IT202100021113A1 - Telecommunications enclosure - Google Patents

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IT202100021113A1
IT202100021113A1 IT102021000021113A IT202100021113A IT202100021113A1 IT 202100021113 A1 IT202100021113 A1 IT 202100021113A1 IT 102021000021113 A IT102021000021113 A IT 102021000021113A IT 202100021113 A IT202100021113 A IT 202100021113A IT 202100021113 A1 IT202100021113 A1 IT 202100021113A1
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IT
Italy
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cable
base
sealing module
sealing
internal
Prior art date
Application number
IT102021000021113A
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English (en)
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Nathan Paddick
Andrew Barnes
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Prysmian Spa
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    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04MTELEPHONIC COMMUNICATION
    • H04M1/00Substation equipment, e.g. for use by subscribers
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    • H04M1/0293Terminal boxes for telephone sets
    • GPHYSICS
    • G02OPTICS
    • G02BOPTICAL ELEMENTS, SYSTEMS OR APPARATUS
    • G02B6/00Light guides; Structural details of arrangements comprising light guides and other optical elements, e.g. couplings
    • G02B6/44Mechanical structures for providing tensile strength and external protection for fibres, e.g. optical transmission cables
    • G02B6/4439Auxiliary devices
    • G02B6/444Systems or boxes with surplus lengths
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    • G02B6/4442Cap coupling boxes
    • G02B6/4444Seals
    • HELECTRICITY
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    • H02GINSTALLATION OF ELECTRIC CABLES OR LINES, OR OF COMBINED OPTICAL AND ELECTRIC CABLES OR LINES
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    • H05K7/18Construction of rack or frame
    • H05K7/186Construction of rack or frame for supporting telecommunication equipment

Description

Contenitore per telecomunicazioni
DESCRIZIONE
La presente descrizione riguarda un contenitore per telecomunicazioni nonch? un metodo per accoppiare un cavo a una porta di cavo di un contenitore per telecomunicazioni.
I sistemi per telecomunicazioni impiegano tipicamente una rete di cavi per telecomunicazioni in grado di trasmettere grandi volumi di dati e segnali vocali su distanze relativamente lunghe. I cavi per telecomunicazioni possono includere cavi a fibra ottica, cavi elettrici, o combinazioni di cavi elettrici e a fibra ottica. Una rete tipica per telecomunicazioni include anche una pluralit? di contenitori per telecomunicazioni integrati in tutta la rete di cavi per telecomunicazioni. I contenitori per telecomunicazioni sono atti ad alloggiare e proteggere componenti per telecomunicazioni quali giunzioni, pannelli di terminazione, divisori di potenza (power splitters) e multiplatori a divisione di lunghezza d'onda.
Generalmente, un contenitore per telecomunicazioni comprende una pluralit? di vassoi di giunzione per immagazzinare e giuntare insieme fibre ottiche. Aree di stoccaggio possono essere previste a monte dell'area di giunzione per immagazzinare porzioni di lunghezza supplementare delle fibre ottiche che sono effettivamente usate nonch? per immagazzinare fibre ottiche che non sono usate. Un contenitore per telecomunicazioni pu? comprendere inoltre elementi di instradamento, segnatamente tubi di trasporto o canali di instradamento, per indirizzare adeguatamente fibre ottiche, che possono essere raggruppate in moduli di fibre, che entrano ed escono dal contenitore per telecomunicazioni, verso i vassoi di giunzione e lontano dai vassoi di giunzione.
I contenitori per telecomunicazioni sono tipicamente chiusi a tenuta per inibire l'intrusione di umidit? o altri contaminanti. Tenute di tipo a gel pressurizzato sono state usate per chiudere a tenuta in modo efficace le zone in cui cavi per telecomunicazioni entrano ed escono dai contenitori per telecomunicazioni.
US 8 207 445 descrive un corpo di tenuta per una guaina per cavi, comprendente un segmento di corpo di tenuta centrale e una pluralit? di segmenti di corpo di tenuta di tipo a segmento cilindrico che possono essere inseriti in rispettive rientranze realizzate nel segmento di corpo di tenuta centrale in una sua direzione radiale. Un'apertura di ingresso di cavo per chiudere a tenuta un cavo ? realizzata nell'area di ciascuna rientranza e di ciascun segmento di corpo di tenuta di tipo a segmento cilindrico. Di conseguenza, un cavo pu? essere chiuso a tenuta singolarmente nella corrispondente apertura di ingresso di cavo. Ciascun segmento di corpo di tenuta di tipo a segmento cilindrico ha un elemento di tenuta di tipo gel tra due piastre opposte. Una forza pu? essere esercitata su una delle due piastre per mezzo di un elemento di pressione al fine di comprimere l'elemento di tenuta di tipo gel. L'elemento di tenuta di tipo gel viene cos? pressato contro un cavo posto nella corrispondente apertura di ingresso di cavo al fine di chiudere a tenuta detto cavo nell'area dell'apertura di ingresso di cavo. Ciascun elemento di tenuta di tipo gel di un segmento di corpo di tenuta a segmento di tipo a segmento cilindrico agisce insieme a un elemento di corpo di tenuta di tipo gel disposto nella rispettiva rientranza del segmento di corpo di tenuta centrale.
US 2020/0249407 descrive un contenitore per telecomunicazioni includente un contenitore che comprende una cupola che si attacca a una base. Un'unit? di assieme per telecomunicazioni ? contenuta all'interno del contenitore. L'unit? di assieme per telecomunicazioni include un gestore di fibra ottica accoppiato a un'unit? di tenuta a gel. L'unit? di tenuta a gel include un blocco di tenuta a gel che si monta all'interno di un attuatore che ? atto a comprimere assialmente il blocco di tenuta a gel per fornire tenuta. La tenuta include una tenuta di qualsiasi cavo instradato attraverso le porte di cavo definite dal blocco di tenuta a gel. Il blocco di tenuta a gel include una pluralit? di moduli di tenuta a gel individuali. Quando i moduli di tenuta a gel sono assemblati insieme per formare il blocco di tenuta a gel, lati opposti di moduli di tenuta a gel adiacenti si sigillano l?uno rispetto all'altro. I moduli di tenuta a gel sono individualmente e separatamente amovibili di fra strutture di pressurizzazione interna ed esterna dell'attuatore. I moduli di tenuta a gel includono moduli di tenuta di cavo che definiscono ciascuno almeno una porta di cavo. Ciascun modulo di tenuta a gel include prima e seconda porzione di gel che si incontrano in corrispondenza di un'interfaccia separabile in corrispondenza della quale viene definita la rispettiva porta di cavo. La prima e la seconda porzione di gel possono essere separate una dall'altra quando il modulo di tenuta di cavo non ? montato tra le strutture di pressurizzazione interna ed esterna per consentire ad un cavo di essere inserito lateralmente nella porta di cavo (ossia i moduli di tenuta a gel possono avere una configurazione avvolgibile). Ciascun modulo di tenuta a gel include anche cappucci di estremit? tra cui si estende un asse della porta di cavo. I cappucci di estremit? funzionano per fornire un contenimento di gel quando il blocco di gel viene pressurizzato durante la sigillatura. I cappucci di estremit? includono prime porzioni di cappuccio di estremit? attaccate a estremit? opposte della prima porzione di gel e seconde porzioni di cappuccio di estremit? attaccate a estremit? opposte della seconda porzione di gel. Le prime e seconde porzioni di cappuccio di estremit? sono trasportate con le loro rispettive prima e seconda porzione di gel quando le porzioni di gel sono separate l'una dall'altra. Pertanto, le prime e seconde porzioni di cappuccio di estremit? si separano l'una dall'altra quando la prima e la seconda porzione di gel sono separate tra loro.
La Richiedente rileva che nella soluzione descritta da US 8 207 445, quando un cavo deve essere accoppiato al corpo di tenuta, il segmento di corpo di tenuta del tipo a segmento di cilindro appropriato viene spostato dalla rispettiva rientranza del segmento di corpo di tenuta centrale, il cavo viene inserito nella rientranza in una direzione radiale, e il segmento di corpo di tenuta del tipo a segmento di cilindro viene spostato nuovamente verso la rientranza per alloggiare il cavo nella rispettiva apertura di ingresso di cavo.
Nella soluzione descritta da US 2020/0249407, quando un cavo deve essere accoppiato all'unit? di tenuta a gel, il modulo di tenuta a gel appropriato deve essere rimosso di fra strutture di pressurizzazione interna ed esterna dell'attuatore. Quindi, la prima e la seconda porzione di gel del modulo di tenuta a gel devono essere separate l'una dall'altra per consentire al cavo di essere inserito lateralmente nella rispettiva porta di cavo. Dopo l'inserimento del cavo nella porta di cavo, la prima e la seconda porzione di gel del modulo di tenuta a gel possono essere spostate di nuovo l'una verso l'altra e il modulo di tenuta a gel pu? essere inserito di nuovo, per intero, tra le strutture di pressurizzazione interna ed esterna dell'attuatore.
La Richiedente rileva che in entrambe le soluzioni di cui sopra il segmento di corpo di tenuta del tipo a segmento di cilindro, o il modulo di tenuta a gel rispettivamente, deve essere rimosso dalla rispettiva struttura di supporto radialmente verso l'esterno, richiedendo in tal modo uno spazio operativo idoneo attorno al contenitore per telecomunicazioni.
Questo pu? complicare l'operazione di accoppiamento di un cavo a una porta di cavo specialmente quando il contenitore per telecomunicazioni ? situato in posti scomodi e angusti.
La Richiedente ha affrontato il problema tecnico di fornire una soluzione alternativa per un contenitore per telecomunicazioni.
In particolare, la Richiedente ha affrontato il problema tecnico di fornire un contenitore per telecomunicazioni che permette di migliorare un accoppiamento di un cavo a una porta di cavo.
La presente descrizione riguarda pertanto un contenitore per telecomunicazioni secondo la rivendicazione 1 nonch? un metodo, secondo la rivendicazione 18, per accoppiare un cavo a una porta di cavo di un contenitore per telecomunicazioni.
In particolare, in un primo aspetto, la presente descrizione riguarda un contenitore per telecomunicazioni comprendente un involucro, che definisce una cavit? interna per contenere un modulo per telecomunicazioni, e una base atta ad essere accoppiata in modo amovibile all?involucro per chiudere l?involucro, la base comprendendo:
- una struttura esterna avente un'apertura interna;
- un assieme interno comprendente una struttura interna, atta ad essere inserita in modo amovibile all'interno dell'apertura interna della struttura esterna, e una pluralit? di moduli di tenuta, comprendente ciascuno una prima parte e una seconda parte;
in cui:
- la struttura esterna comprende una pluralit? di porzioni di ricezione aventi ciascuna una rientranza atta a ricevere almeno detta prima parte di un rispettivo modulo di tenuta della pluralit? di moduli di tenuta; - la base ? commutabile tra una condizione assemblata e una condizione disassemblata,
- nella condizione assemblata, i moduli di tenuta, la struttura interna e la struttura esterna sono accoppiati tra loro, l'assieme interno ? inserito all'interno dell'apertura interna della struttura esterna e, per ciascun modulo di tenuta, almeno detta prima parte viene ricevuta nella rispettiva rientranza, la seconda parte ? accoppiata alla struttura interna, e dette prima parte e seconda parte definiscono una corrispondente porta di cavo;
- nella condizione disassemblata, almeno parte dell'assieme interno viene rimossa dall'apertura interna della struttura esterna per permettere un inserimento di un cavo nella rispettiva porta di cavo;
- sia nella condizione assemblata che nella condizione disassemblata, la pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna ? connessa l?una all?altra.
