IT202100021218A1 - Metodo e dispositivo per identificare univocamente una pietra preziosa sfaccettata - Google Patents

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IT202100021218A1
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IT
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gemstone
image
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IT102021000021218A
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Antonio Caramelli
Andrea Falcioni
Edoardo Giancarlini
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Diamsafe S R L
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01NINVESTIGATING OR ANALYSING MATERIALS BY DETERMINING THEIR CHEMICAL OR PHYSICAL PROPERTIES
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Description

METODO E DISPOSITIVO PER IDENTIFICARE UNIVOCAMENTE UNA
PIETRA PREZIOSA SFACCETTATA
La presente invenzione riguarda un metodo e un dispositivo per identificare univocamente una pietra preziosa sfaccettata acquisendo una quantit? di dati idonea allo scopo, ai fini di un successivo riconoscimento della pietra preziosa sfaccettata tra una serie di pietre gi? univocamente identificate.
Pi? specificatamente, l?invenzione si riferisce alla struttura di un dispositivo del tipo detto in grado di identificare univocamente una pietra preziosa sfaccettata, quale ad esempio un diamante, mediante un metodo di acquisizione ed analisi delle immagini relative ad una o pi? sezioni di detta pietra preziosa sfaccettata.
Stato della tecnica
Nel settore gemmologico, sono stati sviluppati sistemi e metodi per misurare le caratteristiche di un diamante e quindi dargli una identit?. Una delle caratteristiche di maggiore rilievo ? il peso, misurato con bilance di precisione. Un?altra caratteristica che viene misurata ? il taglio.
Un primo sistema di tipo noto ? basato su una analisi del diamante che permette di ricavare valori relativi alle proporzioni del diamante stesso, i quali sono espressi in termini percentuali rispetto alle proporzioni di un diamante considerato ideale. In base a tali valori, detto primo sistema di tipo noto fornisce come risultato giudizi relativi al taglio e alla simmetria del diamante, secondo uno o pi? standard internazionali. Esistono differenti categorie a cui detto primo sistema di tipo noto pu? essere associato in base alla caratura del diamante. Tramite una telecamera sono acquisite una pluralit? di immagini del diamante da esaminare, alle cui spalle ? disposto uno sfondo di colore chiaro, e da una elaborazione di dette immagini sono estratte esclusivamente informazioni inerenti la sagoma del diamante (angoli e dimensioni) in funzione della rotazione dell?elemento di supporto su cui il diamante ? disposto.
Tuttavia, uno svantaggio di detti sistemi noti ? dato dal fatto che non consentono di identificare o caratterizzare un diamante in modo univoco, sia perch? i parametri ricavati dal confronto sono molto vicini per diamanti diversi sia perch? l?errore nella determinazione di tali parametri ? alto.
Sono stati tuttavia sviluppati sistemi e metodi per identificare o caratterizzare un diamante in modo univoco. Un secondo sistema di tipo noto per identificare o caratterizzare univocamente un diamante ? basato sulla presenza di una incisione sulla cintura del diamante stesso, realizzata tramite un raggio laser. Tale incisione pu? essere effettuata da un istituto gemmologico una volta certificato il diamante. Un primo svantaggio di detto secondo sistema di tipo noto ? dato dal fatto che l?incisione sul diamante altera il diamante stesso. Un secondo svantaggio ? dato dal fatto che la corona ha una altezza ridotta e di conseguenza realizzare una incisione su detta corona ? un?operazione complicata. Un terzo svantaggio ? dato dal fatto che realizzare tale incisione ha un costo. Un ulteriore svantaggio ? dato dal fatto che quando un diamante ? rubato, ? possibile eliminare mediante abrasione l?incisione laser e rendere il diamante non identificabile o riconoscibile. Ancora, un ulteriore svantaggio ? dato dal fatto che quando un diamante dotato di una incisione ? incastonato in un anello o un braccialetto, leggere l?incisione pu? essere complicato. Inoltre, quando un diamante ? privo di incisione ed ? incastonato (o fissato) in un anello o braccialetto, non ? possibile realizzare l?incisione sulla cintura del diamante, senza prima averlo estratto da detto anello o braccialetto.
Scopo e oggetto dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? quello di superare detti svantaggi, fornendo un sistema per identificare o caratterizzare una pietra preziosa sfaccettata, in particolare un diamante, in modo univoco, che ha una struttura semplice ed un basso costo di realizzazione.
