IT202100012938A1

IT202100012938A1 - Dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici

Info

Publication number: IT202100012938A1
Application number: IT102021000012938A
Authority: IT
Inventors: Giuseppe Furlan; Francesco Furini; Massimiliano Monti; Cesare Morandi
Original assignee: Us I S R L
Priority date: 2021-05-19
Filing date: 2021-05-19
Publication date: 2022-11-19
Also published as: WO2022243885A1

Description

DISPOSITIVO PER LA SANIFICAZIONE DI AMBIENTI E SUPERFICI

DESCRIZIONE

CAMPO TECNICO

La presente invenzione si riferisce al settore dei sistemi di sanificazione ambientale. Nello specifico, l?invenzione si riferisce a un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici, mediante un aerosol sanificante.

STATO DELL'ARTE

Come noto, gli ambienti chiusi, pur in presenza di aperture di aerazione, sono generalmente soggetti al ristagno di elementi inquinanti dovuto all?esiguo ricambio d?aria che li caratterizza; ? pertanto opportuno intervenire regolarmente mediante operazioni di pulizia e/o di rimozione delle sostanze indesiderate che possono trovarsi sulle superfici (sia delle strutture che costituiscono l?ambiente sia degli oggetti in essi contenuti) o in sospensione nell?aria in essi contenuta, quali ad esempio allergeni, radicali liberi, muffe, spore, polveri o altri ancora. Nel caso specifico in cui tali ambienti siano adibiti alla permanenza di persone, pu? essere inoltre sentita l?esigenza di eliminare eventuali microorganismi patogeni presenti (ad esempio virus e/o batteri) e conseguirne la salubrit?.

Con il termine ?sanificazione? si intende il complesso di operazioni atte a risanare ambienti e oggetti/superfici, in modo da renderli rispondenti a norme igieniche; tale complesso di operazioni comprende la pulizia, la disinfezione, la sterilizzazione e la disinfestazione.

In tale contesto, sono note svariate tecnologie che consentono una purificazione dell?aria e/o una sanificazione delle superfici presenti negli ambienti da trattare.

Sono ad esempio note le propriet? sanificanti della radiazione nello spettro UV, la quale pu? essere impiegata per operare la sanificazione di superfici o dell?aria ambiente, tramite dispositivi appositamente dedicati a tali rispettivi campi di applicazione. ? noto infatti ad esempio l?impiego di lampade atte a irradiare le superfici da sottoporre a sanificazione, come anche l?utilizzo delle stesse all?interno di appositi condotti, attraverso i quali ? fatto confluire un flusso d?aria da purificare. In particolare, pu? essere utilizzata una sorgente di luce UV di tipo C la quale, agendo sulla struttura dei microorganismi patogeni, ne impedisce la riproduzione.

Tale tipologia di radiazione tuttavia pu? rappresentare un potenziale pericolo per gli esseri viventi, qualora direttamente esposti ad essa, in quanto pu? comportare uno sviluppo di tumori della pelle, o di cataratta, in conseguenza al danneggiamento delle molecole del DNA dei soggetti ad esse esposti, dovuto all?interazione con tale radiazione; ci? comporta la necessit? di dotare tali dispositivi di un?adeguata schermatura ? da cui derivano indesiderati costi addizionali - o di provvedere all?attivazione degli stessi esclusivamente in assenza di operatori/utenti. In ogni caso tale tecnologia comporta la necessit? di dotarsi di dispositivi dedicati, ovvero specificatamente alla sanificazione di aria ambiente piuttosto che a quella di superfici, e pertanto comporta una certa complessit? nella gestione delle operazioni di sanificazione, oltre che un costo aggiuntivo di acquisto e di mantenimento dei dispositivi atti alle stesse.

Un?ulteriore tipologia nota di trattamento di sanificazione di ambienti chiusi e di oggetti, vede l?utilizzo di nebulizzatori per la rimozione delle sostanze nocive. In particolare, i dispositivi impieganti da tale tecnologia sfruttano la pressione prodotta dall?aria compressa per veicolare i prodotti sanificanti selezionati, attraverso lance con ugelli di atomizzazione aria/liquido, movimentate da un operatore per operare su ambienti e superfici verso i quali il getto ? indirizzato.

Secondo tale metodologia tuttavia, le operazioni di sanificazione sono gestite mediante l?intervento manuale di un operatore rendendo pertanto il processo discontinuo in quanto dipendente dalla capacit? individuale dell?operatore stesso nel provvedere a una distribuzione uniforme del prodotto erogato, sia nello spazio, sia nel tempo, soprattutto nel caso in cui la sanificazione sia svolta in ambienti di volume considerevole. Ulteriormente, tale tecnologia pu? risultare onerosa sia a causa del costo piuttosto ingente degli ugelli impiegati, sia a causa della necessit? di dotare gli operatori di opportune schermature/protezioni qualora sia erogata una soluzione contenente un principio attivo nocivo per gli esseri umani, sia infine per il fatto di dover prevedere la presenza di un impianto di aria compressa o di un compressore in dotazione all?operatore.

Soluzioni alternative prevedono la vaporizzazione in ambiente di un aerosol realizzato a partire da soluzioni disinfettanti.

? noto ad esempio un processo di sanitizzazione che prevede la vaporizzazione di perossido d?idrogeno (noto come VHP) all?interno di un ambiente limitato e chiuso. Tale processo prevede l?emissione di un aerosol a bassa temperatura, dopo opportuno trattamento attraverso uno scambiatore di calore del vapore che consente di evitare il deterioramento delle superfici trattate, qualora sensibili alle elevate temperature; tale trattamento comporta tuttavia un rilevante consumo energetico.

