IT202100024680A1 - Calzatura avente suola provvista di un inserto di protezione - Google Patents

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IT202100024680A1
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IT
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IT102021000024680A
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Luca Cataldo De
Raffaella Amoruso
Antonio Albanese
Andrea Balestrucci
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Description

?Calzatura avente suola provvista di un inserto di protezione?
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce alle calzature e, preferibilmente ma non limitativamente, alle calzature antinfortunistiche.
STATO DELL'ARTE
Come noto, per calzatura antinfortunistica si intende quel tipo di calzatura atta a proteggere il piede durante il lavoro. Normalmente le calzature antinfortunistiche si suddividono in tre grandi categorie: calzature di sicurezza, calzature di protezione, calzature da lavoro. Le calzature di sicurezza e quelle di protezione hanno la peculiarit? di presentare in punta un puntale rigido capace di resistere, senza rompersi, alla caduta di un peso da una determinata altezza.
Un?altra caratteristica che pu? essere richiesta per le calzature antinfortunistiche ? quella relativa all?antiperforazione. In alcuni luoghi di lavoro si corre il rischio di camminare su oggetti appuntiti che potrebbero perforare la calzatura, come chiodi o altri oggetti affilati. Alcune calzature sono pertanto progettate studiate per prevenire incidenti causati dalla perforazione della suola.
Il documento IT-102004901217104 descrive una calzatura di sicurezza avente una suola battistrada antiperforazione. Tale suola ? composta in materiale composito e presenta una sagoma esterna, comprendente tacco, famice e pianta, avente flessibilit? nella zona della pianta e semirigidit? nella punta.
Il documento IT-102008901672941 descrive una calzatura realizzata con una suola iniettata direttamente sulla tomaia che ingloba un sottopiede di montaggio che consente la traspirazione sotto la pianta del piede.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
La Richiedente ha osservato che le attuali calzature che presentano caratteristiche antiperforazione non coniugano in modo soddisfacente tale propriet? di antiperforazione con esigenze di flessibilit? e stabilit? della calzatura.
Il problema tecnico affrontato dalla presente invenzione ? quello di fornire una calzatura che presenti propriet? di antiperforazione e che, nello stesso tempo, possa offrire quella flessibilit? e stabilit? necessarie per una camminata sicura e confortevole. Inoltre, secondo un aspetto particolare, si affronta anche la problematica di fornire una calzatura che presenti propriet? di cushioning (ammortizzazione) e/o prestazioni antiperforazione migliorate rispetto a quelle ottenibili con la tecnica nota.
Secondo un primo aspetto, il problema sopra esposto ? risolto da una calzatura come definita dalla rivendicazione 1 e da sue forme di realizzazione preferenziali, definite dalle rivendicazioni dipendenti 2 -12.
Secondo un altro aspetto la presente invenzione ha per oggetto un inserto protettivo per suola definito dalla rivendicazione 13.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione viene qui di seguito dettagliatamente descritta, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento agli allegati disegni, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista laterale di una calzatura quale, in particolare, una calzatura da lavoro, la cui suola ingloba un inserto protettivo; - la figura 2 mostra uno spaccato posteriore di detta calzatura, inoltre provvista di tomaia e sottopiede;
- la figura 3 ? una vista prospettica superiore di una forma di attuazione dell?inserto protettivo comprendente un elemento posteriore ed un elemento anteriore;
- la figura 4 ? una vista prospettica inferiore di detta forma di attuazione dell?inserto protettivo;
- la figura 5 una vista prospettica superiore dell?elemento posteriore di detto inserto protettivo;
- la figura 6A mostra una vista in pianta dell?elemento posteriore di detto inserto protettivo;
- la figura 6B ? una sezione verticale dell?elemento posteriore di figura 6A;
- la figura 7 mostra, secondo un esempio, la tomaia di detta calzatura in una fase di applicazione dell?inserto protettivo e prima della formazione della suola;
- le figure 8 e 9 si riferiscono a fasi di montaggio della tomaia di figura 7 su un supporto snodabile ai fini della formazione della suola per stampaggio ad iniezione diretta;
- la figura 10 mostra una sezione verticale in corrispondenza di una parte centrale del tacco ed illustra l?effetto sulla penetrazione di un chiodo ottenibile con l?inserto protettivo avente, preferibilmente, una sezione con un andamento a W;
- la figura 11 ? una vista dall?alto dell?inserto protettivo secondo una forma di attuazione particolare;
- la figura 12 mostra un esempio di detta tomaia dotata di uno strato protettivo antitaglio;
- la figura 13 rappresenta schematicamente le propriet? di protezione, flessibilit? e stabilit? di detta calzatura;
- la figura 14 illustra le propriet? di flessibilit? e rigidit? dell?inserto protettivo in una situazione in cui la calzatura ? piegata;
- la figura 15 si riferisce ad un confronto fra l?azione di un chiodo su un inserto con sagoma a W ed uno con sagoma planare.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Mentre l?invenzione ? suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione particolari sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Nella presente descrizione, elementi o componenti analoghi o identici saranno indicati nelle figure con lo stesso simbolo identificativo.