E? oggetto della presente invenzione un dispositivo ed un metodo per identificare o caratterizzare univocamente una pietra preziosa sfaccettata, in particolare un diamante, secondo le allegate rivendicazioni.
Descrizione dettagliata di esempi di realizzazione dell?invenzione
Lista delle figure
L?invenzione verr? ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, con particolare riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui: ? la figura 1 mostra una prima forma di realizzazione del dispositivo di identificazione o caratterizzazione di pietre preziose secondo l?invenzione;
? la figura 2 mostra un dettaglio costitutivo dei mezzi di supporto della pietra preziosa, utilizzabili nel dispositivo di figura 1, secondo una forma realizzativa dell?invenzione;
? la figura 3 mostra due viste di una realizzazione dei mezzi di supporto di figura 2;
? la figura 4 mostra una forma di realizzazione portatile del dispositivo di figura 1 con i mezzi di supporto delle figure 2 e 3;
? la figura 5 mostra un esempio dei componenti che formano i mezzi di supporto delle figure 2 e 3; ? la figura 6 mostra una seconda forma di realizzazione dei mezzi di supporto da utilizzare in un dispositivo come quello della figura 1;
? la figura 7 mostra un esempio di quote significative in una pietra preziosa, da mettere a fuoco con il metodo ed il dispositivo secondo l?invenzione; ? la figura 8 mostra un primo esempio di risultato ottenibile facendo ruotare una prima pietra preziosa con il metodo secondo l?invenzione;
? la figura 9 mostra un secondo esempio di risultato ottenibile facendo ruotare parzialmente una seconda pietra preziosa con il metodo secondo l?invenzione; e
? la figura 10 mostra un terzo esempio di risultato ottenibile facendo ruotare la pietra preziosa della figura 9 su 360?, con il metodo secondo l?invenzione.
Si specifica qui che elementi di forme di realizzazione differenti possono essere combinati insieme per fornire ulteriori forme di realizzazione senza limiti rispettando il concetto tecnico dell?invenzione, come il tecnico medio del ramo intende senza problemi da quanto descritto.
La presente descrizione inoltre fa riferimento alla tecnica nota per la sua implementazione, riguardo alle caratteristiche di dettaglio non descritte, come ad esempio elementi di minore importanza usualmente utilizzati nella tecnica nota in soluzioni dello stesso tipo.
Quando si introduce un elemento si intende sempre che pu? essere ?almeno uno? o ?uno o pi??.
Quando si elenca una lista di elementi o di caratteristiche in questa descrizione si intende che il trovato secondo l?invenzione ?comprende? oppure alternativamente ?? composto di? tali elementi.
Due o pi? tra le parti (elementi, dispositivi, sistemi) sotto descritte possono essere associate liberamente e considerate come kit di parti secondo l?invenzione.
Forme di realizzazione
Facendo riferimento alla Fig. 1, l?invenzione concerne un sistema 100 per identificare o caratterizzare univocamente una pietra preziosa sfaccettata 110, in particolare un diamante, dove detto sistema comprende:
- mezzi di acquisizione di immagini 120 per acquisire una o pi? immagini relative a detta pietra preziosa sfaccettata, dove detti mezzi di acquisizione di immagini hanno un asse ottico 121,
- mezzi di supporto 130 per supportare detta pietra preziosa sfaccettata 110 o un elemento dotato di detta pietra preziosa sfaccettata,
- almeno un dispositivo di illuminazione 140 per illuminare detta pietra preziosa sfaccettata, configurato per emettere almeno una radiazione luminosa uniforme (ad esempio emessa lungo una pluralit? di direzioni di illuminazione), e detto dispositivo di illuminazione comprende almeno una sorgente luminosa, - opzionalmente, un database 150 nel quale sono memorizzati: o i codici identificativi univoci di una o pi? predeterminate pietre preziose sfaccettate, o almeno una immagine relativa a dette predeterminate pietre preziose sfaccettate,
- una unit? di riconoscimento 160 per l?identificazione o la caratterizzazione ed opzionalmente il riconoscimento della pietra preziosa sfaccettata da detta almeno una immagine di detta pietra preziosa sfaccettata 110, dove detta unit? di riconoscimento pu? essere collegata in 161 a detti mezzi di acquisizione di immagini ed in 162 a detto dispositivo di illuminazione, nonch? in 163 a detto database.