Quale che sia la tecnologia impiegata, i dispositivi per la sanificazione di ambienti chiusi devono essere tali da garantire che il processo di sanificazione realizzato attraverso gli stessi sia efficiente e affidabile, vale a dire assicurare di raggiungere sostanzialmente la totalit? del volume dell?ambiente oggetto del trattamento nonch? delle superfici in esso contenute, garantendo una percentuale minima di sostanze rimosse rispetto alla quantit? inizialmente presente, fino alla sterilizzazione.

? dunque sentita l?esigenza di disporre di un dispositivo per la sanificazione di ambienti, in particolare di spazi confinati, e delle superfici degli oggetti in essi contenuti, che sia efficiente e al contempo impiegabile in presenza di superfici e/o oggetti alterabili in presenza di umidit?.

SCOPI E RIASSUNTO DELL?INVENZIONE

? scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti dell?arte nota.

In particolare, scopo della presente invenzione ? presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti che permetta di sanificare sia l?aria ambiente che le superfici in essi contenute in modo efficiente, oltre che complessivamente in modo pi? economico rispetto a quanto compiuto mediante i dispositivi di tecnica nota.

Inoltre, scopo della presente invenzione ? di presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici di semplice implementazione nonch? attivabile anche in ambienti in cui sono presenti esseri viventi.

Un altro scopo della presente invenzione ? di presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici che garantisca un?eliminazione degli elementi nocivi sostanzialmente nella totalit? del volume definito internamente all?ambiente oggetto del trattamento nonch? sulle superfici degli oggetti ivi contenuti.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? di presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici, che consenta una regolazione dei tempi di sanificazione in funzione di parametri correlati alle condizioni chimico fisiche presenti all?interno dell?ambiente oggetto del trattamento, sia in fase di progettazione, sia a funzionamento avviato, a esempio nel corso del processo di sanificazione.

Un altro scopo della presente invenzione ? di presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici, che abbia un ingombro contenuto e in cui gli elementi e i dispositivi che lo compongono siano facilmente accessibili, cos? da comportare una agevole ed economica manutenzione degli stessi.

Infine, scopo della presente invenzione ? di presentare un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici, che permetta di ottimizzare i tempi necessari al processo di sanificazione implementato dal dispositivo stesso.

Questi ed altri scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.

Secondo un primo aspetto, la presente invenzione riguarda un dispositivo per la sanificazione di ambienti e superfici comprendente un elemento portante contenente almeno un recipiente configurato per accogliere una soluzione sanificante allo stato liquido e avente una conformazione allungata rispetto a un proprio asse longitudinale disposto sostanzialmente parallelamente alla direzione orizzontale, detto recipiente comprendendo almeno una sezione di ingresso disposta in prossimit? di una propria prima porzione di estremit?, almeno una sezione di uscita disposta in prossimit? di una propria seconda porzione di estremit? e una parete di fondo. Il dispositivo per la sanificazione comprende inoltre un dispositivo convogliatore comprendente almeno un condotto di immissione, disposto in collegamento di fluido con detto recipiente attraverso detta sezione di ingresso, e almeno un primo dispositivo di ventilazione connesso a detto condotto di immissione. Il dispositivo per la sanificazione comprende inoltre un dispositivo di diffusione comprendente almeno un condotto di emissione, disposto in collegamento di fluido con detto recipiente attraverso detta sezione di uscita, e almeno un secondo dispositivo di ventilazione connesso a detto condotto di emissione. Il dispositivo per la sanificazione comprende inoltre almeno un dispositivo di generazione di ultrasuoni disposto internamente a detto recipiente in appoggio su detta parete di fondo; detto dispositivo convogliatore ? configurato per immettere un flusso di fluido aeriforme in detto recipiente attraverso la sezione di ingresso e sospingerlo verso la sezione di uscita, secondo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione orizzontale.

Secondo tale soluzione, viene realizzato un dispositivo versatile che consente di realizzare, in un tempo contenuto e in modo economico, una sanificazione efficiente sia dell?aria che delle superfici in esso presenti. Grazie alla generazione di una grande quantit? di aerosol secco in tempi contenuti, ? possibile inoltre saturare ambienti di volume elevato.

La presente invenzione, in almeno uno dei suddetti aspetti, pu? presentare almeno una delle caratteristiche preferite che seguono, prese singolarmente o in combinazione con una qualsiasi delle altre caratteristiche preferite descritte.

Preferibilmente il dispositivo comprende un sistema di alimentazione di una soluzione sanificante comprendente almeno un serbatoio in collegamento di fluido con detto almeno un recipiente.

Preferibilmente, il serbatoio ? in collegamento di fluido con detto almeno un recipiente attraverso una valvola di regolazione che controlla l?afflusso della soluzione sanificante verso il recipiente stesso.

Preferibilmente, il condotto di emissione presenta una prima estremit? collegata a detta sezione di uscita e una seconda estremit? disposta esternamente all?elemento portante, e si estende a partire da detto recipiente lungo una direzione inclinata di un angolo compreso tra circa 45? e circa 270? rispetto all?asse longitudinale del recipiente stesso.