Le figure 1 e 2 mostrano una calzatura 100 quale preferibilmente una calzatura antinfortunistica e, in particolare, una calzatura di sicurezza o di protezione. Ad esempio, la calzatura 100 ? una calzatura adatta ad essere impiegata in ambienti di lavoro particolarmente accidentati quali aree con presenza di sassi, chiodi o altre irregolarit? (come pu? accadere, esemplificativamente, in cantieri edili, miniere o cave).
Secondo una forma di attuazione, la calzatura di sicurezza 100 comprende una suola 1, una tomaia 2, un sottopiede 3 e, vantaggiosamente, un puntale 22. All?interno della suola 1 ? disposto un inserto protettivo 4 (anche rappresentato nelle figure 3-6), secondo una particolare forma di realizzazione. L?inserto protettivo 4 comprende un elemento posteriore 5 ed un elemento anteriore 6, realizzati in materiali fra loro diversi in modo da presentare diverse caratteristiche di rigidit? e flessibilit?.
L?elemento posteriore 5 ? destinato ad estendersi nella zona posteriore della suola 1. In particolare, quando l?utente indossa la calzatura 100, l?elemento posteriore 5 risulta affacciato a quelle parti del piede umano denominate retropiede e mesopiede. In altre parole, l?elemento posteriore 5 ? destinato a trovarsi affacciato al tallone e all?arco plantare del piede.
L?elemento anteriore 6 ? destinato ad estendersi nella zona anteriore della suola 1. In particolare, quando l?utente indossa la calzatura 100, l?elemento anteriore 6 risulta affacciato a quella parte del piede umano denominata avampiede. In altre parole, l?elemento anteriore 6 si trova affacciato ad una zona che va, all?incirca, dall?arco trasverso del piede fino alla punta del piede.
Si noti che l?elemento posteriore 5 risulta rigido mentre l?elemento anteriore 6 risulta flessibile. In particolare, l?elemento posteriore 5 (pi? rigido di quello anteriore 6) presenta caratteristiche di resistenza alla perforazione e, preferibilmente, anche anti-torsione.
L?elemento posteriore 5 ? realizzato in un materiale rigido comprendente materia plastica. Per esempio, tale materia plastica pu? essere un materiale termoplastico o un materiale termoindurente. La materia plastica utilizzata pu? essere caricata con fibre di carbonio, di vetro, di kevlar o anche di legno. Per esempio, tale carica pu? avere una percentuale in peso compresa fra il 20% e il 50%. Secondo una forma di realizzazione specifica, l?elemento posteriore 5 ? realizzato in una poliammide caricata con fibre di vetro con percentuale in peso compresa fra il 20% e il 50%.
L?elemento anteriore 6, flessibile, ? realizzato mediante una lamina tessile avente anch?essa caratteristiche di resistenza alla perforazione. Come noto, la lamina tessile ? composta da due o pi? strati accoppiati fra loro di tessuti realizzati con fibre in poliestere, in materiale aramidico o una combinazione di questi. L?elemento anteriore 6 ? ottenibile dalla tranciatura di un tessuto multistrato con propriet? di resistenza alla perforazione.