Detti mezzi di acquisizione di immagini 120 possono essere di tipo ad ottica e diaframma fisso e posizione fissa e pertanto in grado di acquisire una sola immagine di detta pietra preziosa sfaccettata, oppure possono avere una ottica dotata di messa a fuoco variabile e diaframma variabile, consentendo di acquisire immagini di detta pietra preziosa sfaccettata, nelle quali possono risultare pi? nitide (a fuoco) porzioni di detta pietra preziosa sfaccettata posizionate ad una predeterminata profondit? all?interno di detta pietra preziosa sfaccettata, in funzione del diametro delle lenti e dei diaframmi utilizzati. In tal senso, la Fig. 7 mostra 5 quote di profondit? (distanze di fuoco) che possono essere significative secondo l?invenzione, senza per questo essere limitative; sono fornite anche le corrispondenti immagini acquisite di un diamante.
In alternativa all?ottica dotata di messa a fuoco variabile, per acquisire pi? immagini relative a detta pietra preziosa sfaccettata, con nitidezza maggiore di particolari sezioni di detta pietra preziosa sfaccettata, ? possibile utilizzare un servomeccanismo in grado di modificare micrometricamente la distanza da detti mezzi di acquisizione di immagini e detta pietra preziosa sfaccettata.
Con l?espressione ?immagine di una sezione di detta pietra preziosa sfaccettata? si intende in questa descrizione una immagine relativa ad una zona interna di detta pietra preziosa sfaccettata nella quale la nitidezza di parte della immagine ? relativa ad una predeterminata zona interna di detta pietra preziosa sfaccettata mentre le restanti porzioni sfuocate riguardano porzioni di sezioni superiori o inferiori di detta pietra preziosa sfaccettata, lungo la direzione che va dalla tavola 111 (perpendicolarmente a questa) all?apice 112.
Detta sorgente luminosa 140 ? una sorgente luminosa uniforme o sostanzialmente uniforme disposta lungo l?asse ottico 121 di detti mezzi di acquisizione. L?uniformit? della luce serve per evitare che difetti di disposizione delle parti o ostacoli quali montature generino immagini diverse della stessa pietra.
I mezzi di supporto 130 per supportare detta pietra preziosa sfaccettata o un elemento dotato di detta pietra preziosa sfaccettata sono posizionati tra detta sorgente luminosa 140 e detti mezzi di acquisizione 120 in maniera che l?asse ottico di detti mezzi di acquisizione 120 sia uguale o sostanzialmente uguale alla perpendicolare alla sezione superiore maggiore 111 della pietra 110, che normalmente ? di forma ottagonale e denominata tavola nel caso di un taglio di tipo brillante della pietra preziosa in esame.
Detta unit? 160 ? configurata per, alternativamente: ? identificare o caratterizzare una pietra preziosa sfaccettata sulla base di dette una o pi? immagini acquisite;
effettuare un confronto tra detta almeno una immagine di detta almeno una sezione (perpendicolare all?asse ottico, si veda sopra) di detta pietra preziosa sfaccettata 110, acquisita da detti mezzi di acquisizione di immagini 120, e corrispondenti immagini di un insieme di predeterminate pietre preziose sfaccettate per cui si sia gi? effettuato l?identificazione o caratterizzazione, per misurare il grado di somiglianza tra detta almeno una immagine acquisita e dette predeterminate pietre preziose sfaccettate ed eventualmente riconoscere la pietra preziosa in esame tra quelle gi? schedate. Detti mezzi di supporto 130 per supportare detta pietra preziosa sfaccettata possono comprendere una base trasparente 131 sulla quale detta pietra preziosa sfaccettata ? posizionata, a contatto con la faccetta maggiore 111 denominata tavola e uno schermo/diaframma 132, che limita l?arrivo della radiazione luminosa emessa dalla sorgente ad una porzione della pietra preziosa in esame. Il diaframma 132 ? posizionato ad una certa altezza tra la tavola e l?apice della pietra preziosa o tra altri riferimenti in casi di altri tipi di taglio. Il diaframma pu? essere di materiale rigido, inserito dal lato dell?apice nel caso dei mezzi di supporto 130 oppure di materiale elastico, inserito dal lato della tavola nel caso del supporto di incastonatura (o fissaggio) del tipo anello, fino a fissarlo attorno alla parte di montatura che racchiude la pietra preziosa, che in tutti gli anelli con un diamante (denominati ?anelli solitari? per la presenza di un diamante centrale e per tradizione regalati per sigillare un fidanzamento), ha un foro in prossimit? dell?apice della pietra e attraverso il quale pu? transitare la luce nella direzione del diamante.
