327203 descrive un procedimento ed una apparecchiatura per la gassificazione di rifiuti solidi, in cui il gas uscente da una zona di distillazione quale gas distillato con vapore d'acqua viene riportato nella zona di fusione per essere bruciato almeno in parte.

I procedimenti e i dispositivi della tecnica nota risolvono una pluralit? di problemi, ma non consentono ancora di ottenere rese energetiche soddisfacenti quali vengono richieste nelle svariate utilizzazioni degli impianti di gassificazione.

DESCRIZIONE DEL TROVATO

Il proponente ha studiato, sperimentato e realizzato un?apparecchiatura di gassificazione idonea a risolvere i problemi della tecnica nota.

Il trovato ? esposto nella rivendicazione principale.

Le rivendicazioni collegate illustrano diverse caratterizzazioni del trovato.

L'apparecchiatura di gassificazione secondo il trovato ? un gasogeno in cui nel focolaio sono presenti i due tipi di fiamma, ovvero la fiamma diretta e la fiamma rovesciata.

Possono essere presenti pi? fiamme per ciascun tipo.

La zona di aspirazione dei gas combustibili prodotti oppure di immissione dell'aria comburente ? vantaggiosamente posta in una porzione del focolaio intermedia rispetto alla posizione dei due tipi di fiamma.

Sul fondo del gasogeno pu? essere previsto, particolarmente nel caso di gassificazione di rifiuti solidi urbani, un dispositivo di fusione per le parti non combustibili di detti rifiuti, quali vetro, scorie metalliche, ecc.

Pu? altres? essere prevista una normale zona di raccolta ed evacuazione delle ceneri prodotte nella gassificazione.

I gas combustibili prodotti dalla gassificazione del materiale entro il gasogeno comprendono gas da pirolisi e prodotti di distillazione che possono essere condensati e rinviati nella zona di combustione del focolare del gasogeno, in cui vengono bruciati.

In detta zona di combustione possono essere fatti pervenire anche quei prodotti volatili inquinanti ancora presenti nei gas combustibili uscenti dal gasogeno o nei gas uscenti da un'apparecchiatura collegata al gasogeno, quale ad esempio una caldaia a vapore.

L'apparecchiatura di gassificazione del trovato pu? essere vantaggiosamente collegata ad impianti di produzione di energia elettrica, ad impianti di riscaldamento, ad impianti per autotrazione, e molti altri ancora.

Queste ed altre peculiarit? del trovato verranno meglio evidenziate nel seguito della descrizione.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Con riferimento alle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo non limitativo, abbiamo che: - la fig. 1 illustra in modo schematico un'apparecchiatura secondo il presente trovato;

- la fig. 2 illustra schematicamente un'altra forma realizzativa del presente trovato;

- la fig. 3 illustra schematicamente un'ulteriore forma realizzativa del presente trovato.

DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Con riferimento alla fig. 1, il gasogeno 10 ? sostanzialmente costituito da un silo di precarica ed essiccazione 11, da un silo di carbonizzazione e gassificazione 12 e da un focolaio 13.

Il silo di precarica 11 contiene il materiale combustibile di scorta ed ? vantaggiosamente dotato di un?attrezzatura per concretizzare l?essiccazione dell'eccesso d'acqua presente in detto materiale di scorta.

Detta essiccazione pu? essere ottenuta utilizzando calore di recupero dal gasogeno 10, oppure, come nella fattispecie, utilizzando gas di scarico ad esempio provenienti, secondo 14, da un motore 15 azionante un gruppo elettrogeno 16.

Detti gas di scarico vengono aspirati, tramite una valvola 17 azionata da un termostato 18, da un ventilatore 19, ad esempio di tipo centrifugo, per essere convogliati nell'intercapedine 20 del silo di precarica 11.

Detta intercapedine 20 viene vantaggiosamente coibentata verso l'esterno del silo 11.

I gas di scarico vengono introdotti all?interno del silo 11 attraverso le griglie 21 e fuoriescono dal condotto 22 superiormente posizionato, essendo stati raffreddati ed impregnati di umidit? tolta al materiale combustibile.

La frazione in esuberanza di detti gas di scarico esce dallo scarico 23, potendo successivamente essere sottoposta ad un'eventuale condensazione per ricavarne acqua utile per il gasogeno 10 e per un recupero energetico.

La frazione riutilizzabile viene aspirata dal ventilatore 19, tramite la valvola 17, per essere miscelata con i gas di scarico caldi provenienti da 14, venendo in tal modo ripristinata la condizione di temperatura al termostato 18 atta al trattamento di essiccazione nel silo di precarica 11.

