IT202100025601A1 - Compattatore e cassonetto per la raccolta di rifiuti solidi urbani - Google Patents

Compattatore e cassonetto per la raccolta di rifiuti solidi urbani Download PDF

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IT202100025601A1
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compactor
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waste
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IT102021000025601A
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Diego Pagnan
Andrea Soligo
Pierluigi Virgili
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Diego Pagnan
Andrea Soligo
Pierluigi Virgili
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Description

COMPATTATORE E CASSONETTO PER LA RACCOLTA DI RIFIUTI
SOLIDI URBANI
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce al settore della raccolta dei rifiuti, in particolare ad un compattatore e ad un cassonetto destinati alla raccolta di rifiuti solidi urbani.
STATO DELL'ARTE
Nell?ambito della gestione dei rifiuti solidi urbani, ? ampiamente noto l?uso di cassonetti di raccolta, posizionati in apposite aree dal gestore, cio? dall?azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Gli utilizzatori possono usufruire dei cassonetti depositandovi i propri rifiuti, solitamente racchiusi in sacchetti. I cassonetti sono spesso coperti, in modo da proteggere almeno parzialmente i rifiuti dagli agenti atmosferici. Spesso i cassonetti sono anche chiusi, ad esempio per evitare l?intrusione di animali con attitudini opportuniste, come topi, ratti, gabbiani, piccioni, ecc. Talvolta, per i cassonetti di tipo chiuso, il gestore prevede che l?accesso sia subordinato all?identificazione dell?utilizzatore, ad esempio tramite chiavi elettroniche, al fine di limitare abusi e atti vandalici, allo scopo di applicare specifiche tariffe per il servizio, o anche semplicemente a fini statistici.
Nella fase di pianificazione della raccolta dei rifiuti, il gestore deve valutare da un lato la distribuzione dei cassonetti sul territorio in funzione della popolazione, e d?altro lato la frequenza dei passaggi di svuotamento dei cassonetti con gli appositi automezzi compattatori. Nelle condizioni ideali, i cassonetti non devono mai essere n? troppo pieni n? troppo vuoti. Da un lato, infatti, cassonetti troppo pieni possono far insorgere situazioni di degrado prima che il gestore provveda allo svuotamento periodico. D?altro lato, ? bene che lo svuotamento avvenga quando il cassonetto ? quasi pieno, in modo da limitare il numero dei viaggi di svuotamento e ammortizzarne meglio i costi.
Pur essendo ampiamente diffusi e apprezzati, i cassonetti di tipo noto non sono esenti da difetti.
Solitamente infatti gli utilizzatori non hanno modo di compattare i propri rifiuti prima di depositarli nel cassonetto. Pertanto i rifiuti depositati nei cassonetti mantengono una densit? apparente estremamente bassa, occupando cos? un volume notevole rispetto alla propria massa. Tale fenomeno ? ulteriormente enfatizzato dalla presenza dell?aria che rimane intrappolata all?interno dei sacchetti. Per questo motivo i cassonetti si riempiono pi? velocemente rispetto a quanto desiderato, obbligando il gestore ad aumentare la frequenza degli svuotamenti anche a fronte di una massa limitata di rifiuti.
Inoltre, nei cassonetti di tipo chiuso in cui ? predisposta una sola apertura per l?immissione dei rifiuti, i sacchetti cadono nel cassonetto per gravit?. Per questo motivo tutti i sacchetti introdotti si accumulano nella zona del cassonetto sottostante l?apertura. Capita spesso quindi che il cumulo dei rifiuti all?interno del cassonetto sotto l?apertura cresca fino a impedire l?introduzione di nuovi rifiuti, mentre altre zone del cassonetto, pi? lontane dall?apertura, sono ancora vuote o scarsamente occupate. Anche in questo caso il riempimento del cassonetto risulta inefficiente e obbliga il gestore ad intervenire con una frequenza maggiore di quella desiderata.
Pertanto, nella tecnica ? sentita la necessit? di un nuovo cassonetto e di un relativo compattatore.
SCOPI E RIASSUNTO DELL?INVENZIONE
? scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, un compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un compattatore adatto ad essere applicato ai cassonetti.
Inoltre, un compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un compattatore che abbia una struttura semplice e un basso costo d?esercizio.
Ancora, un altro compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un compattatore che consenta anche di distribuire i rifiuti all?interno del rispettivo cassonetto.
Infine, un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un cassonetto comprendente un compattatore del tipo descritto sopra.
Questi e altri scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante un compattatore e un cassonetto in accordo con le rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
In accordo con un primo aspetto, l?invenzione riguarda un compattatore per rifiuti solidi urbani destinato ad essere applicato su un cassonetto, comprendente:
- due semigusci, mobili l?uno rispetto all?altro; e
- un meccanismo di azionamento;
in cui:
- i due semigusci sono configurati per assumere una configurazione di immissione, in cui definiscono un vano di immissione per accogliere i rifiuti;
- il meccanismo di azionamento ? configurato per imporre uno spostamento reciproco tra i due semigusci a partire dalla configurazione di immissione;
- lo spostamento comprende una fase di avvicinamento reciproco e una fase di disimpegno reciproco tra i due semigusci nella quale i rifiuti vengono rilasciati all?interno del cassonetto.