Detta base trasparente 131 giace su un piano perpendicolare all?asse ottico 121 dei mezzi di acquisizione di immagine. Detto schermo/diaframma 132 limita l?arrivo della radiazione luminosa emessa dalla sorgente 140 ad una porzione della pietra preziosa 110 in esame, impedendo che la luce arrivi direttamente ai mezzi di acquisizione di immagine 120 (comprendenti ad esempio una telecamera 125).
In una forma di realizzazione di detto sistema, detti mezzi di supporto 130 per supportare detta pietra preziosa sfaccettata possono essere complessivamente assemblati insieme (mezzi componibili) e comprendere, con riferimento alle Fig. 2, 3 e 5:
? una base trasparente 131 dotata di alloggiamenti 131a per magneti 131b, sulla quale detta pietra preziosa sfaccettata 110 ? posizionata, a contatto con la faccetta maggiore 111 denominata tavola, dove detta base trasparente ? posizionabile su un piano perpendicolare all?asse ottico 121 dei mezzi di acquisizione di immagine 120;
? uno schermo/diaframma 132 di materiale plastico rigido (in Fig. 5 sono mostrati pi? diaframmi in un set 132S con fori di dimensioni differenti), dotato di un foro di diametro inferiore al diametro minimo della pietra preziosa in esame (diametro iscritto interno ad una determinata altezza dall?apice ), il fatto che il foro sia inferiore garantisce che la luce passi solo attraverso il diamante e non raggiunga direttamente i mezzi di acquisizione), posizionato tra il diamante e la sorgente luminosa e fissato esternamente alla pietra preziosa ad una certa altezza dall?apice;
? un materiale elastico 133, ad esempio neoprene, in grado di essere compresso ed esercitare una forza per mantenere ferma la posizione dello schermo/diaframma 132 a contatto della pietra preziosa e la stessa pietra preziosa; il materiale elastico pu? comprendere un foro centrale di diametro predeterminato fisso, posizionabile in maniera sostanzialmente coassiale al foro di detto diaframma forato 132, tra il diaframma forato 132 e lo strato diffusore 134;
? un materiale o strato diffusore di luce 134, ad esempio plexiglass tipo opalino, inserito tra la sergente luminosa e il materiale elastico 133 preferibilmente integrale ad
? un contenitore 135 dotato di magneti 135a (ad esempio in posizione corrispondente ai magneti 131b nelle sedi 131a) nel quale possono essere alloggiati tutti i componenti descritti e bloccare mediante i magneti la base trasparente.
Secondo un aspetto dell?invenzione, la distanza tra detto strato diffusore 134 di luce e detta base trasparente piatta 131 ? configurata in modo tale che, quando la base trasparente piatta 131 viene fissata in uso a detto contenitore, detta pietra preziosa sfaccettata 110 risulti bloccata con detta faccia planare 111 contro detta base trasparente piatta 131.
Secondo un differente aspetto dell?invenzione, lo strato di materiale elastico 133 ha una depressione in cui ? inserito il diaframma forato 132.
Preferibilmente secondo l?invenzione, la base trasparente piatta 131 ? fornita di mezzi di fissaggio rimovibile a detto contenitore.
In particolare, preferibilmente, detti mezzi di fissaggio rimovibile 131a,131b comprendono uno o pi? magneti accoppiabili a corrispondenti magneti 135a integrati nel contenitore 135.
Opzionalmente, pu? essere presente un codice a barre (QR code) 136 da porre in una corrispondente sede 136a. Il codice a barre pu? essere identificativo dell?elemento di database in cui sono presenti metadati del diamante, e quindi pu? consentire un rapido accesso a tali metadati i quali saranno poi associati alle immagini acquisite.
Con 138 si indica un tappo delle dimensioni del diaframma che ? posizionato quando il diaframma ed i mezzi di supporto non sono in uso.
In tale forma di realizzazione di detto sistema, detti mezzi di supporto 130 consentono di analizzare anche pi? volte una pietra preziosa lasciandola all?interno di detti mezzi di supporto, facilitando l?utilizzo del sistema.