In un secondo aspetto, la presente descrizione riguarda un metodo per accoppiare un cavo a una porta di cavo definita da una prima parte e una seconda parte di un modulo di tenuta di una pluralit? di moduli di tenuta di una base di un contenitore per telecomunicazioni, in cui la base comprende una struttura esterna, avente un'apertura interna, e un assieme interno, che comprende detta pluralit? di moduli di tenuta e una struttura interna atta a essere inserita in modo amovibile all'interno dell'apertura interna dell'esterno struttura, e in cui la struttura esterna comprende una pluralit? di porzioni di ricezione connesse tra loro e aventi ciascuno una rientranza atta a ricevere almeno la prima parte di un rispettivo modulo di tenuta della pluralit? di moduli di tenuta, il metodo comprende:
(i) rimuovere almeno una parte dell'assieme interno dall'apertura interna della struttura esterna;
(ii) inserire il cavo nella porta di cavo definita dal modulo di tenuta;
(iii) inserire nuovamente l'almeno parte dell'assieme interno all'interno dell'apertura interna della struttura esterna;
in cui (i), (ii) e (iii) vengono attuate mentre la pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna rimane connessa l'una all?altra.
Secondo la presente descrizione, almeno parte dell'assieme interno della base pu? essere rimossa dall'apertura interna della struttura esterna per permettere un inserimento di un cavo nella rispettiva porta di cavo, mentre la pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna rimane connessa l?una all'altra sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata della base.
Ad un operatore ? quindi permesso di accedere alle porte di cavo del contenitore per telecomunicazioni agendo solo sull'assieme interno della base. Questo pu? vantaggiosamente facilitare l'operazione di accoppiamento di un cavo a una porta di cavo specialmente quando il contenitore per telecomunicazioni ? situato in posti scomodi e angusti. Per esempio, all'operatore ? permesso di accedere alle porte di cavo dall'interno della struttura esterna della base, ossia dall'apertura interna della struttura esterna. Un cavo pu? pertanto essere inserito nell'apertura interna della struttura esterna e quindi il cavo pu? essere dislocato lungo una direzione esterna radialmente per accedere a una porta di cavo pertinente.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, l'espressione "organo elasticamente deformabile" ? usata per indicare un organo realizzato in un materiale che ? suscettibile di deformazione causata da una forza relativamente piccola e che ? in grado di recuperare la forma e le dimensioni sostanzialmente originali dopo l'eliminazione della forza di deformazione. Ai fini della presente descrizione, un "organo elasticamente deformabile" ? realizzato in un materiale avente un modulo elastico E (noto anche come modulo di Young) inferiore a 0,5 GPa, preferibilmente inferiore a 0,1 GPa.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini "assiale" o "assialmente", in relazione a componenti di un modulo di tenuta, sono usati per indicare organi/grandezze disposti/misurati o che si estendono in una direzione sostanzialmente parallela a un asse di sviluppo principale di una lunghezza di un cavo quando inserito in una porta di cavo.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini "radiale" e "radialmente", in relazione ai componenti di un modulo di tenuta, sono usati per indicare organi/grandezze disposti/misurati o che si estendono in una direzione che interseca un asse di sviluppo principale di una lunghezza di un cavo quando inserito in una porta di cavo e che giace in un piano perpendicolare a un tale asse.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini "assiale" o "assialmente", in relazione a una base e loro componenti, sono usati per indicare organi/grandezze disposti/misurati o che si estendono lungo una in una direzione sostanzialmente parallela a un asse di sviluppo principale del contenitore per telecomunicazioni.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini "radiale" e "radialmente", in relazione a una base e loro componenti, sono usati per indicare organi/grandezze disposti/misurati o che si estendono in una direzione che interseca un asse di sviluppo principale del contenitore per telecomunicazioni e che giace in un piano perpendicolare a tale asse.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini "circonferenziale" e "circonferenzialmente", in relazione a una base e loro componenti, sono usati per indicare organi/grandezze disposti/misurati o che si estendono lungo una circonferenza che si sviluppa attorno a un asse di sviluppo principale del contenitore per telecomunicazioni.
Quando un modulo di tenuta ? accoppiato a una base di un contenitore per telecomunicazioni, una direzione assiale in relazione ai componenti del modulo di tenuta ? parallela a una direzione assiale in relazione alla base e ai suoi componenti.
La presente descrizione, in almeno uno degli aspetti summenzionati, pu? essere implementata secondo una o pi? delle seguenti forme di realizzazione, opzionalmente combinate tra loro.
In una forma di realizzazione, la struttura interna ? atta a essere assialmente inserita/rimossa all'interno della/dalla apertura interna della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, le porzioni di ricezione della struttura esterna sono distanziate circonferenzialmente di una stessa distanza sia nella condizione assemblata che disassemblata della base.
In una forma di realizzazione, le porzioni di ricezione della struttura esterna sono solidali alla struttura esterna.
In una forma di realizzazione, le porzioni di ricezione della struttura esterna sono accoppiate in modo permanente (vale a dire, accoppiate in modo irremovibile) tra loro nella condizione sia assemblata sia disassemblata della base.
In una forma di realizzazione, la base comprende organi di accoppiamento atti ad accoppiare in modo amovibile la struttura interna alla struttura esterna.
Adeguatamente, nella condizione assemblata della base, la struttura interna e la pluralit? di moduli di tenuta sono inserite all'interno dell'apertura interna della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, la struttura interna e/o almeno parte di almeno un modulo di tenuta viene rimossa dall'apertura interna della struttura esterna per permettere un inserimento di un cavo nella rispettiva porta di cavo.
In una forma di realizzazione, ? previsto di rimuovere la struttura interna e/o almeno una parte di almeno un modulo di tenuta dall'apertura interna della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, ? previsto di inserire di nuovo la struttura interna e/o almeno una parte di almeno un modulo di tenuta all?interno dell'apertura interna della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, detta apertura interna della struttura esterna definisce un'apertura passante nella base e detto assieme interno ? atto a chiudere detta apertura passante.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, detta apertura interna della struttura esterna definisce un'apertura passante nella base e nella condizione assemblata detto assieme interno chiude detta apertura passante.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, la seconda parte di almeno un modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, la prima parte di almeno un modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, la prima parte di ciascun modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, sia la prima parte che la seconda parte di almeno un modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, sia la prima parte che la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ?:
- accoppiata alla struttura esterna e disaccoppiata dalla struttura interna; o
- disaccoppiata dalla struttura esterna e accoppiata alla struttura interna; o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna che dalla struttura interna.
In una forma di realizzazione, la prima parte di ciascun modulo di tenuta viene ricevuta nella rispettiva rientranza della pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata.
In una forma di realizzazione, la prima parte di ciascun modulo di tenuta ? fissata (vale a dire, accoppiata in modo irremovibile) alla rispettiva rientranza della pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna.
In una prima variante, la prima parte e la seconda parte di ciascun modulo di tenuta sono realizzate come un singolo pezzo comprendente un singolo organo elasticamente deformabile che definisce la rispettiva porta di cavo.
In un esempio della prima variante, ciascun singolo organo elasticamente deformabile ha un accesso per consentire al cavo di entrare nella rispettiva porta di cavo. Questo permette vantaggiosamente un inserimento radiale del cavo nella rispettiva porta di cavo.
In un esempio della prima variante, ciascun singolo organo elasticamente deformabile ha un foro passante che definisce la rispettiva porta di cavo.
In un esempio della prima forma di realizzazione, l'accesso di ciascun singolo organo elasticamente deformabile ? commutabile tra una condizione aperta per un ingresso del cavo nella rispettiva porta di cavo e una condizione chiusa.
In un esempio della prima variante, le commutazioni dell'accesso di ciascun singolo organo elasticamente deformabile tra la condizione aperta e la condizione chiusa e tra la condizione chiusa e la condizione aperta vengono attuate attraverso una deformazione elastica dell'accesso.
Ciascun singolo organo elasticamente deformabile pu? essere realizzato in un materiale del tipo a gel o un materiale elastomerico, come per esempio, il silicio a 20 shore o la gomma a 30 shore.
In un esempio della prima variante, ? previsto di inserire il cavo nella rispettiva porta di cavo attraverso una deformazione elastica del rispettivo accesso.
In una seconda variante, la prima parte e la seconda parte di ciascun modulo di tenuta sono separabili l'una dall'altra.
In un esempio della seconda variante, nella condizione assemblata della base, la prima parte e la seconda parte di ciascun modulo di tenuta sono accoppiate tra loro per definire la rispettiva porta di cavo.
In un esempio della seconda variante, nella condizione disassemblata della base, la prima parte e la seconda parte di ciascun modulo di tenuta sono separate l'una dall'altra. Questo permette vantaggiosamente un inserimento radiale del cavo nella rispettiva porta di cavo.
In un esempio della seconda variante, ? previsto per separare la seconda parte del modulo di tenuta dalla prima parte di inserire radialmente il cavo nella prima parte o nella seconda parte del modulo di tenuta.
La separazione pu? essere ottenuta come risultato della rimozione della struttura interna dall'apertura interna della struttura esterna o separando la seconda parte del modulo di tenuta dalla prima parte dopo la rimozione della struttura interna dall'apertura interna.
In un esempio della seconda variante, la prima parte di ciascun modulo di tenuta comprende un primo organo elasticamente deformabile.
In un esempio della seconda variante, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta comprende un secondo organo elasticamente deformabile.
In un esempio della seconda variante, il primo organo elasticamente deformabile e il secondo organo elasticamente deformabile di un modulo di tenuta sono progettati per combaciare tra loro in modo tale da formare un foro passante assiale quando la base si trova nella condizione assemblata.
Il primo organo elasticamente deformabile e il secondo organo elasticamente deformabile possono essere realizzati in un materiale del tipo a gel o un materiale elastomerico, come per esempio il silicio a 20 shore o la gomma a 30 shore.
In un esempio della seconda variante, il primo organo elasticamente deformabile ha una forma generalmente semi-cilindrica.
In un esempio della seconda variante, il secondo organo elasticamente deformabile ha una forma generalmente semi-cilindrica.
In un esempio della seconda variante, il secondo organo elasticamente deformabile ha una forma generalmente prismatica a base triangolare.
In una forma di realizzazione, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? atta a essere connessa alla struttura interna.
In una forma di realizzazione, la struttura interna comprende una pluralit? di porzioni di supporto.
In una forma di realizzazione, nella condizione assemblata della base, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? accoppiata a una rispettiva porzione di supporto.
In una forma di realizzazione, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? fissata (vale a dire, accoppiata in modo irremovibile) alla struttura interna.
In una forma di realizzazione, la struttura interna comprende una pluralit? di rientranze formate in una regione periferica della struttura interna e che definisce detta pluralit? di porzioni di supporto.
In una forma di realizzazione, nella condizione assemblata della base, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta viene ricevuta in una rispettiva rientranza formata nella regione periferica della struttura interna.
In una forma di realizzazione, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? fissata (vale a dire, accoppiata in modo irremovibile) alla rispettiva rientranza formata nella regione periferica della struttura interna.
In una forma di realizzazione, la struttura interna comprende un telaio di supporto definente detta pluralit? di porzioni di supporto, ciascuna impedendo che la seconda parte di un modulo di tenuta di detta pluralit? dei moduli di tenuta si sposti assialmente rispetto alla base almeno nella condizione assemblata della base, e in cui la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? atta ad essere accoppiata in modo amovibile alla rispettiva porzione di supporto di detta pluralit? di porzioni di supporto.