Il compattatore dell?invenzione, posto su ciascun singolo cassonetto, consente di compattare i rifiuti al momento stesso nel quale vengono immessi dall?utilizzatore. In questo modo l?invenzione consente di ottimizzare la raccolta dei rifiuti solidi urbani sin dalla fase di conferimento nel cassonetto da parte dell?utilizzatore.
In accordo con alcune forme di realizzazione dell?invenzione, il meccanismo di azionamento comprende un comando ad azionamento muscolare, preferibilmente un comando a leva o a pedale.
Questa soluzione consente di rendere disponibile un compattatore con basso costo d?esercizio e indipendente da una qualsiasi fonte di alimentazione di potenza.
Preferibilmente il meccanismo di azionamento comprende un rapporto di trasmissione variabile configurato per consentire l?applicazione di forze e spostamenti differenti tra i due semigusci a parit? di forza e di spostamento imposti al comando.
Grazie al rapporto di trasmissione variabile, il compattatore dell?invenzione consente di ottenere forze di schiacciamento variabili a parit? di forza imposta al comando e di ottenere spostamenti variabili a parit? di spostamento imposto al comando.
Preferibilmente nel compattatore dell?invenzione il rapporto di trasmissione variabile ? ottenuto tramite una puleggia variabile.
Tale soluzione risulta particolarmente semplice ed efficace.
In accordo con alcune forme di realizzazione, il compattatore comprende inoltre un portello adatto ad assumere alternativamente una configurazione di chiusura, in cui impedisce l?accesso al vano, e una configurazione di apertura, in cui consente l?accesso al vano.
La presenza del portello conferisce una maggior sicurezza d?uso al compattatore.
Preferibilmente il compattatore pu? comprendere inoltre mezzi di controllo del portello configurati per consentire l?apertura del portello solo agli utilizzatori abilitati.
In accordo con alcune forme di realizzazione, i due semigusci hanno una struttura a pettine definita da una pluralit? di rebbi affiancati tra loro. Preferibilmente i rebbi dei due semigusci sono sfalsati in modo tale che i due semigusci possano assumere una configurazione di interferenza reciproca.
Tale configurazione consente di ottenere, oltre alla compattazione dei rifiuti, anche l?effetto di lacerare i sacchetti che contengono i rifiuti, in modo da liberare l?aria contenuta al loro interno e ridurre ulteriormente il volume.
In accordo con un secondo aspetto, l?invenzione riguarda un cassonetto comprendente un compattatore in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti.
Il cassonetto dell?invenzione consente di usufruire di tutti i vantaggi descritti sopra con riferimento al compattatore.
In alcune forme di realizzazione, il compattatore ? disposto in prossimit? della parte anteriore e/o superiore del cassonetto. Preferibilmente il compattatore impone uno spostamento massimo all?interno del cassonetto ai rifiuti che offrono una resistenza minima allo schiacciamento e impone uno spostamento minimo all?interno del cassonetto ai rifiuti che offrono una resistenza massima allo schiacciamento.
Grazie a questa configurazione ? possibile ottenere statisticamente un riempimento omogeneo del cassonetto.
Ulteriori caratteristiche e scopi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L?invenzione verr? descritta qui di seguito con riferimento ad alcuni esempi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo, e illustrati nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari.
La figura 1 ? una vista in assonometria di un cassonetto esemplificativo, in accordo con una forma di realizzazione dell?invenzione;
la figura 2 ? una vista laterale di un cassonetto esemplificativo, in accordo con un?altra forma di realizzazione dell?invenzione;
la figura 3 ? una vista in assonometria del compattatore di figura 2 in una configurazione aperta;
la figura 4 ? una vista laterale parzialmente in sezione di un compattatore in accordo con una forma di realizzazione dell?invenzione;
la figura 5 ? una vista laterale parzialmente in sezione di un compattatore in accordo con un?altra forma di realizzazione dell?invenzione;
la figura 6 ? una vista laterale parzialmente in sezione di un compattatore in accordo con un?ulteriore forma di realizzazione dell?invenzione;
le figure 7, 8 e 9 sono viste laterali parzialmente in sezione del compattatore di figura 6, in successive configurazioni d?uso, in una prima modalit? operativa;
la figura 10 ? una vista radiale parzialmente in sezione di una puleggia variabile del compattatore delle figure 6-9 e 11-12;
le figure 11 e 12 sono viste laterali parzialmente in sezione del compattatore di figura 6, in successive configurazioni d?uso, in una seconda modalit? operativa.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Mentre l?invenzione ? suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi ? alcuna intenzione di limitare l?invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l?invenzione intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell?ambito dell?invenzione come definito nelle rivendicazioni.
L?uso di ?a esempio?, ?ecc.?, ?oppure? indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L?uso di ?include? significa ?include, ma non limitato a? a meno che non sia altrimenti indicato.