Facendo riferimento alla Fig. 4, viene illustrata una versione portatile del sistema di Fig. 1. Una sorgente luminosa 140 stavolta ? posta in basso nella fig. (a), alimentata indipendentemente. In (b) vengono posti sulla sorgente luminosa i mezzi di supporto 130 comprensivi di pietra preziosa 110 e di diaframma 132. Si osserva che la luce non ? diffusa ma passa solo attraverso il foro lasciato libero dal diaframma. In (c) i mezzi di rilevamento 120, dotati di telecamera 125 vengono posti sui mezzi di supporto 130. I mezzi di rilevamento possono essere alimentati indipendentemente e connessi ad una unit? di elaborazione esterna, come uno smartphone, comprensivo del database di cui sopra o in grado di connettersi ad un database via internet.
Facendo ora riferimento alla Fig. 6, in una seconda forma di realizzazione di detto sistema ? presente un elemento 137 dotato di detta pietra preziosa sfaccettata, ad esempio un anello di metallo, una base sulla quale detto elemento dotato di detta pietra preziosa sfaccettata ? posizionato, dove detta base giace su un primo piano perpendicolare all?asse ottico dei mezzi di acquisizione di immagine e uno schermo/diaframma 132, ad esempio realizzato mediante una sottile lastra elastica, ad esempio un foglio di lattice di gomma o neoprene, dotato di un piccolo foro.
Prima di posizionare l?anello 137 con incastonata (fissata) la pietra preziosa, deve essere posizionato lo schermo diaframma alla altezza della parte della montatura che ha il foro esattamente lungo l?asse ottico, in modo tale da aderire intorno alla parte di montatura che ha il foro e permettere alla luce generata dalla sorgente luminosa di raggiungere solo la porzione centrale inferiore della pietra preziosa, intorno all?apice.
Riferendoci di nuovo anche alla Fig. 1, detta unit? di riconoscimento pu? essere collegata in 161 a detti mezzi di acquisizione 120 (per modificare le condizioni di ripresa delle immagini, variando la messa a fuoco e il diaframma), in 162 a detti mezzi di illuminazione 140 e in 163 detto database 150 o in una seconda forma di realizzazione, avere una sotto-parte di unit? di riconoscimento collegata a detti mezzi di acquisizione e detti mezzi di illuminazione in grado di connettersi ad uno smartphone, ad esempio mediante comunicazione via radio Bluetooth e attraverso lo smartphone, accedere al database 150.
La presente invenzione si riferisce anche ad un metodo di identificazione univoca di una pietra preziosa, comprendente l?esecuzione delle seguenti fasi:
A. fornire una pietra preziosa sfaccettata 110 comprendente un apice 112 ed una faccia planare 111 all?estremit? opposta a detto apice, la pietra preziosa sfaccettata 110 essendo libera o fissata ad una montatura 137;
B. inserire detta pietra preziosa sfaccettata 110 in un diaframma forato 132 fino a bloccare detto diaframma forato 132 attorno a detta pietra preziosa sfaccettata o attorno ad una porzione di detta montatura;
C. illuminare la pietra preziosa sfaccettata 110 dal lato di detto apice 112 attraverso una illuminazione sostanzialmente uniforme;
D. acquisire una o pi? immagini di detta pietra preziosa, attraverso una telecamera 125, avente un asse ottico sostanzialmente perpendicolare a detta faccia planare 111, ad una o pi? corrispondenti predeterminate distanze di fuoco df da detta telecamera;
E. generare un certificato digitale di identificazione di pietra preziosa sfaccettata sulla base di dette una o pi? immagini della fase D.
Secondo una forma di realizzazione preferita, si effettua una ulteriore fase di riconoscimento della pietra preziosa sfaccettata, nella quale il certificato digitale di detta pietra preziosa sfaccettata viene confrontato con i certificati digitali di una o pi? pietre preziose sfaccettate precedentemente identificate univocamente. Ciascun certificato digitale pu? contenere le corrispondenti immagini a distanze di fuoco differenti di cui sopra.
Questo ovviamente ? possibile quando si ha gi? un database di immagini di diamanti univocamente identificati o caratterizzati. La presente invenzione consente questa identificazione o caratterizzazione univoca, come sotto illustrato.