Preferibilmente, il recipiente comprende una parete superiore e pareti perimetrali che si estendono tra la parete di fondo e la parete superiore, aventi un?estensione massima che definisce un?altezza del recipiente, e in cui detti dispositivi di generazione di ultrasuoni sono configurati in modo da estendersi dalla parete di fondo per un?altezza massima il cui valore ? superiore o uguale a circa il 15% e inferiore o uguale a circa il 40% dell?altezza del recipiente.

In questo modo, viene vantaggiosamente ottimizzata la porzione di recipiente atta a contenere l?aerosol prodotto dall?azione del dispositivo di generazione di ultrasuoni su detta soluzione sanificante.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende un sensore di livello associato al recipiente, e configurato per rilevare il valore del livello della soluzione sanificante contenuta all?interno del recipiente.

Secondo una forma di realizzazione, un sensore di livello ? collegato ad almeno un dispositivo di generazione di ultrasuoni, ed ? atto a rilevare e segnalare un valore limite predeterminato del livello minimo di liquido.

In questo modo, si garantisce un livello di soluzione sanificante tale da mantenere i dispositivi di generazione al di sotto del pelo libero della stessa.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende una unit? di controllo programmabile, operativamente associata ad almeno a uno tra: il primo dispositivo di ventilazione, il secondo dispositivo di ventilazione, il dispositivo di generazione di ultrasuoni, il sensore di livello, e in cui detta unit? di controllo programmabile ? atta al controllo della gestione delle operazioni di sanificazione, attuate mediante il dispositivo per la sanificazione stesso.

Preferibilmente, detta unit? di controllo programmabile ? operativamente associata a detto sensore di livello e configurata per regolare l?immissione della soluzione sanificante nel recipiente sulla base dei dati ricevuti dal sensore di livello stesso, in modo da mantenere una distanza tra il pelo libero della soluzione sanificante e l?altezza massima dei dispositivi di generazione di ultrasuoni, compresa tra circa 10 mm e circa 100 mm.

Ci? consente di garantire un?erogazione costante dell?aerosol secco verso l?ambiente soggetto a sanificazione, disponendo delle condizioni ottimali alla sua generazione, ovvero un livello di soluzione sanificante sostanzialmente costante nel tempo nel corso del processo di sanificazione.

Preferibilmente, l?unit? di controllo programmabile ? configurata per regolare l?immissione della soluzione sanificante in modo da mantenere una distanza tra il pelo libero della soluzione sanificante e l?altezza massima dei dispositivi di generazione di ultrasuoni, compresa tra circa 30 mm e circa 70 mm.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende un sensore di umidit? operativamente associato all?unit? di controllo programmabile e disposto esternamente all?elemento portante, detto sensore di umidit? essendo atto a rilevare l?umidit? relativa presente in un ambiente confinato, disposto in collegamento di fluido con il condotto di emissione.

Secondo tale configurazione, viene vantaggiosamente garantita l?affidabilit? della misurazione dell?umidit? rilevata, in quanto effettuata in una zona che si trova a una distanza dal condotto di emissione tale da non essere influenzata dalla presenza di eventuale umidit? residua nell?aerosol immesso in ambiente, durante il funzionamento del dispositivo di sanificazione.

Preferibilmente, il dispositivo di generazione di ultrasuoni ? costituito da una piastra piezoelettrica avente frequenza di funzionamento di circa 1.7 MHz, e potenza impiegata compresa tra circa 120 W e circa 350 W.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende almeno un elemento filtrante posto almeno in una porzione interna del condotto di emissione.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende almeno un diaframma disposto internamente al condotto di emissione e configurato in modo da ridurre la sezione del condotto di emissione ed ottenere un incremento della velocit? del flusso di fluido che attraversa il condotto stesso.

Tale configurazione, consente un?ottimizzazione della velocit? del flusso di aerosol che viene immesso in ambiente, cos? da permettere di raggiungere superfici poste a distanza considerevole rispetto al dispositivo di sanificazione.

Preferibilmente, il dispositivo per la sanificazione di ambienti comprende una grata di contenimento posta superiormente al pelo libero della soluzione sanificante, e comprendente una pluralit? di prime alette rivolte nella direzione del flusso di fluido immesso nel recipiente dal dispositivo convogliatore e almeno una seconda aletta, rivolta in direzione opposta alla direzione di dette prime alette, e disposta in prossimit? del condotto di immissione.

In questo modo, viene incrementata l?efficienza del processo di immissione del flusso di aria ambiente nello spazio presente tra la grata di contenimento e il pelo libero della soluzione sanificante contenuta nel recipiente.

Preferibilmente, i dispositivi di generazione di ultrasuoni sono disposti in appoggio sulla parete di fondo del recipiente secondo una distribuzione sostanzialmente uniforme rispetto alla conformazione della parete di fondo stessa.

Preferibilmente, il condotto di emissione ? posto in collegamento di fluido con un ambiente confinato, in modo da immettere in esso l?aerosol generato.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile provvedere - in un tempo contenuto - ad una efficiente disinfezione e/o sterilizzazione di una pluralit? di oggetti in un unico ambiente circoscritto.

Ulteriori caratteristiche e scopi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

L?invenzione verr? descritta qui di seguito con riferimento ad alcuni esempi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo, ed illustrati nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari. Inoltre, per chiarezza di illustrazione, alcuni riferimenti possono non essere ripetuti in tutte le figure.