L?invenzione ? destinata ad essere applicata in presenza della accelerazione di gravit? g, in base alla quale sono definite in modo univoco la direzione verticale e le direzioni orizzontali.
Nella seguente trattazione si intende che in base all?accelerazione di gravit? g siano definiti in modo univoco anche i termini ?sopra?, ?superiore?, ?alto? e simili rispetto ai termini ?sotto?, ?inferiore?, ?basso? e simili.
Nella presente trattazione, con il termine ?cassonetto? si intende un qualunque contenitore per la raccolta, in particolare di rifiuti, a prescindere dalla forma e dalle dimensioni specifiche. Tale termine comprende dunque cassonetti propriamente detti, bidoni, campane, container intermodali, ecc.
Il compattatore e il cassonetto dell?invenzione definiscono in modo intuitivo una posizione di utilizzo, nella quale ? previsto che si ponga un utilizzatore per l?impiego corretto dell?invenzione. Di seguito si intende che i termini ?davanti?, ?anteriore? e simili definiscano delle posizioni nel compattatore e nel cassonetto relativamente vicine all?utilizzatore nella posizione di utilizzo, mentre si intende che i termini ?dietro?, ?posteriore? e simili definiscano delle posizioni nel compattatore e nel cassonetto relativamente lontane dall?utilizzatore nella posizione di utilizzo.
Con riferimento alle figure allegate ? descritto un compattatore 20 per rifiuti solidi urbani in accordo con l?invenzione. Il compattatore 20 ? destinato ad essere applicato su un cassonetto 44 e comprende:
- due semigusci 22, mobili l?uno rispetto all?altro; e
- un meccanismo di azionamento 24;
in cui:
- i due semigusci 22 sono configurati per assumere una configurazione di immissione, in cui definiscono un vano di immissione 28 per accogliere i rifiuti;
- il meccanismo di azionamento 24 ? configurato per imporre uno spostamento reciproco tra i due semigusci 22 a partire dalla configurazione di immissione;
- lo spostamento comprende una fase di avvicinamento reciproco e una fase di disimpegno reciproco tra i due semigusci 22 nella quale i rifiuti vengono rilasciati all?interno del cassonetto.
In accordo con alcune forme di realizzazione dell?invenzione, come ad esempio quella della figura 4, il meccanismo di azionamento 24 comprende un comando ad azionamento motorizzato. L?azionamento motorizzato pu? ad esempio comprendere un motore elettrico 27, un motore idraulico, un motore pneumatico o qualsiasi altro tipo di motore la cui alimentazione possa essere adatta allo specifico ambito di impiego dell?invenzione.
In accordo con altre forme di realizzazione dell?invenzione, come ad esempio quelle delle figure 1-3 e 5-12, il meccanismo di azionamento 24 comprende un comando 26 ad azionamento muscolare. Ad esempio, il comando 26 ad azionamento muscolare pu? comprendere un comando a pedale (come in figura 1) o un comando a leva (come nelle figure 2-3 e 5-12).
In accordo con alcune forme di realizzazione, il meccanismo di azionamento 24 comprende un rapporto di trasmissione fisso (si vedano ad esempio le figure 4 e 5). In accordo con altre forme di realizzazione, il meccanismo di azionamento 24 comprende un rapporto di trasmissione variabile (si vedano ad esempio le figure 6-12). Il rapporto di trasmissione variabile ? configurato per consentire l?applicazione di forze e spostamenti differenti tra i due semigusci 22 a parit? di forza e di spostamento imposti al comando 26. Alcune differenze nel funzionamento tra le due tipologie di forme di realizzazione verranno descritte oltre pi? in dettaglio.
La descrizione dettagliata che segue fa specifico riferimento alle figure 2-3 e 5-12, che rappresentano una forma di realizzazione del compattatore 20 comprendente un comando 26 a leva. La persona esperta non avr? alcuna difficolt? a comprendere la struttura ed il funzionamento di altre forme di realizzazione del compattatore 20. Ad esempio, il compattatore 20 di figura 1, comprendente un comando 26 a pedale, ? in tutto e per tutto analogo a quello comprendente il comando 26 a leva, con l?unica eccezione rappresentata dagli organi di trasmissione che collegano il comando 26 al meccanismo di azionamento 24. Ancora, il compattatore 20 di figura 4, comprendente un motore elettrico 27, ? in tutto e per tutto analogo a quello comprendente il comando 26 ad azionamento muscolare, con l?unica eccezione rappresentata dai comandi e dall?alimentazione del motore elettrico 27.
Di seguito si considera che i rifiuti siano introdotti nel compattatore 20 raccolti in sacchetti, in conformit? con quanto viene solitamente richiesto agli utilizzatori da parte dei gestori, cio? da parte delle aziende che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Come la persona esperta pu? ben comprendere, ai fini della presente invenzione nulla cambierebbe se anzich? in un sacchetto, i rifiuti fossero raccolti in un altro tipo di involucro, come ad esempio una scatola o una rete, o se fossero introdotti sfusi.
