IT202100018278A1 - Macchina levigatrice per mattonelle - Google Patents

Description

MACCHINA LEVIGATRICE PER MATTONELLE

Descrizione

Campo tecnico

[0001] La presente invenzione riguarda il campo degli impianti per la produzione di mattonelle a base cementizia, ovvero con impasti cementizi contenenti sabbie, polveri e granigli di varia granulometria. Pi? in particolare, forma oggetto dell?invenzione una macchina levigatrice di mattonelle mediante abrasione di materiale della superficie da levigare mediante rotazione di un utensile di abrasione, del tipo raffreddato ad liquido, al fine di realizzare una voluta finitura superficiale delle mattonelle o ottenere la voluta calibrazione dello spessore delle mattonelle.

Stato della tecnica

[0002] Negli impianti di produzione di mattonelle, una parte dell?impianto ? preposta alla levigatura e/o calibrazione della superfice a vista della mattonella grezza. In genere tale funzione ? fornita da una macchina levigatrice che comprende una camera di levigatura dotata di un ingresso per le mattonelle entro la camera, ad esempio mediante un nastro trasportatore, ed un?uscita dalla camera, una volta realizzata l?operazione di levigatura, sempre mediante un?operazione di levigatura.

[0003] Entro la camera ? presente un dispositivo di abrasione dotato di un organo rotante portante uno o pi? utensili di abrasione, quali ad esempio utensili diamantati e mole carborundum (i primi, pi? resistenti, vengono utilizzati per grosse asportazioni; i secondi, con grane via via pi? fini, vengono impiegati per ottenere levigature con finiture sempre pi? spinte).

[0004] Gli utensili abrasivi sfruttano le velocit? periferiche dell?organo rotante portautensili per raggiungere la giusta velocit? di taglio anch'essa studiata in funzione di materiali e finiture.

[0005] Il processo di abrasione genera calore che deve essere continuamente asportato onde evitare surriscaldamenti eccessivi. Per raffreddare la lavorazione, viene impiegato un flusso di liquido refrigerante portato agli utensili durante la rotazione. La miscela di liquido e materiale asportato risulta tuttavia abrasiva, sia chimicamente che meccanicamente in quanto, uscendo tangenzialmente dall?organo rotante portautensili, si trova lanciata per effetto centrifugo verso le pareti della camera.

[0006] La camera ? dotata di sportelli di ispezione che consentono ad un operatore, a macchina ferma, di accedere alla camera per verificare lo stato della stessa e per cambiare gli utensili e, pi? in generale fare manutenzione al dispositivo di abrasione e agli altri apparati della macchina interni alla camera.

[0007] In virt? della forza centrifuga con cui liquido e materiale abraso si trova ad essere lanciato verso le pareti della camera, gli sportelli di ispezione necessitano di alcune accortezze al fine di garantire la necessaria resistenza agli urti, all?usura, e alla tenuta ai liquidi.

[0008] Gli sportelli ad oggi utilizzati in macchine levigatrici di tipo noto risultano configurati in modo non ottimale, in quanto risultano spesso carenti sia in termini di tenuta ai liquidi, in particolare al momento dell?apertura dello sportello, sia in termini di facilit? di apertura e chiusura; l?apertura dello sportello, inoltre, va effettuata in condizioni di sicurezza per l?operatore.

Sommario

[0009] Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di realizzare una macchina levigatrice per mattonelle in grado di facilitare le fasi di ispezione dell?ambiente di lavoro,in sicurezza.

[0010] Altro importante scopo della presente invenzione ? quello di realizzare una macchina levigatrice per mattonelle che eviti l?uscita di liquidi dalla camera di lavoro, in particolare durante la fase di accesso alla camera.

[0011] Ancora un importante scopo della presente invenzione ? quello di realizzare una macchina levigatrice per mattonelle che sia robusta.

