IT202100025145A1 - Apparato per l'irrorazione di colture e un metodo per irrorare colture. - Google Patents

Apparato per l'irrorazione di colture e un metodo per irrorare colture. Download PDF

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IT202100025145A1
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IT102021000025145A
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Stefano Martignani
Massimo Morelli
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Martignani Ing C Di Martignani Stefano & C S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01MCATCHING, TRAPPING OR SCARING OF ANIMALS; APPARATUS FOR THE DESTRUCTION OF NOXIOUS ANIMALS OR NOXIOUS PLANTS
    • A01M7/00Special adaptations or arrangements of liquid-spraying apparatus for purposes covered by this subclass
    • A01M7/0003Atomisers or mist blowers
    • A01M7/0014Field atomisers, e.g. orchard atomisers, self-propelled, drawn or tractor-mounted

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
Apparato per l?irrorazione di colture e un metodo per irrorare colture.
La presente invenzione ha per oggetto un apparato per l?irrorazione di colture e un metodo per irrorare colture.
Nel settore delle macchine per l?irrorazione di colture sono note molteplici macchine che svolgono la funzione di irrorazione in modalit? differenti e con una produttivit? variabile. Tra queste, sono noti apparati per l?irrorazione contemporanea di due o tre filari di colture.
Detti apparati comprendono un telaio, un paio di ruote, per spostarsi lungo il campo tra i filari, e un sistema di erogazione, connesso ad un serbatoio per erogare verso i filari il prodotto trattante. Il sistema di erogazione comprende una pluralit? di erogatori, i quali sono configurati per irrorare il primo e il secondo filare, tra i quali ? disposto il paio di ruote, e il terzo (e il quarto) filare, disposti lateralmente al primo e/o al secondo filare. Il terzo erogatore ? dunque distanziato dal paio di ruote per raggiungere il terzo filare.
Il terzo erogatore comprende una parte orizzontale, sul quale ? disposto un braccio telescopico, e una parte verticale, sulla quale sono disposti gli ugelli di erogazione. Il braccio telescopico, in uso, ? dunque al di sopra delle colture. Inoltre, il braccio telescopico ? mobile tra una posizione di riposo, in cui il terzo erogatore ? disposto in una posizione di riposo, ad una prima distanza dal telaio della macchina, e una posizione di lavoro, in cui il terzo erogatore ? disposto in una posizione di lavoro, ad una seconda distanza dal telaio dell?apparato, maggiore della prima distanza. Il braccio telescopico comprende un attuatore, configurato per azionare il braccio tra la posizione di riposo e la posizione di lavoro. Negli apparati noti, poich? la parte superiore del braccio telescopico ? occupata da un meccanismo di connessione e movimentazione del braccio al telaio, detto attuatore viene posizionato nella zona inferiore del braccio telescopico, affacciato verso i filari.
Inoltre, per bloccare la rotazione relativa tra le due parti relativamente mobili del braccio telescopico, l?apparato presenta una pluralit? di barre, orientate lungo il braccio telescopico. Le barre sono inserite in rispettivi alloggiamenti della porzione scorrevole del braccio telescopico e vincolano le due porzioni alla rotazione. Le barre e gli alloggiamenti sono disposti sulla superficie laterale esterna del braccio telescopico ed almeno una di queste ? affacciata verso il basso, in direzione delle colture.
La presenza dell?attuatore, delle barre e degli alloggiamenti nella zona affacciata alle colture definisce una serie di spigoli taglienti che, nel caso di colture particolarmente alte, possono determinarne un taglio e, quindi un danneggiamento gravoso.
Scopo del presente trovato ? rendere disponibile un apparato per l?irrorazione di colture e un metodo per irrorare colture che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
Detto scopo ? pienamente raggiunto dall?apparato e dal metodo oggetti del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato mette a disposizione un apparato per l?irrorazione di colture con un composto trattante. L?apparato comprende un telaio. L?apparato comprende un elemento di interfaccia, in contatto con il terreno per consentire un avanzamento dell?apparato tra le colture lungo una direzione di avanzamento. Si osservi che l?elemento di interfaccia, che, ad esempio, ? un paio di ruote, pu? essere motrice, ovvero dotato di un motore autonomo che consenta all?apparato di spostarsi autonomamente oppure passivo, ovvero trainato da un trattore. In altri casi, l?apparato pu? essere portato o trasportato a bordo di una motrice. In tal caso, l?apparato prevede la presenza di una presa di forza, per la trasmissione della potenza dal trattore alla componentistica dell?apparato per irrorare.
L?apparato comprende un serbatoio, contenente il composto trattante. L?apparato comprende un sistema di erogazione, configurato per erogare il composto trattante verso le colture.
