IT202100018662A1 - Modulo, struttura modulare e sistema per coltura idroponica - Google Patents

Modulo, struttura modulare e sistema per coltura idroponica Download PDF

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IT202100018662A1
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Rolf Endriss
Jordi Scettrini
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Swissponic Sagl
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
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Description

Descrizione dell?invenzione industriale dal titolo ?MODULO, STRUTTURA MODULARE E SISTEMA PER COLTURA IDROPONICA?
DESCRIZIONE
Ambito dell?invenzione
[0001] La presente invenzione si riferisce a un modulo per la coltura idroponica, a una struttura modulare comprendente una pluralit? di esemplari di detto modulo, e un sistema per la coltura idroponica comprendente detta struttura modulare.
Cenni relativi alla tecnica nota ? Problema tecnico
[0002] Sono note colture idroponiche, in cui le piante vengono alimentate da una soluzione acquosa di sostanze nutrienti, senza prevedere l?impiego di un terreno di coltura solido, come ad esempio descritto in US4334386 o US2005274073.
[0003] Esistono varie tecniche di coltura idroponica. Una di queste ? la tecnica NFT (Nutrient Film Technique), che prevede di adoperare un vassoio, tubo o canale, sul fondo del quale viene fatto scorrere un film di soluzione nutriente. Sopra il canale sono sostenuti cestelli che contengono una o pi? piantine. Il vassoio, tubo o canale viene disposto in posizione leggermente inclinata, per evitare ristagno d?acqua.
[0004] Per esempio, in GB2489710, o in US10477786, viene descritto un vassoio che ha un fondo inclinato e in cui ? prevista un?alimentazione di una soluzione nutriente al livello pi? elevato. I vassoi possono essere utilizzati anche in armadi su pi? livelli, come descritto per esempio in WO2020178734 o US2019230878. In alcune realizzazioni, i vassoi possono essere disposti uno sopra l?altro con lampade di illuminazione disposte sotto i vassoi superiori, come descritto in WO2019094845 o JP2016036312. In US2017079223 i vassoi possono essere sostenuti da vasche pi? grandi, prevedendo un accoppiamento rapido, in particolare di tipo magnetico, tra le vasche e i vassoi.
[0005] Un esempio di impiego di canali o tubi ? fornito da FR1491459. In US3365840, US4255896 o US2017258022, US2017181393, si prevede di disporre in serie tubi o canali consecutivi, in modo da formare un unico percorso in discesa per il film di nutrienti, per esempio un percorso a spirale, come descritto in US2014083007, anche in formato di piccole dimensioni, come descrive US2011067301.
[0006] Un?altra tecnica di coltura idroponica prevede di alternare fasi di emersione e immersione delle radici in una soluzione nutriente, variando il livello della soluzione rispetto alle radici stesse. Tale tecnica ? nota come sistema ?Ebb and Flow? o anche come ?Flood and Drain?.
[0007] In tali casi, i tubi possono essere disposti orizzontalmente, utilizzando delle pompe per far scorrere il liquido da un?estremit? all?altra dei tubi, come descritto in US2018035627, oppure utilizzando un livello di troppo pieno in uscita fisso, come in US2011296757 o US2013074408 o US5067275, o di altezza regolabile, come descritto in US2017181393, oppure ancora utilizzando sistemi di distribuzione in pi? punti dei tubi, come descritto in US2015113875, o con tubi in sovrapressione per utilizzare la spinta dell?aria sul liquido, come descritto in US5860247.
[0008] Esistono poi sistemi modulari per coltivazioni, ad esempio per ricoprire pareti con vasi e piante, come descritto in US2014075840, o per realizzare sistemi di coltura idroponica modulari, come descritto in US4669217 o in US2015040476, o in WO2007011824, o in KR20130090464.
[0009] Sono anche note strutture di contenimento di vassoi per coltura idroponica adatti per uso domestico, come reso noto in CN111387039, che facilitano il controllo dell?esposizione alla luce solare da parte dall?utilizzatore, grazie alla possibilit? di orientarli mediante rotazione attorno a un asse verticale.
[0010] Alcuni dei suddetti sistemi prevedono una modularit? ed un?adattabilit? sia per l?uso domestico che per piccole utenze. Tuttavia, sono ancora desiderabili sistemi idroponici pi? versatili e adattabili ad un uso casalingo.
Sintesi dell?invenzione
[0011] ? quindi scopo della presente invenzione fornire un modulo per coltura idroponica che permetta di realizzare sistemi idroponici che si adattino in modo pi? flessibile e pratico, rispetto ai sistemi noti, a un ambiente domestico o comunque abitato.
[0012] In particolare, ? uno scopo dell?invenzione fornire un modulo per coltura idroponica che permetta di realizzare agevolmente sistemi idroponici anche in abitazioni con spazi limitati.
[0013] In particolare, ? scopo dell?invenzione fornire un modulo e una struttura modulare per coltura idroponica che possano essere agevolmente ripuliti e lavati, per esempio, al passaggio da una coltura alla successiva. Pi? in particolare, l?invenzione si propone di fornire un modulo che sia facilmente lavabile in una comune lavastoviglie.
[0014] In particolare, ? scopo dell?invenzione fornire un modulo e una struttura modulare per coltura idroponica che riduca al massimo l?emissione di cattivi odori, o impedisca la proliferazione di insetti, muffe, batteri e vegetazione non desiderata, nonch? di altri agenti contaminanti di natura biologica.
[0015] In particolare, ? scopo dell?invenzione fornire un modulo e una struttura modulare per coltura idroponica che permettano di realizzare un?illuminazione che sia al tempo stesso idonea per la crescita delle piante e compatibile con una tipica illuminazione domestica.
[0016] ? inoltre scopo dell?invenzione fornire un modulo e una struttura modulare per coltura idroponica che permetta di estrarre facilmente piante che abbiano raggiunto un determinato grado di crescita, senza danneggiarle, in modo che tali piante possano continuare la crescita in altra collocazione.
[0017] ? poi scopo dell?invenzione fornire un modulo per coltura idroponica che permetta di costruire sistemi idroponici personalizzati partendo da un numero limitato di tipologie di pezzi modulari.
[0018] ? altres? scopo dell?invenzione fornire un modulo per coltura idroponica che permetta di costruire sistemi di facile installazione ed uso.
[0019] ? un altro scopo dell?invenzione fornire un modulo e una struttura modulare per coltura idroponica che permettano di migliorare l?efficacia di coltura e di raggiungere condizioni ideali per la crescita.
[0020] Tali scopi, assieme ad altri, sono raggiunti dal modulo per coltura idroponica definito dalla rivendicazione 1, dalla struttura modulare per coltura idroponica definita dalla rivendicazione 9 e dal sistema definito dalla rivendicazione 10. Forme realizzative e varianti particolarmente vantaggiose del modulo per coltura idroponica sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
[0021] Secondo l?invenzione, un modulo per coltura idroponica comprende:
? una vaschetta configurata per trattenere acqua;
? un corpo contenitore configurato per contenere una pianta in germinazione e/o crescita, il corpo contenitore avendo una porzione a griglia,
in cui la vaschetta e il corpo contenitore sono configurati per accoppiarsi reciprocamente;
in cui la vaschetta comprende un fondo, pareti laterali e almeno un condotto di passaggio dell?acqua configurato per immettere nella vaschetta un predeterminato battente d?acqua a partire dal fondo, in cui il condotto di ingresso presenta un raccordo di alimentazione di acqua esternamente alla vaschetta,
? un supporto configurato per sostenere il corpo contenitore in modo che questo risulti sospeso sopra la vaschetta, con la porzione a griglia rivolta verso il fondo della vaschetta;
la cui caratteristica principale ? il fatto di comprendere, inoltre, un corpo modulare configurato per sostenere la vaschetta e configurato anche per sostenere il supporto, in cui il corpo modulare comprende:
? porzioni di collegamento configurate per collegare il corpo modulare a corpi modulari di moduli adiacenti, e ? porzioni di attacco configurate per attaccare il corpo modulare a elementi strutturali di sostegno.
[0022] Con l?espressione ?porzione a griglia? del corpo contenitore si intende una superficie provvista di una pluralit? di fori aventi una forma, una dimensione e una mutua distanza predeterminate. Per esempio, la porzione a griglia pu? essere una superficie a forma di cestello, una rete, una superficie microforata e cos? via. Scopo della porzione a griglia ? permettere di trattenere nel corpo contenitore un substrato come una pianta in fase di crescita o una pluralit? di semi in fase di germinazione, garantendo al tempo stesso una comunicazione idrica con l?acqua contenuta nella vaschetta. Nel primo caso, la porzione a griglia avr? fori di dimensione contenuta, in modo da trattenere un substrato di germinazione e da sostenere la crescita della pianta, per esempio un substrato formato da lana di roccia, e abbastanza ampi da permettere il passaggio delle radici della pianta, in modo che queste possano raggiungere l?acqua contenuta nella vaschetta. A tal fine la porzione a griglia avr? una forma a bicchiere o a cestello.
[0023] Nel secondo caso, la porzione a griglia comprender? fori abbastanza piccoli da permettere di trattenere semi di una dimensione predeterminata, e potr? avere per esempio la forma di una rete preferibilmente piana o un vassoio perforato.
[0024] In tal modo, poich? ogni corpo modulare presenta sia porzioni di collegamento che porzioni di attacco che raccordi di alimentazione, ? possibile creare strutture modulari di qualsiasi forma a scelta dell?utente con un numero minimo di forme dei corpi modulari, ottenendo sistemi di coltura idroponica in cui ogni vaschetta ? sufficientemente distanziata da quelle adiacenti, circostanza che favorisce, in particolare, un ampio sviluppo della vegetazione.
[0025] Infatti, il fatto che ciascuna pianta abbia il proprio modulo dedicato permette di evitare conflitti tra le piante, in particolare nella fase di assorbimento dei nutrienti. Inoltre, il distanziamento tra le piante permette di evitare che le radici di pi? piante si impiglino tra loro, circostanza che rallenta la crescita.
[0026] Inoltre, con i moduli strutturati come sopra descritto, per prelevare una pianta, un utilizzatore deve asportare per esempio la sola porzione a griglia, e in tal modo evita di danneggiare la pianta. In alternativa, insieme alla pianta e alla porzione a griglia, pu? asportare anche il supporto ed eventualmente la vaschetta. Ci? ? utile se la pianta ha raggiunto un grado di crescita intermedio e si desidera spostarla in altro luogo, senza danneggiarla, per proseguire la crescita.
[0027] Inoltre, la possibilit? di estrarre dal corpo modulare la porzione a griglia e/o il supporto con o senza vaschetta agevola la pulizia, in primo luogo, di tali componenti estraibili, ma anche del modulo nel suo complesso.
[0028] La possibilit? di estrarre i suddetti componenti lasciando i corpi modulari al loro posto semplifica inoltre notevolmente le operazioni di manutenzione del sistema idroponico.
[0029] In una forma realizzativa vantaggiosa, il corpo modulare ? un corpo modulare scatolare comprendente un pavimento configurato per ricevere in appoggio la vaschetta e comprendente una pluralit? di pareti configurate per sostenere il supporto con il corpo contenitore, in modo da definire un alloggiamento sostanzialmente chiuso per la vaschetta, in cui le pareti hanno un?altezza scelta in modo che la porzione a griglia del corpo contenitore si trovi a una distanza predeterminata rispetto al fondo della vaschetta.
[0030] In tal modo si ottiene un corpo modulare e quindi un modulo per coltura idroponica particolarmente resistente alle sollecitazioni meccaniche. Inoltre, la forma scatolare e il supporto disposto come un coperchio sul corpo modulare proteggono la vaschetta da polvere e altri fattori di sporco. Inoltre, la protezione scoraggia la penetrazione e proliferazione di agenti contaminanti di natura biologica.