La Figura 1 ? una vista schematica prospettica anteriore di un dispositivo per la sanificazione di ambienti secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

la Figura 2 ? una vista schematica prospettica posteriore del dispositivo di figura 1;

la Figura 3 ? una vista schematica posteriore in sezione del dispositivo di figura 1;

la Figura 4 ? una vista schematica prospettica in sezione del dispositivo di figura 1;

la Figura 5 ? una vista schematica prospettica di un dispositivo per la sanificazione di ambienti secondo una forma di realizzazione alternativa della presente invenzione;

la Figura 6 rappresenta un esploso di una parte del dispositivo di figura 5; la Figura 7 ? una vista schematica in sezione laterale del dispositivo di figura 5; e

la Figura 8 rappresenta un esploso di un assieme del dispositivo di figura 5.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Mentre l?invenzione ? suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi ? alcuna intenzione di limitare l?invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l?invenzione intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell?ambito dell?invenzione come definito nelle rivendicazioni.

L?uso di ?ad esempio?, ?ecc?, ?oppure? indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L?uso di ?include? significa ?include, ma non limitato a? a meno che non sia altrimenti indicato.

Con il termine ?pelo libero? di un fluido allo stato liquido si intende la superficie dello stesso ad un valore determinato delle condizioni di pressione.

Con riferimento alle Figure 1 ? 4 ? descritto un dispositivo 100 per la sanificazione di ambienti e superfici secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione.

Il dispositivo 100 ? utilizzato per realizzare un processo di sanificazione di ambienti e superfici tramite la produzione di un flusso di fluido, in particolare costituito da un aerosol secco prodotto a partire da una soluzione a base acquosa comprendente una sostanza sanificante.

Il dispositivo 100 per la sanificazione di ambienti e superfici comprende un elemento portante 10 che definisce un vano interno 11 atto a contenere almeno un recipiente 2 avente conformazione allungata rispetto a un proprio asse longitudinale X disposto sostanzialmente parallelamente alla direzione orizzontale. Il recipiente 2 comprende una parete di fondo 21, una parete superiore 22 e pareti perimetrali 23 che si estendono tra detta parete di fondo 21 e detta parete superiore 22 e la cui estensione massima definisce un?altezza del recipiente HREC. Il recipiente 2 ? cos? configurato in modo da definire un volume interno atto ad accogliere una soluzione sanificante, nello specifico una soluzione liquida a base acquosa comprendente una sostanza sanificante, preferibilmente disinfettante. Il recipiente 2 comprende inoltre almeno una sezione di ingresso 24 disposta in prossimit? di una propria prima porzione di estremit? 25 e almeno una sezione di uscita 26 disposta in prossimit? di una propria seconda porzione di estremit? 27.

Il dispositivo 100 comprende inoltre un dispositivo convogliatore 30 il quale comprende almeno un condotto di immissione 31, disposto in collegamento di fluido con il recipiente 2 attraverso la sezione di ingresso 24, e almeno un primo dispositivo di ventilazione 32 connesso a detto condotto di immissione 31. Secondo l?invenzione, il condotto di immissione 31 ? conformato per convogliare un fluido aeriforme in modo efficiente verso il volume interno del recipiente 2 ovvero per immettere tale flusso di fluido aeriforme nel recipiente 2 attraverso la sezione di ingresso 24 e sospingerlo verso la sezione di uscita 26, secondo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione orizzontale.

Secondo una forma preferita di realizzazione, come mostrato ad esempio nelle Figure 1 -6, l?elemento portante 10 presenta almeno una bocca di aerazione 12 disposta su una parete esterna dello stesso, preferibilmente almeno su una sua parete esterna superiore 13; tale bocca di aerazione 12 ? configurata per consentire il passaggio di aria tra l?ambiente in cui il dispositivo 100 ? collocato e il vano interno 11 dell?elemento portante 10. Preferibilmente la bocca di aerazione 12 comprende una grata o una rete atta a canalizzare adeguatamente l?aria che confluisce in essa nel corso dell?utilizzo del dispositivo 100 di sanificazione, nonch? a trattenere eventuali impurit? ivi presenti.

Il dispositivo convogliatore 30 ? preferibilmente collocato internamente al corpo dell?elemento portante 10 e il primo dispositivo di ventilazione 32 ? disposto in modo da aspirare l?aria ambiente, che fluisce pertanto nel vano interno 11 attraverso la bocca di aerazione 12 grazie all?azione esercitata dallo stesso, e sospingerla nel condotto di immissione 31.

Il primo dispositivo di ventilazione 32 e il secondo dispositivo di ventilazione 42 possono essere disposti in modo che il proprio asse di simmetria sia inclinato rispettivamente rispetto all?asse longitudinale del condotto di immissione 31 e del condotto di emissione 41, di un angolo variabile tra circa 0? e circa 90?.

Secondo una configurazione preferita, come mostrato nella Figura 3, il primo dispositivo di ventilazione 32 ? disposto in modo che il proprio asse di simmetria, che individua la direzione in cui l?aria ambiente viene aspirata e convogliata nel condotto di immissione, sia sostanzialmente perpendicolare alla direzione individuata dall?asse longitudinale del condotto di immissione 31.

In una configurazione alternativa, come mostrato nelle Figure 6 - 8, l?asse di simmetria del primo dispositivo di ventilazione 32 ? sostanzialmente parallelo alla direzione individuata dall?asse longitudinale del condotto di immissione 31.