L?apparato comprende un gruppo di prevalenza, configurato per condurre il composto trattante dal serbatoio al sistema di erogazione, preferibilmente fornendo una prevalenza che consenta una fuoriuscita in pressione del composto trattante.
Il sistema di erogazione comprende un primo erogatore.
Preferibilmente, il sistema di erogazione comprende un secondo erogatore. Il secondo erogatore ? configurato per erogare il composto trattante verso almeno una prima spalla di un primo filare da trattare. Il secondo erogatore pu? essere fisso con il telaio dell?apparato oppure pu? essere mobile (per traslazione, rotazione o rototraslazione), per variare una sua posizione e/o un suo orientamento rispetto al telaio. Si osservi che nelle soluzioni pi? comuni, ? molto comune la presenza di un secondo erogatore. Tuttavia, per lo scopo del presente trovato, la presenza del secondo erogatore non ? essenziale, in quanto il presente trovato si rivolge ad una innovazione riguardante il primo erogatore.
Il primo erogatore ? mobile, rispetto al telaio, tra una posizione di lavoro, in cui ? disposto ad una prima distanza dal telaio (ovvero dal secondo erogatore quando presente) lungo una direzione di erogazione perpendicolare alla direzione di avanzamento, e una posizione di riposo, in cui ? disposto ad una seconda distanza dal telaio (dal secondo erogatore quando presente) lungo la direzione di erogazione. Detta prima distanza ? maggiore della seconda distanza. In altre parole, il primo erogatore ? mobile in allontanamento e in avvicinamento al telaio dell?apparato per regolare la sua posizione rispetto alla spalla (o alle spalle) del filare (o dei filari) che ? predisposto ad irrorare con il composto trattante. Ci? consente all?apparato di adattarsi a diverse geometrie di filari.
Si tenga presente che il braccio telescopico ? mobile tra la posizione di lavoro e di riposo, che sono le due posizioni limite, ma non ? limitato a muoversi solo su dette posizioni. Chiaramente, il braccio telescopico pu? essere posizionato anche in posizioni intermedie, disposte, lungo la direzione di erogazione, tra la posizione di riposo e la posizione di lavoro. L?apparato comprende un braccio (struttura, elemento) telescopico. Il braccio telescopico include una prima porzione associata al telaio, e una seconda porzione, associata al secondo erogatore.
La seconda posizione ? mobile lungo un asse di scorrimento all?interno della prima porzione (e rispetto alla prima porzione e quindi al telaio). Lo spostamento della seconda porzione, che ? associata al primo erogatore, determina una movimentazione del primo erogatore tra la posizione di riposo e la posizione di lavoro.
La prima e la seconda porzione sono internamente cave per definire un volume interno del braccio telescopico. Tale volume interno consente anche il passaggio del composto trattante verso il primo erogatore, che lo direziona verso le colture.
L?apparato comprende un attuatore. L?attuatore ? configurato per movimentare la seconda porzione del braccio telescopico rispetto alla prima porzione del braccio telescopico.
Vantaggiosamente, l?attuatore ? disposto (almeno in parte) all?interno del volume interno del braccio telescopico.
Questa caratteristica consente di ridurre in maniera consistente la presenza di protrusioni, spigoli taglienti e asperit? sulla superficie esterna del braccio telescopico, riducendo, di conseguenza, le probabilit? che le colture, con il passaggio dell?apparato vengano danneggiate.
Entrando pi? nello specifico, osserviamo che la prima porzione del braccio telescopico si estende lungo l?asse di scorrimento tra una prima estremit?, connessa al telaio, ed una seconda estremit?. Inoltre, la prima porzione comprende una zona di blocco alla rotazione, configurata per trascinare in rotazione la seconda porzione e per bloccare una rotazione reciproca della prima porzione rispetto alla seconda porzione attorno all?asse di scorrimento. In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, la zona di blocco alla rotazione ? ricavata nel volume interno del braccio telescopico.
Ci? consente di ridurre ulteriormente la presenza di asperit? sulla superficie esterna del braccio telescopico, rispetto a quanto previsto in precedenza, dove erano presenti delle travi esterne e dei corrispondenti alloggiamenti.
Le forme di realizzazione che possono essere previste per realizzare la zona di blocco interna sono numerose e prevedono, in termini generali, di predisporre uno spallamento tra la prima e la second porzione del braccio lungo una direzione circonferenziale, ruotante attorno all?asse di scorrimento.
