IT202300007263A1 - Sistema e metodo di controllo per l’emissione di getti di fluido verso un ambiente da irrorare - Google Patents

Sistema e metodo di controllo per l’emissione di getti di fluido verso un ambiente da irrorare Download PDF

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IT202300007263A1
IT202300007263A1 IT102023000007263A IT202300007263A IT202300007263A1 IT 202300007263 A1 IT202300007263 A1 IT 202300007263A1 IT 102023000007263 A IT102023000007263 A IT 102023000007263A IT 202300007263 A IT202300007263 A IT 202300007263A IT 202300007263 A1 IT202300007263 A1 IT 202300007263A1
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sensors
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Walter Rieder
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Emicontrols S R L
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    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B12/00Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area
    • B05B12/08Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area responsive to condition of liquid or other fluent material to be discharged, of ambient medium or of target ; responsive to condition of spray devices or of supply means, e.g. pipes, pumps or their drive means
    • B05B12/12Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area responsive to condition of liquid or other fluent material to be discharged, of ambient medium or of target ; responsive to condition of spray devices or of supply means, e.g. pipes, pumps or their drive means responsive to conditions of ambient medium or target, e.g. humidity, temperature position or movement of the target relative to the spray apparatus
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Sistema e metodo di controllo per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente da irrorare?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione ha per oggetto un sistema ed un corrispondente metodo di controllo per l?emissione di getti di fluido (aria e/o acqua) verso un ambiente da irrorare. In particolare, la presente invenzione ? rivolta al settore dell?abbattimento polveri e/o dell?abbattimento odori e/o della mitigazione di incendi tramite l?erogazione di un getto di fluido verso un ambiente aperto o chiuso da irrorare nel caso in cui si verifichino determinate situazioni (es. incendio, polveri eccessive, fumi, ?). Inoltre, la presente invenzione pu? essere utilizzata anche per emettere solamente un getto d?aria verso detto ambiente come, ad esempio, nel settore dell?agricoltura al fine di evitare le gelate primaverili o di altri periodi freddi. Precisamente, la presente invenzione ? rivolta al controllo di dispositivi per l?emissione di un getto di fluido conformati ?a cannone? (di seguito denominati pi? semplicemente ?cannoni?) ossia comprendenti un corpo tubolare in cui ? inserita una girante (o elica o turbina) ed in cui sono inseriti degli ugelli per spruzzare un fluido. In dettaglio, la girante crea un flusso d?aria all?interno del corpo tubolare e gli ugelli spruzzano del liquido (solitamente acqua ed eventuali altre soluzioni) verso il flusso d?aria in modo da creare un getto comprendente aria e liquido.
STATO DELL?ARTE
In accordo alla tecnica nota, esistono dispositivi del tipo sopra identificato, in grado di operare, in corrispondenza di un ambiente aperto o chiuso in cui sono installati, in funzione di dati rilevati da sensori disposti nello stesso ambiente.
Attualmente, il controllo di tali dispositivi ? molto diretto e avviene attraverso un?unit? di controllo che riceve dati da appositi sensori (es. sensori di temperatura, umidit?, direzione del vento, ?) e comanda l?avvio dei dispositivi.
Ad esempio, se un sensore rileva un aumento della temperatura o del fumo in zona, significa che ? probabile che ci sia un principio di incendio e quindi l?unit? di controllo comanda l?avvio di uno o pi? dispositivi per l?irrorazione di acqua o altro tipo di liquido verso la zona interessata.
Lo stesso vale per l?abbattimento di polveri (ad esempio applicata ad una zona di lavoro che genera della polvere) e per l?abbattimento di odori.
Questa tecnica nota presenta per? alcuni inconvenienti.
In particolare, attualmente, non si realizza un coordinamento globale tra quanto rilevato dai sensori e l?attivazione dei dispositivi nel senso che non si tiene conto della presenza di pi? sensori di tipologie diverse, della posizione dei sensori rispetto ai dispostivi, delle condizioni metereologiche, ? Questi inconvenienti portano spesso al fatto che i dispositivi non ottengano gli effetti sperati o che comunque il getto di liquido non sia perfettamente orientato rispetto al reale punto di interesse su cui agire.
SCOPI DELLA PRESENTE INVENZIONE
In questa situazione, la presente invenzione lo scopo della presente invenzione ? di realizzare un sistema e metodo di controllo per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente da irrorare, che rimedi agli inconvenienti citati.
? in particolare scopo della presente invenzione realizzare un sistema e metodo di controllo che consenta di ottimizzare il controllo dei dispositivi in funzione di quanto rilevato dai sensori.
? ancora scopo della presente invenzione realizzare un sistema e metodo di controllo in cui le dinamiche di controllo siano facilmente regolabili in funzione delle esigenze.
Gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per l?emissione di un getto di fluido secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo per l?emissione di un getto di fluido illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, in vista schematica, un sistema di controllo per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente da irrorare secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in vista schematica, il sistema di figura 1 in cui sono stati rappresentati ulteriori dettagli realizzativi;
- la figura 3 mostra, in vista schematica, un esempio di regole e priorit? per la gestione dei dispositivi;
- la figura 4 mostra, in vista schematica, la struttura del sistema di controllo in relazione ad eventi, programmi di lavoro e ?matching? tra eventi e programmi di lavoro;
- la figura 5 mostra, in vista schematica, un esempio contenente diversi eventi E1, E2 ? Em definibili per il sito, anche con soglie diverse per lo stesso sensore;
- le figure 6, 7, 8 mostrano, in vista schematica, un esempio di diversi programmi di lavoro P1, P2 ? Pn definibili per ciascun modello di dispositivo;
- la figura 9 mostra, in vista schematica, un esempio di matching tra eventi e programmi di lavoro per ogni dispositivo.
DESCRIZIONE DI UNA O PIU DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE SECONDO LA PRESENTE INVENZIONE
In figura 1 viene rappresentato il sistema di controllo 1 per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente 100 da irrorare, secondo la presente invenzione. Tale sistema di controllo 1 si compone di una pluralit? di dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido comprendente aria e/o un liquido.
In particolare, la presente invenzione prevede tre forme realizzative principali:
- detti dispositivi 2 sono configurati per emettere solamente un flusso d?aria, senza liquido, verso detto ambiente 100; oppure
- detti dispositivi 2 sono configurati per emettere solamente un getto di liquido, senza aria, verso detto ambiente 100; oppure
- detti dispositivi 2 sono configurati per emettere un flusso d?aria e liquido mescolati insieme.
Nel primo caso, i dispositivi 2 sono preferibilmente configurati per disattivare la parte (ugelli) di emissione del liquido e per attivare solamente la parte (mezzi di soffiaggio) per l?emissione di aria. Questa prima configurazione viene utilizzata preferibilmente per il settore dell?agricoltura al fine di emettere aria verso la vegetazione (piante e/o prato) in modo da riscaldarla per evitare le gelate nei periodi primaverili o in altri periodi freddi.
Nel secondo caso, i dispositivi 2 sono preferibilmente configurati per disattivare la parte (mezzi di soffiaggio) per l?emissione di aria e per attivare solamente la parte (ugelli) di emissione del liquido.
Questa seconda configurazione prevede che i dispositivi siano preferibilmente, ma non necessariamente, in una forma realizzativa di lance o teste o manichette per l?emissione di liquido (quindi privi di mezzi di soffiaggio) ad esempio per l?antincendio.
Nel terzo caso, i dispositivi 2 sono preferibilmente configurati per attivare sia la parte (ugelli) di emissione del liquido sia per attivare solamente la parte (mezzi di soffiaggio) per l?emissione di aria. Quest?ultima configurazione ? relativa all?utilizzo del sistema per l?antincendio, l?abbattimento polveri e l?abbattimento odori.
In questo terzo caso, la parte liquida del fluido pu? comprendere almeno una soluzione selezionata tra: una soluzione di abbattimento odori, una soluzione di abbattimento polveri, una soluzione di mitigazione di fiamme. Il dispositivo 2, nella forma realizzativa preferita, ? realizzato sotto forma di cannone. In dettaglio, il dispositivo 2 comprende un corpo tubolare sviluppantesi tra una propria bocca di ingresso di aria ed una propria bocca di uscita dell?aria e definente internamente una zona di passaggio. Preferibilmente, tale corpo tubolare ? un corpo cilindrico a sezione circolare o un corpo almeno parzialmente conico a sezione circolare.
Inoltre, nella forma realizzativa preferita, la bocca di ingresso e la bocca di uscita sono definite da rispettivi bordi anulari opposti del corpo tubolare.
In aggiunta, il dispositivo 2 comprende mezzi di soffiaggio operativamente associati al corpo tubolare per generare un flusso d?aria lungo una direzione di propagazione dell?aria che va dalla bocca di ingresso alla bocca di uscita. In altre parole, il flusso d?aria generato dai mezzi di soffiaggio si propaga nella zona di passaggio lungo la direzione di propagazione. Preferibilmente, tale direzione di propagazione ? rettilinea. Inoltre, nella forma realizzativa preferita illustrata nelle allegate figure, i mezzi di soffiaggio sono montati in corrispondenza della bocca di ingresso del corpo tubolare e aspirano l?aria dall?esterno per soffiarla verso l?interno del corpo tubolare.
I mezzi di soffiaggio comprendono una ventola motorizzata o turbina che aspira l?aria dall?ambiente 100 esterno e la soffia all?interno del corpo tubolare verso la bocca di uscita.