Opzionalmente, i mezzi di supporto possono essere costituiti unicamente dalla superficie trasparente 131 su cui viene poggiata la tavola della pietra fissata all?anello 137 o altra montatura.
Nella Figura 8, si osserva in (a) una pietra preziosa sfaccettata in una prima posizione attorno al suo asse centrale (non indicato), in (b) la stessa pietra preziosa ruotata quasi di 360? (a pochi centesimi di grado da 360? per mostrare che si sta raggiungendo la perfetta sovrapposizione dell?immagine iniziale con quella perfettamente ruotata) ed in (c) la mappa dei pixel (scuri) dove la sovrapposizione genera una deviazione significativa di valore di tono. In (d) ? mostrato l?andamento di un parametro di somiglianza (ad esempio sulla base della differenza dei toni di colore, numero di pixel con lo stesso tono entro una certa tolleranza predefinita) della pietra con se stessa al variare della rotazione. E? chiaro che una pietra imperfetta superer? la soglia di somiglianza solo per rotazioni vicine all?angolo giro. Le imperfezioni nella sovrapposizione anche nel caso di pietre con un elevato grado di perfezione possono essere dovute all?imprecisione nell?identificazione o individuazione del centro della pietra.
In realt? quello che si cerca per l?identificazione o caratterizzazione ? proprio che il parametro di somiglianza risulti al di sotto della soglia predeterminata, perch? in questo caso la sua imperfezione ? una caratteristica unica.
Nella Figura 9, si osserva in (a) una pietra preziosa sfaccettata di alta qualit? e simmetria in una prima posizione attorno al suo asse centrale (non indicato), in (b) la stessa pietra preziosa ruotata di quasi 3/8 di angolo giro ed in (c) la mappa dei pixel (scuri) dove la sovrapposizione genera una deviazione significativa di valore di tono. In (d) ? mostrato l?andamento di un parametro di somiglianza (ad esempio sulla base della differenza dei toni di colore) della pietra con se stessa al variare della rotazione. E? chiaro che una pietra di alta qualit? superer? la soglia di somiglianza ad ogni multiplo di rotazione di 1/8 di angolo giro (per tagli ottagonali ovviamente, ogni altro tipo di taglio essendo possibile). Ci possono anche qui essere imperfezioni nella sovrapposizione dovute all?imprecisione nell?identificazione o individuazione del centro della pietra.
La Fig. 10 ? la stessa situazione della 9, in cui per? si ? compiuto quasi tutto l?angolo giro meno pochi centesimi di grado. Non si osservano alla fine in (c) deviazioni di rilievo, mentre in (d) si osserva che per angoli di 3-4-5/8 il parametro di somiglianza ? sottosoglia, segno che la pietra non ? perfetta e quindi meglio identificabile o caratterizzabile. L?andamento intero della figura (d) pu? essere esso stesso preso come ?impronta? unica della pietra, ovvero la sua irregolarit? pu? essere il parametro di somiglianza, eventualmente trasformato con una funzione di hash da solo o insieme ad altre informazioni.
Nel caso in cui tale parametro non risulti sufficientemente basso, si potr? cambiare il fuoco di acquisizione dell?immagine nel dispositivo secondo l?invenzione ed effettuare una seconda identificazione o caratterizzazione e cos? via fino a trovare un valore sotto soglia. Ci si pu? anche fermare ad una qualsiasi iterazione di tale procedimento includendo nel parametro di somiglianza informazioni relative a difetti specifici riconosciuti ad occhio o tramite algoritmo esperto in una delle immagini. E? chiaro che il termine parametro di somiglianza ricomprende anche una pluralit? di informazioni relative alla somiglianza.
Rispetto alle fasi sopra elencate, in maniera corrispondente agli esempi illustrati, in una forma realizzativa viene eseguita la seguente ulteriore fase F tra la fase D e la fase E, in cui la fase F comprende le seguenti sottofasi:
F1. determinare il centro di almeno una di dette una o pi? immagini della fase D;
F2. ruotare digitalmente una prima immagine di dette una o pi? immagini rispetto a detto centro, secondo passi successivi predefiniti di rotazione, ottenendo di volta in volta una prima immagine ruotata;
F3. durante la fase F2, per ogni passo di rotazione predefinito, confrontare la prima immagine ruotata con la prima immagine acquisita nella fase D, ottenendo un valore di almeno un parametro rappresentativo della somiglianza tra l?immagine acquisita nella fase D e l?immagine ruotata;
F4. se detto valore ? inferiore ad una soglia predeterminata, passare alla fase E,
in cui nella fase E detto certificato digitale di identificazione ? generato sulla base di detta prima immagine.