Il telaio di supporto pu? essere realizzato come singolo pezzo.
Il telaio di supporto pu? essere realizzato in un materiale rigido. Il materiale rigido pu? essere, per esempio, plastica ingegnerizzata stampata a iniezione, colata o lavorata alla macchina (per esempio polipropilene o nylon).
In una forma di realizzazione, la seconda parte di ciascun modulo di tenuta ? atta ad essere accoppiata in modo individuale e amovibile a detto telaio di supporto, in particolare alla rispettiva porzione di supporto di detta pluralit? di porzioni di supporto.
In una forma di realizzazione, ciascun modulo di tenuta comprende un primo elemento rigido, che ? accoppiato al secondo organo elasticamente deformabile o ad almeno parte del singolo organo elasticamente deformabile e pu? connettersi in modo amovibile a detto telaio di supporto, in particolare alla rispettiva porzione di supporto di detta pluralit? di porzioni di supporto.
In una forma di realizzazione, ciascun modulo di tenuta comprende un primo elemento rigido e un secondo elemento rigido in grado di connettersi in modo amovibile a detto telaio di supporto, in particolare alla rispettiva porzione di supporto di detta pluralit? di porzioni di supporto, il secondo organo elasticamente deformabile o almeno parte del singolo organo elasticamente deformabile del modulo di tenuta essendo interposto assialmente tra il primo elemento rigido e il secondo organo rigido.
In una forma di realizzazione, ciascun modulo di tenuta comprende un organo di pressione atto a comprimere assialmente il secondo organo elasticamente deformabile o almeno parte del singolo organo elasticamente deformabile tra il primo elemento rigido e il secondo elemento rigido.
In una forma di realizzazione, l'elemento di pressione comprime assialmente un rispettivo secondo organo elasticamente deformabile o almeno parte di un rispettivo singolo organo elasticamente deformabile quando la base ? nella condizione assemblata. Questo permette vantaggiosamente di migliorare la tenuta del cavo nella rispettiva porta di cavo.
L'organo di pressione pu? essere usato per connettere in modo amovibile il primo elemento rigido e il secondo elemento rigido a detto telaio di supporto, in particolare alla rispettiva porzione di supporto di detta pluralit? di porzioni di supporto.
L'organo di pressione pu? includere un elemento di serraggio di vite. In una forma di realizzazione, ciascun modulo di tenuta comprende un elemento di scorrimento, accoppiato alla rispettiva seconda parte, e atto a essere inserito in modo scorrevole nella rispettiva rientranza della pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna. L'elemento di scorrimento pu? essere fatto di un materiale rigido come, ad esempio, plastica ingegnerizzata stampata a iniezione, colata o lavorata a macchina (per esempio polipropilene o nylon).
L'elemento di scorrimento pu? essere fissato (vale a dire, accoppiato in modo irremovibile) o accoppiato in modo amovibile alla rispettiva seconda parte.
In una forma di realizzazione, nella condizione assemblata della base, ciascun modulo di tenuta viene inserito (insieme al rispettivo elemento di scorrimento) nella rispettiva rientranza della pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base, almeno l'elemento di scorrimento di almeno un modulo di tenuta viene rimosso dalla rispettiva rientranza della pluralit? di porzioni di ricezione della struttura esterna in modo tale da permettere un inserimento di un cavo nella rispettiva porta di cavo.
L?elemento di scorrimento pu? essere rimosso da solo dalla rispettiva rientranza o insieme alla seconda parte del modulo di tenuta o insieme all'intero modulo di tenuta.
In una forma di realizzazione, la struttura interna comprende un telaio di chiusura.
In una forma di realizzazione, il telaio di chiusura, nella condizione assemblata della base, blocca radialmente la pluralit? di moduli di tenuta all?interno delle rispettive rientranze delle porzioni di ricezione della struttura esterna.
Il telaio di chiusura pu? comprendere una prima porzione e una seconda porzione.
In una forma di realizzazione, la prima porzione del telaio di chiusura ? controsagomata rispetto all'apertura interna della struttura esterna, come definito una volta che i moduli di tenuta sono inseriti nelle rispettive rientranze della struttura esterna.
In una forma di realizzazione, in una condizione assemblata della base, la prima porzione del telaio di chiusura blocca radialmente la pluralit? di moduli di tenuta all?interno delle rispettive rientranze delle porzioni di ricezione della struttura esterna. Questo permette vantaggiosamente di impedire movimenti radiali dei moduli di tenuta rispetto alla struttura esterna.
In una forma di realizzazione, la seconda porzione del telaio di chiusura ? un collare che circonda la prima porzione e si sviluppa radialmente lontano dalla prima porzione.
In una forma di realizzazione, la seconda porzione del telaio di chiusura definisce la pluralit? di porzioni di supporto della struttura interna summenzionata.
In una forma di realizzazione, la seconda porzione del telaio di chiusura blocca assialmente gli elementi di scorrimento e le seconde parti della pluralit? di moduli di tenuta impedendogli di spostarsi lungo una direzione lontano dall?involucro del contenitore per telecomunicazioni.
In una forma di realizzazione, la pluralit? di porzioni di supporto della seconda porzione del telaio di chiusura comprende una corrispondente pluralit? di rientranze formate in una regione periferica esterna radialmente della seconda porzione del telaio di chiusura per consentire a un cavo di attraversare assialmente il telaio di chiusura.
In una forma di realizzazione, la seconda porzione del telaio di chiusura comprende organi di accoppiamento atti ad accoppiare in modo amovibile la struttura interna alla struttura esterna.
In una forma di realizzazione, ? previsto per accoppiare la prima parte e la seconda parte di detto almeno un modulo di tenuta di avvolgere il cavo nella rispettiva porta di cavo definita in tal modo.
Questo accoppiamento pu? essere ottenuto come risultato dell'inserimento della struttura interna all'interno dell'apertura interna della struttura esterna o accoppiando la prima parte e la seconda parte di detto almeno un modulo di tenuta prima della fase di inserimento.
Le caratteristiche e i vantaggi della presente descrizione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione esemplificative, fornite unicamente a titolo di esempi non limitativi, descrizione che verr? condotta facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente un contenitore per telecomunicazioni secondo la presente descrizione;
- la figura 2a mostra schematicamente una vista esplosa di una base di un contenitore per telecomunicazioni secondo una prima forma di realizzazione della presente descrizione, la base essendo in una condizione disassemblata;
- la figura 2b mostra schematicamente una vista esplosa di una base di un contenitore per telecomunicazioni secondo una variante della prima forma di realizzazione mostrata nella figura 2a, la base essendo in una condizione disassemblata;
- la figura 3a mostra schematicamente una vista della base di figura 2a in una condizione assemblata;
- la figura 3b mostra schematicamente una vista della base di figura 2b in una condizione assemblata;
- la figura 4 mostra schematicamente un'altra vista della base della figura 3a;
- la figura 5a mostra schematicamente una vista esplosa di una base di un contenitore per telecomunicazioni secondo una seconda forma di realizzazione della presente descrizione, la base essendo in una condizione disassemblata;
- la figura 5b mostra schematicamente una vista esplosa di una base di un contenitore per telecomunicazioni secondo una variante della seconda forma di realizzazione mostrata nella figura 5a, la base essendo in una condizione disassemblata;
- la figura 6 mostra schematicamente un telaio di supporto di una struttura interna della base delle figure 5a e 5b;
- la figura 7a mostra schematicamente una vista della base di figura 5a in una condizione assemblata;
- la figura 7b mostra schematicamente una vista della base di figura 5b in una condizione assemblata;
- la figura 8 mostra schematicamente una vista di una base di un contenitore per telecomunicazioni secondo una terza forma di realizzazione della presente descrizione, in cui la base ? in una condizione assemblata;
- la figura 9 mostra schematicamente la base della figura 8 in cui la struttura interna ? rimossa;
- la figura 10a mostra schematicamente la base della figura 9 in cui la seconda parte e l'elemento di scorrimento di un modulo di tenuta sono disaccoppiati in modo scorrevole da una rispettiva rientranza della struttura esterna, secondo una prima variante della terza forma di realizzazione;
- la figura 10b mostra schematicamente la base della figura 9 in cui l?elemento di scorrimento da solo di un modulo di tenuta ? disaccoppiato in modo scorrevole da una rispettiva rientranza della struttura esterna, secondo una seconda variante della terza forma di realizzazione;
- la figura 11 mostra schematicamente la seconda parte con l'elemento di scorrimento del modulo di tenuta di figura 10a, che ? disaccoppiato dalla rispettiva rientranza;
- la figura 12 mostra schematicamente un'altra vista della base della figura 8;
La figura 1 mostra un contenitore per telecomunicazioni 1 secondo la presente descrizione.
Il contenitore per telecomunicazioni 1 comprende un involucro 2, che definisce una cavit? interna per contenere un modulo per telecomunicazioni (non mostrato), e una base 10 atta a essere accoppiata in modo amovibile all?involucro 2 per chiudere l?involucro 2.
Il modulo per telecomunicazioni pu? comprendere, per esempio, componenti per telecomunicazioni (non mostrati) quali giunzioni, pannelli di terminazione, divisori di potenza e multiplatori a divisione di lunghezza d'onda.
Generalmente, il modulo per telecomunicazioni comprende una pluralit? di vassoi di giunzione per stoccare e giuntare fibre ottiche di cavi ottici 6. Le aree di stoccaggio possono essere fornite a monte dell'area di giunzione per stoccare porzioni di lunghezza supplementare delle fibre ottiche che sono effettivamente utilizzate nonch? per stoccare fibre ottiche che non sono utilizzate. Il modulo per telecomunicazioni pu? comprendere inoltre elementi di instradamento, vale a dire tubi di trasporto o canali di instradamento, per dirigere adeguatamente fibre ottiche, che possono essere raggruppate in moduli di fibre, che entrano ed escono dal contenitore per telecomunicazioni 1, verso i vassoi di giunzione e lontano dai vassoi di giunzione.
L?involucro 2 pu? avere una forma allungata che si sviluppa lungo un asse di sviluppo principale A.
L?involucro 2 pu? avere una forma cava generalmente cilindrica.
L?involucro 2 ha un'estremit? chiusa 3 e un'estremit? aperta opposta 4 atta ad essere chiusa dalla base 10.
L'estremit? chiusa 3 dell'involucro 2 pu? essere a forma di cupola oppure pu? avere bordi generalmente arrotondati.
La base 10 pu? essere generalmente cilindrica.
La base 10 comprende una pluralit? di porte di cavo (non visibili nella figura 1) per contenere cavi ottici 6 (a titolo di esempio, nella figura 1 ? mostrato soltanto un cavo ottico 6).
La base 10 pu? essere accoppiata all?involucro 2 per mezzo di un morsetto circolare 5. Il morsetto circolare 5 comprende un primo manicotto semicircolare 5a e un secondo manicotto semicircolare 5b incernierati tra loro attraverso un perno 5c. Il primo manicotto semicircolare 5a e il secondo manicotto semicircolare 5b hanno una rispettiva estremit? libera in una posizione opposta circonferenzialmente rispetto al perno 5c. Una chiusura (non mostrata) agisce su dette estremit? libere tra una posizione chiusa in cui le estremit? libere del primo manicotto semicircolare 5a e del secondo manicotto semicircolare 5b sono vicine tra loro e una posizione aperta in cui le estremit? libere del primo manicotto semicircolare 5a e del secondo manicotto semicircolare 5b sono distanziate tra loro. Nella posizione chiusa il morsetto circolare 5 serra la base 10 e l?involucro 2 in modo tale da accoppiare saldamente la base 10 e l?involucro 2. Nella posizione aperta il morsetto 5 non serra la base 10 e l?involucro 2 consentendo cos? alla base 10 di essere separata dall?involucro 2.