Inoltre, il dispositivo 2 comprende almeno un gruppo di ugelli operativamente associati al corpo tubolare per spruzzare un primo fluido verso il flusso d?aria. Tale primo gruppo di ugelli pu? essere posizionato internamente al corpo tubolare (nella zona di passaggio) e/o esternamente in corrispondenza della bocca di uscita.
Si noti che per ogni dispositivo 2 ? possibile disattivare l?emissione di liquido tramite il gruppo di ugelli, in modo da emettere solamente aria tramite i mezzi di soffiaggio o viceversa. In alternativa, per ogni dispositivo 2 ? possibile attivare l?emissione di liquido e aria insieme in modo da emettere un miscuglio di aria e liquido.
Nel caso di dispositivo 2 con sola emissione di liquido tramite il gruppo di ugelli (senza aria), il dispositivo 2 viene preferibilmente realizzato in una forma realizzativa che non comprende il corpo tubolare (non ? un cannone), ma che comprende solamente una testa o lancia o manichetta di emissione del liquido.
Il sistema oggetto della presente invenzione si compone di una pluralit? di dispositivi 2 disposti in corrispondenza o in prossimit? di un ambiente 100, all?aperto o chiuso, e rivolti verso una o pi? zone da irrorare.
Inoltre, il sistema comprende una pluralit? di sensori 3 preposti al rilevamento di uno o pi? parametri nell?ambiente 100.
In particolare, ? presente almeno un primo sensore 3a disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente 100 e configurato per generare un segnale di rilevamento 4 di un primo valore da misurare. Tale sensore 3 comprende almeno uno tra:
- sensore 3 di temperatura,
- sensore 3 di umidit?,
- sensore 3 di rilevamento del vento,
- sensore 3 di rilevamento polveri nell?ambiente 100,
- sensori 3 di rilevamento odori nell?ambiente 100;
- sensore 3 di rilevamento del fumo;
- sensori 3 di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente 100;
- sensori 3 collegati tramite una rete dati come, ad esempio, sensori messi a disposizione dalle stazioni o servizi meteo in tempo reale. Inoltre, il sistema comprende almeno un secondo sensore 3b disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente 100 e configurato per generare un segnale di rilevamento 4 di un secondo valore. Anche tale secondo sensore 3b comprende almeno uno tra:
- sensore 3 di temperatura,
- sensore 3 di umidit?,
- sensore 3 di rilevamento del vento,
- sensore 3 di rilevamento polveri nell?ambiente 100,
- sensori 3 di rilevamento odori nell?ambiente 100;
- sensore 3 di rilevamento del fumo;
- sensori 3 di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente 100;
- sensori 3 collegati tramite una rete dati come, ad esempio, sensori messi a disposizione dalle stazioni o servizi meteo in tempo reale. Il secondo sensore 3b ? preferibilmente di tipo diverso dal primo sensore 3a. Tuttavia, i due sensori 3 potrebbero essere della stessa tipologia, ma posizionati in posizioni differenti rispetto ad uno o pi? dispositivi 2.
I sensori 3 potrebbero essere montati a bordo di un dispositivo 2 oppure potrebbero essere separati dallo stesso e sostenuti da strutture autonome in modo da effettuare rilevamenti in punti differenti rispetto alla posizione dei dispositivi 2.
Va notato che tali sensori 3 potrebbero essere disposti in una postazione remota rispetto al dispositivo 2 e messi a diposizione tramite un collegamento via rete dati (internet o rete locale). In tal caso, il segnale di rilevamento 4 potrebbe comprendere dati relativi alle previsioni meteo messe in rete da altri fornitori e che vengono poi tenute in considerazione per i calcoli eseguiti dall?unit? di controllo.
Il sistema comprende inoltre un?unit? di controllo 5 configurata per ricevere i segnali di rilevamento 4 da detto primo sensore 3a e da detto secondo sensore 3b e per generare un rispettivo segnale di comando 8 per ciascun dispositivo 2 per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detti segnali di rilevamento 4.
Nel caso summenzionato, l?unit? di controllo 5 ? quindi configurata per ricevere un primo segnale di rilevamento 4a da detto primo sensore 3a ed un secondo segnale di rilevamento 4b da detto secondo sensore 3b.
Va notato che i sensori 3 sono configurati per rilevare dei corrispondenti valori in funzione della tipologia di sensore 3 (ad esempio di temperatura) che devono essere interpretati dall?unit? di controllo 5 al fine di comprendere se un determinato evento (ad esempio: sta facendo troppo caldo o troppo freddo) si ? verificato o meno.