Secondo una particolare forma di attuazione, l?elemento posteriore 5 presenta una prima porzione 7 configurata in modo tale da definire una concavit? 8 (figura 3) la quale ? destinata, quando l?inserto protettivo 4 ? disposto nella suola 1, ad essere rivolta verso una superficie esterna 12 (figura 1) della suola stessa. La concavit? 8 viene a trovarsi sostanzialmente in corrispondenza del tallone del piede di che indossa la calzatura 100 e, in particolare, si estende in corrispondenza della zona del retropiede.
In corrispondenza della concavit? 8, la prima porzione 7 definisce una cavit? 9 (figure 3 e 5), destinata ad essere rivolta verso il sottopiede 3. La cavit? 9 presenta una parete di fondo 10 e una parete laterale 11 (che delimita lateralmente parte della parete di fondo 10).
Considerando la calzatura 100, la parete di fondo 10 della cavit? 9 risulta distanziata dalla tomaia 2 mentre la parete laterale 11 si estende dalla parete di fondo 10 avvicinandosi alla tomaia 2 e al sottopiede 3, in corrispondenza dei suoi bordi esterni, pur rimanendo da questa distanziata.
Tale distanziamento della parete di fondo 10 dell?elemento posteriore 5 dal sottopiede 3 e quindi, quando la calzatura 100 ? indossata, dal piede dell?utente, fornisce una maggiore sicurezza rispetto alla penetrazione di chiodi in confronto a soluzioni dell?arte nota che prevedono elementi antiperforazione prossimi alla tomaia e al sottopiede. Infatti, il distanziamento permette il blocco di un chiodo prima che la sua punta si avvicini al piede.
Preferibilmente, la parte laterale 11 ? dotata, in corrispondenza di un bordo superiore 18, di una pluralit? di elementi distanziatori 19 che giocano un ruolo vantaggioso nel processo di fabbricazione della calzatura 100. Gli elementi distanziatori 19 consentono di distanziare la prima porzione 7 dal sottopiede 3 di almeno 3 mm, preferibilmente di una distanza compresa fra 3,00 mm e 7,00 mm. La parete di fondo 10 fornisce una protezione rispetto ad azioni (per esempio, un?azione perforante di un chiodo) provenienti dal basso della calzatura 100; la parete laterale 11 fornisce una protezione anche da oggetti che agiscono contro le porzioni laterali posteriori della calzatura 100.
Si noti che l?elemento posteriore 5, essendo realizzato in materiale rigido, conferisce anche stabilit?, con effetti anti-torsione, alla calzatura 100 anche in presenza di terreni accidentati o irregolari.
L?elemento posteriore 5 presenta inoltre una seconda porzione 13 (figura 4) (in un sol pezzo con la prima porzione 7) avente forma sostanzialmente planare. Quando l?utente indossa la calzatura 100, la seconda porzione 13 risulta affacciata alla zona del mesopiede o, in altre parole, si trova al di sotto dell?arco plantare del piede.
Come visibile dalle figure 3-6, l?inserto di protezione 4 presenta una sagoma che riproduce sostanzialmente quella del sottopiede della tomaia 2.
L?elemento posteriore 5 ? fissato all?elemento anteriore 6, per esempio, mediante incollaggio. In particolare, la seconda porzione 13 presenta un bordo 14 (figure 5 e 6) configurato per essere fissato ad un ulteriore bordo 15 dell?elemento anteriore 6.
Secondo l?esempio delle figure, il bordo 14 ? sagomato in modo da definire una parete di battuta 16 per l?ulteriore bordo 15 dell?elemento anteriore 6 ed una parete di supporto 17 configurata per estendersi, per un breve tratto (per esempio, compreso fra 10,00 e 20,00 mm), al di sotto dell?elemento anteriore 6.
In particolare, l?inserto 4 ? unito alla tomaia 2 quando questa ? stata completata, anche con l?applicazione del sottopiede 3. Per esempio, l?inserto 4 ? unito alla tomaia 2 mediante incollaggio (ma potrebbe anche non essere incollato) del bordo esterno 18 che contorna l?elemento anteriore 6 con il bordo inferiore della tomaia 2.