Vantaggiosamente, se detto valore ? superiore alla soglia predeterminata, si possono effettuare le fasi F2-F4 per una seconda immagine di dette una o pi? immagini, e cos? via fino a che detto parametro non risulti inferiore a detta soglia predeterminata.
Secondo un aspetto dell?invenzione, pu? essere eseguita una fase F5 in cui vengono identificati uno o pi? difetti in una di dette una o pi? immagini e si passa alla fase E, detto certificato digitale di identificazione essendo generato anche o solamente sulla base degli uno o pi? difetti.
Secondo una differente forma realizzativa, detto parametro di somiglianza ? ottenuto sulla base di valori istantanei del parametro di somiglianza durante la rotazione di ciascuna immagine nella fase F2.
Vantaggiosamente secondo l?invenzione, detto parametro di somiglianza istantaneo pu? essere o comprendere il numero di pixel identici entro una certa tolleranza dell?immagine iniziale con l?immagine durante la rotazione della fase F2.
Per l?ottenimento del parametro di somiglianza, si possono combinare matematicamente (ad esempio somma, differenza, correlazione) gli andamenti come nelle figure da 8 a 10 per ciascuna immagine di pi? immagini acquisite della stessa pietra per ottenere un valore unico da confrontare con la soglia predefinita di somiglianza. Il valore unico pu? essere poi inserito in un certificato digitale di identificazione o caratterizzazione, opzionalmente come hash. Il certificato digitale di identificazione o caratterizzazione pu? essere inserito in una blockchain.
Vantaggi dell?invenzione
La soluzione secondo l?invenzione porta numerosi vantaggi, tra cui:
? la identificazione o caratterizzazione univoca di una pietra preziosa, sia come caratterizzazione univoca della pietra nuda sia come caratterizzazione univoca di una pietra su supporto (come un anello);
? il riconoscimento di una pietra preziosa tra una serie di pietre preziose precedentemente caratterizzate;
? un dispositivo di identificazione o caratterizzazione di pietre preziose semplice ed economico, nonch? riutilizzabile; e
? un dispositivo di supporto per pietre preziose sfaccettate semplice e riutilizzabile, e che serva nella identificazione o caratterizzazione secondo l?invenzione.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma ? da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ci? uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo di identificazione univoca di una pietra preziosa, comprendente l?esecuzione delle seguenti fasi: A. fornire una pietra preziosa sfaccettata (110) comprendente un apice (112) ed una faccia planare (111) all?estremit? opposta a detto apice, la pietra preziosa sfaccettata (110) essendo libera o fissata ad una montatura (137);
B. inserire detta pietra preziosa sfaccettata (110) in un diaframma forato (132) fino a bloccare detto diaframma forato (132) attorno a detta pietra preziosa sfaccettata o attorno ad una porzione di detta montatura;
C. illuminare la pietra preziosa sfaccettata (110) dal lato di detto apice (112) attraverso una illuminazione sostanzialmente uniforme;
D. acquisire una o pi? immagini di detta pietra preziosa, attraverso una telecamera (125), avente un asse ottico sostanzialmente perpendicolare a detta faccia planare (111), ad una o pi? corrispondenti predeterminate distanze di fuoco (df) da detta telecamera;
E. generare un certificato digitale di identificazione di pietra preziosa sfaccettata sulla base di dette una o pi? immagini della fase D.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui viene eseguita la seguente ulteriore fase F tra la fase D e la fase E, in cui la fase F comprende le seguenti sottofasi: F1. determinare il centro di almeno una di dette una o pi? immagini della fase D;
F2. ruotare digitalmente una prima immagine di dette una o pi? immagini rispetto a detto centro, secondo passi successivi predefiniti di rotazione, ottenendo di volta in volta una prima immagine ruotata;
F3. durante la fase F2, per ogni passo di rotazione predefinito, confrontare la prima immagine ruotata con la prima immagine acquisita nella fase D, ottenendo un valore di almeno un parametro rappresentativo della somiglianza tra l?immagine acquisita nella fase D e l?immagine ruotata;
F4. se detto valore ? inferiore ad una soglia predeterminata, passare alla fase E,
in cui nella fase E detto certificato digitale di identificazione ? generato sulla base di detta prima immagine.