L?unit? di controllo 5 ? configurata per determinare, in funzione dei valori rilevati tramite detti segnali di rilevamento 4, se si sono verificati dei corrispondenti eventi nell?ambiente 100.
Pertanto, l?unit? di controllo 5 ? configurata per stabilire, per ciascun sensore 3, una soglia massima e/o minima e/o un range di valori in cui un valore rilevato dal rispettivo sensore 3 rientra in modo da determinare che si ? realizzato detto corrispondente evento o meno.
Preferibilmente, l?evento viene confermato solamente se il valore rilevato rientra nel range di valori, oppure ? superiore ad una soglia minima, oppure ? inferiore ad una soglia massima.
Inoltre, l?unit? di controllo 5 ? configurata per stabilire, per ciascun sensore 3, un tempo massimo e/o minimo (isteresi) in cui un valore rilevato dal rispettivo sensore 3 rientra in detta soglia massima e/o minima in modo da determinare che detto evento si ? realizzato e perdura nel tempo.
In altre parole, se il valore rilevato si mantiene nel range di valori predefiniti per un certo periodo di tempo, allora significa che l?evento ? confermato.
Va notato che un evento pu? essere dato dalla combinazione di valori rilevati da uno, due o pi? sensori 3. Ad esempio, l?evento: ?polvere verso una certa zona? viene rilevato da una combinazione del sensore 3 di rilevamento polveri e del sensore 3 di rilevamento della direzione del vento (figura 4).
? possibile che si verifichino dei conflitti nel caso in cui siano rilevati una pluralit? di eventi nello stesso periodo di tempo. In tal caso, l?unit? di controllo 5 ? programmata per definire un ordine di priorit? di importanza a tali eventi contemporanei. Ad esempio tale ordine di priorit? potrebbe conferire priorit? al primo evento che ? stato rilevato in ordine temporale oppure ad altri eventi predefiniti. In figura 9 viene rappresentato una associazione ("matching?) tra eventi e programmi di lavoro per ogni dispositivo 2. Con riferimento a tale figura, se pi? di un evento ? ?TRUE?, allora si esegue il programma con priorit? pi? elevata.
In aggiunta, i dati rilevati dai sensori 3 sono combinati con altri dati relativi al tempo come ora, giorno, settimana e anno in modo da stabilire quando avviene o ? avvenuto un determinato evento.
I sensori 3 possono essere con uscita di tipo analogico o digitale. In particolare, nel caso di un sensore 3 con uscita analogica (es. polveri, odori, ?), l?unit? di controllo 5 ? configurata per elaborare un segnale di rilevamento 4 di un sensore 3 di tipo analogico in funzione di un?unit? di misura predefinita dei dati in esso contenuti.
Nel caso di un sensore 3 con uscita di tipo digitale, l?unit? di controllo 5 ? configurata per elaborare un segnale di rilevamento 4 di un sensore 3 con uscita di tipo digitale (semaforo, fotocellula, ?) in funzione di uno stato logico dello stesso.
Va notato che i sensori 3 con uscita di tipo digitali possono comprendere:
- sensori configurati per generare in uscita un segnale digitale contenente una pluralit? di stati logici definenti una serie temporale di valori digitali (campionamento digitale);
- sensori digitali configurati per generare in uscita solo due stati logici atti ad indicare la presenza o meno (ON/OFF) di un determinato parametro rilevato.
Per ogni sensore 3 si configurano i parametri di funzionamento e di fondo scala.
Per quanto concerne il meteo, ci sono pi? valori che lo determinano come, ad esempio, temperatura alta e bassa umidit?.
Con riferimento ai dati relativi alle previsioni meteo sopra accennati, si noti che l?unit? di controllo 5 ? configurata per elaborare tali dati al fine di governare ciascun dispositivo 2 in funzione di tali dati e prima che le condizioni meteo previste si realizzino. Ad esempio, se ? previsto molto caldo (es. 35?C) e secco nella giornata di domani, l?unit? di controllo ? configurata per eseguire una bagnatura tramite emissione di fluido il giorno prima o qualche ora prima in modo da anticipare gli effetti del clima caldo e secco in arrivo.
In accordo alla presente invenzione, l?unit? di controllo 5 comprende inoltre un?interfaccia di regolazione 6 (ad esempio un PC, un touch screen oppure un altro sistema computerizzato) configurata per recepire un?interazione da parte di un utente e per generare un corrispondente segnale di regolazione 7 contenente regole e priorit? relativi almeno alla combinazione degli eventi rilevati rappresentati da detti segnali di rilevamento 4 provenienti dai sensori 3. In tal modo, l?unit? di controllo 5 ? configurata per generare il segnale di comando 8 per uno o pi? di detti dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido in funzione di detta combinazione tra gli eventi rilevata e in funzione dei contenuti di regole e priorit? contenuti nel segnale di regolazione 7.