Tra silo di precarica 11 e silo di gassificazione 12 ? prevista una serranda 24, eventualmente motorizzata, per consentire la continuit? di funzionamento del gasogeno 10.

Dal silo di carbonizzazione o cokerizzazione e di gassificazione 12, i combustibili solidi passano nel focolaio 13 per essere sottoposti alla combustione. In detto focolaio di combustione 13 viene fatta pervenire con il condotto 25 l?aria per la fiamma diretta 26, ovvero la fiamma alimentata con aria comburente dal basso verso l?alto.

Analogamente, con il condotto 27 ed il distributore 29 viene fatta pervenire nel focolaio 13 l'aria per la fiamma rovesciata 28, ovvero la fiamma alimentata con aria comburente dall?alto verso il basso.

Detta aria comburente perviene al gasogeno 10 tramite il condotto di adduzione 30, all'ingresso del quale viene opportunamente umidificata ad opera, ad esempio, di uno spruzzatore d'acqua 31.

Terminalmente al condotto di adduzione 30 ? presente una valvola di regolazione 48 delle portate d?aria per la fiamma diretta 26 e la fiamma rovesciata 28.

I gas combustibili, uscenti secondo 32 dal focolaio 13, passano in una camera di trasferimento 33, la quale ha anche funzioni di decantazione per particelle solide presenti nel flusso di gas.

Detta camera 33 ? limitata inferiormente da una grata 34 avente funzione di uniforme contenimento del materiale carbonizzato nel focolaio 13 e di uniforme transito dei gas uscenti dal focolaio 13.

La ripresa secondo 32 dei gas combustibili ? sostanzialmente situata in una posizione intermedia del focolaio 13 tra la fiamma diretta 26 e la fiamma rovesciata 28.

Detti gas combustibili uscenti contattano la parete 35 del silo di gassificazione 12, concretizzando in tal modo un apporto di calore verso l'interno di detto silo 12 utile ai fini della pirolisi, della distillazione e della carbonizzazione o cokerizzazione dei prodotti combustibili ivi presenti.

I gas combustibili uscenti dalla camera 33 passano vantaggiosamente in uno scambiatore di calore 36 nel quale cedono calore all'aria comburente in entrata al gasogeno 10, la quale giunger? pertanto preriscaldata al focolaio 13.

I prodotti condensati raccolti dallo scambiatore 36 vengono inviati, tramite mezzi a pompa 37, in entrata 38 al distributore 29, dove vengono fatti rievaporare ad opera dell'aria comburente preriscaldata, proveniente dal condotto 27.

In fig. 1 si ? indicata genericamente con 39 un'apertura per l'accensione ed il controllo della fiamma e con 40 il foro per l?accensione vera e propria.

I gas combustibili dallo scambiatore di calore 36 passano vantaggiosamente ad una batteria di raffreddamento 41 dove avviene un'ulteriore separazione per condensazione, eventualmente frazionata, di sostanze diverse.

I prodotti condensati vengono ugualmente raccolti da mezzi a pompa 42, per essere inviati secondo 38 al distributore 29.

Come detto, i prodotti di condensazione possono essere raccolti in pi? fasi separate; a titolo esemplificativo, in una prima fase possono essere raccolti i catrami pi? densi e le diossine, in una seconda fase l'acido acetico, l'acqua e prodotti intermedi, in una terza fase il benzolo, il metanolo e similari.

in uscita dalla batteria di raffreddamento 41, cooperante con mezzi di raffreddamento ad aria 43, pu? essere previsto un raffreddamento finale ad acqua 44 per ottenere le condizioni di temperatura del gas richieste dall'utilizzazione successiva.

Se questa utilizzazione ? un motore a scoppio 15, i gas combustibili passano ad un miscelatore 45 che provvede a miscelarli opportunamente con aria in entrata 46, prima di avviarli a detto motore 15.

Come detto precedentemente, i gas di scarico dal motore 15 vengono inviati vantaggiosamente, secondo 14, nel silo di precarica ed essiccazione 11.

Nel focolaio 13, oltre all'ossido di carbonio, si verifica formazione di idrogeno sia per l'umidit? contenuta nei prodotti combustibili, sia per l'addizione di acqua spruzzata tramite 31 ed evaporata e surriscaldata nell'aria comburente di alimentazione al gasogeno 10.

Questo fenomeno viene controllato tramite idoneo termostato 47.

Sul fondo del gasogeno 10 sono previsti mezzi di evacuazione 49, ad esempio a coclea, delle ceneri prodotte nel focolaio 13.

