IT8320696A1 - Abbeveratoio per animali - Google Patents

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IT8320696A1 IT1983A20696A IT2069683A IT8320696A1 IT 8320696 A1 IT8320696 A1 IT 8320696A1 IT 1983A20696 A IT1983A20696 A IT 1983A20696A IT 2069683 A IT2069683 A IT 2069683A IT 8320696 A1 IT8320696 A1 IT 8320696A1
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Description

Descrizione dell ' invenzione avente per titolo.:
"ABBEVERATOIO PER ANIMALI"
RIASSUNTO
Questa invenzione si riferisce, in breve, ad un abbeveratoio per animali costituito da un involucro o corpo tubolare (1) avente un foro o camera passante (2). Questo foro ? diviso in due parti, una parte a valvola (4) e una parte di uscita (5). Un meccanismo a valvola (11 , 12, 13) ? posto entro la parte a valvola (4) e permette l 'apertura e chiusura del flusso di liquido attraverso il dispositivo di erogazione d'acqua. Un mezzo di azionamento (10) per 1 'azionamento del meccanismo a valvola (11 , 12, 13) ? accessibile per essere azionato dall'animale che beve. Il meccanismo a valvola comprende un inserto tubolare (17) in materiale flessibile, attraverso cui si estende almeno parzialmente lo stelo (11) della valvola,; e comprende da una parte la sede della valvola (16) e dall 'altra parte uh mantello esteso attorno alla periferia della piastra della valvola (12) entrambi solidali all'inserto. Entro la parte a valvola (4) ? montato l 'inserto (17) che appoggia contro un supporto (3) che separa la parte a valvola (4) dalla parte di uscita (.5) , .
DESCRIZIONE
Questa invenzione si riferisce a dispositivi erogatori di liquido, e, pi? in particolare, a dispositivi ad abbeveratoio per animali , in cui l 'erogazione di liquidi ad un animale che beve ? determinata dal fatto che i' animale stesso aziona qualche tipo di mezzo azionatore, che apre e chi?de una valvola.
Il meccanismo a valvola, in tali dispositivi erogatori, comprende un ?tturatore a cono o a piastra per la valvola, che fa tenuta contro una s?de circolare della valvola, attraverso cui si estende uno stelo del cono O piastra. La valvola si apre quando il cono o la piastra sono spinti via dalla sede o inclinati rispetto ad essa e ritorna alla posizione di chiusura con l'aiuto di una molla e/o della pressione del liquido, non appena cessa l 'azionamento da parte dell 'animale.
Un esempio di tale dispositivo ad abbeveratoio comprendente un tale meccanismo a valvola ? la cosiddetta valvola a morso ed ? chiaro dalla descrizione svedese numero di serie 354.565. Il dispositivo ad abbeverat?io illustrato in tale descrizione comprende un involucro o corpo tubolare, di cui una estremit? ? provvista di una filettatura di montaggio esterna e l'altra estremit? ? destinata ad essere portata nella bocca di un animale che beve. L'estremit? di erogazione del corpo ? smussata, oppure ha una parte tagliata via a partire da un piano per l 'asse del tubo indietro e verso l 'alto. Nell 'apertura cos? formata, che, vista da sopra, ha la forma di una semiellisse, ? accessibile un mezzo di azionamento che l 'animale preme contro la parte sottostante del corpo, per aprire la valvola per il flusso di .
Questo tipo di dispositivi ad abbeveratoio ? ben noto e ampiamente Usato. Tuttavia esso ha l 'inconveniente di essere di fabbricazione costosa, per il fatto che si compone di molte parti che devono essere fabbricate e montate assieme, e alcune di tali parti hanno forma tale da richiedere complicate operazioni di fabbricazione. Inoltre il foro o camera esteso attraverso il corpo tubolare della valvola deve essere sottoposto ad una lavorazione piuttosto estesa, cos? da ottenere gli spallamenti e le scanalature necessarie. Un risultato di ci? ? anche il fatto che ? difficile rimettere a nuovo il dispositivo ad abbeveratoio.
Un tentativo di produrre un abbeveratoio pi? a buon mercato ha portato a dare al mezzo di azionamento la forma di uno stelo o piolo sottile. Oltre al fatto che tale mezzo di azionamento, in casi sfortunati , pu? andar soggetto a deformazioni, esso deve essere considerato inadatto dal punto di vista anatomico. Sebbene la forza con cui l 'animale che beve deve abbassare il mezzo di azionamento non sia particolarmente grande, nonostante ci? vi ? un notevole contatto fra il mezzo di azionamento e la bocca dell'animale che beve, il quale contatto ? sufficiente per generare disagio e in alcuni casi per provocare escoriazioni .