In altre parole, il segnale di regolazione 7 contiene le regole e priorit? per la gestione dei dispositivi 2 rispetto a:
- quanto rilevato dai sensori 3;
- posizione del sensore 3 rispetto ai dispositivi 2;
- conformazione dell?ambiente 100 da rilevare.
Nella definizione delle regole, la gestione delle soglie potr? essere per superamento valori massimo e/o minimo o per permanenza all?interno di un determinato intervallo. Si prevedono in entrambi i casi delle soglie di attivazione e delle soglie di rientro per gestire le isteresi. Per ogni soglia si prevede un tempo minimo di permanenza in soglia per determinare l?attivazione della stessa. Il valore di soglia potr? essere impostabile come valore percentuale rispetto alla scala del sensore 3 oppure in valore assoluto (es. 100 ppm) indipendentemente dal valore di fondo-scala del sensore 3 stesso.
In pratica, il segnale di regolazione 7 contiene informazioni relative al fatto che se detto primo sensore 3a rileva o non rileva detto primo evento e/o detto secondo sensore 3b rileva o non rileva detto secondo evento, ? necessario attivare uno o pi? di detti dispositivi 2 per l?emissione del getto di fluido. L?unit? di controllo 5 ? configurata per generare un segnale di comando 8 per attivare uno o pi? di detti dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detto segnale di regolazione 7. Inoltre, come gi? accennato, l?unit? di controllo 5 ? configurata per modificare i contenuti di detto segnale di regolazione 7 in funzione della disposizione geografica dei dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido e di detti sensori 3.
Vantaggiosamente, grazie ai dati contenuti nel segnale di regolazione 7, si passa da una gestione ?statica? basata su ?condizioni di avvio? (es. soglie sensori 3) ad una gestione dinamica. L?utente definisce una serie di regole attraverso l?interfaccia di regolazione 6, per ognuna delle quali potr? impostare:
- una sorgente: valore di un sensore 3 analogico ? stato di un sensore 3 digitale;
- una condizione di attivazione: es. sopra un certo valore, con uno stato logico true/false.
Le regole da associare al singolo dispositivo 2 o a pi? dispositivi 2 potranno essere concatenate in una logica di tipo ?AND/OR? per definire una regola ?complessa? di funzionamento della macchina stessa (come rappresentato in figura 3 a titolo di esempio).
? possibile associare ad ogni regola una specifica priorit? per definire nel caso di attivazione di pi? regole quale dispositivo 2 il sistema debba attivare o disattivare.
Oltre a quanto esposto, il sistema pu? comprendere un dispositivo di preprogrammazione (es. ?scheduler?) che contiene informazioni circa l?ora e/o la data di accensione e di spegnimento di uno o pi? dispositivi 2. Tali informazioni sono recepite dall?unit? di controllo 5 che le elabora insieme ai dati rilevati dai sensori 3 (a livello di gestione, lo scheduler viene trattato come un sensore) e sono soggette ai contenuti dettati dal segnale di regolazione 7 che contiene le regole.
Inoltre, il sistema pu? gestire anche i singoli dispositivi 2 realizzando una gestione puntuale delle singole zone di erogazione.
Va notato che l?unit? di controllo 5 pu? comprende anche un?unit? di intelligenza artificiale che prevede di considerare le azioni eseguite nel passato in situazioni similari.
In altre parole, l?unit? di controllo 5 ? configurata per modificare i contenuti di detto segnale di regolazione 7 in funzione di uno o pi? successivi rilevamenti attraverso detti sensori 3 a seguito di un primo segnale di comando 8 inoltrato ad uno o pi? dispositivi 2.
In aggiunta, l?unit? di controllo 5 pu? comprendere un sistema di apprendimento intelligente configurato per:
prelevare i dati da una memoria storica contenente i dati contenuti in detti segnali di rilevamento 4 eseguiti tramite i sensori 3 e i dati contenuti nei segnali di controllo e nel segnale di regolazione 7;
modificare detto segnale di comando 8 in funzione di detti dati contenuti in detta memoria storica.
Va notato che l?unit? di controllo ? configurata per elaborare i dati storici contenuti in detta memoria storica e per modificare i contenuti del segnale di comando 8 ottimizzandoli in funzione di quanto contenuto in tali dati storici. Eventualmente, l?unit? di controllo ? configurata per realizzare una elaborazione di tali dati storici tramite un algoritmo di intelligenza artificiale o machine learning al fine di ottimizzare i comandi da fornire al sistema. Inoltre, come gi? accennato, i dispositivi 2 di emissione sono regolabili come quantit? di emissione di detto getto di fluido ed orientamento di emissione di detto getto di fluido.