Preferibilmente il compattatore 20 comprende un portello 30 in corrispondenza del vano di immissione 28 definito dai due semigusci 22. In particolare, il portello 30 ? adatto ad assumere alternativamente una configurazione di chiusura (visibile nelle figure 1-2, 7-9 e 11-12), in cui impedisce l?accesso al vano 28, e una configurazione di apertura (visibile nelle figure 3-6), in cui consente l?accesso al vano 28, in particolare per l?immissione dei rifiuti.
Preferibilmente il portello 30 ? configurato per assumere la configurazione di chiusura anche durante l?azionamento del compattatore 20. Ci? consente di prevenire infortuni ed incidenti a cose, animali e persone che si trovino in prossimit? del compattatore 20 durante il suo azionamento.
In accordo con alcune forme di realizzazione, il compattatore 20 comprende mezzi di controllo 32 del portello 30 configurati per consentire l?apertura del portello 30 solo agli utilizzatori abilitati.
I mezzi di controllo 32 possono comprendere una semplice serratura meccanica che, in modo in s? noto, pu? essere aperta tramite una chiave o tramite una combinazione.
In alternativa o in aggiunta, i mezzi di controllo 32 possono comprendere una serratura elettronica che, in modo in s? noto, pu? essere aperta dall?utilizzatore tramite un?interfaccia utente. Ad esempio, pu? essere richiesto all?utilizzatore di digitare un codice identificativo o di esibire una chiave elettronica come un codice grafico o un tag RFID o simili.
? preferibile predisporre la serratura elettronica con un circuito di controllo configurato per verificare i dati immessi dall?utilizzatore. Ad esempio, il circuito di controllo pu? contenere una lista degli utilizzatori e/o dei relativi codici identificativi abilitati ad avere accesso al compattatore 20. In accordo con alcune forme di realizzazione, il circuito di controllo pu? comprendere anche una porta di comunicazione per lo scambio di dati con una centrale di gestione remota. Quindi, in accordo con le varie forme di realizzazione, la gestione della lista degli utilizzatori e dei codici identificativi da parte del circuito di controllo pu? essere svolta in locale, in remoto o parte in locale e parte in remoto.
In accordo con alcune forme di realizzazione, i mezzi di controllo 32 comprendono anche un attuatore adatto ad imporre al portello 30 il movimento di apertura. In accordo con altre forme di realizzazione, tra cui quelle delle figure allegate, i mezzi di controllo 32 si limitano a impedire o alternativamente consentire il movimento del portello 30, ad esempio tramite un chiavistello, mentre il movimento di apertura del portello 30 ? imposto dall?utilizzatore.
Nella forma di realizzazione di figura 1, il portello 30 comprende una maniglia che consente all?utilizzatore autorizzato di muoverlo dalla configurazione di chiusura alla configurazione di apertura e viceversa. Nella forma di realizzazione delle figure 2-12, il portello 30 ? movimentato dalla configurazione di chiusura alla configurazione di apertura e viceversa tramite il meccanismo di azionamento 24.
Viene descritto di seguito in maggior dettaglio il meccanismo di azionamento 24 in accordo con la forma di realizzazione del compattatore 20 mostrata nelle figure da 2-3 e 5-12. Il comando 26 ? del tipo a leva e pu? quindi muoversi lungo un arco di cerchio ? attorno al proprio asse di rotazione (si veda figura 5).
Nel primo tratto ?1 dell?arco di cerchio compiuto dal comando 26, il meccanismo di azionamento 24 si limita a imporre la chiusura del portello 30, senza imporre alcun movimento ai semigusci 22. Questa fase, che pu? essere apprezzata nel passaggio da figura 6 a figura 7, consente di ottenere un elevato livello di sicurezza d?uso. Infatti, l?immediata chiusura del portello 30 evita che alcunch? possa introdursi in modo indesiderato nel vano 28 durante la compattazione. Nella forma di realizzazione delle figure, tale primo tratto ?1 ? pari a circa 20?.
Nel secondo tratto ?2 dell?arco di cerchio compiuto dal comando 26, il meccanismo di azionamento 24 impone il movimento ai semigusci 22. Nella forma di realizzazione delle figure, tale secondo tratto pu? essere pari a circa 110?.
Nelle forme di realizzazione delle figure allegate, la trasmissione comprende una puleggia motrice 34, una puleggia condotta 40 ed una cinghia di trasmissione 38. In accordo con altre possibili forme di realizzazione, la trasmissione pu? adottare altre soluzioni in s? ampiamente note alla persona esperta; la trasmissione pu? comprendere ad esempio una corona, un pignone ed una catena di trasmissione, una pluralit? di ruote dentate o treno di ingranaggi, un albero di trasmissione con giunti cardanici e simili. Nell?ambito di tali soluzioni, al fine di soddisfare specifiche esigenze d?utilizzo dell?invenzione, ? possibile adottare un rapporto di trasmissione fisso o, in alternativa, un rapporto di trasmissione variabile, in modo in s? noto alla persona esperta. A titolo di esempio, per ottenere un rapporto di trasmissione variabile, ? possibile predisporre una trasmissione a catena comprendente una corona e una pluralit? di pignoni di diametri differenti, da selezionare per ottenere il rapporto di trasmissione desiderato.