[0031] Impiegando poi corpi contenitori di profondit? prestabilita, si possono ottenere moduli in cui la porzione a griglia si trovi a una distanza dal fondo della vaschetta inferiore o prossima a o superiore al battente d?acqua, cio? moduli idonei per metodi di coltura diversi in cui le radici sono sommerse o non sono sommerse dall?acqua.
[0032] Preferibilmente, il corpo modulare ? un corpo modulare allungato lungo una direzione longitudinale e comprendente due pareti di estremit? disposte trasversalmente rispetto alla direzione longitudinale, in cui le porzioni di collegamento sono disposte in corrispondenza delle pareti di estremit? in modo da collegare un primo esemplare del modulo con almeno un secondo esemplare del modulo attestando l?una all?altra due rispettive pareti di estremit? del primo e del secondo esemplare. La forma allungata del modulo permette di distanziare opportunamente le piante in modo da promuoverne la crescita.
[0033] Il modulo pu? essere un modulo dritto, in cui la direzione longitudinale ? una direzione rettilinea e in cui, in particolare, il corpo modulare ha una forma rettangolare in pianta, cio? osservando dall?alto, ed ? definito lateralmente da pareti laterali parallele tra loro. In alternativa, il modulo pu? essere un modulo curvo, in cui la direzione longitudinale ? una direzione curvilinea, e il corpo modulare, in pianta, ha preferibilmente la forma di un settore di corona circolare, ed ? definito lateralmente da pareti laterali interna ed esterna, preferibilmente cilindriche e coassiali attorno a un asse longitudinale comune, detta parete laterale esterna avendo raggio di curvatura maggiore rispetto a detta parete laterale interna. Ad esempio, tale settore ha un?ampiezza prossima a 60? o di 60?. Altre angolazioni notevoli particolari sono ad esempio di 30? o 45?, che permettono di realizzare con facilit? sistemi multipli di tali angoli.
[0034] Come ? stato osservato, infatti, con un numero limitato di corpi modulari, per esempio uno per il modulo dritto e un altro per il modulo curvo a 60?, o 45? o 30?, e quindi con costi di stampaggio limitati, ? possibile ottenere un?ampia gamma di forme di struttura modulare, permettendo di ottimizzare gli ingombri di tale struttura modulare anche nel caso di spazi di installazione limitati.
[0035] In una forma realizzativa vantaggiosa, il corpo modulare comprende una porzione longitudinale inferiore cava, o tunnel, definita lateralmente da due elementi a gonna paralleli e aperta in corrispondenza di due estremit? del modulo, in cui l?almeno un condotto di passaggio protrude con il proprio raccordo di alimentazione nella porzione longitudinale inferiore cava. Come descritto nel seguito, il tunnel permette di nascondere e proteggere le connessioni meccaniche, idrauliche ed elettriche tra i moduli di un sistema, ovvero di una struttura modulare comprendente una sequenza o treno di moduli. In particolare, il soffitto del tunnel provvede una superficie di montaggio per un corpo illuminante inferiore, allo scopo di illuminare un eventuale modulo sottostante, nella struttura modulare di un sistema per coltura idroponica. In tal modo, grazie alla struttura a tunnel, ? possibile ottenere una corretta illuminazione delle piante che alloggiano nei moduli sottostanti senza che la luce utilizzata si disperda nell?ambiente circostante, tipicamente un ambiente domestico, eventualmente disturbando le persone che vi alloggiano.
[0036] Vantaggiosamente, le porzioni di collegamento tra corpi modulari sono configurate per fissare mutuamente due esemplari contigui del modulo secondo una posizione relativa scelta tra: ? una prima posizione relativa, in cui gli esemplari contigui, cio? i rispettivi moduli, sono disposti a una medesima quota l?uno rispetto all?altro;
? una seconda posizione relativa, in cui i moduli sono disposti a rispettive quote distinte l?uno rispetto all?altro.
Ci? permette di realizzare strutture modulari su pi? piani e anche di connettere le porzioni di struttura modulare sui vari piani con altre porzioni di struttura, ottimizzando cos? gli ingombri del sistema per coltura idroponica comprendente tali porzioni di struttura
[0037] Preferibilmente, i mezzi di collegamento sono configurati per essere fissati ai corpi modulari in una prima o in una seconda configurazione di montaggio, in cui gli esemplari contigui hanno rispettivamente la prima e la seconda posizione relativa. In tal modo ? possibile ridefinire agevolmente la disposizione spaziale di una struttura modulare per coltura idroponica. Per esempio, i mezzi di collegamento possono comprendere, per due esemplari contigui, almeno una coppia di elementi di collegamento a squadra che hanno rispettivi lati maggiore e minore, in cui
? nella prima configurazione di montaggio, il lato maggiore di ciascun elemento di collegamento a squadra riceve in appoggio lungo la propria lunghezza porzioni laterali corrispondenti di entrambi gli esemplari contigui, mentre ? nella seconda configurazione di montaggio, il lato maggiore riceve in appoggio sulla propria estremit? una porzione laterale di un primo esemplare dei due esemplari contigui, e il lato minore riceve in appoggio lungo la propria lunghezza una porzione laterale corrispondente di un secondo esemplare dei due esemplari contigui,
in modo che il primo esemplare sia a una quota superiore rispetto al secondo esemplare, con una differenza di quota corrispondente alla lunghezza dei lati maggiori degli elementi di collegamento a squadra.
[0038] Il modulo pu? essere un modulo di crescita o un modulo di semina. Nel primo caso, la porzione a griglia del corpo contenitore si estende in profondit?, in particolare su una superficie di rotazione, pi? in particolare su una superficie tronco-conica, o a cestello o a secchiello o a tazza, preferibilmente con il corpo contenitore disposto in una posizione centrale del supporto per consentire un?agevole crescita della pianta. Nel secondo caso, la porzione a griglia ? sostanzialmente piana e parallela al fondo della vaschetta su cui si affaccia il corpo contenitore, preferibilmente con il corpo contenitore che occupa sostanzialmente tutta o comunque la massima porzione possibile della superficie in pianta per rendere massima la produttivit? del modulo di semina.
[0039] I componenti sopra descritti del modulo possono essere realizzati in vari materiali, ma sono preferibilmente realizzati in un materiale plastico. In una forma realizzativa particolare, la vaschetta pu? essere realizzata in un materiale monouso, tipicamente cartone o simile. In un?altra forma realizzativa, la vaschetta pu? essa stessa essere formata in un materiale contenente nutrienti per la pianta, che vengono rilasciati nell?acqua durante l?uso della vaschetta stessa.
[0040] In una forma realizzativa, il modulo comprende, oltre alla sede di attacco per l?elemento strutturale di sostegno sopra menzionato, anche l?elemento strutturale di sostegno, in cui l?elemento strutturale di sostegno ? un elemento allungato che si estende da detta sede di attacco realizzata su una parete laterale del modulo. In particolare, nel caso di un modulo curvo, l?elemento strutturale di sostegno allungato si estende preferibilmente nella direzione radiale comune delle pareti laterali curve interna ed esterna. In tal caso, l?elemento strutturale di sostegno allungato pu? comprendere un anello di collegamento in corrispondenza di un?estremit? opposta a un?estremit? di collegamento alla sede di attacco sulla parete interna, l?anello di collegamento avendo un asse coincidente con l?asse longitudinale sopra menzionato, in modo da poter impilare tra loro anelli di collegamento di pi? esemplari di modulo curvo, in particolare, attorno a un albero di sostegno avente un asse di montaggio coincidente con l?asse longitudinale di ciascuno degli esemplari. Come descritto nel seguito, ? in tal modo possibile realizzare porzioni di struttura modulare elicoidali, che permettono di rendere minimi gli ingombri e quindi di ottimizzare l?uso degli spazi disponibili per la coltura idroponica, anche in ambiente domestico.
[0041] Preferibilmente, l?almeno un condotto di passaggio ? un condotto d?ingresso dell?acqua che sporge dal fondo della vaschetta fino a una quota sopra il fondo corrispondente al battente d?acqua predefinito, o che si affaccia nella vaschetta da una delle pareti laterali fino a tale quota.
[0042] In presenza di un siffatto unico condotto di ingresso, il modulo permette di eseguire una coltura idroponica secondo una tecnica di tipo ?Flood and Drain?, in cui si alternano fasi di emersione e immersione delle radici nell?acqua, in cui per? la frequenza di tali fasi dipende dal ritmo di consumo dell?acqua ad opera delle piante stesse e per effetto dell?evaporazione naturale.
[0043] In alternativa, il condotto di passaggio dell?acqua pu? sboccare al livello del fondo della vasca ed essere provvisto di un gruppo valvolare configurato per passare da una configurazione di riempimento, in cui il gruppo valvolare permette il passaggio dell?acqua verso la vaschetta, in modo da raggiungere il battente sopra menzionato, a una configurazione di svuotamento, in cui il gruppo valvolare permette il passaggio dell?acqua in scarico dalla vaschetta attraverso il condotto, causando lo svuotamento della vaschetta. Anche in questo caso il modulo permette di eseguire una qualsiasi coltura idroponica, ed ? in particolare adatta alla coltura del tipo ?Flood and Drain?, in quanto la durata della fase di sommersione delle radici e quindi il ritmo di alternanza delle fasi possono stabilirsi da parte di un operatore o di un dispositivo di controllo automatico della coltura.
[0044] In una forma realizzativa vantaggiosa, la vaschetta comprende un ulteriore condotto di passaggio configurato come un condotto di uscita dell?acqua che sporge dal fondo della vaschetta fino a una quota sopra il fondo corrispondente al battente d?acqua predefinito, o che si affaccia nella vaschetta da una delle pareti laterali fino a tale quota.
[0045] In presenza di due distinti condotti di ingresso e di uscita, il modulo permette di eseguire una coltura idroponica secondo una tecnica di tipo NFT (Nutrient Film Technique), in cui la posizione relativa, della porzione a griglia e quindi delle radici, da una parte, e la posizione di un film laminare di liquido, dall?altra, pu? essere scelta scegliendo opportunamente la profondit? del corpo contenitore, essendo assegnata la sporgenza del condotto utilizzato come condotto di uscita e, quindi, la posizione o battente del film d?acqua rispetto al fondo della vaschetta.
[0046] In particolare, il supporto ? provvisto di almeno un foro, per esempio di un unico foro centrale, per alloggiare il corpo contenitore.
[0047] In una forma realizzativa, in particolare nel caso di un corpo contenitore con porzione a griglia realizzata su una superficie che si sviluppa in profondit? o ?a cestello?, il corpo contenitore ? provvisto di un orlo di appoggio appoggiato in modo distaccabile su un bordo di appoggio del foro del supporto. Ci? agevola il prelievo e la manipolazione di un?unit? di prodotto coltivato permettendone una rapida sostituzione con una nuova unit? di prodotto da far crescere in un modulo.
[0048] In un?altra forma realizzativa, in particolare nel caso di corpi contenitori con porzione a griglia piana, il supporto e il corpo contenitore sono realizzati l?uno solidale all?altro, mentre il supporto ? collegato in modo smontabile, in particolare mediante appoggio semplice, sul corpo modulare. Come anticipato, in tal caso si cerca di massimizzare l?estensione della superficie coltivata sul modulo, per cui la porzione a griglia occupa quasi tutta la superficie disponibile sul supporto, pertanto non risulta conveniente stampare il corpo contenitore e il supporto come due pezzi distinti, bens? si prevede di asportare direttamente il supporto quando si intende rimuovere il prodotto germogliato/cresciuto al modulo ed eventualmente sostituirlo con una nuova semina nello stesso modulo.