In fig. 2 ? illustrata un'altra forma realizzativa del trovato, secondo la quale il gasogeno 110 presenta sempre una combustione a fiamma/e rovesciata/e 28 e fiamma/e diretta/e 26.

Il gasogeno 110 ? particolarmente indicato per combustibili del tipo rifiuti solidi urbani, presentando alla sua base un dispositivo tipo cubilotto per una fusione finale dei materiali non gassificabili, quali scorie di metalli vari, vetro, ecc.

Detto cubilotto ? costituito da un crogiolo 50 con un canale di colata 51 cooperante vantaggiosamente con una pluralit? di lingottiere 52, disposte in serie per raccogliere separatamente in funzione del peso specifico i diversi materiali fusi.

Il gasogeno 110, secondo il trovato, presenta nella zona di carico del materiale da gassificare e fondere una pluralit? di settori 53, opportunamente inclinati e sfalsati fra loro, in modo da concretizzare un rimescolamento del materiale durante la sua discesa entro il gasogeno 110.

Nello stesso tempo si ottiene un parziale appoggio per detto materiale in modo da non gravare eccessivamente nelle zone di combustione del focolaio 13. Il condotto centrale di adduzione aria 54 alla fiamma/e rovesciata/e 28 presenta in entrata una valvola di regolazione 55 per il controllo delle condizioni di gassificazione.

Detto condotto 54 pu? essere vantaggiosamente rivestito all?interno con tubi di vapore, tipo Perkins, allo scopo di sottrarre calore in eccesso nella parte terminale inferiore di detto condotto 54 e trasferirlo verso le zone superiori meno calde. Con 61 e 62 sono indicate delle entrate supplementari di aria comburente, rispettivamente nella zona della fiamma rovesciata 28 e nella zona della fiamma diretta 26, per le condizioni operative pi? gravose di produzione di gas combustibili.

Con 81 si ? indicato un silo supplementare, controllato ad esempio da una paratoia 82, nel quale possono essere stoccati materiali quali carbone o scarti di legno da introdurre nel focolaio 13 quando necessitino calorie supplementari, ad integrazione di quelle prodotte dai rifiuti, per ottenere la fusione finale.

I gas combustibili escono secondo 56 dal focolaio 13, venendo richiamati da un mezzo aspiratore 75 coordinato con le necessit? del crogiolo 50, detto aspiratore 75 essendo cooperante con un ventilatore centrifugo 57 ad integrazione delle necessit? del crogiolo 50, detti mezzi 75 e 57 essendo collegati all?utilizzazione dei gas, nella fattispecie una caldaia a vapore 58.

Tramite la valvola di regolazione 59 viene regolata la voluta portata d?aria comburente in entrata 60 al crogiolo 50.

Detta entrata aria 60 pu? ugualmente avere mezzi autonomi di aspirazione e controllo dell?aria comburente.

In fig. 2 si ? indicato con 63 il percorso del vapore uscente dalla caldaia 58 verso una batteria di turbine a vapore 64 collegate ad una batteria di alternatori 65.

I fumi uscenti dalla caldaia 58 secondo 66 passano vantaggiosamente su un preriscaldatore 67 dell'aria da inviare nel crogiolo 50, indi possono essere avviati ad un primo essiccatoio 68 dei rifiuti solidi urbani .

Detti rifiuti solidi urbani vengono fatti pervenire secondo 69 a detto essiccatoio 68, vantaggiosamente a cilindro rotante, nel quale ricevono calore dai fumi della caldaia 58, realizzando nel contempo la condensazione su detti rifiuti delle diossine e catrami eventualmente ancora presenti in detti fumi. Detti rifiuti possono essere inviati, secondo 70, ad un secondo essiccatoio 71, nel quale vengono ulteriormente essiccati, diminuendo l'eccesso di umidit? e vantaggiosamente rimescolati e riscaldati per contatto da scivoli 83 resi riscaldanti con opportune intercapedini, per mezzo del vapore scaricato secondo 72 dalle turbine 64.

Da detto secondo essiccatoio 71 i rifiuti solidi urbani vanno poi ad alimentare, secondo 73, il gasogeno 110.

I fumi uscenti secondo 74 dal primo essiccatoio 68 vengono aspirati dal mezzo aspiratore 75, ad esempio un ventilatore centrifugo, in quantit? corrispondenti all'effettiva richiesta da parte della caldaia 58

Detto ventilatore 75 provvede a mantenere in depressione tutto l'impianto, determinando anche nel contempo l'aspirazione entro il gasogeno 110 della quantit? d'aria comburente necessaria alla produzione dei gas combustibili richiesti.