Secondo una forma di realizzazione, la superficie esterna della seconda porzione del braccio telescopico ha una sezione prismatica, lungo un piano perpendicolare all?asse di scorrimento. Inoltre, la superficie interna della zona di blocco alla rotazione della prima porzione ha una sezione prismatica che si incastra con la sezione prismatica della prima porzione, per bloccare la rotazione reciproca tra la prima e la seconda porzione. Questa tipologia di soluzione che sfrutta in sostanza un accoppiamento di forma, consente di ottenere grossi vantaggi in termini di semplicit? produttiva e di assemblaggio.
In un esempio di realizzazione, la sezione prismatica ? un ottagono ma potrebbe anche essere un esagono, un quadrato o un profilo dentato. In una forma di realizzazione, il profilo della superficie interna della prima porzione potrebbe includere anche solo un dente o una scanalatura laddove il profilo esterno della seconda porzione includerebbe la corrispondente scanalatura (se la prima porzione ha il dente) o il corrispondente dente (se la prima porzione ha la scanalatura).
Un ulteriore esempio che si pu? citare ? un accoppiamento per interferenze solo nel verso di rotazione. Tale esempio prevede di posizionare tra la prima e la seconda porzione un materiale di attrito che faccia attrito alla rotazione ma che consente uno scorrimento reciproco lungo l?asse di scorrimento tra la prima e la seconda porzione.
In un esempio di realizzazione, la zona di blocco alla rotazione ? disposta in corrispondenza della seconda estremit? della prima porzione del braccio telescopico. Questa forma di realizzazione consente di mantenere il blocco alla rotazione anche quando la seconda porzione ? in posizione totalmente allungata rispetto alla prima porzione.
Secondo un esempio di realizzazione, la prima porzione include una flangia di blocco. Quindi, la prima porzione ? realizzata di due parti: una flangia di scorrimento e la flangia di blocco che sono tra loro connesse lungo l?asse id scorrimento per definire la seconda porzione nella sua interezza. La flangia di blocco ? disposta in corrispondenza della seconda estremit? della prima porzione. La flangia di blocco definisce la zona di blocco alla rotazione. Pertanto, detta flangia di blocco include una superficie interna sagomata in modo da ricevere un corrispondente profilo sagomato della seconda porzione del braccio telescopico, per bloccare una rotazione reciproca tra la prima e la seconda porzione.
La presenza della flangia di blocco, separabile dalla flangia di scorrimento della prima porzione consente di ottenere grossi vantaggi in termini di flessibilit? dell?apparato. Infatti, qualora si voglia estendere la gittata del primo erogatore, sar? sufficiente cambiare la flangia di scorrimento, collegando alla sua estremit? la flangia di blocco, senza dover prevedere il cambio dell?intero braccio telescopico.
Il braccio telescopico comprende degli elementi di guida. Gli elementi di guida sono interposti tra la prima porzione e la seconda porzione del braccio telescopico lungo una direzione radiale, perpendicolare all?asse di scorrimento. Questo consente alla seconda porzione che scorre dentro la prima porzione di mantenere sempre un centraggio ottimale e quindi, di non essere soggetta sforzi che potrebbero causarne un deterioramento. Ci? ? necessario perch? non tutta la prima porzione ? contro sagomata rispetto alla prima porzione ma ci sono zone in cui la superficie interna cilindrica accoglie un profilo prismatico della seconda porzione. Quindi, in tal caso, gli elementi di guida si inseriscono tra gli interstizi presenti tra la superficie cilindrica interna della prima porzione e la superficie prismatica esterna della prima porzione.
Il braccio telescopico include una superficie inferiore, affacciata verso il terreno e/o verso le colture. Il braccio telescopico include una superficie superiore, opposta alla superficie inferiore. Preferibilmente, la superficie inferiore ? una superficie liscia (ovverosia priva di asperit?).
Preferibilmente, l?apparato comprende un gruppo di carica, configurato per conferire al composto trattante una carica elettrostatica.
Preferibilmente, l?apparto comprende un circuito idraulico. In tal caso, l?attuatore ? un attuatore idraulico, connesso al circuito idraulico. La prima porzione del braccio comprende almeno una luce di alimentazione, per collegare l?ambiente esterno con il volume interno del braccio telescopico. Poich? l?attuatore ? disposto all?interno del volume interno, il circuito idraulico ? connesso all?attuatore da uno o pi? condotti idraulici, transitanti attraverso la luce di alimentazione.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato mette a disposizione un metodo per irrorare colture con un composto trattante. Il metodo comprende una fase di predisposizione di un apparato per irrorare le colture, includente un telaio.
Il metodo comprende una fase di avanzamento dell?apparato tra le colture lungo una direzione di avanzamento.
Il metodo comprende una fase di stoccaggio di un composto trattante in un serbatoio dell?apparato.