Secondo una prima forma di realizzazione mostrata nelle figure 2-4, la base 10 comprende una struttura esterna 11 e un assieme interno 130.
La struttura esterna 11 ha un'apertura interna 12 che definisce un'apertura passante nella base 10.
L'assieme interno 130 ? atto ad essere inserito all'interno dell'apertura interna 12 per chiudere detta apertura passante.
L'assieme interno 130 comprende una struttura interna 13.
La struttura interna 13 ? atta a essere inserita in modo amovibile all'interno dell'apertura interna 12 della struttura esterna 11 per chiudere detta apertura passante.
La struttura interna 13 ? progettata per adattarsi all'apertura interna 12. La struttura interna 13 ? controsagomata rispetto all'apertura interna 12.
La struttura esterna 11 ? generalmente a forma di anello.
L'apertura interna 12 ? generalmente cilindrica.
La struttura interna 13 ? generalmente cilindrica.
La struttura interna 13 e la struttura esterna 11 sono realizzate in un materiale rigido come, per esempio, plastica ingegnerizzata stampata a iniezione, colata o lavorata a macchina (per esempio polipropilene o nylon).
La struttura esterna 11 ? realizzata come un singolo pezzo.
La struttura interna 13 ? accoppiata alla struttura esterna 11 per mezzo di organi di accoppiamento 18 adatti.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure 2-4, gli organi di accoppiamento 18 comprendono, per esempio, una barra di supporto 181. Come mostrato in figura 4, la barra di supporto 181 ? fissata (per esempio per mezzo di viti 188) alla struttura esterna 11 in corrispondenza di un primo lato 11a della struttura esterna 11, che ? prossimale rispetto all'involucro 2. Oltretutto, quando la struttura interna 13 ? inserita all'interno dell'apertura interna 12 della struttura esterna 11, la barra di supporto 181 ? anch'essa fissata alla struttura interna 13. Come mostrato nelle figure 2a e 2b, la barra di supporto 181 ? fissata alla struttura interna 13 per mezzo di un bullone avvitato 182, che passa attraverso un foro passante centrale 184 della struttura interna 13 e un foro passante centrale 181a della barra di supporto 181, e un dado 182b in corrispondenza di un secondo lato 11b della struttura esterna 11, assialmente opposto al primo lato 11a della struttura esterna 11 e distale con rispetto all'involucro 2.
Nell'esempio mostrato in figura 4, la barra di supporto 181 pu? essere fissata alla struttura esterna 11 in posizioni radiali diverse, a seconda delle necessit?. A questo scopo, la struttura esterna 11 comprende coppie (nell'esempio, tre coppie) di sedi di impegno 188a atte a impegnarsi con la barra di supporto 181. Le sedi di impegno 188a sono definite in corrispondenza del primo lato 11a della struttura esterna 11, e sono distanziate in modo uguale lungo una direzione circonferenziale della struttura esterna 13. Le sedi di impegno 188a sono progettate per ricevere le viti 188 in modo tale da accoppiare la barra di supporto 181 alla struttura esterna 11.
Nell'esempio, la barra di supporto 181 comprende due perni 185 (si veda la figura 2) e la struttura interna 13 comprende coppie (nell'esempio, tre coppie) di sedi di impegno 133 che sono definite nella struttura interna 13, e sono distanziate in modo uguale lungo una direzione circonferenziale della struttura interna 13. A seconda dell'orientamento desiderato tra dette diverse posizioni radiali, i perni 185 sono atti a essere impegnati con una coppia selezionata delle sedi di impegno 133 in modo tale da facilitare un allineamento della struttura interna 13 nell'orientamento desiderato.
La barra di supporto 181 ? accoppiata a un connettore 19 atto a essere accoppiato al modulo per telecomunicazioni (non mostrato).
L'assieme interno 130 comprende una pluralit? di moduli di tenuta 14 che definiscono una corrispondente pluralit? di porte di cavo 15.
Le porte di cavo 15 possono avere una stessa o diversa dimensione, a seconda delle necessit?.
In una prima variante mostrata nelle figure 2a, 3a e 4, ciascun modulo di tenuta 14 ? realizzato come una prima parte 14a e una seconda parte 14b separabili l'una dall'altra.
La prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 comprende un primo organo elasticamente deformabile 141.
La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 comprende un secondo organo elasticamente deformabile 142.
Il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 hanno una forma sostanzialmente identica e comprendono una rispettiva superficie interna radialmente e una superficie esterna radialmente. Le superfici interne radialmente hanno una forma semicilindrica o una forma doppiamente rastremata e comprendono un'indentatura semicircolare 141a, 143 che definisce un'apertura assiale.
Le superfici esterne radialmente hanno una forma semicilindrica o una forma doppiamente rastremata.
La forma del primo organo elasticamente deformabile 141 e del secondo organo elasticamente deformabile 142 ? sostanzialmente semi-cilindrica.
L'indentatura semicircolare 143 del secondo organo elasticamente deformabile 142 di ciascuna seconda parte 14b si abbina all'indentatura semicircolare 141a del primo organo elasticamente deformabile 141 della rispettiva prima parte 14a in modo tale da definire un foro passante per la rispettiva porta di cavo 15.
Il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 possono essere realizzati in un materiale del tipo a gel o un materiale elastomerico, come per esempio, ad esempio il silicio a 20 shore o la gomma a 30 shore.
Il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono atti a sigillare un cavo nella porta di cavo 15 pertinente circondando ed entrando in contatto con il cavo ed esercitando una forza di compressione radiale sul cavo 6. Questo permette vantaggiosamente di inibire l'intrusione di umidit? o altri contaminanti in corrispondenza delle porte di cavo 15 dove i cavi 6 entrano ed escono dal contenitore per telecomunicazioni 1. Una tale forza di compressione radiale esercitata dal primo organo elasticamente deformabile 141 e dal secondo organo elasticamente deformabile 142 pu? essere ottenuta dotando le indentazioni semi-circolari 141a, 143 di una dimensione che definisce un foro passante con un diametro inferiore al diametro del cavo.
In una seconda variante mostrata nelle figure 2b e 3b, che pu? essere vantaggiosa in termini di forza meccanica della porta di cavo 15, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo (vale a dire, la prima parte 14a e la seconda parte 14b non sono separabili l'una dall'altra), e il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono sostituiti da un singolo organo elasticamente deformabile 140. In questa seconda variante, il singolo organo elasticamente deformabile 140 ha un foro passante che definisce la rispettiva porta di cavo 15 e un accesso 140a (per esempio una fenditura assiale). L'accesso 140a apre assialmente l'intera lunghezza del singolo organo elasticamente deformabile 140 per permettere a un cavo (non mostrato nelle figure 2b e 3b) di entrare radialmente nella porta di cavo 15. Il foro passante ha una forma generalmente cilindrica o una forma doppiamente rastremata. A parte queste differenze, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 hanno le stesse caratteristiche strutturali e funzionali descritte sopra in riferimento alla variante delle figure 2a, 3a e 4.
In entrambe le varianti delle figure 2-4, la struttura esterna 11 comprende una pluralit? di porzioni di ricezione 16 ciascuna avente una rientranza 161 rivolta verso l'apertura interna 12 e atta a ricevere la prima parte 14a di un rispettivo modulo di tenuta 14.
In entrambe le varianti delle figure 2-4, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 ? atta a essere accoppiata alla rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11.
Nella variante delle figure 2a, 3a e 4, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 viene trattenuta nella rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11. La prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 pu? essere accoppiata alla rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 ancorando la superficie esterna radialmente del primo organo elasticamente deformabile 141 alla rientranza 161.
In entrambe le varianti delle figure 2-4, la struttura interna 13 comprende una pluralit? di porzioni di supporto 17 ciascuna definita da una rispettiva rientranza 171 formata in una regione circolare periferica della struttura interna 13. Ciascuna rientranza 171 ? atta a ricevere la seconda parte 14b di un rispettivo modulo di tenuta 14.
In entrambe le varianti delle figure 2-4, la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? atta a essere accoppiata alla rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13.
In entrambe le varianti delle figure 2-4, la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 viene trattenuta nella rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13. In particolare, nella variante delle figure 2b e 3b, il singolo organo elasticamente deformabile 140 di ciascun modulo di tenuta 14 ? trattenuto nella rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13 in corrispondenza della seconda parte 14b del modulo di tenuta 14. La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 pu? essere accoppiata alla rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13 ancorando la superficie esterna radialmente del secondo organo elasticamente deformabile 142 alla rientranza 171.
In un esempio alternativo (non mostrato) della seconda variante delle figure 2b e 3b, in cui la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo, il singolo organo elasticamente deformabile 140 pu? essere trattenuto nella rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 in corrispondenza della prima parte 14a del modulo di tenuta 14 (anzich? nella rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13 in corrispondenza della seconda parte 14b del modulo di tenuta 14, come nella variante delle figure 2b e 3b).
La struttura interna 13 pu? comprendere segmenti di tenuta 131 (si vedano le Figure 2a e 2b) che si estendono circonferenzialmente lungo la regione circolare periferica della struttura interna 13, tra una rientranza 171 e un'altra, e configurati per agire contro la struttura esterna 11 per sigillare la struttura interna 13 alla struttura esterna 11.
La base 10 ? commutabile tra una condizione assemblata (mostrata nelle Figure 3a, 3b e 4) e una condizione disassemblata (mostrata nelle Figure 2a e 2b).
Nella variante mostrata nelle figure 2a, 3a e 4, sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 ? trattenuta nella rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? trattenuta nella rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13.
Nella condizione assemblata, i moduli di tenuta 14, la struttura interna 13 e la struttura esterna 11 sono accoppiati tra loro. La struttura interna 13 ? inserita all'interno dell'apertura interna 12 della struttura esterna 11.
Nella condizione assemblata, per ciascun modulo di tenuta 14, l'indentatura semicircolare 143 del secondo organo elasticamente deformabile 142 si abbina all'indentatura semicircolare 141a del primo organo elasticamente deformabile 141 in modo tale da definire la rispettiva porta di cavo 15.
Nella condizione disassemblata, la struttura interna 13 viene rimossa dall'apertura interna 12 della struttura esterna 11 insieme alle seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 che rimangono ancorate alle rispettive rientranze 171. Dall'altro lato, le prime parti 14a dei moduli di tenuta 14 rimangono ancorate alle rispettive rientranze 161 della struttura esterna 11. In questo modo, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono separate l'una dall'altra per permettere un inserimento radiale di un cavo nella rispettiva porta di cavo 15.
Sia nella condizione assemblata che nella condizione disassemblata, la pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 ? connessa l?una all?altra. In altre parole, le commutazioni della base 10 tra la condizione assemblata e la condizione disassemblata, e viceversa, non influenzano la forma e la configurazione della struttura esterna 11. La struttura esterna 11 presenta la stessa forma e configurazione sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata della base 10. In una tale configurazione le porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 sono connesse tra loro, la distanza tra due qualsiasi porzioni di ricezione 16 e/o l'orientamento reciproco tra due qualsiasi porzioni di ricezione 16 rimane la stessa.