[0012] Questi ed altri scopi, che saranno pi? chiari in seguito, sono raggiunti con una macchina levigatrice e/o calibratrice per mattonelle, comprendente una camera o tunnel di lavoro dotato di un ingresso e di una uscita per le mattonelle, e di un apparato di movimentazione delle mattonelle lungo il tunnel dall?ingresso all?uscita; il tunnel comprende almeno un fianco con almeno una apertura laterale richiusa da uno sportello di ispezione distinto dall? ingresso e dall? uscita del tunnel; al fine di levigare e/o calibrare le mattonelle, nel tunnel di lavoro ? previsto un dispositivo di abrasione comprendente almeno un organo rotante atto a levigare, in rotazione, le facce superiori delle mattonelle; e un impianto di raffreddamento che consente di distribuire liquido almeno sulla parte abrasiva dell?organo rotante; la peculiarit? dell?invenzione risiede nel fatto che almeno uno sportello di ispezione comprende una faccia interna dotata di una parte centrale concava, con concavit? rivolta verso l?interno del tunnel, ovvero verso la camera, ed in cui tale sportello termina sulla propria periferia con una flangia di tenuta perimetrale atta ad andare in contatto con la superfice di detto fianco e a circondare detta apertura laterale, ed in cui inoltre detta parte centrale concava, almeno nella sua porzione inferiore risulta inclinata, quando lo sportello ? in chiusura di detta apertura, dall?alto verso il basso in modo da fare defluire il liquido proveniente dall?impianto di raffreddamento verso l?interno di detto tunnel, senza ristagnare in detta parte centrale concava.

[0013] Secondo un altro aspetto, l?invenzione riguarda anche una macchina levigatrice e/o calibratrice per mattonelle, comprendente un tunnel di lavoro dotato di un ingresso e di una uscita per le mattonelle, e di un apparato di movimentazione delle mattonelle lungo il tunnel dall?ingresso all?uscita; il tunnel comprende almeno un fianco con almeno una apertura laterale richiusa da uno sportello di ispezione distinto dall? ingresso e dall? uscita del tunnel; al fine di levigare e/o calibrare le mattonelle, nel tunnel di lavoro ? previsto un dispositivo di abrasione comprendente almeno un organo rotante atto a levigare, in rotazione, le facce superiori delle mattonelle; ? presente un impianto di raffreddamento che consente di distribuire liquido almeno sulla parte abrasiva dell?organo rotante; opportunamente detto almeno uno sportello ? incernierato al rispettivo fianco del tunnel mediante almeno un gruppo cerniera, in cui ciascun gruppo cerniera ? dotato di mezzi di regolazione della posizione relativa dell?asse di cerniera rispetto al rispettivo fianco del tunnel; preferibilmente detto almeno un gruppo cerniera ? previsto all?estremit? inferiore di una barra di supporto fissata sulla faccia esterna di un guscio esterno dello sportello.

[0014] Preferibilmente, i mezzi di regolazione comprendono un primo dispositivo di regolazione atto a regolare la distanza dell?asse di cerniera dal rispettivo fianco del tunnel secondo una prima direzione.

[0015] Preferibilmente, i mezzi di regolazione comprendono un secondo dispositivo di regolazione atto a regolare la posizione dell?asse di cerniera secondo una seconda direzione alto-basso.

[0016] Preferibilmente, detto almeno uno sportello comprende almeno un dispositivo di aggancio/sgancio rapido della parte superiore dello sportello al rispettivo fianco.

[0017] Preferibilmente, detto almeno uno sportello comprende un dispositivo di blocco di sicurezza, che impedisce allo sportello di essere aperto se non si ? verificata almeno una condizione limite.

Breve descrizione dei disegni

[0018] L?invenzione verr? meglio compresa seguendo la descrizione e gli allegati disegni, che illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa dell?invenzione. Pi? in particolare, nel disegno mostrano:

[0019] la Fig. 1 rappresenta una vista assonometrica schematica di una macchina levigatrice secondo l?invenzione, evidenziante il primo fianco della macchina;

[0020] la Fig. 2 rappresenta una vista assonometrica schematica della macchina levigatrice di figura 1, evidenziante il secondo fianco della macchina;

[0021] la Fig.3 rappresenta una sezione schematica trasversale della macchina, con piano di sezione ortogonale alla direzione di avanzamento delle mattonelle nella macchina; la macchina rappresentata ? dotata di due dispositivi di abrasione (teste) ma ve ne potrebbero essere anche una sola o una molteplicit? in sequenza.