A titolo esemplificativo, nelle forme di realizzazione delle figure 5-12, il comando 26 ? collegato alla puleggia motrice 34, in modo tale che la rotazione della leva imponga alla puleggia motrice 34 una rotazione proporzionale. Nella specifica forma di realizzazione delle figure allegate, il comando 26 ? collegato direttamente alla puleggia motrice 34, in modo da imporre la stessa rotazione. In particolare, nelle forme di realizzazione delle figure 6-12, il rapporto di trasmissione ? variabile ed ? ottenuto tramite una puleggia motrice 34 del tipo a diametro variabile, detta di seguito puleggia variabile 34?.
La puleggia variabile 34?, in s? nota, ? descritta di seguito con particolare riferimento alla figura 10. La puleggia variabile 34? comprende due pareti laterali 36 che definiscono una gola a V, ed ? quindi configurata per essere accoppiata ad una cinghia di trasmissione 38 a sezione trapezoidale. La cinghia di trasmissione 38 viene trascinata grazie all?attrito che si genera tra le pareti laterali 36 della gola a V e i fianchi della cinghia stessa che premono sulle pareti laterali 36. In questo modo la cinghia di trasmissione 38 trasmette il moto ad altre pulegge, concettualmente assimilabili ad un?unica puleggia condotta 40, da cui deriva il moto del meccanismo di azionamento 24. Le due pareti laterali 36 della puleggia variabile 34? sono solidali tra loro rispetto alla rotazione, ma sono mobili l?una rispetto all?altra in direzione assiale. In particolare, le due pareti laterali 36 sono mobili tra una posizione di diametro massimo dmax (mostrata nella parte superiore di figura 10) e una posizione di diametro minimo dmin (nella parte inferiore di figura 10).
Preferibilmente una parete laterale 36f ? fissa in direzione assiale (ad esempio quella a sinistra in figura 10), mentre l?altra parete laterale 36m ? mobile in direzione assiale (quella a destra in figura 10). Preferibilmente la parete laterale mobile 36m ? spinta verso la parete laterale fissa 36f, cio? verso la posizione di diametro massimo, da una molla 42 precaricata. Di conseguenza, in condizioni di riposo, la puleggia variabile 34? assume spontaneamente la configurazione di diametro massimo e il movimento della parete laterale mobile 36m deve vincere l?azione della molla 42. In altre parole, il precarico della molla 42 definisce un valore di soglia per la coppia resistente che si oppone alla rotazione della puleggia variabile 34?. Quando la coppia resistente generata dalla puleggia condotta 40 ? inferiore al valore di soglia, la puleggia variabile 34? opera in condizione di diametro massimo. Quando invece la coppia resistente supera il valore di soglia, aumenta la pressione dei fianchi della cinghia di trasmissione 38 sulle pareti laterali 36 della gola a V fino a spostare la parete laterale mobile 36m. Quindi la cinghia di trasmissione 38 a sezione trapezoidale si incunea nella gola a V assestandosi in una posizione di diametro inferiore. In altre parole, la puleggia variabile 34? reagisce all?aumento della coppia resistente diminuendo proporzionalmente il proprio diametro verso valori inferiori. Quando la puleggia variabile 34? raggiunge la configurazione di diametro minimo, riesce a trasmettere alla puleggia condotta 40 la coppia massima.
Se la coppia resistente dovesse crescere ancora oltre tale valore, la puleggia variabile 34? non sarebbe in grado di vincerla. Per questo motivo, per evitare danni al compattatore 20, ? preferibile predisporre nel meccanismo di azionamento 24 un limitatore di coppia configurato per liberare la rotazione del comando 26 quando la coppia resistente supera la coppia massima. Tale limitatore di coppia pu? essere anche semplicemente ottenuto tramite lo strisciamento predeterminato della cinghia di trasmissione 38 nella gola di una delle pulegge 34, 40.
Nell?ambito della presente invenzione, la rotazione della puleggia motrice 34 determina, attraverso la rotazione della puleggia condotta 40, lo spostamento reciproco dei due semigusci 22, in particolare, determina inizialmente l?avvicinamento reciproco tra i due semigusci 22. In accordo con la specifica forma di realizzazione delle figure da 2 a 12, nella fase di avvicinamento reciproco, la quasi totalit? dello spostamento ? compiuta da un primo semiguscio 22? (quello di destra nelle figure), mentre il secondo semiguscio 22? (quello di sinistra nelle figure) resta sostanzialmente fermo.
Nella fase iniziale dello spostamento reciproco, la coppia resistente che si oppone alla rotazione della puleggia motrice 34 ? minima, perch? essa deriva semplicemente dall?inerzia del sistema. Successivamente, quando nell?avvicinamento reciproco entrambi i semigusci 22 entrano in contatto con i rifiuti da compattare, la coppia resistente aumenta perch? interviene la resistenza opposta dai rifiuti allo schiacciamento.