Nella seconda variante mostrata nelle figure 2b e 3b, in cui la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo, nella condizione assemblata della base 10, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 ? accoppiata alla rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? accoppiata alla rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13. In particolare, il singolo organo elasticamente deformabile 140 summenzionato ha una superficie esterna radialmente che ? a contatto con la rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 in corrispondenza della prima parte 14a del modulo di tenuta 14 e con la rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13 in corrispondenza della seconda parte 14b del modulo di tenuta 14. Dall'altro lato, nella condizione disassemblata della base 10, il singolo organo elasticamente deformabile 140 ? trattenuto nella rispettiva rientranza 171 della struttura interna 13. In un esempio alternativo (non mostrato), il singolo organo elasticamente deformabile 140 pu? essere trattenuto nella rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11. In ogni caso, ad un cavo ? permesso di entrare radialmente nella porta di cavo 15 appropriata attraverso il rispettivo accesso 140a. Oltretutto, sia nella condizione assemblata che nella condizione disassemblata, la pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 ? connessa l?una all?altra.
Di conseguenza, in questa prima forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base 10, dell'assieme interno 130:
- la struttura interna 12 con le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 viene rimossa dall'apertura interna 12 (figura 2a);
- la struttura interna 12 con i moduli di tenuta 14 nel complesso viene rimossa dall'apertura interna 12 (figura 2b); o
- la struttura interna 12 da sola viene rimossa dall'apertura interna 12 (alternativa della seconda variante non mostrata).
Quando un cavo (non mostrato nelle figure 2-4) deve essere accoppiato a una porta di cavo 15, l'operatore prima disaccoppia la struttura interna 13 dalla struttura esterna 11. Questa operazione viene azionata svitando il dado 182b dal bullone 182. Quindi la struttura interna 13 pu? essere separata dalla struttura esterna 11 dislocando assialmente la struttura interna 13 dall'apertura interna 12 della struttura esterna 11. A questo punto, nella prima variante delle figure 2a, 3a e 4, il cavo pu? essere inserito assialmente nell'apertura interna 12 e quindi inserito radialmente o nella prima parte 14a o nella seconda parte 14b del modulo di tenuta appropriato 14. Nella seconda variante delle figure 2b e 3b, in cui la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo, il cavo pu? essere inserito radialmente nella rispettiva porta di cavo 15 attraverso l'accesso 140a presente nel rispettivo singolo organo elasticamente deformabile 140. Quindi, la struttura interna 13 pu? essere inserita assialmente nuovamente nell'apertura interna 12 impegnando i perni 185 con la coppia appropriata di sedi di impegno 133. Dopodich?, dopo un appropriato posizionamento assiale del cavo all'interno della rispettiva porta di cavo 15, la struttura interna 13 pu? essere accoppiata nuovamente alla struttura esterna 11 per mezzo del bullone 182.
Quando la base 10 ? in condizione assemblata e le porte di cavo 15 non vengono usate, esse possono essere chiuse da cappucci di chiusura adatti (non mostrati nelle figure 2-4) inseriti nei fori passanti che definiscono le porte di cavo 15.
Le Figure 5-7 mostrano la base 10 secondo una seconda forma di realizzazione della presente descrizione.
La base 10 secondo questa seconda forma di realizzazione comprende le stesse caratteristiche strutturali e funzionali della prima forma di realizzazione della figura 2-4 (per cui viene fatto riferimento a quanto descritto sopra) fatta eccezione per quanto descritto nel seguito. Gli stessi numeri di riferimento si riferiscono a stessi o simili organi della prima forma di realizzazione di figura 2-4.
Questa seconda forma di realizzazione differisce principalmente dalla prima forma di realizzazione per le caratteristiche strutturali e funzionali della struttura interna 13 e delle seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14. La struttura esterna 11 e le prime parti 14a dei moduli di tenuta 14 sono sostanzialmente le stesse della prima forma di realizzazione.
In questa seconda forma di realizzazione, la struttura interna 13 ? definita da un telaio di supporto 132 generalmente a forma di disco che definisce detta pluralit? di porzioni di supporto 17, ciascuna avente una rispettiva rientranza 171 formata in una regione circolare periferica della struttura interna 13.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure 5-7, il telaio di supporto 132 ? realizzato come un singolo pezzo di materiale rigido. Il materiale rigido pu? essere, per esempio, plastica ingegnerizzata stampata a iniezione, colata o lavorata alla macchina (per esempio polipropilene o nylon). Il telaio di supporto 132 comprende una pluralit? di pareti radiali 134 che sporgono in una direzione assiale lontano dall'involucro 2. Ciascuna porzione di supporto 17 ? formata tra due pareti radiali 134 consecutive circonferenzialmente. Nell'esempio, ciascuna porzione di supporto 17 ha una forma generalmente triangolare con la rientranza 171 formata in corrispondenza della base della forma triangolare, il vertice della forma triangolare essendo sostanzialmente al centro del telaio di supporto 132.
La barra di supporto 181 ? fissata al telaio di supporto 132 per mezzo di un bullone 182 che passa attraverso un foro passante centrale 184 del telaio di supporto 132, avvitabile in un foro 181a della barra di supporto 181 e avente una testa 182c a ridosso di una superficie del telaio di supporto 132 (visibile nelle figure 5b, 7a e 7b) posizionata in corrispondenza del foro passante centrale 184. In alternativa, analogamente alla prima forma di realizzazione delle figure 2-4, la barra di supporto 181 ? fissata al telaio di supporto 132 per mezzo di un bullone, sporgente dalla barra di supporto 181 e passante attraverso un foro passante centrale 184 del telaio di supporto 132 e un foro 181a della barra di supporto 181, e un dado in corrispondenza del foro passante centrale 184.
Analogamente alla prima forma di realizzazione delle figure 2-4, la barra di supporto 181 pu? essere fissata alla struttura esterna 11 in posizioni radiali diverse, a seconda delle necessit?.
A questo scopo, la barra di supporto 181 comprende due perni 185 e il telaio di supporto 132 comprende coppie (nell'esempio, tre coppie) di sedi di impegno 133 che sono definite nel telaio di supporto 132 in corrispondenza delle pareti radiali 134, e sono ugualmente distanziate lungo una direzione circonferenziale del telaio di supporto 132. A seconda dell'orientamento desiderato tra dette diverse posizioni radiali, i perni 185 sono atti a essere impegnati con una coppia selezionata delle sedi di impegno 133 in modo tale da facilitare un allineamento del telaio di supporto 132 nell'orientamento desiderato.
Nella variante mostrata nelle figure 5a e 7a, il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 hanno forma diversa. Sia il primo organo elasticamente deformabile 141 sia il secondo organo elasticamente deformabile 142 comprendono una rispettiva superficie interna radialmente e una superficie esterna radialmente. Le superfici interne radialmente del primo organo elasticamente deformabile 141 e del secondo organo elasticamente deformabile 142 hanno la stessa forma, in particolare una forma semicilindrica o una forma doppiamente rastremata e comprendono un'indentatura semicircolare 141a, 143 che definisce un'apertura assiale.
Le superfici esterne radialmente dei primi organi elasticamente deformabili 141 hanno una forma semicilindrica o una forma doppiamente rastremata.
Le superfici esterne radialmente dei secondi organi elasticamente deformabili 142 comprendono rispettive pareti 1420 convergenti verso una regione centrale in cui ciascuna parete 1420 ? dotata di un'indentatura semicircolare 1421. L'indentatura semicircolare 1421 ? configurata per circondare parzialmente corrispondenti sedi di impegno 133.
La forma del secondo organo elasticamente deformabile 142 ?, sostanzialmente, un prisma a base triangolare.
La forma del primo organo elasticamente deformabile 141 ?, sostanzialmente, semi-cilindrica (come nella prima forma di realizzazione).
L'indentatura semicircolare 143 del secondo organo elasticamente deformabile 142 di ciascuna seconda parte 14b si abbina all'indentatura semicircolare 141a del primo organo elasticamente deformabile 141 della rispettiva prima parte 14a in modo tale da definire un foro passante per la rispettiva porta di cavo 15.
Nella variante mostrata nelle figure 5a e 7a, il secondo organo elasticamente deformabile 142 della seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? interposto assialmente tra un primo elemento rigido 142a e un secondo elemento rigido 142b del modulo di tenuta 14.
Il primo elemento rigido 142a e un secondo elemento rigido 142b hanno la stessa forma e sono controsagomati rispetto alla forma della seconda parte 14b del modulo di tenuta 14. Nella forma di realizzazione illustrata, il primo elemento rigido 142a e un secondo elemento rigido 142b hanno una forma sostanzialmente triangolare.
La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? in grado di connettersi in modo individuale e amovibile al telaio di supporto 132, in particolare alla rispettiva porzione di supporto 17. Ciascuna porzione di supporto 17 impedisce alla seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 di muoversi assialmente rispetto alla base 10 lungo una direzione verso l'involucro 2 del contenitore per telecomunicazioni 1. L'accoppiamento tra ciascuna porzione di supporto 17 e la seconda parte 14b del rispettivo modulo di tenuta 14 pu? essere attuato per mezzo di bulloni adatti 183 che passano attraverso i primi elementi rigidi 142a, i secondi organi elasticamente deformabili 142 e i secondi elementi rigidi 142b, e si impegnano con corrispondenti fori avvitati 187 definiti nel telaio di supporto 132.
I bulloni 183 agiscono vantaggiosamente come organi di pressione che comprimono assialmente i secondi organi elasticamente deformabili 142 delle seconde parti 14b del modulo di tenuta 14 tra i rispettivi primi elementi rigidi 142a e i secondi elementi rigidi 142b. In questo modo i secondi organi elasticamente deformabili 142 si espandono radialmente e premono contro i cavi 6 inseriti nelle rispettive porte di cavo 15 in modo da attuare una funzione di tenuta.
Analogamente alla prima forma di realizzazione, nella condizione assemblata della base 10, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono accoppiate una all'altra per definire la rispettiva porta di cavo 15, mentre nella condizione disassemblata della base 10, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono separate tra loro per permettere un inserimento radiale del cavo nella rispettiva porta di cavo 15.
In particolare, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 viene ricevuta nella rispettiva rientranza 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata della base 10.
La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? accoppiata alla struttura interna 13 e alla struttura esterna 11 nella condizione assemblata mentre nella condizione disassemblata essa ? disaccoppiata dalla struttura esterna.
Diversamente dalla prima forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base 10 le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 possono essere disaccoppiate dalla struttura interna 13.
Il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono atti a sigillare un cavo (non mostrato nelle figure 5-7) nella porta di cavo 15 pertinente circondando ed entrando in contatto con il cavo ed esercitando una forza di compressione radiale sul cavo. Questo permette vantaggiosamente di inibire l'intrusione di umidit? o altri contaminanti in corrispondenza delle porte di cavo 15 dove i cavi entrano ed escono dal contenitore per telecomunicazioni 1. Una tale forza di compressione radiale esercitata dal primo organo elasticamente deformabile 141 e dal secondo organo elasticamente deformabile 142 pu? essere ottenuta, in alternativa o in combinazione, fornendo le indentature semi-circolari 141a, 143 con una dimensione che definisce un foro passante con un diametro inferiore al diametro del cavo, o deformando assialmente il secondo organo elasticamente deformabile 142 in modo da provocare un'espansione radialmente dello stesso e quindi una forza di compressione contro il cavo. La deformazione assiale del secondo organo elasticamente deformabile 142 pu? essere attuata avvicinando tra loro i primi elementi rigidi 142a e i secondi elementi rigidi 142b, ad esempio avvitando i bulloni 183.