[0022] la Fig.4 rappresenta una sezione schematica trasversale della macchina, relativa al collegamento di un primo sportello alla carcassa della macchina;

[0023] la Fig.5 rappresenta una vista assonometrica schematica di un primo sportello della macchina levigatrice delle figure precedenti;

[0024] la Fig. 6 rappresenta una vista assonometrica schematica, in esploso, del primo sportello di figura 5;

[0025] la Fig.7 rappresenta una sezione schematica trasversale della macchina, relativa al collegamento di un secondo sportello alla carcassa della macchina;

[0026] la Fig. 8 rappresenta una vista assonometrica schematica, in esploso, di parte di un gruppo cerniera per articolare uno sportello alla carcassa di una macchina secondo l?invenzione.

Descrizione dettagliata di forme di realizzazione

[0027] Con riferimento alle figure precedentemente citate, una macchina levigatrice di mattonelle secondo l?invenzione viene complessivamente indicata con il numero 10.

[0028] Con il termine ?levigare? nella presente trattazione si intende l?operazione di asportazione di materiale dalla superfice di una mattonella al fine di dare il voluto grado di finitura superficiale alla mattonelle o di calibrare la mattonella al corretto spessore.

[0029] Tala macchina 10 comprende una carcassa 11 che definisce un tunnel o camera 12 in cui transitano, mediante un nastro trasportatore 13, le mattonelle e in cui le stesse mattonelle subiscono un processo di levigatura per abrasione meccanica.

[0030] Il tunnel 12 comprende un ingresso 14 ed un?opposta uscita 15, entrambe attraversate dal nastro trasportatore 13. La velocit? di avanzamento del nastro trasportatore ? controllabile in modo preciso, al fine di consentire una precisa fase di abrasione.

[0031] Entro il tunnel 12 (si veda la figura 3), entro una sua zona centrale, ? previsto un dispositivo di abrasione 16, di per s? di tipo noto, qui descritto in modo generico solamente al fine di inquadrare meglio la macchina. Tale dispositivo di abrasione 16 comprende un organo rotante 17, quale un disco rotante attorno ad un asse verticale Y su cui sono montati utensili di abrasione 17A, ad esempio a settori diamantati, avvitati sulla sua periferia e quindi solidali nella rotazione. Le mattonelle M transitano (ad esempio su due file parallele) sotto l?organo rotante 17 per cui, la combinazione della traslazione sul nastro trasportatore 13 delle mattonelle e della rotazione di detti utensili sulla faccia superiore della mattonelle con la voluta pressione (essendo l?organo rotante 17 in grado di compiere un moto verticale controllato, provoca la levigatura, o la calibrazione, delle stesse; in figura 3 l?organo rotante ? mostrato sollevato dalle mattonelle, ovvero non sta levigando le mattonelle. Le configurazioni del dispositivo di abrasione possono essere le pi? varie e comprendere ad esempio uno o pi? organi rotanti ciascuno dotato di uno o pi? utensili abrasivi. In certi casi ? possibile anche sostituire gli utensili ed i loro dischi portautensili con altre tipologie di attrezzature onde realizzare caratteristici tipi di finiture estetiche come ?Bocciardature? ?Spazzolature? e ?Invecchiamenti?, utilizzanti lo stesso principio di asportazione tramite movimento circolare.

[0032] Sempre in modo noto, il dispositivo di abrasione 16 comprende un impianto di raffreddamento per gli utensili, che consente di distribuire liquido sugli utensili al fine di raffreddarli. In figura 3, il condotto di distribuzione di tale impianto ? mostrato in modo schematico mediante linee tratto-punto e indicato con 18.

[0033] Sui fianchi laterali 19 e 20 del tunnel 12 sono presenti delle aperture 21 e 22 richiuse da sportelli di ispezione, in particolare primi sportelli 23 a chiudere rispettive prime aperture 21 sul primo fianco laterale 19 e secondi sportelli 24 a chiudere seconde aperture 22 sul secondo fianco laterale 20. Pi? in particolare, sono previsti, per ciascun fianco, due rispettivi primi sportelli e secondi sportelli, affiancati tra loro parallelamente alla direzione di avanzamento del nastro trasportatore.