3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui se detto valore ? superiore alla soglia predeterminata, effettuare le fasi F2-F4 per una seconda immagine di dette una o pi? immagini, e cos? via fino a che detto parametro non risulti inferiore a detta soglia predeterminata.
4. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui viene eseguita una fase F5 in cui vengono identificati uno o pi? difetti in una di dette una o pi? immagini e si passa alla fase E, detto certificato digitale di identificazione essendo generato anche o solamente sulla base degli uno o pi? difetti.
5. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detto parametro di somiglianza ? ottenuto sulla base di valori istantanei del parametro di somiglianza durante la rotazione di ciascuna immagine nella fase F2.
6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto parametro di somiglianza istantaneo ? il numero di pixel identici entro una certa tolleranza dell?immagine iniziale con l?immagine durante la rotazione della fase F2.
7. Metodo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui si effettua una ulteriore fase di riconoscimento della pietra preziosa sfaccettata, nella quale il certificato digitale di detta pietra preziosa sfaccettata viene confrontato con i certificati digitali di una o pi? pietre preziose sfaccettate precedentemente identificate univocamente.
8. Metodo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto diaframma forato (132) ha un foro di diametro inferiore al diametro minimo della pietra preziosa sfaccettata come diametro iscritto interno ad una predeterminata altezza dall?apice.
9. Dispositivo componibile (130) di supporto di una pietra preziosa sfaccettata (110) comprendente un apice (112) ed una faccia planare (111) all?estremit? opposta a detto apice, comprendente un contenitore (135) e:
? uno strato diffusore (134) di luce integrale a detto contenitore;
? una base trasparente piatta (131) fissabile a detto contenitore parallelamente a detto strato diffusore,
tra lo strato diffusore (134) e la base trasparente piatta (131) essendo posizionabili i seguenti elementi inclusi nel dispositivo (100):
? un diaframma forato (132) fissabile a detta pietra preziosa sfaccettata attraverso inserimento di detto apice (112) nel foro del diaframma fino ad una determinata distanza da detto apice;
? uno strato di materiale elastico (133) con un foro centrale di diametro predeterminato fisso, posizionabile in maniera sostanzialmente coassiale al foro di detto diaframma forato (132), tra il diaframma forato (132) e lo strato diffusore (134); ed in cui la distanza tra detto strato diffusore (134) di luce e detta base trasparente piatta (131) ? configurata in modo tale che, quando la base trasparente piatta (131) viene fissata in uso a detto contenitore, detta pietra preziosa sfaccettata (110) risulti bloccata con detta faccia planare (111) contro detta base trasparente piatta (131).
10. Dispositivo (130) secondo la rivendicazione 9, in cui lo strato di materiale elastico (133) ha una depressione in cui ? inserito il diaframma forato (132).
11. Dispositivo (130) secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui la base trasparente piatta (131) ? fornita di mezzi di fissaggio rimovibile a detto contenitore.
12. Dispositivo (130) secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di fissaggio rimovibile (131a,131b) comprendono uno o pi? magneti accoppiabili a corrispondenti magneti (135a) integrati nel contenitore (135).
13. Dispositivo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 9 a 12, in cui detto diaframma forato (132) ha un foro di diametro inferiore al diametro minimo della pietra preziosa sfaccettata come diametro iscritto interno ad una determinata altezza dall?apice.
14. Dispositivo di acquisizione di immagini di pietre preziose sfaccettate (110), comprendente una base di supporto (131) per pietre preziose o un alloggiamento configurato per accogliere detto dispositivo componibile (130) di supporto di una pietra preziosa secondo una o pi? delle rivendicazioni da 9 a 13, una sorgente di luce (140) sostanzialmente uniforme ed una telecamera (125) opposta a detta sorgente di luce, la base di supporto (131) o l?alloggiamento configurato per accogliere detto dispositivo componibile (130) essendo posto tra detta sorgente di luce (140) e detta telecamera (125), una unit? di controllo (160) in comunicazione con una unit? di elaborazione, detta unit? di elaborazione essendo configurata per eseguire le fasi da F ed E del metodo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 7.
15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, in cui detta telecamera (125) comprende mezzi di messa a fuoco configurati per acquisire immagini ad una o pi? corrispondenti distanze di fuoco predeterminate (df).
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