Con l?espressione ?quantit? di emissione? si intende il quantitativo d?acqua e aria emessa dal dispositivo 2 che pu? essere regolata dall?unit? di controllo 5.
Con l?espressione ?orientamento di emissione? si intende l?orientamento del dispositivo 2 nello spazio per modificare la direzione di emissione dall?unit? di controllo 5.
Pertanto, il segnale di comando 8 ? configurato per comandare detti dispositivi 2 di emissione anche in relazione a quantit? di emissione e orientamento in funzione dei contenuti di detto segnale di regolazione 7 ed in funzione degli eventi rilevati. Ad esempio, se una pluralit? di sensori 3 rilevano la presenza di polvere in quantit? superiore ad un certo valore, significa che nell?ambiente ? presente molta polvere e quindi l?unit? di controllo 5 potrebbe essere configurata, ad esempio, per raddoppiare la quantit? d?acqua che deve essere emessa dai dispositivi 2 tramite il segnale di comando 8.
Inoltre, l?unit? di controllo 5 ? configurata per generare detto segnale di comando 8 per uno o pi? dispositivi 2 in funzione della posizione relativa nello spazio di detti dispositivi 2 rispetto a detti sensori 3. Ad esempio, l?unit? di controllo 5 ? configurata per generare detto segnale di comando 8 in modo da attivare i dispositivi 2 pi? prossimi al sensore 3 che ha rilevato un evento o i dispositivi 2 pi? efficaci in funzione del rilevamento da parte di un sensore 3 preposto a rilevare il vento.
Va inoltre notato che l?unit? di controllo 5 ? configurata per attivare dispositivi 2, tramite detto segnale di comando 4, in modo singolare oppure tramite programmi predefiniti di lavoro (figure 5-9). Ciascun programma predefinito di lavoro prevede che vengano attivati tutti o parte dei dispositivi 2 secondo tempi e modalit? predefinite da detto programma.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, l?unit? di controllo 5 potrebbe essere configurata per forzare uno o pi? eventi a disattivarsi in modo da evitare che uno o pi? sensori 3 possano continuare a rilevare un evento dovuto al meno parzialmente all?emissione del liquido. In altre parole, i sensori 3 potrebbero confondere l?emissione di liquido dai dispositivi 2 con un evento (es. rilevamento polveri) continuando, quindi, a segnalare tale evento che in realt? non ? dovuto alla presenza della polvere, ma all?attivazione dei dispositivi 2 stessi. Pertanto, l?unit? di controllo 5 pu? prevedere un intervallo massimo di tempo a seguito del quale forza i dati relativi alla presenza di uno o pi? eventi rilevati alla disattivazione in modo da verificare poi tale circostanza.
Va notato che il sistema 1 comprende inoltre un sistema di visualizzazione collegato all?unit? di controllo 5 e configurato per mostrare i parametri dei dispositivi 2, dei sensori 3 e altre statistiche.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione un metodo per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente 100 da irrorare, in cui detto metodo discende direttamente da quanto sopra esposto che si intende richiamato qui di seguito anche in relazione al metodo.
In dettaglio, il metodo comprende le seguenti fasi operative:
predisporre una pluralit? di dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente 100, in cui detto fluido comprende aria e/o un liquido comprendente almeno una soluzione selezionata tra: una soluzione di abbattimento odori, una soluzione di abbattimento polveri, una soluzione di mitigazione di fiamme;
predisporre almeno un primo sensore 3a disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente 100 e configurato per generare un segnale di rilevamento 4 di un primo valore, in cui detto sensore 3 comprende almeno uno tra: sensore 3 di temperatura, sensore 3 di umidit?, sensore 3 di rilevamento del vento, sensore 3 di rilevamento polveri nell?ambiente 100, sensori 3 di rilevamento odori nell?ambiente 100, sensori 3 di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente 100; predisporre almeno un secondo sensore 3b disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente 100 e configurato per generare un segnale di rilevamento 4 di un secondo valore, in cui detto secondo sensore 3b comprende almeno uno tra: sensore 3 di temperatura, sensore 3 di umidit?, sensore 3 di rilevamento del vento, sensore 3 di rilevamento polveri nell?ambiente 100, sensori 3 di rilevamento odori nell?ambiente 100; sensori 3 di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente 100.
Inoltre, il metodo prevede di ricevere i segnali di rilevamento 4, tramite un?unit? di controllo 5, provenienti da detto primo sensore 3a e da detto secondo sensore 3b e generare un rispettivo segnale di comando 8 per ciascun dispositivo 2 per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detti segnali di rilevamento 4.