[0034] Entro il tunnel 12, tra l?organo rotante 17 e di rispettivi primi e secondo sportelli, sono previsti degli schermi protettivi 25 atti a ridurre la velocit? del complesso formato dal liquido di raffreddamento e dal particolato abraso dalle mattonelle creato dal taglio rotazionale degli utensili, nella direzione degli sportelli. Tali schermi 25 sono ad esempio in materiale flessibile ed appesi al cielo del tunnel 12.

[0035] Il primo fianco laterale 19 ? (preferenzialmente ma non necessariamente) inclinato e presenta le due prime aperture 21, affiancate tra loro, ad esempio di forma circa quadrangolare (con angoli interni preferibilmente arrotondati). L?inclinazione ? dall?alto verso il basso nella direzione dal tunnel verso l?esterno del tunnel.

[0036] Il secondo fianco laterale 20 ? (preferenzialmente ma non necessariamente) verticale e presenta le due seconde aperture 22, affiancate tra loro, ad esempio di forma circa quadrangolare (con angoli interni preferibilmente arrotondati).

[0037] In questo esempio il bordo esterno di ciascuna apertura 21-22 ? piano e giace su una superficie piana, rispettivamente inclinata e verticale.

[0038] Ciascun sportello 23-24 comprende un guscio esterno 30, ad esempio in lamiera metallica, quadrangolare, sulla cui faccia interna 30A ? fissato un guscio interno 31, ad esempio in lamiera metallica, anch?esso ad esempio di sagoma complessiva circa quadrangolare, ad esempio con una forma a vassoio, ovvero con una parte centrale concava 32 la cui concavit? ? rivolta direttamente verso l?interno del tunnel 12.

[0039] Il guscio interno 31 termina, sulla propria periferia, con una flangia di tenuta perimetrale 33 atta ad andare in contatto con la superfice del rispettivo fianco 19-20, ovvero contro il bordo esterno della rispettiva apertura 21-22, e che definisce pertanto, in questo esempio, una fascia sostanzialmente piana affacciata al fianco 19-20.

[0040] La flangia 33 comprende, attorno alla propria estremit? perimetrale 33A, una guarnizione di tenuta 34, che segue tutta la flangia 33 attorno alla rispettiva apertura 21-22 e che risulta pressata, quando il rispettivo sportello ? in chiusura della propria apertura 21-22, contro la superfice del rispettivo fianco 19-20. Opportunamente, tale guarnizione ? calzata sulla flangia, ovvero presenta una sede a U lungo tutta la guarnizione atta ad accogliere la flangia, ossia la guarnizione avvolge entrambe le facce della flangia e per essere estratta deve essere sfilata con un movimento parallelo al piano della flangia.

[0041] La parte centrale concava 32 del guscio interno 31 comprende un cielo 32A e delle sponde 32B che si sviluppano dalla periferia del cielo fino alla flangia 33.

[0042] In questo esempio, con riferimento al primo sportello 23 (che risulta complessivamente inclinato rispetto al primo fianco a cui ? fissato), la sponda inferiore 32B? del guscio interno 31, ovvero la sponda che risulta pi? in basso rispetto alle altre sponde 32B dello stesso guscio (ovvero la porzione inferiore della rispettiva parte centrale concava 32 del guscio interno 31), risulta ortogonale al rispettivo cielo 32A.

[0043] In questo esempio, con riferimento al secondo sportello 24 che risulta complessivamente con orientamento verticale, parallelamente al primo fianco a cui ? fissato (si veda la figura 7), la sponda inferiore 32B?? del guscio interno 31, ovvero la sponda che risulta pi? in basso rispetto alle altre sponde dello stesso guscio (ovvero la porzione inferiore della rispettiva parte centrale concava 32 del guscio interno 31), risulta inclinata, con inclinazione dall?alto verso il basso (secondo una direzione dall?esterno verso l?interno del tunnel, rispetto al proprio cielo 32A.