In una seconda variante mostrata nelle figure 5b e 7b, che pu? essere vantaggiosa in termini di forza meccanica della porta di cavo 15, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo (vale a dire, la prima parte 14a e la seconda parte 14b non sono separabili l'una dall'altra), e il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono sostituiti da un singolo organo elasticamente deformabile 140. In questo esempio, il singolo organo elasticamente deformabile 140 ha un foro passante che definisce la rispettiva porta di cavo 15 e un accesso 140a (per esempio una fenditura assiale). L'accesso 140a apre assialmente l'intera lunghezza del singolo organo elasticamente deformabile 140 per permettere a un cavo di entrare radialmente nella porta di cavo 15. Il foro passante ha una forma generalmente cilindrica o una forma doppiamente rastremata. Oltretutto, come visibile nella figura 5b, il singolo organo elasticamente deformabile 140 ha una forma complessiva che deriva da un prisma a base generalmente triangolare da cui protrude un semicilindro. Il foro passante ? posto tra il prisma a base generalmente triangolare e il semi-cilindro. A parte queste differenze, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 hanno le stesse caratteristiche strutturali e funzionali descritte sopra in riferimento alla variante mostrata nelle figure 5a e 7a.
In questa seconda variante delle figure 5b e 7b, nella condizione assemblata della base 10, i singoli organi elasticamente deformabili 140 dei moduli di tenuta 14 sono accoppiati alla struttura esterna 11 e alla struttura interna 13. In particolare, le prime parti 14a dei moduli di tenuta 14 sono ricevute nelle rispettive rientranze 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 e le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 sono accoppiate alla struttura interna 13 (e, in particolare, al telaio di supporto 132) e alla struttura esterna 11. Dall'altro lato, nella condizione disassemblata della base 10, singoli moduli di tenuta 14 possono essere disaccoppiati dalle rispettive porzioni di supporto 17 del telaio di supporto 132. La figura 5b mostra un esempio di condizione disassemblata della base 10 in cui la struttura interna 13 viene rimossa dall'apertura interna 12 della struttura esterna 11 e due moduli di tenuta 14 sono disaccoppiati dalla rispettiva porzione di supporto 17 del telaio di supporto 132.
Nella seconda forma di realizzazione di figura 5-7, quando un cavo (non mostrato in figura 5-7) deve essere accoppiato a una porta di cavo 15, l'operatore pu? dapprima disaccoppiare la struttura interna 13 (in particolare, il telaio di supporto 132) dalla struttura esterna 11 agendo sugli organi di accoppiamento 18 e, in particolare, sul bullone 182 summenzionato. Quindi la struttura interna 13 (insieme alle seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 o dei moduli di tenuta 14 nel complesso ivi accoppiati) pu? essere rimossa assialmente dall'apertura interna 12 della struttura esterna 11. A questo punto, nella variante delle figure 5a e 7a, il cavo pu? essere inserito radialmente o nella prima parte 14a o nella seconda parte 14b del modulo di tenuta appropriato 14. Dall'altro lato, nella seconda variante delle figure 5b e 7b, il cavo pu? essere inserito radialmente nella rispettiva porta di cavo 15 attraverso l'accesso 140a presente nel rispettivo singolo organo elasticamente deformabile 140.
In ogni caso, la struttura interna 13 (insieme alle seconde parti 14b o ai moduli di tenuta 14 nel complesso ivi accoppiati) viene poi inserita assialmente di nuovo all'interno dell'apertura interna 12 impegnando i perni 185 con l?appropriata coppia di sedi di impegno 133.
Dopodich?, dopo un appropriato posizionamento assiale del cavo all'interno della rispettiva porta di cavo 15, la struttura interna 13 pu? essere fissata nuovamente alla struttura esterna 11 per mezzo del bullone 182.
Opzionalmente, specialmente nella seconda variante delle figure 5b e 7b, il modulo di tenuta appropriato 14 pu? essere disaccoppiato singolarmente dalla rispettiva porzione di supporto 17 del telaio di supporto 132 agendo sul bullone 183 e il cavo pu? essere inserito radialmente nella rispettiva porta di cavo 15 attraverso l'accesso 140a presente nel rispettivo singolo organo elasticamente deformabile 140. Questo pu? essere realizzato senza richiedere all'operatore di disaccoppiare la struttura interna 13, e in particolare il telaio di supporto 132, dalla struttura esterna 11. In altre parole, in questo caso, dell'assieme interno 130, viene rimosso soltanto il modulo di tenuta 14 appropriato. Quindi, il modulo di tenuta 14 appropriato pu? essere accoppiato nuovamente alla rispettiva porzione di supporto 17 del telaio di supporto 132. In particolare, il primo elemento rigido 142a e il secondo elemento rigido 142b possono essere avvicinati assialmente serrando il bullone 183. Questo fa s? che il cavo sia sigillato nella porta di cavo 15.
Secondo quest'ultima opzione, moduli di tenuta 14 individuali possono essere rimossi senza disturbare cavi gi? installati in altre porte di cavo 15 del contenitore per telecomunicazioni 1. Anche un'installazione di cavo pu? essere attuata rimuovendo meno pezzi in modo che vi siano meno pezzi che l'operatore deve rimettere insieme. Questo facilita l'operazione di installazione e riduce il numero di potenziali errori che un operatore pu? commettere.
Di conseguenza, in questa seconda forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base 10, dell'assieme interno 130:
- la struttura interna 12 nonch? le seconde parti 14b con gli elementi rigidi 142a, 142b dei moduli di tenuta 14 sono rimosse dall'apertura interna 12 (figura 5a); o
- la struttura interna 12 insieme ai moduli di tenuta 14 nel complesso viene rimossa dall'apertura interna 12 (figura 5b); o
- solo il/i modulo/i di tenuta 14 appropriato/i ?/sono rimosso/i dall'apertura interna 12 (alternativa non mostrata della variante di figura 5b).
Quando la base 10 ? in una condizione assemblata e le porte di cavo 15 non sono usate, esse possono essere chiuse da cappucci di chiusura adatti (non mostrati nelle figure 5-7), come descritto in connessione con la prima forma di realizzazione.
Le Figure 8-12 mostrano la base 10 secondo una terza forma di realizzazione della presente descrizione.
La base 10 secondo questa terza forma di realizzazione comprende le stesse caratteristiche strutturali e funzionali della prima forma di realizzazione della figura 2-4 (per cui viene fatto riferimento a quanto descritto sopra) fatta eccezione per quanto descritto nel seguito. Gli stessi numeri di riferimento si riferiscono a stessi o simili organi della prima forma di realizzazione di figura 2-4.
Questa terza forma di realizzazione differisce dalla prima forma di realizzazione principalmente per le caratteristiche strutturali e funzionali della struttura interna 13, una parte della struttura esterna 11, una parte dei moduli di tenuta 14 e degli organi di accoppiamento 18 per accoppiare la struttura esterna 11 alla struttura interna 13. Dall'altro lato, la pluralit? di porzioni di ricezione 16 con rientranze 161 della struttura esterna 11 e le prime parti 14a e le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 sono sostanzialmente le stesse della prima forma di realizzazione.
In questa terza forma di realizzazione, la struttura esterna 11 ? generalmente a forma di anello con l'apertura interna generalmente cilindrica 12 che definisce l'apertura passante nella base 10.
Nella forma di realizzazione mostrata, la struttura esterna 11 presenta due estremit? libere circonferenziali 110a, 110b rivolte una verso l'altra. Tra le due estremit? libere circonferenziali 110a, 110b ? definita un'apertura radiale 12a formata nella forma ad anello della struttura esterna 11. Questa apertura radiale 12a permette vantaggiosamente un inserimento di cavo radiale all'interno dell'apertura 12.
In un'altra forma di realizzazione (non mostrata), l'apertura radiale 12a pu? essere assente in modo che la struttura esterna 11 abbia una forma ad anello chiusa.
In questa terza forma di realizzazione, la struttura esterna 11 pu? comprendere - invece di un connettore 19 della prima forma di realizzazione - un supporto 21 atto a essere accoppiato al modulo per telecomunicazioni (non mostrato). Il supporto 21 ? fissato al primo lato 11a della struttura esterna 11, tra due rientranze consecutive 161.
In questa terza forma di realizzazione, la struttura esterna 11 comprende anche organi di assicurazione 20 fissati al primo lato 11a della struttura esterna 11 in corrispondenza di ciascuna rientranza 161. Gli organi di assicurazione 20 forniscono un supporto strutturale per la ritenzione dei cavi 6 (e dei loro componenti), una volta inseriti nelle rispettive porte di cavo 15.
Anche se non mostrati, organi di assicurazione simili possono anche essere forniti nella prima e nella seconda forma di realizzazione descritte sopra con riferimento alle figure 2-4 e 5-7.
In questa terza forma di realizzazione, la struttura interna 13 ? definita da un telaio di chiusura 135.
Il telaio di chiusura 135 comprende una prima porzione 135a e una seconda porzione 135b.
La prima porzione 135a ? controsagomata rispetto all'apertura interna 12, come definito una volta che i moduli di tenuta 14 sono inseriti all'interno delle rispettive rientranze 161, e all'apertura radiale 12a, quando presente, in modo tale da essere inserita all'interno di essa/esse per chiudere le stesse (si veda, ad esempio, la figura 8).
Su una superficie opposta all'involucro 2, la prima porzione 135a ha un manico 136 che pu? essere usato da un operatore per afferrare il telaio di chiusura 135 e rimuovere il telaio di chiusura 135 dall'apertura interna 12 e dall'apertura radiale 12a, quando presente (si veda la figura 12).
Il manico 136 pu? essere previsto all'interno di uno spazio cavo della prima porzione 135a in modo tale da impedire che il manico protruda assialmente dalla base 10.
La seconda porzione 135b circonda la prima porzione 135a e si sviluppa radialmente lontano dalla prima porzione 135a. La seconda porzione 135b ? sostanzialmente un collare avente una forma anulare con un'apertura centrale unita alla prima porzione 135a.
La seconda porzione 135b definisce la pluralit? di porzioni di supporto 17 summenzionata, ciascuna avente una rispettiva rientranza 171 formata in una regione periferica esterna radialmente della seconda porzione 135b (si veda la figura 12).
Le porzioni di supporto 17 bloccano assialmente le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 impedendogli di spostarsi lungo una direzione lontano dall'involucro 2, mentre le rientranze 171 consentono ai cavi di attraversare assialmente la seconda porzione 135b del telaio di chiusura 135.
In questa terza forma di realizzazione, la struttura interna 13 ? accoppiata in modo amovibile alla struttura esterna 11 attraverso la seconda porzione 135b del telaio di chiusura 135. La seconda porzione 135b ? connessa alla struttura esterna 11 in corrispondenza del secondo lato 11b della struttura esterna 11, per esempio, per mezzo di bulloni 137. Tali bulloni 137 definiscono gli organi di accoppiamento 18 summenzionati e sono previsti al posto della barra di supporto 181 e del bullone 182 della prima forma di realizzazione.