Come noto, i rifiuti sono per loro natura estremamente eterogenei nella loro composizione, motivo per cui ciascun sacchetto pu? offrire una diversa resistenza allo schiacciamento. Allo stesso modo, qualora il meccanismo di azionamento 24 comprenda un comando 26 ad azionamento muscolare, come un pedale o una leva, anche la forza di schiacciamento disponibile ai semigusci 22 ? estremamente variabile, poich? essa dipende di volta in volta dalla forza applicata dal singolo utilizzatore.
Nel caso in cui il rapporto di trasmissione sia fisso, ? preferibile che esso sia configurato per consentire lo schiacciamento dei rifiuti con l?applicazione al comando 26 di una forza minima, ad esempio con l?applicazione della forza che pu? essere mediamente applicata da un?utilizzatore debole, come ad esempio un bambino o una persona anziana. In tal caso, una volta compattati, i rifiuti vengono rilasciati verticalmente all?interno del cassonetto 44, per gravit?. Diversamente, l?applicazione al comando 26 di una forza maggiore, ad esempio da parte di un utilizzatore pi? forte, rende disponibile una maggiore energia per lo spostamento dei rifiuti compattati all?interno del cassonetto 44.
Nel caso in cui il rapporto di trasmissione sia variabile, il compattatore 20 dell?invenzione ? configurato per adeguarsi in modo spontaneo alle condizioni specifiche. Quando la resistenza allo schiacciamento ? minima e la coppia resistente rimane al di sotto del valore di soglia, la puleggia variabile 34? permane nella configurazione di diametro massimo (si vedano ad esempio le figure 7-9). Viceversa, ipotizzando che i rifiuti oppongano la massima resistenza allo schiacciamento che pu? essere superata dal compattatore 20, allora la puleggia variabile 34? passa spontaneamente ad operare nella configurazione di diametro minimo (si vedano ad esempio le figure 11-12). Naturalmente ? probabile che nella maggior parte dei casi la puleggia variabile 34? si trovi ad operare con diametri intermedi, compresi tra il diametro minimo dmin e il diametro massimo dmax.
A titolo di esempio, nella forma di realizzazione delle figure allegate, con un uguale forza di 5 kg applicata al comando 26 a leva, si pu? ottenere sul sacchetto di rifiuti una forza di schiacciamento variabile tra 6,25 kg e 16 kg.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, a parit? di energia immessa dall?utilizzatore tramite il comando 26 (cio? a parit? di forza e di spostamento), nonostante le possibili variazioni della coppia trasmessa, il meccanismo di azionamento 24 deve necessariamente trasmettere ai semigusci 22 la stessa energia, al netto delle perdite per attrito. Di conseguenza, la stessa quantit? di energia pu? essere trasmessa alla puleggia condotta 40 come una qualsiasi combinazione di coppia e spostamento angolare compresa tra quella in cui la coppia ? minima e lo spostamento angolare ? massimo e quella in cui la coppia ? massima e lo spostamento angolare ? minimo.
Come accennato sopra, dopo la fase iniziale di avvicinamento reciproco, lo spostamento imposto dal meccanismo di azionamento 24 ai due semigusci 22 comprende una successiva fase di disimpegno reciproco. In questa fase, il movimento di disimpegno reciproco tra i due semigusci 22 ? tanto pi? ampio quanto minore ? stata la resistenza allo schiacciamento dei rifiuti, e viceversa. Infatti, una resistenza minima allo schiacciamento ha generato una coppia resistente minima e quindi uno spostamento angolare massimo per la puleggia condotta 40. Questo spostamento angolare massimo della puleggia condotta 40 si traduce in un movimento reciproco massimo tra i due semigusci 22 (si vedano le figure 7, 8 e 9). Viceversa, una resistenza massima allo schiacciamento ha generato una coppia resistente massima e quindi uno spostamento angolare minimo per la puleggia condotta 40. Questo spostamento angolare minimo della puleggia condotta 40 si traduce in un movimento reciproco minimo tra i due semigusci 22 (si vedano le figure 11 e 12).
In accordo con la specifica forma di realizzazione delle figure da 6 a 12, nella fase di disimpegno reciproco, si muovono entrambi i semigusci 22. Ad esempio, raggiunta una predeterminata posizione angolare del comando 26 prossima al fine corsa, il meccanismo di azionamento 24 pu? svincolare il secondo semiguscio 22?, che fino a quel momento era rimasto sostanzialmente fermo, in modo che possa ruotare verso il basso e facilitare cos? il rilascio dei rifiuti.
Preferibilmente il meccanismo di azionamento 24 comprende una molla (non visibile nelle figure) configurata per imporre un movimento angolare al primo semiguscio 22? quando questo entra nella fase di disimpegno reciproco. La presenza di tale molla consente di imprimere al primo semiguscio 22? un movimento ancora pi? ampio di quello che si pu? ottenere semplicemente tramite la rotazione della puleggia condotta 40.