[0044] Pertanto, in ciascun primo e secondo sportello 23-24, la parte centrale concava 32 del rispettivo guscio interno 31, almeno nella sua porzione inferiore (la sponda inferiore, risulta inclinata, quando lo sportello ? in chiusura della rispettiva apertura, dall?alto verso il basso in modo da fare defluire il liquido proveniente dall?impianto di raffreddamento verso l?interno del tunnel, 12 senza ristagnare nella parte centrale concava.

[0045] Il guscio interno 31 ? fissato alla faccia interna 30A del guscio esterno 30 preferibilmente in modo reversibile, ad esempio mediante dei collegamenti filettati 35 (ad esempio dei bulloni). In altri esempi i due gusci possono essere fissati tra loro in modo irreversibile, come ad esempio mediante saldatura.

[0046] Ciascun sportello 23-24 comprende inoltre, in questo esempio, delle barre di supporto 36, ad esempio due barre, fissate ad esempio sulla faccia esterna 30B dello sportello 23-24.. Le barre 36 sono fissate mediante saldatura al guscio esterno 30 mentre i collegamenti filettati 35 prevedono degli inserti saldati a cui si avvitano i dadi che bloccano in posizione il guscio interno 32.

[0047] Gli sportelli 23-24 sono incernierati al rispettivo fianco 19-20 della carcassa della macchina 10 mediane gruppi cerniera 40 (ben visibili nelle figure 4, 5 e 8).

[0048] In questo esempio, sono presenti due gruppi cerniera 40 per ciascun sportello 23-24, con asse di cerniera X sostanzialmente coassiali. Ad esempio i gruppi cerniera connettono la parte inferiore di ciascun sportello alla carcassa 11 della macchina, in modo da poterlo ribaltare dall?alto verso il basso.

[0049] Opportunamente, ciascun gruppo cerniera vincola la porzione inferiore di una rispettiva barra di supporto 36 dello sportello, al rispettivo fianco 19-20 della macchina.

[0050] Ciascun gruppo cerniera 40 ? dotato di mezzi di regolazione della posizione relativa dell?asse di cerniera X rispetto al rispettivo fianco 19-20 del tunnel 12.

[0051] Tali mezzi di regolazione comprendono ad esempio un primo dispositivo di regolazione 42 atto a regolare la distanza dell?asse di cerniera X dal rispettivo fianco 19-20 del tunnel 12 secondo una prima direzione K1.

[0052] Inoltre i mezzi di regolazione comprendono anche un secondo dispositivo di regolazione 50 atto a regolare la posizione dell?asse di cerniera X secondo una seconda direzione alto-basso K2, ovvero una direzione verticale.

[0053] In questo esempio la prima direzione di regolazione K1 e la seconda direzione di regolazione K2 sono preferibilmente circa ortogonali tra loro.

[0054] Ad esempio il gruppo cerniera 40 comprende un blocchetto di cerniera 44 da fissare al rispettivo fianco 19-20 del tunnel 12. Il primo dispositivo di regolazione 42 comprende ad esempio una coppia di sedi 45, ad esempio in forma di asola, ricavate su lati del blocchetto 44 opposti rispetto ad una rispettiva barra 36. Tali sedi 45 sono sostanzialmente alla medesima altezza. Su tali sedi 45 ? costretto il perno 46 (non rotante) di cerniera su cui ruota il rispettivo sportello (su tale perno ? pertanto definito l?asse di rotazione X della cerniera). Ciascuna sede 45 consente al perno 46 di muoversi nella prima direzione di regolazione K1. In questo esempio il perno 46 ? montato su boccole 46A. Per ciascuna sede 45, un elemento filettato 47 ? disposto passante attraverso il blocchetto 44, attraversando la sede 45 ed un foro passante filettato ricavato trasversalmente nel perno 46. Ruotando l?elemento filettato 47, il perno 46 ? obbligato a muoversi entro la sede 45, secondo una direzione di avvicinamento od allontanamento dal fianco 19-20 (ovvero secondo la prima direzione di regolazione K1) a seconda del verso di rotazione dell?elemento filettato 47. Mezzi 48 di bloccaggio in posizione per l?elemento filettato 47, quali ad esempio due dadi (ben visibili in figura 4) avvitati sul corpo dell?elemento filettato 47 e stretti contro l?esterno del blocchetto 44, consentono di mantenere la posizione del perno 46 della sede 46.