In modo analogo alla prima forma di realizzazione, in una prima variante mostrata nelle figure 10a e 11, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono separabili l'una dall'altra. La prima parte 14a comprende un primo organo elasticamente deformabile 141 comprendente una superficie interna radialmente e una superficie esterna radialmente. La superficie interna radialmente del primo organo elasticamente deformabile 141 ha una forma semicilindrica o una forma doppiamente rastremata e comprende un'indentatura semicircolare 141a che definisce un'apertura assiale. La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 comprende un secondo organo elasticamente deformabile 142 avente una forma semicilindrica o una forma inclinata rastremata e comprende un'indentatura semicircolare 143 che definisce un'apertura assiale (si vedano ad esempio le figure 10a e 11).
L'indentatura semicircolare 143 del secondo organo elasticamente deformabile 142 di ciascuna seconda parte 14b si abbina all'indentatura semicircolare 141a del primo organo elasticamente deformabile 141 della rispettiva prima parte 14a in modo tale da definire un foro passante per la rispettiva porta di cavo 15.
Il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono atti a sigillare un cavo nella porta di cavo 15 pertinente circondando ed entrando in contatto con il cavo ed esercitando una forza di compressione radiale sul cavo 6. Questo permette vantaggiosamente di inibire l'intrusione di umidit? o altri contaminanti in corrispondenza delle porte di cavo 15 dove i cavi 6 entrano ed escono dal contenitore per telecomunicazioni 1. Una tale forza di compressione radiale esercitata dal primo organo elasticamente deformabile 141 e dal secondo organo elasticamente deformabile 142 pu? essere ottenuta dotando le indentazioni semi-circolari 141a, 143 di una dimensione che definisce un foro passante con un diametro inferiore al diametro del cavo.
Nella prima variante della terza forma di realizzazione, la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? inseribile in modo scorrevole e radiale -come mostrato in figura 10a- all'interno della rispettiva rientranza 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11.
In particolare, come mostrato in dettaglio nella figura 11, ciascun modulo di tenuta 14 comprende un elemento di scorrimento 144, che ? accoppiato al rispettivo secondo organo elasticamente deformabile 142 e alla rispettiva rientranza 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11, ed ? atto a essere inserito in modo scorrevole e radiale all'interno della rispettiva rientranza 161.
Ogni elemento di scorrimento 144 ? fatto di un materiale rigido come, ad esempi plastica ingegnerizzata stampata a iniezione, colata o lavorata a macchina (per esempio polipropilene o nylon).
Ciascun elemento di scorrimento 144 pu? essere accoppiato al rispettivo secondo organo elasticamente deformabile 142 ancorando la superficie esterna radialmente del secondo organo elasticamente deformabile 142 a una sede 144a dell'elemento di scorrimento 144.
Come visibile nella figura 10a, ciascuna rientranza 161 nella struttura esterna 11 ha un'estensione radiale atta a contenere il rispettivo modulo di tenuta 14, incluse la prima parte 14a, la seconda parte 14b e l'elemento di scorrimento 144.
In corrispondenza di un'area dove sono contenute la seconda parte 14b e l'elemento di scorrimento 144 del modulo di tenuta 14, sono fornite due sporgenze radiali opposte 112 e due scanalature radiali 147 progettate per ricevere in modo scorrevole le sporgenze radiali 112. Le sporgenze radiali 112 possono essere previste sulla rientranza 161 e le scanalature radiali 147 possono essere definite nel rispettivo elemento di scorrimento 144. In alternativa, le sporgenze radiali 112 possono essere previste sull?elemento di scorrimento 144 e le scanalature radiali 147 possono essere definite nella rientranza 161. Le scanalature radiali 147 e le sporgenze radiali 112 guidano l'inserimento radiale della seconda parte 14b e dell?elemento di scorrimento 144 di ciascun modulo di tenuta 14 all'interno della rientranza 161.
In corrispondenza di detta area dove ? contenuta la seconda parte 14b del modulo di tenuta 14, ciascuna rientranza 161 ha due scanalature assiali opposte 111 atte a corrispondere a scanalature assiali 145 definite nel rispettivo elemento di scorrimento 144 in corrispondenza di due loro lati opposti. Le scanalature assiali 111, 115 intercettano e interrompono parzialmente le sporgenze radiali 112.
Come mostrato in figura 9, l'elemento di scorrimento 144 di ciascun modulo di tenuta 14 ? connesso alla rispettiva rientranza 161 per mezzo di un elemento di connessione 146. L'elemento di connessione 146 ? atto a impegnare le scanalature assiali 111 nella rientranza 161 e le scanalature assiali 145 nell'elemento di scorrimento 144 per impedire che l'elemento di scorrimento 144 scivoli lungo le sporgenze radiali 112. Per esempio, l'elemento di connessione 146 ha la forma di una staffa quadrata.
Analogamente alla prima variante della prima forma di realizzazione, nella prima variante della terza forma di realizzazione mostrata in particolare nella figura 10a e 11, nella condizione assemblata della base 10, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono accoppiate una all'altra per definire la rispettiva porta di cavo 15, mentre nella condizione disassemblata della base 10, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono separate tra loro per permettere un inserimento radiale del cavo nella rispettiva porta di cavo 15.
In particolare, la prima parte 14a di ciascun modulo di tenuta 14 viene ricevuta nella rispettiva rientranza 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 sia nella condizione assemblata sia nella condizione disassemblata della base 10.
La seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 ? accoppiata alla struttura interna 13 e alla struttura esterna 11 nella condizione assemblata mentre nella condizione disassemblata essa ? disaccoppiata dalla struttura esterna.
Diversamente dalla prima forma di realizzazione, nella condizione disassemblata le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 sono disaccoppiate anche dalla struttura interna 13.
In una seconda variante mostrata nella figura 10b, che pu? essere vantaggiosa in termini di forza meccanica della porta di cavo 15, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo (vale a dire, la prima parte 14a e la seconda parte 14b non sono separabili l'una dall'altra), e il primo organo elasticamente deformabile 141 e il secondo organo elasticamente deformabile 142 sono sostituiti da un singolo organo elasticamente deformabile 140. In questa seconda variante, il singolo organo elasticamente deformabile ha un foro passante che definisce la rispettiva porta di cavo 15 e un accesso 140a (per esempio una fenditura assiale). L'accesso 140a apre assialmente l'intera lunghezza del singolo organo elasticamente deformabile 140 per permettere a un cavo (non mostrato nella figura 10b) di entrare radialmente nella porta di cavo 15. Il foro passante ha una forma generalmente cilindrica o una forma doppiamente rastremata. Il singolo organo elasticamente deformabile 140a pu? essere fissato o alla rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 in corrispondenza della prima parte 14a del modulo di tenuta 14 (come mostrato in figura 10b) o al rispettivo elemento di scorrimento 144 in corrispondenza della seconda parte 14b del modulo di tenuta 14 (alternativa non mostrata). A parte queste differenze, la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 hanno le stesse caratteristiche strutturali e funzionali descritte sopra in riferimento alla prima variante di questa terza forma di realizzazione mostrata nelle figure 10a e 11.
Nella seconda variante della figura 10b, in cui la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo, nella condizione assemblata della base 10, i moduli di tenuta 14 sono accoppiati sia alla struttura esterna 11 sia alla struttura interna 13. In particolare, le prime parti 14a dei moduli di tenuta 14 sono ricevute nelle rispettive rientranze 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 e le seconde parti 14b dei moduli di tenuta 14 sono accoppiate ai rispettivi elementi di scorrimento 144, alla struttura interna 13 e alla struttura esterna 11.
Nella condizione disassemblata della base 10 mostrata in figura 10b, la struttura interna 13 viene rimossa dall'apertura interna 12. Tutti i singoli organi elasticamente deformabili 140 dei moduli di tenuta 14 rimangono accoppiati alle rispettive rientranze 161 della pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 e disaccoppiati dalla struttura interna 13. Oltretutto, il/gli elemento/i di scorrimento 144 coinvolti nell'accoppiamento di cavo ? (sono) disaccoppiato/i sia dalla struttura esterna 11, che dalla struttura interna 13 che dalla/e seconda/e parte/i 14b del/i rispettivo/i modulo/i di tenuta 14. I rimanenti elementi di scorrimento 144 non coinvolti nell'accoppiamento di cavo sono disaccoppiati dalla struttura interna 13 ma rimangono accoppiati alle seconde parti 14b dei rispettivi moduli di tenuta 14 nonch? alla struttura esterna 11.
Secondo l'alternativa non mostrata in cui ciascun singolo organo elasticamente deformabile 140 ? fissato (vale a dire, accoppiato in modo irremovibile) al rispettivo elemento di scorrimento 144, nella condizione disassemblata della base 10 l'organo/i elasticamente deformabile/i 140 del/i modulo/i di tenuta 14 coinvolto/i nell'accoppiamento di cavo rimane (rimangono) accoppiato/i al/ai rispettivo/i cursore/i 144 ed ? (sono) disaccoppiato/i sia dalla struttura esterna 11 che dalla struttura interna 13.
Nella terza forma di realizzazione delle figure 8-12, quando un cavo 6 (rappresentato solo nelle figure 8-9) deve essere accoppiato a una porta di cavo 15, l'operatore prima disaccoppia la struttura interna 13 (telaio di chiusura 135) dalla struttura esterna 11 agendo sugli organi di accoppiamento 18 e, in particolare, sui bulloni 137. Quindi la struttura interna 13 (telaio di chiusura 135) pu? essere rimossa assialmente, con l'ausilio del manico 136, dall'apertura interna 12 (e dall'apertura radiale 12a, quando presente) della struttura esterna 11. A questo punto, l'elemento di scorrimento 144 del modulo di tenuta 14 appropriato pu? essere rimosso in modo scorrevole e radiale dalla rispettiva rientranza 161 della struttura esterna 11 agendo sull'elemento di connessione 146 (ossia disimpegnando assialmente l'elemento di connessione 146 dalle scanalature assiali 111 nella rientranza 161 e dalle scanalature assiali 145 nell'elemento di scorrimento 144). In questo modo, nella prima variante della figura 10a, la prima parte 14a e la seconda parte 14b del modulo di tenuta 14 sono separate tra loro e il cavo 6 pu? essere inserito radialmente o nella prima parte 14a o nella seconda parte 14b del modulo di tenuta 14 appropriato. Dall'altro lato, nella seconda variante, in cui la prima parte 14a e la seconda parte 14b di ciascun modulo di tenuta 14 sono realizzate come un singolo pezzo, il singolo organo elasticamente deformabile 140 rimane accoppiato all'elemento di scorrimento 144 (alternativa non mostrata) o alla rispettiva rientranza 161 (alternativa mostrata in figura 10b) e il cavo pu? essere inserito radialmente nella rispettiva porta di cavo 15 attraverso l'accesso 140a presente nel rispettivo singolo organo elasticamente deformabile 140.
In ogni caso, l'elemento di scorrimento 144 pu? essere inserito scorrevolmente e radialmente di nuovo nella rispettiva rientranza 161 e assicurato a esso usando l'elemento di connessione 146. Oltretutto, la struttura interna 13 pu? essere inserita assialmente nuovamente nell'apertura interna 12 (e nell'apertura radiale 12a, quando presente). Dopodich?, dopo un appropriato posizionamento assiale del cavo 6 all'interno della rispettiva porta di cavo 15, la struttura interna 13 pu? essere accoppiata nuovamente alla struttura esterna 11 per mezzo dei bulloni 137.