In accordo con alcune forme di realizzazione, i due semigusci 22 hanno una struttura a pettine definita da una pluralit? di rebbi affiancati tra loro. Preferibilmente i rebbi dei due semigusci 22 sono sfalsati, cio? sono disposti in modo tale che i due semigusci 22 possano eventualmente assumere una configurazione di interferenza reciproca (si veda figura 8). In tal caso, oltre alla compattazione, il movimento reciproco dei due semigusci 22 ottiene anche l?effetto di lacerare il sacchetto che contiene i rifiuti. In questo modo viene liberata l?aria contenuta all?interno del sacchetto e se ne riduce ulteriormente il volume.
Come accennato sopra, in accordo con alcune forme di realizzazione, il compattatore 20 dell?invenzione pu? comprendere un comando 26 ad azionamento motorizzato. In tal caso si pone la necessit? di prevedere un impianto di alimentazione di potenza al compattatore 20. Il compattatore 20 pu? quindi comprendere un sistema di accumulo di energia, come una batteria, e/o un collegamento ad un impianto di distribuzione di potenza, come una rete elettrica, idraulica o pneumatica.
Come accennato sopra, in accordo con altre forme di realizzazione, il compattatore 20 dell?invenzione pu? comprendere un comando 26 ad azionamento muscolare, ad esempio a leva o a pedale. In accordo con queste forme di realizzazione, il compattatore 20 non comprende alcun motore n? alcun meccanismo servoassistito per la movimentazione dei due semigusci 22. Tale caratteristica consente di evitare la necessit? di prevedere un impianto di alimentazione di potenza al compattatore 20. Il compattatore 20 non comprende quindi n? un sistema di accumulo di energia, come una batteria, n? un collegamento ad un impianto di distribuzione di potenza, come una rete elettrica, idraulica o pneumatica.
Come descritto sopra invece, anche se il comando 26 ? ad azionamento muscolare, il compattatore 20 pu? comprendere un impianto di alimentazione di bassa potenza (ad esempio una batteria) per l?alimentazione della serratura elettronica e/o un collegamento ad una rete dati allo scopo di gestire correttamente la lista degli utilizzatori e dei codici identificativi.
Al termine dell?azione di compattazione, il compattatore 20 deve essere riportato alla propria configurazione iniziale per poter ricominciare un nuovo ciclo di utilizzo. Tale azione pu? essere svolta dall?utilizzatore, ad esempio riportando il comando 26 alla posizione iniziale. In alternativa, il meccanismo di movimentazione 24 pu? comprendere mezzi per riportare il compattatore 20 alla configurazione iniziale. A questo scopo, il meccanismo di movimentazione 24 pu? comprendere ad esempio un motore dedicato e/o mezzi configurati per accumulare energia durante il movimento di compattazione; ad esempio l?energia pu? essere accumulata sotto forma di energia elastica caricando una o pi? molle, oppure sotto forma di energia potenziale sollevando una massa.
In accordo con un secondo aspetto, l?invenzione riguarda un cassonetto 44 comprendente un compattatore 20 in accordo con quanto descritto sopra. Preferibilmente il compattatore 20 ? disposto sulla parte superiore del cassonetto 44. Preferibilmente il compattatore 20 ? disposto in prossimit? della parte anteriore del cassonetto 44, in modo tale che il vano di immissione 28 si trovi in prossimit? della verticale della parete anteriore, mentre la parete posteriore del cassonetto 44 risulta lontana dal compattatore 20.
Considerando complessivamente le figure 2, 9 e 12, ? possibile apprezzare come il compattatore 20 descritto sopra sia in grado di distribuire i rifiuti compattati all?interno del cassonetto 44.
Alla luce delle caratteristiche descritte sopra in relazione al rapporto di trasmissione fisso, risulter? chiaro alla persona esperta come la distribuzione dei rifiuti compattati all?interno del cassonetto 44 sia ottenuta grazie alla variabilit? della forza applicata. In presenza di un comando 26 ad azionamento motorizzato, la variabilit? della forza applicata pu? essere ottenuta tramite un opportuno controllo di azionamento del motore. Diversamente, in presenza di un comando 26 ad azionamento muscolare, la variabilit? della forza applicata ? ottenuta grazie alla variabilit? statistica delle diverse tipologie di utilizzatori.
Alla luce delle caratteristiche descritte sopra in relazione al rapporto di trasmissione variabile, risulter? chiaro alla persona esperta come il compattatore 20 dell?invenzione imponga uno spostamento massimo all?interno del cassonetto 44 ai rifiuti che offrono una resistenza minima allo schiacciamento e imponga uno spostamento minimo all?interno del cassonetto 44 ai rifiuti che offrono una resistenza massima allo schiacciamento. Come si pu? vedere in figura 9, quando la resistenza allo schiacciamento ? minima, lo spostamento di disimpegno reciproco tra i due semigusci 22 ? cos? ampio da lanciare i rifiuti compattati nella parte posteriore del cassonetto 44, lontana dal vano di immissione 28. Viceversa, come si pu? vedere in figura 12, quando la resistenza allo schiacciamento ? massima, lo spostamento di disimpegno reciproco tra i due semigusci 22 ? cos? limitato da lasciare cadere i rifiuti compattati nella parte anteriore del cassonetto 44, immediatamente sotto il vano di immissione 28. Alla luce di quanto descritto sopra, e alla luce del fatto che resistenze allo schiacciamento intermedie implicano spostamenti di disimpegno intermedi tra i due semigusci 22, si pu? comprendere come il compattatore 20 consenta di riempire il cassonetto 44 in modo statisticamente uniforme.