[0049] I suddetti scopi sono altres? raggiunti da una struttura modulare per coltura idroponica comprendente una pluralit? di esemplari del modulo come da descrizione precedente, collegati in sequenza l?uno rispetto all?altro mediante dette porzioni di collegamento.
[0050] In una forma realizzativa, il condotto di ingresso dell?acqua della vaschetta di un primo esemplare della sequenza ? collegato idraulicamente con una pompa disposta per alimentare l?acqua, e tra il secondo condotto di scarico della vaschetta di uno degli esemplari e il condotto di ingresso dell?acqua della vaschetta di un altro esemplare di modulo contiguo ? realizzata una connessione idraulica, in modo da formare un circuito di alimentazione dell?acqua da un primo esemplare a un ultimo esemplare della pluralit? di esemplari tra loro collegati in sequenza della struttura. Si realizza cos? in modo semplice una struttura modulare idonea per una tecnica del tipo NFT (Nutrient Film Technique), cui si ? fatto riferimento in apertura.
[0051] Preferibilmente, la porzione longitudinale inferiore cava o tunnel di uno degli esemplari ? in comunicazione con la porzione longitudinale inferiore cava o tunnel di un altro degli esemplari contiguo, in modo che i tunnel degli esemplari disposti in sequenza formino un percorso di servizio da un primo esemplare a un ultimo esemplare della pluralit? di esemplari tra loro collegati in sequenza della struttura. In particolare, in tale percorso di servizio possono vantaggiosamente essere disposti mezzi di connessione elettrica per fornire una corrente di alimentazione e/o di controllo al corpo illuminante inferiore eventualmente disposto nella porzione longitudinale inferiore cava di almeno una parte della pluralit? degli esemplari del modulo tra loro collegati in sequenza, o anche a corpi illuminanti superiori sospesi su predeterminati esemplari della struttura. Ci? permette un?installazione ?pulita? in cui i vari mezzi di connessione sono nascosti e non ostacolano l?introduzione/rimozione/sostituzione delle colture sui moduli, n? le ordinarie operazioni manuali di pulizia e manutenzione dei moduli, oltre a conferire un aspetto ordinato alla struttura.
[0052] In una forma realizzativa vantaggiosa, i mezzi di connessione elettrica sono formati da piste metalliche longitudinali riportate su una faccia interna della parete del tunnel, in particolare lungo le intersezioni di ciascuna faccia interna e il soffitto del tunnel del corpo modulare, preferibilmente realizzato in un materiale non conduttore, in particolare, plastica. La sequenza di tali piste di pi? corpi modulari consecutivi pu? essere configurata per funzionare come un vero e proprio bus di campo, in particolare, per veicolare segnali di comando per accendere/spegnere/regolare selettivamente determinati corpi illuminanti tra quelli installati, o anche tutti i corpi illuminanti. In alternativa, le connessioni elettriche possono essere realizzate con mezzi cablati di tipo convenzionale. Vantaggiosamente, il collegamento ovvero la continuit? elettrica tra le piste di metalliche di moduli consecutivi ? assicurata da elementi di collegamento metallici per il collegamento meccanico tra tali moduli, in particolare, dagli elementi di collegamento a squadra precedentemente descritti.
[0053] In una forma realizzativa, gli esemplari di almeno un gruppo di esemplari contigui l?uno all?altro sono disposti a formare una struttura modulare o porzione di struttura modulare scelta tra:
? una struttura modulare sostanzialmente elicoidale, inclusa in una sagoma cilindrica attorno a un asse di montaggio, in cui tali esemplari contigui sono esemplari del modulo disposti sfalsati in altezza l?uno rispetto all?altro;
? una struttura modulare planare in cui tali esemplari contigui sono disposti alla medesima altezza l?uno rispetto all?altro.
[0054] I suddetti scopi sono altres? raggiunti da un sistema per coltura idroponica comprendente:
? una struttura modulare per coltura idroponica come da descrizione precedente, preferibilmente a simmetria cilindrica e sostanzialmente elicoidale;
? una struttura di base disposta inferiormente alla struttura modulare, in particolare racchiusa in un proseguimento della sagoma cilindrica, e configurato per supportare la struttura modulare attraverso un albero di sostegno che si estende dalla struttura di base,
in cui la struttura di base comprende:
? un serbatoio di raccolta/alimentazione di acqua, e
? una camera di controllo.
in cui la struttura di base ? limitata superiormente da un coperchio comprendente un bordo e un piatto di raccolta di acqua disposto per ricevere acqua dalla struttura modulare e per drenare l?acqua nel serbatoio di raccolta/alimentazione di acqua,
in cui nel serbatoio di raccolta/alimentazione di acqua ? prevista detta pompa di tipo sommerso, dalla quale si estende un condotto di mandata fino all?altezza di almeno un modulo superiore della struttura modulare in modo da alimentare l?acqua al modulo superiore, in cui nella camera di controllo ? disposta un?unit? di controllo configurata per ricevere dati di caratteristiche dell?acqua circolante e/o dati ambientali e/o dati di immagine di piante coltivate nel sistema da rispettivi sensori, e per controllare uno o pi? dispositivi scelti tra
? la pompa;
? elementi di termostatazione e/o ricambio d?aria del sistema;
? corpi illuminanti dei moduli.
[0055] Un siffatto sistema permette di realizzare un percorso di convogliamento dell?acqua in modo compatto, evitando che si verifichino sversamenti fuori dal sistema stesso, come richiesto in un ambiente domestico.
[0056] In una forma realizzativa vantaggiosa, il serbatoio e la camera di controllo occupano rispettivamente una porzione inferiore e una porzione superiore della struttura di base.
[0057] In particolare, il condotto di mandata ? disposto all?interno dell?albero di sostegno.
[0058] La disposizione a impilaggio della struttura di base, permette di rendere minimi gli ingombri in pianta del sistema, e di dare quindi un contributo nello stesso senso della struttura modulare elicoidale, cui si ? fatto riferimento in precedenza.
Breve descrizione dei disegni
[0059] L?invenzione verr? di seguito illustrata con la descrizione di alcune sue forme realizzative, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
? la figura 1 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo per coltura idroponica secondo l?invenzione, comprendente un corpo contenitore con una porzione a griglia a forma di cestello;
? la figura 2 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo per coltura idroponica secondo l?invenzione, comprendente un corpo contenitore con una porzione a griglia piana;
? la figura 3 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo come in figura 1, con una diversa disposizione del condotto d?ingresso dell?acqua;
? la figura 4 ? una vista in sezione longitudinale di un modulo come in figura 1, in cui al condotto di ingresso dell?acqua sono associati mezzi di proporzionamento / non-ritorno / inversione del flusso dell?acqua; ? la figura 5 ? una vista in prospettiva dall?alto del corpo contenitore del modulo di figura 1;
? la figura 6 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo secondo l?invenzione, in cui ? previsto un condotto di uscita disposto per definire il livello dell?acqua nella vaschetta, e al condotto di ingresso sono associati mezzi di non-ritorno del flusso dell?acqua; ? la figura 7 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo come in figura 6, con una diversa disposizione del condotto di uscita dell?acqua;
? la figura 8 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo secondo l?invenzione, comprendente condotti di ingresso e di uscita dell?acqua commutabili tra loro;
? la figura 9 ? una vista schematica in sezione longitudinale di un modulo come in figura 8, con una diversa disposizione dei condotti di ingresso e di uscita dell?acqua;
? la figura 10 ? una vista in prospettiva dall?alto di un dispositivo o modulo rettilineo per coltura idroponica, secondo una forma realizzativa dell?invenzione;
? la figura 11 ? una vista in prospettiva dall?alto di un dispositivo o modulo rettilineo per coltura idroponica, secondo una variante della forma realizzativa di figura 10;
? la figura 12 mostra una sequenza di montaggio del dispositivo di figura 10;
? la figura 13 ? una vista in prospettiva dal basso del modulo di figura 10 o di figura 11, in una variante in cui ? previsto un elemento illuminante inferiore per illuminare la vegetazione di un modulo sottostante, in una struttura modulare per coltura idroponica;
? la figura 14 ? una vista in prospettiva dall?alto del dispositivo o modulo di figura 10, in una variante in cui ? previsto un elemento illuminante superiore per illuminare la vegetazione sul dispositivo stesso;
? le figure 15 e 16 sono viste rispettivamente in prospettiva dall?alto e in alzata laterale di una vaschetta per un dispositivo come nelle figure 10 e 11, in una forma realizzativa per un corpo contenitore provvisto di griglia a forma di cestello;
? le figure 17 e 18 sono viste rispettivamente in prospettiva dall?alto e in alzata laterale di una vaschetta per un dispositivo come nelle figure 10 e 11, in una forma realizzativa per un corpo contenitore provvisto di griglia piana parallela al fondo della vaschetta;
? le figure 19 e 20 sono viste rispettivamente in prospettiva dall?alto e in alzata laterale di una diversa vaschetta per un corpo contenitore provvisto di griglia piana parallela al fondo della vaschetta;
? le figure 21 e 22 sono viste rispettivamente in prospettiva dall?alto e in sezione longitudinale di un dispositivo o modulo curvo per coltura idroponica, secondo un?altra forma realizzativa dell?invenzione;
? la figura 23 ? una vista in prospettiva dall?alto di un dispositivo o modulo curvo per coltura idroponica, secondo una variante della forma realizzativa di figure 21 e 22; ? la figura 23 ? una vista in prospettiva dal basso di un dispositivo o modulo per coltura idroponica, secondo una forma realizzativa dell?invenzione;
? la figura 24 ? una vista in prospettiva dal basso del modulo di figura 21 o di figura 22, in una variante in cui ? previsto un elemento illuminante inferiore per illuminare la vegetazione di un modulo sottostante, in una struttura modulare per coltura idroponica;
? le figure 25 e 27 sono viste in prospettiva dall?alto di coperchi dei supporti dei dispositivi di figure rispettivamente 10 e 11, il supporto a coperchio di figura 27 essendo mostrato con il contenitore della vegetazione montato;
? le figure 26 e 28 sono viste in prospettiva dall?alto di coperchi dei supporti dei dispositivi di figure rispettivamente 21 e 23, il supporto a coperchio di figura 28 essendo mostrato con il contenitore della vegetazione montato;
? la figura 29 ? una vista in prospettiva di un segmento di struttura modulare per coltura idroponica comprendente un modulo rettilineo come in figura 10 e due moduli curvi come in figura 21;
? le figure 30 e 31 sono viste rispettivamente in sezione longitudinale e in prospettiva dal basso e di un segmento di struttura modulare per coltura idroponica comprendente due moduli come in figura 10, disposti ad altezze diverse l?uno rispetto all?altro, in cui ? mostrato il collegamento idraulico tra le vaschette;
? le figure 32 e 33 sono viste rispettivamente in sezione longitudinale e in prospettiva dal basso di un segmento di struttura modulare per coltura idroponica comprendente due moduli come in figura 21, disposti ad altezze diverse l?uno rispetto all?altro, in cui ? mostrato il collegamento idraulico tra le vaschette;
? la figura 34 ? una vista in prospettiva dall?alto di una struttura modulare o porzione di struttura modulare per coltura idroponica secondo l?invenzione, comprendente moduli come in figura 21 disposti sfalsati in altezza a formare una spirale;
? la figura 35 ? una vista in prospettiva dal basso di una struttura modulare o porzione di struttura modulare per coltura idroponica secondo una variante della forma realizzativa di figura 24, in cui ciascun modulo prevede uno o due elementi illuminanti inferiore o/e superiore;
? la figura 36 ? una vista in prospettiva dall?alto di una struttura modulare o porzione di struttura modulare per coltura idroponica secondo un?altra forma realizzativa, comprendente moduli come in figura 21 disposti a formare nuclei spiraliformi e moduli come in figura 10 disposti a formare un tratto rettilineo di collegamento tra i nuclei spiraliformi;
? la figura 37 ? una vista in prospettiva di una struttura di base di un sistema per coltura idroponica, in cui sono racchiuse le centraline di gestione delle risorse idriche ed elettriche del sistema;
? la figura 38 ? una vista in prospettiva laterale di un sistema per coltura idroponica comprendente la struttura di base di figura 37 e segmenti di struttura modulare come nelle figure 34 e 35.