Il dispositivo 100 comprende inoltre un dispositivo di diffusione 40 comprendente almeno un condotto di emissione 41, disposto in collegamento di fluido con detto recipiente 2 attraverso la sezione di uscita 26, e almeno un secondo dispositivo di ventilazione 42 connesso a detto condotto di emissione 41. Il secondo dispositivo di ventilazione 42 ? preferibilmente posto in collegamento di fluido con detto condotto di emissione 41 e configurato per aspirare un flusso di fluido presente nel recipiente 2 e sospingerlo verso detta sezione di uscita 26.

Secondo una forma di realizzazione preferita, il condotto di emissione 41 ? vincolato al recipiente 2 mediante saldatura; in una forma di realizzazione alternativa (non mostrata nelle figure) ? presente uno snodo, costituito ad esempio da una o pi? cerniere, tra il corpo del condotto di emissione 41 e la parete esterna superiore 13 dell?elemento portante 10, che consente vantaggiosamente di regolare l?inclinazione del condotto di emissione 41 stesso e pertanto di indirizzare convenientemente il flusso di fluido uscente, in base alla caratteristiche dell?ambiente da sanificare (ad esempio la sua conformazione).

Preferibilmente, il dispositivo 100 comprende almeno un elemento filtrante 43 posto almeno in una porzione interna del condotto di emissione 41; tale elemento filtrante 43 ? configurato in modo da vagliare il flusso di fluido (aerosol) che fluisce all?interno del condotto di emissione 31 verso l?ambiente da sanificare, e filtrare eventuali particelle residue, aventi dimensioni superiori a circa 5 ?m (micron).

Un diaframma 44 ? inoltre preferibilmente disposto internamente al condotto di emissione 41, ed ? configurato in modo da ridurre opportunamente la sezione del condotto di emissione 41 cos? da ottenere vantaggiosamente un incremento della velocit? del flusso del fluido che attraversa il condotto stesso, per effetto Venturi. Preferibilmente detto diaframma 44 ? collegato al condotto di emissione 41 in modo da essere orientabile rispetto alla direzione del flusso di fluido che attraversa il condotto stesso, consentendo una regolazione della velocit? del flusso stesso.

Il condotto di emissione 41 presenta una prima estremit? 41? collegata a detta sezione di uscita 26 e una seconda estremit? 41?? disposta esternamente all?elemento portante 10, e si estende a partire da detto recipiente 2 lungo una direzione A inclinata di un angolo ? compreso tra circa 45? e circa 270? rispetto asse longitudinale X del recipiente 2 stesso, ancora pi? preferibilmente tra circa 90? e circa 180?.

In una forma di realizzazione preferita, il condotto di emissione 41 ? posto in collegamento di fluido con un ambiente confinato, in modo da immettere in esso l?aerosol generato.

Preferibilmente ciascuno di detti primo dispositivo di ventilazione 32 e detto secondo dispositivo di ventilazione 42 ? costituito da almeno un ventilatore.

Il dispositivo 100 comprende inoltre un sistema di alimentazione di una soluzione sanificante comprendente almeno un serbatoio 6 e almeno un condotto (non mostrato nelle figure) in collegamento di fluido con detto serbatoio 6 e con detto almeno un recipiente 2.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il serbatoio 6 ? atto a contenere una soluzione sanificante a base acquosa la quale pu? essere immessa nel recipiente 2 mediante il suddetto condotto, preferibilmente attraverso una valvola di regolazione (non mostrata nelle figure) che ne controlla l?afflusso.

Un sensore di livello 7 ? inoltre associato al recipiente 2, ed ? configurato per rilevare il valore del livello del liquido contenuto all?interno del recipiente 2 mediante almeno una misurazione di un valore limite predeterminato di livello massimo; preferibilmente detto sensore del livello 7 ? configurato per rilevare anche un valore limite predeterminato del livello minimo di liquido contenuto nel recipiente 2.

Il dispositivo 100 comprende inoltre almeno un dispositivo di generazione 50 di ultrasuoni, disposto in appoggio sulla parete di fondo 21 del recipiente 2. Secondo una configurazione preferita, come mostrato in Figura 3, pi? dispositivi di generazione 50 di ultrasuoni sono disposti in appoggio sulla parete di fondo 21, preferibilmente secondo una distribuzione sostanzialmente uniforme rispetto alla conformazione della superficie di fondo 21 stessa. I dispositivi di generazione 50 di ultrasuoni sono configurati in modo da estendersi dalla parete di fondo 21 per un?altezza massima HMAX.

Secondo una forma di realizzazione preferita, il dispositivo di generazione 50 di ultrasuoni ? costituito da una piastra piezoelettrica dimensionata in base alla quantit? di miscela sanificante contenuta nel recipiente 2, dipendente dallo specifico impiego del dispositivo di sanificazione 100 (ad esempio in base ai volumi degli ambienti da sanificare e/o al tempo minimo necessario per compiere il processo di sanificazione) e/o dal dimensionamento dello stesso.