Il problema di realizzare un mezzo di azionamento o rubinetto pi? solido si riferisce piuttosto alla fabbricazione di esso, in quanto la sede anulare della valvola deve essere disposta fra il mezzo di azionamento e la piastra della valvola, attorno allo stelo della valvola esteso tra esse. Poich? la sede della valvola ? costituita normalmente da uno spallamento nel corpo del dispositivo ad abbeveratoio, era necessario far s? che o la parte di azionamento o la piastra della valvola potessero.essere rimosse dallo stelo della valvola per rendere possibile 1 'assemblaggio. Il corpo conteneva anche altri spallamenti di limitazione, schermi e simili. Una tale realizzazione comportava molte operazioni di lavorazione per la fabbricazione del corpo e, ovviamente, anche per il mezzo di azionamento, che comprendeva parti della valvola, come anche per il montaggio delle varie parti .
In conseguenza era desiderabile rendere possibile la realizzazione del mezzo di azionamento, dello stelo della valvola e della piastra o cono della valvola in un pezzo solo.
Quando il meccanismo della valvola comprende una piastra normalmente occupante una posizione verticale, e che ? abbassata mediante inclinazione ripetuta dello stelo della valvola, per apertura della valvola stessa, capita che il bordo inferiore della piastra si usuri nel corpo della valyola. Questo non significa che la valvola comincia a perdere, ma diventa; sempre pi? difficile aprirla a un grado sufficiente, per il fatto che lai distanza fra il mezzo di azionamento e la parte sottostante del corpo tubolare ? cos? piccola che, quando si abbassa il mezzo di azionamento, la inclinazione della piastra ? insufficiente per un'apertura della valvola sufficiente per determinare un flusso d'acqua soddisfacente attraverso essa.
Obiettivo di questa invenzione ? eliminare i problemi sopra detti .
Questo obiettivo si raggiunge mediante una struttura del tipo citato nelle rivendicazioni, da cui risultano chiare le particolari caratteristiche dell 1 invenzione.
L'invenzione ? descritta pi? in particolare in quanto segue, con riferimento ai disegni allegati in cui:
fig. 1 ? una sezione longitudinale attraverso una realizzazione del dispositivo ad abbeveratoio secondo 11 invenzione;
fig. 2 ? una sezione longitudinale attraverso una seconda realizzazione del dispositivo secondo 11 invenzione; e
fig. 3 ? una sezione longitudinale attraverso una terza realizzazione del dispositivo ad abbeveratoio secondo l'invenzione.
Le realizzazioni del dispositivo ad abbeveratoio secondo 1 'invenzione, illustrate nei disegni, comprendono un corpo o involucro tubolare 1, un foro o camera 2 attraverso esso essendo diviso da uiio spallamento 3 in dije parti, una parte a valvola 4 e una parte di uscita 5; il diametro della parte di uscita ? leggermente minore di quello della parte a valvola 4. j_a parte a valvola 4 ? provvista di una filettatura esterna 6 per montaggio dell 'abbeveratoio 1, per esempio, su un condotto d'alimentazione d' acqua, in modo convenzionale. La parte di uscita 5 ? smussata o tagliata ad angolo, in 7, da un piano passante per l 'asse 8 del corpo tubolare 1 , e indietro e verso l'alto, cosi da formare un'apertura 9 che, vista dall 'alto, ha l'aspetto di una semi-ellisse.
In alternativa lo spallamento pud essere fabbricato in modo tale da essere rullato nel corpo 1 e quindi sar? costituito da una cresta anulare. In tal caso la parte a valvola 4 e la parte di uscita 5 hanno lo stesso ; diametro. Lo spallamento pu? anche essere costituito da un anello elastico montato in una scanalatura tagliata nella parete interna del corpo.
Nella parte di uscita 5 vi ? un mezzo di azionamento o rubinetto 10, di diametro leggermente minore del diametro interno della parte di uscita 5.
I l mezzo di azionamento 10 si . estende da una posizione al l ' interno del -l'apertura 9 quasi fino all'estremit? esterna della parte di uscita 5.