Il metodo comprende una fase di erogazione del composto trattante verso le colture, tramite un sistema di erogazione, includente un primo erogatore.
Il metodo comprende una fase di trasferimento del composto trattante dal serbatoio al sistema di erogazione, tramite un gruppo di prevalenza.
Il metodo comprende una fase di spostamento del primo erogatore tra una posizione di lavoro, in cui ? disposto ad una prima distanza dal telaio lungo una direzione di erogazione perpendicolare alla direzione di avanzamento, e una posizione di riposo, in cui ? disposto ad una seconda distanza dal telaio lungo la direzione di erogazione. Detta prima distanza ? maggiore della seconda distanza.
Il metodo comprende una fase di movimentazione di un braccio telescopico. Il braccio telescopico include una prima porzione associata al telaio, e una seconda porzione, associata al primo erogatore. La seconda porzione si sposta lungo un asse di scorrimento all?interno della prima porzione per eseguire la fase di spostamento del primo erogatore tra la posizione di riposo e la posizione di lavoro. La movimentazione del braccio telescopico (ovvero la movimentazione della seconda porzione rispetto alla prima) ? eseguita tramite un attuatore.
Il metodo utilizza un braccio telescopico in cui la prima e la seconda porzione sono internamente cave per definire un volume interno del braccio telescopico. Vantaggiosamente, nella fase di movimentazione del braccio telescopico, detto attuatore ? disposto nel volume interno del braccio telescopico.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente un apparato per l?irrorazione di colture;
- le figure 2A e 2B illustrano una prima vista laterale e una seconda vista laterale di un braccio telescopico dell?apparato di figura 1 in una posizione di lavoro e in una posizione di riposo, rispettivamente;
- le figure 3A e 3B illustrano una prima sezione e una seconda sezione del braccio telescopico, in corrispondenza di una zona di blocco di una prima porzione del braccio telescopico e in corrispondenza di una zona di scorrimento della prima porzione del braccio telescopico;
- le figure 4A e 4B illustrano una prima vista in sezione e una seconda vista in sezione del braccio telescopico di figura 2A e 2B, rispettivamente. Con riferimento alle figure allegate si ? indicato con il riferimento 1 un apparato per l?irrorazione di colture CT.
L?apparato 1 comprende un telaio 10. L?apparato 1 comprende un gruppo di interfaccia 11, definito da un paio di ruote 11 che scorrono sul terreno per avanzare l?apparato 1 lungo una direzione di avanzamento A.
L?apparato 1 comprende un serbatoio 12, contenente il composto trattante. L?apparato 1 comprende un sistema di erogazione 2, configurato per ricevere il composto trattante ed erogarlo in direzione delle colture CT. L?apparato 1 comprende un gruppo di prevalenza 13, configurato per prelevare il composto trattante dal serbatoio 12 e per miscelarlo con aria. Inoltre il gruppo di prevalenza 13 ? configurato per pressurizzare il composto trattante miscelato con l?aria in modo che quest?ultimo arrivi al sistema di erogazione 2 in pressione.
L?apparato 1 comprende un gruppo di carica, configurato per caricare elettrostaticamente la miscela di aria e composto trattante, al fine di incrementare l?efficacia di trattamento, che cresce in quanto aumento l?adesione del composto alle colture.
Il sistema di erogazione 2 pu? essere realizzato in diverse varianti. In ogni variante del presente trovato, il sistema di erogazione 2 comprende un primo erogatore 21.
Allo scopo della presente descrizione, che ha valore puramente esemplificativo, verr? descritto il sistema di erogazione 2 configurato per irrorare fino a 6 spalle di filari. In tale forma di realizzazione, il sistema di erogazione 2 comprende il primo erogatore 21, un secondo erogatore 22 e un terzo erogatore 23.
Con questo sistema di erogazione 2, l?apparato 1 ? configurato per irrorare un primo filare F1, entro il quale avanza l?apparato 1 sulle ruote 11 e irrorato dal terzo erogatore 23, un secondo filare F2, raggiunto e irrorato tramite il primo erogatore 21, e un terzo filare F3, raggiunto e irrorato tramite il secondo erogatore 22.
Ciascun di detti primo, secondo e terzo erogatore 21, 22, 23 includono una coppia di ugelli di erogazione 211, 221, 231, ovvero una coppia di file di ugelli di erogazione. Ciascun ugello di erogazione 211, 221, 231 di dette coppie di ugelli di erogazione ? rivolto in verso opposto al corrispondente ugello di erogazione 211?, 221?, 231?, in modo da erogare il composto trattante nella stessa direzione di erogazione E, perpendicolare alla direzione di avanzamento A, ma in versi opposti, irrorando quindi due spalle tra loro affacciate.