Descrizione di forme realizzative preferite
[0060] La figura 1 mostra un modulo 1 per coltura idroponica secondo l?invenzione, comprendente una vaschetta 10 disposta in modo da ricevere e contenere acqua. La vaschetta 10 pu? avere varia forma, come descritto nel seguito, ed ? definita da una pluralit? di pareti laterali 12 e da un fondo 11, risultando in genere aperta superiormente.
[0061] Nel seguito, il termine ?acqua? comprende soluzioni o dispersioni acquose di sostante utili per la germinazione e/o la crescita di piante di vario tipo.
[0062] Il modulo 1 comprende inoltre un corpo contenitore 30 per contenere una o pi? piante. Pi? in dettaglio, il contenitore 30 ? provvisto di una porzione a griglia 31, in cui dei fori di varia forma sono praticati nella parete del contenitore 30 in modo da porre in comunicazione l?interno del contenitore 30, configurato per contenere la o le piante, con l?ambiente esterno, cio? con l?interno della vaschetta 10. In tal modo, le radici della o delle piante possono venire a contatto con l?acqua contenuta nella vaschetta 10, o anche attraversare la porzione a griglia 31, o anche legarsi alla porzione a griglia 31.
[0063] Il corpo contenitore 30 del modulo 1 di figura 1 ? mostrato con maggiore dettaglio in figura 5. In questo caso, la porzione a griglia 31 si estende su una superficie, preferibilmente una superficie di rotazione, che si sviluppa in profondit?. In particolare, ? mostrato il caso di una superfice tronco-conica. Tuttavia, tale forma pu? essere ottenuta ruotando una qualsiasi curva piana attorno a un asse 39, ottenendo per esempio una forma assimilabile a quella di un cestello, di un secchiello o di una tazza. Nel caso rappresentato, i fori 37 della porzione a griglia 31 sono disposti lungo le generatrici della superficie tronco-conica. La porzione a griglia pu? tuttavia estendersi anche al fondo 38 del corpo contenitore 30.
[0064] La figura 2 mostra un modulo 2 che si distingue dal modulo 1 sostanzialmente per la forma del corpo contenitore 30. In questo caso, infatti, la porzione a griglia 32 del corpo contenitore 30, mostrato con maggiore dettaglio, per esempio, nelle figure 27 e 28, ha una forma piana ed ? disposta parallelamente al fondo 11 della vaschetta 10, mentre il corpo contenitore 30, nel suo complesso, ha una forma in pianta che segue quella della vaschetta 10.
[0065] Il corpo contenitore 30 con la porzione a griglia 31 delle figure 1 e 5 ? idoneo per la posa e la crescita di piante gi? germinate e giunte a un determinato stadio del proprio sviluppo. Invece, il corpo contenitore 30 con la porzione a griglia 32 di figure 2 e 27,28 ? idoneo per la semina vera e propria, cio? per la distribuzione di semi che debbono ancora germogliare sulla superficie a griglia 32, in modo che possano venire a contatto con l?acqua della vaschetta 10, ed ? inoltre idonea per la germinazione e crescita delle piante stesse. In questo caso, le dimensioni ed eventualmente la forma dei fori della porzione a griglia 32 sono scelti in considerazione delle dimensioni ed eventualmente della forma, e di altre caratteristiche dei semi che si intende utilizzare, in modo noto al tecnico del ramo.
[0066] Inoltre, il corpo contenitore 30 con la porzione a griglia 31 ? localizzato in una zona preferibilmente centrale della vaschetta 10, in modo da garantire spazio adeguato per la crescita di particolari piante come insalate, pomodori datterini, fragole, ma anche di piante ornamentali, fiori o qualsiasi altra coltura idonea. Al contrario, il corpo contenitore 30 con la porzione a griglia 32 ha una forma ed estensione che seguono da vicino le pareti interne 12 della vaschetta 10, in modo da rendere massima la capacit? di semina del modulo 2.
[0067] Con riferimento a una qualsiasi delle possibili forme realizzative, per prelevare le piante, l?utente ha la possibilit? di asportare soltanto il corpo contenitore 30, oppure il corpo contenitore 30 insieme al supporto 40, con o senza la vaschetta 10, a seconda del grado di coltura raggiunto, del tipo di coltura, o per interventi di manutenzione o pulizia.
[0068] In entrambi i moduli 1 e 2 di figure 1 e 2, il corpo contenitore 30 ? posizionato in modo che la porzione a griglia 31 o 32 sia a contatto con l?acqua contenibile nella vaschetta 10 secondo un predeterminato battente H, misurato sulla superficie interna del fondo 11. A tale scopo, e per ottenere un opportuno mutuo accoppiamento della vaschetta 10 e del corpo contenitore 30, i moduli 1 e 2 comprendono un corpo modulare 20. Il corpo modulare 20 comprende una porzione di supporto 23 per la vaschetta 10, nel caso rappresentato una porzione di supporto inferiore 23. Inoltre, i moduli 1 e 2 comprendono un supporto 40 per il corpo contenitore 30. Tra la porzione di supporto 23 e il supporto 40 ? interposta una porzione distanziatrice 25 del corpo modulare 20 in modo che il fondo del corpo contenitore 30 si trovi a una distanza predeterminata dal battente H formato da una predeterminata quantit? di acqua. Tale distanza pu? essere positiva o negativa, in altre parole il fondo 38 del corpo contenitore 30 pu? trovarsi rispettivamente al di sopra del battente H dell?acqua, oppure pu? essere sommerso dall?acqua, come mostrato nelle figure.
[0069] Nelle figure 1 e 2, a titolo esemplificativo, il supporto 40 ? amovibile dal corpo modulare 20. Inoltre, il corpo contenitore 30 comprende un orlo di appoggio 33 che si appoggia su un bordo di appoggio di un foro 42 del supporto 40, per cui la parte rimanente del corpo contenitore 30, inclusa la porzione a griglia 31 o 32, ? sospesa internamente al corpo modulare 20, sopra la vaschetta 10. Tuttavia, il corpo contenitore 30 pu? essere collegato al corpo modulare 20 anche in modo diverso, per esempio mediante incastro o con elementi di fissaggio. Sempre a titolo esemplificativo, la porzione di supporto della vaschetta 10 pu? essere una porzione inferiore di supporto 23 del corpo modulare 20, su cui ai appoggia il fondo 11 della vaschetta 10. Tuttavia, anche in questo caso la vaschetta 10 pu? essere collegata al corpo modulare 20 in modo diverso, per esempio pu? appoggiarsi su un elemento di supporto intermedio, non mostrato, del corpo modulare 20 con un proprio orlo di appoggio, in modo simile al corpo contenitore 30, e risultare anch?essa sospesa internamente al corpo modulare 20.
[0070] Per alimentare l?acqua nella vaschetta 10 fino a ottenere il battente predeterminato H ? previsto almeno un condotto 13, collegato idraulicamente a un dispositivo di alimentazione dell?acqua, non mostrato, in modo da svolgere almeno la funzione di condotto di ingresso. In tal caso, il dispositivo di alimentazione dell?acqua comprende mezzi di predeterminazione della quantit? d?acqua da alimentare nella vaschetta 10, configurati per immettere nella vaschetta 10 una quantit? di acqua tale da ottenere il battente H desiderato. Nel caso delle figure 1 e 2, il condotto 13 protrude internamente dal basso nella vaschetta 10 per un?altezza sostanzialmente uguale al battente H, in modo da rendere stabile il battente. In tal caso, non sono necessari mezzi di non-ritorno dell?acqua nelle tubazioni che alimentano il condotto di ingresso 13 dell?acqua per le fasi successive all?alimentazione dell?acqua. Una siffatta configurazione del condotto d?ingresso 13 permette una somministrazione dell?acqua secondo una modalit? riempimentoconsumo, in cui cio? il ciclo di somministrazione dell?acqua prevede una fase di riempimento e una successiva fase di consumo ad opera delle piante e per evaporazione, in tempi dipendenti dal metabolismo delle piante e dalle condizioni ambientali.
[0071] Nel caso delle figure 1 e 2, la porzione di supporto inferiore 23 del corpo modulare 20 e il fondo 11 della vaschetta 10 presentano fori passanti per il passaggio del condotto 13, in particolare il condotto 13 ? collegato a tenuta idraulica al bordo del foro passante del fondo 11. In alternativa, il condotto 13 pu? essere formato integralmente al fondo 11 della vaschetta 10.
[0072] In figura 3 ? mostrata una variante del modulo 1, in cui il condotto di ingresso 13 si affaccia nella vaschetta 10 da una parete laterale 12 di questa, con la propria porzione inferiore disposta a un?altezza almeno uguale al battente H, in modo da stabilizzare anche in questo caso il livello iniziale dell?acqua senza richiedere mezzi di non-ritorno nelle tubazioni che alimentano il condotto di ingresso 13. Inoltre, in questa variante non ? necessario un montaggio a tenuta del condotto 13 rispetto alla parete laterale 12 della vaschetta 10.
[0073] In ogni caso, come nei moduli di figure 1 e 2, il condotto di ingresso 13 ha un raccordo 14 disposto esternamente alla vaschetta 10, per il collegamento con un dispositivo di alimentazione dell?acqua.
[0074] La figura 4 mostra una variante del modulo 1 di figura 1, in cui il condotto 13 ha la bocca di uscita a un?altezza sul fondo 11 inferiore al battente desiderato H, in particolare la bocca di uscita ? allo stesso livello della superficie interna del fondo 11. Con una siffatta disposizione, la somministrazione dell?acqua si pu? svolgere secondo la modalit? riempimento-consumo sopra descritta, a condizione di prevedere mezzi di non ritorno lungo la tubazione che alimenta il condotto 13, per esempio una valvola di ritegno 19 (si vedano anche le figure 6 e 7) o una valvola di intercettazione azionabile in chiusura selettivamente quando termina la fase di alimentazione dell?acqua. Tuttavia, nel caso del modulo di figura 4, la somministrazione dell?acqua pu? avvenire anche secondo una modalit? riempimento-consumo-scarico, cio? una modalit? in cui il ciclo prevede una fase di riempimento, una successiva fase di consumo ad opera delle piante e per evaporazione e, dopo un tempo predeterminato, una fase di scarico dell?acqua sempre attraverso il condotto 13, che in questo caso svolge anche la funzione di condotto di scarico. A tale scopo, si prevedono mezzi di convogliamento dell?acqua commutabili tra una direzione dal dispositivo di alimentazione al modulo 1 e una direzione dal modulo 1 al dispositivo di accumulo, per esempio un sistema di valvole di intercettazione o una valvola a tre vie da disporre in modo ovvio per un tecnico del ramo e, per questo, non mostrata.