[0055] Il secondo dispositivo di regolazione 50 comprende ad esempio delle guide 51, ad esempio in forma di asola, passanti attraverso il blocchetto 44 e rivolte nella seconda direzione K2, ovvero una direzione dall?alto al basso. In tali guide 51 sono fatte passare viti 52 di fissaggio del blocchetto 44 al rispettivo fianco 19-20. Pertanto, il blocchetto 44, prima della stretta finale delle viti 52, pu? essere mosso nella seconda direzione K2, ovvero pu? essere regolata la sua posizione nella direzione alto-basso, ovvero la posizione del perno 46 /asse di rotazione X lungo K2.

[0056] Ciascun sportello 23-24 comprende dispositivi 60 di aggancio/sgancio rapido della parte superiore dello sportello al rispettivo fianco 19-20. Ad esempio ? presente un dispositivo di aggancio/sgancio rapido 60 per l? estremit? superiore di ciascuna barra di supporto 36. Ad esempio ciascun dispositivo 60 comprende una leva 61 incernierata sulla barra 36, alla quale ? a sua volata incernierato un occhiello 62, atto ad accoppiarsi con un gancio di tenuta 63 fissato sul rispettivo fianco 19-20. Tirando la leva 61 verso l?esterno della macchina 10, l?occhiello 62 si libera dal gancio 63. In modo inverso, una volta abboccato l?occhiello al gancio 63, una spinta della leva verso il basso provoca l?aggancio.

[0057] Ciascun sportello 23-24 ? dotato anche di un dispositivo di blocco di sicurezza 70,( Vedi fig.5) che impedisce allo sportello di essere aperto se non si ? verificata almeno una condizione limite, come ad esempio la verifica dell?arresto della rotazione dell?organo rotante 17.

[0058] Ad esempio tale dispositivo di blocco di sicurezza 70 comprende un attuatore 71 agente in bloccaggio su di una porzione 72 di riferimento dello sportello, per cui quando la condizione limite non ? rispettata, il sistema elettronico di controllo mantiene l?attuatore 71 in presa sulla porzione di riferimento 72, e quando la condizione limite ? rispettata, l?attuatore viene disattivato e la porzione di riferimento 72 liberata, sbloccando cos? la possibilit? di rotazione dello sportello (previa apertura del dispositivi di aggancio/sgancio rapido 60).

[0059] Strutturalmente, il guscio esterno ha il compito di sostenere il guscio interno contenente la guarnizione di chiusura e di premerlo contro la finestra di accesso distribuendo su tutto il contorno una adeguata pressione di contatto.

[0060] Le barre consentono di scaricare le spinte verso le cerniere e i dispositivi di aggancio/sgancio rapido.

[0061] Il guscio interno ? in pratica un vassoio ?ribordato? in materiale resistente all?azione corrosiva dell?acqua (come ad esempio acciaio inox o, alluminio). La sua particolare conformazione prevede il montaggio sul bordo di guarnizioni ad incastro e, grazie al suo profilo a "scodella", non offre mai la possibilit? del ristagno del liquido refrigerante in interstizi concavi verso l'alto.

[0062] La guarnizione perimetrale ha un profilo ad incastro tangenziale sul bordo del guscio interno e viene spinta in contatto del perimetro della rispettiva apertura in modo uniforme agendo sulle opportune regolazioni. La direzione di montaggio della guarnizione sul bordo del gusci interno non coincide con la direzione di appoggio della stessa sulla struttura, per questo un eventuale incollaggio dovuto ai cicli di lavoro non ? in grado di separarla dallo sportello alla sua apertura.

[0063] Il guscio esterno funge anche da protezione meccanica della guarnizione perimetrale in quanto il suo bordo esterno non lascia sufficiente spazio per lo sgancio di quest'ultima; ne consegue che la sostituzione della guarnizione pu? avvenire solo disaccoppiando i due gusci.