L?apparato 1 comprende un braccio telescopico 4. Il braccio telescopico ? interposto tra il telaio 10 dell?apparato e il primo erogatore 21. Preferibilmente, l?apparato 1 comprende un braccio telescopico addizionale 4?, il quale ? interposto tra il telaio 10 e il secondo erogatore 22. Osserviamo che, nel seguito, sar? descritta nel dettaglio una forma di realizzazione del braccio telescopico 4 ma tutte le caratteristiche descritte si estendono anche al braccio telescopico addizionale che svolge, rispetto al secondo erogatore 22, sostanzialmente le medesime funzioni svolte dal braccio telescopico 4 per il primo erogatore 21.
In una forma di realizzazione, l?apparato comprende un sistema di connessione rotante 5, interposto tra il braccio telescopico 4 e il telaio 10. Il sistema di connessione rotante 5 ? configurato per ruotare il braccio telescopico 4 (e il primo erogatore 21 ivi connesso) rispetto al telaio, attorno ad un asse verticale V, perpendicolare alla direzione di avanzamento A e alla direzione di erogazione E.
In una forma di realizzazione, l?apparato comprende un sistema di connessione rotante addizionale 5?, interposto tra il braccio telescopico addizionale 4? e il telaio 10.
Il sistema di connessione rotante addizionale 5? ? configurato per ruotare il braccio telescopico addizionale 4? (e il secondo erogatore 22 ivi connesso) rispetto al telaio, attorno ad un asse verticale addizionale V?.
Il sistema di connessione rotante 5 (e il sistema di connessione rotante addizionale 5? che condivide le medesime caratteristiche descritte nel seguito) comprende un attuatore 51 e un ingranaggio a dentatura circonferenziale 53 (ad esempio una ruota dentata o una porzione angolare di ruota dentata). L?attuatore 51 comprende un attuatore idraulico lineare 511 e una cremagliera 52, ovverosia un ingranaggio a sviluppo lineare.
Si osservi che, in una forma di realizzazione, l?ingranaggio 53 ? vincolato al telaio e l?attuatore 51 ? vincolato al braccio telescopico 4. Invece, in altre forme di realizzazione, l?ingranaggio 53 ? vincolato al braccio telescopico 4 e l?attuatore 51 ? vincolato al telaio 10.
L?attuatore 51 ? configurato per spostare la cremagliera 52 lungo una direzione di movimentazione, parallela alla direzione di erogazione E. La traslazione della cremagliera 52, che ? in presa sull?ingranaggio 53, determina una rotazione di quest?ultimo e, conseguentemente, una rotazione del braccio telescopico 4 e del primo erogatore 21 ivi connesso. Pertanto, il gruppo definito dal braccio telescopico 4 e dal primo erogatore 21 ? mobile per rotazione tra una posizione chiusa, in cui il braccio telescopico ha il proprio asse disposto sostanzialmente in parallelo alla direzione di avanzamento, e una posizione aperta, in cui l?asse del braccio telescopico 4 ? sostanzialmente parallelo alla direzione di erogazione E. Quindi, nel suo spostamento tra la posizione chiusa e la posizione aperta, il braccio telescopico 4 spazza un angolo di circa 90?. Ci? consente di ridurre notevolmente l?ingombro lungo la direzione di erogazione E nelle fasi di spostamento passivo dell?apparato 1, per aumentare l?ingombro solo quando necessario, ovverosia durante le fasi di irrorazione.
Il braccio telescopico 4 comprende una prima porzione 41 e una seconda porzione 42, tra loro mobili reciprocamente per variare una lunghezza del braccio telescopico 4. La prima porzione 41 ? connessa al telaio 10 (ovvero al sistema di connessione rotante 5).
Il braccio telescopico 4 comprende una porzione curva 43, che si estende tra una prima estremit? 43A, connessa alla seconda porzione 42, e una seconda estremit? 43B, connessa al primo erogatore 21.
Il braccio telescopico 4 ? mobile tra una posizione di lavoro P1, in cui il primo erogatore 21 ? posto ad una prima distanza dal telaio 10, e una posizione di riposto P2, in cui il primo erogatore 21 ? posto ad una seconda distanza dal telaio, minore della prima distanza. Il braccio telescopico 4 ? in posizione di lavoro P1, quando la seconda porzione 42 ? in una posizione di massima estrazione rispetto alla prima porzione mentre ? in posizione di riposo P2, quando la seconda porzione 42 ? maggiormente alloggiata all?interno della prima porzione 41.