Come la persona pu? ben comprendere dalla descrizione riportata sopra, l?invenzione consente di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, l?invenzione rende disponibile un compattatore 20 adatto ad essere applicato ai cassonetti 44.
Inoltre, l?invenzione rende disponibile un compattatore 20 che ha una struttura semplice e un basso costo d?esercizio.
Ancora, l?invenzione rende disponibile un compattatore 20 che consente di distribuire i rifiuti all?interno del rispettivo cassonetto 44.
Infine, l?invenzione rende disponibile un cassonetto 44 comprendente un compattatore 20 del tipo descritto sopra.
Nella trattazione che precede si sono descritte in dettaglio le caratteristiche del cassonetto 44 direttamente connesse all?invenzione. Per le altre caratteristiche del cassonetto 44, in s? note, vale quanto riportato nella parte introduttiva in relazione alla tecnica nota.
Tutti i dettagli descritti sopra sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. Al tempo stesso le caratteristiche tecniche descritte a titolo di esempio in relazione ad una specifica forma di realizzazione possono essere estrapolate ed applicate ad altre forme di realizzazione.
In conclusione, i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le specifiche esigenze implementative senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Compattatore (20) per rifiuti solidi urbani destinato ad essere applicato su un cassonetto, comprendente:
- due semigusci (22), mobili l?uno rispetto all?altro; e
- un meccanismo di azionamento (24);
in cui:
- i due semigusci (22) sono configurati per assumere una configurazione di immissione, in cui definiscono un vano di immissione (28) per accogliere i rifiuti;
- il meccanismo di azionamento (24) ? configurato per imporre uno spostamento reciproco tra i due semigusci (22) a partire dalla configurazione di immissione;
- lo spostamento comprende una fase di avvicinamento reciproco e una fase di disimpegno reciproco tra i due semigusci (22) nella quale i rifiuti vengono rilasciati all?interno del cassonetto.
2. Compattatore (20) in accordo con la rivendicazione 1, in cui il meccanismo di azionamento (24) comprende un comando (26) ad azionamento muscolare.
3. Compattatore (20) in accordo con la rivendicazione 2, in cui il comando (26) ad azionamento muscolare comprende un comando a leva o a pedale.
4. Compattatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti in cui il meccanismo di azionamento (24) comprende un rapporto di trasmissione variabile configurato per consentire l?applicazione di forze e spostamenti differenti tra i due semigusci (22) a parit? di forza e di spostamento imposti al comando (26).
5. Compattatore (20) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui il rapporto di trasmissione variabile ? ottenuto tramite una puleggia variabile (34?).
6. Compattatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un portello (30) adatto ad assumere alternativamente una configurazione di chiusura, in cui impedisce l?accesso al vano di immissione (28), e una configurazione di apertura, in cui consente l?accesso al vano di immissione (28).
7. Compattatore (20) in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente inoltre mezzi di controllo (32) del portello (30) configurati per consentire l?apertura del portello (30) solo ad utilizzatori abilitati.
8. Compattatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui i due semigusci (22) hanno una struttura a pettine definita da una pluralit? di rebbi affiancati tra loro.
9. Compattatore (20) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui i rebbi dei due semigusci (22) sono sfalsati in modo tale che i due semigusci (22) possano assumere una configurazione di interferenza reciproca.
10. Cassonetto (44) per rifiuti solidi urbani comprendente un compattatore (20) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti.
11. Cassonetto (44) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui il compattatore (20) ? disposto in prossimit? di una parte anteriore e/o superiore del cassonetto (44), in modo tale che il vano di immissione (28) si trovi in prossimit? della verticale di una parete anteriore del cassonetto (44), mentre la parete posteriore del cassonetto (44) si trova lontana dal compattatore (20).
12. Cassonetto (44) in accordo con la rivendicazione 10 o 11, in cui il compattatore (20) impone uno spostamento massimo all?interno del cassonetto (44) ai rifiuti che offrono una resistenza minima allo schiacciamento e impone uno spostamento minimo all?interno del cassonetto (44) ai rifiuti che offrono una resistenza massima allo schiacciamento.
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE19527408C1 (de) * 1995-07-27 1996-12-12 Ingbuero Peters Einfüllschleuse für Behälter
EP2143495A1 (fr) * 2007-04-27 2010-01-13 Jesús Pérez Santafé Conteneur broyeur pour la collecte sélective de déchets solides urbains et différentes adaptations spéciales correspondant à chacun des différents types de déchets, y compris conteneur broyeur domestique

Patent Citations (2)

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