[0064] Le cerniere presentano due gradi di regolazione che consentono il perfetto allineamento sul piano di appoggio inclinato e verticale e in pratica possono concretizzarsi in viti di registro sul piano orizzontale e delle asole verticali per intercettare le forature sul basamento inevitabilmente affette da grossolane tolleranze.

[0065] Opportunamente, gli sportelli rimangono bloccati mediante dispositivo di blocco di sicurezza che non ne consente l'apertura finch? non si siano raggiunte le condizioni di sicurezza (ad esempio l'arresto della rotazione del disco portautensili).

[0066] I dispositivi di aggancio/sgancio rapido consentono la giusta regolazione della forza di contatto della guarnizione e al tempo stesso una facile apertura degli sportelli per il cambio utensile.

[0067] Gli sportelli della macchina secondo l?invenzione garantiscono nel tempo l'ermeticit? del tunnel in quanto i rivoli di liquido refrigerante che dovessero uscire dalla struttura tenderebbero rapidamente ad aggredire la verniciatura esterna conferendo alla macchina un precoce invecchiamento estetico.

[0068] Inoltre, tali sportelli consentono un facile accesso all?organo rotante portautensili e alle sue viti di fissaggio lasciando una apertura sufficiente alla sua movimentazione tramite forklift o altri mezzi di sollevamento.

[0069] Ancora, tali sportelli sono rapidamente apribili e consentono le opportune manovre manutentive dell'operatore senza presentare rischi di compromissione delle guarnizioni costituite da materiali generalmente teneri.

[0070] Tali sportelli rappresentano inoltre una ottima barriera meccanica interposta fra operatore e utensili in lavoro i quali, sottoposti ad una forza centrifuga importante, potrebbero staccarsi dalla loro sede e procedere verso l'esterno con grande energia d'impatto.

[0071] Data la sostanziale ermeticit? degli sportelli con le aperture, l?insieme costituisce una efficace barriera al rumore generato dal contatto tra utensile rotante e mattonella.

[0072] E? inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attua-zione non limitative dell?invenzione, la quale pu? variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall?ambito del concetto alla base dell?invenzione. L?eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di faci-litarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l?ambito di protezione.

Claims (10)

MACCHINA LEVIGATRICE PER MATTONELLE Rivendicazioni

1. Macchina levigatrice per mattonelle, comprendente un tunnel di lavoro dotato di un ingresso e di una uscita per le mattonelle, e di un apparato di movimentazione delle mattonelle lungo detto tunnel dall?ingresso all?uscita, detto tunnel comprendendo almeno un fianco con almeno una apertura laterale richiusa da uno sportello di ispezione distinto da detto ingresso e detta uscita, entro detto tunnel di lavoro essendo previsto un dispositivo di abrasione comprendente almeno un organo rotante atto a levigare, in rotazione, le facce superiori delle mattonelle e un impianto di raffreddamento atto a distribuire liquido refrigerante su almeno la parte abrasiva di detto organo rotante, caratterizzata dal fatto che detto almeno uno sportello di ispezione comprende una faccia interna dotata di una parte centrale concava, con concavit? rivolta verso l?interno del tunnel, che termina sulla propria periferia con una flangia di tenuta perimetrale atta ad andare in contatto con la superfice del fianco del tunnel e a circondare la corrispondente apertura laterale, ed in cui la parte centrale concava, almeno nella sua porzione inferiore, risulta inclinata, quando lo sportello ? in chiusura dell?apertura, dall?alto verso il basso, in direzione da fuori verso dentro il tunnel, in modo da fare defluire il liquido proveniente dall?impianto di raffreddamento verso l?interno del tunnel, senza ristagnare nella parte centrale concava.

2. Macchina levigatrice secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno uno sportello di ispezione comprende un guscio esterno, sulla cui faccia interna ? fissato un guscio interno comprendente detta parte centrale concava e detta flangia di tenuta; preferibilmente detti guscio esterno ed interno essendo fissati tra loro mediante collegamenti filettati.