Il braccio telescopico 4 comprende un attuatore 44, configurato per movimentare la seconda porzione 42 rispetto alla prima porzione, in modo da movimentare il braccio telescopico tra la posizione di lavoro P1 e la posizione di riposo P2. Si tenga presente che il movimento dell?attuatore 44 ? regolabile in modo da posizionare la seconda porzione in un punto qualsiasi tra la posizione di lavoro P1 e quella di riposo P2, in modo da poter adattare la posizione del primo erogatore 21 lungo tutta l?escursione del braccio telescopico 4 e non solo nelle sue due posizioni limite (posizione di lavoro P1 e di riposo P2).
La prima porzione e la seconda porzione 41, 42 sono entrambi tubolari, ovverosia corpi cavi internamente, per definire un volume interno V1 del braccio telescopico 4. L?attuatore 44 ? alloggiato nel volume interno V1. Preferibilmente, l?attuatore 44 ? un attuatore linear (idraulico o pneumatico o elettrico) includente un pistone 441 e un cilindro 442. Preferibilmente, il cilindro 442 ? connesso alla prima porzione 41 mentre il pistone 441 ? connesso alla seconda porzione 42.
La prima porzione 41 ? un tubolare che si estende lungo un asse longitudinale A1 tra una prima estremit? 41A, connessa al sistema di connessione rotante 5, e una seconda estremit? 41B.
La prima porzione 41 comprende:
- una prima cavit? C1;
- una superficie interna 411, affacciata alla cavit? C1;
- una superficie esterna 412, opposta alla superficie interna 411;
- una prima protrusione di connessione 413, elevantesi dalla superficie interna e configurata per essere connessa all?attuatore 44, ovvero al cilindro 442 dell?attuatore 44 (ad esempio, solo a titolo esemplificativo, tramite un perno con chiavetta).
La prima porzione 41 comprende una flangia di blocco 414 e una flangia di scorrimento 415. La flangia di blocco 414 e la flangia di scorrimento 415 sono tra loro connesse per definire l?estensione totale della prima porzione 41. Pertanto, una estremit? della flangia di scorrimento 415 definisce la prima estremit? 41A della prima porzione 41 mentre una estremit? della flangia di blocco 414 definisce la seconda estremit? 41B della prima porzione 41.
La flangia di blocco 414 comprende una rispettiva superficie interna 414?. La flangia di scorrimento 415 comprende una rispettiva superficie interna 415?. Le superficie interne di flangia di blocco 414 e flangia di scorrimento 415 definiscono la superficie interna 411 della prima porzione 41
La superficie interna 415? della flangia di scorrimento 415 ha un profilo circonferenziale. La superficie interna 414? della flangia di blocco 414 ha un profilo prismatico, almeno in parte (ovverosia che almeno per una parte dell?estensione della flangia di blocco 414 lungo l?asse longitudinale A1). Solo a titolo esemplificativo, il profilo della superficie interna della flangia di blocco 414 ? ottagonale ma potrebbe essere qualsiasi profilo che generi, in un accoppiamento di forma, uno spallamento, finalizzato a trasmettere una coppia tra la prima 41 e la seconda porzione 42. Ad esempio ma non limitatamente, un dente di blocco, un profilo scanalato, un profilo dentato, un cubo, un triangolo, un pentagono o un esagono.
La flangia di blocco 414 ? dunque integrabili con flange di scorrimento 415 aventi diverse lunghezze lungo l?asse longitudinale A1.
La seconda porzione 42 comprende:
- una seconda cavit? C2;
- una superficie interna 421, affacciata alla seconda cavit? C2;
- una superficie esterna 422, opposta alla superficie interna 421;
- una seconda protrusione di connessione 423, elevantesi dalla superficie interna e configurata per essere connessa all?attuatore 44, ovvero al pistone 441 dell?attuatore 44 (ad esempio, solo a titolo esemplificativo, tramite un perno con chiavetta).
La seconda porzione 42 ? scorrevole all?interno della prima porzione 41 lungo l?asse longitudinale A1.
In una forma di realizzazione, la superficie esterna 422 della seconda porzione 42 ? conformata (ha un profilo) in modo da avere un profilo speculare, complementare a quello della superficie interna 414? (prismatica) della flangia di blocco 414. In tal modo, la prima porzione 41 e la seconda porzione 42 del braccio telescopico 4 sono tra loro libere di scorrere lungo l?asse longitudinale A1, grazie al lavoro dell?attuatore 44, ma sono vincolate alla rotazione, grazie all?accoppiamento di forma tra la superficie esterna 422 della seconda porzione 42 e la superficie interna 411 della prima porzione 41.