I fumi raffreddati uscenti dal ventilatore 75 secondo 76 vengono scaricati in un camino 77.

In detto camino 77 viene ugualmente scaricata, secondo 78, l'aria calda e umida di ricambio da un ricircuito esterno 79 del secondo essiccatoio 71.

In fig. 2, con 80 si ? indicato un condensatore del vapore di scarico delle turbine 64 non utilizzato nel secondo essiccatoio 71.

In fig. 3 ? illustrata una variante del trovato in cui il gasogeno 210, avente molte parti in comune con il gasogeno 10 di fig. 1, si differenzia da quest'ultimo per il fatto che presenta la zona di immissione 92 dell'aria comburente in una posizione nel focolaio 13 intermedia rispetto alla posizione della fiamma diretta 26 e della fiamma rovesciata 28.

La ripresa dei gas combustibili ? posta in due sizioni diverse del gasogeno 210, una 132 nel parte inferiore del focolaio 13, l'altra 232 nel la parte superiore della zona di carbonizzazione 12. Ne risulta che la posizione dei due tipi di fiamma 26 e 28 ? invertita, essendo la fiamma diretta 26 rivolta dal centro del focolaio 13 verso la zona alta di distillazione e carbonizzazione 12, mentre la fiamma rovesciata 28 ? rivolta dal centro del focolaio 13 verso il fondo del gasogeno 210.

La fiamma diretta 26 accentua in tal modo l'azione di carbonizzazione e la produzione gassosa di distillati, ottenendo anche qualche effetto di cracking; ci? ? una conseguenza del fatto che viene utilizzato il calore del gas combustibile alla fine della fiamma 26 quando anche l'azione riducente ? al termine e quindi i distillati non possono bruciare. Ne consegue che, tramite un condotto 88 con valvola di regolazione 85 azionata dal termostato 84, i gas combustibili vengono aspirati dalla zona 12 e vengono inviati, tramite valvola 86, all'utilizzazione 15 o ad altra utilizzazione prescelta .

Se, come nell'esempio illustrato, detti gas devo, essere raffreddati in 41, in 42 viene raccolta maggiore quantit? di condensati con gli eventual vantaggi commerciali derivanti.

Tramite la valvola 86, i gas carichi di distillati possono essere fatti ricircolare nel gasogeno 210 tramite l'aspiratore 87 cos? da mescolarsi con l'aria comburente e bruciare in 89 con una combustione sicuramente ossidante.

Al posto dell?aspiratore 87, pu? essere presente anche un tubo di Venturi utilizzante l?aria comburente entrante dal condotto 92 e preriscaldata nello scambiatore 36 utilizzante i gas caldi del condotto di scarico 93.

Questo tipo di ricircolo a fiamma diretta di gas ricchi di distillati pu? essere vantaggiosamente realizzato anche nel gasogeno 110 di fig. 2, ponendo delle bocche di ripresa al di sotto dei reattori inclinati 53.

In tal modo si favorisce l'azione di distillazione e di carbonizzazione nella zona alta del gasogeno 110.

I gas aspirati possono essere rimessi in circolazione tramite le entrate aria 61 ed anche 62, in particolar modo se viene attuata l'aggiunta di materiale combustibile presente in 81.

Anche nel gasogeno 210 l'aria comburente pu? es?, sere umidificata dallo spruzzatore 31, azionato dal termostato 47 posto nel condotto 93.

In 89 la miscela di gas combusti, ancora ricca di ossigeno, viene aspirata nel focolaio 13 determinando sia la fiamma diretta 26 che la fiamma rovesciata 28.

Detta miscela ? sottoposta inizialmente ad un'azione di combustione e cracking, successivamente ad un'azione riducente per la sopravvenuta scarsit? o mancanza di ossigeno.

In tal modo, nel gas combustibile uscente secondo 132 viene ridotta in modo drastico la quantit? di gas condensabili nel raffreddamento 41.

Detti gas condensabili possono essere rimessi nel ciclo di combustione, secondo 38, nella precamera di combustione dei gas 89.

In questo caso, i gas combustibili destinati all'utilizzazione possono essere ripresi da sotto la griglia delle ceneri ed escono esclusivamente secondo 132, con le modalit? precedentemente menzionate.