Secondo un altro esempio, tutta o parte della superficie superiore dell?elemento anteriore 6 ? incollata al sottopiede 3 e ai bordi della tomaia 2. In particolare, solo una parte della punta della superficie superiore dell?elemento anteriore 6 ? incollata al sottopiede 3 e alla tomaia 2.
Le figure 7, 8 e 9 si riferiscono ad una particolare forma di attuazione ed ad alcune fasi di lavorazione che precedono l?applicazione della suola 1. In particolare, come visibile dalla figura 7, l?inserto 4 ? associato alla tomaia 2 nella corretta posizione anche mediante una o pi? fascette elastiche 20 che si estendono da un lato all?altro (rispetto ad un asse longitudinale della calzatura) della tomaia stessa, per esempio, nella zona del retropiede.
La tomaia 2, gi? associata all?inserto 4, ? quindi calzata su una forma per calzatura montata su un supporto con snodo 21 (figura 8). Nel montaggio su tale forma, si richiede una flessione della tomaia 2. Tale flessione ? consentita dal fatto che l?elemento posteriore 5 non ? incollato alla tomaia 2 e quindi pu? scivolare su questa, come rappresentato in figura 8. Quando la tomaia 2 ? calzata sulla forma la tomaia stessa riassume la posizione non flessa, come mostrato in figura 9.
Effettuato il posizionamento sulla forma, si procede con la costruzione della suola 1 utilizzando, esemplificativamente, una tecnica di stampaggio per iniezione diretta sulla tomaia 2. Secondo particolari forme di attuazione ? possibile realizzare suole monodensit? o multidensit? con battistrada in gomma o in altri polimeri.
Per esempio, la suola 1 ? ottenibile effettuando un?iniezione di poliuretano liquido in uno stampo chiuso applicato sulla tomaia 2, montata sul supporto 21. In particolare, il poliuretano ? iniettato dalla parte del tallone. Si noti che l?inserto protettivo 4 viene interamente inglobato nella suola 1 in quanto il materiale iniettato pu? scorrere agevolmente sia lateralmente sia sulla parte anteriore e, vantaggiosamente, riempire la cavit? 9. Il riempimento della cavit? 9 ? anche facilitato dal distanziamento rispetto alla tomaia 2 e al sottopiede 3, assicurato dagli elementi distanziatori 19. Il completo e corretto riempimento dello stampo fa s? che la calzatura 100 possa avere idonei valori di assorbimento e dissipazione di energia, necessari per il comfort. In particolare (figura 2), il materiale iniettato forma, all?interno della cavit? 9, una prima porzione di cushioning (ammortizzazione) 31 e, esternamente alla cavit? 9 al di sotto della prima porzione di cushioning 31, una seconda porzione di cushioning 32: tali porzioni di cushioning 31 e 32 contribuiscono al confort dell?utilizzatore della calzatura 100.
Si noti che l?inserto 4 ? utilizzabile anche in calzature in cui la suola non ? ottenuta per iniezione diretta ma ? applicata con altre modalit?, per esempio, incollaggio. Anche in questo caso la suola ? costruita in modo che inglobi l?inserto.
In merito ad alcuni parametri costruttivi, si osservi che l?inserto 4 presenta uno spessore che pu? essere scelto fra il 10% e il 30 % dello spessore totale della suola 1 nella zona centrale del tacco. Preferibilmente, lo spessore dell?inserto 4 pu? essere compreso tra il 10% e il 25% o, pi? preferibilmente, tra il 10% e il 1% dello spessore totale della suola 1 nella zona centrale del tacco. Questi valori permettono di utilizzare l?inserto protettivo 4 senza variare in modo significativo le caratteristiche di flessibilit? e stabilit? della suola 1.