Quindi, una parte del mezzo operatore o di azionamento 10 resta esposta nell'apertura 9, cos? che un animale che apra la bocca sul dispositivo ad abbeveratoio sia in grado di abbassare o premere il mezzo IO per aprire il percorso al flusso attraverso il dispositivo. Per la solidit? di questo mezzo di azionamento 10 ed anche per la disposizione protetta di esso, l 'animale che beve non pu? n? farsi male n? determinare deformazioni sul Mezzo di azionamento e sul meccanismo a valvola di esso.
Dal mezzo di azionamento o rubinetto 10 si estende uno stelo 11 del -la valvola fino a una piastra 12 della valvola, il cui diametro ? uguale p leggermente maggiore di quello del mezzo di azionamento 10. Una rondella 13 estesa attorno allo stelo 11 appoggia contro lo spallamento 3 e impedisce che il meccanismo della valvola scorra attraverso il foro 2. La piastra 12 della valvola ? provvista di una sporgenza 14 che costituisce una guida per una molla 15 che spinge la piastra 12 contro la propria sede 16, a sua volta tenuta in posizione dalla rondella 13.
Nella realizzazione illustrata in fig, 1, un inserto 17 a tubo flessibile ? portato nella parte a valvola 4 del corpo tubolare 1. In relazi?ne a ci?, la sede 16 ? costituita da una modanatura o nervatura in corriispondenza dell 'estremit? interna dell 'inserto 17. All 'estremit? esterna di esso, l 'inserto 17 ? provvisto di una modanatura simile, 18, che fa presa attorno al bordo di un mezzo di limitazione 19 e lo mantiene in posizione. La molla 15 ? serrata fra il mezzo di limitazione 19 e la piastra 12 della valvola e preme la piastra 12 contro la sede 16 della valvola.
Il corpo 1 ed anche il mezzo di .azionamento lo assieme allo stelo )1 e alla piastra 12 sono preferibilmente realizzati in metallo, per esempio acciaio inossidabile o ottone, ma ? possibile utilizzare anche qualche materia plastica resistente all'usura. Il mezzo di azionamento 10, lo stelo 11 e la piastra 12 della valvola, con la sporgenza 14, sono realizzati ili Un sol pezzo in questa realizzazione; ci? d? come risultato una fabbrica? izione molto semplice di questo particolare.
L'inserto 17 ? realizzato in materiale flessibile, come per esempio gomma naturale o sintetica, o materia plastica.
L'assemblaggio del dispositivo ad abbeveratoio ? molto semplice. La rondella 13, che ? "spaccata" (dotata di fessura per allargamento) e in materiale elastico, ? forzata in posizione aperta e infilata sullo stelo: 11 della valvola e quindi, per 1 'elasticit? propria, ? lasciata ritornare alla propria forma originale. La sede 16 della valvola, a forma di modanatura, dell 'inserto 17, ? stirata sopra la piastra 12 della valvola fino alla posizione fra la piastra e la rondella 13. Dopo di ci?, l 'inserto 17 con le parti assemblate ad esso ? portato nella parte a valvola 4, fino alla posizione in cui la rondella 13 appoggia contro lo spallamento 3. In questa posizione la molla 15 ? inserita in appoggio contro la piastra 12 della valvola ed ? serrata fra la piastra e il mezzo di limitazione 0; restringimento 19, che ? bloccato in posizione dal fatto che la modanatura 18 dell 'inserto 17 ? stirata oltre il suo bordo. E' anche possibile eseguire l 'intero assemblaggio delle parti entro 1 ' inserto, prima che esso sia introdotto nella parte a valvola 4 dell'involucro o corpo 1.
La realizzazione dell 'invenzione illustrata in fig. 2 differisce quella secondo fig. 1 per il fatto che.il mezzo di limitazione 19 J costi -tuisce una parte dell'inserto 17' . In questa realizzazione il montaggio deve aver luogo in modo tale che prima la molla 15' ? inserita nell 'inserto 17' , prima che la sede 16J con la modanatura sia stirata sopra la piastra 12 della valvola. Prima di ci?, preferibilmente, si deve aver montato la Rondella 13 sullo stelo 11 della valvola. Dopo di ci?, si porta l 'insert? 17' , nel modo detto, nella parte a valvola 4 del corpo 1.
Nella realizzazione secondo fig. 2, l 'inserto 17' pu? essere fatto il im materiale leggermente pi? duro o rigido. Quindi, per poter montare la piastra 12 nell 'inserto, quest'ultimo pu? essere realizzato "spaccato" completamente o in qualche misura, cos? da poter essere allargato a sufficienza per permettere di portare in posizione la piastra 12. Dopo di ci?, la fessura nell'inserto ? sigillata mediante colla o nastro. In questo caso la sede della valvola ? preferibilmente costituita da un anello ad 0 (0-ring) che pu? essere stirato sopra la piastra della valvola per essere messo in posizione.