[0075] La figura 6 mostra un?ulteriore variante del modulo 1 di figura 1, in cui sono previsti due condotti 13 e 15, provvisti di rispettivi raccordi 14 e 16 disposti esternamente alla vaschetta 10. In particolare, il condotto 13 ? configurato come un condotto d?ingresso e il condotto 15 come un condotto di uscita. Il condotto di uscita 15 protrude internamente alla vaschetta 10, rispetto al fondo 11, di almeno una lunghezza pari al battente d?acqua desiderato H, mentre Il condotto di ingresso 13 ? associato a mezzi di non-ritorno dell?acqua 19, del tipo sopra descritto, in modo da stabilizzare il battente H nella vaschetta 10. Con una siffatta disposizione dei condotti di ingresso e di uscita 13,15, la somministrazione dell?acqua pu? svolgersi secondo una modalit? di passaggio continuo, in cui ? prevista un?unica fase di alimentazione o pi? fasi di alimentazione intervallati da fasi di non-alimentazione o di consumo.
[0076] In figura 7 ? mostrata una variante del modulo 1 di figura 6, in cui il condotto di uscita 15 si affaccia nella vaschetta 10 da una parete laterale 12 di questa, con la propria porzione inferiore disposta a un?altezza sostanzialmente uguale al battente H.
[0077] Ovviamente, sia il modulo 1 di figura 6 che il modulo 1 di figura 7 possono operare secondo le modalit? descritte per i moduli delle figure 1 e 2, non utilizzando il condotto 15.
[0078] In una forma realizzativa vantaggiosa, mostrata in figura 8, sia il condotto 13 che il condotto 15 protrudono internamente alla vaschetta 10 di una lunghezza sostanzialmente uguale al battente H. In tal modo, ciascuno dei due condotti 13, 15 pu? essere indifferentemente utilizzato come condotto di ingresso o come condotto di uscita. Preferibilmente, i condotti 13 e 15 sono disposti simmetricamente rispetto a un piano trasversale mediano ? del corpo modulare 20, in questo caso passante per l?asse 39 del corpo contenitore 30.
[0079] In figura 9 ? mostrata una variante del modulo 1 di figura 8, in cui i condotti 13 e 15 si affacciano nella vaschetta 10 da una medesima o rispettiva parete laterale 12, con le proprie porzioni inferiori disposte a un?altezza sostanzialmente uguale al battente H.
[0080] Anche se, tra i moduli 1 e 2 ora descritti, solo il modulo 2 di figura 2 comprende una porzione a griglia 32 piana e parallela al fondo 11 della vaschetta 10, sono ovviamente possibili varianti dei moduli delle figure 3,4 e 6-9 in cui il corpo contenitore 30 ha una porzione a griglia 32 piana e disposta parallela al fondo 11 della vaschetta 10.
[0081] Inoltre, il corpo modulare 20 pu? avere una forma scatolare, per esempio con pianta rettangolare, in cui le porzioni distanziatrici tra la porzione di supporto inferiore 23 e il supporto 40 sono formate da pareti di estremit? 25 opposte tra loro, e sono previste almeno altre due pareti laterali 27 opposte, come indicato, a titolo esemplificativo, nella sola figura 8. In tal caso, le pareti di estremit? 25, le pareti laterali 27 e la porzione di supporto inferiore 23 definiscono assieme al supporto 40 un alloggiamento sostanzialmente chiuso 21 per la vaschetta 10.
[0082] Sempre con riferimento alle figure 1-4 e 6-9, il corpo modulare 20 comprende delle porzioni o elementi di collegamento 55 per collegare il corpo modulare 20 con corpi modulari di moduli 1,2 adiacenti. In particolare, gli elementi di collegamento 55 sono disposti in corrispondenza di estremit? del corpo modulare 20, pi? precisamente in corrispondenza facce esterne delle porzioni distanziatrici 25 ovvero delle pareti di estremit? 25. Il corpo modulare 20 comprende inoltre porzioni di attacco 29 configurate per attaccare detto corpo modulare 20 a elementi strutturali di sostegno 50, si veda a tal proposito, per esempio, la figura 21.
[0083] Le figure 10 e 11 mostrano due moduli rettilinei 3,4 per coltura idroponica secondo una forma realizzativa dell?invenzione, aventi una direzione longitudinale L, che si distinguono tra loro per il fatto di comprendere elementi contenitori 30 con una porzione a griglia rispettivamente a cestello 31 e piana 32. Nei moduli rettilinei 3 e 4 il corpo modulare 20 comprende una porzione superiore scatolare 20? che definisce un alloggiamento 21 (figura 12a,b) per la vaschetta 10 (figura 12b) e per il corpo contenitore 30, e una porzione inferiore 20? a tunnel, in altre parole il corpo modulare 20 definisce inferiormente una cavit? longitudinale inferiore o tunnel 24 aperta in corrispondenza delle estremit? distanziate lungo la direzione longitudinale L. Dai lati longitudinali della parete inferiore 23 della porzione superiore scatolare 20? si estendono quindi, per un?altezza predeterminata, due pareti laterali parallele 26 che definiscono lateralmente tale cavit? longitudinale o tunnel 24, la cui funzione verr? spiegata nel seguito. Esternamente alle pareti 26 sono visibili le porzioni o sedi di attacco 29 per dei sostegni nel caso di un?installazione sopraelevata dei moduli 3,4, come sar? descritto pi? avanti.
[0084] La figura 12a-e mostra una sequenza di montaggio del modulo rettilineo 3 di figura 10, in cui a) viene predisposto il corpo modulare 20 provvisto di un foro passante 22 della porzione di supporto o parete inferiore 23 per il passaggio del condotto 13 (vedi figura 1), quindi b) la vaschetta 10 viene posizionata nel corpo modulare 20 facendo coincidere un foro passante 18 del fondo 11 con il foro passante 22 del corpo modulare 20, c) viene inserito il condotto 13 nei fori passanti 22 e 18, realizzando una tenuta su quest?ultimo, d) nel corpo modulare 20 viene posizionato il supporto 40 provvisto del foro 42 e, infine, e) il corpo contenitore 30 viene posizionato appoggiando un suo orlo di appoggio 33 sul bordo del foro 42. Come gi? accennato, e come meglio descritto con riferimento alle figure 15-20, la vaschetta 10 pu? in alterativa avere i condotti 13 e 15 formati integralmente con s?.
[0085] Come mostra la figura 13, i condotti di ingresso e di uscita 13 e 15 protrudono nella cavit? longitudinale inferiore o tunnel 24 con i propri raccordi 14 e 16, disponibili per realizzare una connessione con un dispositivo di alimentazione dell?acqua oppure con un dispositivo di raccolta dell?acqua e/o con i condotti rispettivamente di uscita e di ingresso 15 e 13 di un altro modulo o di altri moduli collegati in serie in una struttura modulare per coltura idroponica, come verr? descritto pi? avanti.
[0086] Inoltre, nella variante del modulo 3 o 4 di figura 13, il tunnel 24 ospita un corpo illuminante inferiore 64 per illuminare la vegetazione di un modulo sottostante, in una struttura modulare per coltura idroponica su pi? piani, descritta pi? avanti.
[0087] Inoltre, in un?altra variante del modulo 3, mostrata in figura 14, ? previsto un corpo illuminante superiore 61 per illuminare le piante del modulo stesso. Preferibilmente, il corpo illuminante superiore 61 ? disposto con la propria parte centrale in corrispondenza dell?asse 39 del corpo contenitore 30, comunque a un?altezza sopra il modulo 3 tale da non interferire con la pianta in crescita e comunque tale da mantenere una distanza predeterminata dalla pianta. A tale scopo, il modulo 3 comprende un sostegno 60 per il corpo illuminante superiore 61, formato da un montante 65 disposto verticalmente, con la propria porzione inferiore in una sede formata da due scanalature verticali centrali 28 (figura 13) di due facce di estremit? 25 accostate di due supporti 20 contigui, come mostrato in figura 35. Il sostegno 60 comprende poi un braccio 66 che si estende in quota nella direzione longitudinale del modulo 3, e una portalampada 67 collegato all?estremit? del braccio 66 e disposto sopra il corpo contenitore 30, su una superficie inferiore del quale ? montato il corpo illuminante superiore 61.
[0088] Le figure 15-20 mostrano pi? in dettaglio delle vaschette 10 di moduli per coltura idroponica secondo l?invenzione, in una versione in cui i condotti di ingresso/uscita 13 e 15 sono formati integralmente al fondo 11 della vaschetta 10. I condotti 13 e 15 si estendono esternamente alla vaschetta 10 con i propri raccordi 14 e 16 a una distanza predeterminata dalla faccia esterna del fondo 11, in modo da attraversare il foro passante della porzione di supporto o parete inferiore 23 del corpo modulare 20 e sporgere inferiormente ad essa, entrando nel tunnel 24, per una lunghezza sufficiente ad agevolare la connessione con elementi di tubazione di alimentazione/convogliamento/scarico dell?acqua.
[0089] In particolare, la vaschetta 10 delle figure 15 e 16 ? idonea per il modulo 3 di figure 10 e 14, avente forma parallelepipeda a sezione rettangolare e provvisto di elemento di contenimento 30 con porzione a griglia 31 a forma di cestello. Invece, la vaschetta 10 di figure 17-20 ? idonea per il modulo 4 di figura 11, avente ancora forma parallelepipeda a sezione rettangolare ma provvisto di elemento di contenimento 30 con porzione a griglia 32 piana e parallela al fondo 11 della vaschetta 10. Per consentire l?intercambiabilit? delle vaschette di figure 15 e 17 in un medesimo corpo modulare 20, esternamente ai condotti 13,15 della vaschetta 10 di figura 17 sono disposti dei distanziali 17, per esempio nella forma di manicotti, in modo che la somma dell?altezza dei distanziali 17 e della vaschetta 10 sia uguale all?altezza della vaschetta 10 di figure 15 e 16. La vaschetta 10 di figure 19 e 20 ha le stesse caratteristiche di altezza della vaschetta 10 delle figure 17 e 18, ma se ne distingue per avere una forma in pianta sostanzialmente trapezoidale, idonea per un modulo 6 di forma curva, come descritto pi? avanti, in particolare, con riferimento alla figura 23.
[0090] Le figure 21 e 22 mostrano un modulo curvo 5 per coltura idroponica strutturalmente simile al modulo rettilineo 3 di figura 10, in altre parole il corpo modulare 20 comprende una porzione superiore scatolare 20? che definisce un alloggiamento 21 per la vaschetta 10 e per il corpo contenitore 30, e una porzione inferiore 20? a tunnel che definisce una cavit? aperta alle estremit? o tunnel 24. Il corpo modulare 20 ? definito da due pareti laterali curve interna 27? ed esterna 27? che si sviluppano lungo le superfici curve di settori cilindrici di ampiezza predeterminata, per esempio, come mostrato in figura 21, settori di ampiezza ?, in questo caso uguale a 60?. Altri valori dell?ampiezza ? dei settori cilindrici lungo cui si estende il corpo modulare 20 possono essere 30? o 45?.
[0091] Il modulo 5 comprende inoltre gli elementi di collegamento 55 in corrispondenza delle facce esterne delle pareti di estremit? 25 per collegare rigidamente il modulo 5 con altri moduli per coltura idroponica, per esempio con i moduli rettilinei 3 o 4 (figure 10 e 11) o con altri moduli curvi 5 e 6 (figure 23 e 24). In particolare, in questo caso gli elementi di collegamento 55 hanno la forma squadre scalene. In tal modo, ? possibile disporre due moduli, rettilinei o curvilinei, alla stessa altezza, come mostrato nelle figure 32 e 33, oppure ad altezze diverse, come mostrato nelle figure 30 e 31, secondo un predeterminato passo in altezza, come descritto con maggior dettaglio nel seguito.