In merito al posizionamento dell?elemento posteriore 5 nella zona del tacco della suola 1, la posizione ? scelta in modo da non ridurre eccessivamente la quantit? di poliuretano (o di altro materiale impiegato) al di sotto dell?inserto stesso. Secondo una configurazione preferita l?inserto 4 ? posizionato ad un?altezza, valutata rispetto al sottopiede 3, compresa tra il 35% e il 67% dello spessore totale della suola 1, in corrispondenza del tacco. Preferibilmente, tale altezza ? scelta fra il 35% e il 50% dello spessore totale della suola 1 in corrispondenza del tacco.
Secondo una forma di attuazione particolare (meglio visibile in figura 6B) l?elemento posteriore 5 presenta una sezione trasversale (cio?, ottenuta da un piano perpendicolare ad un asse longitudinale dell?inserto 4) che presenta un andamento ondulato, cio? non planare; in altre parole un andamento di tipo a W. L?ondulazione pu? essere dovuta, secondo un esempio, a nervature smussate 23 formate sulla superfice della concavit? 8 (figura 4), che svolgono anche un ruolo di irrigidimento della forma.
L?andamento a W risulta particolarmente vantaggioso, in quanto in caso di perforazione da parte di un chiodo 24 dal basso, la superficie dell?inserto 4 contro la quale urter? il chiodo sar? obliqua e non ortogonale: ci? ostacola la penetrazione, perch? il chiodo 24 tender? a scivolare sulla superficie. Infatti, come rappresentato in figura 10B) il chiodo 24 viene deviato e tende a deformarsi e piegarsi.
Inoltre, si noti che una geometria di questo tipo (ondulata/nervature) fa s? che il chiodo 24 si trovi quasi sempre a dover attraversare una superficie con uno spessore maggiore rispetto a quella da attraversare se l?inserto 4 fosse del tutto planare. La figura 15 mostra esemplificativamente un confronto fra uno spessore d1 (figura 15 A) che il chiodo 24 dovrebbe attraversare nel caso di andamento a W e uno spessore d2 (inferiore a d1) che il chiodo 24 dovrebbe attraversare nel caso di andamento planare. A tal proposito, la Richiedente ha verificato sperimentalmente che un incremento di spessore 0,1 mm della prima porzione 7 dell?inserto 4 produce un incremento di resistenza alla perforazione variabile tra il 5% e il 10%.
La figura 11 si riferisce ad una forma di attuazione particolare in cui l?inserto 4 ? munito di due rientranze 25 formate su bordi affacciati dell?elemento posteriore 6 per alloggiare la fascetta elastica 20 in una posizione corretta.
Si noti che secondo una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, la calzatura 100 presenta ulteriori caratteristiche di protezione.
La figura 12 mostra una vista interna della tomaia 2, in una fase che precede la cucitura del sottopiede 3 e secondo una particolare forma di realizzazione. La tomaia 2 ? associata ad uno strato protettivo 27, in materiale antitaglio, interposto tra una fodera laterale 26 e la tomaia stessa. Inoltre, la figura 12 mostra una fodera anteriore 28.
Inoltre, la tomaia 2 pu? essere dotata di un rinforzo posteriore 29 che avvolge la zona del tallone e due rinforzi laterali 30 (figura 1) tali da circondare almeno in parte la caviglia e il collo del piede dell?utente. Tali rinforzi 29 e 30 possono essere realizzati, per esempio, in materiale termoplastico (per esempio, poliuretano), materiale termoindurente o gomma e, unitamente all?inserto 4, contribuiscono a conferire stabilit? al piede. Secondo una particolare forma di realizzazione, i rinforzi laterali 30 possono essere realizzati in materiali sintetici o in pelle.
Un?ulteriore protezione ? fornita dal puntale 22 che presenta caratteristiche di resistenza alla perforazione e pu? proteggere da urti e compressioni. Tale puntale 22 pu? essere, ad esempio, realizzato in metallo, in plastica o in materiale composito.
La calzatura 100 come sopra descritta presenta caratteristiche particolarmente vantaggiose: protezione, stabilit? e flessibilit?, come simbolicamente indicato nella figura 13.
La protezione fornita dalla suola 1 (assicurata dall?inserto protettivo 4) ?, vantaggiosamente, incrementata da altri elementi associati alla tomaia 2 quali: lo strato protettivo 27 in materiale antitaglio, il rinforzo posteriore 29, i rinforzi laterali 30 ed il puntale 22 (evidenziata nella figura 13, come P).