Di conseguenza, in questa terza forma di realizzazione, nella condizione disassemblata della base 10, dell'assieme interno 130:
- la struttura interna 12 nonch? la seconda parte 14b con il rispettivo elemento di scorrimento 144 del/degli appropriato/i modulo/i di tenuta 14 sono rimosse dall'apertura interna 12 (figura 10a); o
- la struttura interna 12 nonch? l'elemento di scorrimento 144 del/degli appropriato/i modulo/i di tenuta 14 sono rimossi dall'apertura interna 12 (figura 10b); o
- la struttura interna 12 nonch? il/gli appropriato/i modulo/i di tenuta 14 sono rimossi dall'apertura interna 12 (alternativa non mostrata di figura 10b).
Quando la base 10 ? in una condizione assemblata e le porte di cavo 15 non sono usate, esse possono essere chiuse da cappucci di chiusura 149 idonei.
Come risulter? chiaro dalla descrizione di cui sopra, il contenitore per telecomunicazioni 1 secondo la presente descrizione, nelle varie forme di realizzazione e sue varianti, permette vantaggiosamente di inserire un cavo 6 nella rispettiva porta di cavo 15 rimuovendo almeno parte dell'assieme interno 130 dall'apertura interna 12 della struttura esterna 11 della base 10, la pluralit? di porzioni di ricezione 16 della struttura esterna 11 rimanendo connessa l?una all?altra in entrambe la condizione assemblata e la condizione disassemblata della base 10.
Ad un operatore disposto ad accoppiare un cavo 6 al contenitore per telecomunicazioni 2 ? pertanto permesso di accedere alle porte di cavo 15 agendo soltanto sull'assieme interno 130 della base 10. Questo pu? vantaggiosamente facilitare l'operazione di accoppiamento di un cavo 6 a una porta di cavo 15 specialmente quando il contenitore per telecomunicazioni 1 ? situato in posti scomodi e angusti.
Oltretutto, il contenitore per telecomunicazioni secondo la presente descrizione, nelle varie forme di realizzazione e nelle sue varianti, pu? essere particolarmente vantaggioso nel caso di applicazioni di accesso di mezzeria in cui anelli di fibre sono creati nella mezzeria di uno stesso cavo. In queste applicazioni, una prima porzione del cavo a monte degli anelli di fibra entra in un contenitore per telecomunicazioni tramite una prima porta di cavo mentre una seconda porzione dello stesso cavo a valle degli anelli di fibra esce dal contenitore per telecomunicazioni tramite una seconda porta di cavo. Gli anelli di fibra sono contenuti in scatole di giunzione adatte del contenitore per telecomunicazioni. In corrispondenza degli anelli di fibra, un certo numero di fibre della prima porzione del cavo viene rotto per essere giuntato a fibre di un altro cavo mentre le fibre rimanenti rimangono nella seconda porzione del cavo ed escono dal contenitore per telecomunicazioni tramite la seconda porta di cavo. In questo caso, il contenitore per telecomunicazioni secondo la presente descrizione fornisce vantaggiosamente porte di cavo adiacenti, accessibili radialmente, con spazio sufficiente a permettere alla prima porzione di ingresso e alla seconda porzione di uscita dello stesso cavo di passare.
Dall'altro lato, si noti che un contenitore per telecomunicazioni avente porte di cavo con soltanto un accesso assiale non sarebbe adatto a gestire porzioni in ingresso o in uscita di uno stesso cavo in applicazioni di accesso di mezzeria.

Claims (18)

RIVENDICAZIONI
1. Contenitore per telecomunicazioni (1) comprendente un involucro (2), definente una cavit? interna per contenere un modulo per telecomunicazioni, e una base (10) atta ad essere accoppiata in modo amovibile all?involucro (2) per chiudere l?involucro (2), la base (10) comprendendo:
- una struttura esterna (11) avente un'apertura interna (12);
- un assieme interno (130) comprendente una struttura interna (13), atta ad essere inserita in modo amovibile all'interno dell'apertura interna (12) della struttura esterna (11), e una pluralit? di moduli di tenuta (14), comprendente ciascuno una prima parte (14a) e una seconda parte (14b);
in cui:
- la struttura esterna (11) comprende una pluralit? di porzioni di ricezione (16) aventi ciascuna una rientranza (161) atta a ricevere almeno detta prima parte (14a) di un rispettivo modulo di tenuta (14) della pluralit? di moduli di tenuta (14);
- la base (10) ? commutabile tra una condizione assemblata e una condizione disassemblata;
- nella condizione assemblata, i moduli di tenuta (14), la struttura interna (13) e la struttura esterna (11) sono accoppiati tra loro, l'assieme interno (130) ? inserito all'interno dell'apertura interna (12) della struttura esterna (11) e, per ciascun modulo di tenuta (14), almeno detta prima parte (14a) viene ricevuta nella rispettiva rientranza (161), la seconda parte ? accoppiata alla struttura interna (13) e dette prima parte (14a) e seconda parte (14b) definiscono una corrispondente porta di cavo (15);
- nella condizione disassemblata, almeno parte dell'assieme interno (130) viene rimossa dall'apertura interna (12) della struttura esterna (13) per permettere un inserimento di un cavo (6) nella rispettiva porta di cavo (15);
- sia nella condizione assemblata che nella condizione disassemblata, la pluralit? di porzioni di ricezione (16) della struttura esterna (11) ? connessa l?una all?altra.
2. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 1, in cui, nella condizione disassemblata della base (10), la struttura interna (13) viene rimossa dall'apertura interna (12) della struttura esterna (13) per permettere un inserimento di un cavo (6) nella rispettiva porta di cavo (15).
3. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui, nella condizione disassemblata della base (10), la seconda parte (14b) di almeno un modulo di tenuta (14) ?:
- accoppiata alla struttura esterna (11) e disaccoppiata dalla struttura interna (13); o
- disaccoppiata dalla struttura esterna (11) e accoppiata alla struttura interna (13); o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna (11) che dalla struttura interna (13).
4. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, nella condizione disassemblata della base (10), la prima parte (14a) di almeno un modulo di tenuta (14) ?:
- accoppiata alla struttura esterna (11) e disaccoppiata dalla struttura interna (13); o
- disaccoppiata dalla struttura esterna (11) e accoppiata alla struttura interna (13); o
- disaccoppiata sia dalla struttura esterna (11) che dalla struttura interna (13).
5. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la struttura interna (13) comprende una pluralit? di porzioni di supporto (17), e, nella condizione assemblata della base (10), la seconda parte (14b) di ciascun modulo di tenuta (14) ? accoppiata a una rispettiva porzione di supporto (17).
6. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 5, in cui, la struttura interna (13) comprende una pluralit? di rientranze (171) formate in una regione periferica della struttura interna (13) e definente detta pluralit? di porzioni di supporto (17), e in cui, nella condizione assemblata della base (10), la seconda parte (14b) di ciascun modulo di tenuta (14) ? ricevuta in una rispettiva rientranza (171) di detta pluralit? di rientranze (171).
7. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 5, in cui la struttura interna (13) comprende un telaio di supporto (132) definente detta pluralit? di porzioni di supporto (17), ciascuna impedendo che la seconda parte (14b) di un modulo di tenuta (14) di detta pluralit? dei moduli di tenuta (14) si sposti assialmente rispetto alla base (10) almeno nella condizione assemblata della base (10), e in cui la seconda parte (14b) di ciascun modulo di tenuta (14) ? atta ad essere accoppiata in modo amovibile alla rispettiva porzione di supporto (17) di detta pluralit? di porzioni di supporto (17).
8. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, in cui ciascun modulo di tenuta (14) comprende un elemento di scorrimento (144), accoppiato alla seconda parte (14b) del modulo di tenuta (14), che ? inseribile in modo scorrevole in una rispettiva rientranza (161) della pluralit? di porzioni di ricezione (16) della struttura esterna (11).
9. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 8, in cui, nella condizione assemblata della base (10), ciascun modulo di tenuta (14) ? inserito nella rispettiva rientranza (161) della pluralit? di porzioni di ricezione (16) della struttura esterna (11) e, nella condizione disassemblata della base (10), almeno l'elemento di scorrimento (144) di almeno un modulo di tenuta (14) viene rimosso dalla rispettiva rientranza (161) in modo da permettere un inserimento di un cavo (6) nella rispettiva porta di cavo (15).
10. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui la struttura interna (13) comprende un telaio di chiusura (135) che, nella condizione assemblata della base (10), blocca radialmente la pluralit? di moduli di tenuta (14) all'interno delle rispettive rientranze (161) delle porzioni di ricezione (16) della struttura esterna (11).
11. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima parte (14a) e la seconda parte (14b) di ciascun modulo di tenuta (14) sono realizzate come un singolo pezzo comprendente un singolo organo elasticamente deformabile (140) definente la rispettiva porta di cavo (15).
12. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 11, in cui ciascun singolo organo elasticamente deformabile (140) ha un accesso (140a) per consentire al cavo (6) di entrare nella rispettiva porta di cavo (15).
13. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui ciascun singolo organo elasticamente deformabile (140) ha un foro passante definente la rispettiva porta di cavo (15).
14. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui l'accesso (140a) di ciascun singolo organo elasticamente deformabile (140) ? commutabile tra una condizione aperta per un ingresso del cavo (6) nella rispettiva porta di cavo (15) e una condizione chiusa.
15. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo la rivendicazione 14, in cui le commutazioni dell'accesso (140a) di ciascun singolo organo elasticamente deformabile (140) tra la condizione aperta e la condizione chiusa e tra la condizione chiusa e la condizione aperta vengono attuate attraverso una deformazione elastica dell'accesso (140a).
16. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 11-15 quando dipendenti dalla rivendicazione 7, in cui ciascun modulo di tenuta (14) comprende un primo elemento rigido (142a) e un secondo elemento rigido (142b) in grado di connettersi in modo amovibile alla rispettiva porzione di supporto (17) del telaio di supporto (132) della struttura interna (13), il singolo organo elasticamente deformabile del modulo di tenuta (14) essendo almeno in parte assialmente interposto tra il primo elemento rigido (142a) e il secondo elemento rigido (142b).
17. Contenitore per telecomunicazioni (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-10, in cui, la prima parte (14a) e la seconda parte (14b) di ciascun modulo di tenuta (14) sono separabili l'una dall'altra.
18. Metodo per accoppiare un cavo (6) a una porta di cavo (15) definita da una prima parte (14a) e una seconda parte (14b) di un modulo di tenuta (14) di una pluralit? di moduli di tenuta (14) di una base (10) di un contenitore per telecomunicazioni (1), in cui la base (10) comprende una struttura esterna (11), avente un'apertura interna (12), e un assieme interno (130) che comprende detta pluralit? di moduli di tenuta e una struttura interna (13) atta ad essere inserita in modo amovibile all'interno dell'apertura interna (12) della struttura esterna (11), e in cui la struttura esterna (11) comprende una pluralit? di porzioni di ricezione (16) connesse l?una all?altra e aventi ciascuna una rientranza (161) atta a ricevere almeno la prima parte (14a) di un rispettivo modulo di tenuta (14) della pluralit? di moduli di tenuta (14), il metodo comprende:
(i) rimuovere almeno una parte dell'assieme interno (130) dall'apertura interna (12) della struttura esterna (11);
(ii) inserire il cavo (15) nella porta di cavo (15) definita dal modulo di tenuta (14);
(iii) inserire nuovamente l'almeno parte dell'assieme interno (130) all'interno dell'apertura interna (12) della struttura esterna (11);
in cui (i), (ii) e (iii) vengono attuate mentre la pluralit? di porzioni di ricezione (16) della struttura esterna (11) rimane connessa l'una all?altra.
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