In accordo alla presente invenzione, il metodo comprende le seguenti ulteriori fasi operative:
determinare, in funzione dei valori rilevati tramite detti segnali di rilevamento 4, se si sono verificati dei corrispondenti eventi nell?ambiente 100;
recepire, tramite un?interfaccia di regolazione 6, un?interazione da parte di un utente e generare un corrispondente segnale di regolazione 7 contenente regole e priorit? relativi almeno alla combinazione degli eventi rilevati rappresentati da detti segnali di rilevamento 4 provenienti dal primo e dal secondo sensore 3b;
generare detto segnale di comando 8 per uno o pi? di detti dispositivi 2 per l?emissione di un getto di fluido in funzione di detta combinazione tra gli eventi rilevata e in funzione dei contenuti di regole e priorit? contenuti in detto segnale di regolazione 7.
La presente invenzione consegue gli scopi preposti.
In particolare, la presente invenzione consente di ottenere una gestione maggiormente dinamica dei dispositivi 2 dal momento che ? possibile tenere in considerazione una pluralit? di sensori 3 incrociando i rispettivi rilevamenti in funzione di regole e priorit? che possono essere selezionate e cambiate a seconda delle esigenze.
Pertanto, la presente invenzione consente di ottenere una gestione maggiormente efficiente per questa tipologia di sistemi in modo semplice e rapido.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Sistema di controllo (1) per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente (100) da irrorare, comprendente:
una pluralit? di dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido, detto fluido comprendendo aria e/o un liquido comprendente almeno una soluzione selezionata tra: una soluzione di abbattimento odori, una soluzione di abbattimento polveri, una soluzione di mitigazione di fiamme;
almeno un primo sensore (3a) disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente (100) e configurato per generare un segnale di rilevamento (4) di un primo valore; detto sensore (3) comprendendo almeno uno tra: sensore (3) di temperatura, sensore (3) di umidit?, sensore (3) di rilevamento del vento, sensore (3) di rilevamento polveri nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento odori nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente (100);
almeno un secondo sensore (3b) disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente (100) e configurato per generare un segnale di rilevamento (4) di un secondo valore; detto secondo sensore (3b) comprendendo almeno uno tra: sensore (3) di temperatura, sensore (3) di umidit?, sensore (3) di rilevamento del vento, sensore (3) di rilevamento polveri nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento odori nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente (100);
un?unit? di controllo (5) configurata per ricevere i segnali di rilevamento (4) da detto primo sensore (3a) e da detto secondo sensore (3b) e per generare un rispettivo segnale di comando (8) per ciascun dispositivo (2) per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detti segnali di rilevamento (4);
caratterizzato dal fatto che detta unit? di controllo (5) ? configurata per determinare, in funzione dei valori rilevati tramite detti segnali di rilevamento (4), se si sono verificati dei corrispondenti eventi nell?ambiente (100); detta unit? di controllo (5) comprendendo inoltre un?interfaccia di regolazione (6) configurata per recepire un?interazione da parte di un utente e generare un corrispondente segnale di regolazione (7) contenente regole e priorit? relativi almeno alla combinazione degli eventi rilevati rappresentati da detti segnali di rilevamento (4) provenienti dal primo e dal secondo sensore (3b); detta unit? di controllo (5) essendo configurata per generare detto segnale di comando (8) per uno o pi? di detti dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido in funzione di detta combinazione tra gli eventi rilevata e in funzione dei contenuti di regole e priorit? contenuti in detto segnale di regolazione (7).
2. Sistema di controllo (1) secondo la rivendicazione 1 in cui detto segnale di regolazione (7) contiene informazioni relative al fatto che se detto primo sensore (3a) rileva o non rileva detto primo evento e/o detto secondo sensore (3b) rileva o non rileva detto secondo evento, ? necessario attivare uno o pi? di detti dispositivi (2) per l?emissione del getto di fluido; detta unit? di controllo (5) essendo configurata per generare un segnale di comando (8) per attivare uno o pi? di detti dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detto segnale di regolazione (7).
3. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per modificare i contenuti di detto segnale di regolazione (7) in funzione della disposizione geografica dei dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido e di detti sensori (3).
4. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per modificare i contenuti di detto segnale di regolazione (7) in funzione di uno o pi? successivi rilevamenti attraverso detti sensori (3) a seguito di un primo segnale di comando (8) inoltrato ad uno o pi? dispositivi (2).
5. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) comprende un sistema di apprendimento intelligente configurato per:
prelevare i dati da una memoria storica contenente i dati contenuti in detti segnali di rilevamento (4) eseguiti tramite i sensori (3) e i dati contenuti nei segnali di controllo e nel segnale di regolazione (7);
modificare detto segnale di comando (8) in funzione di detti dati contenuti in detta memoria storica.
6. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti sensori (3) comprendono sensori (3) con uscita di tipo analogico e sensori (3) con uscita di tipo digitale; detta unit? di controllo (5) essendo configurata per elaborare un segnale di rilevamento (4) di un sensore (3) con uscita di tipo analogico in funzione di un?unit? di misura dei dati in esso contenuti; detta unit? di controllo (5) essendo configurata per elaborare un segnale di rilevamento (4) di un sensore (3) con uscita di tipo digitale in funzione di uno stato logico dello stesso.
7. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per stabilire, per ciascun sensore (3), una soglia massima e/o minima in cui un valore rilevato dal rispettivo sensore (3) rientra in modo da determinare che si ? realizzato detto corrispondente evento o meno.
8. Sistema di controllo (1) secondo la rivendicazione 7 in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per stabilire, per ciascun sensore (3), un tempo massimo e/o minimo in cui un valore rilevato dal rispettivo sensore (3) rientra in detta soglia massima e/o minima in modo da determinare che detto evento si ? realizzato e perdura nel tempo.
9. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti dispositivi (2) di emissione sono regolabili come quantit? emissione di detto getto di fluido e orientamento di emissione di detto getto di fluido; detto segnale di comando (8) essendo configurato per comandare detti dispositivi (2) di emissione anche in relazione a quantit? di emissione e orientamento in funzione dei contenuti di detto segnale di regolazione (7) ed in funzione degli eventi che si sono verificati.
10. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per generare detto segnale di comando (8) per uno o pi? dispositivi (2) in funzione della posizione relativa nello spazio di detti dispositivi (2) rispetto a detti sensori (3).
11. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unit? di controllo (5) ? configurata per generare detto segnale di comando (8) in modo da attivare i dispositivi (2) pi? prossimi al sensore (3) che ha rilevato un evento o i dispositivi (2) pi? efficaci in funzione del rilevamento da parte di uno o pi? sensori (3) preposti a rilevare l?evento.
12. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta pluralit? di dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido sono configurati per emettere solamente un flusso d?aria, senza liquido, verso detto ambiente (100).
13. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta pluralit? di dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido sono configurati per emettere solamente un getto di liquido, senza aria, verso detto ambiente (100).
14. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12 in cui detta pluralit? di dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido sono configurati per emettere un flusso d?aria e liquido mescolati insieme.
15. Sistema di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui ciascuno di detti dispositivi (2) comprende un cannone con una turbina interna per la generazione di un flusso d?aria interno ed una pluralit? di ugelli per l?immissione del fluido verso detto flusso d?aria.
16. Metodo per l?emissione di getti di fluido verso un ambiente (100) da irrorare, comprendente le seguenti fasi operative:
predisporre una pluralit? di dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente (100), detto fluido comprendendo aria e/o un liquido comprendente almeno una soluzione selezionata tra: una soluzione di abbattimento odori, una soluzione di abbattimento polveri, una soluzione di mitigazione di fiamme;
predisporre almeno un primo sensore (3a) disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente (100) e configurato per generare un segnale di rilevamento (4) di un primo valore; detto sensore (3) comprendendo almeno uno tra: sensore (3) di temperatura, sensore (3) di umidit?, sensore (3) di rilevamento del vento, sensore (3) di rilevamento polveri nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento odori nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente (100);
predisporre almeno un secondo sensore (3b) disposto in corrispondenza o in prossimit? di detto ambiente (100) e configurato per generare un segnale di rilevamento (4) di un secondo valore; detto secondo sensore (3b) comprendendo almeno uno tra: sensore (3) di temperatura, sensore (3) di umidit?, sensore (3) di rilevamento del vento, sensore (3) di rilevamento polveri nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento odori nell?ambiente (100), sensori (3) di rilevamento della presenza di uno o pi? gas nell?ambiente (100);
ricevere i segnali di rilevamento (4), tramite un?unit? di controllo (5), provenienti da detto primo sensore (3a) e da detto secondo sensore (3b) e generare un rispettivo segnale di comando (8) per ciascun dispositivo (2) per l?emissione di un getto di fluido in funzione dei contenuti di detti segnali di rilevamento (4);
caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti ulteriori fasi operative:
determinare, in funzione dei valori rilevati tramite detti segnali di rilevamento (4), se si sono verificati dei corrispondenti eventi nell?ambiente (100);
recepire, tramite un?interfaccia di regolazione (6), un?interazione da parte di un utente e generare un corrispondente segnale di regolazione (7) contenente regole e priorit? relativi almeno alla combinazione degli eventi rilevati rappresentati da detti segnali di rilevamento (4) provenienti dal primo e dal secondo sensore (3b);
generare detto segnale di comando (8) per uno o pi? di detti dispositivi (2) per l?emissione di un getto di fluido in funzione di detta combinazione tra gli eventi rilevata e in funzione dei contenuti di regole e priorit? contenuti in detto segnale di regolazione (7).
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