La stabilit? conferita dall?inserto rigido 4, che sostiene tallone e caviglia, viene incrementata dal rinforzo posteriore 29 e dai rinforzi laterali 30, che parzialmente abbracciano la caviglia (zona S in figura 13).
La flessibilit? della calzatura 100 ? assicurata dall?inserto 4 il quale prevede l?elemento anteriore 6 che assicura una flessibilit? che non contrasti quella naturale del piede (zona F, di figura 13). La figura 14 mostra come la calzatura 100 possa piegarsi quando l?utente, per esempio, ? inginocchiato per svolgere una determinata attivit?. La calzatura 100 assicura la corretta funzionalit? delle articolazioni, in particolare di quelle metatarsali.
Si osservi che una suola estremamente rigida, ridurebbe la sensibilit? nella percezione del suolo, quindi, pu? essere causa di infortuni. Invece, l?inserto di protezione 4 permette di irrigidire la suola 1 nella misura necessaria a conferire stabilit? ma mantenendo la giusta sensibilit? per l?utente. Questa qualit?, soprattutto in caso di terreni accidentati e sconnessi, permette una maggiore sicurezza, in quanto consente all?utente di percepire il terreno, senza avvertire le asperit?, e mantenendo il controllo del camminata.
Inoltre, come sopra illustrato, il distanziamento della parete di fondo 10 dell?elemento posteriore 5 dal sottopiede 3 e quindi, quando la calzatura 100 ? indossata, dal piede dell?utente, fornisce una particolare sicurezza rispetto alla penetrazione di chiodi.
Si osservi che, vantaggisamente, l?inserto 4 pu? essere fabbricato in modo da rispettare i requisiti previsti dalla normativa sulle componenti EN ISO 12568:2010 e EN ISO 22568-4:2020 ?Requisiti e Metodi di prova per componenti di calzature? (sia per un chiodo tronco-conico da 4,5 mm che per il chiodo tronco-conico da 3 mm).
Inoltre la calzatura 100 dotata dell?inserto 4 pu? essere fabbricata per rispondere anche ai requisiti previsti dalla normativa EN ISO 20345:2011 ?Dispositivi di protezione individuale - calzature di sicurezza? e EN ISO 20344:2011 ?Dispositivi di protezione individuale ? Metodi di prova?.
LEGENDA COMPONENTI DELLE FIGURE
- calzatura 100
- suola 1
- tomaia 2
- sottopiede 3
- inserto protettivo 4
- elemento posteriore 5
- elemento anteriore 6
- prima porzione 7
- concavit? 8
- cavit? 9
- parete di fondo 10
- parete laterale 11
- superficie esterna 12
- seconda porzione 13
- bordo 14
- ulteriore bordo 15
- parete di battuta 16
- parete di supporto 17
- bordo superiore 18
- elementi distanziatori 19
- fascetta elastica 20
- supporto 21
- puntale 22
- nervature 23
- chiodo 24
- rientranza 25
- fodera laterale 26
- strato protettivo 27
- fodera anteriore 28
- rinforzo posteriore 29
- rinforzo laterale 30
- prima porzione di cushioning 31 - seconda porzione di cushioning 32

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Calzatura (100) comprendente:
una tomaia (2) associata ad un sottopiede (3);
una suola (1) associata alla tomaia (2);
caratterizzata dal fatto di includere inoltre un inserto protettivo (4) inserito in detta suola (1) e comprendente:
- un elemento posteriore resistente alla perforazione (5) realizzato in un primo materiale rigido includente materia plastica ed estendentesi in una prima zona destinata ad essere affacciata al retropiede e al mesopiede dell?utente della calzatura (100);
- un elemento anteriore resistente alla perforazione (6) realizzato in un secondo materiale flessibile includente lamina tessile ed estendentesi in una seconda zona destinata ad essere affacciata all?avampiede dell?utente della calzatura (100).