Ovviamente entrambe le realizzazioni dell 'abbeveratoio illustrate, secondo ? invenzione, possono essere realizzate in materiale rigido e, ari che se questo dovesse essere cos? rigido da non permettere il taglio e la deformazione dell 'inserto 17, 17' per mettere in posizione la piastra 12 della valvola, ma questa dovesse essere montata in qualche altro modo, per esempio mediante avvitamento come prima detto, tuttavia ugualmente si realizzerebbe un risparmio notevole di lavoro e di parti, a confronto con gli abbeveratoi menzionati nel preambolo, a motivo del fatto che la parte a valvola dell 'abbeveratoio ? posta in un semplice inserto, facile da montare e da sostituire.
In tale realizzazione non sarebbe necessario avere uno spallamento 3 nel corpo 1 stesso, ma questo potrebbe essere fatto di un tratto di tubo di materiale adatto, come acciaio inossidabile o ottone, il quale tubo quindi dovrebbe essere solo tagliato in tratti adatti, ciascun tratto essendo sottoposto ad una lavorazione esterna, fino ad avere la forma voluta della parte da cui l'animale beve, e al taglio di una filettatura di montaggio. In tal caso, l'inserto 17, 17' della valvola ? sufficientemente rigido per costituire esso stesso un supporto della sede della valvola corrispondente alla rondella 13. Un tale inserto pu? esser facilmente realizzato mediante formatura in stampo o formatura a iniezione, in materia plastica. In effetti, in questo caso il mezzo di azionamento 10 deve poter ?ssere attaccato allo stelo 11 della valvola, per esempio per avvitamento, nia l 'aumento di costo corrispondente ? pi? che compensato dal minor costo del corpo 1. Inoltre tale valvola pu? essere rimessa a nuovo facilmente. In tale realizzazione l 'inserto 17, 17' ? mantenuto in posizione dal fatto che ?sso, all 'estremit? esterna, ? provvisto di un qualche tipo di sporgenza o nervatura o modanatura, come illustrato nei disegni, per cui non pu? passare attraverso il corpo 1.
Nella realizzazione secondo fig. 3, la modanatura o sede 16" della Valvola costituisce una parte di un inserto 17" in materiale flessibile, il quale si estende anch'esso attorno alla periferia della piastra 12 della valvola, in forma di un mantello 18". Questo mantello 18" agisce come guida per la piastra 12 della valvola ed evita il rischio che essa si usuri nel; corpo 1 , come potrebbe avvenire secondo quanto prima detto. Tuttavia ci deve essere un gioco sufficiente fra il mantello 18" e la periferia della piastra 12, per permettere un flusso di liquido attraverso esso, quando si apre la valvola.
La molla 15" ? estesa fra la piastra 12 della valvola e una parte di limitazione o trattenuta 19" all 'ingresso al corpo 1 del dispositivo ad abbeveratoio e spinge la piastra 12 in impegnamento di tenuta con la sed? 16" della valvola.
L'inserto 17" ? realizzato in materiale stirabile deformabile, come gomma naturale o sintetica, o materia plastica.
Anche in questa realizzazione l 'assemblaggio del meccanismo della valvola ? molto semplice. La rondella 13", che ? "spaccata" e in materiale elastico, ? deformata e infilata sullo stelo 11 della valvola, dopo di che ? lasciata ritornare alla forma originaria. La sede 16" dell 'inserto 17", a forma di modanatura, ? stirata sopra la piastra 12 fino ad una po sizione fra la piastra e la rondella 13", il mantello 18" circondando la periferia della piastra 12. Poich? l 'inserto 17" ? di un materiale defor mabile capace di ritornare facilmente alla sua forma originaria, la sede 16" della valvola non sar? deformata da tale operazione.
Per mettere in posizione il meccanismo a valvola nel corpo, si impiega un attrezzo adatto, cos? da disporre con precisione la sede 16" della valvola, a forma di nervatura, contro la rondella 13", che a sua volta appoggia contro lo spallamento 3. In questa posizione inserita, la molla 15" ? posta in impegnamento con la piastra 12 della valvola ed ? serrata contro il mezzo di limitazione 19" il quale, con azione a scatto, si blocca in una scanalatura nella parte esterna della parte a valvola 4.