Tali dispositivi, grazie all?azione meccanica esercitata dalle onde ultrasoniche da essi generate nella soluzione sanificante allo stato liquido nella quale sono immersi, permettono il passaggio da uno stato statico di tale soluzione allo stato dinamico di una dispersione colloidale (aerosol) il quale ? caratterizzato da una dimensione delle particelle (gocce) che lo compongono notevolmente ridotta, ovvero aventi un diametro medio, calcolato rispetto alla loro superficie, inferiore a 5 ?m; da tale caratteristica consegue l?idoneit? delle particelle ad essere agevolmente trasportate in un ambiente mediante un flusso d?aria, nonch? di permanere in tale flusso per un tempo relativamente prolungato, per effetto della bassa velocit? di sedimentazione. Grazie alla consistenza della popolazione di particelle generata, unitamente alla sua distribuzione sostanzialmente uniforme, l?aerosol prodotto pu? essere diffuso in un ambiente tramite il dispositivo 100 il quale, grazie alla particolare configurazione del sistema di ventilazione, consente una distribuzione dello stesso omogenea e diffusa, ottimizzando al contempo l?azione dei principi attivi impiegati e riducendo i tempi di svolgimento del processo di sanificazione svolto.

Secondo una forma preferita di realizzazione, l?altezza massima HMAX di ciascun dispositivo di generazione 50 di ultrasuoni presente nel recipiente 2, ha un valore compreso tra circa il 15% e circa il 40% dell?altezza HREC del recipiente stesso. Preferibilmente, durante l?utilizzo del dispositivo 100, la soluzione sanificante ? immessa nel recipiente 2 e in esso accolta in modo da ricoprire il dispositivo di generazione di ultrasuoni 50 e da presentare il proprio pelo libero a una distanza dalla parete superiore 22 superiore a circa il 40% dell?altezza HREC del recipiente 2. Preferibilmente, la distanza tra il pelo libero della soluzione sanificante e l?altezza massima dei dispositivi di generazione di ultrasuoni ? compresa tra circa 10 mm e circa 100 mm; ancora pi? preferibilmente tra circa 30 mm e circa 70 mm.

Preferibilmente la frequenza di funzionamento di tali piastre piezoelettriche ? di circa 1.7 MHz, e la potenza impiegata da ciascuna piastra ? compresa tra circa 120 W e circa 350 W.

Secondo una forma di realizzazione, un sensore di livello 7 ? collegato ad almeno un dispositivo di generazione 50 di ultrasuoni, ed ? atto a rilevare e segnalare un valore limite predeterminato del livello minimo di liquido.

Secondo una possibile forma di realizzazione dell?invenzione, come mostrato nelle Figure 7 e 8, il dispositivo 100 comprende inoltre almeno una grata di contenimento 9 posta a una distanza dalla parete di fondo 21 superiore al valore dell?altezza massima alla quale si trova il pelo libero della soluzione sanificante; preferibilmente la grata di contenimento si estende lungo l?intera estensione del recipiente 2, secondo un piano sostanzialmente orizzontale. Tale grata di contenimento 9 ? configurata in modo da impedire il passaggio di eventuali gocce di liquido che possono essere diffuse a seguito dell?azionamento dei dispositivi di generazione 50, compiendo pertanto una vagliatura del flusso di aerosol emesso. In una forma di realizzazione preferita, la grata di contenimento 9 presenta una pluralit? di prime alette 91? orientate nel verso della direzione del flusso di aria immesso dal dispositivo convogliatore 30; ancora pi? preferibilmente la grata di contenimento 9 comprende una prima pluralit? di prime alette 91? rivolta nelle direzione del flusso di aria immesso nel recipiente dal dispositivo convogliatore 30 e almeno una seconda aletta 91?? rivolta in direzione opposta alla direzione di dette prime alette 91?, disposta in prossimit? del condotto di immissione 31.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il dispositivo 100 comprende un sensore di umidit? 8, quale ad esempio un igrometro, atto a rilevare l?umidit? relativa e la temperatura dell?ambiente circostante al dispositivo 100 stesso, o di un ambiente confinato (ad esempio una camera o tunnel, anche con atmosfera controllata), disposto in collegamento di fluido con il condotto di emissione 41; preferibilmente detto sensore ? disposto esternamente all?elemento portante e ad esso collegato, ad esempio in prossimit? della bocca di aerazione 12.

Il dispositivo 100 comprende inoltre una unit? di controllo programmabile 500 (mostrata ad esempio nelle Figure 6 e 7) atta al controllo della gestione delle operazioni di sanificazione attuate mediante il dispositivo 100 stesso. In particolare, detta unit? di controllo programmabile 500 ? operativamente associata al primo dispositivo di ventilazione 32 e/o al secondo dispositivo di ventilazione 42 e/o al dispositivo di generazione di ultrasuoni 50 e/o al sensore di livello 7 e/o al sensore di umidit? 8, e/o della valvola di regolazione atta a consentire l?immissione della soluzione sanificante nel recipiente 2.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il sensore di livello 7 ? operativamente collegato all?unit? di controllo programmabile 500 ed ? configurato per rilevare in modo continuo il livello del liquido contenuto e inviare i dati rilevati a detta unit? 500.

Durante il processo di sanificazione attuato mediante il dispositivo 100, la soluzione sanificante viene preferibilmente mantenuta a un livello tale da presentare una distanza, tra il pelo libero e la quota di altezza massima HMAX, superiore o uguale a circa 10 mm, preferibilmente compresa tra circa 10 mm e circa 100 mm, ancora pi? preferibilmente compresa tra circa 30 mm e circa 70 mm. In dettaglio, l?unita di controllo programmabile elabora i dati ricevuti dai sensori di livello 7 sulla base dei quali regola l?immissione della soluzione sanificante nel recipiente 2 attraverso il condotto 61, ad esempio mediante la suddetta valvola di regolazione.