In una forma di realizzazione, il braccio telescopico 4 comprende uno o pi? elemento di guida 45. Detti uno o pi? elementi di guida sono interposti tra la prima porzione 41 e la seconda porzione 42. Infatti, durante lo scorrimento della seconda porzione 42 nella prima porzione 41, la superficie esterna 422 della seconda porzione 42 ? distanziata dalla superficie interna 411 della prima porzione tranne che in corrispondenza del profilo prismatico della flangia di blocco 414, dove invece le superfici coincidono perfettamente, realizzando, a tutti gli effetti anche un appoggio per la seconda porzione 42. Altrove, la seconda porzione 42 sarebbe sostanzialmente a sbalzo rispetto al punto in cui la prima porzione 41 ? sagomata. Detti uno o pi? elemento di guida 45, posizionati in questa intercapedine, fanno s? che la seconda porzione 42 sia appoggiata e guidata nel suo scorrimento, evitando una sollecitazione elevata sulla prima porzione oltre che un disassamento durante lo scorrimento.
La seconda porzione 42 comprende uno o pi? fori passanti, che attraversano la seconda porzione 42 interamente. Ciascuno di detti fori passanti riceve una protrusione di aggancio di un rispettivo elemento di guida 42. Detta protrusione di aggancio ? conformata in modo che, una volta inserita (forzandone l?inserimento o sfruttandone una deformazione elastica) all?interno del corrispondente foro passante, la protrusione definisca uno spallamento in una direzione di estrazione, che comporti una rimozione dell?elemento di guida dalla seconda porzione 42. Preferibilmente, detti uno o pi? elementi di guida 42 sono disposti ciascuno su un rispettivo lato dell?ottagono definito dalla superficie esterna 422 della seconda porzione. Preferibilmente, gli elementi di guida 42 hanno la stessa posizione lungo l?asse longitudinale A1, definendo una corona attorno alla seconda porzione 42. In altre forme di realizzazione, gli elementi di guida sono tra loro sfalsati lungo l?asse longitudinale A1, definendo una spirale attorno alla seconda porzione 42.
La pria porzione 41 comprende una o pi? aperture di alimentazione, che sono configurate per consentire un accesso al volume interno V1 del braccio telescopico 4 ad eventuali cavi di alimentazione dell?attuatore 44. Dette una o pi? aperture di alimentazione sono ricavate in corrispondenza della prima estremit? 41A della prima porzione 41. Ci? comporta, nuovamente, l?assenza di elementi, ad esempio cavi, sulla superficie esterna del braccio telescopico 4 che affaccia verso le colture.
Infatti, l?apparato 1 comprende cavi (idraulici, pneumatici o elettrici) di alimentazione, che connettono un circuito di potenza dell?apparato 1 con l?attuatore 44. Detti cavi attraversano dette una o pi? aperture di alimentazione, per raggiungere l?attuatore 44.
Si osserva quindi che, il braccio telescopico 4 definisce una superficie esterna inferiore SE (in parte definita dalla superficie esterna della prima porzione 412 e in parte definita dalla superficie esterna della seconda porzione 422) affacciata verso le colture CT che sia piana, liscia, priva di asperit?, priva di spigoli, smussata.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Apparato (1) per l?irrorazione di colture con un composto trattante, comprendente:
- un telaio (10);
- un elemento di interfaccia (11), in contatto con il terreno per consentire un avanzamento dell?apparato (1) tra le colture (CT) lungo una direzione di avanzamento (A);
- un serbatoio (12), contenente il composto trattante;
- un sistema di erogazione (2), configurato per erogare il composto trattante verso le colture (CT);
- un gruppo di prevalenza (13), configurato per condurre il composto trattante dal serbatoio (12) al sistema di erogazione (2),
in cui il sistema di erogazione (2) comprende un primo erogatore (21), mobile, rispetto al telaio (10), tra una posizione di lavoro (P1), in cui ? disposto ad una prima distanza dal telaio (10) lungo una direzione di erogazione (E) perpendicolare alla direzione di avanzamento (A), e una posizione di riposo (P2), in cui ? disposto ad una seconda distanza dal telaio (10) lungo la direzione di erogazione (E), detta prima distanza essendo maggiore della seconda distanza;
- un braccio telescopico (4), includente una prima porzione (41) associata al telaio (10), e una seconda porzione (42), associata al primo erogatore (21) e mobile lungo un asse di scorrimento (A1) all?interno della prima porzione (41) per movimentare il primo erogatore (21) tra la posizione di riposo (P2) e la posizione di lavoro (P1), la prima e la seconda porzione (41, 42) essendo internamente cave per definire un volume interno (VI) del braccio telescopico (4);
- un attuatore (44), configurato per movimentare la seconda porzione (42) del braccio telescopico (4) rispetto alla prima porzione (41) del braccio telescopico (4),
caratterizzata dal fatto che l?attuatore (44) ? disposto all?interno del volume interno (VI) del braccio telescopico (4).