Con 90 ? indicata una griglia vibrante per la caduta delle ceneri sul mezzo di evacuazione 49, il quale mezzo ? provvisto di una tenuta per non lasciar entrare aria dall'esterno, nella fattispecie ? un livello d'acqua 91.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1 - Apparecchiatura di gassificazione di combustibili solidi, costituita da un gasogeno (10,110,210) avente un silo di precarica (11), un silo di carbonizzazione o cokerizzazione e di gassificazione (12) ed un focolaio (13), detta apparecchiatura essendo particolarmente idonea a gassificare prodotti di basso costo, quali scarti di legno e di truciolati, biomasse solide in genere, pneumatici, torbe, ligniti, carbonfossili ed altri, e vantaggiosamente rifiuti solidi urbani, caratterizzata dal fatto che nel focolaio (13) del gasogeno (10,110,210) sono presenti sia la/e fiamma/e diretta/e (26) sia la/e fiamma/e rovesciata/e (28). 2 - Apparecchiatura come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la zona di aspirazione (32,56) dei gas combustibili prodotti nel gasogeno (10,110) ? posta in posizione sostanzialmente intermedia del focolaio (13) tra detta/e fiamma/e diretta/e (26) e rovesciata/e (28). 3 - Apparecchiatura come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la zona di aspirazione dei gas combustibili prodotti nel gasogeno (210) ? situata in corrispondenza alla parte inferiore (132) del focolaio (13) ed in corrispondenza alla parte superiore (232) del silo di gassificazione (12). 4 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'immissione nel gasogeno (210) dell'aria comburente avviene in una zona (89) posta in posizione sostanzialmente intermedia al focolaio (13) tra detta/e fiamma/e diretta/e (26) e rovesciata/e (28). 5 - Apparecchiatura come ad una o l?altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che alla base del gasogeno (110) presenta mezzi di fusione (50) per materiali non gassificabili. 6 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il silo di precarica (11) presenta un'intercapedine (20) di circolazione gas di essiccazione. 7 - Apparecchiatura come ad una o l'altra della rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatt che presenta una pluralit? di mezzi di rimescolamento (53) del materiale in discesa entro il gasogeno (110). 8 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che detti mezzi di rimescolamento (53) sono posizionati inclinati e l'un l?altro sfalsati all'interno del gasogeno (110). 9 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di umidificazione (31) dell'aria comburente in entrata al gasogeno (10,210). 10 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta uno scambiatore di calore (36) per trasmissione di calore tra gas combustibili uscenti dal gasogeno (10) ed aria comburente in entrata a detto gasogeno (10). 11 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che i gas combustibili uscenti (32) dal focolaio (13) contattano una parete (35) in comune con il silo di gassificazione (12) 12 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle ri . vendicazioni precedenti , caratterizzata del f att che sull'uscita (32,132) dei gas combustibili da focolaio (13) sono disposti mezzi a grata (34)? 13 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di raccolta ed invio (37) nella zona del focolaio (13) dei prodotti condensati nello scambiatore (36). 14 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che sono presenti mezzi di confluenza e mescolamento (38,27) di detti prodotti condensati con l'aria comburente preriscaldata. 15 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di raffreddamento (41,44) per i gas combustibili scaricati dal gasogeno (10,210). 16 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di raccolta ed invio (42) nella zona del focolaio (13) dei prodotti condensati dai mezzi di raffreddamento (41,44). 17 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che detti mezzi di fusione (50) del gasogeno (110) sono collegati a mezzi a lingottiera (52) 18 - Apparecchiatura come ad una o l ' altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di adduzione aria comburente (54) rivestiti con tubi di vapore. 19 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di adduzione supplementari (61,62) di aria comburente. 20 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di stoccaggio supplementare (81,82) per materiali integrativi. 21 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che presenta mezzi di ventilazione (57) collegati a detti mezzi di fusione (50) e all'utilizzazione (67) del calore dei gas combusti uscenti dalla caldaia (58). 22 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che detto gasogeno (110) ? collegato a mezzi esterni di essiccazione (68,71) dei rifiuti solidi urbani. 23 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che detti mezzi di essiccazione (68,71) utilizzano fluidi di scarico (66,72) delle utilizzazioni (58,64) dei gas combustibili uscenti dal gasogeno (110). 24 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata del fatto che i mezzi di essiccazione (71) sono dotati di mezzi a scivoli di rimescolamento e riscaldamento per contatto (83) resi riscaldanti con intercapedini per mezzo del vapore scaricato secondo (72) dalle turbine (64). 25 - Apparecchiatura come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i mezzi di evacuazione ceneri (49) presentano mezzi a tenuta d'aria (91) dall'esterno verso l'interno del gasogeno (210).