In questo modo viene vantaggiosamente regolata in modo automatico la distanza tra la il pelo libero della soluzione sanificante e i dispositivi di generazione 50 di ultrasuoni, consentendo di mantenere costante la quantit? di aerosol generata nel tempo di attivazione del dispositivo 100 e di conseguenza l?efficienza del processo di generazione dell?aerosol.

Ulteriormente, secondo una forma preferita di realizzazione, l?unit? di controllo programmabile pu? essere impostata per disattivare i dispositivi di generazione 50, al raggiungimento di un determinato valore limite del livello minimo del liquido presente nel recipiente 2, in seguito a cui viene generato un segnale di notifica all?utilizzatore per segnalare la necessit? di provvedere alla sostituzione del serbatoio 2 o al ripristino della soluzione sanificante al suo interno.

Secondo una ulteriore forma preferita di realizzazione, l?unit? di controllo programmabile 500 ? atta a regolare la durata del trattamento di sanificazione in base al valore dell?umidit? ambientale rilevato tramite il sensore di umidit? 8, confrontato con valori limite predeterminati, al raggiungimento dei quali l?unit? 500 provvede alla disattivazione dei dispositivi di generazione 50 di ultrasuoni e il processo viene interrotto. Ci? consente vantaggiosamente di garantire una saturazione efficiente dell?ambiente oggetto del trattamento di sanificazione. Inoltre, tale configurazione risulta particolarmente utile in un contesto in cui pu? essere vantaggioso prevedere un azionamento automatico del dispositivo 100, ad esempio in un utilizzo dello stesso nel corso delle ore notturne per la sanificazione di locali pubblici, uffici o locali di lavoro (capannoni), consentendo di ottenere un rilevante risparmio energetico oltre che un?ottimizzazione della capacit? di saturare l?aria circostante per una migliore sanificazione della stessa.

La possibilit? di programmare il sistema di azionamento/disattivazione del dispositivo 100 mediante l?unit? di controllo 500, a partire dalla rilevazione dell?umidit? dell?aria ambientale, consente inoltre vantaggiosamente un?autonomia di funzionamento pressoch? completa del dispositivo di sanificazione stesso, consentendone l?impiego in remoto. Tale caratteristica ? oltremodo vantaggiosa anche qualora sia necessario immettere in ambiente un aerosol sanificante derivante da una miscela contenente sostanze nocive per gli esseri viventi.

Preferibilmente, la soluzione sanificante impiegata dal dispositivo 100 per la sanificazione di ambienti contiene acido ipocloroso, in soluzione acquosa a partire da 150 PPM.

Secondo una forma alternativa di attuazione, la soluzione sanificante impiegata dal dispositivo 100 per la sanificazione di ambienti contiene perossido di idrogeno in soluzione acquosa a partire da 150 PPM.

L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell?ambito della presente invenzione quale risulta dalle rivendicazioni allegate.

Il dispositivo 100 pu? ad esempio essere disposto in associazione a un ambiente confinato anche mantenendolo in una posizione esterna ad esso, prevedendo di disporre il condotto di emissione 41 in collegamento di fluido con tale ambiente confinato. In questo modo ? vantaggiosamente possibile provvedere a una disinfezione di una pluralit? di oggetti posti all?interno di tale ambiente confinato, costituito ad esempio da una camera chiusa o da un tunnel attraverso il quale gli oggetti vengono posti in movimento tra un?entrata e un?uscita.

Il dispositivo 100 ? inoltre vantaggiosamente adattabile a una pluralit? di processi possibili, semplicemente variando il principio attivo presente nella soluzione sanificante da esso utilizzata; ad esempio ? possibile compiere semplici processi di sanitizzazione, come anche processi di sterilizzazione (immettendo ad esempio l?aerosol prodotto in un ambiente chiuso e circoscritto nel quale siano disposti gli oggetti da sterilizzare), oppure di disinfestazione.

Il dispositivo 100 per la sanificazione secondo la presenta invenzione pu? inoltre vantaggiosamente comprendere uno o pi? filtri (non mostrati nelle figure), anteposti al primo dispositivo di ventilazione 32, ad esempio in corrispondenza della bocca di aerazione 12 configurati per realizzare una filtrazione meccanica dell?aria ambiente. In questo modo, viene incrementata l?efficienza del processo di sanificazione in quanto l?aria ambiente, immessa nel condotto 2, viene preventivamente filtrata e depurata in una fase precedente all?immissione della stessa nel dispositivo convogliatore 30.

Secondo una configurazione preferita, il corpo scatolare 10 del dispositivo 100 ? conformato sostanzialmente a guisa di cuboide (parallelepipedo rettangolo) dotato di mezzi per la movimentazione 14, quali ad esempio ruote, nonch? uno o pi? elementi di presa 15 per un?agevole impugnatura del dispositivo 100 durante la movimentazione dello stesso; in questo modo viene inoltre ottimizzato l?ingombro esterno del dispositivo, in modo da renderlo integrabile in ogni tipologia di ambiente, anche di dimensioni limitate.

Il dispositivo 100 comprende inoltre preferibilmente un display 16 per una visualizzazione e un?impostazione dei parametri caratteristici del processo di sanificazione svolto mediante l?apparato 100 stesso, quali il livello di liquido presente nel recipiente 2, i tempi di processo (ad esempio la programmazione oraria di funzionamento, o del tempo di processo). ? inoltre presente almeno un interruttore e/o un regolatore operativamente collegato all?unit? di controllo programmabile 500, atto all?azionamento dell?apparato 100 e al settaggio dello stesso. Secondo una possibile configurazione, detto interruttore e/o regolatore ? azionabile manualmente da parte di un utente; secondo una configurazione alternativa, sia i comandi atti ad azionare l?apparato 100 sia il settaggio dell?unit? di controllo programmabile 500 possono essere comandati da remoto.