[0092] Il modulo 5 pu? facoltativamente comprendere anche un elemento strutturale di sostegno o sostegno 50 che si estende dalla porzione di attacco 29 della parete laterale interna 27? normalmente a quest?ultima, cio? secondo la direzione radiale comune alle pareti laterali curve interna ed esterna 27?,27?, in corrispondenza della porzione di attacco 29. Il sostegno 50 pu? comprendere un anello di collegamento o sezione a boccola 51 centrata sull?asse di montaggio 69 comune alle pareti laterali curve interna ed esterna 27?,27? e un braccio 52 di collegamento tra la porzione di attacco 29 e l?anello di collegamento 51, in questo caso formato da due elementi di braccio 53 divergenti verso l?anello di collegamento 51. Come mostrato in figura 34, gli anelli 51 dei sostegni 50 di pi? moduli 5 possono essere impilati l?uno sull?altro facendo coincidere i rispettivi assi di montaggio 69. In tal modo si realizza una struttura modulare spiraliforme, eventualmente attorno a un albero di sostegno centrale, qui non mostrato ma visibile, per esempio, come albero 68 in figura 38, disposto attorno a un asse coincidente con gli assi di montaggio 69 dei singoli moduli 5.
[0093] La figura 23 mostra un modulo 6 in cui il corpo modulare 20 ha sostanzialmente la stessa forma del corpo modulare 5 di figura 21, ma ? provvisto di un elemento di contenimento 30 con porzione a griglia 32 piana e parallela al fondo 11 della vaschetta 10 invece che di un elemento di contenimento 30 con porzione a griglia a forma di cestello come in figura 21. Similmente al modulo rettilineo 4 di figura 11, la porzione a griglia 32 ha una forma e un?estensione che seguono da vicino le pareti interne della vaschetta 10, in questo caso una forma sostanzialmente trapezoidale, modo da rendere massima la capacit? di semina del modulo 6.
[0094] La figura 24 mostra dal basso il modulo 5 di figura 21 o il modulo 6 di figura 23, in una variante in cui il tunnel 24 ? utilizzato per ospitare un corpo illuminante inferiore 64 per illuminare la vegetazione di un modulo sottostante, per esempio in una struttura modulare spiraliforme 7? mostrata in figura 35.
[0095] Nelle figure 23 e 24 non ? rappresentato il sostegno 50, che pu? essere omesso nel caso di strutture modulari di estensione limitata, comprensive di un numero ridotto di moduli consecutivi.
[0096] Le figure 25 e 26 mostrano i supporti 40 rispettivamente dei moduli 3 e 5 di figure 10 e 21, in cui il foro centrale 42 ? mostrato non impegnato dal corpo contenitore 30 con porzione a griglia 31 a forma di cestello.
[0097] Le figure 27 e 28 mostrano i supporti 40 rispettivamente dei moduli 4 e 6 di figure 11 e 23, in cui il foro 42 ? mostrato impegnato dal corpo contenitore 30 provvisto di porzione a griglia piana 32. Come tali, le figure 27 e 28 possono riferirsi sia al caso in cui il corpo contenitore 30 ? separabile dal supporto 40, sia al caso in cui il corpo contenitore 30 ? realizzato in un sol pezzo con il supporto 40. Infatti, nel caso di elementi contenitori 30 con superficie a griglia piana estesa 32, per prelevare il prodotto pu? essere conveniente asportare l?intero blocco supportocorpo contenitore 40-30.
[0098] Nelle figure 25-28, in corrispondenza di ciascun bordo esterno di estremit? del supporto 40, ? visibile una scanalatura centrale verticale 48 che, una volta montato il supporto 40 sul corpo modulare 20 dei moduli 3-6, prosegue la scanalatura 28 delle facce esterne delle pareti di estremit? 25 del corpo modulare 3-6 (figure 10,11,21,23), formando con la scanalatura 28 un'unica sede per alloggiare il montante 65 del sostegno 60 di un corpo illuminante superiore 61, per esempio come nella struttura modulare 7? di figura 35.
[0099] La figura 29 mostra una semplice struttura modulare o segmento di struttura modulare 8 per coltura idroponica comprendente un modulo rettilineo come il modulo rettilineo 3 di figura 10 collegato in corrispondenza di entrambe proprie pareti di estremit? 25 con corrispondenti pareti di estremit? 25 di due moduli curvi 5 come i moduli curvi 5 di figura 21. I moduli 3,5 possono essere uniti tra loro per mezzo degli elementi di collegamento 55 mostrati nelle figure 21, 23, che sono alloggiati all?interno del percorso formato dai tunnel 24 dei corpi modulari 20 collegati tra loro, e quindi risultano non visibili osservando la porzione di struttura modulare 8 dall?esterno.
[0100] Le figure 30 e 31 mostrano un segmento di struttura modulare per coltura idroponica comprendente il modulo rettilineo 3 e il modulo curvo 5 rispettivamente di figure 10 e 21, collegati tra di loro in corrispondenza di rispettive pareti di estremit? 25 per mezzo degli elementi di collegamento 55 di figure 21,23, in modo che uno dei due moduli, in questo caso il modulo 5, sia disposto a una quota inferiore rispetto all?altro modulo, in questo caso il modulo 3. Ciascun elemento di collegamento 55 ha la forma di una squadra scalena, in cui un lato maggiore 56 e un lato minore 57 formano un angolo retto. Le estremit? opposte dei lati maggiore e minore 56, 57, entrambe provviste di fori passanti, sono fissate mediante bulloni 56?, 57?, o mezzi di fissaggio equivalenti, ai corpi modulari 20 dei moduli 3 e 5, in corrispondenza di sedi di fissaggio in prossimit? della pareti di estremit? 25 di accoppiamento, immediatamente al di sotto dell?elemento di supporto inferiore 23 di ciascun modulo, cio? al di sotto della parete del modulo 20 che fornisce, da un lato, il pavimento all?alloggiamento 21 della vaschetta e, dall?altro lato, il soffitto o volta 24? del tunnel 24. I lati maggiore 56 e minore 57 dell?elemento di collegamento 55 forniscono appoggio, rispettivamente, al modulo 3 disposto a una quota superiore e al modulo 5 disposto a una quota inferiore.
[0101] Le figure 32 e 33 mostrano un altro segmento di struttura modulare per coltura idroponica comprendente il modulo rettilineo 3 e il modulo curvo 5, collegati tra di loro in corrispondenza di rispettive pareti di estremit? 25 per mezzo degli elementi di collegamento 55 di figure 21,23, in modo che i due moduli 3,5 siano disposti alla medesima quota. L?elemento di collegamento 55 ? inoltre provvisto di un foro passante in corrispondenza del vertice, cio? presso l?intersezione del lato maggiore 56 e del lato minore 57. Le estremit? del lato maggiore 56, provviste di fori passanti, sono fissate mediante bulloni 56?, 58, o mezzi di fissaggio equivalenti, ai corpi modulari 20 dei moduli 3 e 5, in corrispondenza di sedi di fissaggio in prossimit? delle pareti di estremit? 25 di accoppiamento, immediatamente al di sotto del soffitto o volta 24? del tunnel 24, come nel caso delle figure 30 e 31. Il lato maggiore 56 dell?elemento di collegamento 55 fornisce appoggio in questo caso a entrambi i moduli 3 e 5 disposti alla medesima quota.
[0102] Come mostrano in particolare le figure 31 e 33, il corpo modulare 20 pu? comprendere piste metalliche 59, visibili anche nelle figure 22 e 24, riportate su una faccia interna 26? di ciascuna parete laterale 26 del tunnel 24, preferibilmente, lungo le intersezioni di ciascuna faccia interna 26? e il soffitto 24? del tunnel 24. Tali piste metalliche possono fungere da mezzi di connessione elettrica per trasmettere segnali elettrici di alimentazione e/o di controllo per i corpi illuminanti inferiori 64 eventualmente previsti all?interno del tunnel 24 di almeno una parte dei corpi modulari 20 (figure 24,35). In tal caso, i corpi modulari 20 sono vantaggiosamente realizzati in un materiale non conduttore, tipicamente in plastica.
[0103] La sequenza delle piste 59 di pi? corpi modulari consecutivi 20 pu? essere configurata per funzionare come un vero e proprio bus di campo, in particolare, per veicolare segnali di comando per accendere/spegnere/regolare selettivamente determinati corpi illuminanti inferiori 64 tra quelli installati.
[0104] Vantaggiosamente, come mostrano ancora le figure 31 e 33, il collegamento elettrico tra le piste metalliche 59 di moduli consecutivi pu? essere assicurato dagli elementi di collegamento previsti per collegare meccanicamente i corpi modulari 20 tra loro, in questo caso dagli elementi di collegamento a squadra 55 precedentemente descritti, realizzati in metallo o comunque in un materiale conduttore.
[0105] Le figure 30-33 mostrano inoltre una connessione idraulica 70 tra le vaschette 10 dei moduli consecutivi 3 e 5, cio? tra il raccordo 16 del condotto di uscita 15 della vaschetta 10 del modulo 3 a monte e tra il raccordo 14 del condotto di ingresso 13 della vaschetta 10 del modulo 5 a valle. Nel caso della disposizione a una medesima altezza dei moduli 3 e 5 di figure 32 e 33, la connessione idraulica 70 comprende un primo e un secondo gomito di estremit? 71,72 per connessione con i raccordi 16,14, e un elemento di tubazione orizzontale 77 che collega tra loro i due gomiti di estremit? 71,72. Nel caso della disposizione ad altezze diverse dei moduli 3 e 5 delle figure 30 e 31, al posto dell?elemento di tubazione orizzontale 77 ? prevista una successione di un terzo gomito intermedio 73 collegato al primo gomito di estremit? 71, di un elemento di tubazione verticale 75 collegato da parte opposta al terzo gomito intermedio 73, di un quarto gomito intermedio 74 collegato da parte opposta all?elemento di tubazione verticale 75, in cui la lunghezza dell?elemento di tubazione verticale 75 ? scelta in modo che il quarto gomito intermedio 74 sia prospiciente al o protruda nel tunnel 24 del modulo 5 di valle.
La successione comprende inoltre un elemento di tubazione orizzontale 76 collegato da parte opposta con il quarto gomito 74 e con il secondo gomito 72 dalla parte del raccordo 14 della vaschetta 10 del modulo 5 di valle. La connessione idraulica 70 definisce quindi, insieme ai condotti di uscita 14 e di ingresso 16, un percorso globalmente discendente tra la vaschetta 10 del modulo di monte 3 e la vaschetta 10 del modulo di valle 5.
[0106] Il corpo modulare 20, il corpo contenitore 30, la vaschetta 10, il supporto 40 come anche i componenti 71-77 delle connessioni idrauliche 70 tra i moduli e i componenti 13-17 delle connessioni idrauliche all?interno di ciascun modulo possono essere realizzati in vari materiali, preferibilmente in materiali plastici. In alternativa la vaschetta 10 pu? essere realizzata in un materiale monouso, tipicamente cartone o simile. In un?altra alternativa, la vaschetta 10 o una sua porzione stratificata internamente pu? essere formata in un materiale contenente nutrienti per la pianta, che vengono rilasciati nell?acqua durante l?uso della vaschetta 10 stessa.
[0107] La figura 34 mostra una struttura modulare o porzione di struttura modulare 7? per coltura idroponica secondo l?invenzione, comprendente moduli 5 come in figura 21 disposti sfalsati in altezza l?uno rispetto all?altro lungo un percorso sostanzialmente elicoidale, in cui ciascun modulo 5 ? provvisto del sostegno 50, e i sostegni 50 sono disposti con gli anelli di collegamento 51 sovrapposti l?un l?altro a formare un albero di sostegno 68? avente un asse di montaggio 69, oppure attorno a un albero di sostegno interno 68 avente un asse di montaggio 69, come mostrato in figura 38.