2. Calzatura (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento posteriore (5) comprende:
una prima porzione (7) configurata in modo tale da definire una concavit? (8) rivolta verso una superficie esterna (12) di detta suola (1) e destinata ad essere affacciata al tallone dell?utente;
una seconda porzione (13), in un sol pezzo con la prima porzione (7), avente forma sostanzialmente planare e destinata ad essere affacciata al mesopiede dell?utente.
3. Calzatura secondo la rivendicazione 2, in cui:
la prima porzione (7) ? disposta internamente alla suola (1) e in modo da essere distanziata dalla tomaia (2) e da detto sottopiede (3);
la seconda porzione (13) ? disposta in modo da approssimarsi al sottopiede (3);
l?elemento anteriore (6) ? disposto in modo da essere a contatto con il sottopiede (3);
4. Calzatura (100) secondo la rivendicazione 3, in cui almeno detta prima porzione (7) ? dotata su un bordo (18) rivolto verso il sottopiede (3) di almeno un elemento distanziatore (19) della prima porzione (7) dal sottopiede (3).
5. Calzatura (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento posteriore (5) ? realizzato in uno di seguenti materiali:
- materiale termoplastico,
- materiale termoindurente,
- materiale termoplastico o materiale termoindurente caricato con un altro materiale appartenente al gruppo: fibre di carbonio, fibre di vetro, kevlar, legno;
- poliammide caricata con fibre di vetro in una percentuale in peso compresa fra il 20% e il 50 %
6. Calzatura secondo la rivendicazione 1, in cui l?elemento posteriore (5) l?elemento anteriore (6) sono fra loro incollati.
7. Calzatura secondo la rivendicazione 1, in cui l?elemento posteriore (5) ? dotato di una parete di battuta (16) per un bordo (15) dell?elemento anteriore (6) e di una paretina di supporto (17) di parte dell?elemento anteriore (6).
8. Calzatura secondo la rivendicazione 2, in cui detta suola (1) ? del tipo ottenuta con una tecnica di stampaggio per iniezione diretta sulla tomaia di un materiale da stampaggio, e in cui detta suola (1) ingloba l?inserto protettivo (4) e il materiale da stampaggio formante la suola (1) ? disposto anche all?interno di una cavit? (9) dell?inserto protettivo (4) corrispondente a detta concavit? (8).
9. Calzatura secondo la rivendicazione 2, in cui la prima porzione (7) dell?elemento posteriore (5) presenta una sezione di tipo ondulato tale da presentare nervature smussate longitudinali (23), detta sezione essendo ottenuta con un piano ortogonale ad un asse longitudinale della calzatura.
10. Calzatura secondo la rivendicazione 2, in cui l?inserto protettivo (4) ? posizionato ad un?altezza valutata rispetto al sottopiede (3) compresa fra il 35% e il 67% dello spessore totale della suola (1) in corrispondenza del tacco; preferibilmente, tale altezza ? compresa fra il 35% e il 50%.
11. Calzatura secondo la rivendicazione 2, in cui detto inserto (4) ? configurato per conferire stabilit? alla calzatura (100).
12. Calzatura (100) secondo la rivendicazione 1, inoltre comprendente: - un puntale di protezione da urti e compressioni (22) disposto in una zona anteriore della calzatura;
- uno strato protettivo antitaglio (27) interposto tra una fodera (26) e la tomaia (2);
- un rinforzo posteriore (29) associato alla tomaia (2) in prossimit? del tallone,
- rinforzi laterali (30) associati alla tomaia (2) e tali da circondare almeno in parte la caviglia e il collo del piede dell?utente.
13. Inserto protettivo (4) integrabile nella suola (1) di una calzatura (100), comprendente:
- un elemento posteriore resistente alla perforazione (5) realizzato in un primo materiale rigido includente materia plastica; l?elemento posteriore (5) essendo configurato per estendersi, quando integrato nella suola (1), in una zona affacciata al retropiede e al mesopiede dell?utente della calzatura (100);
- un elemento anteriore resistente alla perforazione (6) realizzato in un secondo materiale flessibile includente lamina tessile; l?elemento anteriore (6) essendo configurato per estendersi, quando integrato nella suola (1), in una zona affacciata all?avampiede dell?utente della calzatura (100).
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