In effetti , ? inserto 17" potrebbe essere fatto in materiale non itirabile (deformabile). Quindi l 'assemblaggio richiederebbe che l 'inserto sia diviso o spaccato e possa essere stirato per essere fatto passare sopra la piastra della valvola, oppure che lo stelo 11 possa essere realizzato separatamente o dalla piastra 12 della valvola o dal mezzo di azionam?nto 10. Quindi, la spaccatura o fessura deve essere sigillata mediante colla o nastro e preferibilmente in tal caso si impiega un anello ad 0 (0-ring) Come sede della valvola, il quale, senza deformazioni, pu? essere stirato Sopra la piastra della valvola per essere portato in posizione. Sebbene queste realizzazioni possano essere pi? costose di quella preferibile, nonostante ci? esse sono pi? a buon mercato delle realizzazioni convenzionali Per risolvere il problema menzionato nel preambolo, che si riferisce all'usura della piastra 12 della valvola nella parete dell 'inserto sotto la piastra, l'apertura per lo stelo della valvola pu? essere eccentrica, tn conseguenza, quando 1 'abbeveratoio ? nuovo l 'asse dello stelo 11 della Valvola sar? disposto sopra l 'asse 8 del dispositivo, ma, dopo l 'uso per Un periodo prolungato, gli assi coincideranno. In questa realizzazione l 'inserto ? provvisto di qualche tipo di mezzo posizionatore, come una sporgenza che si dispone in una cavit? corrispondente nel corpo. Con questa struttura quindi , l 'abbeveratoio durante tutta la sua vita, avr? un flusso d'acqua soddisfacente. Per guidare la piastra 12 della valvola e ottenere un percorso affidabile per il flusso attorno alla periferia della piastre 12, la parte dell 'inserto 17 che circonda la piastra 12 pu? essere provvista di creste dirette verso 11 interno, che sono estese assialmente e formano fra esse canali per il flusso.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo ad abbeveratoio per animali comprendente un corpo tubolare (1) avente un foro passante o camera (2), la camera (2) essendo divisa in due parti, una parte a valvola (4) e una parte di uscita (5), un meccanismo a valvola (11, 12, 13) nella parte a valvola (4) per aprire ? chiudere il flusso di liquido attraverso il dispositivo ad abbeveratolo) ? un mezzo di azionamento (10) per ? azionamento del meccanismo a valvola (11, 12, 13), il quale mezzo ? accessibile per essere azionato dall 'animelle che beve, caratterizzato dal fatto che il meccanismo a valvola (11 , 12, 13) comprende un inserto tubolare (17, 17' , 17") in materiale flessibile, attraverso cui si estende almeno in parte lo stelo (11) della valvola, da ci? che l 'inserto (17, 17' , 17") nello stesso posto comprende da una parte la sede della valvola (16, 16' , 16") e dall'altra parte un mantello esteso attorno alla periferia della piastra (12) della valvola, e da ci? che l'inserto (17, 17' , 17") appoggia contro un supporto (3) che separa la parte (4) a valvola dalla parte di uscita (5) .
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che una rondell a anulare (13) circonda lo stelo della valvola (11 ) e costituisce un supporto per l 'inserto (17, 171 , 17") e la sede della valvola (16, 16' , 16") , contro il supporto (3) che separa la parte a valvola (4) dalla parte di uscita (5).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la rondella (13) ? "spaccata".
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il supporto (3) separante la parte a valvola (4) dalla parte di uscita (5) ? costituito da uno spai lamento conformato come una cresta anulare, premuto radialmente nel corpo.
5. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l' inserto (17, 17' , 17") ? inseribile in modo amovi bile nella parte a valvola (4) nel corpo (1 ) .
6. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratteriz zato dal fatto che la piastra (12) della valvola assieme allo stelo (11) della valvola e al mezzo di azionamento (10) ? disposta eccentricamente rispetto all 'asse del corpo tubolare (1).
7. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l'inserto (17, 17' , 17") ? fatto in materiale flessibile, come una gomma naturale o sintetica.
8. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratteriz zato dal fatto che un mezzo di limitazione (19, 19J , 19") per il flusso del liquido attraverso il dispositivo ad abbeveratoio ? formato solidale ?i 1 ' inserto (17, 17' , 17").
9. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l 'inserto (17, 17' , 17") pu? essere inserito in modo amovibile nella parte a valvola (4) del corpo (1),
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