[0108] La figura 35 mostra una struttura modulare o porzione di struttura modulare 7? per coltura idroponica simile alla struttura modulare o porzione 7? di figura 34, in cui i moduli 5 o 6 disposti pi? in alto, cio? i moduli 5 o 6 della spira pi? in alto, sono provvisti di corpi illuminanti superiori 61, e in cui ciascun modulo 5 o 6 ? provvisto di un corpo illuminante inferiore 64 alloggiato nel rispettivo tunnel 24, per l?illuminazione del modulo 5 o 6 sottostante, quando presente. In particolare, i corpi illuminanti superiori 61 possono essere collegati al resto della struttura modulare attraverso sostegni 60 come descritto con riferimento alla figura 14 per il modulo 3, mentre i corpi illuminanti inferiori 64 possono essere applicati al soffitto del tunnel 24 di ciascun modulo 5 che ne ? provvisto. Nella struttura modulare 7?, il percorso formato dai tunnel 24 ? configurato per ospitare le connessioni idrauliche, qui non mostrate, tra le vaschette 10 dei rispettivi moduli 5, secondo quanto illustrato nelle figure 30-33.
[0109] La figura 36 mostra una struttura modulare o porzione di struttura modulare 8? per coltura idroponica secondo un?altra forma realizzativa, comprendente moduli curvi 5 come in figura 21 disposti a formare nuclei spiraliformi 7? come in figura 34, ciascuno avente un proprio asse di montaggio 69, e moduli rettilinei 3 come in figura 10, disposti a formare un tratto rettilineo di collegamento tra i nuclei spiraliformi 7?. In questo caso, i moduli rettilinei 3 sono supportati dai moduli ad essi contigui, per esempio mediante un collegamento con gli elementi di collegamento a squadra 55 precedentemente descritti.
[0110] La figura 38 mostra un sistema 9 per coltura idroponica comprendente moduli 5, ad esempio mostrati in figura 21 e seguenti, mutuamente collegati come nelle figure 30 e 31 a formare una struttura modulare spiraliforme 7 simile alle strutture modulari 7? e 7? di figure 34 e 35. Anche in questo caso, ciascun modulo 5 ? provvisto del rispettivo sostegno 50, e i sostegni 50 sono disposti con gli anelli di collegamento 51 sovrapposti l?un l?altro attorno a un albero di sostegno 68 avente un asse di montaggio 69.
[0111] Nella forma realizzativa del sistema 9 di figura 38, la struttura modulare 7 comprende il modulo inferiore 7? di figura 34 e il modulo superiore 7? di figura 35, in cui sono previsti i corpi illuminati superiori 61 per l?illuminazione della spira disposta pi? in alto. In generale, il sistema secondo l?invenzione comprende vantaggiosamente almeno la struttura modulare superiore 7? e opzionalmente una o pi? strutture modulari inferiori 7?, che hanno altezza inferiore rispetto alla struttura modulare superiore 7? in quanto privi dei corpi illuminati superiori 61 e dei rispettivi sostegni 60.
[0112] Il sistema 9 comprende inoltre un guscio 90 sostanzialmente cilindrico che definisce un alloggiamento per la struttura modulare 7 e che ha un asse coincidente con l?asse di montaggio 69 della struttura modulare 7. Il guscio 90 ? contiguo alle pareti laterali esterne curve 27? (figure 21 e 23) dei moduli 5 della struttura modulare 7.
[0113] Il guscio cilindrico 90 pu? essere suddiviso in pi? stadi 92 per le rispettive strutture modulari 7?, 7? che formano la struttura modulare 7.
[0114] Il guscio 90, o ciascuno stadio 92 del guscio 90, ? vantaggiosamente suddiviso in pi? settori di guscio 91 girevoli attorno all?asse 69 e mobili l?uno rispetto all?altro in modo da formare delle aperture di accesso, in particolare, per consentire il posizionamento, la sostituzione e la rimozione degli elementi contenitori 30, oltre ad altri interventi di pulizia e manutenzione. Nel caso della struttura modulare 7 formata da strutture inferiori 7? e superiore 7?, gli stadi di guscio 92 sono separati da elementi di guida 93 per consentire la rotazione e il mutuo scorrimento dei settori 91 dei singoli stad? 92 del guscio 90.
[0115] Il guscio 90 pu? essere opaco, allo scopo di evitare dispersione in ambiente della luce impiegata per illuminare le piante. In alternativa, il guscio 90 pu? essere trasparente o translucido per sfruttare anche l?illuminazione esterna o la luce solare e/o ottenere un desiderato effetto estetico.
[0116] Il sistema 9 comprende inoltre una struttura di base 80 mostrata con maggiore dettaglio in figura 37. Nella presente forma realizzativa, la struttura di base 80 ? configurata per supportare la struttura modulare 7 attraverso l?albero di sostegno 68. La struttura di base 80 ha preferibilmente anch?essa forma cilindrica ed ? vantaggiosamente racchiusa da un guscio 81. In questo caso, il guscio 81 ? formato da una parte fissa 81? (Fig. 38) e da una parte apribile rispetto alla parte fissa 81? formata da due ante 81? che possono ruotare attorno a rispettivi lati verticali di estremit? 81?? contigui alla parte fissa 81? per passare da una configurazione aperta (figura 37) a una configurazione chiusa (figura 37). In una variante non mostrata, la parte apribile pu? essere aperta/chiusa mediante scorrimento rispetto alla parte fissa 81? del guscio 81. La struttura di base 80, e con essa l?intero sistema 9, pu? essere vantaggiosamente disposta su ruote 85 per agevolarne il posizionamento.
[0117] In questa forma realizzativa, la struttura di base 80 ? limitata superiormente da un coperchio 82 preferibilmente provvisto di elementi di guida, non mostrati, per lo scorrimento dei settori 91 del guscio 90 o di un suo stadio inferiore 92, come in figura 38.
[0118] La struttura di base 80 comprende un serbatoio inferiore 83 e una camera superiore 84 posta sopra il serbatoio 83 in cui sono previsti, in particolare, uno o pi? serbatoi 87 di nutrienti idraulicamente connessi con il serbatoio inferiore 83 attraverso rispettivi condotti 87?.
[0119] Il coperchio 82 della struttura di base 80 comprende vantaggiosamente un bordo 78, in questo caso cilindrico, e un piatto 79, in modo da poter raccogliere l?acqua in uscita da uno o pi? moduli 5 della struttura modulare 7, in particolare dal modulo 5 pi? in basso, come pure acqua di condensa che si pu? formare sulle superfici dei componenti all?interno del sistema. Inoltre, il piatto 79 presenta un?inclinazione convergente a un foro 94. A partire dal foro 94 si estende un condotto di drenaggio 95 nel serbatoio inferiore 83, in modo da convogliare per caduta l?acqua raccolta sul piatto 79 nel serbatoio inferiore 83 Nella forma realizzativa rappresentata, il condotto di drenaggio 95 attraversa la camera superiore 84 e sbocca nel serbatoio inferiore 83. Nel serbatoio inferiore 83 pu? essere prevista una pompa sommersa 88 per la circolazione dell?acqua (figura 38), avente una bocca di mandata collegata con un condotto di mandata 96 che ? preferibilmente disposto all?interno dell?albero di sostegno 68, in questo caso coassialmente ad esso. Il condotto di mandata 96 si estende fino all?altezza del modulo 5 pi? in alto della struttura modulare 7, cui ? collegata idraulicamente, in modo non mostrato, attraverso il rispettivo condotto di ingresso 13 dell?acqua (figura 35).
[0120] La struttura di base 80 pu? inoltre comprendere un?unit? di controllo 89 preferibilmente alloggiata nella camera superiore 84 e configurata per ricevere dati di caratteristiche dell?acqua circolante, per esempio scelti tra la temperatura, il pH, e la conducibilit? elettrica, oltre a dati ambientali, per esempio scelti tra la temperatura, l?umidit? relativa, l?illuminamento. I dati dell?acqua e ambientali sono rilevati da sensori, non mostrati, disposti nel serbatoio 83 o in altri punti predeterminati all?interno del guscio 90.
[0121] In una forma realizzativa, l?unit? di controllo 89 pu? anche essere configurata per ricevere dati di immagine delle piante ospitate dal sistema 9, rilevati tramite una videocamera 99, e per elaborare i dati di immagine mediante un opportuno software, in modo da determinare lo stato di benessere delle piante stesse.
[0122] In base ai dati in ingresso sopra indicati, l?unit? di controllo 89 ? preferibilmente configurata per emettere segnali di comando per la pompa 88 di circolazione dell?acqua, per organi dosatori dei nutrienti, non mostrati, per elementi di termostatazione e/o ricambio d?aria, per esempio elementi di ventilazione del sistema, non mostrati, nonch? per i corpi illuminanti 61,64, in modo da far variare, per esempio, la portata, la temperatura o il pH dell?acqua circolante, il tempo tra una somministrazione di acqua e la successiva, la portata o la quantit? di dosaggio dei nutrienti nell?acqua, la temperatura, l?umidit? e l?illuminamento ambientali e cos? via. Tali fasi non sono descritte in dettaglio perch? facilmente implementabili da un esperto in colture idroponiche.
[0123] L?unit? di controllo 89 ? preferibilmente configurata per connettersi a un?interfaccia utente remota, cio? disposta esternamente alla struttura di base 80. Tale connessione pu? essere realizzata vantaggiosamente mediante un segnale WiFi 89? per dialogare con una rete WiFi domestica.
[0124] La struttura di base 80 ? inoltre vantaggiosamente provvista di maniglie 83?, preferibilmente realizzate in corrispondenza del serbatoio inferiore 83, in particolare come delle protrusioni all?interno del serbatoio inferiore 83, per agevolare la movimentazione del sistema 9.
[0125] Inoltre, il serbatoio 83 ? preferibilmente estraibile dalla struttura di base 80. In particolare, il serbatoio inferiore estraibile 83 pu? essere posizionato su un basamento 97 della struttura di base 80. In una variante vantaggiosa, il serbatoio inferiore estraibile 83 ? scorrevole su una coppia di binari 98 per agevolarne l?estrazione dalla struttura di base 80.
[0126] La descrizione di cui sopra di forme realizzative e varianti dell?invenzione ? in grado di mostrare l?invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tali forme realizzative e varianti senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti forme realizzative specifiche e delle varianti. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall?ambito dell?invenzione. S?intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e, per questo, non limitativo.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Un modulo (1,2,3,4,5,6) per coltura idroponica comprendente:
? una vaschetta (10) configurata per trattenere acqua; ? un corpo contenitore (30) configurato per contenere una pianta in germinazione e/o crescita, detto corpo contenitore (30) avendo una porzione a griglia (31,32),
in cui detta vaschetta (10) e detto corpo contenitore (30) sono configurati per accoppiarsi reciprocamente; in cui detta vaschetta (10) comprende un fondo (11), delle pareti laterali (12) e almeno un condotto di passaggio (13) dell?acqua configurato per immettere in detta vaschetta (10) un predeterminato battente d?acqua (H) a partire da detto fondo (11),
in cui detto condotto di ingresso (13) presenta un raccordo (14) di alimentazione di acqua esternamente a detta vaschetta (10),
? un supporto (40) configurato per sostenere detto corpo contenitore (30) in modo che detto corpo contenitore (30) risulti sospeso sopra detta vaschetta (10) con detta porzione a griglia (31,32) rivolta verso detto fondo (11);
caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un corpo modulare (20) configurato per sostenere detta vaschetta (10) e configurato anche per sostenere detto supporto (40), in cui detto corpo modulare (20) comprende:
? porzioni di collegamento (55) configurate per collegare detto corpo modulare (20) a corpi modulari di moduli (1,2,3,4,5,6) adiacenti, e
? porzioni di attacco (29) configurate per attaccare detto corpo modulare (20) a elementi strutturali di sostegno (50).