Infine, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In conclusione, i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le specifiche esigenze implementative senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Dispositivo (100) per la sanificazione di ambienti e superfici comprendente:

- un elemento portante (10) contenente almeno un recipiente (2) configurato per accogliere una soluzione sanificante allo stato liquido e avente una conformazione allungata rispetto a un proprio asse longitudinale (X) disposto sostanzialmente parallelamente alla direzione orizzontale, detto recipiente (2) comprendendo almeno una sezione di ingresso (24) disposta in prossimit? di una propria prima porzione di estremit? (25), almeno una sezione di uscita (26) disposta in prossimit? di una propria seconda porzione di estremit? (27) e una parete di fondo (21);

- un dispositivo convogliatore (30) comprendente almeno un condotto di immissione (31), disposto in collegamento di fluido con detto recipiente (2) attraverso detta sezione di ingresso (24), e almeno un primo dispositivo di ventilazione (32) connesso a detto condotto di immissione (31);

- un dispositivo di diffusione (40) comprendente almeno un condotto di emissione (41), disposto in collegamento di fluido con detto recipiente (2) attraverso detta sezione di uscita (26), e almeno un secondo dispositivo di ventilazione (42) connesso a detto condotto di emissione (41);

- almeno un dispositivo di generazione (50) di ultrasuoni disposto internamente a detto recipiente (2) in appoggio su detta parete di fondo (21);

in cui detto dispositivo convogliatore (30) ? configurato per immettere un flusso di fluido aeriforme in detto recipiente (2) attraverso la sezione di ingresso (24) e sospingerlo verso la sezione di uscita (26), secondo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione orizzontale.

2. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 1, comprendente un sistema di alimentazione di una soluzione sanificante comprendente almeno un serbatoio (6) in collegamento di fluido con detto almeno un recipiente (2).

3. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto recipiente (2) comprende una parete superiore (22) e pareti perimetrali (23) che si estendono tra la parete di fondo (21) e la parete superiore (22), aventi un?estensione massima che definisce un?altezza del recipiente (HREC), e in cui detti dispositivi di generazione (50) di ultrasuoni sono configurati in modo da estendersi dalla parete di fondo (21) per un?altezza massima (HMAX) il cui valore ? superiore o uguale a circa il 15% e inferiore o uguale a circa il 40% dell?altezza (HREC) del recipiente (2).

4. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una unit? di controllo programmabile (500), operativamente associata ad almeno a uno tra:

- il primo dispositivo di ventilazione (32);

- il secondo dispositivo di ventilazione (42);

- il dispositivo di generazione (50) di ultrasuoni;

- un sensore di livello (7) associato al recipiente (2), e configurato per rilevare il valore del livello della soluzione sanificante contenuta all?interno del recipiente (2);

in cui detta unit? di controllo programmabile (500) ? atta al controllo della gestione delle operazioni di sanificazione, attuate mediante il dispositivo per la sanificazione (100) stesso.

5. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 5, in cui l?unit? di controllo programmabile (500) ? operativamente associata a detto sensore di livello (7) e configurata per regolare l?immissione della soluzione sanificante nel recipiente (2) sulla base dei dati ricevuti dal sensore di livello (7) stesso, in modo da mantenere una distanza tra il pelo libero della soluzione sanificante e l?altezza massima dei dispositivi di generazione (50) di ultrasuoni, compresa tra circa 10 mm e circa 100 mm.

6. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un elemento filtrante (43) posto almeno in una porzione interna del condotto di emissione (41), e un diaframma (44) disposto internamente al condotto di emissione (41) e configurato in modo da ridurre la sezione del condotto di emissione (41) ed ottenere un incremento della velocit? del flusso di fluido che attraversa il condotto stesso

7. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto condotto di emissione (41) presenta una prima estremit? (41?) collegata a detta sezione di uscita (26) e una seconda estremit? (41??) disposta esternamente all?elemento portante (10), e si estende a partire da detto recipiente (2) lungo una direzione (A) inclinata di un angolo (?) compreso tra circa 45? e circa 270? rispetto all?asse longitudinale (X) del recipiente (2) stesso.

8. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una grata di contenimento (9) posta superiormente al pelo libero della soluzione sanificante, e comprendente una pluralit? di prime alette (91?) rivolte nelle direzione del flusso di fluido immesso nel recipiente (2) dal dispositivo convogliatore (30) e almeno una seconda aletta (91??), rivolta in direzione opposta alla direzione di dette prime alette (91?), e disposta in prossimit? del condotto di immissione (31).

9. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, comprendente un sensore di umidit? (8) operativamente associato a detta unit? di controllo programmabile (500) e disposto esternamente all?elemento portante (10), detto sensore di umidit? (8) essendo atto a rilevare l?umidit? relativa presente in un ambiente confinato, disposto in collegamento di fluido con il condotto di emissione (41).

10. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di generazione (50) di ultrasuoni ? costituito da una piastra piezoelettrica avente frequenza di funzionamento di circa 1.7 MHz e potenza impiegata compresa tra circa 120 W e circa 350 W.