3. Macchina levigatrice secondo la rivendicazione 2, in cui almeno un detto sportello comprende almeno una barra di supporto fissata sulla faccia esterna del guscio esterno.

4. Macchina levigatrice secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detta parte centrale concava del guscio interno comprende un cielo e delle sponde che si sviluppano dalla periferia del cielo fino alla flangia ed in cui la sponda inferiore, quando lo sportello ? in chiusura, risulta inclinata dall?alto verso il basso in direzione da fuori verso dentro il tunnel, in modo da fare defluire il liquido proveniente dall?impianto di raffreddamento verso l?interno del tunnel.

5. Macchina levigatrice secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detta flangia comprende una guarnizione di tenuta che segue tutta la flangia attorno alla rispettiva apertura e che risulta pressata, quando il rispettivo sportello ? in chiusura della propria apertura, contro la superfice del rispettivo fianco; preferibilmente detta guarnizione ? calzata sulla flangia, ovvero avvolge entrambe le facce della flangia.

6. Macchina levigatrice secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno uno sportello ? incernierato al rispettivo fianco del tunnel mediante almeno un gruppo cerniera, in cui ciascun gruppo cerniera ? dotato di mezzi di regolazione della posizione relativa dell?asse di cerniera rispetto al rispettivo fianco del tunnel; preferibilmente detto almeno un gruppo cerniera ? previsto all?estremit? inferiore di una barra di supporto fissata sulla faccia esterna di un guscio esterno dello sportello.

7. Macchina levigatrice secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di regolazione comprendono un primo dispositivo di regolazione atto a regolare la distanza dell?asse di cerniera dal rispettivo fianco del tunnel secondo una prima direzione; preferibilmente detto gruppo cerniera comprende un blocchetto in cui ? prevista almeno una sede in cui ? costretto il perno di cerniera su cui ruota il rispettivo sportello ed in cui detta sede consente a detto perno di muoversi in detta prima direzione di regolazione, detto primo dispositivo di regolazione comprendendo un elemento filettato disposto passante attraverso detto blocchetto attraversando detta sede ed un foro passante filettato ricavato trasversalmente nel perno, per cui ruotando detto elemento filettato, detto perno ? obbligato a muoversi entro la sede secondo una direzione di avvicinamento od allontanamento dal fianco del tunnel, preferibilmente sono presenti mezzi di bloccaggio in posizione di detto elemento filettato una volta regolata la posizione del perno.

8. Macchina levigatrice secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detti mezzi di regolazione comprendono un secondo dispositivo di regolazione atto a regolare la posizione dell?asse di cerniera secondo una seconda direzione alto-basso, ovvero una direzione verticale; preferibilmente detto secondo dispositivo di regolazione comprende guide passanti attraverso un blocchetto formante il gruppo cerniera e al quale ? associato un perno di cerniera, dette guide essendo rivolte in detta seconda direzione, in dette guide essendo fatte passare viti di fissaggio del blocchetto al rispettivo fianco del tunnel.

9. Macchina levigatrice secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno uno sportello comprende almeno un dispositivo di aggancio/sgancio rapido della parte superiore dello sportello al rispettivo fianco, preferibilmente detto dispositivo di aggancio/sgancio rapido 60 essendo associato all?estremit? superiore di una barra di supporto fissata ad un guscio esterno di detto almeno uno sportello; preferibilmente, detto dispositivo comprendendo una leva incernierata su detta barra, alla quale ? a sua volta incernierato un occhiello, atto ad accoppiarsi con un gancio di tenuta fissato sul rispettivo fianco del tunnel.

10. Macchina levigatrice secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno uno sportello comprende un dispositivo di blocco di sicurezza, che impedisce allo sportello di essere aperto se non si ? verificata almeno una condizione limite; preferibilmente, detto dispositivo di blocco di sicurezza comprendendo un attuatore agente in bloccaggio su di una porzione di riferimento dello sportello, per cui quando la condizione limite non ? rispettata, il sistema elettronico di controllo della macchina mantiene l?attuatore in presa sulla porzione di riferimento, e quando la condizione limite ? rispettata, l?attuatore viene disattivato e la porzione di riferimento liberata.