2. Il modulo (3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo modulare (20) ? un corpo modulare scatolare comprendente un pavimento (23) configurato per ricevere in appoggio detta vaschetta (10) e comprendente una pluralit? di pareti (25,27) configurate per sostenere detto supporto (40) con detto corpo contenitore (30), in modo da definire un alloggiamento (21) sostanzialmente chiuso per detta vaschetta (10),
in cui dette pareti (25,27) hanno un?altezza scelta in modo che detta porzione a griglia (31,32) di detto corpo contenitore (30) si trovi a una distanza predeterminata da detto fondo (11) di detta vaschetta (10).
3. Il modulo (1,2,3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo modulare (20) ? un corpo modulare allungato lungo una direzione longitudinale (L) e comprendente due pareti di estremit? (25) disposte trasversalmente rispetto a detta direzione longitudinale (L),
in cui dette porzioni di collegamento (55) sono disposte in corrispondenza di dette pareti di estremit? in modo da collegare un primo esemplare di detto modulo (1,2,3,4,5,6) con almeno un secondo esemplare di detto modulo (1,2,3,4,5,6) attestando l?una all?altra rispettive pareti di estremit? (25) di detto primo e di detto secondo esemplare,
in particolare, detto modulo ? scelto tra un modulo dritto (3,4) e un modulo curvo (5,6), in cui detta direzione longitudinale (L) ? rispettivamente scelta tra:
? una direzione rettilinea, in particolare detto corpo modulare (20) ha una forma rettangolare in pianta ed ? definito lateralmente da pareti laterali piane (27) parallele tra loro;
? una direzione curvilinea, in cui detto corpo modulare (20) ha in pianta la forma di un settore di corona circolare ed ? definito da pareti laterali cilindriche interna (27?) ed esterna (27?) coassiali attorno a un asse longitudinale comune (69), detta parete laterale esterna (27?) avendo raggio di curvatura maggiore rispetto a detta parete laterale interna (27?), in particolare, detto settore di corona circolare ha un?ampiezza (?) scelta tra 60?, 45? e 30?.
4. Il modulo (3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo modulare (20) comprende una porzione longitudinale inferiore cava (24), o tunnel, definita lateralmente da due elementi a gonna (26) paralleli e aperta in corrispondenza di due estremit? (25) di detto modulo,
in cui detto almeno un condotto di passaggio (13) protrude con detto raccordo (14) di alimentazione di acqua in detta porzione longitudinale inferiore cava (24),
in particolare, su una porzione di soffitto (24?) di detta porzione longitudinale inferiore cava (24) ? disposto un corpo illuminante inferiore (64) per illuminare un ulteriore esemplare di detto modulo sottostante, e detto corpo modulare (20) comprende una coppia di piste metalliche (59) longitudinali elettricamente connesse a detto corpo illuminante inferiore (64) e configurate per trasferire segnali elettrici di alimentazione e/o di controllo a detto corpo illuminante inferiore (64).
5. Il modulo (3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni di collegamento (55) sono configurate per fissare mutuamente due esemplari contigui di detto modulo (1,2,3,4,5,6) secondo una posizione relativa scelta tra:
? una prima posizione relativa, in cui detti due esemplari contigui sono disposti a una medesima quota l?uno rispetto all?altro;
? una seconda posizione relativa, in cui detti due esemplari contigui sono disposti a rispettive quote distinte l?uno rispetto all?altro,
in particolare, dette porzioni di collegamento (55) sono configurati per essere fissati a detti corpi modulari (20) in una prima o in una seconda configurazione di montaggio, in cui detti esemplari contigui hanno rispettivamente detta prima e detta seconda posizione relativa,
in particolare, dette porzioni di collegamento comprendono per detti due esemplari contigui, almeno una coppia di elementi di collegamento a squadra (55) con rispettivi lati maggiore (56) e minore (57), in cui:
? in detta prima configurazione di montaggio, detto lato maggiore (56) di ciascun elemento di collegamento a squadra (55) riceve in appoggio lungo la propria lunghezza porzioni laterali corrispondenti di entrambi detti esemplari contigui, mentre
? in detta seconda configurazione di montaggio, detto lato maggiore (56) riceve in appoggio su una propria estremit? una porzione laterale di un primo esemplare di detti due esemplari contigui, e detto lato minore (57) riceve in appoggio lungo la propria lunghezza una porzione laterale corrispondente di un secondo esemplare di detti due esemplari contigui,
in modo che detto primo esemplare sia a una quota superiore rispetto a detto secondo esemplare, con una differenza di quota corrispondente a una lunghezza di detti lati maggiori (56) di detti elementi di collegamento a squadra (55).
6. Il modulo (1,2,3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto modulo ? scelto tra un modulo di crescita (1,3,5) e un modulo di semina (2,4,6) in cui detta porzione a griglia (31,32) di detto corpo contenitore (30) ? rispettivamente scelta tra:
? una porzione a griglia (31) che si estende in profondit?, in particolare su una superficie di rotazione, pi? in particolare una superficie tronco-conica, o a cestello o a tazza;
? una porzione a griglia piana (32) parallela a detto fondo (11) di detta vaschetta (10).
7. Il modulo (1,2,3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un condotto di passaggio (13) ? scelto tra:
? un condotto sporgente da detto fondo (11) di detta vaschetta (10) fino a una quota sopra detto fondo (11) corrispondente a detto battente d?acqua (H);
? un condotto che si affaccia in detta vaschetta (10) da una di dette pareti laterali (12) a una quota sopra detto fondo (11) di detta vaschetta (10) corrispondente a detto battente d?acqua (H);
? un condotto provvisto di un gruppo valvolare (19) configurato per passare:
? da una configurazione di riempimento, in cui detto gruppo valvolare (19) permette il passaggio dell?acqua attraverso detto condotto (13) verso detta vaschetta (10), in modo da riempire detta vaschetta (10) fino a detto battente d?acqua (H), ? a una configurazione di svuotamento, in cui detto gruppo valvolare (19) permette il passaggio dell?acqua attraverso detto condotto di passaggio (13) in uscita da detta vaschetta (10), in modo da causare uno svuotamento di detta vaschetta (10),
e viceversa,
in particolare, detto condotto di passaggio ? un primo condotto di passaggio (13), e detta vaschetta (10) comprende un secondo condotto di passaggio configurato come un condotto di scarico (15) per scaricare detta acqua da detta vaschetta (10), comprendente un raccordo (16) di scarico di acqua esternamente a detta vaschetta (10).
8. Il modulo (3,4,5,6) per coltura idroponica secondo la rivendicazione 1, in cui detto supporto (40) e detto corpo contenitore (30) hanno mezzi di mutua supportazione scelti tra:
? mezzi di appoggio comprendenti almeno un foro (42), in particolare un unico foro centrale (42) in detto supporto (40) e un orlo di appoggio (33) di detto corpo contenitore (30), in cui detto orlo di appoggio (33) ? appoggiato in modo distaccabile su un bordo di appoggio di detto foro (42);
? mezzi di collegamento fissi, in cui detto supporto (40) e detto corpo contenitore (30) sono realizzati l?uno solidale all?altro, e detto supporto (40) ? collegato in modo smontabile, in particolare mediante appoggio semplice, su detto corpo modulare (20).
9. Una struttura modulare (7?,7?,8) per coltura idroponica comprendente una pluralit? di esemplari di detto modulo (1,2,3,4,5,6) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, collegati in sequenza l?uno rispetto all?altro mediante dette porzioni di collegamento (55),
in particolare,
? detto condotto di ingresso (13) di detta vaschetta (10) di un primo esemplare di detta pluralit? ? collegato idraulicamente con una pompa (88) disposta per alimentare detta acqua;
? tra detto secondo condotto di scarico (15) di detta vaschetta (10) di uno di detti esemplari e detto condotto di ingresso (13) di detta vaschetta (10) di un altro esemplare adiacente di detti esemplari ? realizzata una connessione idraulica (70),
in modo da formare un circuito di alimentazione di detta acqua da un primo esemplare a un ultimo esemplare di detta pluralit? di esemplari di detto modulo tra loro collegati in sequenza,
in particolare, detta porzione longitudinale inferiore cava (24) di uno di detti esemplari ? in comunicazione con detta porzione longitudinale inferiore cava (24) di un altro di detti esemplari contiguo, in modo da formare un percorso di servizio da un primo esemplare a un ultimo esemplare di detta pluralit? di esemplari di detto modulo tra loro collegati in sequenza,
in particolare, in detto percorso di servizio sono disposti mezzi di connessione elettrica per fornire una corrente di alimentazione/controllo a detto corpo illuminante inferiore (64) disposto in detta porzione longitudinale inferiore cava (24) di almeno una parte di detta pluralit? di detti esemplari di detto modulo tra loro collegati in sequenza, detti mezzi di connessione elettrica comprendendo dette piste metalliche (59) longitudinali collegate in serie mediante dette porzioni di collegamento (55) realizzate in un materiale conduttore elettrico e configurate come un bus di campo,
in particolare, almeno un gruppo di detti esemplari contigui l?uno all?altro sono disposti a formare una struttura modulare o porzione di struttura modulare scelta tra: ? una struttura modulare sostanzialmente elicoidale (7,7?,7?) inclusa in una sagoma cilindrica attorno a un asse di montaggio (69), in cui detti esemplari contigui di detto modulo (5,6) sono disposti sfalsati in altezza l?uno rispetto all?altro;
? una struttura modulare planare (8) in cui detti esemplari contigui di detto modulo (3,4,5,6) sono disposti alla medesima altezza l?uno rispetto all?altro.
10. Un sistema (9) per coltura idroponica comprendente:
? una struttura modulare per coltura idroponica secondo la rivendicazione 9, comprendente detta struttura modulare (7) sostanzialmente elicoidale;
? una struttura di base (80) disposta inferiormente a detta struttura modulare (7), in particolare racchiusa in un proseguimento di detta sagoma cilindrica, e configurato per supportare detta struttura modulare (7) attraverso un albero di sostegno (68) che si estende da detta struttura di base (80),
in cui detta struttura di base (80) comprende:
? un serbatoio (83) di raccolta/alimentazione di acqua, e
? una camera di controllo (84),
in particolare, detto serbatoio (83) e detta camera di controllo (84) occupano rispettivamente una porzione inferiore e una porzione superiore di detta struttura di base (80),
in cui detta struttura di base (80) ? limitata superiormente da un coperchio (82) comprendente un bordo (78) e un piatto di raccolta (79) di acqua disposto per ricevere acqua da detta struttura modulare (7) e per drenare detta acqua in detto serbatoio (83),in cui in detto serbatoio (83) ? prevista detta pompa (88) di tipo sommerso, da cui un condotto di mandata (96) si estende fino all?altezza di almeno un modulo superiore (5) di detta struttura modulare (7) in modo da alimentare detta acqua a detto modulo superiore (5), in particolare, detto condotto di mandata (96) ? disposto all?interno di detto albero di sostegno (68), in cui in detta camera di controllo (84) ? disposta un?unit? di controllo (89) configurata per ricevere dati di caratteristiche dell?acqua circolante e/o dati ambientali e/o dati di immagine di piante coltivate in detto sistema (9) da rispettivi sensori, e per controllare uno o pi? dispositivi scelti tra
? detta pompa (88);
? elementi di termostatazione e/o ricambio d?aria di detto sistema (9)
? detti corpi illuminanti (61,64) di detti moduli (5).
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