2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la prima porzione (41) del braccio telescopico (4) si estende lungo l?asse di scorrimento (A) tra una prima estremit? (41A), connessa al telaio (10), ed una seconda estremit? (41B), e in cui la prima porzione (41) comprende una zona di blocco alla rotazione (414), configurata per trascinare in rotazione la seconda porzione (42) e per bloccare una rotazione reciproca della prima porzione (41) rispetto alla seconda porzione (42) attorno all?asse di scorrimento (A).
3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 2, in cui la superficie esterna (422) della seconda porzione (42) del braccio telescopico (4) ha una sezione prismatica, lungo un piano perpendicolare all?asse di scorrimento (A).
4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3, in cui la superficie interna (411) della zona di blocco alla rotazione (414) della prima porzione (41) ha una sezione prismatica che si incastra con la sezione prismatica della seconda porzione (42), per bloccare la rotazione reciproca tra la prima e la seconda porzione (41, 42).
5. Apparato (1) secondo la rivendicazione 4, in cui la sezione prismatica ? un ottagono.
6. Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 5, in cui la zona di blocco alla rotazione (414) ? disposta in corrispondenza della seconda estremit? (41B) della prima porzione (41) del braccio telescopico (4).
7. Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 6, in cui la prima porzione (41) include una flangia di blocco (414), disposta in corrispondenza della seconda estremit? (41B) della prima porzione (41), e in cui detta flangia di blocco (414) definisce la zona di blocco alla rotazione (414), detta flangia di blocco (414) includendo una superficie interna (414?) sagomata in modo da ricevere un corrispondente profilo sagomato della seconda porzione (42) del braccio telescopico (4), per bloccare una rotazione reciproca tra la prima e la seconda porzione (41, 42).
8. Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente degli elementi di guida (45), interposti tra la prima porzione (41) e la seconda porzione (42) del braccio telescopico (4) lungo una direzione radiale, perpendicolare all?asse di scorrimento (A).
9. Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il braccio telescopico (4) include una superficie inferiore (SI), affacciata verso il terreno e/o verso le colture (CT), e una superficie superiore, opposta alla superficie inferiore (SI), in cui la superficie inferiore (SI) ? una superficie liscia, priva di asperit?.
10. Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un gruppo di carica, configurato per conferire al composto trattante una carica elettrostatica.
11. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un circuito idraulico e in cui l?attuatore (44) ? un attuatore idraulico, connesso al circuito idraulico, e in cui la prima porzione (41) del braccio telescopico (4) comprende almeno una luce di alimentazione, per collegare l?ambiente esterno con il volume interno (VI) del braccio telescopico (4) e in cui il circuito idraulico ? connesso all?attuatore (44) da uno o pi? condotti idraulici, transitanti attraverso la luce di alimentazione.
12. Metodo per irrorare colture (CT) con un composto trattante, il metodo comprendendo le seguenti fasi:
- predisposizione di un apparato (1) per irrorare le colture (CT), includente un telaio (10);
- avanzamento dell?apparato (1) tra le colture lungo una direzione di avanzamento (A);
- stoccaggio di un composto trattante in un serbatoio (12) dell?apparato; - erogazione del composto trattante verso le colture (CT), tramite un sistema di erogazione (2) includente un primo erogatore (21);
- trasferimento del composto trattante dal serbatoio (12) al sistema di erogazione (2), tramite un gruppo di prevalenza (13),
- spostamento del primo erogatore (21) tra una posizione di lavoro (P1), in cui ? disposto ad una prima distanza dal telaio (10) lungo una direzione di erogazione (E) perpendicolare alla direzione di avanzamento (A), e una posizione di riposo (P2), in cui ? disposto ad una seconda distanza dal telaio (10) lungo la direzione di erogazione (E), detta prima distanza essendo maggiore della seconda distanza;
- movimentazione di un braccio telescopico (4) includente una prima porzione (41) associata al telaio (10), e una seconda porzione (42), associata al primo erogatore (21) e mobile lungo un asse di scorrimento (A) all?interno della prima porzione (41) per eseguire la fase di spostamento del primo erogatore (21) tra la posizione di riposo (P2) e la posizione di lavoro (P1), detta movimentazione del braccio telescopico (4) essendo eseguita tramite un attuatore (44),
il metodo essendo caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda porzione (41, 42) sono internamente cave per definire un volume interno (VI) del braccio telescopico (4) e che, nella fase di movimentazione del braccio telescopico (4), detto attuatore (44) ? disposto nel volume interno (VI) del braccio telescopico (4).
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